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Ministero dell Istruzione, Università e della Ricerca ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE David Maria Turoldo www.istitutoturoldo.it - turoldo@istitutoturoldo.it Via Ronco n 11 24019 ZOGNO (BG) Tel. 0345/92210 Fax 0345/92523 PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITÀ Direttiva M. 27.12.2012 e CM n. 8 del 06.03.2013 A.S. 2013/2014 Proposto dalla Commissione BES d Istituto in data 12.06.2014 Deliberato dal Collegio Docenti in data 14.06.2014

Sommario Quadro di sintesi dei percorsi personalizzati Alunni certificati in base alla Legge 104/1992 1 Alunni con segnalazioni di disturbi specifici di apprendimento ai sensi della Legge 170/2010 2 Alunni in particolari condizioni di salute 3 Alunni stranieri non alfabetizzati in lingua italiana 4 Rilevazione quantitativa e per tipologie dei percorsi di insegnamento personalizzato ai sensi della legge 53/2003 5 Punti di criticità 7 Criteri condivisi per la stesura dei percorsi personalizzati 9 PDP per alunni con disturbi specifici di apprendimento 10 PDP per alunni certificati Legge 53/203 non DSA 16 Criteri condivisi per la valutazione dei percorsi personalizzati 21 Criteri condivisi con le famiglie per la stesura dei percorsi personalizzati e per comunicare in itinere le valutazioni in ordine ai risultati raggiunti dagli allievi 23 Criteri condivisi per l orientamento scolastico e professionale, per la programmazione e attuazione della transizione all età adulta, alla vita indipendente ed autonoma e al lavoro 24 Quadro di sintesi delle risorse a disposizione della scuola Risorse dell istituto 25 Risorse degli enti locali 25 Risorse esterne 25 Spazi attrezzati all interno dell istituto 25 Spazi attrezzati all esterno dell istituto 25 Collaborazioni interistituzionali 26 Informazioni generali relative alla modalità dei rapporti con le famiglie 27 Informazioni generali relative alla modalità dei rapporti con le ASL e gli specialisti privati cui si sono rivolte le famiglie 27 Informazioni generali sull organizzazione dell istituto per l inclusività (docenti referenti, gruppi di lavoro fra docenti, rappresentanti delle famiglie, rappresentanti delle istituzioni esterne) 27 Informazioni circa le modalità di formazione del personale docente e ATA 27 Informazioni circa la partecipazione a progetti nazionali, regionali, provinciali o territoriali 28

QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI Alunni certificati in base alla Legge 104/1992 TABELLA CON NUMERO ALUNNI DISABILI SUDDIVISO PER CLASSE E INDIRIZZO Classe N alunni disabili N ore docente di N ore di assistente sostegno alla persona 1^ M IeFP 1 8 0 2^ G Ist. Tecn. Costr, Amb. E Terr. 1 6 16 2^ M IeFP 3 21 0 2^ N IeFP 2 16 0 2^ R LSU 1 8 8 2^ S LSU 1 7 8 3^ A Ist. Tec. Amm., Fin. e Mark. 1 12 0 3^ BM ITIS 1 8 0 3^ O IeFP 1 8 0 3^ R LSU 1 6 8 4^ B Lic. Scientifico 1 8 0 4^ R LSU 1 15 10 5^ B ITC 1 5 0 5^ C ITC 2 18 0 5^ N IPIA 1 8 0 5^ O IPIA 4 22 0 5^ R LSU 1 7 0 1

QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI Alunni con segnalazioni di disturbi specifici di apprendimento ai sensi della Legge 170/2010 TABELLA CON NUMERO ALUNNI CERTIFICATI SUDDIVISO PER CLASSE E INDIRIZZO Classe 1^ A Istituto Tecnico Amm., Fin. e Marketing 1 1^ G Istituto Tecnico Costr., Amb. e Territorio 1 1^ M Istruzione e Formazione Professionale 1 1^ N Istruzione e Formazione Professionale 1 2^ A Istituto Tecnico Amm., Fin. e Marketing 2 2^ AM Istituto Tecnico Meccan. ed Energia 2 2^ N Istruzione e Formazione Professionale 2 3^ G Istituto Tecnico Costr., Amb. e Territorio 2 3^ M Istruzione e Formazione Professionale 2 3^ O Istruzione e Formazione Professionale 1 4^ G Istituto Tecnico Costr., Amb. e Territorio 1 4^ N Istruzione e Formazione Professionale 1 5^ M Istruzione e Formazione Professionale 1 5^ N Istruzione e Formazione Professionale 1 N alunni certificati 2

QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI Alunni in particolari condizioni di salute ALUNNI IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE Nel corrente anno scolastico nessuno studente è stato seguito presso ospedali o case di cura o in istruzione domiciliare. PROGETTO FAR SCUOLA MA NON A SCUOLA Nessuno studente è stato seguito presso il proprio domicilio perché colpito da malattie o infortuni che non permettevano la presenza per periodi medi o lunghi. ALUNNI CHE NECESSITANO DI ASSUMERE FARMACI IN ORARIO SCOLASTICO Nell anno scolastico 2013/2014 non è pervenuta alcuna richiesta, da parte delle famiglie degli studenti, per la somministrazione di farmaci in orario scolastico. 3

QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI Alunni stranieri non alfabetizzati in lingua italiana Nel corrente anno scolastico si è iscritto nell istituto solamente uno studente proveniente da nazioni in cui viene parlata lingua diversa da quella italiana. Tale studente frequenta la classe 3^ G dell indirizzo tecnico settore tecnologico Costruzioni, Ambiente e Territorio. Per favorire la migliore partecipazione alle attività scolastiche l istituto ha previsto un intervento individualizzato in rapporto uno ad uno con una docente di lingua italiana interna all istituto e non è stato realizzato alcun intervento di mediatori culturali. La docente ha svolto l attività anche nell aula informatica dell istituto, utilizzando programmi specifici. L onere dell intervento è stato a carico dell istituto. 4

QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI Rilevazione quantitativa e per tipologie dei percorsi di insegnamento personalizzato ai sensi della legge 53/2003 1.1 L istituto, così come indicato nel Piano dell Offerta Formativa, prevede e realizza attività di potenziamento per gli studenti che incontrano difficoltà non certificate, invitandoli a partecipare alle attività svolte dai tutor delle diverse discipline e prevede, inoltre, anche interventi con lavori di gruppo, dove uno studente più preparato faccia da tutor e fornisca spiegazioni integrative rispetto a quelle del docente per rendere più assimilabili i contenuti, specie nelle classi iniziali. 1.2 Non è stato previsto alcun intervento a favore degli studenti che vivono in contesti sociali poveri di sollecitazioni perché non è stata riscontrata, in nessuna delle classi, la presenza di studenti che necessitavano di tali interventi. 1.3 Non è stato previsto alcun intervento per alunni nomadi o migranti perché nessuno degli studenti iscritto negli indirizzi di studio presenti nell istituto rientra nelle categorie suddette. 1.4 Non si sono verificati casi eclatanti di comportamenti dirompenti o di disturbo del contesto scolastico di studenti non certificati e, quando verificatisi, sono rientrati dopo l intervento del CDC, che ha individuato le modalità con cui limitare tali interventi. Si precisa, comunque, che, in tutti i casi il consiglio di classe ha segnalato alla famiglia i comportamenti di cui detto sopra ma, in nessun caso è stato necessario informare i servizi sociali competenti per il territorio, affinché potessero fornire ulteriori informazioni utili ad individuare la causa di tali situazioni e collaborare anche nel condividere un progetto comune per ridurre il verificarsi di tali comportamenti. 1.5 Per gli studenti con basso livello di autostima gli interventi adottati dall istituto cercano, innanzitutto, di verificare la motivazione che la ha provocata e, specie per gli studenti delle classi prime, si valuta l opportunità di realizzare un riorientamento, qualora si ritenga che l indirizzo scelto preveda, quali discipline fondanti, alcune materie in cui lo studente incontra difficoltà non superabili con un maggior impegno nell attività, sia in classe che nelle ore pomeridiane. Sono numerosi, infatti, gli studenti che durante l anno, si trasferiscono da un indirizzo all altro dell istituto o chiedono, previa disponibilità della scuola individuata come più adatta alle caratteristiche dello studente, di poter frequentare istituto diverso. In entrambi i casi, comunque, viene previsto un progetto passerella che prevede la partecipazione, per un periodo almeno di quindici giorni, alle attività proposte dall istituto accogliente, sì da verificare che la scelta risulti vantaggiosa per lo studente. 5

1.6 Non sono stati segnalati alunni che necessitano di contesti di apprendimento strutturati e, pertanto, non sono stati realizzati interventi a favore di studenti della categoria indicata. Si vuole, in ultimo, evidenziare che, all interno dell istituto, nella giornata di martedì è presente una psicologa che incontra, previo appuntamento, gli studenti che ne facciano richiesta, per fornire anche una valutazione psicologica circa le modalità che è possibile adottare con tali studenti affinché venga ridimensionato il problema lamentato. 6

QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI Punti di criticità Nel corrente anno scolastico, anche per la carenza di specifiche integrazioni della normativa in materia di BES, nell istituto si sono manifestate alcune difficoltà nella compilazione della documentazione prevista per gli studenti non certificati ai sensi della Legge 104/92. La principale è stata quella di individuare le modalità con le quali si poteva favorire l inclusività nell istituto anche per quegli studenti che, avendo qualche difficoltà in più degli altri nello svolgere la programmazione di classe, rischiavano di non poter esprimere al massimo le proprie potenzialità. Le situazioni presenti nell istituto hanno presentato un estrema varietà. In alcuni, infatti, si è riscontrato che non sono stati forniti gli strumenti compensativi e dispensativi previsti dalla Legge 170/2010 per gli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento e previsti anche nella Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 e ciò ha, talvolta, pregiudicato anche il buon esito delle prove di valutazione, sia scritta che orale, dello studente interessato. In altri casi, invece, la proposta da parte del Consiglio di Classe di usufruire di tali strumenti e misure è stata rifiutata dallo studente stesso, con risultati ancora negativi sull esito delle prove di valutazione. Un altra anomalia che è stata riscontrata è quella relativa alla maggiore frequenza con cui vengono presentate certificazioni dalle famiglie dopo la consegna delle lettere nelle quali vengono comunicate le insufficienze dell allievo: infatti, si condivide l idea che un disturbo di cui alla legge 170/2010 non possa manifestarsi dal secondo bimestre dell anno scolastico ma, se presente, sarebbe opportuno venisse comunicato già al momento dell iscrizione. Si precisa in merito che risulta difficile per le famiglie comprendere che la stesura di un PEP o un PDP non implica un abbassamento degli obiettivi minimi disciplinari. Una carenza ulteriore è individuata nella preparazione parziale di molti docenti di classe in materia: sebbene sia stato organizzato, nel mese di ottobre, un corso di aggiornamento, tenuto da rappresentanti dell AID di Bergamo, nel quale sono state presentate le indicazioni della Direttiva 27.12.2012 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l inclusione e della successiva C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, numerosi docenti richiedono l intervento del referente per la disabilità/bes anche per la semplice redazione della prova da proporre agli studenti e, ancor prima, per l individuazione delle modalità con le quali fornire gli strumenti facilitatori previsti dalla normativa su citata. Non minore importanza è da assegnare alla problematica cui vanno incontro alcuni docenti che hanno elaborato prove adattate agli studenti BES rispetto agli altri studenti della classe, i quali, quasi sottovalutando le difficoltà che il compagno incontra nello svolgimento della prova, ritengono 7

che, ad esempio, poter utilizzare il pc con correttore automatico sia una condizione di favore riconosciuta allo studente interessato. Un ultima criticità che si è presentata è quella relativa alla ridotta partecipazione dei docenti alle attività della commissione BES: ne fanno parte solo due docenti, entrambe in servizio nell istituto tecnico economico amministrazione, Finanza e Marketing e ciò ha portato ad una disequilibrata informazione e condivisione delle possibili metodologie da poter adottare verso gli studenti con bisogni educativi speciali. 8

QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI Criteri condivisi per la stesura dei percorsi personalizzati L istituto ha predisposto, rifacendosi al modello fornito dal Provveditorato agli Studi di Bergamo (oggi AT Bergamo), un modello di Piano educativo individualizzato in forma elettronica, che viene messo a disposizione dei docenti in servizio. Tale piano è stato modificato ed integrato negli anni, anche recependo le indicazioni fornite nelle riunioni del CTRH della Valle Brembana, della Valle Imagna e Villa d Almè. Tale condivisione della modalità con cui compilare il documento rende migliore anche il trasferimento delle informazioni fra scuole appartenenti ad ordini diversi e fra scuole appartenenti allo stesso ordine presenti sul territorio. Relativamente ai modelli PDP utilizzati nell istituto si precisa che, nel precedente anno scolastico, era stato elaborato un modello che si ritiene esaustivo per inserire le informazioni, le programmazioni e quanto altro necessario per la piena inclusione dello studente certificato ai sensi della Legge 170/2010, e nell anno scolastico 2013/14, considerato che tale modello non era ottimale per gli studenti non certificati con le normative appena indicate, si è individuato un ulteriore modello che, ai componenti della commissione BES, è sembrato più adatto a definire la programmazione per gli studenti non rientranti nelle due categorie indicate ma, comunque, BES. Si allega copia di ognuno dei modelli citati. 9

Ministero dell Istruzione, Università e della Ricerca ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE David Maria Turoldo www.istitutoturoldo.it - turoldo@istitutoturoldo.it Via Ronco n 11 24019 ZOGNO (BG) Tel. 0345/92210 Fax 0345/92523 1. Dati dell alunno Piano Didattico Personalizzato per alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)* Anno scolastico:.../... Nome e Cognome:... nato/a il.../ /... a... Residente a: in Via n...prov... Tel:... e-mail... Classe: Sezione: sede *Il PDP viene redatto collegialmente dal Consiglio di Classe e concordato con la famiglia. NORMATIVA DI RIFERIMENTO - Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 Iniziative relative alla dislessia - Legge 8 ottobre 2010, n 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico - Nota Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna n 12792 del 25/10/2010 Legge n 170 Sostegno e promozione del successo scolastico degli studenti con DSA in Emilia Romagna il rapporto genitori e scuola per il successo scolastico. - Decreto n 5669 MIUR del 12 luglio 2011 e Allegato al Decreto Ministeriale 12 luglio 2011, Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento. 2. Diagnosi Segnalazione diagnostica alla scuola redatta da: AUSL privato Il / / dal dott. : neuropsichiatra psicologo 3. Tipologia del disturbo (dalla diagnosi ) Dislessia di grado lieve medio severo Disgrafia di grado lieve medio severo Disortografia di grado lieve medio severo Discalculia di grado lieve medio severo Diagnosi e relativi Codici ICD10 riportati (dalla diagnosi o dalla segnalazione specialistica): 10

