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Elementi multimediali GRAFICA Anti-aliasing (deinterlaccia) Una funzione del software per la grafica che elimina o attenua l effetto frastagliato dei bordi curvi a bassa risoluzione. Filtratura di un'immagine bitmap usata per rimuovere i bordi frastagliati. I pixel intermedi lungo i bordi vengono riempiti per rendere più uniformi le transizioni fra i bordi e l'immagine circostante. Clonazione Duplicazione di pixel da una parte dell immagine ad un altra. Curve di Bézier Curve definite con metodi matematici (vettoriali), diverse da quelle disegnate come un insieme di punti o pixel (raster). Il vantaggio di queste curve è che possono essere ridimensionate senza l'effetto frastagliato ottenuto dall'ingrandimento dei font o delle immagini bitmap. Dentellature Differenze di livello evidenti nel bordo curvo di un'immagine o di un carattere del testo, prodotte dall'ingrandimento di un'immagine bitmap. Digitale L'utilizzo di una serie di impulsi elettronici discreti per rappresentare i dati. Nei sistemi di imaging digitali, vengono solitamente utilizzati 256 passaggi (8 bit o 1 byte) per rappresentare la scala di grigio o le proprietà di un colore. Disegni Immagini orientale agli oggetti o immagini vettoriali. Figure create da una serie di istruzioni che indicano al computer di disegnare linee, curve, rettangoli e altri oggetti. Disegno al tratto Un disegno o un elemento di un lavoro in bianco e nero senza retini. Il disegno al tratto può essere rappresentato da un file grafico con risoluzione di un bit. Disegno orientato agli oggetti Disegno basato su immagini vettoriali, composto da diversi elementi e forme descritti matematicamente anziché tramite la specifica del colore e della posizione di ogni punto. Si contrappone alle immagini bitmap, che invece sono composte da singoli pixel. Dithering Processo in cui un intervallo di colori o di grigi viene simulato sullo schermo. Il dithering crea l'impressione di un terzo colore regolando i colori di due pixel adiacenti; l'occhio umano percepisce i due colori come un unico colore. Spesso viene usato quando un'immagine di qualità elevata (per esempio una foto 16 bit) viene convertita in un'immagine di qualità inferiore. La conversione delle immagini in modalità colore Tavolozza consente di usare il dithering per migliorarne l'aspetto. Il dithering posiziona i pixel con colori o valori specifici tenendo conto della posizione degli altri pixel di un colore specifico. La relazione tra i pixel di diverso colore crea la simulazione di colori supplementari, non esistenti nella tavolozza colore. È possibile usare due tipi di dithering: dithering ordinato e diffusione errore. Il dithering ordinato approssima le fusioni di colori usando motivi di punti fissi; pertanto i colori uniformi vengono accentuati e i bordi appaiono più netti. La diffusione di errore distribuisce i pixel in modo irregolare, attenuando bordi e colori. Jarvis, Stucki e Floyd- Steinberg sono metodi di diffusione errore. DPI (punti per pollice, Dots Per Inch) Misura della risoluzione di una stampante in punti per pollice. Le tipiche stampanti laser desktop stampano a 300 dpi. Le fotocompositrici riescono a stampare con risoluzioni di 1270 o 2540 dpi. Le stampanti con capacità DPI più elevate producono stampe più omogenee e più pulite. Il termine dpi viene inoltre usato per misurare la risoluzione della scansione e per indicare la risoluzione della bitmap. Modulo 8 ELEMENTI MULTIMEDIALI pag. 1

GIF Acronimo per Graphics Interchange Format. Un noto formato grafico per immagini destinate al Web. Le immagini in questo formato si presentano bene pur essendo a bassa risoluzione. GIF animato Un tipo di formato di file sequenziale dove più immagmi bitmap sono visualizzate una dopo l'altra. I file GIF animati erano usati per la creazione di animazioni sul Web prima della diffusione di Flash. Immagine bitmap Un'immagine composta di singoli punti o pixel che creano un mosaico. Ogni pixel può essere rappresentato da più di un bit. Un'immagine a 1 bit è in bianco e nero, perché ogni bit può assumere solo due valori (per esempio, O per il bianco e 1 per il nero). Per ottenere 256 colori, ogni pixel richiede otto bit (28). Un'immagine a 24 bit è un'immagine con 24 bit per pixel (224), quindi potrebbe contenere 16.777.216 colori. Poiché il file deve contenere le informazioni sul colore e la posizione di ogni pixel, lo spazio su disco necessario per le immagini bitmap è solitamente piuttosto rilevante. La maggior parte delle fotografie digitali e delle acquisizioni da schermo sono immagini bitmap. Immagine vettoriale A Tavolozza 8 Bit 72 dpi Tavolozza 8 Bit 72 dpi con anti-aliasing in Dithering Modulo 8 ELEMENTI MULTIMEDIALI pag. 2

