MONZACLUB. ROSARIO MESSINA Il Signor Flou e i suoi sogni nel Salone. n. 34. La rivista della nuova Provincia



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Transcript:

Mensile di attualità, cultura e politica di Monza e Brianza Anno VII - n.34 - Maggio 2008 - euro 5 MONZACLUB La rivista della nuova Provincia n. 34 ROSARIO MESSINA Il Signor Flou e i suoi sogni nel Salone EVENTI José Carreras canta la sua Villa Reale PASSIONI Monza a tutto jazz EXPO 2015 Letizia Moratti, Lanfranco Senn e gli imprenditori BRIANZA CLUB Tre itinerari: a piedi, in bici, in moto

MONZA young n. 34 MORGAN La mia Monza a suon di musica

EDITORIALE L Italia che cambia Avevo intitolato l editoriale del mese scorso Un voto di speranza perché, come me, la maggiore parte degli italiani sperava che da quelle urne uscisse un risultato in grado di cambiare le sorti del Paese, di traghettarlo fuori dalle sabbie mobili che ne impediscono la crescita. Ora che i risultati delle elezioni politiche li conosciamo tutti, la gente si chiede cosa davvero cambierà e come potremo uscire da una situazione che certamente allegra non è. Innanzitutto la schiacciante vittoria del PDL è stata anche una grande vittoria della Lega Nord, i cui voti saranno determinanti per la maggioranza sia alla Camera sia al Senato. Questo permetterà al nuovo esecutivo di governare e lo metterà al riparo per un intera legislatura dai colpi dei franchi tiratori che negli ultimi anni hanno ricattato le maggioranze di ogni colore. Un passo importante per la nostra democrazia. Sappiamo benissimo che i problemi che assillano il nostro Paese, l Europa e il mondo intero sono molteplici e di difficile soluzione, soprattutto quelli finanziari, che rischiano di strangolare le nostre economie. Come afferma giustamente Giulio Tremonti, la crisi finanziaria è molto grave e gli effetti sull economia reale e sulla finanza pubblica saranno inevitabili. E proprio per questo, il Professore è il primo ad ammettere che le riforme sono il passo indispensabile per vincere le difficilissime sfide del futuro. Tra queste, la riforma costituzionale sarà fondamentale, così come sarà fondamentale attuarla con il contributo dell opposizione e con una piattaforma condivisa con Regioni e Comuni e con il consenso delle forze sociali. Dalle sue parole si può capire quale sarà il metodo di governo che caratterizzerà la nuova legislatura: esaurita la stagione del bipolarismo muscolare che da quindici anni paralizza il Paese, appare probabile un ciclo di bipartitismo in cui la maggioranza terrà aperto il dialogo con l opposizione e sulla politica economica non getterà alle ortiche la concertazione. Rimane aperto il problema del regionalismo, favorito e promosso dall Unione europea, con l autogoverno amministrativo dei fondi comunitari e che ha come bussola il principio di coesione economica e sociale. In fondo, è proprio questo lo spauracchio che agita il sonno di chi è contrario a questo tipo di riforma: la possibilità che nella futura Costituzione la Camera delle Regioni diventi il grimaldello per fare saltare quel sistema che finora ha consentito di sottrarre ingenti risorse finanziarie dalle tasche dei cittadini e degli imprenditori che lavorano onestamente, si sacrificano e pagano regolarmente le tasse, per trasferirle in quelle di coloro che, complice una classe politica ormai superata, hanno sempre vissuto di assistenzialismo. Da tempo si sa che il vecchio Stato non serve più nella sua struttura e nella sua funzionalità. Ora il tempo si è fatto terribilmente stretto per la necessità di cambiarlo. Troppi sono i problemi che vanno risolti con urgenza: sicurezza, certezza di un lavoro, scuola, sanità pubblica, giustizia. E poi, quelli delle migliaia di famiglie e di pensionati che stringono la cinghia per arrivare a fine mese, delle case che mancano, delle infrastrutture da terzo mondo La nuova classe dirigente che governerà il Paese nei prossimi cinque anni dovrà farsi carico di tutti questi problemi, e di altri ancora rimasti irrisolti. Ci riuscirà? Noi crediamo di sì: la fiducia gliela abbiamo data con il voto di speranza che abbiamo riposto nelle urne. di Toni Liguori M C

PROTAGONISTI MONZACLUB www.monzaclub.it PERIODICO REALIZZATO DA Monza Club Edizioni srl Piazza Carrobiolo, 5 - Monza Tel. 039/5961872 monzaclub@monzaclub.it DIRETTORE EDITORIALE Pietro Fortunato DIRETTORE RESPONSABILE Toni Liguori SEGRETERIA DI REDAZIONE Chiara Bramati JOSÉ CARRERAS Il 12 giugno il grande tenore terrà un concerto alla Villa Reale, in cui affronterà un repertorio eclettico che ne metterà in mostra tutte le qualità canore. Un vero e proprio evento, che varca i confini di Monza e che Monza Club seguirà in qualità di media sponsor. Cominciamo a sentire cosa ne pensa il Maestro... 18 REDAZIONE Sara Re (caporedattore) Francesca Barzaghi Raffaello Carabini Matteo Delbue Greta La Rocca Paolo Mariani Laura Marinaro Valentina Rigano Elisa Tosi Valentina Terruzzi Andrea Trentini Paola Vanni Fabio Vicamini GRAFICA Fabio Vicamini (art director) Andrea Giarola Ilaria Nigro FOTOGRAFIE Marco Brioschi Daniele Rossi PUBBLICITÀ Hubnet Communication Paolo Marchettini Tel. 039/2315288 e-mail p.marchettini@hubnet.it STAMPA Vamaprint - Melzo Periodico registrato presso il Tribunale di Monza al n.242 - Registro stampa periodica. M C M C N.33

