In finanza le emozioni giocano contro: ecco gli errori più comuni e come evitarli

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Transcript:

EBOOK FINANZA COMPORTAMENTALE Informazioni e Consigli utili In finanza le emozioni giocano contro: ecco gli errori più comuni e come evitarli Alessandra Rosso

1 COSA TROVERETE IN QUESTO EBOOK: - INFORMAZIONI SULL AUTRICE - FINANZA E FINANZA COMPORTAMENTALE - ESEMPIO DI PANICO: CRISI DEL 29 - DIFFERENZA UOMO MACCHINA - ERRORI COGNITIVI ED EMOZIONALI - ALTRI ERRORI: LE EURISTICHE - ERRORI DI FRAMING - COSA POSSIAMO FARE PER PORRE RIMEDIO AI NOSTRI DIFETTI

2 CHI E ALESSANDRA ROSSO Mi sono laureata in Matematica con la Tesi in Matematica Finanziaria a Torino nel 1993. Sono certificata European Financial Planner che è un riconoscimento a livello europeo che attesta un particolare approfondimento di tutti gli investimenti finanziari che permette di capire quanto effettivamente sia il grado di utilità di ogni investimento per il cliente e quale invece per le Banche. In Italia tra tutti i Private Banker di tutte le Banche siamo solo un centinaio ad avere questa certificazione. Sono, inoltre, iscritta all Albo dei Consulenti Tecnici di Ufficio del Tribunale di Casale Monferrato: questo significa che quando ci sono cause contro le Banche da parte dei risparmiatori, ci sarà l avvocato del risparmiatore e gli avvocati della Banca; il giudice, per stabilire da quale parte stia la ragione, si avvale dei Consulenti Tecnici iscritti a questo Albo.

3 IL MIO METODO DI LAVORO Si tratta di capire innanzitutto le esigenze di investimento di ogni cliente ed utilizzare gli incontri sistematici con i più grandi gestori al mondo per trovare la giusta soluzione. Ci sono tre passaggi principali: 1) Analizzare le scelte d investimento fatte con altri interlocutori da cui deriverà: a) Una valutazione dei costi, in particolare quelli nascosti all interno degli investimenti; b) Una valutazione di quale potrà essere il rendimento del portafoglio; c) Una valutazione del rischio se sia in linea con il profilo del cliente; d) Una valutazione dell efficienza costi-benefici e conflitti d interesse con la Banca 2) Analizzare se gli obiettivi del cliente possano essere raggiunti tramite il portafoglio attuale e con quale probabilità 3) Dare la soluzione per incrementare l efficienza del portafoglio sia a livello di rischio che di rendimento aumentando le probabilità di raggiungimento degli obiettivi Spesso capita che il risparmiatore non abbia obiettivi palesi; è comunque già importante capire se ci sia l esigenza di avere una rendita finanziaria consistente e continuativa dal proprio

4 patrimonio, oppure se si intendano capitalizzare gli interessi per aumentare la propria ricchezza da trasferire un giorno ai propri designati. Ci può essere l esigenza di fare acquisti immobiliari a distanza di qualche anno, costruire una rendita per quando non si avrà più il reddito da lavoro, Per tutte queste esigenze occorrono strumenti diversi per soddisfarle. Esistendo una molteplicità di investimenti sul mercato, occorre un interlocutore che sappia manovrare al meglio il timone delle scelte finanziarie. I MIEI NUMERI 296 clienti 95% presentati da già clienti 18 anni di esperienza

5 I MIEI VALORI ONESTA : è al primo posto perché è alla base di qualsiasi servizio di consulenza messo a disposizione di altre persone; RISOLUTEZZA: in quanto è importante avere un interlocutore risoluto nel perseguimento degli obiettivi del risparmiatore; CONOSCENZA: perché è utile sia quella tecnico-finanziaria sia la conoscenza di professionisti specializzati in diritto tributario, fiscale e quant altro possa essere utile nella gestione del patrimonio del cliente; EFFICIENZA: Cioè rapidità di analisi approfondita risposta alle varie esigenze dei risparmiatori e di TRASPARENZA: La finanza può essere sì complessa, ma è necessario venga trasmessa in modo comprensibile per far sì che le scelte d investimento siano consapevoli.