Tavolozza 8 Bit 300 dpi Immagine raster Una classe di immagini create e organizzate in una matrice rettangolare di bitmap. Spesso sono create da programmi di disegno, fax o scanner per la visualizzazione e la stampa. Immagine vettoriale Immagini definite utilizzando punti di coordinate, linee tracciate con precisione matematica e curve, che possono essere liberamente ruotate e ridimensionate senza la degradazione dell'immagine nell'output finale. I font, per esempio PostScript e True Type, e le illustrazioni create con le applicazioni per il disegno sono esempi comuni di oggetti vettoriali. JPG o JPEG Un algoritmo di compressione che riduce le dimensioni del file delle immagini bitmap, che prende il nome da Joint Photographic Experts Group, l'organizzazione industriale che ha creato lo standard. JPEG è un metodo di compressione "dissipativo" e la qualità dell'immagine viene ridotta in maniera direttamente proporzionale alla quantità di compressione. Modello di colore La tavolozza di colori Web per la descrizione del colore, per esempio RGB, HLS, CIELAB ocmyk PICT/PICT2 Un formato comune per definire le immagini bitmap su Macintosh. Il formato PICT2 più recente supporta colori a 24 bit. Modulo 8 ELEMENTI MULTIMEDIALI pag. 3

Pixel Unità di visualizzazione che corrisponde a un punto colorato, nero, bianco o in scala di grigio sullo schermo. Le dimensioni tipiche dello stage per un monitor a 14" sono 640 pixel x 480 pixel. PPI Pixel Per Inch; è utilizzato per indicare la risoluzione di un'immagine. Profondità in bit Misura quanti colori possono essere contenuti in un'immagine. Un colore a 8 bit corrisponde a 256 colori, uno a 16 bit corrisponde a 32.768 colori e uno a 32 bit corrisponde a 16,7 milioni di colori. Le immagini a colori sono importate in Flash alla profondità in bit delle impostazioni correnti del monitor, indipendentemente dal valore effettivo dell'immagine. Pt Abbreviazione per punto. Raster Una rappresentazione bitmap di dati grafici. RGB Acronimo per Red (rosso), Green (verde) e Blue (blu), i colori della luce proiettata dalbmonitor in un computer che, quando uniti, simulano un sottoinsieme dello spettro visivo. Quando un'immagine a colori viene acquisita, i dati RGB vengono raccolti dallo scanner e poi convertiti in dati CMYK in uno dei passaggi successivi del procedimento. Si riferisce anche al modello di colore della maggior parte delle immagini digitali. Ridimensionamento II metodo utilizzato da un programma per ridurre o ingrandire la quantità di spazio che occupa un'immagine, moltiplicando i dati per un fattore di scala. Il ridimensionamento può essere proporzionale oppure relativo a una sola dimensione. Risoluzione La densità di informazioni grafiche espresse in punti per pollice (dots per inch, dpi) o pixel per pollice (pixel per inch, ppi). Tavolozza - Modalità dell'immagine e mappatura dei colori La maggior parte delle immagini bitmap che si incontrano nel lavoro appartengono a due diverse categorie: colore indicizzato (indexed color) e canale di colore (channel color) e ciascuno di questi tipi di bitmap è memorizzato su disco in uno speciale formato di file utilizzato per esprimere valori di colore in modo univoco. Diversamente dal disegno vettoriale tutte le immagini bitmap visualizzano contenuto di immagine e valori di colore tramite la disposizione dei pixel. In altre parole, i pixel rappresentano il riempimento di colore di una fotografia di una palla, ma rappresentano anche il contorno della palla e la luce e ombreggiatura. Poiché le immagini bitmap o immagini raster dipendono interamente da blocchetti da costruzione rettangolari (pixel) sia per la forma sia per le sfumature del contenuto dell'immagine, si tornerà spesso alle possibilità del colore e alla disposizione dei pixel in un formato di file per le descrizioni qualitative di un'immagine bitmap. Il termine bitmap è