48 Cani e padroni... ma si somigliano davvero? 22 Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha ottenuto per Milano l Expo 2015. Un successo che fa bene a tutta l Italia 84 Marrakech, una città sospesa tra passato e futuro 12 Dagli studi in Sicilia alla nascita della Flou e, ora, il salone del Mobile. Il Signor Flou si racconta 66 Swarosvky, Glas, Tea Rose, Veuve Clicquot hanno messo in scena per il Fuorisalone eventi di gran impatto. siamo andati a curiosare 62 A piedi, in bici, in moto alla scoperta dei questa meravigliosa Brianza SOMMARIO 4 M C 4 SOCIAL 6 - Aimb: in campo per la vita 8 - Un progetto per l Africa COVER 12 - Salvatore Messina: l uomo che ci fa sognare 56 Aznom, azienda del lusso, mette in mostra a Top Marques a Montecarlo tre esclusive première IL CLUB DEI PROTAGONISTI 18 - Carreras in concerto a Monza 22 - Il sindaco Moratti racconta l Expo che sarà 25 - Senn: cosa porterà l Expo 28 - Giro di microfoni tra gli imprenditori brianzoli 32 - La Fiera di Monza si presenta 34 - Monza cresce con i suoi cittadini MONZA YOUNG 37 - Morgan: generazione musica 42 - Finisce la scuola: che si fa? 45 - I locali dell happy hour 48 - Allo specchio... a quattro zampe PASSIONI 44 - Roberto Ricchi e le due ruote 54 - Royal Motors 56 - Aznom a Top Marques FASHION & DESIGN 60 - Il Salone dei record 66 - I Fuorisaloni più in 69 - Arteglass: meravigliose trasparenze 70 - Instudio BRIANZA CLUB 72 - Tre itinerari: a piedi, in bici, in moto 78 - La Serra 79 - Bicimatica 80 - Musarte: festival di arti TEMPO LIBERO 84 - Monza Club nel mondo 88 - Jazz, nuova scoperta 92 - Monza fa Arte Monza 109 - Block Notes 110 - Mostre & Eventi 112 - Oroscopo PIACERI DELLA VITA 94 - Noble 95 - Rossana 96 - Profondo rosso VETRINE&VETRINE 97 - Pecore nere 98 - Toi Même 100 - Bergomi 102 - De Costanzi IL CONSULENTE 104 - Finanziario 105 - Legale 106 - Lavoro 107 - Assicurazioni 60 Al Salone del Mobile, alla ricerca delle aziende della Design Valley M C 5

SOCIAL SOCIAL 1 L ALTRA COVER SOCIAL Aimb Giovani 2 Giocare per la vita Per la quarta edizione di Dai una Calcio alla Malattia presentatori e personaggi televisivi contro gli imprenditori del territorio di Chiara Bramati - foto Marco Brioschi 4 Grande successo per la squadra dei Giovani Imprenditori di Confindustria di Monza e Brianza durante la partita dello scorso 19 aprile contro la Nazionale Calcio Tv. Nello stadio Ferruccio di Seregno la pioggia incessante non ha scoraggiato né le tante persone accorse per godersi l insolita partita, né i giovani businessmen, scesi in campo con un entusiasmo e una determinazione che ha consentito loro di vincere per cinque reti a una l annuale match di beneficenza. Un trionfo ottenuto nonostante la rappresentanza della Nazionale Calcio Tv fosse agguerrita e composta da elementi ben determinati a fare bene. Tra loro, Capitan Ventosa e Gianpaolo Vespa Fabrizio di Striscia la Notizia, Claudio Lippi, Baffo Roberto da Crema, Francesco Oppini e tanti altri volti famosi. Aperta da un saluto del sindaco di Seregno, Giacinto Mariani, e da rappresentanti delle associazioni beneficiarie, cui come di consueto è stato devoluto l incasso della serata. Sostegno economico oltre che morale dunque a Cancro Primo Aiuto, impegnata nell assistenza dei malati oncologici e delle loro famiglie, e per il primo anno anche a Arca Onlus, attiva nell aiuto dei malati terminali e Nuoto Club Seregno Sezione Disabili che lo scorso settembre ha aperto la prima sezione dedicata ai diversamente abili. «È stata una grande festa ha dichiarato soddisfatto il presidente dell Aimb Giovani, Matteo Parravicini come > Alcuni partecipanti delle formazioni che si sono fronteggiate insieme al Gabibbo 3 1- Capitan Ventosa e Gianpaolo Vespa Fabrizio di Striscia La Notizia 2 - Massimo Cuccovillo 3 - La presentazione delle squadre al pubblico con la maglia dell iniziativa Dai un calcio alla malattia 4 - Una ragazza del pubblico M C M C N.33 M C

SOCIAL SOCIAL è giusto che sia in occasioni del genere. L unico obiettivo è la solidarietà e il mio particolare ringraziamento va all amministrazione comunale di Seregno, al sindaco Giacinto abbiamo voluto coinvolgere anche i più piccoli, che sono il nostro futuro, per seminare la cultura della solidarietà». Alcune immagini di azioni e dei protagonisti che hanno divertito il molto pubblico affluito allo Stadio di Seregno Mariani e all assessore allo sport Marco Cajani che ci hanno dato grande disponibilità e collaborazione per la buona riuscita della manifestazione, presentata nei giorni precedenti, durante una conferenza stampa, ai bambini delle scuole elementari. Alla presenza del Gabibbo, Sopra, la foto di rito della squadra dei Giovani Imprenditori. Sotto, la tribuna affollata dello Stadio Ferruccio M C M C

