Il programma settoriale LEONARDO DA VINCI

Documenti analoghi
Il programma settoriale LEONARDO DA VINCI e SECTOR SKILLS ALLIANCES (Erasmus for All)

L implementazione di ECVET nel Programma Leonardo da Vinci

IL PROGRAMMA SETTORIALE LEONARDO DA VINCI: MOBILITA TRANSNAZIONALE VISITE PREPARATORIE PARTENARIATI MULTILATERALI

Antonella Colombo. Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg Valid.O

Il programma settoriale LEONARDO DA VINCI

SEMINARIO PROVINCIALE DI FORMAZIONE DI BASE OBIETTIVI DEL PROGRAMMA ERASMUS+ NELLA STRATEGIA EUROPA 2020 MESSINA 20 FEBBRAIO 2015

ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO PER I GIOVANI

Il contributo del Programma Leonardo da Vinci al Lifelong Learning e le prospettive per la nuova fase di programmazione

NUOVI ORIENTAMENTI DEI TOOL EUROPEI RISPETTO ALLE PRIORITÀ DEL MERCATO DEL LAVORO

Istruzione e Cultura LEONARDO DA VINCI SI.SI.FO.

KA2 per l Istruzione Superiore

Cambiare vita, aprire la mente. Napoli, 17 febbraio 2014 Francesca Carta Agenzia Erasmus+ ISFOL Istruzione e formazione professionale

Il programma Lifelong Learning: un ventaglio di opportunità per una educazione e istruzione in dimensione europea

INVITO NAZIONALE A PRESENTARE PROPOSTE NEL QUADRO DEL PROGRAMMA "LEONARDO DA VINCI"

Incontro informativo sul Processo di Bologna e. Il PROGRAMMA D AZIONE PER (2007/2013)

L implementazione EQAVET a livello nazionale

e la formazione delle nuove figure professionali

AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI

Direzione Generale per le Politiche per l Orientamento e la Formazione - Divisione VII LABEL EUROPEO

Un unico programma UE per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport ( )

I programmi europei per i giovani

ERASMUS + Un unico programma integrato per istruzione, formazione, gioventù e sport

FARE RETE PER COMPETERE

Allegato 4 Indicatori del Programma

ErasmusPlus ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus. A cura dell Associazione Tecla Ascoli Piceno, 20/01/2014

«Calabria 2020» Consorzio Regionale di Alta Formazione Un partenariato pubblico-privato efficace per una Calabria migliore

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA

Se l'accordo fosse confermato, il Consiglio potrebbe adottare le conclusioni allegate.

PIANO-PER-LA-FORMAZIONE-DEI-DOCENTI

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo

Erasmus +: il programma dell UE per l Educazione, Formazione, Giovani e Sport

Il ruolo della Regione Emilia-Romagna nella promozione delle iniziative Erasmus+ nei settori istruzione, formazione e lavoro

BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI TRA PREMESSO

PROTOCOLLO D INTESA TRA

Workshop 2 I progetti Multilaterali di Trasferimento dell Innovazione TOI

ERASMUS+ - CALL 2018 GIOVENTÙ

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

COMENIUS nel Programma d azione per l apprendimento permanente Lifelong Learning Programme

Strategia. Obiettivi tematici prioritari. Obiettivi strategici

KA2 - KNOWLEDGE ALLIANCES PRESENTAZIONE PROGETTI (Call EAC/A03/2016)

Corso di progettazione europea Le opportunità di finanziamento : il programma Apprendimento permanente

Il programma d azione comunitaria nel campo dell apprendimento permanente Lifelong Learning Programme - LLP

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale

L applicazione di ECVET alla mobilità Leonardo da Vinci Sveva Balduini Agenzia Nazionale LLP Leonardo da Vinci ISFOL

CALENDARIO DELLE AZIONI

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

Le nuove opportunità per l alternanza scuola lavoro nelle linee di sviluppo regionali

GRIGLIA DI AMMISSIBILITA E VALUTAZIONE DEI PROGETTI

Lavorare con l Europa negli enti locali Percorso di assistenza tecnica rivolto alla Provincia di Mantova

EDUCAZIONE NON FORMALE: LA PROSPETTIVA EUROPEA

LEGGE 92 del 28 giugno (stralcio) Art. 4 c (Sistema Nazionale di Apprendimento Permanente)

Il piano per la formazione docenti. in breve

PIANO TRIENNALE DELLE ATTIVITA DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ED ATA

Il ruolo dei CPIA per l apprendimento permanente. Firenze 24 novembre 2015

ALLEGATO 1. Descrittori

IL PROGRAMMA LEONARDO

1/2. Criteri di Peer Review. Area Qualità: Attività internazionali. Versione definitiva La pianificazione della attività internazionali

La Cittadinanza europea e i gemellaggi di Città

NETINEUROPE PER LA SCUOLA

Istituto di Istruzione Superiore Statale

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva

LE OPPORTUNITA UE nell ambito della FORMAZIONE

Il settore dell industria alimentare nel cammino verso la strategia Europa 2020: promuovere l empowerment

