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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE110 - Geometria 1 a.a. 2011-2012 Prova scritta del 28-1-2013 TESTO E SOLUZIONI 1. Per k R considerare il sistema lineare X 1 X 2 + kx 3 = 1 kx 1 X 2 X 4 = k X 1 + kx 3 + X 4 = 1 kx 2 X 3 3kX 4 = 0. Determinare i valori di k per i quali il sistema è (o no) compatibile e, in tal caso, calcolare esplicitamente le soluzioni. Applichiamo il Teorema di Kronecker-Rouchè-Capelli. Si ha 1 1 k 0 1 1 k 0 1 k 1 0 1 k 1 0 1 k A =, (Ab) =. 1 0 k 1 1 0 k 1 1 0 k 1 3k 0 k 1 3k 0 Si osserva subito che la colonna b dei termini noti è la stessa della prima colonna di A. Ne segue che r(a) = r(ab) per ogni k, dunque il sistema è compatible per ogni k R. Ora calcoliamo le soluzioni. Si ha 1 1 k 0 k 1 0 1 det(a) = = k(1 4k 2 ) = 0 se e solo se k = 0, ± 1 1 0 k 1 2. 0 k 1 3k Se k 0, ± 1 2 possiamo calcolare le soluzioni con la regola di Cramer (notare che ci sono matrici con colonne uguali): 1 1 k 0 1 1 k 0 k 1 0 1 k k 0 1 1 0 k 1 1 1 k 1 0 k 1 3k 0 0 1 3k X 1 = k(1 4k 2 = 1, X 2 = ) k(1 4k 2 = 0, ) 0

1 1 1 0 1 1 k 1 k 1 k 1 k 1 0 k 1 0 1 1 1 0 k 1 0 k 0 3k 0 k 1 0 X 3 = k(1 4k 2 = 0, X 4 = ) k(1 4k 2 ) Sia ora k = 0, ± 1 2. Nella matrice A c è il minore k 1 0 1 0 k 0 k 1 = k3 1 0, = 0. dunque r(a) = 3 e, posto X 4 = t, è sufficiente risolvere il sistema { kx1 X 2 = k + t X 1 + kx 3 = 1 t kx 2 X 3 = 3kt che, per la regola di Cramer, ha soluzioni k + t 1 0 k k + t 0 1 t 0 k 1 1 t k 3kt k 1 X 1 = k 3 = k3 + 4k 2 t t + 1 0 3kt 1 1 k 3, X 2 = + 1 k 3 1 k 1 k + t 1 0 1 t 0 k 3kt X 3 = k 3 = k2 t + 4kt 1 k 3 + 1. = 3k3 t kt t k 3, + 1 2. Sia k R. Nello spazio vettoriale R 4 siano U k il sottospazio vettoriale delle soluzioni del sistema lineare omogeneo { X2 kx 3 = 0 X 1 + kx 4 = 0 e sia W k =< (1, 1, 0, 1), (0, 3, 1, 0), (2, 1, k, 2) >. (a) Determinare le dimensioni di U k, W k e scrivere esplicitamente due basi di tali sottospazi. (b) Determinare la dimensione di W k U k ; (c) Determinare se esiste k tale che (W k + U k ) (W k U k ) = R 4. (a) I vettori di U k soddisfano X 1 = kx 4, X 2 = kx 3, dunque sono del tipo ( kx 4, kx 3, X 3, X 4 ) = X 4 ( k, 0, 0, 1) + X 3 (0, k, 1, 0). 1

Si vede subito che {( k, 0, 0, 1), (0, k, 1, 0)} è una base di U k, quindi dim U k = 2 per ogni k. La dimensione di W k è il rango di 1 1 0 1 0 3 1 0. 2 1 k 2 Ora 1 1 0 3 = 3 0, 1 1 0 1 1 1 0 3 1 = 3(k + 1), 0 3 0 2 1 k 2 1 2 = 0, da cui una base di W k è { {(1, 1, 0, 1), (0, 3, 1, 0), (2, 1, k, 2)} se k 1, mentre è {(1, 1, 0, 1), (0, 3, 1, 0)} 3 if k 1 se k = 1 e dim W k = 2 if k = 1. (b) Calcoliamo prima dim(u k + W k ), cioè il rango di Si ha pertanto dim(u k + W k ) = 4 se k 1, 3. Sia ora k = 1, 3. Si ha k 0 0 1 0 k 1 0 A = 1 1 0 1. 0 3 1 0 2 1 k 2 k 0 0 1 0 k 1 0 = (k 3)(k + 1) 1 1 0 1 0 3 1 0 k 0 0 k 0 0 1 0 k 1 1 1 0 = k 0, 0 k 1 0 = (k 2 + 3)(k + 1) 1 1 0 1 2 1 k 2 pertanto dim(u 3 + W 3 ) = 4, dim(u 1 + W 1 ) = 3. Quindi dim(u k + W k ) = { 4 if k 1 3 if k = 1. Dalla formula di Grassmann si deduce, per ogni k, che dim(u k W k ) = dim U k + dim W k dim(u k + W k ) = 1 (c) Dato che, ovviamente, U k W k U k + W k, si ha dim(u k W k ) (U k + W k ) = dim(u k W k ) = 1 e pertanto la loro somma non può essere diretta per nessun k. 2

