Lezioni anti-fumo a scuola: funzionano

Documenti analoghi
Condizione di fumatore AULSS 3 Bassano del Grappa. nei due sessi. nelle classi di età. nei diversi livelli di istruzione

Osservatorio Epidemiologico. L abitudine al fumo PASSI

CAPITOLO 13. ABITUDINE AL FUMO DI SIGARETTA

Abitudine al fumo di sigaretta Ulss 06 - PASSI (n=1.100) % (IC95%) Non fumatori (54,74-60,41) in astensione

L abitudine al fumo Abitudine al fumo di sigaretta ASL 2 Savonese - PASSI (n=1061)

I GIOVANI E IL FUMO Indagine Doxa 2003

IL FUMO IN ITALIA Maggio Carlo La Vecchia Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano

Schede PASSI 2016: l abitudine al fumo

L abitudine al fumo FUMATORI ASL TO3. Pubblicato il

L abitudine al fumo ASL TO 4 DATI

ASL 8 - CAGLIARI PASSI

L abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?

IL FUMO DI SIGARETTA IN PROVINCIA DI TREVISO

Sistema di sorveglianza Passi

IL FUMO IN ITALIA (aprile 2004)

L abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?

Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta e quali sono le caratteristiche dei fumatori di sigaretta? Uomini. Donne

Abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?

L abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?

4, milioni. milioni. POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri residenti 7,4% 14% 64,8% 21,2% più di

L abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?

Fumo di sigaretta: dati PASSI utili al programma regionale di prevenzione. Elizabeth Tamang Venezia, 22 ottobre 2008

L ABITUDINE AL FUMO NELLA POPOLAZIONE I DATI DEL SISTEMA DI ADULTA DELLA ASL RMH

Il consumo di tabacco in Toscana: chi inizia, chi smette, chi continua a fumare

Comunicare per Guadagnare salute:

Fumo di sigaretta nelle donne secondo i dati delle sorveglianze PASSI e Passi d Argento

PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO. Tumori

Il fumo di tabacco: i risultati del sistema di sorveglianza PASSI

IL FUMO IN ITALIA. Sergio Harari U.O. di Pneumologia Dipartimento di Scienze Mediche Ospedale San Giuseppe MultiMedica Milano

Abitudine al fumo GUADAGNARE SALUTE

Il fumo in Italia. S. Rossi, C. Mortali, M. Mazzola, D. Mattioli, R. Spoletini, R. Pacifici OSSFAD Istituto Superiore di Sanità

L abitudine al fumo di sigaretta nella provincia di Piacenza: dati del sistema di sorveglianza PASSI (anni )

PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO. Patologie croniche del fegato

Un anno di tutela della salute dei non fumatori

IL FUMO A SCUOLA. Cosa è cambiato dopo il divieto? Classi 5 e indirizzo sanitario. Anno scolastico 2014/15

Marzabotto 31 gennaio 2019

tabelle 1 e 2 tabella 3 tabella 4 tabella 5 tabella 6

Relazione alla proposta di legge regionale a iniziativa del Consigliere Carloni Interventi di lotta al tabagismo per la tutela della salute.

INDAGINE SULL ATTEGGIAMENTO VERSO IL FUMO E SULL ABITUDINE AL FUMO. Fra i Medici di Medicina Generale dell ASL VC di Vercelli

Il fumo in Italia. Sintesi dei risultati

I COMPORTAMENTI A RISCHIO

Il fumo in Italia (DOXA 2008) OSSFAD Istituto Superiore di Sanità

IL FUMO DI SIGARETTA

Obiettivo della presentazione

Stili di vita e rischio cardiovascolare

Roma, 18 novembre 2015

Il fumo in Italia. Sintesi dei risultati

L abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?

I determinanti delle malattie croniche non trasmissibili: epidemiologia, sorveglianza e politiche della salute in Puglia. Silvio Tafuri, MD, Ph.D.