SOCIAL L ALTRA COVER SOCIAL Marco Baldoni Studenti missionari nel cuore dell Africa Gli universitari di Odontoiatria della Bicocca hanno seguito l assessore Baldoni in un esperienza divenuta libro di Valentina Rigano foto archivio Marco Baldoni Passione per la professione medica, per la vita e volontà di tendere la mano al cuore del mondo: queste le motivazioni alla base dell attività dei giovani medici di Progetto Africa, il cui operato è divenuto monografia per mano dell assessore all Università e Ricerca del Comune di Monza Marco Baldoni, altresì direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie Biomediche e della Clinica Odontoiatrica dell Ospedale San Gerardo di Monza. La nostra Africa, esperienza di vita di studenti universitari è nato come raccolta di preziosi dati di ricerca ma soprattutto come testimonianza delle pregnanti esperienze vissute in Kenya dagli studenti del terzo anno di Medicina odontoiatrica della Bicocca di Milano. La missione, nata dalla volontà della Clinica Odontoiatrica dell Università degli Studi di Milano Bicocca in collaborazione con l Associazione Amici di San Francesco di Osnago, ha avuto il patrocinio di Regione Lombardia e del Comune di Monza. Sull aereo diretto a Nairobi, lo scorso agosto, sono partiti in quindici. Trasferiti prima a Meru in bus e poi a Kysumu, i volontari sono rimasti per un mese intero tra il profumo di ananas e banane caramellate, la polvere delle strade sterrate e gli occhi grandi, tristi ma pieni di speranza, dei quasi tremila pazienti visitati. Il gruppo ha lavorato in condizioni estreme, in deficit di materiale e strutture, in un paese dove la lotta per la vita è costante. Nonostante ciò, sia gli studenti che Baldoni, sono pronti a ripartire. Che esperienza è stata, per lei e per gli studenti, questa lunga e difficile trasferta in Kenya? Questa missione ha avuto per tutti noi e per il Kenya un valore scientifico importante; per gli studenti è stata un esperienza didattica unica con un risvolto umanamente incalcolabile. Lavorare in condizioni estreme è stato più che formativo, da tutti i punti di vista. I miei studenti non hanno, ovviamente, mai operato dove per legge non avrebbero dovuto, ma il solo il fatto di calarsi in una realtà così diversa, profondamente bisognosa, ed assistere i pazienti durante le operazioni, è stato davvero importante. Come e dove vivevate e quale è stato il vostro itinerario? Il nostro iniziale campo base è stato il Consolata Hospital di Meru, dove abbiamo collaborato fianco a fianco con i medici locali, nel visitare e curare circa duemila persone tra bambini e adolescenti. Dormivamo presso un convento convenzionato, lavorando tutti in corvèe e su turni, sia per preparare da mangiare che per gli orari di lavoro. La seconda fase del nostro progetto riguardava adulti ed anziani e quindi ci siamo spostati a bordo dei matatu (tipici mezzi di trasporto pubblico, Ndr) fino a Kysumu, attraversando il paese sulle strade sterrate, un viaggio lunghissimo, dove i nostri occhi si sono riempiti di Africa. Laggiù ci siamo insediati su una clinica mobile costituita di quattro unità: sala operatoria, macchine Da sinistra, Dott. Dario Perego, l assistente odontoiatrica del laboratorio, Dott. Marco Bardoni, Vincenzo Santagada, Paiusco Alessio, Luca Dusi, dott. Luca Porcaro, Nicoletta Proserpio, Jacopo Paleari, Gildo Greco, Giacomo Frasciello, Silvia Perego, Silvia Barrilà, dott.john odontoiatra del centro, dott.ssa Dorina Lauritano, Nadia Squarzoni. Sotto, la coprtina del libro La nostra Africa nato dall esperienza degli studenti della Bicocca per gli esami ematochimici, medicina generale e odontoiatria. Lì abbiamo operato circa 200 persone e visitate 1000, con un tasso del 70-80% di affetti da Hiv. In luoghi dove l occupazione di tutti è camminare per chilometri e chilometri alla ricerca di acqua, quali sono i suoi ricordi più forti e i progetti futuri? Abbiamo operato due pazienti utilizzando una fiala di antidolorifico che qui servirebbe per un parziale intervento su un solo paziente Hanno una soglia del dolore altissima, occhi grandi, bisognosi di cuore e dedizione. Sia gli studenti che hanno partecipato che altri chiedono continuamente quando si riparte e così sarà. L ambasciatrice del Kenya si è mossa perché i rapporti tra l Università e il suo paese diventino un progetto continuato nel tempo. Lo stesso ha fatto il Rettore della Bicocca, che proprio in questi giorni ha deciso di dare valore ufficiale ai rapporti di scambio con il paese. Ricordo una donna sui quarant anni, che in Kenya sono i nostri settanta: chiese al ministro degli esteri se prima di morire avrebbe visto un pozzo. Spero lui non le abbia mentito Io non avrei mai potuto farcela. Al congresso Nazionale di Odontoiatria il Progetto Africa sarà relazionato direttamente dai protagonisti: gli studenti. 10 M C 11 11 11 M C

COVER COVER Rosario Messina Negli occhi ancora le meraviglie del Salone e gli eventi che l hanno animato. Dietro a tutto ciò, un uomo che ha scelto la Brianza per fabbricare il suo successo 12 L uomo che arreda i sogni di Sara Re foto archivio Flou e Fabio Vicamini Un idea innovativa, tenacia, tanta passione, coraggio e la capacità di osare. Tutto questo è alla base del successo di Flou, marchio tra i più celebrati del made in Italy, che nasce in Brianza, a Meda, ma prende subito il largo per il mondo intero. Alla base di questo successo tutto italiano c è Rosario Messina, che dagli studi serali per prendere il diploma di ragioneria ora conduce un azienda da 45 milioni di euro di fatturato e 150 dipendenti distribuiti in 60 Paesi. Non solo: Messina è anche l artefice del lancio su scala mondiale del Salone del Mobile di Milano, la kermesse internazionale che ogni anno registra il tutto esaurito. Un siciliano alla conquista della Brianza: perché ha deciso di investire proprio qui? E come poteva essere altrimenti? La Brianza è la culla del mobile di design e l arredamento mi ha sempre affascinato, fin da quando vivevo in Sicilia e mi occupavo d altro. Ricordo che seguivo con interesse le vicende di quel gruppo di industriali in testa a tutti il geniale Cesare Cassina che cercava di svecchiare il settore, privilegiando alla produzione di mobili in stile la ricerca di strade nuove. E ci riuscirono avendo l intuizione di chiamare > 13

