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A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo www.infomercatiesteri.it

INDICE PERCHE' Perchè Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA TURISMO Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi SCHEDA TURISMO FLUSSI TURISTICI: ITALIA VERSO FLUSSI TURISTICI: VERSO L'ITALIA

PERCHE' PERCHÈ Stabilità politica Macroeconomia Agevolazione degli investimenti Esenzioni fiscali Penetrazione commerciale dei prodotti italiani nel mercato locale Stabilità politica In termini relativi (rispetto al contesto regionale), l'uruguay si caratterizza per una buona stabilità politica, uno stato di diritto compiuto che lascia spazio alle diverse espressioni della società civile. Assieme al Cile, è il Paese che in Sudamerica vanta il minor grado di corruzione nelle strutture pubbliche. Macroeconomia Da un punto di vista macroeconomico, dopo anni di prosperità, l'uruguay ha visto diminuire il tasso di crescita a partire dal 2015. Le stime di crescita del PIL per il 2017 sono dell?1.8%. Il Paese può comunque vantare una buona gestione finanziari Agevolazione degli investimenti L'Uruguay offre in materia di attrazione degli investimenti esteri un insieme di fattori favorevoli: sicurezza giuridica, disponibilità di materie prime agricole, manodopera qualificata e non a relativo basso costo ed un moderno ed efficace programma di incentivi agli investimenti. Risulta importante segnalare che il governo ha migliorato ed aumentato significativamente i benefici e le esenzioni fiscali per gli investimenti in loco. Esenzioni fiscali Il nuovo regime di incentivi agli investimenti in Uruguay prevede significative esenzioni fiscali e doganali per progetti di investimenti che comportino la creazione di occupazione, la promozione degli investimenti all'interno del Paese, l'incremento delle esportazioni, l'incremento delle produzioni ad alto valore aggiunto, l'utilizzo di tecnologie ecosostenibili, l'incremento della ricerca e sviluppo. Penetrazione commerciale dei prodotti italiani nel mercato locale rinnovabili e del trattamento dei rifiuti solidi urbani ed industriali. I prodotti italiani in Uruguay si posizionano nella fascia medio-alta del mercato uruguaiano godendo di un ottimo rapporto qualità/prezzo. Gli interventi di penetrazione commerciale italiana dovrebbero essere: macchine e attrezzature per il settore agroalimentare; macchine per la lavorazione della pelle e del cuoio; tecnologie relative al settore delle energie Ultimo aggiornamento: 25/05/2017 DATI GENERALI Forma di stato Superficie Lingua Religione Moneta Repubblica Presidenziale 176.215 km2 Spagnolo Maggioranza cattolica con minoranze protestanti ed ebree Peso uruguayano Ultimo aggiornamento: 17/09/2015 1

DOVE INVESTIRE Costruzioni Trasporto e magazzinaggio Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Attività immobiliari Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Costruzioni Seguendo la recente tendenza, ulteriori investimenti potrebbero riguardare i settori agricolo e dell'allevamento, immobiliare-turistico, delle infrastrutture e quello energetico-ambientale. Trasporto e magazzinaggio aereo extra-regionale. Fra gli obiettivi prioritari è previsto lo sviluppo della rete ferroviaria e viaria, quello di un sistema nazionale portuale e di vie fluviali navigabili nonché il potenziamento del trasporto Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Si segnalano opportunità nel settore energetico che potrebbero dare ulteriore impulso all'economia e allo sviluppo del Paese. Nel settore vi sono ambiziosi progetti di autonomia energetica che dovrebbero essere conclusi entro il 2030 (secondo i piani del Governo) e suscettibili di offrire grandi possibilità di investimento anche per imprese straniere. Molto importante lo sviluppo della economia verde con investimenti sulle principali fonti di energia rinnovabili. Attività immobiliari E' un interessante settore per investire (acquisto di terreni e case) Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Interessante settore per investire. Ultimo aggiornamento: 25/05/2017 2

COSA VENDERE Prodotti alimentari Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Macchinari e apparecchiature Attività immobiliari Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Prodotti alimentari prodotti dolciari). I prodotti italiani soddisfano le esigenze della fascia alta di consumatori locali e turisti (fra i generi alimentari l'olio di oliva, le conserve di pomodoro, la pasta, gli insaccati, i formaggi, i Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Sono molto richiesti i beni di consumo durevoli in modo particolare gli elettrodomestici. Macchinari e apparecchiature autoveicoli. E' considerevole l'importazione di macchine agricole e per la silvicoltura, macchine e attrezzature per il settore agroalimentare ed in modo particolari i pezzi di ricambio per Attività immobiliari Settore valido per l'acquisto e vendita di proprietà immobiliarie. Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Nel settore moda soprattutto il comparto del prêt-à-porter, sono in aumento le importazioni dall'italia. Ultimo aggiornamento: 17/09/2015 3

OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA L Uruguay e una Repubblica presidenziale, dove il dibattito democratico si svolge secondo forme che assicurano al Paese una sostanziale stabilità. Le elezioni tenutesi tra il 26 ottobre 2014 (primo turno) e il 30 novembre 2014 (ballottaggio) hanno visto la vittoria di Tabarè Vàzquez (56,4 % dei voti), candidato della coalizione di sinistra (il Frente Amplio) e già Presidente della Repubblica dal 2005 al 2010. Il nuovo Governo Vázquez si è insediato il 1 marzo 2015. Alla opposizione si trovano il Partido Nacional - il cui candidato alle presidenziali Luis Lacalle Pou ha sfidato Vázquez al ballottaggio perdendo con il 41.1 % dei suffragi - il Partido Colorado e il Partito Independiente. Oltre ai partiti politici tradizionali, da segnalare la recente creazione (novembre 2016) da parte dell imprenditore Edgardo Novick di una nuova formazione politica, il Partito de la Gente, che non si esclude possa presentarsi alle prossime elezioni presidenziali e legislative nel 2019. Ultimo aggiornamento: 25/05/2017 RELAZIONI INTERNAZIONALI Resta prioritario il contesto regionale, non senza un certo attivismo dell Uruguay nel più ampio contesto internazionale. Motivazioni economiche e commerciali (interesse per potenziali nuovi mercati per i prodotti agricoli uruguaiani e per i Paesi che potrebbero investire nella economia uruguaiana, nonché per i Paesi produttori di petrolio) hanno guidato le attività della diplomazia uruguaiana verso l Asia (soprattuto Cina, ma anche Corea e Giappone ), Russia e Medio Oriente. Pur intrattenendo rapporti privilegiati con lo Stato di Israele (l Uruguay e stato il primo Paese latinoamericano a riconoscere tale Paese), l'uruguay ha riconosciuto la Palestina. Importante anche l azione uruguaiana nel contesto multilaterale. Il Paese ha presieduto nel 2012 il Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite ed è stato eletto membro non permanente del Consiglio di Sicurezza per il biennio 2016/17. Esso è anche rilevante contributore alle Forze di Pace delle ONU (attualmente con un contingente in Congo). Favorevole all elevazione dello status della UE, l Uruguay resta solido sostenitore delle ambizioni brasiliane per un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza. Per quanto riguarda il contesto regionale, vi è una particolare attenzione al rafforzamento e all allargamento del Mercosur, la cui sede è a Montevideo. L Uruguay ritiene prioritaria la conclusione di un accordo di libero commercio tra il Blocco e l Unione Europea, accordo attualmente in fase di negoziazione. Ha anche sede a Montevideo l Associazione Latinoamericana di Integrazione (ALADI) nella quale l Italia è osservatore. Infine, va segnalato che l Uruguay ha aderito pienamente sia all UNASUR Union de las Naciones del Sur, organizzazione subregionale che comprende tutto il Sudamerica, sia alla CELAC (Comunidad de Estados Latinoamericanos y del Caribe) ed è Osservatore presso l'alleanza del Pacifico. Esso sta partecipando attivamente anche all ampliamento della collaborazione regionale in ambito economico (Consiglio Sudamericano di Economia e Finanza) e finanziario (Banca del Sud). Sempre in ambito regionale, l Uruguay da sempre ha appoggiato l Argentina nella sua rivendicazione della sovranità delle isole Falkand/Malvinas. Prioritario il rapporto con Brasile e Argentina, anche se non mancano le critiche alla politica commerciale protezionista dei due vicini. Ultimo aggiornamento: 25/05/2017 4

OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO L economia uruguaiana e stata caratterizzata da una crescita costante negli ultimi dieci anni (+6% annuo dal 2004 al 2011, +4% annuo tra il 2012 e il 2014), registrando una decelerazione solamente nel 2015 (+0,4%), cui ha fatto seguito una ripresa nel 2016, anno in cui il Prodotto Interno Lordo e cresciuto dell 1,5%. Le previsioni per il 2017 mostrano una proiezione di crescita al 2,2%. Secondo i dati forniti dall Agenzia governativa Uruguay XXI, il primo trimestre 2017 ha registrato una crescita del 4,3% rispetto all anno precedente. Sebbene questi dati sembrino confermare il recupero dell economia uruguaiana, permangono due criticita : l inflazione elevata (9,4% nel 2016 con una stima per il 2017 del 6,8%) e un deficit fiscale in aumento (4% del PIL nel 2016). Nel 2016, il debito pubblico ha rappresentato il 63,2% del PIL, mentre la disoccupazione si è attestata al 7.9% (le proiezioni per il 2017 indicano il 7,8%). Positiva la situazione dei conti con l'estero, grazie ad una buona gestione del debito accompagnata negli ultimi anni da un'accorta strategia in raccordo con le Istituzioni finanziarie internazionali, per garantire il Paese da eventuali crisi di liquidita'. L'offerta di credito e' adeguata e la operazioni di cambio non necessitano autorizzazione. I gruppi bancari stranieri presenti in Uruguay sono soprattutto spagnli, ma vi sono anche istituti brasiliani, uno israeliano e uno canadese. Tenuto anche conto dell'adeguato contesto giuridico e regolamentare (approvazione nel 2011 di una legge che favorisce il Partenariato Pubblico Privato - PPP - anche con entita' straniere) e della sostanziale stabilita' politica, l'uruguay ha meritato il ritorno nel club dei Paesi in cui investire, sancito nel 2012 dall'upgrade delle principali Agenzie di rating. L'afflusso di investimenti esteri e' cospicuo e nel 2014 (ultimo dato disponibile) in Uruguay il rapporto IDE/PIL e' stato del 4,8%. Nuove energie e infrastrutture sono le aree che presentano le maggiori opportunita' di investimento, anche per le imprese straniere. in particolare si registra un ambizioso piano volto a garantire l'autosufficienza energetica attraverso investimenti in energie alternative (soprattutto eolico e biomassa), che dovrebbero garantire all'uruguay un approvvigionamento energetico costituito in maggior parte da fonti rinnovabili. Molti gli investimenti anche in fonti tradizionali (in particolare gas naturale). Interessanti le prospettive di aviluppo delle infrastrutture, soprattutto trasporti, strade e ferrovie per il trasporto merci, nonche del settore minerario (ferro). Ultimo aggiornamento: 22/09/2017 POLITICA ECONOMICA Il rallentamento della crescita economica, dovuto sia a fattori interni sia ad un peggioramento della situazione economica dei maggiori partner commerciali del Paese (Cina e Brasile), ha spinto il Governo Vazquez verso la strada di un "rigorismo" in materia di conduzione della politica economica, determinando così un cambio di rotta rispetto alla precedente Presidenza Mujica. Tale rigorismo si è tradotto, in primo luogo, in misure di contenimento della spesa pubblica, anche in un'ottica di riduzione del deficit di bilancio. Per evitare che i tagli alla spesa vadano a colpire le fasce più deboli della popolazione (con un ridimensionamento dell'alquanto generoso sistema di welfare), nell ambito di un operazione di assestamento di bilancio è in via di approvazione una riforma fiscale che prevede un aumento dell IRPEF per i redditi medio-alti (superiori a 50.000 pesos, circa 1.500 euro) ed un incremento delle imposte gravanti sulle attività produttive. Per quanto riguarda la politica monetaria, la Banca Centrale uruguaiana ha stabilito, nel corso dell ultima riunione di aprile 2017, un obiettivo di crescita di aggregato monetario M1 (circolante, depositi a vista, casse di risparmio) del 9-11% (nel 2013 le Autorita uruguaiane hanno abbandonato l uso di fissare un tasso di interesse in favore di un obiettivo di crescita dell offerta di domanda). Ultimo aggiornamento: 21/09/2017 5

