SISTEMI AUTOORGANIZZATI

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LA SACRA BIBBIA: OSSIA L'ANTICO E IL NUOVO TESTAMENTO VERSIONE RIVEDUTA BY GIOVANNI LUZZI

Transcript:

Nanobiotecnologie SISTEMI AUTOORGANIZZATI Fabrizio Mancin Dipartimento di Scienze Chimiche Edificio Chimica Organica, II Piano, Stanza 5 tel. 049 8275666, e-mail: fabrizio.mancin@unipd.it, http://www.chimica.unipd.it/fabrizio.mancin/ U of T Università di Padova

Self-assembly Molecules that want to stay togheter Sistemi auto-organizzati Self assembly: individual molecules group together, driven by intermolecular forces to form associated structures

Self-assembly Molecules that want to stay togheter Sistemi auto-organizzati

Bottom-up Macchine Molecolari N N O O O H H N N N N H H N H N H N N N N H N H H N H N N O O O H H N N N N H H N H N H N N O O O H H N N O O O H H N N N N H N H N H H CHIMICA SUPRAMOLECOLARE

Top-down vs Bottom-up Macchine Molecolari

Self-assembly Thermodynamic principles Sistemi auto-organizzati 1 2 1 2 1 3 1 3 1, 2, 3, N is the mean chemical potential of a molecule in an aggregate of N molecules, 0 is the standard part of the chemical potential, X N is the concentration (activity) of molecules in aggregates with number N. Where N = 1 (isolate monomer in solution) has been chosen as reference state, X are mole fractions and can never exceed unity.

Self-assembly Conditions to form an aggregate Sistemi auto-organizzati If the interaction of a molecule is similar in the aggregate or in the free state = since X 1 < 1, then X N << X 1 : aggregates don t form. To allow aggregates formation is necessary that

Self-assembly Effect of dimensionality Sistemi auto-organizzati

Self-assembly Effect of dimensionality Sistemi auto-organizzati The total aggregate energy is. If α is the monomer monomer interaction energy in the aggregate: N 1 α α In the case of a spherical aggregate, since N is proportional to volume (R 3 ) and unbounded molecules to the surface (R 2 ) and thus to N 2/3 α α

Self-assembly Critical micelle concentration (CMC) Sistemi auto-organizzati Given the general form of, can we predict the aggregate formation?: α When X 1 is very small, X 1 e is <1 and X 1 > X 2 > X 3 >, hence no aggregates form. When X 1 approaches e it cannot increase further since X N would exceed unity, aggregates start to form..

Self-assembly Critical micelle concentration (CMC) Sistemi auto-organizzati

Self-assembly Phase separation versus micellization Sistemi auto-organizzati For spherical aggregates (p = 1/3) Above the CMC 1, hence: For any resonable a value, (usually greater than 1), concentration of aggregates drops very rapidly and no aggregates larger than 4 5 units form in appreciable concentration. What happens? A phase transition occurs to a separate phase, or an aggregate of infinite size. This always occur for p < 1 (not for linear aggregates and rods).

Nanoparticles growth: precipitates Nanobiotecnologie chemical growth of bulk or nanometer-sized materials inevitably involves the process of precipitation of a solid phase from solution Chem. Rev., 2005, 105, 1025

Nanoparticles growth Nanobiotecnologie Free energy variation for the formation of a spherical particle Molecular volume of the building block Saturation ratio (bulk solution/infinite cristal surface) Surface tension r > r* growth r < r* dissolution Smaller particles grow more rapidly than larger ones focusing

Nanoparticles growth Nanobiotecnologie SHORT TIMES 1. Concentration raises above critical nucleation concentration (cnc): nucleation starts. 2. Nucleation causes concentration to decrease below cnc: nucleation stops, growth goes on by molecular surface addition. 3. Smaller particles grow more rapidly than larger size focusing 4. Concentration reaches the saturation limit growth stops

Nanoparticles growth Nanobiotecnologie LONG TIMES 1. Bulk concentration has decreased: S decreases and r* increases 2. The smaller nanoparticles are now unstable, if the reaction is reversible, they can dissolve 3. Smaller particles dissolve more slowly than larger ones size defocusing (Ostwald) 4. If long reaction times are allowed, r < r* nanoparticles dissolve focusing (Ostwald)