RIPARTIRE DALLE SCUOLE

Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura

Il Programma Grundtvig: Opportunità per l educazione degli adulti

CYCLOVET Improving skills for European Territorial Administrations CONTESTO IL PROGETTO

I Programmi Europa per i cittadini Giustizia Cittadinanza e Uguaglianza. Politica di coesione

Un Programma unico per l istruzione, l formazione, la gioventù e lo sport ( )

Proposta Piano triennale di formazione. IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE. INVITO A PRESENTARE PROPOSTE EAC/01/10 Programma «Gioventù in azione» (2009/C 315/03)

Infoday Programma Spazio Alpino

Gli strumenti per la trasparenza del Portafoglio EUROPASS

KA 3 Support for policy reform

Fondazione EnAIP S. Zavatta Rimini

PARTE IV TABELLE FINANZIARIE ANNO 2012

LA FORMAZIONE PER DISOCCUPATI ED OCCUPATI

Il piano per la formazione docenti in breve

Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP

Estensione del programma regionale LST Lombardia

FORMA FORMAZIONE AZIENDALE

La storia legislativa del libretto formativo del cittadino

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE ARTURO MALIGNANI UDINE

BasRiforma. USR Basilicata. Matera, 12 gennaio 2011 Potenza, 13 gennaio Lucia Girolamo Debora Infante

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020

Linee guida nazionali per l orientamento permanente

- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva

Convenzione n. LLP- LdV - PLM IT 0195 Titolo: FULFILLING PROMISES: INCLUSIONE DELLE 2G (SECONDE GENERAZIONI DI MIGRANTI)

Progetto TRAIN: Trainings in Europe for a sustainable development of the local areas

OBIETTIVI. accrescere la qualità di vita e l integrazione sociale dei giovani

La Strategia di Ricerca e Innovazione per la Specializzazione Intelligente della Regione Umbria - RIS 3 -

Il programma Lifelong Learning: un ventaglio di opportunità per una scuola in dimensione europea

PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE TRIENNIO A.S. 2016/ / /19

PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO 2 COMPETITIVITÁ REGIONALE E OCCUPAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO REGIONE LIGURIA

2013 Anno Europeo dei cittadini

1. Termini di riferimento per la presentazione di proposte progettuali nell Ambito tematico: Promozione della cittadinanza globale e diritti umani

Intervento 10 CERTIFICAZIONE APPRENDIMENTI NON FORMALI E INFORMALI

Transcript:

Il Programma settoriale Leonardo da Vinci: indicazioni per la progettazione di nuove iniziative Seminario di informazione generale Roma, 2 dicembre 2010 Centro Congressi Cavour Il programma settoriale LEONARDO DA VINCI Relatore: Francesca Trani

Obiettivi del programma Oltre agli obiettivi del programma di apprendimento permanente (art. 1 Decisione), il programma Leonardo da Vinci si prefigge i seguenti obiettivi specifici: Sostenere coloro che partecipano ad attività di formazione e formazione continua nell acquisizione e utilizzo di conoscenze, competenze e qualifiche per facilitare lo sviluppo personale, l occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo Sostenere il miglioramento della qualità e dell innovazione nei sistemi, negli istituti e nelle prassi di istruzione e formazione professionale Incrementare l attrattiva dell istruzione e della formazione professionale e della mobilità per datori di lavoro e singoli ed agevolare la mobilità delle persone in formazione che lavorano 2

Obiettivi operativi a) Migliorare la qualità e aumentare il volume della mobilità delle persone coinvolte nell IFP iniziali e nella formazione continua in tutta Europa della cooperazione tra istituti od organizzazioni che offrono opportunità di apprendimento, imprese, parti sociali e altri organismi pertinenti in tutta Europa b) Agevolare lo sviluppo di prassi innovative nel settore dell IFP, eccettuato il terzo livello, e il trasferimento di queste prassi anche da un paese partecipante agli altri c) Migliorare la trasparenza e il riconoscimento delle qualifiche e delle competenze, comprese quelle acquisite attraverso l apprendimento non formale e informale d) Incoraggiare l apprendimento delle lingue straniere moderne e) Promuovere lo sviluppo, nel campo dell apprendimento permanente, di contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e prassi innovative basate sulle TIC 3

Chi ne beneficia Persone in formazione (eccetto terzo livello) e sul mercato del lavoro Istituzioni ed organizzazioni che offrono opportunità di apprendimento nei settori del Programma Personale docente, formatori e altro personale di tali istituti Associazioni e rappresentanti di soggetti coinvolti nell istruzione e formazione professionale Imprese, parti sociali ed altri rappresentanti del mondo del lavoro Centri di orientamento, consulenza e informazione Persone ed organismi responsabili dei sistemi e delle politiche di istruzione e formazione (a livello locale, regionale e nazionale) Centri ed istituti di ricerca sull apprendimento permanente Istituti di istruzione superiore Organismi senza scopo di lucro, organismi di volontariato e ONG 4