L ABITUDINE AL FUMO. Reggio Emilia 19 maggio 2007

Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. L abitudine al fumo nella AULSS 13 I dati del sistema di sorveglianza PASSI

TUMORE POLMONARE E DINTORNI La prevenzione: il fumo

Il fumo di tabacco: dalle norme alla prevenzione attiva

Fumo di sigaretta nelle donne secondo i dati delle sorveglianze PASSI e Passi d Argento

Valore aggiunto del PASSI per programmare l azione sanitaria

Consumi e stili di vita: il tabacco. Cristina Orsini Lorenzo Roti

Stili di vita e malattie croniche

Stili di vita negli adulti 18-69enni: i dati regionali PASSI Fumo e alcol

Il fumo in Italia. Marzo 2016

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA IV CONVEGNO NAZIONALE TABAGISMO E SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE 31 MAGGIO 2002

POLITICA DI CONTROLLO DEL TABAGISMO: AUMENTO DEI PREZZI

LA VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGRAMMI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE

Sistema di sorveglianza Passi

Dati PASSI-Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Triennio L abitudine al fumo

Uso e abuso di alcol in Italia: I dati delle indagini Istat

Efficacia degli interventi sanitari contro il fumo di tabacco 1) La dipendenza da tabacco

I nostri ragazzi: lettura dei dati locali

Il fumo di sigaretta nell AULSS 13

L EPIDEMIOLOGIA DEL FUMO IN PROVINCIA DI FERRARA

La prevalenza dei fumatori in Italia Disuguaglianze sociali e differenze di genere Laura Iannucci, Gabriella Sebastiani, Lidia Gargiulo

Che Cosa contiene la sigaretta. Dati statistici sul fumo. Fumo e gravidanza. I danni del fumo passivo

Le attività di promozione della salute svolte. all interno di Roma Capitale: dati e riflessione

Epidemiologia al femminile delle malattie cardiovascolari

La diffusione dell uso della carta del Rischio Cardiovascolare: i dati della Sorveglianza di Popolazione PASSI

PASSI Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia

CAPITOLO 17. ATTENZIONE DEI SANITARI E PROMOZIONE ALLA SALUTE

Sistema di Sorveglianza PASSI

I dati della sorveglianza PASSI in Area Vasta Emilia Nord

GUADAGNARE SALUTE ASL 4 DI TERNI

14 Congresso Nazionale Associazione Italiana di Psicogeriatria OLTRE IL CORPO, LA MENTE FRAGILE

Stili di vita e ambienti di lavoro: le iniziative dell INAIL Ricerca

Atteggiamenti degli adulti sul divieto di fumo in uno studio promosso da CCM, ISS e Regioni

SCUOLA BESOZZI. Campagna contro il tabagismo

La Sorveglianza PASSI in ASL CN1 nella Giornata Mondiale senza tabacco 2017 I dati

Fumo di tabacco e salute

Promozione della salute sul fumo nei luoghi di lavoro: l esperienza della ASL di Latina

L Abitudine al fumo: mutamenti, mode e tendenze

La Sorveglianza PASSI in ASL CN1 nella Giornata Mondiale senza tabacco 2018 I dati

I dati del sistema di sorveglianza PASSI

Obesità: i bambini imitano le cattive abitudini dei genitori

Tabacco e malattie cardiovascolari: le evidenze scientifiche

Piano Regionale della Prevenzione (PRP) QUADRO STRATEGICO

L abitudine al fumo. L esperienza mostra che ci sono numerose misure di lotta al fumo, le più efficaci e meno costose consistono in misure politiche

LA LOTTA AL FUMO da soli il tasso di successo è molto basso (4-7%) ASK ADVISE ASSESS

POPOLAZIONE TOTALE POPOLAZIONE UNDER 65 POPOLAZIONE DI CUI POPOLAZIONE OVER 80

L abitudine al fumo in Provincia di Trento

Nicoletta Bertozzi Dipartimento di Sanità Pubblica Ausl di Cesena per il Gruppo Tecnico Nazionale PASSI

L IMPORTANZA DI STILI DI VITA SALUTARI. La prevenzione ha bisogno di sinergie e di comunicazione

Transcript:

Corriere della Sera http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/13_aprile_30/lezioni-fumo-scuola_2bbe... Page 1 of 2 02/05/2013 stampa chiudi INDAGINE SU 500MILA STUDENTI Lezioni anti-fumo a scuola: funzionano Un'analisi dimostra che serve fare prevenzione tra i banchi, specie se i ragazzi non hanno acceso la prima sigaretta MILANO - Fare prevenzione contro il fumo nelle scuole funziona. Secondo i ricercatori della Cochrane Library la strategia attuata su bambini e giovanissimi, che ancora non hanno iniziato a fumare, riduce effettivamente il numero di quanto inizieranno a farlo negli anni successivi. Secondo i dati riferiti dal Ministero della Salute, si stima che in Italia siano attribuibili al fumo di tabacco dalle 70mila alle 83mila morti l anno. Oltre il 25 per cento di questi decessi è compreso tra i 35 e i 65 anni di età e oltre un milione sono gli anni di vita in buona salute persi. Questi dati fanno del fumo di tabacco la principale causa prevenibile di mortalità nel nostro Paese, come nel resto del mondo occidentale. Stando a diverse fonti, circa il 70 per cento dei fumatori inizia prima dei 18 anni e oggi un quarto degli adolescenti tra i 13 e i 15 anni si è già acceso la prima sigaretta. Ecco perché, secondo gli esperti, è fondamentale iniziare a informare i giovani sui danni del fumo fin da piccoli, prima che cadano preda di un abitudine di cui è poi difficile liberarsi. Ma le lezioni anti-fumo nelle scuole sono un mezzo efficace? LO STUDIO - Per rispondere a questa domanda i ricercatori della Cochrane hanno analizzato i dati di 134 studi, condotti in 25 diversi Paesi, coinvolgendo quasi 500mila studenti fra i 5 e i 18 anni. Di questi, 49 studi si erano concentrati sull atteggiamento verso il fumo di chi non aveva ancora iniziato a usare tabacco: «Ne è emerso - dicono gli autori - che sul lungo periodo gli interventi anti-fumo tra i banchi funzionano perché il numero di ragazzi che s accende la prima sigaretta dopo queste lezioni speciali è minore rispetto alla media. E in particolare paiono utili, oltre alle informazioni sui danni causati dal tabacco, le strategie che vengono insegnate per resistere alla "pressione sociale" che li induce a fumare». A nulla sembrano valere, invece, lezioni supplementari o sessioni informative aggiuntive negli studenti che hanno già iniziato, tra i quali il numero di fumatori non pare diminuire nonostante le strategie messe in atto con sedute extra. FOTOGRAFIA DELL ITALIA CHE FUMA - In Italia, secondo i risultati dell indagine Iss-Doxa 2012, sono 10,8 milioni i fumatori adulti al di sopra dei 15 anni di età (20,8 per cento della popolazione). Di questi, 6,1 milioni sono uomini (24,6 per cento), 4,7 milioni sono donne (17,2 per cento). Tra il 2011 e il 2012 si registra un decremento della prevalenza del fumo di sigarette che è passato dal 22,7 per cento al 20,8. La fascia d età con la più alta percentuale di fumatori è quella compresa tra i 25-44 anni dove si registra un 33,7 per cento per gli uomini e un 24,1 per cento per le donne. Per i giovani fumatori (15-24 anni) si ha una prevalenza del 20,9 per cento per i maschi e del 16 per cento per le donne e per gli ultra 65enni del 10,9 per cento per gli uomini e del 5,6 per cento per le donne. La percentuale dei fumatori che ha iniziato prima dei 15 anni è diminuita negli ultimi anni passando dal 18,8 per cento nel 2009 al 13,3 per cento nel 2012. Fortunatamente, però, secondo i dati pubblicati a giugno 2012 dal sistema di sorveglianza Passi, la maggioranza degli adulti di 18-69 anni in Italia non fuma o ha smesso di fumare.

Corriere della Sera http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/13_aprile_30/lezioni-fumo-scuola_2bbe... Page 2 of 2 02/05/2013 Solo 3 adulti su 10 hanno questa abitudine, più frequente tra gli uomini, negli adulti di 25-34 anni e nella popolazione più svantaggiata dal punto di vista socio-economico. Vera Martinella (Fondazione Veronesi) stampa chiudi