stato dapprima inventato per la descrizione di un singolo bit di informazioni rappresentato su una griglia invisibile che definisce le dimensioni di un'immagine. Un singolo bit di informazione digitale è in grado, tuttavia, di esprimere solo uno stato (on, acceso oppure off, spento) di un pixel: questo da per risultato un'immagine bitmap con una possibilità di rappresentare due colori (normalmente il bianco e il nero). Con l'aumento della capacità di calcolo dei personal computer, in un pixel è stato possibile memorizzare più informazioni e oggi il termine bitmap è un termine in qualche modo eredità del passato, poiché i byte di informazioni possono oggi essere utilizzati per esprimere una gamma più ampia di valori di colore. Le immagini RGB hanno la capacità di rappresentare 16,7 milioni di valori univoci entro un formato di immagine bitmap, poiché le immagini RGB hanno 24 bit di informazioni per ogni pixel colorato (2 elevato alla 24-esima potenza). Le immagini in scala di grigi hanno una capacità di colore di otto bit (un byte) di informazioni per pixel. Le applicazioni per il disegno usano schemi di codifica per organizzare le informazioni relative ai colori in un formato di file facile da richiamare e indipendente dalla piattaforma. Gli utenti possono scegliere il tipo di file bitmap (BMP, PCX, TIFF ecc.) nel quale salvare un'immagine, ma i formati di grafica bitmap possono essere suddivisi in due categorie distinte, come si vedrà nelle sezioni seguenti. Immagini a colori indicizzati Le immagini a colori indicizzati normalmente possiedono una capacità di colore massima di 8 bit per pixel e danno per risultato immagini bitmap che contengono 256 valori di colore univoci. Un'immagine a colori indicizzati è Modulo 8 ELEMENTI MULTIMEDIALI pag. 4

memorizzata da un programma applicativo di disegno tramite una tabella di colori (detta anche tabella di ricerca, lookup table oppure tavolozza dei colori) che fa parte delle informazioni della intestazione di un file a colori indicizzati. Questo indice di valori di colore specifici viene poi letto da un programma applicativo prima del caricamento in memoria del file salvato in questo formato. Ovviamente, la gamma completa dei colori visibili non può essere salvata fedelmente nel formato a colori indicizzati e i programmi di fotoritocco effettuano la riduzione dei colori per eliminare alcuni colori nella creazione delle immagini a colori indicizzati. Come risultato del tentativo di un programma di "truccare" i colori che non possono esistere all'interno della tavolozza dei colori limitata di un'immagine indicizzata, si vedrà spesso l'effetto dithering, cioè pixel colorati sparsi a caso in vari punti di un'immagine indicizzata. Il formato di colori indicizzati non rappresenta la scelta ideale per operazioni di editing. Tuttavia, le immagini a colori indicizzati offrono una struttura compatta di file usata con il formato GIF (per la grafica delle Pagine Web) e con altri formati di file usati nelle presentazioni elettroniche. Immagini basate sui canali di colore Le immagini basate sui canali di colore (channel color images) offrono la gamma più ampia di colori disponibile poiché, diversamente dalle immagini indicizzate, le informazioni sui colori vengono memorizzate come forze relative dei colori componenti. La maggior parte delle immagini TIF, Targa e CPT usano tre canali distinti di colore per esprimere un'immagine a colori composita; questi tre canali di colore vengono presentati all'utente come canali con scale di grigi a 8 bit la cui relativa luminosità costituisce un contributo del canale di colore all'immagine complessiva. In generale, le immagini basate sui canali di colore non vengono caricate in un'applicazione velocemente come le immagini a colori indicizzati, poiché il programma applicativo non legge un'intestazione contenente le informazioni dei colori. Vengono invece mescolati insieme valori espliciti di luminosità relativi al colore rosso, verde e blu per presentare l'immagine composita (RGB) ottenuta con i canali di colore. Le immagini in scala di grigi sono limitate a 256 tonalità univoche, ma possono essere considerate immagini basate su canale di un unico colore. È vero che una della tavolozza dei colori indicizzata può essere utilizzata per la creazione di un'immagine in