Self-assembly Ostwald ripening Sistemi auto-organizzati

Nanoparticles growth: secondary growth Nanobiotecnologie Molecular addition growth Secondary growth 1. After their formation, small aggregates start collapsing to form larger ones 2. Growth by aggregation is faster than molecular addition 3. Aggregation stops when nanoparticles reach colloidal stability

Surface stabilization Nanobiotecnologie All the nanoparticles tend to aggregate: aggregation decreases the total surface and hence the second term of the equation (related to surface tension) Free energy variation for the formation of a spherical particle Molecular volume of the building block Saturation ratio (bulk solution/infinite cristal surface) Surface tension Surface tension is decreased by: o o Electrostatic repulsion (surface charge) Steric repulsion Stabilizing agents can be added to the nanoparticles in order to prevent aggregation: surfactants

Tensioattivi Sistemi auto-organizzati SO 4 (Sodio) DodecilSolfato (SDS) TENSIOATTIVO coda idrofobica testa polare

Tensioattivi Nanosistemi CTABr (cmc =8 10-4 M) SDS (cmc =8 10-3 M) Tween 80 (cmc =1.2 10-5 M) Triton X-100 (cmc =3 10-4 M)

Micelles Sistemi auto-organizzati 20 50 mj m 2

Micelles Optimal headgroup area Sistemi auto-organizzati Repulsive contribution γ Attractive contribution 2γ 2γ

Micelles Spherical micelles Sistemi auto-organizzati To have a spherical micelle a 0 must be sufficiently large and v sufficiently small to allow the micelle radius to not exceed l c. For a spherical micelle of radius R and mean aggregation number M we have: 4 4 3 0.154 0.1265 3 1 3 27.4 26.9 10, 74 0.352 1.84 0.57 1.67 0.37

Sistemi auto-organizzati Micelles Packing parameter

Self-assembly Linear aggregates Sistemi auto-organizzati For linear aggregates (p = 1) Above the CMC 1, hence: The concentration of molecules in the aggregates is proportional to the aggregate size with no phase separation. Only for very large N the term begins to dominate, bringing the concentration to 0 for very large concentration. The distribution is hence highly polydisperse. Strong dependence from

Micelles Nonspherical aggregates Sistemi auto-organizzati Surfactant and lipids with smaller headgroup area don t respect the relationship: 1 3 And cannot pack into spherical micelles but form cylindircal micelles that respect the linear aggregates rules. Since aggregation number is higly sensitive to a, change in enviromental conditions strongly affect cilindical micelles. For SDS, M 60 in water and M 1000 in 0.6 M NaCl.

Aggregati di tensioattivi: micelle Nanosistemi Micella sferica Micella cilindrica Le micelle hanno un diametro tra 5 e 20 nm ed un numero di aggregazione medio pari a 50-100. All aumentare della concentrazione sono possibili morfologie diverse. struttura tubolare ad impaccamento esagonale struttura tubolare ramificata

Aggregati di tensioattivi: micelle Nanosistemi Spherical micelles of PS-PAA amphiphile Cylindrical micelles of PS-PAA amphiphile

Micelles Sperical micelles Sistemi auto-organizzati

Aggregati di tensioattivi: micelle Nanosistemi Micella di SDS Normalmente, le micelle sono visualizzate come aggregati sferici (Modello di Hartley) in cui le teste polari sono esposte al solvente e mascherano le code idrofobiche. In realtà, la struttura delle micelle è dinamica, con un elevato grado di disordine. Se il tensioattivo è ionico, la micella è circondata da una corona, detta strato di Stern, ricco di ioni di carica opposta a quella delle teste polari.

Micelle: solubilizzazione Nanosistemi La capacità delle micelle di solubilizzare molecole organiche consente la detergenza Micelle, controioni, molecole solubilizzate formano un sistema di grande complessità

Altre morfologie Nanosistemi L impaccamento sferico richiede che il tensioattivo occupi un volume conico Se la forma è diversa, possono formarsi altre tipologie di aggregati

Vescicole e doppi strati Nanosistemi Vescicola/liposoma Amphiphiles with two hydrophobic tails have a v value about 2-fold the one of single tail anphiphiles, hence the: Doppio strato Cylindrical structure of such amphiphiles nicely fits a bilayer packing.

