ATTREZZATURE DI LAVORO PROGETTAZIONE SICUREZZA ATTREZZATURE - DETTAGLI
|
|
- Cristina Mariani
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ATTREZZATURE DI LAVORO PROGETTAZIONE SICUREZZA ATTREZZATURE - DETTAGLI 0
2 1
3 2
4 3
5 4
6 5
7 6
8 7
9 8
10 9
11 10
12 11
13 12
14 13
15 14
16 15
17 16
18 17
19 18
20 19
21 20
22 21
23 22
24 23
25 24
26 25
27 26
28 27
29 28
30 29
31 30
32 31
33 32
34 33
35 34
36 35
37 36
38 37
39 38
40 39
41 40
42 41
43 42
44 43
45 44
46 45
47 46
48 47
49 48
50 49
51 50
52 51
53 52
54 53
55 54
56 55
57 56
58 57
59 58
60 59
61 60
62 61
63 62
64 63
65 64
66 65
67 66
68 67
69 68
70 69
71 DEVONO ESSERE MUNITE DI ARRESTO DI EMERGENZA TUTTE LE ATTREZZATURE PER LE QUALI CIO E APPROPRIATO E FUNZIONALE AI PERICOLI DELL ATTREZZATURA DI LAVORO E DEL TEMPO DI ARRESTO NORMALE SECONDO LA NORMATIVA TECNICA, CIO NON E APPROPRIATO E FUNZIONALE: 70
72 71
73 72
74 73
75 74
76 75
77 76
78 77
79 PREVEDERE SOLUZIONI ALTERNATIVE QUALI: 78
80 79
81 80
82 81
83 82
84 83
85 84
86 85
87 86
88 TITOLO V D. LGS. N. 81/08 87
89 88
90 89
91 90
92 91
93 92
94 93
95 94
96 95
97 96
98 97
99 98
100 99
101 100
102 101
103 COME SEMPRE, LA VALUTAZIONE DEI RISCHI HA LO SCOPO DI STABILIRE LE MISURE DI TUTELA OVVIAMENTE, SE TUTTI I DISPOSITIVI TECNICI RICHIESTI DALLA NORMATIVA VIGENTE E DALLA BUONA TECNICA SONO ADOTTATI SI RISCONTRERANNO I VERI E PROPRI RISCHI RESIDUI DIVERSAMENTE, I RISCHI EVIDENZIATI POTRANNO IN PARTE ESSERE CORRETTI ANCHE MEDIANTE L ADEGUAMENTO ALLE INDICAZIONI NORMATIVE 102
104 METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI CONNESSI CON LE ATTREZZATURE DI LAVORO FASE PRELIMINARE: RACCOLTA DATI (ATTREZZATURE CE NON CE) PRIMA FASE: RICERCA DELLE EVIDENZE CRITICHE (TECNICHE, ORGANIZZATIVE, DOCUMENTALI) E CORREZIONE SECONDA FASE: RICERCA DEI RISCHI RESIDUI TERZA FASE: PROGRAMMAZIONE DELLA PREVENZIONE (PROGRAMMA PER L ATTUAZIONE DELLE MISURE DA REALIZZARE) 103
105 NELL ESECUZIONE DELLA VALUTAZIONE VANNO RICORDATI I PRINCIPI GIA ESPRESSI A LIVELLO GENERALE IN MERITO ALLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO E METODI PER LA STIMA DI UN VERO E PROPRIO INDICE DI RISCHIO LA TABELLA CHE TROVERETE SUL CD PREVEDE UN METODO PIU SEMPLICE DI STIMA DI QUELLO PRESENTATO NELLA PRIMA PARTE DELL INCONTRO 104
106 CRITERIO SEMPLIFICATO STIMA DELLE PROBABILITA DI CONTATTO FRA IL PERICOLO E L UOMO BASSA IL CONTATTO FRA IL PERICOLO E L UOMO E POSSIBILE, IN QUANTO NON E FISICAMENTE ESCLUSO (AD ESEMPIO, ESISTE UN RIPARO CHE LASCIA UN ACCESSO), MA NON E PROBABILE (NESSUNA NECESSITA DI ACCESSO IN QUEL PUNTO, OVVERO NECESSITA CON SCARSISSIMA FREQUENZA) ESEMPIO: RIPARO CHE LASCIA UN PICCOLO ACCESSO SULL UTENSILE DI UNA FRESA A CONTROLLO NUMERICO, IN FUNZIONAMENTO AUTOMATICO E IPOTIZZABILE UN CONTATTO SOLO PER ERRORE O COMUNQUE SOLO IN CONDIZIONI ANORMALI PREVEDIBILI, COME UN MOVIMENTO ERRATO O INTEMPESTIVO O UN AZIONE VOLONTARIA NON RICHIESTA 105
107 CRITERIO SEMPLIFICATO STIMA DELLE PROBABILITA DI CONTATTO FRA IL PERICOLO E L UOMO MEDIA IL CONTATTO FRA IL PERICOLO E L UOMO E POSSIBILE, IN QUANTO NON E FISICAMENTE ESCLUSO (AD ESEMPIO, ESISTE UN RIPARO CHE LASCIA UN ACCESSO), ED E ANCHE PROBABILE (IN QUANTO VI E NECESSITA DI ACCESSO IN QUEL PUNTO O FREQUENZA DI ESPOSIZIONE AL RISCHIO SIGNIFICATIVA) ESEMPIO: SMERIGLIATRICE PORTATILE, MOLATRICE FISSA, PRESENZA DI RIPARO REGOLABILE E IPOTIZZABILE UN CONTATTO CON MAGGIOR FREQUENZA DEL CASO PRECEDENTE, IN QUANTO PER ESEGUIRE LA LAVORAZIONE E NECESSARIO AVVICINARE PARTI DEL CORPO ALLA ZONA PERICOLOSA 106
108 CRITERIO SEMPLIFICATO STIMA DELLE PROBABILITA DI CONTATTO FRA IL PERICOLO E L UOMO ALTA IL CONTATTO FRA IL PERICOLO E L UOMO E ALTAMENTE POSSIBILE, IN QUANTO NON E FISICAMENTE ESCLUSO (AD ESEMPIO, MANCA TOTALMENTE O QUASI IL RIPARO) ED E ANCHE PROBABILE (IN QUANTO VI E NECESSITA DI ACCESSO IN QUEL PUNTO O FREQUENZA DI ESPOSIZIONE AL RISCHIO SIGNIFICATIVA) ESEMPIO: SCALA A PIOLI DI ACCESSO ALLA SOMMITA DELLA MACCHINA, SENZA GABBIA DI PROTEZIONE, CON PRESENZA DI UN COMANDO DA ATTIVARE GIORNALMENTE SULLA SOMMITA ESEMPIO: TOTALE MANCANZA DI RIPARO SULL UTENSILE DI UNA MACCHINA MANUALE 107