6 FINANZA COMPORTAMENTALE FINANZA E FINANZA COMPORTAMENTALE In finanza si assume che l investitore sia un soggetto razionale e che i mercati finanziari tendano alla perfezione e all efficienza. Nella realtà, però, non è assolutamente così! Infatti, le decisioni degli individui, soprattutto in condizioni di stress, sono lontane dalla razionalità e le conseguenze sono a volte rovinose. Tutto ha origine dalla propensione al rischio, anzi, a seconda delle situazioni, all avversione al rischio. Per spiegare bene di cosa si tratta, vi racconto questo: un padre, ai suoi due figli che adoravano le noci, diceva: Volete due noci con garanzia o quattro noci senza garanzia?. Se la scelta era per due noci a garanzia, allora il padre faceva prendere noci finchè non se ne trovavano due sane. Se la scelta era per quattro noci senza garanzia, allora il padre faceva scegliere esattamente quattro noci: potevano essere tutte sane così come potevano essere tutte guaste.

7 I figli nei primi giorni provavano entrambe le opzioni, ma dopo qualche settimana, un figlio sceglieva sempre le due noci con garanzia mentre l altro quattro noci senza garanzia. Ad un certo punto il figlio che sceglieva sempre le quattro noci senza garanzia disse all altro: Ma perché ti ostini a scegliere due noci con garanzia visto che statisticamente con l altra scelta si ottengono più di due noci sane Il fratello rispose: Per me è molto più doloroso non trovare noci sane che trovarne più di due sane, per cui scelgo certezze nonostante abbia visto che è vincente la tua scelta. Questo, riportato in finanza sta a significare due cose: la prima è che le emozioni giocano contro e la seconda è che quando il

8 dolore della perdita è più forte della soddisfazione della vincita si ha un risparmiatore non propenso al rischio o comunque un risparmiatore prudente. Le emozioni sono sicuramente utili nella vita: per esempio il rimpianto è importante perché se non ne avessimo per le cose sbagliate fatte in passato, non impareremmo a non ripeterle. In finanza, chi avrà acquistato Generali a 17 euro tenderà a non venderle se oggi valessero 15 euro perché seccherebbe perdere 2 euro per ogni azione. Anche la paura è importante nella vita: serve ad evitare situazioni pericolose. In finanza, sempre tornando alle Generali, se al prezzo di 15 euro perdessimo 2 euro e scendessero ancora di più, la paura ci imporrebbe di disfarcene per evitare di perdere ancora di più e così consolideremmo una grande perdita magari proprio nel momento in cui sarebbe stato opportuno cominciare a comprarne. In finanza ci si avvale di modelli economici: sono matematici e quindi senza emozioni. Di conseguenza funzionano molto bene e, nelle situazioni nere, fanno meno danni delle persone si fanno travolgere dalle emozioni scatenando il panico!

9 ESEMPIO DI PANICO: CRISI DEL 29 Giovedì 24 ottobre 1929 Crolla la borsa di New York Giovedì nero ( black thursday ) a Wall Street: l indice Dow Jones scende a 299,5, il 22% meno del picco raggiunto il 3 settembre. Il crollo delle quotazioni si è fermato solo dopo una riunione dei principali banchieri newyorkesi negli uffici di J. P.Morgan & Co., presenti Charles E. Mitchell, presidente della National City Bank; Albert H. Wiggin, presidente di Chase National Bank; William Potter, presidente di Guaranty Trust Company; Seward Prosser, presidente di Bankers Trust Company; Thomas W. Lamont, senior partner della Morgan. Forti di risorse stimate in sei miliardi di dollari, la notizia del loro intervento ha rassicurato gli investitori. Nelle stesse ore il colonnello J. W. Prentiss, capo di Hornblower & Weeks, ha annunciato la pubblicazione su 85 quotidiani di una pubblicità in cui esprime l opinione che «le attuali condizioni sono favorevoli agli investimenti in Borsa» e che da qui in avanti verranno poste le basi per la crescita che caratterizzerà il 1930. Nonostante la drammaticità degli eventi, nessuna agenzia di intermediazione si è mostrata incapace di fronteggiare la situazione, fatto che induce nei banchieri un certo ottimismo. In una giornata sono passate di mano 12.894.600 azioni, praticamente il doppio del precedente record, stabilito il 26 marzo. La registrazione delle operazioni è terminata alle 19.08 (precedente record, sempre del 26 marzo, le 17.11).

