INSETTI CHE DIVORANO LE FOGLIE



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Il Divulgatore n 9-10/2011 PARASSITI DELLE PIANTE ORNAMENTALI INSETTI CHE DIVORANO LE FOGLIE Con il termine di defogliatori si intendono tutti quegli insetti (lepidotteri, coleotteri, Imenotteri) che si nutrono di foglie e parti verdi della chioma. a differenza di quanto si verifica negli ambienti forestali, dove i defogliatori rivestono un ruolo fondamentale nella trasformazione della sostanza vegetale in animale, in ambiente urbano la loro presenza è considerata spesso dannosa. Anche parziali defogliazioni, infatti, deturpano la chioma delle piante e ne alterano la funzione estetico-ricreativa. Inoltre la caduta di escrementi, di esuvie o di individui morti, insieme alla presenza di larve al suolo o sugli oggetti sottostanti le piante infestate, determina allarme tra le persone e aumenta il senso di repulsione che molti nutrono nei confronti degli insetti. le larve di alcune specie di lepidotteri defogliatori sono provviste di peli urticanti: la loro presenza nei parchi, nei giardini e sulle alberate urbane provoca problemi di carattere igienico-sanitario che non devono essere sottovalutati. Defoliator insects and leaf miner insects the biological control method is used for defoliator insects and leaf miner insects as defoliations, although partial, cause serious aesthetic damages to the foliage. Moreover, the fall of dungs or of dead animals, together with the presence of dead grubs on paths or benches or on any object close to infested plants, might alarm citizens. LEPIDOTTERI DEFOGLIATORI Le larve di questi insetti sono dotate di un apparato boccale masticatore, che permette loro di alimentarsi a carico della vegetazione. Se le infestazioni sono intense, si può avere la completa defogliazione delle piante ospiti. Gli adulti (farfalle), hanno una modalità di nutrizione completamente diversa: grazie al loro apparato boccale succhiatore si nutrono infatti di nettare. Come si combattono Il controllo dei principali lepidotteri defoglia tori può essere realizzato senza utilizzare alcun insetticida chimico. In commercio, infatti, sono disponibili numerosi formulati microbiologici base di Bacillus thuringiensis var. kurstaki, attivo nei confronti delle larve di questo gruppo di insetti. si tratta di un prodotto che si degrada facilmente alla luce, per cui va distribuito nelle ore serali, bagnando abbondantemente in modo uniforme la vegetazione infestata. Poiché agisce per ingestione, deve essere posizionato sulle larve ancora giovani, le quali sono ancora in fase di nutrizione. In associazione ai trattamenti microbiologici, nei confronti di alcune specie è utile l asportazione meccanica dei nidi prodotti dalle larve. Ciò vale, per esempio, contro l ifantria americana: l individuazione dei nidi e la loro tempestiva distruzione assicurano l eliminazione di centinaia di larve che, se indisturbate, si diffonderebbero su tutta la pianta. Contro la processionaria del pino vedi quanto indicato sotto. In presenza di infestazioni di processionaria della quercia, invece, è molto importante evitare il contatto con i peli urticanti delle larve ed adottare alcuni accorgimenti cautelativi: nelle zone boscate a fruizione pubblica, collocare pannelli informativi in prossimità delle piante infestate, se queste si trovano in punti ove si concentrano le persone. Impedire l accesso al pubblico nei momenti di maggior rischio, vale a dire quando nei nidi sono presenti larve mature; se occorre tagliare l erba sotto piante infestate dalla processionaria, bagnare abbondantemente il terreno prima di eseguire questa operazione. evitare di asportare i nidi dagli alberi con mezzi non idonei; l asportazione deve essere sempre effettuata da operatori addestrati, muniti dei necessari dispositivi di protezione individuale. IPONOMEUTA (Yponomeuta evonymella) Ospite Prunus, Ciliegio, varie specie arbustive Come si manifesta Le giovani larve a partire dal mese di aprile si alimentano a carico dell intera lamina. Tra le foglie formano vistosi nidi sericei. Note Questa specie è dannosa occasionalmente.