109 IN ALTERNATIVA AL METODO SEMPLIFICATO QUI PROPOSTO PUO OVVIAMENTE ESSERE USATO QUELLO PRESENTATO IN PREMESSA (CHE TIENE CONTO ANCHE DELL ENTITA DEL DANNO) O UN ALTRO METODO NOTO ALLO STATO DELL ARTE O (ANCORA PIU SEMPLICEMENTE) ESSERE COMPRESO SE A FRONTE DEL PERICOLO SI INDIVIDUA UN RISCHIO RESIDUO. 108
110 CONTENUTO DELLE ISTRUZIONI DI SICUREZZA SULLE QUALI BASARE L INFORMAZIONE e LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI OBBLIGHI E DIVIETI GENERALI DEI LAVORATORI IN RELAZIONE ALL USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO MODALITA DI VERIFICA DI FUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI DI SICUREZZA RISCHI RESIDUI IDENTIFICATI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI DA UTILIZZARE DURANTE LE VARIE FASI DI LAVORO ISTRUZIONI PER L ESECUZIONE IN SICUREZZA DI CIASCUNA FASE DI LAVORO 109
111 ESEMPIO MODALITA DI VERIFICA DI FUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI DI SICUREZZA 110
112 OBBLIGHI E DIVIETI GENERALI DEI LAVORATORI IN RELAZIONE ALL USO DELLE ATTREZATURE DI LAVORO 111
113 OBBLIGHI E DIVIETI GENERALI DEI LAVORATORI IN RELAZIONE ALL USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO 112
114 ISTRUZIONI PER L ESECUZIONE IN SICUREZZA DI CIASCUNA FASE DI LAVORO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI DA UTILIZZARE DURANTE LE VARIE FASI DI LAVORO 113
115 ISTRUZIONI PER L ESECUZIONE IN SICUREZZA DI CIASCUNA FASE DI LAVORO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI DA UTILIZZARE DURANTE LE VARIE FASI DI LAVORO 114
116 ISTRUZIONI PER L ESECUZIONE IN SICUREZZA DI CIASCUNA FASE DI LAVORO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI DA UTILIZZARE DURANTE LE VARIE FASI DI LAVORO 115
117 ISTRUZIONI PER L ESECUZIONE IN SICUREZZA DI CIASCUNA FASE DI LAVORO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI DA UTILIZZARE DURANTE LE VARIE FASI DI LAVORO 116
118 ISTRUZIONI PER L ESECUZIONE IN SICUREZZA DI CIASCUNA FASE DI LAVORO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI DA UTILIZZARE DURANTE LE VARIE FASI DI LAVORO 117
CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI E ADDETTI DEL SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE
CORSO: RSPP-ASPP - MODULO A CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI E ADDETTI DEL SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE (ai sensi Accordo Stato Regioni 07/07/2016 e art. 32 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) UNITA DIDATTICA
DettagliPRINCIPI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO UNI EN 1050 PRINCIPI PER LA DEL RISCHIO VALUTAZIONE. RISCHIO Vittore Carassiti - INFN FE 1
PRINCIPI PER LA DEL RISCHIO UNI EN 1050 PRINCIPI PER LA DEL RISCHIO RISCHIO Vittore Carassiti - INFN FE 1 SCOPO DELLA NORMA (UNI EN 1050 1) Descrivere le procedure per la stima dei pericoli e la valutazione
DettagliDPR 547/55 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
DPR 547/55 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro ART. 4: 1.I datori di lavoro, i dirigenti ed i preposti che eserciscono, dirigono o sovraintendono alle attività lavorative, devono, nell
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO
(Articoli 18, 28, 29 D. Lgs. 9 aprile 2008 come modificato da D. Lgs. 106/09) Data: 19/05/2016 Azienda: Azienda SPA Indirizzo: Via Roma, 1 Città: Milano EDIZIONE DATA DESCRIZIONE FIRMA (datore lavoro)
DettagliSICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO RISCHIO MECCANICO
SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO RISCHIO MECCANICO 1 MACCHINE E ATTREZZATURE GESTIONE ADEGUATEZZA AL AL LAVORO DA DA SVOLGERE IDONEITA AI AI FINI FINI DELLA SICUREZZA E SALUTE CORRETTO UTILIZZO
DettagliMacchina: CESOIA CESOIA A GHIGLIOTTINA
Pagina 1 di 7 Questa è la versione.html del file contenuto in http://www.sicurfad.it/strumenti/documenti/sicurfad910.pdf. G o o g l e crea automaticamente la versione.html dei documenti durante la scansione
DettagliSalute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008 TITOLO III Capo I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO
Lo scopo delle direttive comunitarie recepite con il D.Lgs. 17/2010 è quello di creare le condizioni necessarie affinchè le industrie che operano nell ambito dell Unione Europea (U.E.) possano realizzare
DettagliScheda. Descrizione della macchina. La stozzatrice è una macchina usata per realizzare superfici. caratterizzata da una
Scheda 7 Lavorazione: Macchina: STOZZATURA STOZZATRICE Descrizione della macchina La stozzatrice è una macchina usata per realizzare superfici interne a spigoli vivi, partendo da fori pre-eseguiti. È una
DettagliSicurezza ed affidabilità dei sistemi di comando (CR-001)
1.2 - Sistemi di comando 1.2.1 - Sicurezza ed affidabilità dei sistemi di comando I sistemi di comando devono essere progettati e costruiti in modo da evitare l'insorgere di situazioni pericolose. In ogni
Dettagli20/11/2014 Parte 3 - Formazione Preposti 1
Definizione e individuazione dei fattori di rischio 1 PERICOLO Il pericolo è la potenzialità di una determinata entità (processo produttivo, macchina, sostanza) di provocare danni Circostanza o complesso
DettagliIntroduzione alla macchina
Introduzione alla macchina Reparto: TAGLIO E TRANCIATURA Macchina: MACCHINA DA TAGLIO A LAMA OSCILLANTE Questa macchina da taglio a controllo numerico, integrata in un sistema CAD, è utilizzata per tagliare
DettagliLA CLASSICAZIONE DEI RISCHI IN RELAZIONE ALLA NORMATIVA: Rischio Meccanico, Macchine, Attrezzature
LA CLASSICAZIONE DEI RISCHI IN RELAZIONE ALLA NORMATIVA: Rischio Meccanico, Macchine, Attrezzature prof. Manfrin Alberto PRINCIPALI DEFINIZIONI ATTREZZATURA DI LAVORO Secondo D.Lgs. 81/08 qualsiasi macchina,
DettagliFRESATRICI. Pericoli. Tipologia:
FRESATRICI Tipologia: A ciclo automatico (tutte le operazioni seguono un ciclo prestabilito) A ciclo semiautomatico (il carico e lo scarico sono manuali) Manuale (cicli su comando diretto dell operatore)
DettagliA3.3. La valutazione dei rischi. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole La valutazione dei rischi MODULO A Unità didattica A3.3 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 VALUTAZIONE DEL RISCHIO
DettagliCorso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti
Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Potenza, 03/12/2013 Dr. Sebastiano Papa
DettagliA Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica
A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica Seminario: «Gestione della sicurezza nei cantieri» Martedì 4 Dicembre 2012 - Ore 14.00 Camera di Commercio di Modena Via Ganaceto n. 134 Modena Ing. Simone
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula
-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B5 -CHIMICO D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 37 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Durata del corso Corso di 68 ore da svolgersi
DettagliResponsabile e Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione
Responsabile e Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione MODULO B5 Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009-STATO-REGIONI 26.01.06 RAFFINERIE-TRATTAMENTO COMBUSTIBILI NUCLEARI- INDUSTRIA
DettagliMACCHINE ED ATTREZZATURE
MACCHINE ED ATTREZZATURE Macchine ed attrezzature All interno degli ambienti di lavoro le macchine e attrezzature sono tra le principali fonti di rischio. Macchine ed attrezzature I fattori di rischio
Dettagli6.1 SEGA A NASTRO. Scheda. Descrizione della macchina
Scheda 6 Lavorazione: Macchina: TAGLIO SEGA PER METALLI Le seghe per metalli sono macchine che vengono utilizzate per il taglio a freddo di metalli che si trovano sotto forma di billette, barre, profilati,
DettagliIntroduzione alla macchina
Introduzione alla macchina Reparto: MODELLERIA Macchina: PUNZONATRICE A CONTROLLO NUMERICO Questa macchina, integrata in un sistema CAD, viene utilizzata per tagliare modelli o sottopiedi per calzature
DettagliPROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO
28/06/2011 Pag. 1 di 9 PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 1 SCOPO... 2 2 APPLICABILITÀ... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1 Moduli... 2 4 RESPONSABILITÀ... 2 5 MODALITÀ OPERATIVE...