INDICATORI MACROECONOMICI 2012 2013 2014 2015 2016 2017 PIL Nominale (mln ) 39.900 43.317 43.083 48.015 47.300 53.856 Variazione del PIL reale (%) 3,5 4,6 3,2 0,4 1,5 2,2 Popolazione (mln) 3,4 3,4 3,4 3,4 3,4 3,4 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) 18.910 20.036 20.983 21.214 21.731 22.646 Disoccupazione (%) 6,4 6,6 6,6 7,9 7,9 7,8 Debito pubblico (% PIL) 58 60,01 60,9 64,2 62,7 63,4 Inflazione (%) 7,5 8,5 8,3 7,9 8,1 7,5 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 4 4,5 0,5 5,1-9 3 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 21/09/2017 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 6

BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export 2014 2015 2016 Previsioni di crescita 2017 Previsioni di crescita 2018 Totale 7.581,4 mln. 8.025 mln. 7.499 mln. 2,1 % 3,1 % PRINCIPALI DESTINATARI 2014 (mln. ) 2015 (mln. ) 2016 (mln. ) BRASILE 1.257 CINA 1.269 CINA 1.649,8 CINA 1.159 BRASILE 1.045 BRASILE 1.199,8 USA 316 USA 474 PAESI BASSI 524,9 Italia Position:10 180,8 Italia Position:7 271,9 Italia Position:9 216,6 Merci (mln. ) 2014 2015 2016 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2.101,2 1.998,6 Prodotti delle miniere e delle cave 13,6 13,8 Prodotti alimentari 2.614,5 2.698,5 Bevande 150,5 131,3 Tabacco 27,3 27,6 Prodotti tessili 177,9 193,6 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 13,6 13,8 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 246,4 276,6 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 171,1 26,5 Carta e prodotti in carta 68,4 69,1 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 41,6 20,7 Prodotti chimici 246,4 283,5 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 116,3 11,5 Articoli in gomma e materie plastiche 280,6 269,6 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 20,5 27,66 Prodotti della metallurgia 102,6 103,7 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 6,8 6,9 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 13,6 48,4 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 13,6 20,7 Macchinari e apparecchiature 13,6 27,6 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 232,7 179,8 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 88,9 138,3 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 13,6 13,8 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 34,2 0 Altri prodotti e attività 20,5 20,7 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Economist Intelligence Unit per la parte previsionale, dell'agenzia uruguaiana per la promozione degli investimenti e delle esportazioni "Uruguay XXI" per i dati relativi alle esportazioni e importazioni totali, e OnuComtrade elaborati dall'agenzia ICE, per i dati settoriali. 7

IMPORT Import 2014 2015 2016 Previsioni di crescita 2017 Previsioni di crescita 2018 Totale 7.250,2 mln. 7.703 mln. 6.673,1 mln. 2,9 % 3,6 % PRINCIPALI FORNITORI 2014 (mln. ) 2015 (mln. ) 2016 (mln. ) CINA 1.606 CINA 1.585 CINA 1.384 BRASILE 1.258 BRASILE 1.298 BRASILE 1.241,3 ARGENTINA 1.095 ARGENTINA 1.122 ARGENTINA 974,7 Italia Posizione: nd 154,6 Italia Posizione: nd 197,2 Italia Posizione: 10 218,8 Merci (mln. ) 2014 2015 2016 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 268,2 323,5 Prodotti delle miniere e delle cave 935,2 731,7 Prodotti alimentari 543,7 670,1 Bevande 43,5 61,6 Tabacco 7,2 7,7 Prodotti tessili 116 123,2 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 200,4 200,4 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 145 161,7 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 43,5 5,3 Carta e prodotti in carta 137,7 169,4 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 261 215,6 Prodotti chimici 993,2 1.055,3 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 195,7 246,4 Articoli in gomma e materie plastiche 232 261,9 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 94,2 115,5 Prodotti della metallurgia 181,2 215,6 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 137,7 177,1 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 587,2 600,8 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 369,7 369,7 Macchinari e apparecchiature 899 663,6 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 659,7 677,8 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 50,7 53,9 Mobili 65,2 84,7 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 108,7 123,2 Altri prodotti e attività 14,5 15,4 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Economist Intelligence Unit per la parte previsionale, dell'agenzia uruguaiana per la promozione degli investimenti e delle esportazioni "Uruguay XXI" per i dati relativi alle esportazioni e importazioni totali, e OnuComtrade elaborati dall'agenzia ICE, per i dati settoriali. OSSERVAZIONI In base ai dati dell agenzia governativa per la promozione degli investimenti e delle esportazioni "Uruguay XXI", nel 2016 le esportazioni di merci hanno registrato una riduzione del 7,3% rispetto al 2015, passando da 8.967 a 8.301 milioni di USD. Le cause principali sono ascrivibili al basso prezzo delle materie prime, al rallentamento della crescita economica cinese e alle difficolta economiche di Brasile e Argentina (i tre principali mercati di sbocco delle esportazioni uruguaiane) Nel 2016, la Cina si e confermata primo partner commerciale dell Uruguay (22%), seguita dal Brasile (16%) - fino al 2015 il mercato principale delle merci uruguaiane - dai Paesi Bassi (7%), che hanno superato gli Stati Uniti (6%) e Argentina (5%). L Italia conferma la propria presenza tra i primi 10 mercati di destinazione dell export uruguaiano (3%). Per quanto concerne le importazioni uruguayane di beni, nel 2016 esse sono diminuite del 13,63% rispetto all'anno precedente, passando da 8.547 a 7.387 milioni di USD. Il principale paese fornitore è stata la Cina con il 20,7%, seguita dal Brasile (18%) e dall Argentina (14%). La quota italiana sul totale dell'import uruguayano nel 2015 è stata pari all 1,8%. Gli autoveicoli sono stati la principale voce delle importazioni del Paese, per un valore di 542 milioni di USD, seguiti dai beni per la costruzione degli impianti per la produzione di energia eolica (477 milioni USD) e di materiale plastico (444 milioni USD). Il saldo della bilancia commerciale, dato dalla differenza tra le importazioni ed esportazioni di merci, si presenta positivo (+914 milioni di USD). Nota metodologica Il totale delle esportazioni uruguaiane include il valore netto della vendita di beni e servizi dalle Zone Franche del Paese. Tale 8

