Dott.ssa Marina Corti

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SEMINARIO PER MEDICI COMPETENTI DI AZIENDE IMPEGNATE IN LAVORAZIONI SU ACCIAIO INOX INQUINAMENTO AMBIENTALE ED INDICATORI BIOLOGICI: DATI DI RIFERIMENTO. REGGIO EMILIA 20/10/2017 Dott.ssa Marina Corti Medico del Lavoro, SPSAL - AUSL di RE 1

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO IARC: Arsenic, Metals, Fibres and Dusts. VOL. 100 C A Rewiew of human Carcinogens (2012) COORDINAMENTO TECNICO PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO «Protezione da agenti cancerogeni e/o mutageni-linee Guida» 2002 SVERRE LANGARD : Biological and environmental aspects of chromium (1982) WHO: «Air Quality Guidelines for Europe» second edition (2000) ARPA Umbria: Cromo esavalente nell area della Conca Ternana, uno studio preliminare anno 2015-2016 ARPA UMBRIA: Monitoraggi ARIA- Metalli su PM10- Monitoraggio anno 2015 e 2016 ARPAE Report Annuale Rete Regionale Qualità dell aria Parma anno 2015 ARPAE Rapporto Annuale sulla qualità dell aria Reggio Emilia anno 2015 SIMLII: Linee guida per il monitoraggio biologico (2013) SIMLII: Linee guida per la sorveglianza sanitaria degli esposti ad agenti cancerogeni e mutageni in ambienti di lavoro (2013) SOCIETA ITALIANA VALORI DI RIFERIMENTO: Terza lista dei valori di riferimento per elementi, composti organici e loro metaboliti edizione 2011 ISS: «Rapporti ISTISAN 11/9 IT: Programma per il biomonitoraggio dell esposizione della popolazione italiana (PROBE): dose interna dei metalli (2011) AIDII, SIMLII, SIVR: Position Paper: Criteri Metodologici per la valutazione e proposta di valori-guida (VG) nazionali per il controllo dell esposizione professionale a fattori di rischio chimici (2015) 2

Consiste nell unione di due parti metalliche ottenuta fondendo insieme i lembi ravvicinati dei pezzi da congiungere L operazione si può effettuare senza metallo di apporto, per fusione dei lembi tramite procedimento TIG oppure con metallo d apporto in elettrodo (filo MIG, filo per arco sommerso) SALDATURA SALDOBRASATURA: COSTITUISCE UN CASO PARTICOLARE (DI SALDATURA), A BASSA TEMPERATURA (< 700 ), VENGONO UTILIZZATE BARRETTE METALLICHE D APPORTO COSTITUITE DA UNA LEGA CHE PUO CONTENERE ARGENTO, RAME, ZINCO. IN PASSATO UTILIZZATO ANCHE CADMIO! 3

SALDATURA INOX La saldatura di acciai inossidabili comprende diverse attività lavorative nelle quali si utilizzano leghe contenenti nichel e cromo e quindi: Saldatura dei vari tipi di «acciaio legato» Saldatura diretta di acciaio inox Impiego di leghe contenenti nichel e cromo anche come materiale d apporto Taglio con cannello ossiacetilenico Taglio laser e taglio plasma di acciaio inox SPESSO UTILIZATA MODALITA DI SALDATURA TIG E MIG E GLI ACCIAI UTILIZZATI CONTENGONO SIGNIFICATIVE PERCENTUALI DI NICHEL (8-14%) E CROMO (16-20%) 4

FUMI DI SALDATURA- CLASSIFICAZIONE IARC I fumi di saldatura vengono classificati dallo IARC come possibili cancerogeni (gruppo 2 B) ma vari metalli in essi contenuti sono considerati cancerogeni certi per l uomo Tali metalli nell ambiente ad alta temperatura della saldatura, possono essere presenti sia in forma metallica, che come ossidi e comunque in stati di ossidazione per cui sono classificati come cancerogeni (Nichel II, Cromo VI) (cancerogeni certi per la IARC GRUPPO 1 Volume 100 C- 2012) 5