scala di grigi, ma le immagini scandite in modalità di scala di grigi oppure ridotte a scala di grigi da un formato RGB, conservano la disposizione di formato del canale colorato. È questo formato di canale colorato che verrà usato in tutto questo capitolo per le immagini bitmap, poiché le immagini di canale colorato, anche in scala di grigi, hanno un aspetto migliore quando inviate a dispositivi di stampa e possono contenere più colori univoci delle immagini indicizzate. La gamma di colori visibile e i suoli sottoinsiemi: i colori del monitor Il monitor del PC è una finestra sul mondo più basto dello spettro di luce visibile. I monitor creano i colori che si vedono sullo schermo combinando la luce rossa, verde e blu. Poiché un monitor per computer e una scheda video sono destinati ad esprimere tutti i possibili colori come combinazione di valori di luminosità rosso, verde e blu su una scala da 0 a 255, la gamma di colori di un monitor è limitata a 16,7 milioni di colori. Un totale di 16,7 milioni di colori fornisce all'utente una tavolozza di colori sufficientemente ampia per esprimere la maggior parte dei concetti grafici. Gruppi di fosfori rossi, verdi e blu sul monitor vengono caricati da una serie di segnali di voltaggio trasmessi dal PC per visualizzare i colori nel modello di colori RGB. I colori RGB sono un sottoinsieme dello spettro visibile perché non possono esprimere tutti i colori che l'occhio umano è in grado di percepire. Diversamente dall'occhio umano, il colore digitale deve essere quantificato (suddiviso in valori numerici interi discreti) prima che un'immagine digitale a colori possa essere scritta su un mezzo digitale come il disco rigido di un computer. La differenza tra il colore visualizzato sullo schermo e quello percepito dai recettori degli occhi è irrilevante. In realtà, il colore RGB è stato creato per i video dei computer nel modo più prossimo possibile in senso elettronico alla percezione della luce rossa, verde e blu da parte dei recettori dell'occhio umano. Ma lo spazio dei colori RGB, espresso come modello di colori, non è il più intuitivo da comprendere ne il più semplice da utilizzare, principalmente perché gli artisti sono stati educati a ottenere i colori mescolando tra loro pigmenti che riflettono luce e non unendo differenti quantità di luce colorata. Risulta a volte difficile per gli artisti adattarsi al metodo di miscelazione dei colori del PC, utilizzando principi additivi di luce anziché principi sottrattivi di pigmenti. I colori RGB rappresentano il modello fisico utilizzato dal monitor per visualizzare i colori, ma l'output finale del disegno non è con molta probabilità un monitor di computer. Il disegno finito dovrà essere molto probabilmente stampato su qualcosa che utilizza pigmenti sottrattivi o tinte per ricreare i colori presenti nel disegno. Altri modelli di colori, come il CMYK (ciano, magenta, giallo e nero) e i sistemi di corrispondenze di colori come il Pantone, sono stati sviluppati per facilitare la selezione dei colori in modo da riprodurli correttamente in stampa Modulo 8 ELEMENTI MULTIMEDIALI pag. 5

GAMMA DI COLORI E MODELLI DI COLORI SOVRAPPOSTI 1- lo spettro visibile è lo spazio di colori più ampio, all'interno del quale esistono gli altri modelli di colori per la riproduzione a video e in stampa Non tutti i colori possono essere rappresentati da un modello di colori RGB o da un qualsiasi altro modello di colori utilizzato per descrivere le relazioni dei colori e lo spazio del colore. L'incapacità del computer a offrire tutti i colori dello spettro visibile simula l'esperienza reale nella quale non tutti i colori possono essere creati miscelando tra loro pigmenti e tinte. Il metodo e i materiali utilizzati per stampare un colore dipendono dal numero di colori che si può esprimere. A titolo di esempio, il tipico procedimento in quadricromia utilizzato dagli uffici di stampa commerciali per stampare "a pieni colori" produce un insieme di colori differente da quello prodotto da una stampante digitale che utilizza toner, cera o tinta. La gradazione di colori che può essere prodotta da un modello di colori o da un dispositivo di output è detta gamma di colori. Una gamma di colori è sempre costituita da un insieme limitato di colori, un sottoinsieme della gamma di colori