COVER COVER Il Salone oggi è passato dall essere una grande fiera mercantile ad una fiera spettacolare a progettarli Gio Ponti, Franco Albini, Joe Colombo, Gianfranco Frattini, Vico Magistretti ed altri validi architetti, per i quali fu coniata una nuova professione, quella del designer. Così, quando la più importante tra queste aziende mi chiamò alla direzione commerciale, non ebbi dubbi e decisi di trasferire la famiglia in Brianza, dove vivo dal 1973. Mi considero quindi brianzolo d elezione e sono particolarmente grato alla città di Meda che mi ha conferito la Cittadinanza Onoraria. Flou non è stata la sua prima avventura imprenditoriale: prima ci sono state Rinascente, Zanussi, Bassetti. Quali insegnamenti ha ricavato durante queste esperienze che l hanno poi portata a intraprendere una strada del tutto personale e così ricca di successi? Più che tappe parlerei di filosofia di vita, che poi è semplicissima: sono convinto che chi fa il proprio lavoro con passione imprenditoriali, sono legate alla Sicilia: avevo 16 anni quando iniziai a lavorare perché mio padre, commerciante, non godeva di buona salute ed io ero il primo di sei fratelli. Prima commesso, poi vice caporeparto e infine capo reparto alla Rinascente di Catania, giornate che non finivano mai, perché la sera studiavo per diplomarmi. Poi andai alla direzione della filiale Zanussi-Rex di Catania, all epoca la maggior industria di elettrodomestici, e fu una grande scuola. Infine l offerta, a dire il vero molto allettante, di venire al Nord e qui furono davvero fondamentali i periodi trascorsi in due delle principali aziende di arredamento. La vera svolta avvenne però quando Bassetti mi chiamò per lanciare la moda del piumone : un incarico difficile e complesso, perché i rivenditori di mobili non volevano saperne in quanto, secondo loro, non era redditizio trattare un prodotto accessorio al letto così poco costoso. Io, invece, ero certo che poteva essere una buona idea diversificare l offerta offrendo il piumone con il letto o meglio, il letto con il piumone: un letto pronto per dormire, completo di tutti gli accessori piano di riposo, materasso, piumino e copripiumino da acquistare in un unico negozio. Dallo sviluppo di questa idea è nata la Flou. ottiene risultati. Le mie esperienze, non Sopra, l architetto Vico Magistretti (a sinistra) con Rosario Messina. Sotto a sinistra, il modello Condotti Lei parla di lusso nascosto vale a dire? Non mi piace l espressione lusso fine a se stesso. Quando parlo di lusso nascosto non alludo certo all imperante ostentazione che > E il prodotto storico di Flou, Nathalie? Trovata l idea, occorreva trovare il letto e qui entra in gioco il fortunato incontro con il più grande dei nostri designer, Vico Magistretti, che disegnò Nathalie, un letto completamente tessile, morbidamente imbottito, sfoderabile con facilità e che, come lo stesso Magistretti amava raccontare, è nato diceva dalla «capacità di osservare e pensare alle cose usuali in modo diverso». Così si pensò di coprire il basamento (spesso brutto) del letto con il piumone, fissandolo a una base e a una testata imbottita. Così nacque Nathalie. Di lì un ulteriore possibilità: quella di studiare coordinati di biancheria che, sbloccando la tradizionale rigidità della camera da letto, introducevano maggior libertà nella scelta dei colori e degli abbinamenti. Cosa c è nei prodotti Flou? Quali valori caratterizzano la filosofia aziendale? Flou è diventata negli anni una case history che è materia di studio in atenei e scuole di design, dove spesso mi invitano a spiegare gli ingredienti del suo successo e della nostra filosofia aziendale. Alla base c è sicuramente il nostro letto più famoso, considerato il capostipite di una nuova tipologia quella del letto tessile che ha dato origine a uno standard. Ma c è anche ciò che è venuto in seguito: oggi abbiamo una collezione di cinquanta letti tessili, in legno, cuoio, alluminio ed altri materiali corredati di una vastissima gamma di accessori che permettono a chiunque di scegliere il letto più confacente ai propri gusti e alle proprie esigenze: è il segreto esclusivo della Flou. Mi sento di citare anche altre tappe significative, come quando nel 1996 inaugurammo la filiale canadese guardando al mercato statunitense non tanto per ridurre i costi di produzione, ma pensando soprattutto ai benefici che sarebbero derivati dalla rapidità delle consegne. Flou ha fatto anche importanti innovazioni nel marketing: negli anni Novanta fummo i primi a lanciare la campagna Prezzo Trasparente in un mercato maturo ed estremamente conflittuale e siamo stati nel settore i primi ad istituire dei corsi di formazione alla vendita e di conoscenza dei processi di lavorazione dei prodotti per i rivenditori e gli addetti alle vendite. Sopra, il letto Angle. Sotto, Messina riceve la cittadinanza onoraria dal Sindaco di Meda 14 15

COVER COVER oggi va tanto di moda e coinvolge tutti i settori, dagli abiti ai gioielli, dalle borse alle barche e così via. Per me il lusso nascosto significa ricerca di materiali nuovi, funzionalità, innovazione estetica, qualità delle materie prime e ricorso a processi di produzione dove è ancora presente la mano artigianale. Qual è per Flou il ruolo della comunicazione? Fondamentale, a partire dalla campagna Flou ha rifatto il letto con la quale lanciammo Nathalie, il cui slogan è rimasto famoso. In quegli anni Flou fu la prima azienda a stupire con annunci a colori in doppia pagina, ed ogni anno uscivamo con campagne sempre nuove. Qual è secondo lei il futuro del distretto del mobile brianzolo? E del Sistema Italia? La Brianza dove sono nate e hanno sede le più note aziende di arredamento a livello internazionale continua ad essere considerata come il punto di eccellenza del design. Certo il settore ha conosciuto cicli negativi soprattutto per quanto riguarda l esportazione, poi brillantemente superati. Il fatto è che si pensava di continuare a vivere di rendita sugli allori del successo dei precedenti decenni, ma lo spettro della globalizzazione prima, il timore dell invasione asiatica poi, sono serviti da salutare risveglio, facendo rinascere quella voglia di fare, quella genialità e orgoglio caratteristici della cultura imprenditoriale brianzola. E di ciò ha beneficiato l intero Sistema Italia. Come crede che si evolverà in futuro? Penso che il piccolo è bello che per anni ha costituito il miracolo economico italiano sia destinato nei prossimi due o tre anni a ridimensionarsi, e che la situazione potrebbe generare una crisi dimensionale delle aziende, con una riduzione delle botteghe artigiane e delle imprese di piccole dimensioni, il cui fatturato verrebbe a trasferirsi alle imprese mediograndi e grandi. Ciò non deve preoccupare sul piano occupazionale, perché di fatto non significherà disoccupazione ma solo trasferimento di fatturato. Da quasi dieci anni ha intrapreso una nuova avventura, la presidenza del Cosmit: qual è il bilancio di questo decennio? Quale il futuro di questo salone-evento, che richiama visitatori da tutto il mondo? Si tratta di un esperienza che mi ha arricchito Sopra, lampada Angle. In alto a sinistra, letto Fivetonine. Sotto, il letto Marilyn dal punto di vista professionale e umano, anche se con qualche rammarico per aver sottratto tempo ed energie alla mia azienda. Per fortuna i miei tre figli, dopo aver conseguito la laurea e fatto esperienze lavorative fuori casa, mi hanno validamente affiancato nella conduzione: Massimiliano è direttore generale, Cristiana si occupa di marketing e Manuela è responsabile della ricerca e sviluppo in campo tessile. Il bilancio dei miei dieci anni al Salone è largamente positivo: quando ne ho assunto la presidenza ho voluto rinvigorirne la formula e ripensarne la funzione. Il Salone è passato dall essere una grande fiera mercantile ad una fiera spettacolare, promotrice di importanti eventi culturali che hanno reso Milano capitale del design. È un luogo di incontro privilegiato tra domanda e offerta ma anche di proposte a 360 gradi in tutti i campi dell innovazione. Nel mio compito sono stato facilitato dall esperienza maturata nei quindici anni trascorsi precedentemente nel palazzo di Federlegno Arredo la Confindustria del settore prima come presidente del Gruppo Mobili, poi come presidente di Assarredo. Il Salone si è tanto arricchito negli ultimi anni che non si parla più di un salone ma di saloni : Euroluce, Eurocucina, Eimu, Sasmil, Bagno etc. Con quale scopo sono stati create queste iniziative parallele e complementari? Per rafforzare ulteriormente l attrattività di quella che è diventata la fiera dell arredamento più importante del mondo, il cui numero di espositori e di presenze è andato aumentando in modo esponenziale nel corso degli anni. E non dimentichiamo tra le iniziative parallele il Salone Satellite che, partito in sordina dieci anni fa, oggi rappresenta la più grande vetrina internazionale per le nuove leve del design. Quest anno la presenza dei giovani è stata eccezionale: ben 620 provenienti da 22 scuole specialistiche di tutto il mondo. Si parla tanto di globalizzazione, i media contribuiscono ad omologare stili di vita e consumi e spesso si avverte la sensazione che tutto sia già stato visto e fatto. C è ancora spazio per qualcosa di davvero nuovo, per un intuizione rivoluzionaria che possa cambiare la vita delle persone? Non solo c è spazio per qualcosa di nuovo, ma c è anche spazio per tutti, a patto di mettere in campo progetti, idee e fantasia, elementi che per fortuna agli italiani non mancano Quanto all omologazione, per fugarne il dubbio basta visitare il Salone e il Fuorisalone: la qualità e originalità dei prodotti, degli allestimenti, delle installazioni, della comunicazione. Senza aggiungere la quantità di mostre, feste tematiche, eventi e la folla che ha invaso ogni angolo della città. Lo spazio dunque c è, a patto di impegnarsi perché il made in Italy continui a competere per vincere le sfide della globalizzazione. Cosa sogna per il futuro? La mia aspirazione è continuare a sviluppare esperienze e conoscenze che possano essere utili non solo alla mia azienda ma, in generale, essere messe al servizio di tutto il settore. Sopra, Joele. Sotto, Rosario Messina riceve l Ambrogino d Oro 16 17