10 La versione di Mike Bongiorno «Lo chiamarono il giovedì nero, quel 24 ottobre del 1929 in cui ci fu il Crollo di Wall Street. Per noi, per milioni di americani fu una vera giornata tragica, drammatica, un disastro economico di portata epocale. Mio padre si ritrovò improvvisamente in ginocchio. Aveva investito praticamente tutti i suoi averi e perse tutto. Parlo di parecchi milioni di dollari, volatilizzati in poche ore. Annichilito, ci spiegò che la nostra vita era cambiata e chiese alla mamma di tornare a Torino, dove avrebbe potuto vivere con sua sorella in attesa di tempi migliori, quando saremmo potuti ritornare a vivere insieme in America. E così, io e la mamma ci imbarcammo nella primavera del 1930 con l idea di andare a vivere a Torino per qualche mese, forse un anno. Mai avrei pensato che sarei stato via per quindici anni». (Mike Bongiorno, La versione di Mike, Mondadori). Nuovo crollo a Wall Street Lunedì 28 ottobre 1929 Dopo qualche giorno in cui il peggio sembrava essere passato, torna il panico nella prima sessione settimanale di Wall Street, - 12,82% per l indice Dow Jones, che dopo il giovedì nero vive un lunedì nero ( black monday ). Oltre 9 milioni le azioni passate di mano, stavolta l ondata di vendite è stata scatenata dagli investitori stranieri, in maggioranza europei, che nel fine settimana hanno preso coscienza di quanto stava accadendo oltre oceano. Se il 24 ottobre sono stati cancellati i risparmi dei

11 piccoli investitori, adesso cominciano a perdere soldi pure i ricchi, infine contagiati dall isteria collettiva che li spinge a vendere senza curarsi del prezzo. A New York azioni come carta straccia Martedì 29 ottobre 1929 Per Wall Street arriva il martedì nero ( black tuesday ): -11,73% per l indice Dow Jones, che in meno di una settimana ha perso più del 40%. Oltre 16 milioni e mezzo le azioni passate di mano, a un certo punto vendute per cifre che non valgono la carta su cui sono stati stampati i titoli. Le stime, comunque approssimative, parlano di perdite tra 8 e 9 miliardi di dollari. Notevole

12 l inversione di marcia nell ultimo quarto d ora: convinti che il fondo sia ormai stato toccato e che agli attuali prezzi si possano fare ottimi affari, alcuni grandi investitori si sono messi a comprare il più possibile. Il mondo si compiace del crollo di Wall Street Mercoledì 30 ottobre 1929 In tutto il mondo la notizia del crollo di Wall Street è accolta quasi con compiacimento. «Il famoso mercato della prosperità di cui tutti gli americani erano orgogliosi è crollato», sentenzia ininghilterra il Daily Telegraph: «I teatri e i ristoranti, specialmente quelli di lusso, oggi erano quasi abbandonati dai loro principali clienti; e vari negozi di oggetti di lusso si lamentavano della subitanea diminuzione della loro cifra d affari. È impossibile dare agli stranieri l idea adeguata della tristezza che esiste oggi a New York e virtualmente in ogni città deglistati Uniti, non solo nella elegantissima Quinta Avenue anew York, ma perfino nei quartieri più popolari dell est, ove si annoverano innumerevoli vittime del crac. Sui volti si legge la più profonda disperazione. Un notissimo commediografo, che aveva guadagnato enormemente con la sua carriera, ha dichiarato oggi che egli è addirittura ridotto senza un soldo e che anzi la sua Banca gli richiede d urgenza il rimborso di un prestito. L autore ha concluso la sua melanconica narrazione dicendo: Ridi pagliaccio! Ridi!. Per la maggior parte le vittime, come al solito, sono femminili, perché è proprio fra il gentil sesso che aveva preso più