IFANTRIA AMERICANA (Hyphantria cunea) Ospite Gelsi, Acero negundo, Pioppi, varie latifoglie Come si manifesta Le larve vivono dapprima gregarie in un nido sericeo rodendo le foglie (lasciando intatta un epidermide e le nervature), poi si disperdono sulla vegetazione continuando a nutrirsi dell intera lamina fogliare. Note All inizio degli anni 90 ha determinato pesanti danni in pianura, anche perché scarsamente controllata da nemici naturali. L insetto compie due generazioni all anno, con presenza delle larve in giugno-luglio e agosto-settembre. LICENIDE DEI GERANI (Cacyreus marshalli)ospite Gerani Come si manifesta Le larve di questa farfalla provocano defogliazioni e disseccamenti delle piante. Dopo essersi nutrite del mesofillo, penetrano nei fusti dove scavano gallerie che si dirigono verso il basso. Note Introdotto in Italia da pochi anni,è estremamente dannoso anche per la mancanza di specifici predatori in grado di contenerne lo sviluppo. TORTRICE VERDE DELLE QUERCE (Tortrix viridana) Come si manifesta Le giovani larve compaiono nel mese di giugno. Esse si nutrono dapprima delle gemme poi della pagina superiore delle foglie, le quali vengono successivamente arrotolate e riunite con fili sericei, creando così un ricovero entro il quale si riparano. Le larve adulte si nutrono dell intera lamina, lasciando intatte le nervature. Note Infestazioni intense, ripetute anche per 3-4 anni consecutivi, possono defogliare completamente le piante, che riemettono le foglie nella seconda parte dell estate. BOMBICE DAL VENTRE BRUNO (Euproctis chrysorrhoea) Ospite Prugnolo, Biancospino, Querce Come si manifesta Le giovani larve vivono gregarie in un nido sericeo costituito dai residui delle foglie erose nel mese di settembre. A primavera, quando riprendono a nutrirsi, le larve si disperdono sulla chioma divorando le foglie. Note Compie una generazione all a nno, con presenza degli adulti tra luglio e agosto. BOMBICE DISPARI (Lymantria dispar) Come si manifesta Le larve divorano il lembo fogliare, rispettando solo parte della nervatura mediana. Esse entrano in attività alla ripresa vegetativa e proseguono fino all inizio di luglio. Note Le larve neonate possono essere trasportate dal vento anche a notevoli distanze appese ad un filo di seta. PROCESSIONARIA DELLA QUERCIA (Thaumetopoea processionea) Come si manifesta Le larve, presenti nel corso della primavera, vivono gregarie all interno di un nido sericeo costruito alla base del tronco o nelle parti periferiche della chioma. Al crepuscolo escono in processione per andare ad alimentarsi delle foglie. Note Il corpo delle larve è ricoperto da peli urticanti che, disperdendosi nell ambiente, possono essere pericolosi per le persone e per gli animali.

PROCESSIONARIA DEL PINO (Thaumetopoea pityocampa) Ospite Pini, Cedri Come si manifesta Le larve, presenti nel corso dell autunno-inverno, vivono gregarie all interno di un nido sericeo costruito sulle parti più esterne della chioma. Durante la notte e nelle giornate soleggiate escono per nutrirsi degli aghi. Note Anche queste larve sono provviste di peli urticanti e si muovono in processione. La lotta a questo insetto è regolamentata da un decreto ministeriale (si veda a fianco). LOTTA OBBLIGATORIA Processionaria del pino, quando intervenire Il decreto ministeriale 30 ottobre 2007 regolamenta il controllo della processionaria del pino. In ambito urbano (piante isolate poste in giardini pubblici o privati) il rischio principale legato alla presenza dell insetto riguarda la salute pubblica e non la sopravvivenza delle piante. Il decreto di lotta stabilisce che, al fine di prevenire rischi per la salute delle persone o degli animali, sia l autorità sanitaria competente a disporre eventuali interventi di profilassi. La processionaria del pino si combatte mettendo in campo varie tipologie di interventi nel corsodell anno, come di seguito riportato. In inverno occorre tagliare e distruggere i nidi contenenti le larve. Nel realizzare questa operazione ci si deve munire delle protezioni individuali indispensabili per evitare il contatto con i peli urticanti delle larve. Nella prima metà di giugno si possono installare le trappole a feromoni per la cattura dei maschi adulti. In parchi e giardini si consigliano 6-8 trappole/ettaro, distanti tra loro 40-50 metri. Le trappole vanno posizionate nei punti più soleggiati e dove solitamente è maggiore l infestazione. All inizio dell autunno (tra la seconda metà di settembre e la prima di ottobre) sulle piante infestate l anno precedente è possibile effettuare 1-2 trattamenti a base di Bacillus thuringiensis var. kurstaki. Si tratta di un formulato microbiologico innocuo per l uomo, gli insetti utili e gli animali domestici. LEPIDOTTERI MINATORI Le mine sono gallerie scavate