4. Interventi educativo-riabilitativi extrascolastici Logopedia Tempi: Tutor Tempi:. Modalità di lavoro:.. 5. Osservazioni delle abilità strumentali e informazioni utili Eventualmente desumibili dalla diagnosi o da un osservazione sistematica dell alunno. Lettura: stentata lenta con sostituzioni (legge una parola per un altra) con scambio di grafemi (b-p, b-d, f-v, r-l, q-p, a-e) Scrittura lenta normale veloce solo in stampato maiuscolo Difficoltà ortografiche: errori fonologici (omissioni, sostituzioni, omissioni/aggiunte, inversioni, scambio grafemi b-p, b-d, f-v, r-l, q-p, a-e) errori non fonologici (fusioni illegali, raddoppiamenti, accenti, scambio di grafema omofono, non omografo) errori fonetici (scambio di suoni, inversioni, migrazioni, omissioni, inserzioni ) difficoltà a comporre testi (personali, descrittivi, narrativi, argomentativi, ) difficoltà nel seguire la dettatura difficoltà nella copia (lavagna/testo o testo/testo ) difficoltà grammaticali e sintattiche problemi di lentezza nello scrivere problemi di realizzazione e regolarità del tratto grafico Calcolo difficoltà nel ragionamento logico errori di processamento numerico (difficoltà nel leggere e scrivere i numeri, negli aspetti cardinali e ordinali e nella corrispondenza tra numero e quantità) difficoltà di uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente) scarsa comprensione del testo in un problema Proprietà linguistica difficoltà di esposizione orale e di organizzazione del discorso (difficoltà nel riassumere dati ed argomenti) difficoltà o confusione nel ricordare nomi e date 6. Caratteristiche del processo di apprendimento Eventualmente desumibili dalla diagnosi o da un osservazione sistematica dell alunno lentezza ed errori nella lettura cui può conseguire difficoltà nella comprensione del testo; difficoltà nei processi di automatizzazione della letto-scrittura che rende difficile o impossibile eseguire contemporaneamente due procedimenti (ascoltare e scrivere, ascoltare e seguire sul testo); difficoltà nell espressione della lingua scritta. Disortografia e disgrafia. difficoltà nel recuperare rapidamente dalla memoria nozioni già acquisite e comprese, cui consegue difficoltà e lentezza nell esposizione durante le interrogazioni. difficoltà nella lingua straniera (comprensione, lettura e scrittura). scarse capacità di concentrazione prolungata facile stancabilità e lentezza nei tempi di recupero. Difficoltà nel memorizzare: tabelline, formule, algoritmi, forme grammaticali sequenze e procedure, categorizzazioni, nomi dei tempi verbali, nomi delle strutture grammaticali italiane e straniere... 11

Nello svolgimento di un compito assegnato a scuola: Grado di autonomia: insufficiente scarso buono ottimo ricorre all aiuto dell insegnante per ulteriori spiegazioni ricorre all aiuto di un compagno utilizza strumenti compensativi Punti di forza dell alunno/a: Strategie didattiche da mettere in atto: consolidamento didattico individuale recupero didattico individuale lavoro di gruppo in laboratorio lavoro in piccoli gruppi (cooperative learning) lavoro sulla conoscenza dei disturbi specifici dell apprendimento (in classe) 7. Patto di corresponsabilità educativa previsto dal D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235 In base alla programmazione di classe ogni docente disciplinare avrà cura di specificare, facendo riferimento alle tabelle A e B, le misure dispensative, gli strumenti compensativi, le modalità di verifica e i criteri di valutazione adottati per l anno scolastico in corso. Disciplina Esempio. Area Logico-Matematica (scuola primaria) Misure dispensative concordate A5-A6-A8-A9-A10-A14- A22 Strumenti compensativi B3-B6-B7-B9-B11-B14- B15 Modalità di verifica e criteri di valutazione A17-A19-A23-A24 Esempio. Lettere (scuola secondaria di I grado) A2-A4-A6-A7-A8-A9- A10-A12-A13- A14-A15- B1-B2-B3-B4-B12-B13- B14 A16-A17- A18-A19-A21-A22- A24-A25 Esempio. Inglese (scuola secondaria di II grado) A4-A6-A8-A9-A12-A13- A14 B3-B4-B5-B12-B13-B14 A16-A17-A21-A23-A24-A25- A integrazione ogni docente allegherà la propria programmazione di materia con esplicitati i nuclei essenziali di competenze da raggiungere. 12