13 profonda radice la epidemia speculativa. Una quantità incredibile di giovani signorine, che da pochi mesi avevano abbandonato gli uffici convinte di avere raggiunto in un batter d occhio la ricchezza, si sono oggi ripresentate a capo chino e con aria confusa dinanzi ai loro antichi principali per chiedere loro il supremo onore di sedere ancora dinanzi ad una macchina da scrivere». [Daily Telegraph-La Stampa 30/10/1929]. Marcia degli affamati a Washington Lunedì 7 dicembre 1931 Più di mille disoccupati americani, ispirati dai comunisti, raggiungono Washington per presentare al presidente Herbert Clark Hoover una petizione in cui chiedono sussidi per i senzalavoro ( hunger marchers, marcia della fame). La Casa Bianca rifiuta di riceverli. La crisi ( depressione ) partita con il crollo diwall Street dell ottobre 1929 si fa sempre più grave: in crescita del 6,7% nel 1929, nel 1930 il pil americano ha perso il 9,8% e si avvia a chiudere il 1931 a -7,6%. Dal milione e mezzo di inizio 1929 (3,2% della forza lavoro), nel 1930 i disoccupati hanno superato i quattro milioni (8,7%), nel 1931 gli otto milioni (15,9%). [The New York Times 8/12/1931; Presidents, every question asweered, Smithsonian Institution; Almanac of American History, National Geographic] Un minimo relativo nell'indice avvenne il 13 novembre, con il Dow che chiuse a 198,6 quel giorno. Da quel punto il mercato recuperò per diversi mesi, con il Dow che raggiunse un picco

relativo di 294,0 nell'aprile del 1930. Il mercato si imbarcò poi in una discesa costante nell'aprile 1931 che non si fermò sino al 1932, quando il Dow chiuse a 41,22 l'8 luglio, concludendo un devastante declino dell'89% dal picco. 14

15 DIFFERENZA UOMO MACCHINA A parte l ovvia considerazione che la macchina è sempre razionale mentre l uomo non sempre lo è, la differenza fondamentale è che la macchina considera insieme richiorendimento mentre l uomo li considera separatamente. La parte rettiliana del cervello è la sede dei bisogni innati: sessuale, territoriale, gerarchico, La zona limbica governa l emotività dell individuo (aggressività, cura della prole, richiamo materno, Infine, la corteccia cerebrale, Neocortex, è il cervello superiore, costituito dai 2 emisferi ed è la sede di tutte le funzioni cognitive e razionali.

16 I neuroscienziati hanno studiato tramite la risonanza magnetica quali parti del cervello si attivano quando si prendono decisioni finanziarie. Vediamo cosa capita nel nostro cervello nella scelta tra azioni ed obbligazioni: LIMBICO: è la prima parte che si attiva ed è quella emotiva NEOCORTEX: è la seconda che si attiva, ed è quella razionale che genera azioni meditate e volontarie. Spesso la parte istintiva domina quella razionale, per cui la decisione deriva dalla parte del cervello non razionale. Le conseguenze si trovano nella Ricerca CONSOB del 2010 che dice che i risparmiatori italiani tendono a fare scelte d investimento non ottimali: diversificano poco, movimentano troppo, acquistando ai massimi e vendendo sui minimi! Quali sono gli errori più comuni? La sfida più recente della Finanza Comportamentale è quella di classificare gli errori degli

17 individui per tipologia e fornire indicazioni prescrittive per evitarli. ERRORI COGNITIVI ED EMOZIONALI Rappresentano una predisposizione a commettere errori per via dei pregiudizi. Tre sono quelli più diffusi: l iper-ottimismo, l overconfidence e quello di conferma. Tutti e tre si commettono exante. L iper-ottimismo sovrastima le possibilità di successo di fronte ad una scelta portando l individuo a sottovalutare rischi e conseguenze. L over-confidence, invece, porta a ritenere di sapere/conoscere più di quanto in realtà si conosca pensando di dominare fenomeni complessi come i mercati finanziari. L errore di conferma seleziona solo le informazioni che supportano il proprio punto di vista personale e scartano quelle contraddicenti. Gli errori ex-post sono l errore di attribuzione e quello del senno di poi; sono più che altro atteggiamenti sbagliati. L errore di attribuzione finisce per attribuire la colpa di errori ad altri e mai a se stessi. L errore del senno di poi è quello di rendere banale e giudicare prevedibile a posteriori un certo accadimento che non era né banale né prevedibile.

