resistenza al fuoco di strutture e compartimenti analisi di sistema e nuove norme europee

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Transcript:

resistenza al fuoco di strutture e compartimenti analisi di sistema e nuove norme europee Roma, 18 giugno 2008 Marco Antonelli Promat leader mondiale nella produzione di calcio silicato, prodotti termoespandenti, pitture intumescenti e intonaci antincendio 9 stabilimenti di produzione 5 laboratori di ricerca 2.200 certificati nel mondo 120 brevetti internazionali 1

Organizzazione di vendita in Europa e Asia Nordic UK Ireland Neth. Poland Russia Belgium Germany Czechia France Austria Hungary Switzerland Croatia Italy Slowenia Slovakia Spain & Portugal Ricerca & Sviluppo: test di prodotti e sistemi 2

Protezione passiva all incendio: perché? Applicazione dei sistemi Promat Canali condizionamento Vetri resistenti al fuoco Pareti tagliafuoico Fire Stopping Canali elettrici Protezione acciaio, legno e cemento Porte tagliafuoco Soffitii antincendio 3

Promat propone la più completa gamma di prodotti per la protezione strutturale Lastre in silicato di calcio Pitture intumescenti Intonaci spruzzati a base fibrosa e vermiculite Protezione strutturale Protezione acciaio 4

Protezione strutturale Pitture intumescenti e intonaci antincendio 5

Soffitti e controsoffitti Promat propone la più completa gamma di prodotti per protezione soffitti e realizzazione di controsoffitti, membrane e protezioni in aderenza Pareti tagliafuoco Promat propone la più completa gamma di prodotti per la realizzazione di pareti tagliafuoco, resistenti all umidità, agli urti, esplosioni ad ogni agente atmosferico 6

Canali distrubuzione aria resistenti al fuoco Promat propone la più completa gamma di prodotti per protezione di canalizzazioni e per la realizzazione di canali autoportanti Barriere passive Promat propone la più completa gamma di prodotti per la realizzazione di barriere passive Collari intumescenti Sacchetti termoespandenti Mastici e siliconi Nastri sigillanti Malte antinecendio Pannelli resistenti al fuoco Sbarramenti Schiume Sistemi endotermici 7

Giunti di espansione Barriere passive Attraversamenti elettrici Attraversamenti di servizi tecnici Vetri tagliafuoco Promat Systemglas 8

TUNNEL Soffitti Pareti Canalizzazzioni Porte Appplicazione industriali - Petrolchimico 9

Nuovi Decreti Ministeriali sulla resistenza al fuoco Introduce un sistema alternativo a quello prescrittivo (prestazionale predittivo) FSE Cambia il calcolo del carico di incendio, dei livelli ed ammette curve diverse da quella standard (tre curve nominali e curve naturali) Modifica di sistemi di prova e di classificazione, uniformandosi ai sistemi europei. Recepisce o introduce: 3 norme per la classificazione dei prodotti 22 norme di prova EN 6 prove EN per la caratterizzazione dei protettivi (13381) 5 norme di calcolo strutturale (Eurocodici) e 3 Nome UNI 15 tabelle per la verifica della resistenza al fuoco + 1 per le murature portanti (circolare 1968 15/2/08) Responsabilità del progettista Il progettista deve redigere una certificazione (in conformità al DM 4 maggio 98) che attesti la classe di resistenza al fuoco secondo le modalità indicate nell art 2: prove, calcoli, tabelle. La certificazione garantisce anche nei confronti delle mutue interazioni tra prodotti ed elementi costruttivi che ne possano pregiudicare o ridurre la classificazione ottenute. 10

Metodo sperimentale PRODOTTI ED ELEMENTI RESISTENTI AL FUOCO Prodotti/elementi con requisiti intrinseci di resistenza al fuoco (R, E, I, ) Muri, solai, elementi strutturali, canali, ecc. Il risultato può essere applicato senza ulteriori valutazioni a prodotti /elementi realizzati all interno del campo di applicazione diretta del risultato di prova Necessitano di ulteriori valutazioni per prodotti/elementi realizzati al di fuori del campo di applicazione diretta del risultato di prova PRODOTTI CHE CONTRIBUISCONO ALLA RESISTENZA AL FUOCO Prodotti senza requisiti intrinseci di resistenza al fuoco. che contribuiscono alla resistenza al fuoco di altri elementi costruttivi Intonaci, vernici intumescenti, lastre, controfodere, ecc. Il risultato della prova è un grafico, una tabella, un dato sperimentale che deve essere utilizzato per un calcolo (valutazione analitica) che tiene conto delle caratteristiche dell elemento da proteggere. Ad esempio per una struttura in acciaio, deve essere definito: tipo di acciaio,massività, grado di utilizzo, temperatura critica. Usando i risultati di prova si calcola la prestazione di resistenza al fuoco Certificazioni di resistenza al fuoco Compartimentazione Tabellare: entro i limiti previsti, ma solo con una dichiarazione del produttore che sulla base di idonee esperienze sperimentali, dichiari sotto la propria responsabilità, che il sistema protettivo garantisca le prestazioni definite in suddette norme, nonché aderenza e coesione per tutto il tempo necessario e ne fornisca le indicazioni circa i cicli di posa o di installazione. Prova Circ 91: Non è possibile alcuna estensione ma è utilizzabile solo per manufatti installati conformemente al campione provato. E possibile un analisi valutativa. Validità fino a scadenza del certificato ( Art 5 - DM 16-02-07) Prove EN: estensione del risultato all interno del campo diretta applicazione (Art 13 della norma EN relativa) Prove EN + fascicolo tecnico: estensione all interno del campo di diretta applicazione + quanto previsto dal fascicolo tecnico 11