Contesto politico del Programma settoriale Leonardo da Vinci (1) Il quadro politico del Programma è rappresentato dal processo di Copenaghen aggiornato dalla dichiarazione di Bordeaux del 2008, che verrà rilanciato a Bruges (dicembre 2010) e che mira a: Rafforzare l attrattiva, la qualità e l efficacia dei sistemi di istruzione e di formazione professionale Promuovere la trasparenza, l informazione e l orientamento, il riconoscimento delle competenze e delle qualifiche ed il rafforzamento della dimensione europea Sfide dei prossimi anni descritte nella comunicazione sull IFP (giugno 2010) 5

Contesto politico del Programma settoriale Leonardo da Vinci (2) Specifiche iniziative finalizzate a: Promuovere lo sviluppo, la sperimentazione e l applicazione degli strumenti comuni europei per l istruzione e la formazione professionale (ECVET, EQF, EQARF) Rafforzare l apprendimento reciproco, il lavoro cooperativo, la fiducia, l incremento della mobilità e lo scambio di esperienze e know-how Creare opportunità di mobilità per i giovani come apprendisti, tirocinanti o studenti nell IFP (Conclusione del Consiglio su la Mobilità dei giovani Novembre 2008 e Libro Verde sulla Mobilità - Giugno 2009 iniziativa Gioventù in movimento ) Un attenzione particolare, in tutte le azioni Leonardo da Vinci, viene riservata alla partecipazione dei settori, delle parti sociali, delle imprese, in particolare delle PMI 6

Azioni Mobilità degli individui (tirocini e scambi) Partenariati multilaterali centrati su temi di reciproco interesse dei partner Visite preparatorie Progetti multilaterali di trasferimento dell innovazione (TOI) Progetti multilaterali di sviluppo dell innovazione (DOI) Reti tematiche di esperti e organizzazioni centrate su temi specifici Altre iniziative (misure di accompagnamento) 7

L Azione Mobilità Presenta un articolazione per macrocategorie di soggetti, ciascuna delle quali offre la possibilità di finanziare progetti specifici per obiettivo, contenuto, destinatari e durata del periodo di permanenza all estero 8

Mobilità Persone in Formazione Professionale Iniziale (IVT) Obiettivo Supportare la mobilità transnazionale di persone in formazione professionale iniziale Contenuto Periodo di formazione e/o esperienza di lavoro in un impresa o in un istituto di formazione in un altro paese partecipante al programma Destinatari Persone in formazione professionale iniziale Durata Progetto: Massimo 24 mesi Tirocinio: Minimo 2 settimane Massimo 39 settimane Partner Minimo 2 paesi 9

Mobilità Persone sul Mercato del Lavoro (PLM) Obiettivo Supportare la mobilità transnazionale di persone disponibili sul mercato del lavoro Contenuto Periodo di formazione professionale e/o esperienza di lavoro intrapresa da un individuo presso un organizzazione partner in un altro paese partecipante al Programma Destinatari Persone sul mercato del lavoro (persone disponibili sul mercato del lavoro, neodiplomati, neo-laureati, lavoratori, ecc.) Durata Progetto: Massimo 24 mesi Tirocinio: Minimo 2 settimane Massimo 26 settimane Partner Minimo 2 paesi 10

Mobilità Professionisti dell istruzione e formazione professionale (VETPRO) Obiettivo Supportare la mobilità transnazionale di persone responsabili di formazione professionale e/o risorse umane Contenuto Scambio, trasferimento, miglioramento e aggiornamento di competenze e/o metodi innovativi e prassi nel settore della formazione professionale Destinatari Professionisti che operano nel campo dell istruzione e della formazione professionale (insegnanti, formatori, operatori dell orientamento, responsabili di istituti di formazione, responsabili di programmi di formazione e di orientamento all interno delle imprese, responsabili delle RU, ecc.) Durata Progetto: Massimo 24 mesi Scambio: Minimo 1 settimana Massimo 6 settimane Partner Minimo 2 paesi 11

Priorità del Bando 2011 Mobilità Una grande importanza viene attribuita a: Qualità dell organizzazione della mobilità (preparazione pedagogica, linguistica e culturale, accordi per il soggiorno all estero - Carta europea di qualità per la mobilità) Incoraggiamento all elaborazione ed attuazione di elementi di sistema ECVET (descrizione dei risultati di apprendimento, valutazione e riconoscimento dei risultati di apprendimento), all orientamento e alla sostenibilità che incrementi l impatto dell esperienza della mobilità Una specifica visibilità viene attribuita alle azioni di mobilità destinate agli apprendisti 12

Priorità Nazionali Italia - Mobilità Criteri di eleggibilità nazionali Ammissibile un solo progetto per organismo proponente in ciascuna Misura (IVT, PLM, VETPRO), indipendentemente se coordinatore o partner (se vengono presentate più candidature, tutte le proposte con coinvolto tale organismo saranno considerate non ammissibili) N.B. Non prevista attribuzione di punteggio aggiuntivo 13