18 Entrambi gli atteggiamenti non permettono quindi all individuo di trarre pienamente vantaggio dall esperienza negativa al fine di evitarla in futuro. Tra gli errori emozionali troviamo l Home bias ovvero la tendenza a preferire nelle scelte quelle della propria nazione, città, azienda,, invece di quelle più valide ma diverse dal proprio perimetro di appartenenza/esperienza. C è l illusione, cioè, di controllare qualcosa che non è controllabile perché dimensionalmente più complesso come i mercati finanziari. Il rimpianto è quel sentimento che ci condiziona sulla scelta fatta senza permetterci di andare oltre. Lo status quo ci porta invece a difendere la situazione corrente a prescindere. Un altro errore è l effetto gregge, ovvero l errore di comportarsi come la maggioranza degli individui, ad esempio in Finanza comprare titoli nel momento dell ipercomprato a prezzi esagerati e vendere durante il periodo dell ipervenduto a prezzi eccessivamente bassi (commettendo un ulteriore errore noto come errore di timing ). ALTRI ERRORI: LE EURISTICHE Per Euristiche si intendono quelle decisioni/giudizi che si basano sull intuizione e sulle scorciatoie mentali usando come base d appoggio sottostante gli errori cognitivi-emozionali (bias) di cui abbiamo già parlato.

19 Il loro scopo è evitare ragionamenti articolati scegliendosi un riferimento mentale più semplice e più comodo. Sono Euristiche importanti l affettività, la disponibilità, la rappresentatività e l ancoraggio. L affettività è fare una scelta su base emotiva invece che su basi oggettive (acquistare azioni della propria squadra del cuore, della propria azienda ). La disponibilità interviene nella raccolta delle informazioni utili alla decisione selezionando quelle più semplici, ma non necessariamente quelle più significative. La rappresentatività è uno schema mentale che associa qualunque evento ad uno stereotipo di riferimento e semplifica qualunque scelta in funzione di questo. L ancoraggio è simile alla rappresentatività ma differisce da questa per il fatto che il riferimento è una scelta di campo, quindi ancora più semplice ed impedisce una scelta libera razionale. Le Euristiche si combinano in genere con alcuni sottostanti bias (errori). L Euristica della disponibilità si poggia sul bias dell iperottimismo e dell illusione del controllo, l Euristica della rappresentatività su esempi familiari e così via.

20 ERRORI DI FRAMING La Finanza Classica considerava gli individui come essere razionali che massimizzano la propria utilità, equanimi e distaccati nel pesare perdite o guadagni in un investimento finanziario. La realtà è però tutt altra, come hanno brillantemente dimostrato Kahneman e Tversky nella loro Teoria del Prospetto. Infatti una perdita è pesata in termini emotivi circa 2,5 volte di più di un guadagno di uguale ampiezza e giustifica la preferenza che gli individui hanno, nella norma, verso l avversione alle perdite e al rischio. Perdere o vincere 150 euro è invece la stessa cosa in termini matematici (o razionali) ed economici. Oltre all avversione alle perdite c è poi l avversione alla perdita certa, che è quel meccanismo che rifiuta la la perdita e per reazione prende rischi maggiori per ribaltare la situazione: basti pensare ad esempio a quei giocatori di roulette o di poker che di fronte a perdite certe scommettono o puntano sempre di più al fine di tornare in attivo. Stesso dicasi per certi trader in strumenti finanziari. Ciò premesso, il linguaggio o modalità usata per presentare i possibili guadagni o perdite influenzano le decisioni finali degli individui (Framing) in aggiunta agli oggettivi valori percepiti. Qualche anno fa è stato fatto un esperimento: è stato detto ad un primo gruppo di persone (A) che avevano ereditato un ingente somma di denaro e che dovevano decidere come investirla.