DettagliMetodo EN ISO Operative. Metodo EN ISO Operative
Metodo EN ISO 200 Operative Metodo EN ISO 200 Operative Srl - IT 07 Agosto 208 Campi VR previsti Metodo EN ISO 200 Operative. Stato della macchina Condizione operativa Identificare lo stato della macchina:.
DettagliINDICE SOMMARIO. Prefazione... pag. VII
INDICE SOMMARIO Prefazione... pag. VII Capitolo 1 Principi giuridici comunitari e nazionali... 1 1.1 L evoluzione normativa... 1 1.2 La gerarchia delle fonti giuridiche... 8 1.3 Lo statuto dei lavoratori...
DettagliCOMUNE DI TREVISO SETTORE POLIZIA LOCALE, AFFARI GENERALI E ISTITUZIONALI
COMUNE DI TREVISO SETTORE POLIZIA LOCALE, AFFARI GENERALI E ISTITUZIONALI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (ART. 26, COMMA 3, DLGS. N. 81/2008 e s.m.i.) DIRIGENTE/DATORE DI LAVORO
DettagliTRAPANI. A colonna Radiali. Tipologia:
TRAPANI Tipologia: A colonna Radiali Norme di riferimento UNI EN 294/93 e 349/94 distanze di sicurezza UNI EN 953/00 ripari di protezione UNI EN 1088/97 interblocchi di sicurezza CEI EN 60204-1 equipaggiamento
DettagliLS Paola (CS) A.S. 2015/2016. D.Lgs 81/2008 e s.m.i. PARTE I^
LS Paola (CS) A.S. 2015/2016 D.Lgs 81/2008 e s.m.i. PARTE I^ A cura del prof. Gianfranco Granieri Corso Sicurezza Lavoro 81/08 Docente Formatore MIUR RSPP IIS Roggiano Gravina (CS) PREMESSA Il D.Lgs 81/2008
DettagliSEGATRICI. A nastro (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Alternative (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Troncatrici
SEGATRICI Tipologia: A nastro (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Alternative (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Troncatrici Norme di riferimento UNI EN 953/00 ripari di protezione
DettagliINFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI
Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro. UdA 1 Approccio alla percezione del rischio La valutazione
DettagliUNI EN 689/2018. Spunti di riflessione per il Datore di Lavoro. D. Cidaria Comitato Igiene Industriale
Spunti di riflessione per il Datore di Lavoro D. Cidaria Comitato Igiene Industriale 12 a Conferenza dei Responsabili di Stabilimento e dei Responsabili HSE Milano, 26 marzo 2019 Valutatore «Persona che
DettagliAnalisi di Rischio Semiquantitativa in Supporto alle Valutazioni in Presenza di Atmosfere Esplosive (ATEX)
XXI Convegno 3ASI Roma, 22-23 Novembre 2005 Analisi di Rischio Semiquantitativa in Supporto alle Valutazioni in Presenza di Atmosfere Esplosive (ATEX) T. Pezzo*, D. Vannucci, G.Uguccioni D Appolonia S.p.A.
Dettagli1) PRESSE E TRANCE SI NO SI NO
1) PRESSE E TRANCE Alcuni tipi di presse (meccaniche con innesto a frizione o idrauliche) sono provvisti di uno dei seguenti apprestamenti antinfortunistici? - Stampi chiusi - Schermi fissi - Schermi mobili
DettagliIL RISCHIO MECCANICO IN AZIENDA.