importo e' calcolato sottraendo al valore totale delle esportazioni i fattori produttivi utilizzati per la produzione di beni all'interno delle Zone Franche. In questo modo, nel 2016, ai circa 7 miliardi di USD di esportazioni dal territorio nazionale, si aggiungono circa 1,3 miliardi di USD dalle Zone Franche, per un totale di 8,3 miliardi di USD (pari a quasi 7,5 miliardi di Euro). Il valore lordo delle esportazioni dalle Zone Franche nel 2016, inoltre, e' stato di oltre 2,5 miliardi di USD, pari al 31% delle esportazioni totali dell'uruguay. I valori settoriali sono calcolati sulla base dei dati forniti dall'agenzia delle Dogane e non includono le esportazioni dalle Zone Franche. 9

SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2013 2014 2015 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) -1.369-718 -247 Saldo dei Servizi (mln. ) 903 100 320 Saldo dei Redditi (mln. ) -1.261-138 -1.864 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. ) 107 97 111 Saldo delle partite correnti (mln. ) -1.621-2 -1.680 Riserve internazionali (mln. ) 10.189 13 14.090 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 16/12/2016 10

INVESTIMENTI - STOCK 11

STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: (Inward) 2013 2014 2015 2016 Previsioni 2017 Previsioni 2018 Totale (% PIL) 37 % 40 % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) 15.313 mln. 16.173 mln. mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2013 2014 2015 2016 ARGENTINA 738 ARGENTINA 448 BRASILE 171 CILE 204 USA 95 BRASILE 163 Settori (mln. ) 2013 2014 2015 2016 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 152 Manufatturiero nd 1.682 Costruzioni 778 335 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. OSSERVAZIONI L'agenzia governativa per la promozione degli investimenti e delle esportazioni "Uruguay XXI" ha recentemente pubblicato i dati ufficiali relativi agli investimenti diretti esteri (IDE) in Uruguay. Nel 2014 lo stock di IDE in Uruguay è ammontato a 16173 mln di, il 40% del PIL, ratio superiore a quelli registrati dall'argentina (18%) e dal Brasile (34%), sebbene inferiore a quello del Cile (87%). Nel periodo preso in esame, il Paese ha, infatti, attirato in media il 2,7% degli investimenti esteri giunti in America Latina e si colloca al 8º posto nella classifica di IDE ricevuti. In linea generale si può affermare che gli IDE si concentrano principalmente nei settori della forestazione, della costruzione e dei servizi (finanziari, logistica, ed in particolare turismo e immobiliare). Il dinamismo dei servizi è sempre stata una caratteristica del mercato uruguaiano, in seguito al significativo ruolo del turismo regionale. A livello normativo, gli investimenti esteri non sono discriminati rispetto a quelli nazionali. 12

INVESTIMENTI - FLUSSI 13

FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: (INWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: (Inward) 2013 2014 2015 2016 Previsioni 2017 Previsioni 2018 Totale (% PIL) 5 % 4,8 % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) 2.180 mln. 2.040 mln. mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2013 2014 2015 2016 ARGENTINA 738 ARGENTINA 448 BRASILE 171 CILE 204 SPAGNA 107 BRASILE 163 Settori (mln. )) 2013 2014 2015 2016 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 152 244 Manufatturiero 220 1.682 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 33 85 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione nd 798 Chimica e prodotti chimici 59 47 Macchinari e apparecchiature nd 37 Costruzioni 778 335 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli nd 190 Attività finanziarie e assicurative nd 29 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. OSSERVAZIONI Secondo i dati di "Uruguay XXI", agenzia governativa per la promozione degli investimenti e delle esportazioni, il flusso in entrata di investimenti diretti esteri nel 2014 è stato di 2040 milioni di Euro, -9% rispetto al 2013, ed il rapporto IDE/PIL è stato del 4,8% e nel contesto regionale solo il Cile ha superato l'uruguay (8,5%). Gli IDE provengono in larga parte dalla regione e dai Paesi europei. Sul totale di IDE regionali gli investimenti argentini hanno raggiunto il 22%, quelli cileni e brasiliani hanno rappresentano il 10% e l'8% rispettivamente. Gli investimenti argentini si sono concentrati in particolare nel settore agricolo e nel settore costruzioni (proprietà immobiliari nelle zone turistiche). I maggiori investimenti brasiliani sono nell agroindustriale. Considerando il 2013 (ultimo dato disponibile), gli investimenti di origine europea in Uruguay sono stati pari al 36% del totale ed i Paesi europei che più hanno investito sono stati: Paesi Bassi (6%), Svezia e Finlandia (5%), Spagna (4%). Nel 2014 si è conclusa la costruzione dell'impianto di cellulosa "Montes del Plata", di capitali svedesi e cileni, la più importante operazione di investimento estero in Uruguay (circa 1682 mln di ) nello scorso anno. Tra gli sforzi per attirare investimenti stranieri si registra un ambizioso piano volto a garantire l autosufficienza energetica attraverso investimenti in energia verde (soprattutto eolico e biomassa) ma anche in tecnologie tradizionali (in particolare gas naturale). Per quel che riguarda il settore delle energie rinnovabili, nel 2014 il Paese ha ricevuto investimenti per la costruzione di vari parchi eolici. Interessanti anche le prospettive di sviluppo di altre infrastrutture, soprattutto trasporti e telecomunicazioni. Gli investimenti, in particolare in questi settori strategici, sono stati stimolati dalla legge approvata nel 2011 che favorisce il Partenariato Pubblico Privato, anche con entitá straniere. 14

BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea Permangono alcune misure restrittive per l'importazione di prodotti della salumeria e dei prosciutti (a causa della peste suina che colpì alcuni Paesi UE nel settembre 2004). Per l'italia il prodotto deve essere disossato con una stagionatura non inferiore a 400 giorni e con adeguata certificazione sanitaria; i maiali dai quali si ricavano i prosciutti devono essere nati e cresciuti in Italia e non in altro Paese dell'unione Europea (Risoluzione governativa del 05.09.2004). A causa del rischio di diffusione della BSE è proibita l'importazione di ruminanti vivi, dei loro prodotti e derivati (includendo gli embrioni ed escludendo il seme ed il latte). Misure restrittive per l'importazione di farine e dei prodotti da essa derivati. La legge 18.071 stabilisce che le farine di grano e prodotti derivati che vengono commercializzate per consumo nel mercato uruguaiano, devono avere l'aggiunta di ferro ed acido folico. Le Autorità sanitarie locali, in occasione del periodo delle festività natalizie, hanno autorizzato l'importazione di "prodotti tradizionali europei (panettone e pandoro) per un periodo di tempo limitato (due mesi circa) "Ministerio de Ganadería, Agricultura y Pesca" dell'uruguay "Ministerio de Salud Pública" dell'uruguay Ultimo aggiornamento: 14/05/2015 15

COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA Val (0-100) Pos. 140 paesi 2015 2016 2017 Val (0-100) Pos. 138 paesi Val (0-100) Pos. 137 paesi GCI 4,1 73 4,2 73 4,1 76 Sub indici Requisiti di base ( %) 4,9 48 4,9 48 4,8 56 Istituzioni (25%) 4,7 30 4,7 32 4,6 34 Infrastrutture (25%) 4,4 52 4,5 47 4,7 45 Ambiente macroeconomico (25%) 4,3 99 4,3 94 4,3 95 Salute e Istruzione Primaria (25%) 5,9 57 5,9 56 5,8 70 Fattori stimolatori dell'efficienza ( %) 4,1 66 4,2 60 4,2 65 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 4,7 48 4,8 48 4,6 53 Efficienza del mercato dei beni (17%) 4,4 59 4,4 63 4,3 77 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 3,4 128 3,6 121 3,5 121 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 3,9 69 4,2 51 4,1 60 Diffusione delle tecnologie (17%) 4,8 40 5,2 36 5,3 36 Dimensione del mercato (17%) 3,4 86 3,3 87 3,3 89 Fattori di innovazione e sofisticazione ( %) 3,5 83 3,5 80 3,5 87 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 3,8 83 3,7 82 3,8 83 Innovazione (50%) 3,2 80 3,2 83 3,1 93 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 23/10/2017 Val (0-100) Pos. 186 paesi 2015 2016 2017 Val (0-100) Pos. 186 paesi Val (0-100) Pos. 186 paesi Indice di Liberta Economica 68,6 43 68,8 41 69,7 38 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati The Heritage Foundation Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 23/10/2017 16

INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE Val (0-7) Pos. 132 paesi 2010 2012 Val (0-7) Pos. 132 paesi ETI 4,2 50 4,4 40 Sub indici Accesso al mercato (25%) 4,6 36 4,5 34 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 7 84 7 82 Amministrazione doganale (25%) 4,2 54 4,4 48 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 3,8 75 4 73 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 4 91 4,2 87 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 4,7 34 4,9 28 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 3,5 73 3,9 59 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 3,6 83 3,8 83 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 3,1 97 3,6 70 Disponibilita ed utilizzo dell'ict (33%) 3,8 45 4,4 48 Contesto business (25%) 4,7 40 4,8 34 Regolamentazione (50%) 4,2 42 4,3 34 Sicurezza (50%) 5,2 47 5,4 36 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 21/01/2013 2010 2012 Valore (%) Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 20,4 17 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 21/01/2013 17

FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2015 / 2016 2016 / 2017 2017 / 2018 Accesso al finanziamento 4,4 3,7 4,5 Aliquote fiscali 14,6 16,5 21,3 Burocrazia statale inefficiente 14,1 16,4 17,1 Scarsa salute pubblica 0,2 0,9 0,4 Corruzione 0 0,2 0,4 Crimine e Furti 1,1 1,9 1,7 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 5 5 3,3 Forza lavoro non adeguatamente istruita 10,9 11 10,7 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 13,3 11,6 9,8 Inflazione 5,7 7,1 3,4 Instabilita delle politiche 0,2 0,2 1,7 Instabilita del governo/colpi di stato 0 0,2 0,5 Normative del lavoro restrittive 23,9 17,9 16,8 Normative fiscali 2,5 1,3 2,4 Regolamenti sulla valuta estera 0,1 0,4 0,1 Insufficiente capacita di innovare 4 5,7 6 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 16 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 23/10/2017 18

BUSINESS COST OSSERVAZIONI Il Paese di accreditamento, Uruguay, non è incluso nell'elenco dei Paesi EIU Investment Service. Ultimo aggiornamento: 14/05/2015 19