Tensioattivi bicoda Nanosistemi Natural bilayerforming amphiphiles (phospholipides) N Br Synthetic bilayerforming amphiphile Doubling of the lipophilic chains affects not only packing: Amphipiles hydrophobicity is higher lower CMC (CMC = e ): mic. 10 2 10 5 M, bl 10 6 10 10 M Interaction energy is higher higher residence time: mic. 10 4 s, bl 10 4 s These features depend on the surfactant structure and not on the double layer one: residence time of a single tail surfactant in a bilayer is much shorter than that of double chain ones.

Liposomi T Nanosistemi Il passaggio di un tensioattivo da una parte del doppio strato alla parte opposta è sempre molo lento. Il movimento dalla stessa parte dello strato è rapido. A bassa T le catene idrocarburiche sono completamente estese ed impaccate (fase gel), ad alta T le catene diventano più mobili (fase fluida). La transizione avviene ad una determinata T detta di transizione di fase.

Liposomi Nanosistemi For a bilayer to curve, outer surfactants must pack into a truncated cone: 1 Critical radius 8 / Aggregation number 2 thickness PC (phosphatidiylcholine) 0.717 1.063 0.85 3 1.75 11 3000

Liposomi Nanosistemi

Vescicole e doppi strati Nanobiotecnologie

Liposomes: synthesis Classical methods: sonication and extrusion Nanobiotecnologie

Liposomes: synthesis Classical methods: microfluidics Nanobiotecnologie Extrusion: large liposomes (down to 80-50 nm) Sonication: small liposomes (down to 20 nm). Contamination, degradation, scaling-up. Microfluidics: fast mixing prevents formation large aggregates.

Self-assembled system Large library of building blocks Nanobiotecnologie

Evolution of liposomes for drug delivery Nanobiotecnologie

Liposomi: nanooggetti multifunzionali Nanosistemi

Microemulsioni: stabilizzare la superficie Nanosistemi pinzimonio maionese

Microemulsioni: stabilizzare la superficie Nanosistemi Agitazione Tensioattivo pinzimonio maionese separazione di fase

Microemulsioni: stabilizzare la superficie Nanosistemi Agitazione Tensioattivo Un intervento meccanico (agitazione, sonicazione) può separare la fase immiscibile in goccioline anche piccolissime (fino a 50 nm). La superficie totale della fase idrofobica diventa molto elevata, inoltre la zona superficiale è instabile a causa della repulsione acqua-olio (= tensione superficiale). Ricombinandosi, le gocce diminuiscono l area totale della fase immiscibile. Il tensioattivo stabilizza l emulsione impedendo la ricombinazione delle gocce: effetto sterico ed elettrostatico. Solitamente non è richiesta energia per formare la microemulsione, mentre è necessaria per formare un emulsione.

Microemulsioni: stabilizzare la superficie Nanosistemi Microemulsions are thus defined as a system of water, oil and amphiphile which is a single optically isotropic and thermodynamically stable liquid solution. Danielsson and Lindman, 1981 the system contains some and definite microstructure, in other words there is a definite boundary between the oil and water phases at which the surfactant is located.

Microemulsioni: stabilizzare la superficie Nanosistemi Depending on the components used, microemulsion existance may be confined to a very narrow composition range. 2 phases Water exposure of the oil phase is greater in regions of reverse curvature.

Microemulsioni: stabilizzare la superficie Nanosistemi Il tensioattivo può agire anche da funzionalizzante, impartendo capacità stealth, di targeting attivo, ecc. Molecole di farmaco possono essere caricate nella fase idrofobica. Vantaggi Nanoparticelle più grandi delle micelle Maggior capacità di carico di molecole idrofobiche rispetto a micelle e liposomi

Microemulsioni in natura: lipoproteine Nanosistemi

Microemulsioni: nanoreattori Nanosistemi All interno di microemulsioni (anche a fase inversa) possono essere sintetizzati altri tipi di nanosistemi AIBN purificazione n Latex nanoparticle Se le molecole che compongono/sono contenute nella fase idrofobica vengono indotte a polimerizzare si possono ottenere nanoparticelle polimeriche.

Nanosistemi Microemulsioni: nanoreattori Emulsioni a fase inversa (water in oil, w/o), sono piccole goccioline d acqua in un solvente organico stabilizzate da un tensioattivo. AOT Le dimensioni dipendono essenzialmente dalla quantità di acqua e di tensioattivo aggiunta. Non sono utili in campo biomedico, ma possono essere un utile nanoambiente in cui crescere diversi tipologie di nananosistemi.