A MISURE DISPENSATIVE (legge 170/10 e linee guida 12/07/11) E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE 1. Dispensa dalla presentazione dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell apprendimento (corsivo maiuscolo e minuscolo, stampato maiuscolo e minuscolo) 2. Dispensa dall uso del corsivo 3. Dispensa dall uso dello stampato minuscolo 4. Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti 5. Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna 6. Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie (in quanto vi è una notevole difficoltà nel ricordare nomi, termini tecnici e definizioni) 7. Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe 8. Dispensa dai tempi standard (prevedendo, ove necessario, una riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi) 9. Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare, senza modificare gli obiettivi 10. Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni delle varie materie evitando possibilmente di richiedere prestazioni nelle ultime ore 11. Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale minore rispetto all orale non considerando errori ortografici e di spelling 12. Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato (font senza grazie : Arial, Trebuchet, Verdana carattere 12-14 interlinea 1,5/2) ortografico, sintesi vocale, mappe, schemi, formulari 13. Nella videoscrittura rispetto e utilizzo dei criteri di accessibilità: Font senza grazie (Arial, Trebuchet, Verdana), carattere 14-16, interlinea 1,5/2, spaziatura espansa, testo non giustificato. 14. Elasticità nella richiesta di esecuzione dei compiti a casa, per i quali si cercherà di istituire un produttivo rapporto scuola-famiglia (tutor) 15. Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare più supporti (videoscrittura, correttore ortografico, sintesi vocale) 16. Accordo sui tempi e sui modi delle interrogazioni su parti limitate e concordate del programma, evitando di spostare le date fissate 17. Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi non considerando errori ortografici 18. Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento e/o arricchimento con una discussione orale) riduzione al minimo delle domande a risposte aperte 19. Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale 20. Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l uso di schemi riadattati e/o mappe durante l interrogazione 21. Valorizzazione dei successi sugli insuccessi al fine di elevare l autostima e le motivazioni di studio 22. Favorire situazioni di apprendimento cooperativo tra compagni (anche con diversi ruoli) 23. Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi) 24. Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi 25. Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici 26. Altro 13

B STRUMENTI COMPENSATIVI (legge 170/10 e linee guida 12/07/11) 1. Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) per l italiano e le lingue straniere, con tecnologie di sintesi vocale (in scrittura e lettura) 2. Utilizzo del computer fornito di stampante e scanner con OCR per digitalizzare i testi cartacei 3. Utilizzo della sintesi vocale in scrittura e lettura (se disponibile, anche per le lingue straniere) 4. Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri ). 5. Utilizzo del registratore digitale per uso autonomo 6. Utilizzo di libri e documenti digitali per lo studio o di testi digitalizzati con OCR 7. Utilizzo, nella misura necessaria, di calcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale) o ausili per il calcolo (linee dei numeri cartacee e non) 8. Utilizzo di schemi e tabelle, elaborate dal docente e/o dall alunno, di grammatica (es. tabelle delle coniugazioni verbali ) come supporto durante compiti e verifiche 9. Utilizzo di tavole, elaborate dal docente e/o dall alunno, di matematica (es. formulari ) e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante compiti e verifiche 10. Utilizzo di mappe e schemi (elaborate dal docente e/o dallo studente per sintetizzare e strutturare le informazioni) durante l interrogazione, eventualmente anche su supporto digitalizzato (video presentazione), per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l espressione verbale 11. Utilizzo di diagrammi di flusso delle procedure didattiche 12. Utilizzo di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico e i video ) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi e l espressione 13. Utilizzo di dizionari digitali su computer (cd rom, risorse on line) 14. Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali) specificati nella tabella degli obiettivi 15. Utilizzo di quaderni con righe e/o quadretti speciali 16. Utilizzo di impugnatori facili per la corretta impugnatura delle penne 17. Altro NB: In caso di esame di stato, gli strumenti adottati andranno indicati nel documento del 15 maggio (nota MPI n 1787/05 MPI maggio 2007) in cui il Consiglio di Classe dovrà indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti Parte da compilare con la collaborazione dei genitori ai fini di una conoscenza più approfondita e completa della situazione dell alunno. Autostima dell alunno/a nulla o scarsa sufficiente buona esagerata Nello svolgimento dei compiti a casa: Strategie utilizzate nello studio: sottolinea, identifica parole-chiave, fa schemi e/o mappe autonomamente utilizza schemi e/o mappe fatte da altri (insegnanti, tutor, genitori ) elabora il testo scritto al computer, utilizzando il correttore ortografico e/o la sintesi vocale. Grado di autonomia dell alunno/a: insufficiente scarso buono ottimo 14