INDICE DOING BUSINESS Val (0-7) Pos. 189 paesi 2017 2018 Val (0-7) Pos. 190 paesi Posizione nel ranking complessivo 90 94 Avvio Attivita (Posizione nel ranking) 60 61 Procedure - numero (25%) 5 5 Tempo - giorni (25%) 6,5 6,5 Costo - % reddito procapite (25%) 22,5 22,5 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) 163 161 Procedure - numero (33,3%) 21 21 Tempo - giorni (33,3%) 251 251 Costo - % reddito procapite (33,3%) 1,1 1 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) 43 50 Procedure - numero (33,3%) 5 5 Tempo - giorni (33,3%) 48 48 Costo - % reddito procapite (33,3%) 12,5 11,4 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) 110 112 Procedure - numero (33,3%) 9 9 Tempo - giorni (33,3%) 66 66 Costo - % valore della proprieta (33,3%) 7 7 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 62 68 Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8 max) (37,5%) 4 4 Indice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%) 8 8 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 123 132 Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 3 3 Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) 4 4 8 8 Tasse (Posizione nel ranking) 113 106 Pagamenti annuali - numero (33,3%) 20 20 Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai pagamenti (33,3%) 271 190 Tassazione dei profitti (33,3%) 23,6 23,6 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 146 151 Adempimenti doganali per esportare - tempo (ore) 120 120 Adempimenti doganali per esportare - costo (USD) 1.095 1.095 Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo (ore) Preparazione dei documenti neccessari per esportare - costo (USD) 24 24 231 231 Adempimenti doganali per importare - tempo (ore) 13 6 Adempimenti doganali per importare - costo (USD) 375 375 Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo (ore) Preparazione dei documenti neccessari per importare - costo (USD) 72 72 285 285 Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 111 112 Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 725 725 Costi - % del risarcimento (33,3%) 23,2 23,2 Indice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%) 7 7 Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) 61 66 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. Ultimo aggiornamento: 28/11/2017 20

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ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Il Paese rappresenta un centro finanziario di riferimento nel continente sudamericano non essendo previsto alcun controllo sui movimenti di capitale e, riconoscendo l assoluto segreto bancario e la protezione degli investitori internazionali. Al riguardo sta progredendo la relativa procedura in ambito OCSE e l Uruguay sta completando il numero minimo di Accordi bilaterali sullo scambio di informazioni in materia fiscale da essa richiesto. La Banca Centrale dell'uruguay, istituto regolatore e supervisore del sistema, aderisce ai principi di Basilea. Il sistema bancario uruguaiano è composto da 15 banche private, 6 istituti finanziari, 3 cooperative d intermediazione finanziaria, 6 entità d intermediazione finanziaria esterna ed amministratrici di consorzi che non si finanziano con il risparmio pubblico. Le banche straniere, godendo dello stesso trattamento riservato per gli istituti locali, possono stabilire filiali nel Paese. Non sono presenti istituti bancari italiani. Ultimo aggiornamento: 31/05/2017 22

RISCHI RISCHI POLITICI Non ci sono particolari rischi politici nel Paese Government risk Banche Investimenti Crediti Non ci sono particolari rischi politici nel Paese Government risk Non ve ne sono da segnalare Banche Non ve ne sono da segnalare Investimenti Non ve ne sono da segnalare Crediti Non ve ne sono da segnalare Ultimo aggiornamento: 19/03/2013 23

RISCHI ECONOMICI Rischio Paese - Agenzie di rating STANDARD & POORS FITCH MOODY'S DBRS Rischio Paese - Agenzie di rating Nel 2012 l'uruguay ha recuperato la qualifica di "investment grade" che era stata persa nel 2002, quando si è registrata la peggiore crisi finanziaria della storia economica del Paese. Tale qualifica permette agli assets finanziari del Paese di essere acquistati da parte di fondi di investimento e compagnie di assicurazione straniere. Quindi, grazie al riconoscimento dell'"investment grade" si avrebbe una riduzione dei tassi di interesse che il Paese deve pagare per finanziare il suo debito pubblico. STANDARD & POORS aumento del deficit fiscale. In data 6 giugno 2016 l Agenzia S&P ha mantenuto il rating per l Uruguay (BBB) e ha ridotto a "negativa" la prospettiva economica, per il deterioramento delle sue finanze pubbliche e l FITCH debito pubblico "positiva". Il 5 ottobre 2016 l'agenzia FITCH ha confermato l'"investment grade" all'uruguay: BBB- (primo "scalino" del grado di investimento) e ha comunque mantenuto la prospettiva del MOODY'S Il 22 giugno 2016 ha ridotto il rating dell Uruguay da Baa3 - prospettiva positiva a Baa2- prospettiva negativa. L Agenzia Moody s ha cambiato il rating relativo all Uruguay per il deterioramento delle sue finanze pubbliche dovuto a una sempre più debole macroeconomia. DBRS Il 31 marzo 2016 l Agenzia canadese ha mantenuto la qualifica di "investment grade" all'uruguay: BBBlow (primo "scalino" del grado di investimento). Ultimo aggiornamento: 12/10/2016 RISCHI OPERATIVI Non ci sono particolari rischi operativi nel Paese Business enviroment Investimenti Conti correnti Importazioni Non ci sono particolari rischi operativi nel Paese Business enviroment Non ce ne sono Investimenti Non ce ne sono Conti correnti Non ce ne sono Importazioni Non ce ne sono Ultimo aggiornamento: 19/03/2013 24