Priorità Nazionali Italia Mobilità (1) Incoraggiamento a progetti VETPRO (soprattutto formatori) che: Enfatizzano pratiche di apprendimento nei luoghi di lavoro sperimentare modalità integrazione, riconoscimento e messa in valore tra competenze formali e non-formali occasione per riflettere su: Differenti metodologie per l insegnamento/apprendimento Modalità adottate per riconoscimento dei relativi Learning Outcomes N.B. Massimo 5 punti aggiuntivi 14

Priorità Nazionali Italia Mobilità (2) Priorità a Progetti che (parità di punteggio): 1. Possiedano reti che prevedano la presenza attiva di organismi di almeno due macro-aree territoriali del Paese (Nord-Centro, Nord-Est-Isole, Nord- Sud) 2. Dimostrino una maggiore partecipazione di proponenti/partecipanti del mezzogiorno d Italia 3. Dimostrino la presenza attiva di PMI e Parti Sociali per sollecitare politiche, orientamenti e comportamenti degli Stati membri che favoriscano la crescita delle PMI (Comunicazione della Commissione Una corsia preferenziale per la piccola impresa (Small Business Act per l Europa 25/06/2008) e successiva risoluzione del Parlamento europeo del 10/03/2009) N.B. Massimo 0,50 punti aggiuntivi (ciascuna priorità) 15

Partenariati Obiettivo Contenuto Destinatari Durata Partner Contributo Favorire la cooperazione tra organizzazioni impegnate nel campo dell educazione degli adulti a tutti i livelli Scambio di esperienze e buone prassi, attività di ricerca e disseminazione dei risultati, supporto all implementazione dell EQF e alla trasparenza delle qualifiche, ecc. Organismi che operano nel campo dell istruzione e della formazione professionale (Istituzioni e organizzazioni formative, associazioni ed enti di rappresentanza, imprese e parti sociali, enti di consulenza e orientamento, centri di ricerca, organizzazioni no-profit, ONG, ecc.) 2 anni consecutivi (senza possibilità di rinnovo) Minimo 3 paesi Importo forfetario basato sul numero delle mobilità previste 16

Priorità del Bando 2011 Partenariati Non sono presenti priorità per l Azione Partenariati multilaterali 17

Priorità Nazionali Italia - Partenariati Criteri di eleggibilità nazionali (1) 1. Ammissibile un solo progetto per organismo proponente, indipendentemente se coordinatore o partner (se presentate più candidature, tutte le proposte che vedano coinvolto tale organismo saranno considerate non ammissibili) 2. Non ammissibili candidature di organismi con in corso progetti in scadenze precedenti nell Azione Partenariati - come Proponenti o Partner - (Progetto in corso = Rapporto finale non ancora trasmesso all A.N.) 3. Non ammissibili candidature con consorzi di partner che prevedano la partecipazione di più di 2 organismi italiani N.B. Non prevista attribuzione di punteggio aggiuntivo 18

Visite preparatorie Obiettivo Supportare coloro che desiderano elaborare un nuovo progetto di Mobilità, Partenariato, Trasferimento dell Innovazione, Sviluppo dell innovazione, Reti tematiche o Misure di accompagnamento, a prendere contatto e ad incontrare organismi potenzialmente partner e sviluppare con questi un piano di lavoro per una candidatura Contenuto a) visita presso un organismo potenzialmente partner (in un altro paese) che partecipa al Programma di apprendimento permanente b) partecipazione ad un seminario di contatto organizzato da un AN e finalizzato alla ricerca di partner Destinatari Individui che lavorino presso un organismo che desideri predisporre un nuovo progetto Leonardo da Vinci Durata Contributo Da 1 a 5 giorni Contribuisce a coprire i costi per: Viaggio e Visto (se del caso); Sussistenza/Tariffa del Seminario di contatto Partecipanti 1 (eccezionalmente 2) 19

Progetti multilaterali Trasferimento dell innovazione Obiettivo Promuovere l adattamento e l integrazione di contenuti/risultati innovativi elaborati nell ambito di precedenti esperienze LdV o di altri progetti innovativi, nei sistemi pubblici e/o privati di IFP e nelle aziende a livello settoriale, locale, regionale o nazionale Contenuto Destinatari Durata Contributo Partner Adattamento dei risultati/prodotti già esistenti ai differenti sistemi di formazione, alle culture, ai bisogni e alle necessità degli utenti target trasferimento in nuovi contesti socio-culturali e linguistici utilizzo in nuovi settori o gruppi target, inclusa la sperimentazione in strutture di formazione pubbliche e private Soggetti che operano nel campo dell IFPI (ad eccezione del terzo livello) e le istituzioni e organizzazioni che facilitano l istruzione e la formazione, come: Istituzioni o organizzazioni che offrono opportunità di apprendimento - associazioni e rappresentanti di soggetti coinvolti nell istruzione e nella formazione professionale - imprese - parti sociali - camere di commercio - centri di orientamento centri/istituti di ricerca organismi senza scopo di lucro organismi di volontariato ONG - ecc. Massimo 24 mesi Massimo 150.000 /anno. Massimo 75% dei costi ammissibili Minimo 3 paesi 20