Eventuali aiuti: ricorre all aiuto di un tutor ricorre all aiuto di un genitore ricorre all aiuto di un compagno utilizza strumenti compensativi Strumenti da utilizzare a casa: strumenti informatici (pc, videoscrittura con correttore ortografico) tecnologia di sintesi vocale testi semplificati e/o ridotti fotocopie schemi e mappe appunti scritti al pc registrazioni digitali materiali multimediali (video, simulazioni ) testi con immagini strettamente attinenti al testo testi adattati con ampie spaziature e interlinee IL PRESENTE PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO È STATO CONCORDATO E REDATTO IN DATA Famiglia: Nome e Cognome (in stampatello) FIRMA Alunno/a (se maggiorenne) Referente Dsa / Dirigente Scolastico 15

Ministero dell Istruzione, Università e della Ricerca ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE David Maria Turoldo www.istitutoturoldo.it - turoldo@istitutoturoldo.it Via Ronco n 11 24019 ZOGNO (BG) Tel. 0345/92210 Fax 0345/92523 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA ISTITUZIONE SCOLASTICA: ANNO SCOLASTICO: ALUNNO:. 1. DATI GENERALI Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della classe Diagnosi medico-specialistica Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico Scolarizzazione pregressa redatta in data da presso aggiornata in data da presso effettuati da presso periodo e frequenza.. modalità. Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell infanzia e nella scuola primaria Rapporti scuola-famiglia 16

2. FUNZIONAMENTO ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO Lettura Velocità Elementi desunti dalla diagnosi Elementi desunti dall osservazione in classe Correttezza Scrittura Comprensione Grafia Elementi desunti dalla diagnosi Elementi desunti dall osservazione in classe Tipologia di errori Calcolo Produzione Mentale Elementi desunti dalla diagnosi Elementi desunti dall osservazione in classe Per iscritto Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica: Altro Ulteriori disturbi associati: Bilinguismo o italiano L2: Livello di autonomia: 17

3. DIDATTICA PERSONALIZZATA Strategie e metodi di insegnamento: Discipline linguistico-espressive Discipline logico-matematiche Discipline storico-geografico-sociali Altre Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi: Discipline linguistico-espressive Discipline logico-matematiche Discipline storico-geografico-sociali Altre Strategie e strumenti utilizzati dall'alunno nello studio: Discipline linguistico-espressive Discipline logico-matematiche Discipline storico-geografico-sociali Altre 18

4. VALUTAZIONE (anche per esami conclusivi dei cicli) L'alunno nella valutazione delle diverse discipline si avvarrà di: Disciplina Misure dispensative Strumenti compensativi Tempi aggiuntivi Italiano Matematica Lingue straniere....... Il presente Piano Didattico Personalizzato è stato concordato e redatto in data Famiglia: Nome e Cognome (in stampatello) FIRMA Alunno/a (se maggiorenne) Referente Dsa 19

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce Utilizzare schemi e mappe concettuali Insegnare l uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline Dividere gli obiettivi di un compito in sotto obiettivi Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all argomento di studio, per orientare l alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali Privilegiare l apprendimento dall esperienza e la didattica laboratoriale Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell alunno l autocontrollo e l autovalutazione dei propri processi di apprendimento Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari Promuovere l apprendimento collaborativo MISURE DISPENSATIVE All alunno con DSA è garantito l essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso: la lettura ad alta voce la scrittura sotto dettatura prendere appunti copiare dalla lavagna il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti la quantità eccessiva dei compiti a casa l effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico STRUMENTI COMPENSATIVI Altresì l alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere: formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento tabella delle misure e delle formule geometriche computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali) software didattici specifici Computer con sintesi vocale vocabolario multimediale 20

STRATEGIE UTILIZZATE DALL ALUNNO NELLO STUDIO strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole chiave, costruisce schemi, tabelle o diagrammi) modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico) modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di supporto) riscrittura di testi con modalità grafica diversa usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature) STRUMENTI UTILIZZATI DALL ALUNNO NELLO STUDIO strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici) fotocopie adattate utilizzo del PC per scrivere registrazioni testi con immagini software didattici altro VALUTAZIONE (ANCHE PER ESAMI CONCLUSIVI DEI CICLI) 1 Programmare e concordare con l alunno le verifiche Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla correttezza formale Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive) Introdurre prove informatizzate Programmare tempi più lunghi per l esecuzione delle prove Pianificare prove di valutazione formativa N. B.: Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. 1 Cfr. D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 - Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 - art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) 21

QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI Criteri condivisi con le famiglie per la stesura dei percorsi personalizzati e per comunicare in itinere le valutazioni in ordine ai risultati raggiunti dagli allievi I docenti dell istituto, prima di elaborare un piano personalizzato, nel caso non sia stata depositata nella segreteria dell istituto alcuna documentazione che faccia menzione delle difficoltà incontrate dall allievo, dopo aver effettuato alcune valutazioni circa le capacità dell allievo, convocano la famiglia e valutano con la stessa se, effettivamente, le difficoltà incontrate sono imputabili a qualche disturbo o altre situazioni non note. Se la famiglia fa pervenire documentazione attestante una causa che impedisce all allievo di raggiungere gli obiettivi previsti, questa viene accuratamente letta ed interpretata dal consiglio di classe, che decide, dandone motivazione, se è opportuno che vengano messe a disposizione tutte le misure previste per i ragazzi con bisogni educativi speciali. Per poter meglio programmare ed intervenire con maggiore efficacia è opportuno che tale procedura si concluda entro la fine di novembre. Viceversa, per gli alunni le cui famiglie hanno fatto pervenire documentazione o una diagnosi che dichiari le difficoltà dello studente, gli insegnanti, sin dal momento in cui sono informati della presenza di tale documentazione, si preoccupano di adeguare le programmazione e la modalità di presentazione dei singoli argomenti in modo da renderli accessibili anche allo studente interessato, utilizzando gli strumenti compensativi previsti dalla normativa vigente. In entrambi i casi, qualora il consiglio valuti che sia opportuno elaborare un piano personalizzato, redige il documento e lo propone, per l approvazione, alla famiglia, con la quale, in genere, vengono condivise le modalità operative. Circa la comunicazione in itinere delle valutazioni in ordine ai risultati raggiunti dagli allievi, poiché è previsto l inserimento degli stessi su registro elettronico, cui le famiglie possono accedere con password, questa avviene quando i docenti inseriscono i voti nel registro e, pertanto, le famiglie possono visionare gli esiti delle prove scritte ed orali svolte dal figlio, senza dover incontrare i docenti interessati. Oltre che con la modalità online, i genitori possono conoscere le valutazioni delle prove, scritte ed orali, visionando il libretto, fornito dalla scuola ad inizio anno scolastico, in cui i docenti annotano le valutazioni assegnate. Si precisa, inoltre, che la redazione di un piano personalizzato comporta anche un impegno della famiglia e dell allievo interessato ad impegnarsi a raggiungere i risultati previsti, anche nel caso in cui nel documento siano stati previsti diversi da quelli dei compagni di classe. 22

Si ricorda, inoltre, che secondo quanto indicato dalla normativa, lo studente per il quale è stato predisposto il PDP deve raggiungere gli obiettivi minimi in ogni disciplina, salvo tempi e modalità differenziati. 23

QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI Criteri condivisi per l orientamento scolastico e professionale, per la programmazione e attuazione della transizione all età adulta, alla vita indipendente ed autonoma e al lavoro Tutti gli studenti dell istituto, già dal terzo anno di frequenza, partecipano ad un progetto regionale che prevede l alternanza scuola-lavoro con momenti di orientamento svolti presso ditte, enti locali e strutture presenti sul territorio. Particolare attenzione viene dedicata per individuare i soggetti in cui far svolgere l attività agli studenti disabili (certificati 104/1992), considerate anche le maggiori difficoltà che potrebbero incontrare; per tali soggetti, prima di individuare l attività da proporre, vengono effettuati incontri sia con i servizi sociali del comune di residenza dell allievo che con il servizio di neuropsichiatria infantile, per i minorenni, o quello di neuropsichiatria, per gli alunni che abbiano compiuto diciotto anni, per condividere la scelta ed anche per individuare quali strutture presenti sul territorio siano più adatte per far sviluppare le capacità lavorative o relazionali del singolo studente. 24

QUADRO DI SINTESI DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA Risorse dell istituto Nell anno scolastico 2013/2014 le risorse umane dell istituto per i ragazzi certificati legge 104/1992 sono stati 17 docenti di sostegno, di cui 5 con orario cattedra, e 4 collaboratrici scolastiche, che hanno accompagnato i ragazzi disabili sia nel trasferimento all interno dell istituto che dall esterno all interno e viceversa sia per recarsi ai servizi igienici. Risorse degli enti locali Nel corrente anno scolastico i comuni di residenza di alcuni ragazzi disabili hanno individuato quattro assistenti alla persona, di cui una svolgeva anche funzioni di assistente alla comunicazione per lo studente con disabilità sensoriale, e hanno collaborato nel raggiungimento degli obiettivi di sei discenti. Risorse esterne Nel raggiungimento degli obiettivi non è intervenuta alcuna risorsa esterna. Spazi attrezzati all interno dell istituto Il dirigente scolastico, avendo riscontrato il numero degli studenti certificati ed avendo appreso che molti di essi svolgono attività all esterno della classe, ha destinato due aule per gli interventi individualizzati. Oltre che negli spazi indicati, l attività individualizzata con i ragazzi viene svolta anche nelle aule temporaneamente libere. Inoltre, in ognuno dei piani dell istituto, è disponibile un bagno attrezzato, destinato esclusivamente ai ragazzi disabili e, in generale, anche gli allievi con disabilità motoria possono accedere a tutti i locali, compresa palestra e laboratori, in cui viene svolta attività didattica sia per la presenza di scivoli, nei due piani superiori dell istituto, sia da ascensore, con il quale è possibile effettuare il trasferimento nei piani inferiori, sia con un servo scala, che permette agli allievi di accedere alla palestra e all aula magna dell istituto. Spazi attrezzati all esterno dell istituto Non vi è alcuno spazio attrezzato all esterno dell istituto in cui svolgere attività con gli studenti BES. 25

