LA CLASSICAZIONE DEI RISCHI IN RELAZIONE ALLA NORMATIVA: Rischio Meccanico, Macchine, Attrezzature

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Transcript:

LA CLASSICAZIONE DEI RISCHI IN RELAZIONE ALLA NORMATIVA: Rischio Meccanico, Macchine, Attrezzature prof. Manfrin Alberto PRINCIPALI DEFINIZIONI ATTREZZATURA DI LAVORO Secondo D.Lgs. 81/08 qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro DPR 459/96 un insieme di pezzi o di organi di cui uno almeno mobile, collegati tra loro... connessi solidamente per un'applicazione ben determinata...

NORME DI RIFERIMENTO D.Lgs. n. 81/2008 [TESTO UNICO] TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO e requisiti di sicurezza di cui all all. V. D.P.R. 24.07.1996 n. 459 Direttiva Macchine Requisiti minimi di sicurezza cui devono attenersi i costruttori di macchine per poterle costruire e commercializzare all interno della Comunità Europea. LA DIRETTIVA MACCHINE Dopo l entrata in vigore della Direttiva Macchine ogni macchina deve essere accompagnata da: Dichiarazione di conformità Marcatura CE Manuale di istruzione per l uso 2

ATTESTATO DI CONFORMITÀ Chi intende immettere sul mercato macchine costruite prima del D.Lgs. 459/96 e quindi NON MARCATE CE deve produrre un ATTESTATO DI CONFORMITÀ dichiarando che la macchina è conforme alla normativa antecedente. CONFORMITÀ La conformità alle leggi previgenti è un obbligo per macchine o componenti di sicurezza già immessi sul mercato o già in servizio alla data del 21 settembre 1996 se vengono VENDUTI (PASSAGGIO DI PROPRIETÀ) CONCESSI IN USO O NOLEGGIATI LOCATI FINANZIARIAMENTE L attestazione della conformità è a cura di chiunque ceda il bene. 3

IL FASCICOLO TECNICO Deve essere predisposto dal fabbricante. Deve essere conservato per 10 anni dopo la costruzione dell ultimo prototipo. Deve essere messo a disposizione degli enti incaricati dal MICA o dalla magistratura. La mancata presentazione può costituire motivo sufficiente per dubitare della presunzione di conformità. IL FASCICOLO TECNICO Deve accompagnare ogni prototipo. Deve essere redatto nella lingua ufficiale del Paese dove avviene l utilizzo. Deve essere conservato a cura dell acquirente. Deve essere messo a disposizione dell operatore. 4

SCOPO DELLA DICHIARAZIONE Identificare la macchina. Definire a che cosa è conforme la macchina. Identificare il fabbricante. Definire il soggetto responsabile. Definire la data di immissione sul mercato. CONTENUTI TECNICI DELLA DICHIARAZIONE Riferimenti obbligatori alle direttive comunitarie applicabili e vigenti. Riferimento volontario alle direttive comunitarie applicabili a regime transitorio. 5

LA MARCATURA CE La marcatura deve essere apposta in modo visibile, leggibile e duraturo. Sono vietate marcature che possono indurre in errore o marchi che limitano la visibilità o la leggibilità della marcatura. Salvo casi eccezionali deve essere applicata una sola marcatura a cura del fabbricante o dell assemblatore. IL MANUALE DI ISTRUZIONI PER L USO Deve accompagnare ogni macchina. Deve essere redatto nella lingua ufficiale del Paese dove avviene l utilizzo. Deve essere conservato a cura dell acquirente. Deve essere messo a disposizione dell operatore. 6

LA SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE Cosa valutare: Organi lavoratori Elementi mobili Organi di trasmissione del moto Impianto elettrico di bordo macchina Dispositivi di comando Proiezione di materiali Visibilità della zona operativa Stabilità TIPOLOGIE DI PROTEZIONI RIPARO DI PROTEZIONE DISPOSITIVO DI SICUREZZA fisso a segregazione totale barriera distanziatrice mobile motorizzato chiusura automatica regolabile interbloccato interbloccato con bloccaggio del riparo con comando dell avviamento interblocco a due mani sincrotemporizzato sensibile (fotocellule, tappeti, ) 7

I COMANDI DEVONO ESSERE IDENTIFICABILI Emergenza PRESSA PIEGATRICE CON INNESTO A FRIZIONE F O T O C E L L U L A 8

TORNIO RIPARO MOBILE RIPARO INTERBLOCCATO TRAPANO RIPARO INTERBLOCCATO 9

FRESATRICE RIPARO INTERBLOCCATO TRONCATRICE COMANDO UOMO PRESENTE RIPARO MOBILE Troncatrice 10

MOLATRICE RIPARO MOBILE REGOLABILE RIPARO FISSO SEGA A NASTRO RIPARO FISSO O INTERBLOCCATO RIPARO REGOLABILE 11

LE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Il datore di lavoro deve garantire: La manutenzione e controllo periodico secondo le indicazioni del libretto d uso e manutenzione. Controlli straordinari in caso di eventi eccezionali. La tenuta e l aggiornamento del registro di controllo. Verifiche periodiche delle attrezzature di cui all allegato VII, la prima è effettuata dall ISPESL e le successive dalle ASL o altri soggetti pubblici (o privati abilitati dopo il Decreto del Ministero del Lavoro). 12