nel tessuto fogliare dalle larve di alcuni lepidotteri, che per tale motivo sono detti insetti minatori. In genere la forma della mina è tipica della specie che l ha scavata. l entità del danno è diversa a seconda del minatore: alcuni sono in grado di compiere sulla specie ospite fino a 3-4 generazioni, determinando vistose defogliazioni della chioma. Le larve dei lepidotteri minatori hanno dimensioni ridotte in quanto svolgono tutto o parte del loro ciclo all interno delle mine. Come si combattono se le infestazioni di tortrice dei pini interessano piante giovani (di età compresa tra i 5 e i 15 anni), è molto importante asportare i germogli infestati durante l inverno. l attività delle larve, infatti, provoca un mancato accrescimento e uno sviluppo anomalo dell asse centrale, che assume una caratteristica forma a lira o a candelabro. nei confronti delle larve minatrici di platano e robinia non sono in genere necessari interventi specifici. Contro Cameraria ohridella è invece necessario praticare una lotta mirata, innanzitutto attuando l unica forma di prevenzione possibile che consiste nella raccolta e distruzione delle foglie infestate cadute a terra entro la fine dell inverno. In questo modo si riduce la popolazione dell insetto nella primavera successiva e, quindi, si limita l infestazione determinata dalla prima generazione di larve. Contro questo insetto è possibile anche effettuare trattamenti endoterapici (iniezioni al tronco) con prodotti fitosanitari autorizzati all impiego. In tal caso si consiglia di rivolgersi a personale esperto e di effettuare tali trattamenti, invasivi per la pianta, ad anni alterni. Importante è la verifica nel tempo della cicatrizzazione dei fori di iniezione. MINATRICE DELLE FOGLIE DI PLATANO (Phyllonorycter platani) Ospite Platani Come si manifesta Le larve causano la formazione di vistose mine ovali sulle foglie, visibili dalla fine di aprile a settembre. Note Non provoca danni di particolare gravità.

MINATRICE DELLE FOGLIE DI IPPOCASTANO (Cameraria ohridella) Ospite Ippocastano Come si manifesta Compie 3-4 generazioni all anno con svernamento allo stato di crisalide sulle foglie minate cadute al suolo. I primi adulti compaiono a fine aprile e depongono uova isolate sulla pagina superiore delle foglie. Le larve scavano gallerie che finiscono per interessare l intero lembo fogliare. Le piante infestate sono soggette a precoci defogliazioni. Note Originaria dell Europa dell est, questa specie è stata segnalata per la prima volta in Italia agli inizi degli anni 2000 in Friuli Venezia-Giulia. Gli ippocastani a fiori bianchi si sono dimostrati più suscettibili di quelli a fiori rosa. TORTRICE DEI GERMOGLI DEI PINI (Rhyacionia buoliana) Ospite Pini Come si manifesta Compie una generazione all anno con presenza degli adulti tra metà maggio e metà luglio. Le larve minano dapprima gli aghi, poi penetrano all interno di una gemma dove trascorrono l inverno raggiungendo la maturità nella primavera successiva. A seguito del danneggiamento delle gemme e dei germogli, si osserva un tipico ripiegamento dei getti. Note Colpisce preferibilmente Pinus nigra e Pinus sylvestris. LITOCOLLETE DEL BAGOLARO (Phyllonorycter millierella) Ospite Bagolaro Come si manifesta Le mine sono localizzate tra le nervature e hanno una forma ovoidale o poligonale; in corrispondenza delle mine sulla pagina superiore della foglia si forma un area scolorita, ad eccezione del centro che rimane verde. Su una singola foglia ci possono essere diverse mine e questo può provocarne la caduta anticipata. Note L impupamento avviene all interno della mina. COLEOTTERI DEFOGLIATORI Anche i coleotteri, come i lepidotteri, hanno il ciclo suddiviso in due fasi distinte: larvale e adulta. sia larve sia adulti hanno un apparato boccale masticatore col quale sono in grado di alimentarsi a spese della vegetazione. Come si combatte l oziorrinco Il controllo di questo insetto deve essere concentrato contro le larve, in quanto gli adulti sono difficilmente raggiungibili dai trattamenti. buoni risultati si possono ottenere grazie alla lotta microbiologica, utilizzando nematodi entomoparassiti del genere Heterorabditis. La distribuzione di questi microrganismi va eseguita su terreno inumidito, tramite un comune annaffiatoio o con una pompa a spalla. Dopo il trattamento occorre effettuare un irrigazione, per facilitare i movimenti dei nematodi del terreno e far sì che raggiungano le larve degli oziorrinchi. In seguito è opportuno mantenere il terreno inumidito per due settimane successive. CANTARIDE Lytta vesicatoria) Ospite Frassini Come si manifesta In maggio-giugno gli adulti erodono completamente la lamina fogliare, lasciando intatta solo la nervatura principale. Note Può provocare occasionali defogliazioni.