iil CLUB DEI PROTAGONISTI IL CLUB DEI PROTAGONISTI 18 José Carreras Lirica e passione per festeggiare la Villa Dopo il memorabile concerto di Ennio Morricone, la Villa Reale si apre alla bellezza dell opera di Raffaello Carabini Sono state molte le discussioni sull intervento dell architetto svizzero Mario Botta sul Teatro alla Scala di Milano, ma tutti hanno considerato un pregio l averne lasciata pressoché integra la facciata che è conosciuta in tutto il mondo. Merito di Giuseppe Piermarini, che progettò l edificio originale in foggia neoclassica, ma recuperando un linguaggio morfologico rinascimentale. Eppure il vero capolavoro dell architetto di Foligno è purtroppo molto meno conosciuto: edificata tra la fine del XVIII secolo e l inizio del successivo, la Villa Reale di Monza fu dapprima ideata come luogo di villeggiatura, per poi diventare anche un palazzo di corte e di rappresentanza. In occasione delle celebrazioni del bicentenario della morte di Piermarin, la città di Monza propone un evento particolarmente importante proprio alla Villa Reale, che, come ha sottolineato recentemente l assessore alla Cultura del Comune di Milano, Vittorio Sgarbi, potrebbe anche diventare uno dei simboli della prossima Expo lombarda del 2015: un grande concerto di uno dei tenori più importanti del mondo, lo spagnolo José Carreras. Famosissimo in Italia anche tra i non specialisti già dagli anni Novanta, quando teneva concerti davanti a folle oceaniche insieme ai due grandissimi colleghi Luciano Pavarotti e Plácido Domingo, il 12 giugno si esibirà nello straordinario evento accompagnato dalla prestigiosa Orchestra Filarmonica di Praga e dal soprano Valeria Esposito. La voce libera del maestro di Barcellona affronterà un repertorio eclettico che, insieme ai magnifici temi d opera, ne metterà in mostra la bravura nell ambito del musical, dell operetta, del flamenco e persino della canzone napoletana, fino a tributare un omaggio speciale all amico Pavarotti. «Vorrei innanzitutto cogliere l occasione ha dichiarato cortese e sorridente e nel suo italiano perfetto a Monza Club, che è anche media sponsor della manifestazione per ringraziare gli organizzatori del concerto di Monza per l opportunità datami di essere presente alla festa per il bicentenario dell architetto Giuseppe Piermarini, uno dei maestri del neoclassicismo. Ho vissuto grandi emozioni al suo Teatro alla Scala e sono felice oggi di conoscere il suo capolavoro». > 19

iil CLUB DEI PROTAGONISTI Maestro, qual è il suo rapporto con l Italia? Forse un artista internazionale non dovrebbe dirlo, ma è inutile nascondere che considero l Italia la mia seconda patria. Per motivi professionali, perché ho iniziato la mia carriera a Parma vincendo il Concorso Giuseppe Verdi e debuttando sul palco del Teatro Regio della città; e per motivi affettivi, per tutti gli amici che ho lì da voi e per il calore del pubblico italiano. Mi piace il vostro Paese, le sue bellezze paesaggistiche e artistiche, il vostro cinema. Lo ritiene ancora il Paese del bel canto oppure questo è ormai diffuso ovunque? Penso che il bel canto italiano sia ormai un patrimonio dell umanità, ma resta pur sempre un punto di riferimento culturale, che connota e ha reso famosa l Italia nel mondo. Cosa pensa della musica classica contemporanea? E di quella di consumo? Io amo la buona musica e fa parte del mio temperamento che resta però sempre ancorato all opera lirica s intende sconfinare verso i generi più diversi. Anche per il concerto di Monza (una produzione di Le prime della Villa Reale organizzata da Vision Plus, Ndr) ho scelto un programma che spazia tra i vari generi. Se parliamo di musica di consumo, anche qui dipende dalla qualità. dall età. Maturando, soprattutto dopo la malattia (nel 1987, al culmine della carriera, si ammalò di leucemia, rischiando seriamente la vita, Ndr), ho affinato certe sensibilità, quelle che mi permettono di emozionarmi e di trasmettere tali emozioni al pubblico. Che differenza c è dal punto di vista emozionale e comunicativo fra un esibizione in teatro e una in un palasport o all aperto? Quella dei grandi spazi è un esperienza completamente diversa, ma permette di sentire egualmente un calore umano fortissimo. Io poi sono un grande appassionato di calcio, perciò l esperienza del concerto di apertura dei Mondiali di Calcio del 1990, a Roma, con Luciano e Plácido, mi ha reso particolarmente felice. Lei ha visto la morte molto da vicino: che incontro è stato? Quella di vedere la morte negli occhi, se si ha la fortuna di tornare alla vita, come è capitato a me, è veramente una grande opportunità. Ti fa cambiare punto di vista, ti fa pensare d ora in poi farò tutto diversamente. Eppure questo non succede mai, perché gli errori fanno parte dell essere umano. Di sicuro ho cambiato attitudine rispetto alla carriera, che fino ad allora mettevo al primo posto. Ora prima di tutto c è l uomo. La mia famiglia, i figli, i valori in cui credo. Poi viene tutto il resto Nato a Barcellona 62 anni fa, Carreras ha esordito in pubblico a otto anni. Di lì una lunga sequenza di successi L opera riesce ancora a parlare ai giovani? L esempio che mi viene subito in mente è l esperienza che ho fatto insieme agli amici Pavarotti e Domingo. Quando l opera esce dai teatri e va a incontrare un pubblico che magari in teatro non è mai entrato, succede qualcosa di molto positivo. Questo vale anche per i giovani che non hanno dimestichezza con il genere. Dopo i concerti dei Tre Tenori abbiamo ricevuto per anni lettere di ringraziamento di ragazzi e di persone che non erano mai entrati in contatto con quella musica. Erano grati per essere stati avvicinati alla lirica, un mondo di passioni, di emozioni che non avevano mai sospettato esistesse. Certo bisognerebbe creare più occasioni di incontro, anche all aperto, come quelle di Monza. Qual è stata negli anni l evoluzione della sua vocalità? Nella vita tutto cambia ed è naturale che i ruoli dell opera siano inevitabilmente diversificati Un esperienza che ha descritto splendidamente nella sua autobiografia dal titolo Cantare con l anima edita da Pantheon. Come ha vissuto la recente scomparsa del suo amico Pavarotti? La dipartita di Luciano ha lasciato un grande vuoto. Nell esperienza che ho avuto la fortuna di condividere con lui, ho potuto apprezzare il suo carisma e la sua immediatezza, sul palco e nella vita, il suo gusto per le cose belle e soprattutto la sua umanità, con cui mi è stato vicino nella malattia e la gentilezza con cui mi ha spronato quando serviva. 20