CANCEROGENI-CLASSIFICAZIONE IARC GRUPPO 1 GRUPPO 2a GRUPPO 2b GRUPPO 3 GRUPPO 4 Cancerogeno per l uomo Probabilmente Cancerogeno per l uomo Possibilmente cancerogeno per l uomo Non classificabile Non cancerogeno per l uomo http://monographs.iarc.fr/eng/classification/ 6

CLASSIFICAZIONE DEI METALLI CANCEROGENI CHE POSSONO ESSERE PRESENTI NEI FUMI DI SALDATURA Elemento metallico Specie ACGIH DFG IARC CADMIO Cd e composti A2 1 1 CROMO Cr (VI) A1 (sol e insol) 2 (inal e sol) 1 Cr (III) A4 3 Cr metallico A4 3 NICHEL Ni metallico A5 1 2b Ni (II) 1 ACGIH: A1 cancerogenicità riconosciuta per l uomo; A2 cancerogeno sospetto; A3 cancerogeno riconosciuti per l animale con rilevanza non nota per l uomo; A4 non classificabile come cancerogeno per l uomo; A5 non sospetto come cancerogeno per l uomo. DFG: 1 sostanze che causano tumore nell uomo, evidenze da studi epidemiologici sull uomo o da meccanismi d azione certi; 2 sostanze che causano tumore nell uomo, evidenze da studi sugli animali 7

CLASSIFICAZIONE DEI METALLI CANCEROGENI - UE Agente Composti del Cr(VI) Composti del nickel Composti del Cadmio Classificazione 1A 1A 1B REGOLAMENTO CE 1272/2008 CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE CANCEROGENE IN 2 CATEGORIE: CATEGORIA 1 SOSTANZE CANCEROGENE PER L UOMO ACCERTATE O PRESUNTE A SUA VOLTA DISTINTE IN: 1A : OVE SIANO NOTI EFFETTI CANCEROGENI PER L UOMO SULLA BASE DI STUDI DIRETTAMENTE SULL UOMO 1 B : SOSTANZE PER CUI SI PRESUMONO EFFETTI CANCEROGENI PER L UOMO PREVALENTEMENTE SU BASE DI STUDI ANIMALI CATEGORIA 2 : SOSTANZE DI CUI SI SOSPETTANO EFFETTI CANCEROGENI PER L UOMO 8

DECRETO LEGISLATIVO 09 APRILE 2008 N. 81- CAPO II PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI La Norma affida ai DDL responsabilità delicate, in tema di igiene e sicurezza del lavoro: tra queste - Valutazione dei Rischi e, in particolare, la valutazione del rischio CANCEROGENO (= valutazione dell esposizione) (art. 236 DL 81/ 08), - Valutazione del possibile impatto sulla salute dei lavoratori (art. 242) e, quindi, sorveglianza sanitaria degli esposti - Registrazione degli esposti (Art.243) nell apposito registro 9

VALUTAZIONE DELL ESPOSIZIONE PROFESSIONALE Per accertare e documentare la situazione di esposizione lavorativa a cancerogeni e/o mutageni, sia il D.Lgs 25/02 sia il D. Lgs 66/00 prevedono il ricorso a misurazioni degli agenti mediante campionamenti ambientali allo scopo di determinare il livello di esposizione per via inalatoria e studiare l efficacia delle misure di prevenzione adottate Al fine del processo di valutazione è di grande utilità arrivare alla stima dell esposizione dei lavoratori assegnando una categoria quali-quantitativa dell esposizione COORDINAMENTO TECNICO PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME- PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E/O MUTAGENI - LINEE GUIDA (2002) 10

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO Art. 236. Valutazione del rischio Il datore di lavoro effettua una valutazione dell esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni. Tale valutazione andrà ad individuare: Caratteristiche delle lavorazioni I quantitativi prodotti ovvero utilizzati e la loro concentrazione Penetrazione degli agenti nell organismo attraverso le diverse vie di assorbimento Numero di lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni L esposizione dei lavoratori, ove nota e il grado della stessa 11 D.LGS. 81/2008 TITOLO IX CAPO II PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI

VALUTAZIONE DELL ESPOSIZIONE PROFESSIONALE - LIVELLI DI ESPOSIZIONE Ovvero stabilire IN QUALE CONDIZIONE SI TROVINO I LAVORATORI : POTENZIALMENTE ESPOSTI: il valore di esposizione ad agenti cancerogeni e/o mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale, solo per eventi imprevedibili e non sistematici. ESPOSTI: il valore di esposizione ad agenti cancerogeni e/o mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale (di riferimento) COORDINAMENTO TECNICO PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME- PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E/O MUTAGENI - LINEE GUIDA (2002) 12

DATI RELATIVI ALLA POPOLAZIONE NON PROFESSIONALMENTE ESPOSTA Per stimare o conoscere l esposizione della popolazione di riferimento sono necessari dati affidabili (da Istituzioni Nazionali o Internazionali, Riviste Scientifiche) sui livelli di inquinamento di gruppi o popolazioni, omogenei (per caratteristiche personali e geografiche/ambientali) con quelle dei lavoratori in esame Rispetto ai livelli di Cromo, Nichel, Cadmio ambientali (outdoor) sono disponibili alcuni dati raccolti dalle fonti citate 13

RASSEGNA DATI AMBIENTALI DA BIBLIOGRAFIA INTERNAZIONALE- CROMO TOTALE Area geografica Valore ng/m 3 Range ng/m 3 Autori Polo Sud 0.005 Maenhaut e Zoller (1977) Oceano Atlantico Isole Shetland, Norveglia 0.7 0.007-1.1 Duce e Zoller (1975) Canada 0.6 Europa 1-140 Nord America 1-300 Bowen (1979) Giappone 20-70 Biological and environmental aspects of chromium- SVERRE LANGARD - 1982 14

RASSEGNA DATI AMBIENTALI DA BIBLIOGRAFIA INTERNAZIONALE- NICHEL Area geografica Valore ng/m 3 Range ng/m 3 Autori Zone remote 1 Grandjean(1984) Ambienti urbani e rurali 5-35 Bennet (1984) In USA Aree urbane (in estate) Aree urbane (in inverno) Aree non urbane In Inghilterra Zone semirurali Grandi città(zone fortemente industrializzate) 17 25 6 N.R.C (1975) 19 10-50 Salmon (1978) 110-180 Bennet (1984) 15

RASSEGNA DATI AMBIENTALI DA BIBLIOGRAFIA INTERNAZIONALE Elemento metallico Area geografica Valore ng/m 3 Range ng/m 3 CROMO TOTALE 5-200 NICHEL TOTALE Aree urbane 1-10 Aree industrializzate 110-180 CADMIO TOTALE Aree urbane e industrializzate 6 WHO EUROPE-AIR QUALITY GUIDELINES-2000 16

VALORI OBIETTIVO E VALORI LIMITE PER LA QUALITA DELL ARIA Inquinante Valore Obiettivo Valore limite Arsenico 6 ng/m 3 Cadmio Nickel Benzo(a)pirene 5 ng/m 3 (anche da OMS) 20 ng/m 3 1 ng/m 3 Benzene 5 µg/m 3 D. Lgs 155/2010, «Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell aria ambiente e per un aria più pulita in Europa» 17

ATTIVITA DI ARPA UMBRIA NEL CONTESTO DELLA CONCA TERNANA Studi di monitoraggio della qualità dell aria in Umbria evidenziano sistematicamente la presenza di elevate concentrazioni di metalli nel particolato sospeso e nelle deposizioni atmosferiche della Conca Ternana. In particolare in questa zona è presente un importante polo siderurgico specializzato nella produzione di acciai speciali che risulta essere il maggiore responsabile degli elevati livelli di Cr e Ni misurati in atmosfera, tanto più elevati quanto più prossimi al punto di emissione. 18

ARPA UMBRIA- STAZIONI DI MONITORAGGIO 19

TAB. 1. REGIONE UMBRIA- CROMO E NICKEL (TOT. ) NEL PM 10 (in ng/m3) Metallo Luogo Media ± DS ng/m 3 Periodo Cr totale Monti Martani 5.7 ± 7.69 Media annuale 2015-16 Ni totale Monti Martani 0.9 ± 0.60 Media annuale 2015-16 Esempio di campionamento dei due metalli nelle PM10 in un sito di fondo della Regione Umbria, lontano da emissioni Studio ARPA Umbria Servizio Attività Analitica Aria 20