3. Sia k R. In uno spazio affine A di dimensione 4 sia {O, e 1, e 2, e 3, e 4 } un riferimento affine e siano X, Y, Z, W le coordinate. Siano S e T k i due sottospazi con le seguenti equazioni: S : (a) Calcolare la dimensione di S e di T k. { { X W = 0 X Y = 0 X + W = 1, T k : Y + Z + W = 1. kx kz = 0 (b) Determinare se esiste un k tale che S e T k sono paralleli. (c) Determinare se esiste un k tale che S T k contiene una retta. (a) La giacitura di S è data dal sistema omogeneo { X Y = 0 X + W = 0 dunque da tutti i vettori del tipo (X, X, Z, X) = X(1, 1, 0, 1) + Z(0, 0, 1, 0), X, Z R. Pertanto dim S = 2. La giacitura di T k è data dal sistema omogeneo X W = 0 Y + Z + W = 0 k(x Z) = 0 dunque, se k 0, da tutti i vettori del tipo (X, 2X, X, X) = X(1, 2, 1, 1), X R, quindi dim T k = 1 se k 0. Se k = 0 si ottengono invece tutti i vettori del tipo (X, X Z, Z, X) = X(1, 1, 0, 1) + Z(0, 1, 1, 0), X, Z R, quindi dim T 0 = 2. (b) Dato che dim T k dim S, se esiste un k tale che S e T k sono paralleli, si ha che la giacitura di T k è contenuta in quella di S. Ma (1, 2, 1, 1) appartiene alla giacitura di T k ma non a quella di S. Pertanto non esiste un k tale che S e T k sono paralleli. (c) L insieme S T k si ottiene risolvendo X Y = 0 X + W = 1 X W = 0 Y + Z + W = 1 kx kz = 0 che si vede subito non avere soluzioni se k 0, mentre ha un unica soluzione X = Y = W = 1 2, Z = 0, se k = 0. Dunque S T k è vuoto o un punto, quindi non esiste un k tale che S T k contiene una retta. 3

4. Sia a un numero reale, sia V uno spazio vettoriale di dimensione 3 con base {e 1, e 2, e 3 } e sia v = (a 2)e 1 + (a 1)e 2. Sia F : V V un applicazione lineare tale che F (e 1 ) = ae 1 + ae 2 + e 3, F (e 3 ) = 2e 1 + e 2 + 2e 3, F (e 1 e 2 e 3 ) = v. (a) Determinare una matrice di F ; (b) scelto un valore di a, trovare una base di un autospazio di F ; (c) determinare i valori di a per i quali F è diagonalizzabile. (a) Si verifica facilmente che F (e 2 ) = F (e 1 ) F (e 3 ) v = e 3. Dunque la matrice di F nella base e = {e 1, e 2, e 3 } è ed il polinomio caratteristico di F è M e (F ) = a 0 2 a 0 1 1 1 2 a T 0 2 P F (T ) = a T 1 1 1 2 T = (a T )(T 1 + 2)(T 1 2) e gli autovalori di F sono a, 1 2 e 1 + 2. Dunque Autovalori di F e loro molteplicità algebrica (m.a.) a = 1 2 λ 1 = 1 2 (m.a. 2), λ 2 = 1 + 2 (m.a. 1) a = 1 + 2 λ 1 = 1 + 2 (m.a. 2), λ 2 = 1 2 (m.a. 1) a 1 2, 1 + 2 λ 1 = a (m.a. 1), λ 2 = 1 2 (m.a. 1), λ 3 = 1 + 2 (m.a. 1) (b) Calcoliamo la basi dell autospazio associato ad a. Gli autovettori di F con autovalore a sono i vettori xe 1 +ye 2 +ze 3 tali che X = Si ottiene x y z è soluzione del sistema (M e (F ) ai 3 )X = 0. { 2z = 0 ax ay + z = 0 x y + (2 a)z = 0 che ha soluzioni y = x, z = 0, da cui gli autovettori di F associati all autovalore a sono tutti del tipo xe 1 + xe 2 = x(e 1 + e 2 ). dim V a (F ) = 1 per ogni a. (c) Per la diagonalizzabilità di F abbiamo i seguenti casi: Ne segue che una base di V a (F ) è {e 1 + e 2 } e 4

molteplicità geometrica (m.g) e algebrica (m.a.) degli autovalori 1) a = 1 2 autovalore m.g. m.a. 1 2 1 2 1 + 2 1 1 In questo caso la somma delle dimensioni degli autospazi di F è 2 < 3 e quindi F non è diagonalizzabile. 3) a = 1 + 2 autovalore m.g. m.a. 1 + 2 1 2 1 2 1 1 In questo caso la somma delle dimensioni degli autospazi di F è 2 < 3 e quindi F non è diagonalizzabile. 4) a 1 2, 1 + 2 In questo caso F ha 3 = dim V autovalori distinti e quindi F è diagonalizzabile. Se ne conclude che F è diagonalizzabile se e solo se a 1 2, 1 + 2. 5