IL CLUB DEI PROTAGONISTI IL CLUB DEI PROTAGONISTI Expo 2015 Il trionfo di Letizia Stravinta la competizione contro Smirne per aggiudicarsi l Expo, ora la città ha voglia di affrontare le sfide che l attendono di Toni Liguori foto Gianni Congiu L ultima volta era stata nel 1906. Ora, a distanza di 102 anni, Milano ha ottenuto un nuovo successo: la designazione ad ospitare l edizione 2015 dell Esposizione Universale (Expo). Merito di una grande città, capitale morale di un Paese che non se la passa troppo bene ma soprattutto del suo Sindaco, Letizia Moratti, una donna ostinata e dal carattere di ferro che ha saputo realizzare un grande sogno contando soprattutto sulla capacità di superare gli ostacoli che incontra sul suo cammino. Anche quelli che a prima vista sembrano insormontabili. L abbiamo incontrata all inaugurazione della 47ª edizione del Salone del Mobile, la kermesse dello stile presso la Fiera di Rho-Pero. Sindaco Moratti, innanzitutto complimenti: la troviamo in splendida forma nonostante le fatiche di queste ultime settimane. Prima l estenuante appuntamento di Parigi a sostenere l elezione di Milano, poi i festeggiamenti che si sono succeduti senza sosta e dove lei non è mai voluta mancare. Passata l euforia delle ultime elezioni, dove la sua coalizione ha stravinto, ora la rivediamo qui ad inaugurare questo Salone del Mobile in mezzo a centinaia di persone che l hanno accolta con grande simpatia e tantissimo affetto: che cosa prova? Naturalmente sono un po emozionata ma anche felicissima di inaugurare un Salone dove il mondo consacra definitivamente Milano capitale del design e della creatività. Si tratta di un appuntamento che da sempre rappresenta un grande evento internazionale. Un settore dell Italia che nel mondo è considerato di straordinaria creatività e capacità realizzativa, dalla creazione e il progetto, al prodotto. È un settore questo, in forte crescita nonostante un rallentamento complessivo dell economia nazionale e che continua a crescere in mercati importanti. È la creatività che si traduce in > Oltre 200 mila persone hanno affollato lo scorso 7 aprile corso Buenos Aires per festeggiare la vittoria dell Expo. Il sindaco Letizia Moratti ha sfilato a bordo di un pullman scoperto insieme al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni 22 23