visibile. In Figura1, è riprodotto un modello dello spettro visibile con sottoinsiemi di colori del computer al suo interno. All'esterno dello spazio dei colori dello spettro visibile, una ruota di colori include i nomi che descrivono i colori primari e secondari. La tradizionale ruota dei colori è una convenzione imprecisa utilizzata per descrivere le relazioni tra i colori; quando gli occhi percepiscono il colore, lo spazio di colori dello spettro visibile viene deviato verso i verdi e lontano dai blu. Questa deviazione è dovuta al fatto che un maggior numero di recettori dell'occhio umano è sensibile alla lunghezza d'onda di energia che consente di vedere il verde, mentre un minor numero di recettori è dedicato alle lunghezze d'onda associate al blu. Se si considera l'output finale della maggior parte delle attività di disegno, si vede che la stampa commerciale e la visualizzazione sullo schermo sono due delle aree più importanti nelle quali entra in gioco l'accuratezza della definizione dei colori. Ad esempio, se si disegna un logo aziendale con un motivo riprodotto con una combinazione di colori, si produce una copia stampata del disegno nel quale si ottengono sfumature di colore differenti e lo si sottopone al cliente, viene meno l'effetto di comunicazione implicito nel disegno originario. Questa imprecisione nella comunicazione si verifica normalmente quando non si ha una chiara comprensione del fatto che i colori del monitor (espressi nel modello di colori RGB) non corrispondono esattamente al procedimento di definizione dei Modulo 8 ELEMENTI MULTIMEDIALI pag. 6

colori che compongono un'immagine stampata (espressi nel modello di colori CMYK). Se si esamina ancora una volta la Figura 1, si vede che il modello di colori CMYK e il modello di colori RGB occupano aree differenti dello spettro visibile e che esiste solo un'area ristretta nella quale i due modelli si sovrappongono. Quest'area di sovrapposizione dei modelli di colori RGB e CMYK può sembrare uno spazio di lavoro confinante, ma la maggior parte del contenuto dei colori che si vedono nelle riviste e nei libri di tavole utilizza il modello di colori CMYK. Modello di colori CMYK II procedimento di definizione dei colori è una combinazione di tré pigmenti prima-ri (ciano, magenta e giallo), più un quarto colore, il nero, per rappresentare un'immagine a pieni colori. Poiché i pigmenti dei colori primari contengono spesso impurità, si ricorre a una pellicola di nero per essere certi che le aree nere di un'immagine a pieni colori vengano effettivamente rappresentate come nere. Anche se la corrispondenza tra i tre pigmenti primari e le tre componenti primarie della luce utilizzate nel modello di colori RGB è minima, si può creare con un software grafico una rappresentazione CMYK per fornire al disegnatore una stima generale di come un disegno a colori verrà stampato. A prima vista, potrebbe sembrare che gli artisti siano facilitati da questa impostazione nel disegnare un'immagine a colori "legali", cioè un disegno contenente solo colori che rientrano nella gamma CMYK. Ma esistono due importanti motivi per i quali non si deve fare troppo affidamento sui propri occhi quando si disegna un'immagine per un output CMYK: I colori dei monitor RGB, per impostazione predefinita, non rappresentano colori simili a quelli del modello di colori CMYK. Le applicazioni grafiche devono eseguire numerosi calcoli per visualizzare i valori CMYK e, poiché questa attività richiede un uso intensivo del processore, le applicazioni rimangono in modalità RGB a meno che l'utente non richieda esplicitamente una conversione della visualizzazione a colori. I valori CMYK visualizzati sullo schermo sono approssimazioni. Anche quando si seleziona esplicitamente nelle applicazioni una visualizzazione CMYK, si indica al programma di utilizzare un modello RGB interno per visualizzare un modello di colori differente su un monitor che utilizza fosfori rossi, verdi e blu e non ciano, magenta e gialli. Sussiste quindi una discrepanza di base tra i colori necessari per la stampa e i colori utilizzati dal computer per miscelare uno specifico colore. Modulo 8 ELEMENTI MULTIMEDIALI pag. 7