Priorità Bando 2011 Progetti multilaterali di Trasferimento dell innovazione (1) 1. Promozione della cooperazione tra l IFP e il mondo del lavoro 2. Sostegno alla formazione iniziale e continua degli insegnanti, formatori, tutor dell IFP e dirigenti degli istituti dell IFP 3. Promozione dell acquisizione delle competenze chiave nell IFP 4. Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell IFP 5. Sistema ECVET per la trasparenza e il riconoscimento dei risultati di apprendimento e delle qualifiche 6. Miglioramento dei sistemi di assicurazione della qualità nell IFP 21

Priorità Bando 2011 Progetti multilaterali di Sviluppo dell innovazione e di Trasferimento dell innovazione (2) Priorità trasversali: Accrescere i livelli di competenza dei gruppi a rischio e promuovere le pari opportunità Incoraggiamento a: TIC e e-learning Apprendimento delle lingue a fini professionali e insegnamento integrato di lingua e contenuto 22

Priorità 1: Promozione della cooperazione tra l IFP e il mondo del lavoro Contributo dei progetti alla promozione di un istruzione e formazione professionali più attente alle esigenze del mercato del lavoro (strategia: nuove competenze per nuovi lavori) In particolare: Agevolare la partecipazione delle varie parti in causa per una istruzione e formazione professionali più rispondenti al mercato del lavoro in linea con i cambiamenti sistemici (ad es. passaggio a sistemi basati sui risultati dell'apprendimento e sulle competenze) Sperimentare e mettere in pratica metodi e sistemi settoriali comuni per anticipare le esigenze in termini di capacità (coinvolgimento nella VET delle imprese, delle organizzazioni settoriali e delle parti sociali) Promuovere l'integrazione dell'apprendimento nella vita lavorativa (modelli innovativi di esperienza lavorativa, presenza attiva per un giorno, apprendimento sul luogo di lavoro, apprendistato) 23

Priorità Nazionali Italia TOI Priorità 1 Coerenza con la Comunicazione New Skills for New Jobs Rafforzare l integrazione dell apprendimento nella vita lavorativa, promuovendo: Ambienti più favorevoli all apprendimento nei luoghi di lavoro Attività formative in contesto produttivo Percorsi di apprendistato per sviluppare abilità professionali coerenti con i fabbisogni del mercato del lavoro N.B. Massimo 5 punti aggiuntivi 24

Priorità 2: Sostegno alla formazione iniziale e continua degli insegnanti, formatori, tutor dell IFP e dirigenti degli istituti dell IFP Contributo dei progetti alla necessità di sviluppare le capacità e le competenze dei professionisti del VET: In particolare trasferimento dell innovazione : Ruolo dei professionisti dell'istruzione e della formazione professionale di fronte ai cambiamenti sistemici quali l'evoluzione verso sistemi basati sui risultati dell'apprendimento e sulle competenze/convalida apprendimento non formale/informale Rafforzare il legame tra i professionisti dell'istruzione e formazione professionale e il mondo del lavoro (imprese, settori occupazionali, ecc.) Sviluppare le capacità pedagogiche di tali operatori e il loro coinvolgimento nell'elaborazione dei programmi di studio Sviluppare le competenze dei professionisti dell IFP per agevolare l insegnamento delle competenze trasversali della Raccomandazione del 2006 sulle competenze per l apprendimento permanente 25

Priorità Nazionali Italia TOI Priorità 2 Non sono presenti priorità nazionali per la priorità 2 26

Priorità 3: Promozione dell acquisizione delle competenze chiave nell IFP Competenze chiave importanti per portare a termine percorsi di formazione, per sostenere processi di personalizzazione dei percorsi educativi, per la transizione al mondo del lavoro: Sviluppo dei concetti per l acquisizione delle competenze chiave nella formazione professionale iniziale (competenze informatiche e tecnologiche, imprenditorialità, lingue straniere, competenze per vivere e lavorare in una società sempre più diversa, cittadinanza attiva) Sviluppo di prassi per l acquisizione delle competenze chiave nella formazione professionale continua Sviluppo di approcci a sostegno dell apprendimento delle lingue straniere nell IFPI adattati alle esigenze e alle possibilità degli allievi e dei tirocinanti