Certificazioni di resistenza al fuoco Strutturale: Tabellare: entro i limiti previsti, con una dichiarazione del produttore (vedi sopra) Scadenza settembre 2010 (D. 7 DM 16-2-07) Prove Circ 91: Non è possibile alcuna estensione ad esclusione della diminuzione del momento flettente/fattore di massività, a parità di tutte le altre caratteristiche. E possibile un analisi valutativa. Validità fino a scadenza del certificato ( Art 5 - DM 16-02-07) Prove EN: estensione del risultato all interno del campo di diretta applicazione (Art 13 della norma EN relativa) Prove EN + fascicolo tecnico: estensione all interno del campo di diretta applicazione + quanto previsto dal fascicolo tecnico Prova EN 13381: risultati riportati nel documento di classificazione Intonaci e lastre Utilizzo dei λ previsti dalle norme Eurocodici e/ UNI (fino a settembre 2010) solo con una dichiarazione del produttore che sulla base di idonee esperienze sperimentali, dichiari sotto la propria responsabilità, che il sistema protettivo garantisca le prestazioni definite in suddette norme, nonché aderenza e coesione per tutto il tempo necessario e ne fornisca le indicazioni circa i cicli di posa o di installazione. Utilizzo degli spessori previsti dal calcolo tabellare (fino a settembre 2010): entro i limiti previsti, con una dichiarazione del produttore (vedi sopra) Utilizzo dei dati riportati dalla EN 13381: senza limitazioni (secondo documento di classificazione) Utilizzo degli abachi prestazionali fatti con prove derivanti dalla Circolare 91/61 o altre prove, escluse le 13381: non più validi nelle condizioni previste dal DM 16/2/07 Utilizzo certificati Circolare 91/61 Non è possibile alcuna estensione, escluso diminuzione del momento flettente e fattore di massa (a parità di altre caratteristiche: geometria, orientamento, esposizione al fuoco, ecc). Validità fino a scadenza del certificato ( Art 5 DM 16-02-07) 12

Vernici intumescenti Utilizzo dei λ previsti dalle norme UNI e/o Eurocodici (fino a settembre 2010) ESCLUSO (non applicabile - non è calcolabile per le vernici intumescenti) Utilizzo degli spessori previsti dal calcolo tabellare (fino a settembre 2010) ESCLUSO (non previsto nelle tabelle) Utilizzo dei dati riportati dalla EN 13381: senza limitazioni (secondo documento di classificazione) Utilizzo degli abachi prestazionali fatti con prove derivanti dalla circolare 91 o altre prove, escluse le 13381: non più validi nelle condizioni previste dal DM 16/2/07 Utilizzo certificati Circolare 91/61 Non è possibile alcuna estensione, escluso diminuzione del momento flettente e fattore di massa (a parità di altre caratteristiche: geometria, orientamento, esposizione al fuoco, ecc). Validità fino a scadenza del certificato ( Art 5 DM 16-02-07) MOD. CERT. REI-2008: accorpa e sostituisce i CERT. REI 2004, REL. REI 2004 e Dich. Corrisp. 2004 Con un solo modello, il professionista (818), sulla base del progetto approvato dai VV.F. dovrà certificare la resistenza al fuoco dei prodotti/ elementi costruttivi (principali e secondari) e/o separanti di compartimentazione riscontrati in opera, e per essi dovrà attestare che la resistenza al fuoco si estende anche alle loro unioni, dettagli e particolari costruttivi. COSA CAMBIA RISPETTO AL MODELLO DEL 2004 Il CERT REI 2008 può essere fatto solo a lavori ultimati, poiché si riferisce ad elementi finiti riscontrati in opera Il professionista deve verificare in cantiere: che il lavoro è stato eseguito conformemente al progetto approvato che tutti gli elementi costruttivi interessati al trattamento, ed oggetto della certificazione di resistenza al fuoco redatta dal progettista, siano stati correttamente trattati (questo punto sarà oggetto di un chiarimento ministeriale atteso con urgenza) 13

COSA CAMBIA RISPETTO AI MODELLI DEL 2004 per PROMAT NON è più possibile fornire i modelli CERT REI in sede di offerta o fornitura COSA FORNISCE OGGI PROMAT Tutti i dati necessari per il calcolo degli spessori di protettivo, le certificazioni necessarie ed il relativo sistema di applicazione e montaggio. su richiesta, la tabella di pre-dimensionamento e/o relazione tecnica redatta sulla base delle informazioni ricevute dal cliente ed elaborata sulle prestazioni del prodotto utilizzato, conformi alla normativa in materia vigente. Inoltre potrà assistere il progettista nella compilazione dei modelli CERT REI, fornendo le indicazioni necessarie, i dati e le ipotesi a supporto. potrà indicare, su specifica richiesta del cliente, alcuni progettisti dotati dei requisiti e della preparazione necessarie per poter rilasciare il modello CERT REI (si specifica che, in questo caso, il rapporto contrattuale dovrà essere sempre fra progettista e soggetto richiedente). 14