Quindicinale 097156 www.ecostampa.it

Quindicinale 097156 www.ecostampa.it

Quotidiano 097156 www.ecostampa.it

Quotidiano 097156 www.ecostampa.it

Corriere della Sera http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/13_aprile_30/lezioni-fumo-scuola_2bbe... Page 1 of 2 02/05/2013 stampa chiudi INDAGINE SU 500MILA STUDENTI Lezioni anti-fumo a scuola: funzionano Un'analisi dimostra che serve fare prevenzione tra i banchi, specie se i ragazzi non hanno acceso la prima sigaretta MILANO - Fare prevenzione contro il fumo nelle scuole funziona. Secondo i ricercatori della Cochrane Library la strategia attuata su bambini e giovanissimi, che ancora non hanno iniziato a fumare, riduce effettivamente il numero di quanto inizieranno a farlo negli anni successivi. Secondo i dati riferiti dal Ministero della Salute, si stima che in Italia siano attribuibili al fumo di tabacco dalle 70mila alle 83mila morti l anno. Oltre il 25 per cento di questi decessi è compreso tra i 35 e i 65 anni di età e oltre un milione sono gli anni di vita in buona salute persi. Questi dati fanno del fumo di tabacco la principale causa prevenibile di mortalità nel nostro Paese, come nel resto del mondo occidentale. Stando a diverse fonti, circa il 70 per cento dei fumatori inizia prima dei 18 anni e oggi un quarto degli adolescenti tra i 13 e i 15 anni si è già acceso la prima sigaretta. Ecco perché, secondo gli esperti, è fondamentale iniziare a informare i giovani sui danni del fumo fin da piccoli, prima che cadano preda di un abitudine di cui è poi difficile liberarsi. Ma le lezioni anti-fumo nelle scuole sono un mezzo efficace? LO STUDIO - Per rispondere a questa domanda i ricercatori della Cochrane hanno analizzato i dati di 134 studi, condotti in 25 diversi Paesi, coinvolgendo quasi 500mila studenti fra i 5 e i 18 anni. Di questi, 49 studi si erano concentrati sull atteggiamento verso il fumo di chi non aveva ancora iniziato a usare tabacco: «Ne è emerso - dicono gli autori - che sul lungo periodo gli interventi anti-fumo tra i banchi funzionano perché il numero di ragazzi che s accende la prima sigaretta dopo queste lezioni speciali è minore rispetto alla media. E in particolare paiono utili, oltre alle informazioni sui danni causati dal tabacco, le strategie che vengono insegnate per resistere alla "pressione sociale" che li induce a fumare». A nulla sembrano valere, invece, lezioni supplementari o sessioni informative aggiuntive negli studenti che hanno già iniziato, tra i quali il numero di fumatori non pare diminuire nonostante le strategie messe in atto con sedute extra. FOTOGRAFIA DELL ITALIA CHE FUMA - In Italia, secondo i risultati dell indagine Iss-Doxa 2012, sono 10,8 milioni i fumatori adulti al di sopra dei 15 anni di età (20,8 per cento della popolazione). Di questi, 6,1 milioni sono uomini (24,6 per cento), 4,7 milioni sono donne (17,2 per cento). Tra il 2011 e il 2012 si registra un decremento della prevalenza del fumo di sigarette che è passato dal 22,7 per cento al 20,8. La fascia d età con la più alta percentuale di fumatori è quella compresa tra i 25-44 anni dove si registra un 33,7 per cento per gli uomini e un 24,1 per cento per le donne. Per i giovani fumatori (15-24 anni) si ha una prevalenza del 20,9 per cento per i maschi e del 16 per cento per le donne e per gli ultra 65enni del 10,9 per cento per gli uomini e del 5,6 per cento per le donne. La percentuale dei fumatori che ha iniziato prima dei 15 anni è diminuita negli ultimi anni passando dal 18,8 per cento nel 2009 al 13,3 per cento nel 2012. Fortunatamente, però, secondo i dati pubblicati a giugno 2012 dal sistema di sorveglianza Passi, la maggioranza degli adulti di 18-69 anni in Italia non fuma o ha smesso di fumare.

Corriere della Sera http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/13_aprile_30/lezioni-fumo-scuola_2bbe... Page 2 of 2 02/05/2013 Solo 3 adulti su 10 hanno questa abitudine, più frequente tra gli uomini, negli adulti di 25-34 anni e nella popolazione più svantaggiata dal punto di vista socio-economico. Vera Martinella (Fondazione Veronesi) stampa chiudi