Priorità Nazionali Italia TOI Priorità 3 Importanza acquisizione delle competenze chiave nella VET (coerenza con European Framework for key Competences e con Piano di azione per occupabilità dei giovani attraverso l integrazione tra apprendimento e lavoro - MIUR e MLPS) In particolare: Sviluppo di idee per l acquisizione delle competenze chiave (digitali e tecnologiche, capacità imprenditoriale, utilizzo lingue straniere - CLIL, saper vivere e lavorare in una società sempre differenziata, cittadinanza attiva) Sviluppo di pratiche per l acquisizione delle competenze chiave nella formazione professionale continua Sviluppo di approcci a supporto dell apprendimento delle lingue straniere nell IFPI in relazione ai bisogni e alle potenzialità degli studenti coinvolti N.B. Massimo 5 punti aggiuntivi 28

Priorità 4: Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell IFP Incrementare la partecipazione a programmi di mobilità nell IFP garantendo la qualità dei tirocini e incoraggiando la creazione di strutture di cooperazione sostenibile tra le organizzazioni competenti: Adottare e trasferire strutture e strumenti per sostenere la mobilità nell IFP, in particolare la partecipazione delle PMI e i tirocini presso le imprese Trasferire approcci per la generalizzazione/integrazione della mobilità nei programmi dell IFP, in settori specifici, branche, settori o aree dell IFP Trasferire modelli per scambi reciproci di tirocinanti, in particolare di apprendisti all interno delle imprese

Priorità Nazionali Italia TOI Priorità 4 Non sono presenti priorità nazionali per la priorità 4 30

Priorità 5: Sistema ECVET per la trasparenza e il riconoscimento dei risultati di apprendimento e delle qualifiche (1) Trasferimento di metodi, orientamenti e strumenti tesi all attuazione e all uso dei principi dell ECVET ai fini della mobilità e/o dell apprendimento permanente: Descrivere le qualifiche in termini di risultati dell'apprendimento Sviluppo e trasferimento delle unità di risultati dell apprendimento concernenti le abilità lavorative internazionali (integrazione nelle qualifiche riconosciute nell IVT e successiva e qualifiche per professionisti IFP) Attribuzione di punti ECVET alle unità ed alla qualifica Delineare metodi operativi e trasferibili e di orientamento relativi all organizzazione delle qualifiche in unità di risultati dell apprendimento con l assegnazione di punti in base alle specifiche tecniche dell ECVET Procedure per la valutazione, il trasferimento, la convalida e l accumulo dei risultati dell'apprendimento acquisiti in un contesto formale, informale e non formale Sviluppo di partenariati operativi (modelli per memorandum d intesa) 31

Priorità 5: Sistema ECVET per la trasparenza e il riconoscimento dei risultati di apprendimento e delle qualifiche (2) Procedure di trasferimento pratico volte a facilitare la comprensione e l applicazione del sistema ECVET da parte dei soggetti interessati in materia di IFP Soluzioni pratiche finalizzate a facilitare lo sviluppo di prassi innovative nell IFP utilizzando il sistema ECVET e il loro trasferimento, ivi incluse la mobilità e la convalida dell apprendimento non formale ed informale Sviluppo e divulgazione di strategie ed approcci di responsabili politici, insegnanti e soggetti responsabili in materia di qualifiche che potranno essere replicati a livello europeo e trasferiti Offerta di risorse informative e di sostegno aperte, procedendo affinché vengano trattati gli aspetti organizzativi, tecnici, qualitativi connessi all ECVET in modo da condividere il contenuto e renderlo accessibile a livello europeo 32

Priorità Nazionali Italia TOI Priorità 5 Per le proposte che prevedono l individuazione di figure professionali, unità di competenza e messa in trasparenza delle stesse, incoraggiamento a riferirsi a sistemi classificatori quali: ATECO 2007 per i settori economici in cui operano tipicamente le figure NUP06 Nomenclatura delle unità professionali per quanto riguarda i contenuti del lavoro Mappa delle Aree economico professionali, per quanto riguarda il coordinamento con il costituendo sistema degli standard (Tavolo Unico Nazionale) e strumenti di trasparenza esistenti (Libretto Formativo del Cittadino) Al fine di favorire l integrazione e la spendibilità di sistema N.B. Massimo 5 punti aggiuntivi di quanto realizzato da LdV 33

Priorità 6: Miglioramento dei sistemi di assicurazione della qualità nell IFP (1) Utilizzo dei precedenti progetti di Sviluppo dell innovazione (DOI) o di approcci innovativi nel campo dell assicurazione di qualità nell IFP per l attuazione e l utilizzo del Quadro europeo di riferimento per l assicurazione della qualità: Progettazione di un approccio nazionale per il miglioramento della qualità dei sistemi di IFP e lo sviluppo dell uso del quadro europeo di riferimento per l assicurazione di qualità Uso dell autovalutazione e della valutazione inter pares nel processo di garanzia della qualità Sviluppo dell uso di indicatori che figurano nell allegato 2 della raccomandazione del Quadro europeo di riferimento per l assicurazione di qualità 34