Microemulsioni: nanoreattori Nanosistemi All interno di microemulsioni (anche a fase inversa) possono essere sintetizzati altri tipi di nanosistemi allontanemento del solvente PLGA nanoparticle PLGA Se la fase idrofobica è costituita da una soluzione, in genere di un polimero o un farmaco, in un solvente organico, l allontanamento del solvente lascia come residuo nanoparticelle organiche.

Microemulsioni: nanoreattori L allontanamento del solvente organico può avvenire in diversi modi: evaporazione diffusione in acqua Evaporazione Nanosistemi Diffusione Diffusione

Nanoparticelle di PLGA Nanosistemi acido poliglicolico idrofilico copolimero polilattico-co-glicolico acido polilattico idrofobico PGA e PLA sono due polimeri biodegradabili: in presenza di acqua i gruppi esterei vengono idrolizzati ed il contenuto della particelle rilasciato.

Nanoparticelle di PLGA Nanosistemi La velocità di degradazione viene controllata variando il rapporto PLA/PGA: maggiore il numero di unità idrofiliche (PGA), più veloce l idrolisi. Enzimi esterasi presenti nei tessuti biologici accelerano la degradazione.

Nanoparticelle di PLGA Nanosistemi Il copolimenro PLGA-PEG si comporta come un tensioattivo: il PEG rimane sulla superficie, stabilizza la nanoparticella e la rende stealth. La velocità di degradazione è minore. Nature, 2009, 447

Nanoparticelle organiche da emulsioni Nanosistemi Emulsione Nanoparticelle polimeriche Solvente organico immiscibile Polimerizzazione Allontanamento del solvente Polymer nanoparticles Allontanamento del solvente Acqua Organic nanoparticles Micro-emulsione

Nanosistemi Nanoparticelle di molecole organiche Usando le tecniche di microemulsione e omogeneizzazione, le nanoparticelle possono essere preparate anche con piccole molecole organiche, ad esempio farmaci Nature Reviews, 2004, 785

Nanoparticelle di molecole organiche Nanosistemi Nature Reviews, 2004, 785

Nanoparticelle di molecole organiche Nanosistemi Nature Reviews, 2004, 785

Nanoparticelle di molecole organiche Nanosistemi Nature Reviews, 2004, 785

Effetto idrofobico Sistemi auto-organizzati acqua molecola idrofobica Molecole non polari, se disperse in acqua, tendono a formare dimeri ed aggregati non covalenti. L interazione che tiene insieme tali entità si chiama effetto idrofobico. La natura dell effetto idrofobico è essenzialmente entropica. Infatti l interazione tra due molecole poco polari (es. idrocarburi) è basata solo sulle deboli interazioni di Van der Waals. Al contrario, l interazione tra acqua e una molecola poco polare è basata su interazioni dipolo-dipolo indotto, generalmente più forti. Dal punto di vista energetico, l interazione tra le molecole d acqua ed un soluto non polare dovrebbe quindi essere positiva.

Sistemi autoorganizzati: un esempio Nanosistemi self organization high fluorescence low fluorescence + surfactant H 2 O + + + + fluorescent + + + Cu(II) + + + + + ligand + + O C 10 H 21 NH HN HO O O Cu(II) C 10 H 21 NH N - 2H + Cu 2+ O O PhNH SO 3 ligand = C 10 GlyGLy fluorescent dye = ANS Angew. Chem. Int. Ed. 1999, 38, 3061-3064 Langmuir 2001, 17, 7521-7528.

Sistemi autoorganizzati: un esempio Nanosistemi Fluorophores Ph NH SO 3 H O O P OH OH 1-NAFOSF ANS H 3 C CH 3 N 100 80 COOH SO 2 NH 2 60 ACA Surfactants DANSA II 0-1 /% 40 20 0 DANSA ACA 1-NAFOSF n-c 16 H 33 CH 3 N Br CH 3 CH 3 H 3 C CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 (OCH 2 CH 2 ) 10 OH Triton X-100 Brij 35 DMMAPS CTABr ANS CTABr Triton X-100 CH 3 n-c 12 H 25 (OCH 2 CH 2 ) 23 OH n-c 16 H 33 N (CH 2 ) 3 SO 3 CH 3 Brij 35 DMMAPS