TAB. 2. REGIONE UMBRIA CROMO TOTALE NEL PM 10 ng/m 3 STAZIONI URBANE Monitoraggio 2015 RANGE ANNUALE Media Monitoraggio 2016 RANGE ANNAULE 18.7 14.4 Campionamenti di Cr Totale nella stazione urbana di Borgo Rivo http://www.arpa.umbria.it/monitoraggi/aria/ Studio ARPA Umbria Servizio Attività Analitica Aria 21

TAB. 6 REGIONE UMBRIA Cr TOTALE E Cr (VI) NEL PM 10 ng/m 3 Data inizio campionamento Borgo Rivo Cr (VI) Borgo Rivo Cr totale media del periodo Prisciano Cr (VI) Prisciano Cr totale Media del periodo 10/03/2016 6.65 14/03/2016 1.95 15/03/2016 1.65 29/03/2016 0.94 30/03/2016 0.24 1.33 31/03/2016 0.95 7.31 04/04/2016 0.60 14.8 3.07 05/04/2016 0.86 0.84 06/04/2016 0.63 3.92 07/04/2016 2.03 * 2.53 85.3 PERIODO PRIMAVERILE, IMPIANTO FUNZIONANTE Media del periodo 0.89 14.8 3.03 85.3 10/08/2016 < 0.20 0.34 11/08/2016 < 0.20 < 0.20 17/08/2016 < 0.20 < 0.20 10.0 4.2 18/08/2016 < 0.20 < 0.20 23/08/2016 < 0.20 * 0.24 Media del periodo 0.10 (< 0.20) 4.2 0.18 (< 0.20) 10.0 PERIODO ESTIVO, IMPIANTO FERMO 20/09/2016 0.84 1.23 21/09/2016 0.89 2.53 22/09/2016 0.76 10.8 1.00 29.9 26/09/2016 0.32 1.12 27/09/2016 0.38 Media del periodo 0.64 10.8 1.24 29.9 PERIODO ESTIVO, IMPIANTO 25 FUNZIONANTE

REGIONE UMBRIA Cr (VI) NEL PM10 ng/m3 RIEPILOGO Stazioni di monitoraggio Range valori Cr (VI) Area urbana (Borgo Rivo) < 0.20 2.03 Area industriale (Prisciano) < 0.20 6.65 27

TAB 7. REGIONE EMILIA ROMAGNA NICHEL NEL PM 10 IN ng/m 3 Media Città Periodo ng / m 3 1.6 Modena Media annuale (2015) 5 Castelnuovo Monti Mensile dicembre 2015 1.8 Vetto Mensile agosto 1.6 Parma Media annuale Dati ARPA anno 2015 Rapporto Annuale sulla qualità dell aria Rete Regionale Qualità dell aria 28

REGIONE E.R. E ARPA-ER- ILPROGETTO SUPERSITO Il Progetto SUPERSITO realizzato da Regione Emilia Romagna ed ARPAE-ER ha l obiettivo di migliorare le conoscenze relative agli aspetti ambientali e sanitari del particolato fine (PM 2.5 e PM 1) e ultrafine (inferiore al PM 0.1) presente in atmosfera sia all interno delle abitazioni (ambiente indoor) che all esterno (outdoor). Tra gli obiettivi del progetto anche quello di eseguire determinazioni tossicologiche per la valutazione delle tipologie di particelle contenenti elementi, composti o miscele di composti che hanno effetti sulla salute 29

IL PROGETTO SUPERSITO- STAZIONI DI MONITORAGGIO Siti di campionamento di particolato atmosferico rappresantativo di 5 realtà locali 30

Tab 8. SUPERSITO- VALORI DI INQUINAMENTO AMBIENTALE- CROMO TOTALE (ng/m 3 ) nel PM 2,5 Periodo 2011-2015 PARMA BOLOGNA SAN PIETRO CAPOFIUME RIMINI Media 1,53 1,54 1,58 1,57 D.S. 0,84 0,633 1,46 1,056 Mediana 1,49 1,41 1,28 1,26 95 percentile 2,58 2,59 3,16 2,96 Min. 0,85 0,68 0,68 0,69 Max 6,39 4,55 9,95 5,96 Dati cortes. Forniti da ARPAE- ER Dott. Vanes Poluzzi 31