Priorità 6: Miglioramento dei sistemi di assicurazione della qualità nell IFP (2) Le candidature dovranno riguardare una delle seguenti priorità: Trasferimento, uso e divulgazione dei risultati del precedente progetto ENQUAVET (rete europea per l assicurazione della qualità dell IFP) Trasferimento ed utilizzo dei risultati di precedenti progetti in materia di attuazione dell QCAQ attraverso una valutazione inter pares per l assicurazione della qualità nell IFP Trasferimento ed uso di materiale innovativo e pertinente prodotto nell ambito di progetti Leonardo da Vinci nel campo dell assicurazione della qualità nell IFP Aggiornamento dei precedenti risultati dei progetti pertinenti connessi all attuazione del QCAQ 35

Priorità Nazionali Italia TOI Priorità 6 Promozione dell utilizzo degli indicatori della Raccomandazione sulla Garanzia di qualità EQARF per.. supportare la sperimentazione di possibili modalità di impiego degli indicatori stessi ed inoltre Promuovere azioni a tutela della salute, della prevenzione e della sicurezza N.B. Massimo 5 punti aggiuntivi 36

Priorità Nazionali Italia TOI Trasversale: Priorità a Progetti che (parità di punteggio): Dimostrino la presenza attiva di PMI e Parti Sociali per sollecitare politiche, orientamenti e comportamenti degli Stati membri che favoriscano la crescita delle PMI (Comunicazione della Commissione Una corsia preferenziale per la piccola impresa (Small Business Act per l Europa 25/06/2008) e successiva risoluzione del Parlamento europeo del 10/03/2009) N.B. Massimo 0,50 punti aggiuntivi 37

Obiettivo Contenuto Destinatari Durata Contributo Partner Progetti multilaterali Sviluppo dell innovazione Sviluppo di procedure/metodi/contenuti innovativi come risultato finale nel campo dell istruzione e della formazione professionale Elaborazione di prodotti, materiali tangibili, metodi e approcci nel campo dell orientamento e della formazione professionale (non realizzazione di attività di formazione in quanto tali) sviluppo dell innovatività rispetto al contesto e/o ai bisogni dei target specifici e/o alla problematica trattata Soggetti che operano nel campo dell IFPI (ad eccezione del terzo livello) e le istituzioni e organizzazioni che facilitano l istruzione e la formazione, come: Istituzioni o organizzazioni che offrono opportunità di apprendimento - associazioni e rappresentanti di soggetti coinvolti nell istruzione e nella formazione professionale - imprese - parti sociali - camere di commercio - centri di orientamento centri/istituti di ricerca organismi senza scopo di lucro organismi di volontariato ONG - ecc. Massimo 36 mesi Massimo 200.000 /anno e fino ad un massimo 400.000,00 per tutta la durata del progetto. Massimo 75% del costo totale Minimo 3 paesi 38

Priorità Bando 2011 Progetti multilaterali di Sviluppo dell innovazione 1. Attuazione dell ECVET per la trasparenza e il riconoscimento dei risultati di apprendimento e delle qualifiche 2. Miglioramento dei sistemi di assicurazione della qualità nell IFP 3. Sviluppare le competenze professionali a seconda dei fabbisogni del mercato del lavoro nuove competenze per nuovi lavori 39

Priorità 1: Attuazione dell ECVET per la trasparenza e il riconoscimento dei risultati di apprendimento e delle qualifiche Sostenere lo sviluppo delle qualifiche nazionali e settoriali includendo il sistema ECVET: Delineare metodi operativi e trasferibili e di orientamento relativi all ideazione delle qualifiche in unità di risultati dell apprendimento con l assegnazione di punti in base alle specifiche tecniche dell ECVET Analizzare le unità di qualifiche, settoriali o transettoriali, basate sui risultati dell apprendimento associandovi procedure per la valutazione, il trasferimento, la convalida e l accumulo dei risultati dell'apprendimento acquisiti in un contesto formale, informale e non formale Progettazione e controllo delle norme di qualità per l attuazione del sistema ECVET alle qualifiche nazionali, settoriali o transettoriali allo scopo di rilasciare un marchio di qualità ECVET a tali qualifiche

Priorità 2: Miglioramento dei sistemi di assicurazione della qualità nell IFP Promuovere l utilizzo e lo sviluppo del Quadro di riferimento europeo per l assicurazione di qualità, in particolare: Progettazione di approcci nazionali per migliorare i sistemi di garanzia della qualità a livello nazionale e per migliorare l uso del quadro per la programmazione di orientamenti e piani d'azione per l'attuazione Miglioramento del reperimento di dati per gli indicatori dell'allegato 2 della raccomandazione relativa al quadro europeo di riferimento per l'assicurazione della qualità Elaborazione di strumenti operativi e concreti, sostenibili e trasferibili, basati sul quadro europeo di riferimento per l'assicurazione della qualità Programmazione di guide/orientamenti concreti relativi al quadro fruibile dai soggetti coinvolti nell'ifp, in particolare dai fornitori di formazione Sviluppo e analisi dei processi di garanzia della qualità nell'istruzione professionale continua e nella formazione basata sul quadro