IL CLUB DEI PROTAGONISTI IL CLUB DEI PROTAGONISTI prodotti di altissima qualità, caratteristica del nostro Paese. Prima di venire qui, ha anche inaugurato al Palazzo delle Stelline Dream of a possibile city, un installazione luminosa del famoso artista Massimo Uberti: un altro evento che esalta ancora di più Milano che nei giorni dedicati al Salone ha saputo superare se stessa La stella luminosa che si compone nel cielo di Milano ci spinge a sentire la responsabilità della società in cui viviamo, la gioia di costruire un mondo migliore per i nostri figli. L incontro tra stili e funzioni diversi ci permette di riflettere sulla ricchezza delle relazioni espresse dalla grande aerea metropolitana milanese. Anche il Fuorisalone è una delle invenzioni più originali e più riuscite: un simbolo della capacità di Milano di creare un ponte tra le imprese, il design, le istituzioni come la Triennale e soprattutto la città, con le sue forze propositive. Milano, grazie anche al suo instancabile lavoro, ha conquistato l Expo 2015: è felice per questo riconoscimento che molti le attribuiscono? Sono contenta per Milano, ma sono anche contenta perché sarà un Esposizione Universale per tutto il mondo. Il disegno per l Expo 2015 prevede come valore principale da lasciare in eredità un segno di sviluppo sostenibile destinato a diventare un punto centrale per avviare progetti di aiuto a Paesi in via di sviluppo, per creare nuove scuole, nuovi ospedali, nuovi centri di ricerca. La vittoria di Milano è un segnale della ripresa per il Paese. Da oggi comincia una fase di progetti particolarmente interessanti: l Expo vuole essere per tutti i paesi, con l obiettivo di rafforzare le relazioni economiche, scientifiche e culturali e aiutare particolarmente quelli che ne hanno più bisogno, nonché lo strumento per consolidare o aprire opportunità di nuovi mercati, oltre a quelli esistenti, per le nostre imprese. Che impatto avrà l Expo 2015 per Milano e per tutta l area milanese? Avrà un grande impatto e sarà un occasione irripetibile di rilancio per tutta l area milanese che ha ormai perso in gran parte la sua connotazione operaia diventando sempre più la capitale italiana dei servizi e della finanza con il corollario di cultura, design, editoria, moda e spettacolo. Tutto il sistema Milano è destinato a trarre benefici dall Esposizione Universale, anche se i cittadini dovranno subire i disagi di una operazione che non è un maquillage. Dove avrà luogo la manifestazione e quali sono i vantaggi che ne deriveranno? L Expo si terrà nell area della fiera di Rho-Pero con una superficie espositiva di 1,7 milioni di metri quadrati. I posti di lavoro che potrebbero nascere grazie all Expo sono circa 70 mila. Inoltre l evento porterà a Milano circa 29 milioni di visitatori e dunque le aspettative maggiori vengono dal settore alberghi e ristoranti. A beneficiare dell Expo saranno poi l agricoltura, anche perchè il tema della manifestazione è l alimentazione, il settore immobiliare e quello delle costruzioni. In valore assoluto, però, è nel commercio che si attende il gettito maggiore, con un aumento del fatturato di 14,5 miliardi, quasi 12 miliardi il manifatturiero, oltre 8 miliardi i servizi alle imprese, quasi 4 miliardi le costruzioni, 3,5 miliardi l immobiliare. Enorme, poi, il ritorno di immagine per il Made in Italy e tutto ciò che è italiano a partire dall enogastronomia e per tutti i settori che vengono associati alla città come moda e design, e risultati positivi per il turismo grazie ai servizi che i mass media di tutto il mondo realizzeranno su Milano e sull Italia. Sono stati molti i testimonial e i partner che hanno sostenuto la candidatura di Milano. Da sinistra, sul palco di Parigi durante la cerimonia di proclamazione, Romano Prodi, Massimo D Alema, Roberto Formigoni, Letizia Moratti, Andrea Bocelli, Clarence Seedorf, Daniel Libeskind, Al Gore e Jacques Attali Lanfranco Senn Parola d ordine: fare sistema Infrastrutture, lavoro, visione: ecco in cosa l Expo può portare il nuovo anche in Brianza Lanfranco Senn, 65 anni, è esperto delle Direzioni Generali delle Politiche Regionali e dei trasporti dell Unione Europea e Presidente di Metropolitana Milanese Spa. di Sara Re foto Marco Brioschi Ventinove milioni di visitatori in sei mesi, 180 nazioni coinvolte, 70 mila nuovi posti di lavoro, imposte dirette per 900 milioni di euro Sono solo alcuni dei numeri da capogiro elaborati da uno studio dell Università Bocconi che fotografano le potenzialità e l impatto economico che l Expo 2015 avrà non solo su Milano, ma almeno su tutta l area lombarda. Lanfranco Senn, Professore ordinario di Economia Regionale alla Bocconi e Presidente di Metropolitana Milanese Spa, illustra a Monza Club le opportunità che l Expo rappresenta anche per la nuova Provincia. Professore, quali sono le occasioni assolutamente da non perdere per la Lombardia? Innanzitutto il fatto di ripensare la città e il sistema urbano: sono previsti 13,8 miliardi di investimenti infrastrutturali, anche se alcuni programmati già in precedenza, come la Pedemontana o la Brebemi. Una cifra che sale a 28 miliardi se si considera anche la produzione complessiva attivata da queste opere. Abbiamo diversi anni per prepararci all evento, predisponendo un adeguato sistema di strade, > 24 25

IL CLUB DEI PROTAGONISTI IL CLUB DEI PROTAGONISTI metropolitane e servizi ferroviari. Tra l altro i riscontri positivi dell Expo non sono solo in termini di numeri Infatti. A questi si devono aggiungere gli effetti immateriali non visibili, tra cui il fatto che per i sei mesi della sua durata Milano sarà al centro dell attenzione mondiale e nei sette anni che ci separano dalla sua realizzazione ci saranno eventi, iniziative culturali, corsi di formazione, incontri economici e momenti congressuali. Quali sono le problematiche di cui tenere conto? Innanzitutto la gestione dell eredità dell evento. La sfida è soprattutto al mondo privato, chiamato a predisporre una ricettività complessiva in grado di sopravvivere all evento; ad esempio attraverso il turismo congressuale, che potrebbe vivere una fase di vero e proprio lancio. Questo significa che occorrerà realizzare non solo alberghi a cinque stelle, ma anche strutture ricettive meno ambiziose o agriturismi: strutture, insomma, che a conclusione dell evento non diventino cattedrali nel deserto. Quali sono le occasioni da non perdere per quanto riguarda le infrastrutture? Non è pensabile preparare le infrastrutture per un solo evento, anche se così grande, che però non saranno più chiamate ad assorbire la stessa capienza. Questo non vuol dire che non valga la pena lavorare da subito per realizzare opere che vanno comunque a beneficio della cittadinanza. Abbiamo diversi anni di tempo per sistemare soprattutto le forme di accessibilità, strade e metropolitane in particolare: l Alta Velocità nei tratti Milano-Torino, Milano-Bologna e Milano- UNA PORTA TUTTA NUOVA PER MILANO Il progetto Porta Nuova, che coinvolge l area Garibaldi-Repubblica, contribuirà a cambiare il volto della città Venezia. Con la metro arriveremo a sei linee e tra queste sarà completato anche il tratto per Linate. L Autostrada dei Laghi sarà a quattro corsie, ci sarà l accesso a sud per Torino e l inaugurazione della Malpensa-Boffalora contribuisce a smaltire una parte del traffico verso il capoluogo lombardo. Nonostante la vittoria si sente molto parlare di una Milano in crisi d identità. È d accordo? Assolutamente no. Devo dire, invece, che per una volta il sistema Italia ha funzionato. C è stato un grande sforzo comune per portare l Expo a Milano, una strategia sottostante che è la dimostrazione della presenza di una progettualità. Il pubblico ha deciso le macrolinee del progetto, ora tocca al privato cogliere tutte le chance che un evento come questo propone. Cosa può portare questo evento alla Brianza? I benefici saranno non solo per Milano, ma per tutta la Lombardia. In particolare, andranno dove c è competitività e la capacità di garantire un rapporto qualità-prezzo migliori. In questo la Brianza è maestra: un sistema competitivo come quello della nuova Provincia sarà stimolato a proporsi come il punto di riferimento per la produzione di beni e servizi. Lo stesso Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza, ha recentemente dichiarato che la vitalità dell imprenditoria brianzola non può che essere sfidata da un occasione come questa. Quale può essere il segreto del successo per le imprese brianzole? Per essere più efficaci è importante fare sistema: la dimensione ridotta per la piccola impresa italiana, brianzola in particolare è sempre stata un vantaggio ma anche un limite, perché non consente di attuare economie di scala. Questa può essere invece l occasione più propizia per creare una filiera. Non solo Milano, ma tutto il sistema economico, infrastrutturale e ricettivo lombardi saranno interessati dall Expo 26 27