CORSO CORSO RLS IL RISCHIO MECCANICO IN AZIENDA. FERRARA 20.02.2018 Docente: Ing. Roncarati Alessandro MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE 2015 IL RISCHIO MECCANICO Applicazione del D.Lgs 81/2008, in particolare riferimento
DettagliPiano «Prevenzione e Sicurezza nelle Macellerie»
Piano «Prevenzione e Sicurezza nelle Macellerie» Requisiti di sicurezza obbligatori sulle macchine Piacenza 24/05/2018 Dispositivi di protezione QUALORA LA CONFIGURAZIONE DELLA MACCHINA NON PERMETTA DI
DettagliMisure generali di tutela e delega di funzioni
Norrmatti iva dii Rifferri imentto DD... llggss l nn...8811//22000088 Il D. lgs n. 81/2008 del 9 aprile 2008 (nuovo TSUL ) si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie
DettagliProcedure sicurezza. Attività e Macchine. Rev
Procedure sicurezza Attività e Macchine Rev. 2.0 2017 CM43 Procedure di sicurezza attività e macchine Rev. 2.0 2017 Il Prodotto comprende 50 procedure di sicurezza da adottare in azienda per attività e
DettagliSALA AGORA (EX AULA MAGNA) FONDAZIONE ALDINI VALERIANI VIA BASSANELLI 9/11 BOLOGNA
SALA AGORA (EX AULA MAGNA) FONDAZIONE ALDINI VALERIANI VIA BASSANELLI 9/11 BOLOGNA IL NUOVO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI (D.M. 3.8.2015) E I SUOI PROTAGONISTI: IL PROFESSIONISTA ANTINCENDIO, L R.S.P.P.,
DettagliI concetti di rischio e pericolo
I concetti di rischio e pericolo Durata: 12 26 La valutazione del rischio D.Lgs. 81/2008 Articolo 15 - Misure generali di tutela Nelle misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
DettagliTAVOLO TECNICO DEL PIANO MIRATO DI PREVENZIONE Provincia di Treviso IL PROBLEMA
Argomento: TAVOLO TECNICO DEL PIANO MIRATO DI PREVENZIONE Protezione avvolgitori per film plastico nelle fasi di produzione e cambio bobina a fine avvolgimento. Ver.0 del 03//06 Parole chiave: bobinatura,
DettagliCITTA DI TREVISO SETTORE BIBLIOTECHE E MUSEI. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (ART. 26, COMMA 3, DLGS. N. 81/2008 e s.m.i.
CITTA DI TREVISO SETTORE BIBLIOTECHE E MUSEI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (ART. 26, COMMA 3, DLGS. N. 81/2008 e s.m.i.) DIRIGENTE DEL SETTORE: dr. Emilio Lippi Dirigente del Settore
DettagliPIANO MIRATO DI PREVENZIONE SICUREZZA DELLE MACCHINE
PIANO MIRATO DI PREVENZIONE SICUREZZA DELLE MACCHINE Quinto di Treviso 04/10/2018 dott. Piergiorgio Tagliapietra Tecnico della Prevenzione - SPISAL ULSS 2 L approccio ispettivo (procedure dettagliata presente
DettagliLa valutazione dei rischi e la prevenzione
Università di Ferrara Insegnamento di Sicurezza sui luoghi di lavoro CdL Professioni Sanitarie A.A. 2015-2016 La valutazione dei rischi e la prevenzione Dr. Salvatore Mìnisci 1 RAPPORTO LAVORO / SALUTE
DettagliScheda. Descrizione della macchina
Scheda 4 Lavorazione: Macchina: ALESATURA ALESATRICE Descrizione della macchina Le alesatrici sono macchine di grande precisione e flessibilità operativa, sulle quali possono essere eseguite varie operazioni
DettagliDocumento unico di valutazione dei rischi da interferenza
COMMITTENTE Comune di Borgomanero Provincia di Novara IMPRESA APPALTATRICE FORNITURA STAMPATI E MANIFESTI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Documento elaborato ai sensi del D.Lgs.
DettagliD.Lgs. n gennaio 2010
normative D.Lgs. n. 17 27 gennaio 2010 Direttiva macchine Principali normative di riferimento D.Lgs. 81/08 All. V requisiti All. VI disposizioni All. VII verifiche D.lgs. 81/08 Parte I Requisiti di carattere
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO RESPONSABILE E ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PROGRAMMA DEL CORSO RESPONSABILE E ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO B5 CHIMICO PER R.S.P.P. E A.S.P.P. D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 32 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n.