QUADRO DI SINTESI DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA Collaborazioni interistituzionali Nell anno scolastico 2013/2014 non vi è stata alcuna collaborazione interistituzionale tra la scuola e altre istituzioni relativamente agli studenti BES. 26

Informazioni generali relative alla modalità dei rapporti con le famiglie Le famiglie possono incontrare i docenti nell ora settimanale di ricevimento e nelle riunioni dei consigli di classe aperte alle famiglie; per i ragazzi che incontrano particolari difficoltà sono previsti ulteriori incontri per la definizione del tipo di programmazione da svolgere; inoltre sono invitate ad esprimere consigli ed indicazioni circa l organizzazione delle attività educative, anche per realizzare meglio il progetto di integrazione previsto per le singole classi. Informazioni generali relative alla modalità dei rapporti con le ASL e gli specialisti privati cui si sono rivolte le famiglie Gli incontri con i medici e psicologi dell ASL vengono svolti, uno all anno, salvo eventi eccezionali, nel corso dell anno scolastico, nei mesi iniziali, nel caso di discenti che frequentano per il primo anno l istituto, anche per condividere il tipo di attività migliore per l allievo, e se possibile, in un consiglio di classe, che rappresenta l occasione con cui fornire le informazioni utili ai docenti. Incontri sono previsti anche gli specialisti privati, con la stessa modalità indicata per l ASL. Informazioni generali sull organizzazione dell istituto per l inclusività (docenti referenti, gruppi di lavoro fra docenti, rappresentanti delle famiglie, rappresentanti delle istituzioni esterne) Nell istituto è stata individuata una figura di referente BES, che svolge anche l incarico di referente del gruppo dei docenti di sostegno. Considerato il numero dei ragazzi BES frequentanti l istituto è stata istituita una commissione BES, cui fanno parte quattro docenti, due specializzati e due curriculari, e due collaboratori scolastici, che svolge le funzioni proprie del GLI, che ha redatto ed approvato il presente documento. Diversamente dagli anni precedenti in cui i genitori hanno partecipato ai lavori della similare commissione H, nell anno scolastico 2013/2014 nessun genitore ha preferito far parte della commissione. Inoltre, per meglio analizzare e discutere delle problematiche relative ai ragazzi disabili certificati legge 104/1992, è stato previsto un gruppo di lavoro cui hanno fatto parte i docenti specializzati e non che affiancavano i ragazzi disabili. Informazioni circa le modalità di formazione del personale docente e ATA Nel corrente anno scolastico è stato organizzata attività di formazione per i docenti, in un pomeriggio, in cui sono state date, da responsabili dell AID, indicazioni circa il significato della terminologia presente nelle certificazioni degli allievi certificati ai sensi della legge 170/2010 e fornite alcune indicazioni circa le modalità con le quali programmare gli obiettivi disciplinari ed il ruolo degli strumenti compensativi per favorire il raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Viceversa l istituto non ha organizzato attività di formazione per il personale ATA, sebbene il referente H, alcuni giorni prima dell inizio delle lezioni ha incontrato i collaboratori scolastici e, in tale occasione, fornito alcune indicazioni circa il tipo di attività che si richiedeva a tale personale 27

nell assistenza agli alunni, qualora non presente la persona individuata dagli enti locali per svolgere tale funzione, nonché eventuali comportamenti che potevano manifestare gli studenti che potevano creare disagi alla comunità e per i quali sarebbe stato opportuno anche la collaborazione di detto personale per ridimensionarli. Informazioni circa la partecipazione a progetti nazionali, regionali, provinciali o territoriali La scuola ha partecipato al progetto interprovinciale insieme con trasporto, organizzato dall IC di Tavernola Begamasca, cui hanno aderito numerose scuole della provincia. Tale partecipazione è stata finalizzata a favorire l integrazione dei ragazzi disabili con i compagni di classe e superare le difficoltà che un ragazzo con handicap, anche medio - grave, incontra o può incontrare nello svolgimento di attività motorie e in particolare in giochi di squadra e verificare il grado di sensibilizzazione e di accettazione della diversità negli altri alunni. 28