IL CLUB DEI PROTAGONISTI IL CLUB DEI PROTAGONISTI Con l Expo vola anche la nuova Provincia Progetti e sogni legati all Expo di alcuni imprenditori di Monza e Brianza di Laura Marinaro Una grande opportunità non solo per l economia, ma anche per il rilancio della cultura e il turismo. A patto, però, che istituzioni e privati si uniscano in un unico tavolo e con un programma unitario, superando il provincialismo che fino ad oggi ha caratterizzato la futura Provincia di Monza e Brianza. Questo, per alcuni degli imprenditori brianzoli, significa l Expo 2015. A crederci, più di tutti, è Ambra Redaelli, vicepresidente dell Associazione Industriali della Brianza e presidente del Comitato Piccola Industria. «Come associazione abbiamo aderito sin dall inizio alla proposta del sindaco Moratti e come cordata di imprenditori siamo molto interessati all evento ha affermato la titolare della Rollwash Italiana S.p.a., azienda di famiglia la vittoria di Milano ci stimola non solo per le opportunità di business che la Brianza riceverà, ma soprattutto per lo spunto culturale: è su questo che dobbiamo puntare, valorizzando il territorio e in particolare la Valle del Lambro, la Villa Reale e le infrastrutture ovviamente». L imprenditrice, impegnata nel mondo della cultura come socio fondatore e segretario generale dell Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, ha sviluppato un idea interessante riguardo all Expo: la costruzione di una metropolitana interna alla Provincia che colleghi i paesi tra loro eliminando il traffico di superficie. Un sogno? «Spero proprio di no ha concluso l importante è agire tutti insieme senza campanilismi e provincialismi». Expo però vuol dire anche comunicazione: Giancarlo Cazzaniga, titolare di Publitrust, 54 anni, pubblicitario professionista e organizzatore di eventi per enti pubblici e privati, commenta: «Come azienda ci siamo occupati di rivoluzionare l immagine del Comune di Monza, soprattutto della parte turistica che a dire il vero era inesistente», ha commentato Cazzaniga. «L Expo è un opportunità enorme per Monza e la Brianza, ma a patto che si esca dal provincialismo e, ad esempio, si crei un bureau turistico che vada a promuovere la conoscenza del territorio all estero indipendentemente dalle istituzioni stesse. Occorre inoltre lavorare sulle scuole e sulla cultura, per trasformarle in qualcosa di non più localistico e si deve sperare che la politica non ostacoli questo processo culturale». Non è d accordo con questa considerazione Stefano Arosio, titolare della Arosio s.rl., azienda di Muggiò che si occupa di allestimenti fieristici e che fattura attualmente due milioni di euro. Per l imprenditore, che ha ereditato una tradizione di famiglia legata inizialmente alla lavorazione del legno, l Expo sarà una grossa opportunità immobiliare ed edilizia per la nostra zona, una grande opportunità di rilancio economico. «Noi personalmente verremo beneficiati dalle manifestazioni legate all Esposizione Universale, anche se soltanto nel periodo immediatamente antecedente al 2015 ha spiegato ma credo che non sia facile capire le opportunità di sviluppo per gli imprenditori del territorio. Una cosa è certa: i soldi arriveranno anche per migliorare le infrastrutture e in particolare le strade e i trasporti, che nelle attuali condizioni, mettono a dura prova il nostro lavoro quotidiano». Ancora servizi sono quelli di cui si occupa la Arti Grafiche Trassini di Vimercate, storica stamperia fondata nel lontano 1841 nel cuore della Brianza e oggi ancora in mano agli eredi di Pietro Trassini. Marco Trassini, attuale titolare della ditta vimercatese, spiega: «Sicuramente > Sopra, Marco Trassini delle Arti Grafiche Trassini. Sotto, Mario Barzaghi di Effebiquattro 28 29

IL CLUB DEI PROTAGONISTI per noi l Expo sarà importante perché producendo stampati di tutti i tipi e lavorando con il marketing di molte aziende verremo direttamente e positivamente coinvolti nell organizzazione dell evento; è anche vero che come prima ricaduta ci sarà l indotto legato all edilizia e all immobiliare. Ma la Brianza come territorio produttivo nell area metropolitana di Milano di certo non starà a guardare, quindi, in questi anni, bisognerà lavorare bene e insieme per cogliere i frutti del business e del progresso che ne verrà». Per Rosario Messina, fondatore di Flou e presidente del Cosmit, grandi opportunità sono ravvisabili nel settore turistico: «Basta pensare che i grattacieli, gli alberghi e le nuove strutture ricettive necessiteranno di essere arredati e ciò costituirà per le aziende della Brianza una straordinaria e imperdibile opportunità di crescita, di sviluppo e di immagine». Una grande ricchezza per tutta la Brianza sia per quanto riguarda la costruzione di nuove strutture e infrastrutture, che per la crescita culturale e sociale. Ecco come vede l Expo Mario Barzaghi, amministratore della Effebiquattro, azienda leader nella realizzazione di porte per interni in legno di Seregno e presidente del comparto legno dell Assindustria di Monza e Brianza. «Tutte le aziende del territorio saranno coinvolte in questo evento in un modo o nell altro ha spiegato prima di tutto perché l edilizia, dopo un periodo di forte recessione, verrà rilanciata, sia perché si spera che anche i trasporti e le infrastrutture avranno possibilità di migliorarsi». Come si possono muovere le aziende del suo settore in vista dell Expo? «Di certo bisogna cercare di progettare questi anni al meglio e possibilmente insieme ha proseguito ma è anche vero che ognuno di noi ha le sue peculiarità e i suoi problemi e quindi bisogna lavorare sia come associazione che unirsi in gruppi per aggiudicarsi le opere più importanti: anche la concorrenza degli stranieri sarà forte, ma noi dobbiamo essere più incisivi e credere nelle nostre potenzialità». Un occasione per il rilancio dell economia ma anche del territorio? «Certo, se pensiamo che grazie ad Expo verranno probabilmente costruiti nuovi alberghi e nuove strade ha aggiunto Barzaghi Oggi capita che, a causa della carenza ricettiva, molti dei nostri clienti siano costretti ad alloggiare a decine di chilometri di distanza perché qui intorno non c è un posto libero, soprattutto per gli eventi importanti come questo». Da sinistra, Ambra Redaelli di Rollwash Italiana S.p.a., Giancarlo Cazzaniga di Publitrust e Rosario Messina di Flou Spazio, natura. Un ristorante in una villa d epoca che interpreta lo spirito del Parco di Monza. Un improbabile mélange di stile e serenità. Una magica contraddizione tra lusso e semplicità. www.saintgeorges.it Open_night@saintgeorges Dal 15 maggio al 15 settembre nel Parco, nuovo allestimento d atmosfera. Per l aperitivo, la cena, un evento. L accesso al Saint Georges in macchina è consentito tutti i giorni da Porta Vedano. Siamo chiusi il martedì 20052 Monza - Parco Reale Viale Vedano - Prenotazioni allo 039 320.600 - Fax 039 360.298 e.mail: info@saintgeorges.it 30