Priorità 3: Sviluppare le competenze professionali a seconda dei fabbisogni del mercato del lavoro nuove competenze per nuovi lavori Sostenere i collegamenti con il mondo del lavoro per un istruzione e formazione professionali più attente alle esigenze del mercato del lavoro (favorire la realizzazione della strategia "Nuove competenze per nuovi lavori ): Promuovere la partecipazione delle varie parti in causa nel rendere i sistemi di IFP e di qualifiche più rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro (considerare i cambiamenti sistemici quali il passaggio verso sistemi basati sui risultati dell'apprendimento e sulle competenze) Elaborare e sperimentare metodi e sistemi per anticipare le esigenze in termini di capacità e competenze (coinvolgere nell'istruzione e nella formazione professionali, le imprese, le organizzazioni settoriali e le parti sociali) Promuovere l'integrazione dell'apprendimento nella vita lavorativa (sostenere ambienti di lavoro più favorevoli all'apprendimento, formazione sul luogo di lavoro e percorsi di apprendistato)

Reti tematiche Obiettivo Rafforzare il legame tra i vari attori coinvolti nella formazione professionale e migliorare la qualità, la dimensione europea e la visibilità delle attività o delle tematiche di interesse comune nel campo dell istruzione e della formazione professionale (IFP) Contenuto Costituzione di una rete finalizzata a raccogliere, riassumere e sviluppare esperienze ed approcci innovativi europei, migliorare l analisi e la capacità di anticipare i bisogni in termini di competenze, diffondere i risultati ottenuti dalle reti e dai progetti in tutta l unione nei circuiti più appropriati Destinatari Durata Contributo Partner Soggetti che operano nel campo dell IFPI (ad eccezione del terzo livello) e le istituzioni e organizzazioni che facilitano l istruzione e la formazione, come: Istituzioni o organizzazioni che offrono opportunità di apprendimento - associazioni e rappresentanti di soggetti coinvolti nell istruzione e nella formazione professionale - imprese - parti sociali - camere di commercio - centri di orientamento centri/istituti di ricerca organismi senza scopo di lucro organismi di volontariato ONG - ecc. Massimo 36 mesi Massimo 200.000 /anno. Massimo 75% del costo totale Minimo 5 paesi 43

Priorità del Bando 2011 Reti tematiche Cooperazione tra l'ifp e il mondo del lavoro. Includere le parti coinvolte nell'ifp e le parti interessate del mondo del lavoro per scambiare informazioni e esperienze, per diffondere e attuare approcci, metodi e strumenti comuni legati all'iniziativa "Nuove competenze per nuovi lavori (valutazioni inter pares, riflessioni sui metodi e sugli strumenti o su approcci pedagogici, o la preparazione di consigli sulle abilità settoriali) Sviluppo delle strategie di mobilità nell'ifp. Cooperazione tra le autorità regionali/locali e/o gli organismi competenti, e/o il mondo delle imprese per il miglioramento della mobilità nell'ifp (individuazione, promozione e divulgazione di idee, strategie e strutture nel settore della mobilità a scopo di apprendimento - non solo entro la rete ma anche a soggetti esterni) 44

Misure di accompagnamento Obiettivo Promuovere gli obiettivi e i risultati dei progetti Leonardo da Vinci Contenuto Attività di comunicazione, monitoraggio tematico dei progetti e disseminazione ed utilizzo dei loro risultati Destinatari Durata Contributo Soggetti che operano nel campo dell IFPI (ad eccezione del terzo livello) e le istituzioni e organizzazioni che facilitano l istruzione e la formazione, come: Istituzioni o organizzazioni che offrono opportunità di apprendimento - associazioni e rappresentanti di soggetti coinvolti nell istruzione e nella formazione professionale - imprese - parti sociali - camere di commercio - centri di orientamento centri/istituti di ricerca organismi senza scopo di lucro organismi di volontariato ONG - ecc. Massimo 24 mesi 150.000 /anno. Massimo 75% del costo totale 45

DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 novembre 2006 (n. 1720/2006/CE) Invito a presentare proposte 2011 Priorità Nazionali Italia 2011 Guida del Candidato 2011 Parte I Disposizioni generali Parte IIa Sottoprogrammi ed Azioni Parte IIb Spiegazione di ciascuna azione Formulari di candidatura 2011

Scadenze Azione Scadenza Mobilità 4 febbraio 2011 Partenariati multilaterali 21 febbraio 2011 Progetti Multilaterali di sviluppo e di trasferimento dell innovazione Reti 28 febbraio 2011 Visite Preparatorie 5 febbraio 2011 6 aprile 2011 7 giugno 2011 16 agosto 2011 5 ottobre 2011 3 dicembre 2011

Via G. B. Morgagni, 30/E 00161 Roma tel. 06/44590490 fax 06/44590475 leoprojet@isfol.it http://www.programmallp.it 48

GRAZIE PER L ATTENZIONE!