I modelli di colori RGB e HSB tavolozza RGB Poiché il modello RGB è basato sul principio additivo anziché su quello sottrattivo, basato sui pigmenti, del modello CMYK, i valori più bassi di luminosità dei componenti di colori RGB definiscono un colore sempre più prossimo al nero. La qualità che i modelli di colori RGB e CMYK hanno in comune è rappresentata dal fatto che entrambi sono modelli empirici, basati sulla matematica, dai quali gli ingeneri e i programmatori, in prima istanza, e i disegnatori alla fine traggono notevole vantaggio. E importante comprendere la relazione tra i valori dei colori primari nei modelli di colori, ma per lavorare rapidamente nella definizione di un colore da utilizzare, il modello di colori HSB (Hue/Saturation/Brightness) è probabilmente il migliore. Nel 1978, il Dott. Alvy Smith, per trovare una soluzione all'esigenza degli artisti tradizionali di descrivere i colori nella propria attività con la grafica per computer, sviluppò il modello di colori Hue-Saturation-Value (HSV) che genera lo spazio di colori RGB, ma presenta una struttura organizzativa più simile a una tavolozza, semplice da utilizzare. Quasi contemporaneamente, Geraid Murch della Tektronix ha creato il modello di colori Hue-Lightness- Saturation (HLS) e successivamente sono stati sviluppati vari altri modelli che descrivono i colori del computer in termini amichevoli. I due modelli sono molto semplici da utilizzare, ma si deve essere coscienti del fatto che gli spazi dei colori HSB e HSL hanno una gamma di colori differenti da quelli del modello di colori CMYK e questo significa che è facile specificare colori che non risultano essere colori CMYK ammissibili. Se l'output deve essere riportato su pellicola anziché stampato su carta (operazione quest'ultima che richiede l'uso del modello di colori CMYK) oppure utilizzato semplicemente per una presentazione su un monitor, le specifiche di colore CMYK sono irrilevanti; in questo caso si può disegnare liberamente senza le restrizioni della gamma di colori. Modulo 8 ELEMENTI MULTIMEDIALI pag. 8

tavolozza HSB Gli acronimi HSV, HSB e HSL possono risultare oscuri se non si comprende il significato dei componenti dei colori. Le seguenti definizioni illustrano le qualità dei colori che consentono di descrivere uno specifico colore nella finestra di dialogo Uniform Fili. Hue (tonalità). La tonalità è quanto viene percepito quale principale qualità distinguibile di un colore visualizzato. I colori Blu scuro, azzurro pastello e blu pervinca appartengono tutti alla tonalità nello spettro visibile che è composto principalmente dalle lunghezze d'onda che producono il blu. La quantità di nero o bianco che viene aggiunta al colore ha effetto sulla sfumatura o tinta di una tonalità. Saturation (saturazione). La saturazione è la misura dell'energia relativa di una lunghezza d'onda della luce. Un pezzette blu di candito, ad esempio, appare ricco nel colore riflesso in direzione dell'osservatore, perché il blu viene riflesso mentre le altre lunghezze d'onda della luce nello spettro visibile vengono quasi completamente assorbite dal candito. Una scena con una bassa saturazione, come una fotografia in bianco e nero, non ha una tonalità predominante e tutte le frequenze delle lunghezze d'onda della luce sono riflesse dalla fotografie in ugual misura. Brightness, Lightness, Value (brillantezza, luminosità, valore). Questi tre termini sono diventati sinonimi, quando riferiti ai colori del computer, fondamentalmente perché queste qualità dei colori descrivono come la luce fisica (non la luce generata da un monitor) viene riflessa da un superficie. Brightness è la misura dell'entità della luce riflessa da una superficie. Lightness è una combinazione di saturazione di colore e luminosità; è una descrizione più accurata del fenomeno di riproduzione dei colori del mondo reale, ma il modello HLS nella sua accuratezza è più difficile da gestire da parte degli artisti. Valore è la misura relativa delle quantità di puro nero o bianco aggiunte a un colore per produrre una sfumatura (colore frammisto con il nero) o una tinta (colore frammisto con il bianco). Modulo 8 ELEMENTI MULTIMEDIALI pag. 9