DettagliIl rischio chimico, cancerogeno e mutageno
Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno Secondo il Titolo IX del D.Lgs. 81/08 e l Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Modulo 4 - Valutazione del rischio chimico SPP EPC Valutazione del rischio chimico
DettagliCALANDRE. A due rulli orizzontali e verticali A tre rulli orizzontali e verticali CNC
CALANDRE Tipologia: A due rulli orizzontali e verticali A tre rulli orizzontali e verticali CNC Norme di riferimento UNI 10359/97 Calandre curvatrici - Verifiche geometriche UNI EN 294/93 e 349/94 distanze
DettagliFRESE. A Ponte A Bandiera. Tipologia:
FRESE Tipologia: A Ponte A Bandiera Norme di riferimento UNI EN 953/00 ripari di protezione UNI EN 294/93 e 349/94 distanze di sicurezza UNI EN 1088/97 interblocchi di sicurezza CEI EN 60204-1 equipaggiamento
DettagliDocumento di valutazione del rischio delle interferenze relativo all affidamento del servizio di gestione degli Asili Nido di Via Collodi e di Via
Documento di valutazione del rischio delle interferenze relativo all affidamento del servizio di gestione degli (art. 26 D. Lgs. 81/2008) Committente: P.zza Dott. Simone, 8 Santeramo in Colle (BA) 1.0
DettagliScheda. Descrizione della macchina. chiamato: fresa (figura 1).
Scheda 5 Lavorazione: Macchina: FRESATURA FRESATRICE Descrizione della macchina Le frese sono macchine utensili destinate alla lavorazione di superfici piane, di scanalature a profilo semplice o complesso,
DettagliManuale d uso MODULO DVR
Il modulo DVR consente la valutazione dei rischi specifici e non specifici tramite struttura dati semplice e veloce. In questo modo possono essere valutati tutti i fattori di rischio identificati a livello
DettagliU.O.C. S.P.I.S.A.L. Decreto Interministeriale 09/09/2014
U.O.C. S.P.I.S.A.L Decreto Interministeriale 09/09/2014 POS, PSC, PSS e Fascicolo dell Opera I MODELLI SEMPLIFICATI TdP Dott. FABRIZIO TURATI Articolo 104 - bis D. Lgs. 81/08 Misure di semplificazione
DettagliCOMUNE DI TREVISO SETTORE BIBLIOTECHE E MUSEI. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (ART. 26, COMMA 3, DLGS. N. 81/2008 e s.m.i.
COMUNE DI TREVISO SETTORE BIBLIOTECHE E MUSEI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (ART. 26, COMMA 3, DLGS. N. 81/2008 e s.m.i.) DIRIGENTE DEL SETTORE: dr. Emilio Lippi Dirigente del
DettagliLa sicurezza delle macchine utensili
La sicurezza delle macchine utensili Casistica di infortuni derivanti dall uso di macchine utensili Nicola Delussu Coordinamento Tecnico Regioni Gruppo macchine e impianti D.lgs. 81/2008 Art. 70 - Requisiti
DettagliPericolo di incendio: Potenziale proprietà dei materiali di causare incendi
Definizioni Pericolo di incendio: Potenziale proprietà dei materiali di causare incendi Rischio di incendio: Probabilità che si verifichi l incendio Valutazione dei rischi di incendio: Analisi, in un luogo
DettagliCancelli motorizzati (Prescrizioni particolari e verifiche)
Prescrizioni particolari A titolo di esempio presentiamo una completa analisi dei rischi per un cancello a battente tratto da una guida UNAC (associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi
DettagliLavorazione: AGUGLIATURA
Scheda 15 Tipo / Fase: TESSUTI NON TESSUTI / RIFINIZIONE Lavorazione: AGUGLIATURA Scopo della lavorazione L agugliatura è il processo con cui, mediante movimento verticale degli aghi, si conferisce compattezza
DettagliSeminario Tecnico. Linee vita rischio cadute dall alto: Responsabilità penali e aspetti tecnico-pratici
Seminario Tecnico Linee vita rischio cadute dall alto: Responsabilità penali e aspetti tecnico-pratici 01 aprile 2014 Confindustria Verona Piazza Cittadella,12 Verona In collaborazione con: 2 Seminario
DettagliDefinizione ed individuazione dei fattori di rischio presenti in azienda
Definizione ed individuazione dei fattori di rischio presenti in azienda Indice - Introduzione - Concetti di Pericolo, Danno, Rischio, Prevenzione e Protezione - Analisi di peculiari rischi generici/convenzionali:
DettagliLA SICUREZZA DELLE MACCHINE
LA SICUREZZA DELLE MACCHINE RESPONSABILITA DEL COSTRUTTORE Il costruttore ha l obbligo di progettare e realizzare macchine sicure che rispettano le norme di sicurezza contenute nella DIRETTIVA MACCHINE
DettagliL ottenimento della forma desiderata si può avere per aspirazione sottovuoto all interno di uno. Figura 1 - Termoformatrice (ingresso linea)
Scheda 3 Produzione: Macchina: OGGETTI TERMOFORMATRICE Scopo della lavorazione La termoformazione è una tecnica di produzione di oggetti in plastica che prevede la trasformazione, dopo opportuno riscaldamento,
DettagliOPERAZIONI DI EMERGENZA SULLE MACCHINE (E ALTRE SICUREZZE)
OPERAZIONI DI EMERGENZA SULLE MACCHINE (E ALTRE SICUREZZE) L emergenza nella Direttiva Macchine Il Dlgs 17/2010, attuazione della direttiva macchine 2006/42/CE, all articolo 1.2.4.3 detta le prescrizioni
DettagliASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE
ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE Direzione Generale CFVA Servizio Protezione Civile e Antincendio Appalto della fornitura del servizio di formazione degli operatori del volontariato di protezione
DettagliL USO PREVISTO DELLE MACCHINE
L USO PREVISTO DELLE MACCHINE a cura di Massimo Granchi e Riccardo Bozzo Il primo passo che il Fabbricante di una macchina è tenuto ad effettuare nel processo di valutazione dei rischi richiesto espressamente
DettagliANALI SI E VALUTAZI ONE DEI RI SCHI
ANALI SI E VALUTAZI ONE DEI RI SCHI La valutazione dei rischi è stata effettuata in conformità alla normativa italiana vigente: - D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, "Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto
Dettagliverifiche impianti di terra in collaborazione con
Sistemi di rivelazione alla luce del Codice di Prevenzione Incendi Normativa applicabile, scenari di protezione e gestione economica delle opere di adeguamento verifiche impianti di terra in collaborazione
DettagliDefinizioni. Chi mette per la prima volta a disposizione, sul mercato dell U. E., una macchina (anche a titolo non oneroso)
459/96 Regolamento di attuazione Direttive CEE Destinatari Chi mette per la prima volta a disposizione, sul mercato dell U. E., una macchina (anche a titolo non oneroso) In vigore dal 06 marzo 2010 Definizioni
Dettaglidella SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO
MICHELE LEPORE A B C della SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Manuale ad uso dei lavoratori Informazione dei lavoratori ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 3 A B C della SICUREZZA
DettagliSicurezza sul lavoro: regole e pause per i videoterminalisti
Sicurezza sul lavoro: regole e pause per i videoterminalisti di Antonella Madia Pubblicato il 9 giugno 2018 Le attività di lavoro si svolgono sempre più con modalità che necessitano l impiego di un computer:
DettagliWorkshop «stato dell arte e normativa: due strumenti per migliorare la sicurezza uomo/macchina»
Modena, 15 Dicembre 2016 Ing. Luciano Di Donato (Inail) Workshop «stato dell arte e normativa: due strumenti per migliorare la sicurezza uomo/macchina» Il defeating di un dispositivo di interblocco «Sicurezza
DettagliAppuntatrice mod
Appuntatrice mod. 400480 N matricola: 400480-001 Anno di Costruzione: 2009 Manuale Uso e Manutenzione Copyright Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, modificata, trascritta o tradotta
DettagliScheda 4. Scopo dell operazione. Rischi specifici della macchina
Scheda 4 Operazione: Macchina: FILATURA RING filatura Scopo dell operazione La filatura ha lo scopo di trasformare gli stoppini ottenuti dal banco a fusi, in filato, dando agli stessi uno stiro e una torsione
DettagliGuida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE
Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Indice Introduzione generale 1 Premessa................................................................. pag. 8 2 L articolo 24...............................................................
DettagliDate delle lezioni del corso: Sede del corso: Segreteria organizzativa: Programma del corso: Giovedì 5 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00
Date delle lezioni del corso: Data Ora Giovedì 5 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Martedì 10 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Giovedì 12 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Martedì
DettagliUTILIZZO DELLE SCHEDE DI LAVORAZIONE
UTILIZZO DELLE SCHEDE DI LAVORAZIONE D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Art. 17 e 18 Il Datore di Lavoro deve effettuare la valutazione e l analisi di tutti i rischi, all esito di tale valutazione redige un documento
DettagliDUVRI PRELIMINARE (DA SOTTOSCRIVERE DIGITALMENTE PER ACCETTAZIONE)
COMUNE DI VALENZA (AL) Ufficio Tributi VIA CARDUCCI 6-15048 VALENZA Tel. 0131949235-3 1 8 Fax 0131950324 E-mail: m.ilijasic@comune.valenza.al.it DUVRI PRELIMINARE (DA SOTTOSCRIVERE DIGITALMENTE PER ACCETTAZIONE)
DettagliParapetti su cassaforma e scale portatili. Descrizione del caso
Titolo del caso Parapetti su cassaforma e scale portatili Descrizione del caso Tipologia costruttiva Contesto produttivo Realizzazione pila di un viadotto Lavorazioni di posa in opera di carpenteria metallica
DettagliLA VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA. L. Morisi
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA L. Morisi PREMESSA E prevenibile solo ciò che è prevedibile!!! RISCHI LA VALUTAZIONE DEI PER LA SICUREZZA Cercate di definire i concetti di: Sicurezza Salute
DettagliImparare a utilizzare le macchine a controllo numerico con un corso
Imparare a utilizzare le macchine a controllo numerico con un corso professionale Fino agli inizi degli anni Ottanta, le macchine a controllo numerico erano impiegate solamente per lavori di alta precisione.
DettagliSCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI
TIPO DI EFFETTI PER LA POPOLAZIONE E PER L AMBIENTE L ipotesi incidentale più significativa, con rischio di coinvolgimento del territorio circostante lo stabilimento, è da imputare in linea generale ad
DettagliSicurezza delle macchine Usate ed Adeguamenti costruttivi ai requisiti di sicurezza
Sicurezza delle macchine Usate ed Adeguamenti costruttivi ai requisiti di sicurezza Vicenza 10 novembre 2005 Relatori: Ing.. Gino Zampieri - Avv. Angelo Merlin Struttura dell intervento Argomenti trattati:
DettagliIl Processo di Valutazione del Rischio negli episodi di morsicatura. Dr. Mario MARINO
Il Processo di Valutazione del Rischio negli episodi di morsicatura Dr. Mario MARINO Se il cane rappresenta un pericolo, è un pericolo come un altro, si può identificare e si possono valutare e tenere
DettagliIntroduzione alla macchina
Introduzione alla macchina Reparto: TAGLIO E TRANCIATURA Macchina: FUSTELLATRICE A CARRELLO Pressa dotata di piatto battente che viene manovrato sopra un piano di taglio. Su questo piano viene appoggiato
DettagliNEI LAVORI ELETTRICI. della SICUREZZA
Informazione dei lavoratori ai sensi dei D.Lgs. 81/2008, Titolo I - Capo III - Artt. 36 e successivi CEI EN 50110 e CEI 11-27 del 2005 A B C della SICUREZZA NEI LAVORI ELETTRICI A. RAGUSO N. RAGUSO 1 A
DettagliIGIENE E SICUREZZA SUL LAVORO Testo Unico: D.lgs 81/2008
IGIENE E SICUREZZA SUL LAVORO Testo Unico: D.lgs 81/2008 Novembre 2011 ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO SAN MARCELLO P.SE (PT) 1 Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro - NORMATIVA D.P.R. 547/1955 Norme per la
DettagliI Sistemi di Gestione della Sicurezza nell ambito delle aziende a Rischio di Incidente Rilevante
A.R.P.A.V. Area Tecnico Scientifica Servizio Prevenzione Industriale I Sistemi di Gestione della Sicurezza nell ambito delle aziende a Rischio di Incidente Rilevante Cos è la Gestione? È l impostazione
DettagliMacchine desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati
Macchine desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati Nelle macchine con utensili di taglio e di carico o porta di carico è garantita la protezione contro il pericolo di impigliamento
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO-
-PROGRAMMA DEL CORSO- RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO B 7 (Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009-STATO-REGIONI 26.01.06 ) SANITA - SERVIZI SOCIALI Corso di 60 ore
DettagliIDENTIFICAZIONE ED ELIMINAZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO (ALLEGATO I D.M )
IDENTIFICAZIONE ED ELIMINAZIONE DEI PERICOLI DI O (ALLEGATO I D.M.10.03.1998) - 1 - Nel presente documento si indicano i criteri per l individuazione e la relativa eliminazione dei pericoli di incendio,
DettagliE LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI
Il D.Lgs. 81/2008 il D.Lgs. 106/2009, le Norme Europee E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI Vincenzo Ventimigla IL D.LGS. 81/2008, il D.Lgs. 106/2009 e le attrezzature
DettagliFonte:
Fonte: www.ciemmeci.org Rischio meccanico Definizione Il rischio principale connesso rischio meccanico legato principalmente: alla presenza di elementi di diversa natura in movimento relativo fra loro
DettagliMODULO 2 Rischio elettrico _ Rischio meccanico Macchine attrezzature _ Cadute dall alto
ModuloAteco Raffinerie Trattamento combustibili nucleari. Industria chimica, Fibre Gomma, Plastica. MODULO 1 L approccio alla prevenzione e valutazione dei rischi attraverso il D. Lgs. 81/2008 _La valutazione
DettagliCollaudo di macchine e impianti meccanici
Collaudo di macchine e impianti meccanici 1 2 Il presente opuscolo si rivolge ai fabbricanti e ai responsabili dell immissione sul mercato di macchine e impianti meccanici e descrive i pericoli partico
DettagliCittà di Borgomanero Provincia di Novara SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEL PARCO AUTOMEZZI DEL COMUNE DI BORGOMANERO
COMMITTENTE Città di Borgomanero Provincia di Novara IMPRESA APPALTATRICE SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEL PARCO AUTOMEZZI DEL COMUNE DI BORGOMANERO Documento unico di valutazione
DettagliLa sorveglianza del mercato sulle non conformità della marcatura CE dei carri raccogli frutta Criticità
La sorveglianza del mercato sulle non conformità della marcatura CE dei carri raccogli frutta Criticità Totale 12 segnalazioni di macchine agricole raccoglifrutta TC 144 - Motivo Segnalazione Motivo N
Dettagli