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RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW L Italia e l Uruguay intrattengono da sempre eccellenti relazioni anche grazie ai fortissimi vincoli storici, culturali e alla presenza di una vasta collettività italiana e di origine italiana particolarmente numerosa e influente (circa 115.000 i connazionali iscritti all anagrafe consolare e oltre il 40% della popolazione di origine italiana). Nel maggio 2017 il Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto a Montevideo per una Visita di Stato di due giorni. Negli anni scorsi Il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri Mario Giro ha presenziato all'insediamento del Presidente Tabaré Vázquez (1º marzo 2015) e nel settembre 2016 l allora Ministro per le Riforme Istituzionali e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha effettuato una visita nel Paese. Il Ministro degli Esteri uruguaiano Rodolfo Nin Novoa ha partecipato alla VII Conferenza Italia-America Latina (Milano 12 e 13 giugno 2015) e in quell'occasione ha visitato il padiglione uruguaiano alla Expo 2015. In ambito multilaterale occorre registrare uno scostamento dell Uruguay rispetto alle posizioni italiane sulle prospettive di riforma del Consiglio di Sicurezza dell ONU, dal momento che sia il precedente Governo che l attuale Amministrazione guidata dal Presidente Tabaré Vázquez mantengono la posizione a favore delle aspirazioni del Brasile a ricoprire un seggio permanente in un eventuale CdS allargato. Ciò premesso, si segnala che l Uruguay appoggia quasi sistematicamente le candidature presentate dall Italia nell ambito degli organismi e delle Agenzie Specializzate delle Nazioni Unite. Montevideo ha appoggiato alla candidatura italiana al CdS per il biennio 2017-2018 mentre l Italia ha sostenuto la candidatura uruguaiana per il biennio 2016-2017. L Uruguay, che ha abolito la pena di morte nel lontano 1907, ha sempre fornito pieno appoggio all iniziativa promossa dal Governo italiano per una Risoluzione ONU sulla moratoria e abolizione delle esecuzioni capitali, co-sponsorizzando il testo delle Risoluzioni approvate dall Assemblea Generale ONU negli anni scorsi. Ultimo aggiornamento: 25/05/2017 26

SCAMBI COMMERCIALI EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: Export italiano verso il paese: 2014 2015 2016 gen-lug 2016 gen-lug 2017 Totale 133 mln. 162 mln. 218,86 mln. 118,91 mln. 134,21 mln. Merci (mln. ) 2014 2015 2016 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 6 4,92 Prodotti alimentari 3 6 7,78 Bevande 3 0 0,95 Tabacco 2 0 nd Prodotti tessili 1 1,93 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 2 3,53 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 1 2,36 Carta e prodotti in carta 1 1 0,55 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 6 0 0,01 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 4 0 0,18 Prodotti chimici 4 17 16,21 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 6 6 85,36 Articoli in gomma e materie plastiche 4 3 3,82 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1 2,01 Prodotti della metallurgia 1 0,98 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 2 4 5,25 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 4 5 4,36 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 14 8 9,25 Macchinari e apparecchiature 57 55 50,33 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 7 2 6,37 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 1 1,97 Mobili 1 2 2,43 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 8 7,22 Elaborazioni Ambasciata d Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. 27

IMPORT ITALIANO DAL PAESE: Import italiano dal paese: 2014 2015 2016 gen-lug 2016 gen-lug 2017 Totale 91 mln. 84 mln. 216,66 mln. 128,13 mln. 149,47 mln. Merci (mln. ) 2014 2015 2016 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 34 25 12,76 Prodotti alimentari 30 48 43,21 Prodotti tessili 1 13,3 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 2 0,08 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 2 1,65 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 1 2 0,9 Carta e prodotti in carta 0 139,91 Prodotti chimici 3 0 0,97 Macchinari e apparecchiature 0 1,43 Elaborazioni Ambasciata d Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. OSSERVAZIONI Con riferimento all interscambio commerciale Uruguay-Italia, secondo i dati recentemente pubblicati dall'agenzia governativa "Uruguay XXI, le importazioni uruguayane di merci provenienti dall'italia nel 2016 hanno registrato una diminuzione del 17,3%, rispetto al 2015, passando da 143 a 118 milioni di Euro. Nel periodo in considerazione, anche il flusso di merci uruguayane verso l Italia ha subito un decremento (-4,3%) rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, passando da 74 a 71 milioni di Euro. Pertanto, nel periodo di cui trattasi il volume dell interscambio tra l Italia e l Uruguay è stato di 189 milioni di Euro ed ha registrato una diminuzione del 16,1% rispetto ad analogo periodo 2015 (218 milioni di Euro). Il saldo dell'interscambio tra i due Paesi nell'anno 2016 è risultato a favore dell'italia, per un importo di 47 mln di Euro. La quota italiana sul totale dell'import uruguaiano nell'anno di cui trattasi risulta pari all'1,8%, valore in diminuzione rispetto all anno precedente (1,9%). Per quanto riguarda il ranking dell interscambio commerciale con l Uruguay, tra i Paesi esportatori l Italia si colloca al 10º posto a livello mondiale e come quarto Paese europeo a seguito della Germania (5,2%), della Spagna (3,4%) e della Danimarca (2,2%). Nel periodo di cui trattasi, i principali prodotti italiani esportati in Uruguay sono stati quelli relativi all industria nei suoi vari aspetti e hanno rappresentato il 75% del valore totale importato: macchine ed apparecchi meccanici ed elettrici; prodotti farmaceutici e siderurgici; prodotti chimici organici; materiali plastici e strumenti ed apparecchiature ottiche. L'Italia esporta anche per il comparto dei beni di lusso, alimentari di alta gamma, moda, occhiali e piccola gioielleria. Su questi prodotti del secondo comparto pesano dazi e imposte fino all 80%. Le importazioni italiane presentano come caratteristica uno scarso livello di valore aggiunto ed in linea di massima si tratta di prodotti alimentari e materie prime. I principali prodotti importati sono: carne, lana, semi e frutti oleosi, frutta, altri prodotti di origine animale, pelli, cereali e legno. I primi cinque prodotti esportati rappresentano circa il 100% del valore totale delle importazioni italiane, fatto che segnala la bassa diversita' dei prodotti che esporta l'uruguay. 28

INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK 29

STOCK DI INVESTIMENTI ITALIANI NEL PAESE: Stock di investimenti italiani nel paese: 2013 2014 2015 2016 Totale 94 mln. mln. mln. mln. Settore (mln. ) 2013 2014 2015 2016 Manufatturiero 94 Chimica e prodotti chimici 92 Macchinari e apparecchiature 2 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Eurostat. OSSERVAZIONI Per quanto riguarda gli investimenti uruguaiani in Italia non vi è evidenza degli stessi tenuto conto anche del fatto che la struttura produttiva uruguayana è formata da piccole e medie imprese. In una situazione caratterizzata dall'assenza di investimenti uruguaiani in Italia ed in considerazione delle persistenti forti restrizioni di accesso al credito, le varie forme di collaborazione industriale e la costituzione di joint-ventures, con conseguente fornitura di tecnologia italiana, sembrano al momento le iniziative con maggiori probabilità di successo. L'esistenza tra l'italia e l'uruguay di un Accordo per la promozione e la protezione degli investimenti, in vigore dal 2 marzo 1998, ha contribuito a fornire un quadro giuridico stabile e sicuro agli investimenti italiani in Uruguay. 30

INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI 31

FLUSSI DI INVESTIMENTI ITALIANI VERSO IL PAESE: Flussi di investimenti italiani verso il paese: 2013 2014 2015 2016 Previsioni di crescita 2017 Previsioni di crescita 2018 Totale (mln e var. %) 94 mln. mln. mln. mln. nd % nd % Settore (mln. ) 2013 2014 2015 2016 Manufatturiero 94 Chimica e prodotti chimici 70 Macchinari e apparecchiature 10 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Eurostat e EIU. OSSERVAZIONI La SEA S.p.A. di Milano fa parte del consorzio Puerta del Sur che si è aggiudicato, nel 2003, la concessione dei servizi aeroportuali del nuovo Aeroporto Internazionale di Montevideo inaugurato alla fine del 2009 dopo importanti lavori di ampliamento. L'investimento della SEA S.p.A ammonta a circa 30 milioni di Euro. Nel 2002, OMB BRESCIA S.p.A. (ALFANOR SA) si è aggiudicata una gara internazionale indetta dal Comune di Montevideo per la raccolta dei rifiuti urbani. Fino a dicembre 2014 l'impresa italiana ha dotato sia il Comune della capitale uruguaiana sia quello di Maldonado e quello di San José di n.13.434 cassonetti per l'igiene urbana, n.46 autocarri compattatori per lo smaltimento dei cassonetti e n. 14 lava cassonetti per un ammontare di 38 milioni di Euro. Nel 2015 ENEL ha completato la costruzione di un parco eolico ("Melowind") nel Dipartimento di Cerro Largo, con una capacità di generazione di energia elettrica pari a oltre 200Gwh l anno con un investimento di circa 90 milioni di USD. Nel luglio 2016 TERNA si è aggiudicata una gara di appalto internazionale per la costruzione di una linea di trasmissione elettrica nel nord del Paese. Nel settore infrastrutturale hanno mostrato interesse per l Uruguay ANAS e il gruppo FS. 32

TURISMO SCHEDA TURISMO Graduatoria dei 5 paesi più visitati del 2016 # Paese Totale viaggiatori Var % su anno precedente Quota parte su totale outgoing % 1 ARGENTINA 1.154.317-26.8 67.3 2 BRASILE 294.148-4.1 17.2 3 CILE 39.392-11.5 2.3 4 PARAGUAY 37.875-64.2 2.2 Posizione dell'italia Totale viaggiatori Quota parte su totale outgoing nd nd nd I 5 prodotti turistici italiani più apprezzati del 2016 # Prodotto Quota 1 Grandi città d'arte nd 2 Natura e parchi nd 3 Mare nd 4 Turismo religioso nd 5 Laghi nd Destinazioni Italiane del 2016 Le citta' d'arte sono le destinazioni principali dei turisti uruguayani in Italia, in particolare Roma, Firenze e Venezia. Mezzo Utilizzato per raggiungere l'italia Quota % Collegamenti aerei diretti Aereo 100 Non esistono collegamenti diretti dall'uruguay all'italia. Le compagnie spagnole Air Europa e Iberia partono da Montevideo e offrono un collegamento verso l'italia via Madrid. Dal 2013 opera Air France con collegamento via Parigi. Alitalia collega Montevideo con Roma via Buenos Aires. Altri collegamenti verso l'italia sono offerti dalla compagnia brasiliana TAM, via San Paolo, e da altre compagnie che collegano Montevideo ad altre citta' del Sud America e a Miami (USA). Categoria Turisti Quota % Segmento socio economico Livello culturale Propensione al viaggio Giovani/studenti 11.2 nd nd nd Treno Singles 7.9 nd nd nd Coppie senza figli 15.5 nd nd nd Coppie con figli 40.2 medio-alto medio-alto medio Seniors (coppie over 60) 19.2 nd nd nd Gruppi 0.8 nd nd nd Uomini d'affari/professionisti (MICE) 5.2 nd nd nd Bus Auto nd nd nd FLUSSI TURISTICI: ITALIA VERSO Secondo il Ministero del Turismo e dello Sport, i turisti italiani in Uruguay sono stati 21.875 nel corso del 2016, pari allo 0,7% del totale ed in calo del 2,2% rispetto all anno precedente (22.353 turisti italiani nel 2015, contro i 20.227 nel 2014). Nel complesso, i flussi italiani si posizionano all ottavo posto del ranking turistico in Uruguay, dopo argentini (oltre 2,1 milioni), brasiliani (432.442), statunitensi (57.657), cileni (53.950), paraguayani (41.446), spagnoli (33.169), colombiani (23.242) e prima dei principali altri Paesi europei come Francia (21.578) e Germania (20.132). Per quanto riguarda la spesa dei turisti stranieri in Uruguay, i dati del Ministero del Turismo e dello Sport si riferiscono esclusivamente all Europa nel suo complesso, i cui turisti sono stati circa 155.000. In riferimento a questi dati, la spesa media giornaliera pro capite e stata di 103 dollari USA, con una permanenza media di 6,6 giorni. Ultimo aggiornamento: 07/08/2017 33