PANTONE, DuPont, FOCOLTONE, TRUMATCH e altre tavolozze Esistono varie specifiche standard di colori tra i quali i disegnatori e le aziende possono scegliere per avere la certezza che un logo, ad esempio, abbia sempre lo stesso aspetto, sia esso utilizzato a Londra o ad Albuquerque. PANTONE è la specifica standard di colori più ampiamente utilizzata; è difficile trovare una stampante commerciale che non disponga dei colori PANTONE. I colori del PANTONE Matching System possono avere configurazioni differenti, ma i due tipi più diffusi sono la quadricromia e le tinte piatte. La differenza tra i sistemi può essere definita nel modo seguente: La quadricromia viene creata applicando successivamente pellicole di inchiostro Ciano, Magenta, Giallo e Nero sulla pagina stampata per creare l'effetto del colore pieno. La quadricromia PANTONE utilizza uno specifico valore per gli inchiostri CMYK e gli inchiostri vengono miscelati secondo le specifiche stabilite dalla PANTONE Inc. Si noti che quando si seleziona PANTONE nella lista Palette, i campi CMYK nella finestra di dialogo Uniform Fili sono attenuati. Questo perché se si cambiano le percentuali di inchiostri PANTONE, si specifica un colore non- PANTONE. E inversamente, se si copiano i valori CMYK presenti nei campi numerici di un PANTONE per creare un colore utilizzando il modello di colori CMYK, il colore visualizzato sullo schermo non corrisponderà all'output fisico perché i colori PANTONE hanno una formula unica che prende in considerazione non solo la formulazione dell'inchiostro ma anche il tipo di carta. Le tinte piatte sono un inchiostro premiscelato che viene applicato in un solo passo a un'area specifica di un disegno. Diversamente dalla quadricromia, una tinta piatta non deve essere creata con sovrapposizioni successive dei vari componenti di colore. Una tinta piatta può essere il secondo colore di una stampa in bianco e nero o una pellicola di stampa addizionale aggiunta a una stampa effettuata in quadricromia. Le tinte piatte vengono normalmente utilizzate per evidenziare un'area di un disegno; inchiostri fluorescenti o metallici, ad esempio, vengono a volte utilizzati quali tinte piatte per richiamare l'attenzione sul nome di un prodotto. Modulo 8 ELEMENTI MULTIMEDIALI pag. 10

Uso dello scanner Lo scanner digitalizza immagini B/N e COLORE con tempi identici solo se si tratta di un recente scanner a passata singola (o uno scanner manuale). In uno scanner a tripla passata (occorrono 3 scansioni, una per ogni colore fondamentale, per completare l'acquisizione di una pagina a colori) il tempo di scansione per il colore è maggiore. La risoluzione (punti per pollice = dpi) della digitalizzazione deve essere scelta oculatamente per molti motivi: una scansione ad alta risoluzione (da 200 dpi in su) occupa moltissimo spazio sul disco rigido; è difficile da gestire se non si possiede un PC aggiornato; comporta un sensibile tempo di caricamento; comporta un sensibile tempo di stampa; se inserita in pagine web viene visualizzata molto lentamente. In caso di fotocopie (lo scanner può farle) occorre un software specifico altrimenti i tempi di realizzazione di una fotocopia sono eccessivamente lunghi (si tratta di digitalizzare una pagina e mandarla in stampa). Ocr L'OCR (OPTICAL CHARACTER RECOGNITION riconoscimento ottico dei caratteri) permette di inserire intere pagine di testo nei documenti realizzati con un programma di videoscrittura ma si tenga presente che non tutti i testi vengono riconosciuti facilmente da tale programma. Un testo sottolineato, rovinato, macchiato o con caratteri eccessivamente minuti non sarà decodificato correttamente. L'OCR non riconosce i testi manoscritti. In commercio, sono reperibili varie applicazioni software che hanno lo scopo di aiutare gli utenti nella conversione in formato elettronico dei documenti archiviati. L OCR, nella creazione del testo in base all'aspetto di una pagina sottoposta a scansione, effettua l'accoppiamento dei caratteri e dei modelli. Ad esempio, la lettera O stampata viene valutata dall OCR come caratterizzata da proprietà simili alla forma di una O memorizzata all'interno del programma OCR. Si pensi a uno stampino che produce la lettera O. Se si dovesse sovrapporre lo stampino alla lettera O stampata di dimensione simile si troverebbe che quasi tutte le lettere O stampate corrispondono a quella dello stampino. L OCR è più complesso e sofisticato, ma l'esempio è l'operazione fisica equivalente eseguita dall OCR su un'area selezionata di una pagina scandita. Modulo 8 ELEMENTI MULTIMEDIALI pag. 11