21 Ad un secondo gruppo (B), invece, veniva presentato lo stesso compito decisionale ma in questo caso veniva detto che la somma ereditata era già stata investita e che quindi dovevano decidere se modificare o meno la modalità d investimento della somma ereditata. I risultati mostrarono che (A) decideva liberamente la modalità d investimento mentre la maggioranza di (B) preferiva mantenere lo status quo piuttosto che rischiare una strategia d investimento differente che non garantiva la certezza di risultati migliori. Comportamenti coerenti con il concetto di avversione si verificano anche nei mercati finanziari.; un fenomeno che può essere spiegato tramite questo meccanismo è l atteggiamento degli investitori a mantenere troppo a lungo i titoli in perdita ed a vendere quelli in fase di crescita troppo presto. Un altro esempio interessante è il seguente: poniamo che in un triennio (come è accaduto in passato) il mercato azionario registri un guadagno straordinario di circa il 61%. Ipotizziamo che poi nel periodo seguente il mercato cambi decisamente direzione, perdendo il 36%. Autorevoli studi hanno dimostrato che in questi casi molti clienti reagiscono come se il valore del portafoglio fosse drasticamente sceso (mentre in realtà stanno ancora guadagnando); questo si ha perché, nelle loro menti, pesa molto di più la perdita rispetto al guadagno.

22 Quindi: - Gli investitori sono disposti a correre più rischi per evitare una perdita piuttosto che per realizzare un guadagno; - Psicologicamente una perdita, anche se minima, genera comunque dolore. COSA POSSIAMO FARE PER PORRE RIMEDIO AI NOSTRI DIFETTI Innanzitutto è importante correggere i propri errori valorizzando l esperienza passata. Inoltre occorre annotare le esperienze dividendole in positive e negative motivandole con considerazioni oggettive. Le annotazioni vanno riveduti e corretti per aggiornare le esperienze. E bene riconoscere ed abbandonare atteggiamenti che portano ad errori quali l iper-ottimismo, l over-confidence, l illusione del controllo. Le scelte affettive, gli schemi mentali e gli ancoraggi sono da evitare perché di fronte agli investimenti bisogna essere mentalmente liberi.

23 Occorre diversificare il più possibile le proprie scelte, evitando di investire in pochi titoli: pesi inferiori al 3% per ogni titolo. E da evitare il cosiddetto effetto gregge che porta ad acquistare/vendere titoli sopravvalutati/sottovalutati e comunque con un timing errato. E importante evitare di farsi prendere la mano con tools di trading che generalmente portano all errore dell illusione del controllo ed ad un eccessiva attività di compravendita: è stato dimostrato essere producente rispetto ad un attività meno frequente. Sarebbe opportuno allenarsi in continuazione per migliorare i propri risultati. Tuttavia questo richiese tempo e chi fa già un altro mestiere difficilmente potrà allenarsi a sufficienza. Il cliente senza una guida è esposto ai pericoli generati dalla sua emotività: come non ricordare la bolla speculativa di internet quando il risparmiatore abbandonava le gestioni professionali per gettarsi nella moda dell acquisto fai da te!

24 E alla fine cadeva nel panico conseguente alle cadute dei listini quando gli stessi titoli prima osannati si scoprivano privi di fondamentali validi. Le situazioni dei mercati si ripetono da sempre e i risparmiatori frequentemente non imparano dai propri errori, soprattutto nelle situazioni di solitudine operativa. Per evitare questi comportamenti compulsivi ed emotivi che portano all insuccesso, l unica via percorribile è quella della gestione del portafoglio con il supporto operativo di un consulente esperto, che sappia individuare i reali obiettivi del cliente ed analizzare il suo grado di propensione al rischio. Quindi, soprattutto in situazioni d investimento rilevanti è bene avvalersi di persone esperte in mercati e strumenti finanziari e non contare troppo sul fai da te. Per contatti: alessandrarosso.private@gmail.com Cell. 3484151612

25 FINANZA COMPORTAMENTALE In questo Ebook vengono messi a confronto essere umano e modello finanziario: da qui saranno evidenziati gli errori che il soggetto razionale è solito fare quando compie scelte finanziarie e quali sono i possibili rimedi.. Alessandra Rosso è laureata in Matematica e si occupa di pianificazione finanziaria da oltre 18 anni partendo da un analisi del portafoglio e dei progetti di vita del risparmiatore accompagnandolo passo dopo passo nei meandri della finanza. ALESSANDRA ROSSO