GALERUCELLA DELL OLMO (Xanthogaleruka luteola) Ospite Olmi Come si manifesta Gli adulti compiono irregolari perforazioni fogliari, mentre le larve scheletrizzano il lembo, lasciando intatte le nervature. Note Compie due generazioni in un anno. Ripetute infestazioni possono indebolire le piante. CRISOMELA DAI DIVERSI COLORI (Plagiodera versicolora) Ospite Salici, Pioppi Come si manifesta Gli adulti compiono erosioni del lembo; le larve scheletrizzano le foglie lasciando intatte le nervature. Note Non determina danni di particolare gravità. OZIORRINCO (Otiorrhynchus spp.) Ospite Azalea, Rododendro, Camelia e altre specie arbustive Come si manifesta Gli adulti, che compaiono nella tarda primavera o in estate, compiono erosioni semicircolari sul margine delle foglie. Le larve si nutrono delle radici, causando deperimenti vegetativi. Note Gli adulti hanno costumi notturni; durante il giorno rimangono nascosti nel terreno. SIGARAIO DELLA VITE (Byctiscus betulae) Ospite Pioppo, Tiglio, Vite Come si manifesta All inizio della primavera gli adulti erodono le gemme e la vegetazione più tenera. La deposizione delle uova e lo sviluppo delle larve avvengono entro un nido che le femmine predispongono (tra maggio e giugno) facendo appassire una o più foglie attigue mediante l incisione del picciolo e arrotolandone poi il lembo fino a formare un caratteristico involucro a forma di sigaro. Note Può provocare occasionali defogliazioni. IMENOTTERI DEFOGLIATORI Anche in questo gruppo di insetti, sono le larve a determinare il danno diretto alle piante. con il loro apparato boccale masticatore, infatti, si alimentano della vegetazione, scheletrizzandola. Gli adulti, invece, si nutrono di sostanze zuccherine e polline. le femmine depongono le uova all interno dei tessuti o sulla superficie di questi. Come si combatte la limacina Caliroa varipes è la specie che più di frequente colpisce le querce nei nostri ambienti. Infestazioni ripetute possono determinare un arresto dello sviluppo su piante giovani; al contrario, querce adulte o mature sopportano bene la presenza di questo insetto. difficile è il controllo della limacina attraverso i tradizionali trattamenti alla chioma. non esistono infatti prodotti fitosanitari registrati nei confronti di questo insetto. Incoraggianti risultati si sono ottenuti con i nematodi entomoparassiti applicati al terreno. si tratta di colpire le larve nel momento in cui si lasciano cadere al suolo per incrisalidarsi e dare origine alla generazione successiva. La distribuzione dei nematodi va effettuata tempestivamente, prima del passaggio da larva a crisalide. Il terreno va mantenuto umido anche dopo il trattamento.tale strategia di controllo può quindi essere applicata solo su querce poste su terreno inerbito, in presenza di disponibilità di acqua per l irrigazione e su piante di ridotte dimensioni. LIMACINA (Caliroa cinxia, C. annulipes, C. varipes) Come si manifesta All inizio del mese di maggio le femmine depongono le uova sulla foglia; da queste nascono le larve che scheletrizzano l apparato fogliare lasciando intatte le nervature e l epidermide inferiore. Note Le larve sono ricoperte da una sostanza fluida mucosa. Lo svernamento avviene nel terreno allo stadio di larva protetta dentro un bozzolo pergamenaceo.