Tab 9. SUPERSITO- VALORI DI INQUINAMENTO AMBIENTALE- NICHEL TOTALE (ng/m 3 ) nel PM 2,5 Periodo 2011-2015 PARMA BOLOGNA SAN PIETRO CAPOFIUME RIMINI Media 1,99 1,82 2,46 2,17 D.S. 2,092 0,949 4,45 3,573 Mediana 1,62 1,55 1,59 1,51 95 percentile 3,36 3,51 4,93 4,13 Min. 0,69 0,69 0,84 0,69 Max 26 8,79 40,61 39,18 32

Tab 10. SUPERSITO- VALORI DI INQUINAMENTO AMBIENTALE- CADMIO TOTALE (ng/m 3 ) nel PM 2,5 Periodo 2011-2015 PARMA BOLOGNA SAN PIETRO CAPOFIUME RIMINI Media 0.14 0.18 0.17 0.18 D.S. 0.114 0.224 0.239 0.291 Mediana 0.1 0.11 0.11 0.11 95 percentile 0.37 0.48 0.55 0.41 Min. 0.02 0.01 0.01 0.02 Max 0.93 3.30 3.06 2.98 33

VALORI LIMITE BIOLOGICI Oltre ai livelli ambientali un importante ambito di confronto a cui rifarsi nella valutazione dell esposizione professionale è rappresentata dai livelli biologici, vale a dire dai livelli di singoli agenti, o di loro metaboliti riscontrabili in diverse matrici organiche A questo proposito sono disponibili indicatori biologici di esposizione in continuo aggiornamento Possibilità di confrontare i valori riscontrati nei lavoratori con valori limite di esposizione disponibili in alcuni paesi tra i quali ad es: BEIs (Biological Exposure Indices) della ACGIH americana BAT (Biologischer Arbeitsstoff- Toleranzwerte) della DFG Tedesca EKA (Exposure equivalents for carcinogenic substances) della DFG Tedesca 34

VALORI LIMITE BIOLOGICI PROPOSTI DALL ACGIH- BIOLOGICAL EXPOSURE INDEX (BEI ) Il BEI (biological exposure index) è definito come il livello medio di un indicatore biologico di esposizione riscontrabile in un gruppo di soggetti esposti a concentrazioni ambientali pari al TLV AGENTE CHIMICO CADMIO URINARIO CROMO URINARIO BEI ACGIH 5 µg/g crea 25 µg/l ft fsl 10 µg/l f.t-i.t. 35

VALORI LIMITE BIOLOGICI PROPOSTI DA DFG PER AGENTI CANCEROGENI- EKA EKA è definito come «equivalente di esposizione per sostanze cancerogene» Basato sulla correlazione tra concentrazioni ambientali di un cancerogeno e la concentrazione del corrispettivo indicatore biologico che risulta dall assorbimento esclusivamente per via inalatoria NICHEL E SUOI COMPOSTI Ni metallo, ossido, carbonato, solfuro, minerali di solfuro Ni composti solubili acetato, solfato, cloruro EKA 15 µg/l (0.10 mg/m 3 ) 30 µg/l (0.30 mg/m 3 ) 45 µg/l (0.50 mg/m 3 ) 25 µg/l (0.025mg/m 3 ) 40 µg/l (0.050 mg/m 3 ) 70 µg/l (0.100 mg/m 3 ) 36

VALORI BIOLOGICI DI RIFERIMENTO Molte delle sostanze a cui i lavoratori sono esposti sono inquinanti diffusi (ubiquitari) Diventa quindi necessario distinguere l esposizione lavorativa da quella derivante da altre fonti (aria, acqua, alimenti, fumo etc) La disponibilità di indicatori riferiti a soggetti non professionalmente esposti, consente di verificare se l esposizione del lavoratore è superiore rispetto a quella della popolazione generale 37