TOMOSTETO (Tomostethus nigritus) Ospite Frassini Come si manifesta In aprile le femmine depongono le uova all interno della foglia provocando una deformazione bollosa del lembo. Le larve praticano delle erosioni, dapprima circolari, che poi si estendono all intera lamina fogliare lasciando intatta la sola nervatura principale. Note Determina infestazioni localizzate. TENTREDINE DEL TIGLIO (Parna tenella) Ospite Tiglio Come si manifesta Le femmine depongono le uova all interno della foglia. Le larve scavano una mina molto vistosa, che invecchiando tende ad arrotolare il margine fogliare. Note Le infestazioni sono sporadiche e il danno è limitato. TENTREDINE NERASTRA DEL PINO (Neodiprion sertifer) Ospite Pini Come si manifesta Nei mesi di aprile-maggio le larve scheletrizzano e poi divorano quasi completamente gli aghi dell annata precedente. Possono inoltre provocare erosioni della corteccia dei rametti e degli strobili. Note Le infestazioni, soggette a periodiche fluttuazioni, possono causare gravi defogliazioni. ORGANISMI DA QUARANTENA Emergenza palme Per decenni le palme hanno avuto pochi problemi fitosanitari ma, negli ultimi tempi, la situazione è radicalmente cambiata. In Italia, infatti, hanno fatto il loro ingresso due insetti in grado di attaccare tutte le specie di palme coltivate portandole persino alla morte: il minatore delle foglie (Paysandisia archon), recentemente inserito tra gli organismi da quarantena, e il punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus). Solo per quest ultimo è in vigore un provvedimento di lotta obbligatoria (Decreto Ministeriale 9 nove mbre 2007), ma per entrambi è assolutamente fondamentale la segnalazione di sospetti sintomi di infestazione al Servizio fitosanitario. Attualmente in Emilia Romagna sono presenti alcuni preoccupanti focolai di P. archon mentre, fortunatamente, il punteruolo rosso non è stato ancora individuato anche se è già diffuso in buona parte delle aree costiere del Centro e del Sud Italia. Il minatore delle foglie è un lepidottero originariodel Sud America, di grosse dimensioni: gli adulti sono farfalle con apertura alare di 9-11 cm). Il danno diretto è determinato dalle larve, che per nutrirsi scavano gallerie all interno delle foglie e del fusto delle palme. Spesso le piante infestate non mostrano sintomi esterni caratteristici, ma un generale deperimento, con diffusi ingiallimenti fogliari. A un osservazione più attenta, la presenza delle larve del minatore è riconoscibile dalla comparsa di erosioni sul lembo fogliare. Un altro sintomo caratteristico è dato dalla presenza di esuvie (cioè dei resti delle crisalidi) nella parte esterna delle piante, spesso in corrispondenza del tronco. Quando si rilevano palme infestate, è possibile intervenire contro le larve con trattamenti a base di nematodi entomopatogeni. Il punteruolo rosso è un coleottero curculionide che si nutre dei tessuti del fusto; in seguito alle infestazioni il fusto si svuota progressivamente e sviluppa un forte odore di vino in fermentazione. In genere si osservano sintomi esterni solo quando le larve sono già ampiamente diffuse all interno della pianta. In 20-30 giorni un attacco di punteruolo può portare alla morte una palma di ragguardevoli dimensioni e la presenza di numerose gallerie larvali può anche compromettere la stabilità delle palme infestate, determinandone la caduta. L adulto è facilmente identificabile, in quanto ha un caratteristico colore rosso-brunastro ed è di grosse dimensioni (la sua lunghezza può variare dai 20 ai 40 mm). Come tutti i curculionidi, possiede un lungo rostro ricurvo, che nel maschio è più accentuato. Le larve sono prive di zampe, di colore chiaro nei primi stadi, poi diventano color crema. La pupa è inizialmente bianco crema, poi diviene marrone. In via preventiva è importante mantenere le palme nelle migliori condizioni vegetative, evitando tagli alle foglie verdi. È utile, inoltre, bruciare tutti i residui secchi di potatura.