DATI BIOLOGICI DI POPOLAZIONE: RAPPORTO ISTISAN 11/9 -CROMO Nella popolazione generale il National Research Council ha stimato un escrezione urinaria media di Cromo pari a 0.22 µg/l Dati di letteratura per la popolazione italiana generale riportano livelli medi di cromo urinario 0.61 µg/l (*) Anche il Cromo nel sangue rappresenta un altro biomarcatore di esposizione a Cromo per la popolazione generale ed in Italia sono riportati valori medi 0.78 µg/l (*) Altre matrici biologiche: siero 0.17 µg/l (*) (*) (Alimonti et al. 2005, Alimonti et al. 2009, Minoia et al. 1990) Programma per il biomonitoraggio dell esposizione della popolazione italiana (PROBE): dose interna dei metalli- ISS 2011 38

DATI BIOLOGICI DI POPOLAZIONE: RAPPORTO ISTISAN 11/9 -NICKEL Proposto un VR di 3.0 µg/l per il Nichel urinario sulla base di studi effettuati su soggetti adulti in Danimarca, Finlandia, Germania, Italia, Norvegia, Russia e Stati Uniti (German Human Biomonitoring Commission, 2001) Studi hanno riportato un valore mediano per il Ni urinario di 1.7 µg/l nei cittadini del Regno Unito (White & Sabbioni) ed un contenuto medio di 0.87 µg/l nella popolazione italiana (Alimonti et al. 2009) VR per il Ni nel sangue : 0.89 µg/l come media in Italia (Alimonti et al. 2005) Proposto un VR per il Ni sierico pari a 0.47 µg/l con un intervallo di 0.23-1.03 (Bocca et al. 2006) 39

DATI BIOLOGICI DI POPOLAZIONE: RAPPORTO ISTISAN 11/9 -CADMIO Livelli di Cd nel sangue riflettono sia esposizioni recenti che croniche In generale le donne mostrano livelli più elevati di Cd ematici ed urinari rispetto a uomini della stessa età (Horiguchi et al, 2004; Olsson et al 2002; Wennberg et al. 2006) Nei fumatori i livelli di Cadmio nel sangue e nelle urine sono generalmente più alti, anche il doppio, rispetto ai non fumatori (Becker et al. 2003; Mannino et al. 2004; Olsson et al. 2002) La concentrazione di Cd nel sangue della popolazione generale varia. da circa 0.4 a 1.0 µg/l per i non fumatori. e tra 1.4 e 4.0 µg/l per i fumatori (Elinder 1985) Programma per il biomonitoraggio dell esposizione della popolazione italiana (PROBE): dose interna dei metalli- ISS 2011 40

DATI BIOLOGICI DI POPOLAZIONE : VALORI DI RIFERIMENTO LISTA SIVR 2011 Elementi metallici Intervallo di concentrazione 5-95 percentile U.M. Sangue Siero Urine Fattori di variabilità Cd µg/l 1,0-1,5 0,1-0,15 0,1-1,5 R, F, E,S Cr Ni µg/l µg/l 0,1-0,5 0,1-0,20 0,05-0,35 E, R, F 0,1-2,0 0,1-1,0 0,1-5,0 F, S, E Fattori di variabilità: Sesso (S), Età (E), Residenza (R), Fumo di tabacco (F), Alimentazione (D), Consumo di alcool (A), Bevande (B), Farmaci o medicamenti, integratori dietetici (Far) www.valoridiriferimento.it 41

GRUPPO DI LAVORO PERMANENTE SUI VALORI GUIDA Valori guida ambientali e biologici 42

CONCLUSIONI Per la valutazione dei soggetti professionalmente esposti importante prendere in considerazione, quando disponibili, anche i valori di riferimento sia ambientali che biologici. Questi possono assumere il ruolo di valori guida di estrema utilità nel campo della medicina ambientale e del lavoro Non sono soltanto indicatori dell inquinamento dell ecosistema MA possono essere utilizzati come termine di confronto per evidenziare chi, presentando livelli di assorbimento di tali inquinanti superiori a quelli attesi, va considerato particolarmente a rischio. 43

Grazie per l attenzione! 44