Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro Spegnere il Telefonino!! il Rischio Amianto ai sensi dell art.37 del D.Lgs. 81/08 Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 e 22.02.2012 Ente Ligure di Formazione divisione Sicurezza reg. Carrà, 19/2b 17031 Albenga (SV) tel. 0182.559636 solo per info amministrative fax. 0182.571209 e-mail per info tecniche ed organizzative: sicurezza@elfoliguria.com rev. 10 1 L amianto è la forma fibrosa di alcuni minerali naturali Può essere incorporato in una serie di prodotti (Isolanti termici e acustici, pannelli di protezione antincendio, tessuti per isolamento termico, ecc.) Se possono essere liberate le fibre, esiste un pericolo derivante dall inalazione delle fibre in sospensione nell aria 2
Le fibre microscopiche di amianto possono depositarsi nei polmoni, rimanervi a lungo e provocare malattie anche a distanza di decenni Tutte le varietà di amianto sono agenti cancerogeni, poiché si sa che essi provocano tumori nell uomo. La direttiva europea sulla protezione dei lavoratori contro l amianto (83/477/CEE, modificata da ultimo dalla direttiva 2003/18/CE) stabilisce che i lavoratori non siano esposti ad una concentrazione di amianto superiore a 0,1 fibre/ml per tutti i tipi di amianto. L esposizione a tutti i tipi di amianto dev essere mantenuta al livello più basso ragionevolmente praticabile. 3 Il consumo di amianto è aumentato rapidamente dal 1950 al 1980 e ha iniziato quindi a diminuire quando alcuni Stati membri hanno introdotto restrizioni o divieti sull utilizzazione dell amianto. Il declino è aumentato quando i divieti sono stati introdotti dalle direttive europee negli anni novanta. Un divieto totale dell'utilizzazione e della commercializzazione dei prodotti contenenti amianto (in seguito all'adozione della direttiva della Commissione europea 1999/77/CE) è entrato in vigore il 1 gennaio 2005. I divieti riguardanti l estrazione dell amianto e la fabbricazione e il trattamento di prodotti contenenti amianto (in seguito alla direttiva sulla protezione dei lavoratori contro l amianto 2003/18/CE) sono entrati in vigore nell aprile 2006. I problemi residui riguardanti l amianto in Europa sono dovuti pertanto all amianto che è stato installato negli edifici, negli impianti o nelle attrezzature. 4
5 EFFETTI DELL AMIANTO SULLA SALUTE L amianto è pericoloso quando è disperso nell aria sotto forma di microscopiche fibre invisibili ad occhio nudo. La respirazione di queste fibre d amianto può provocare tre malattie: Asbestosi, una cicatrizzazione dei tessuti del polmone; Cancro del polmone; Mesotelioma, cancro della pleura (la doppia membrana liscia che racchiude i polmoni) o del peritoneo (la doppia membrana liscia che ricopre l'interno della cavità addominale). L asbestosi provoca difficoltà respiratorie gravi e può essere letale. Il cancro del polmone è mortale nel 95% dei casi e può derivare anche dall'asbestosi. Il mesotelioma è inguaribile e porta generalmente alla morte entro 12-18 mesi dalla diagnosi. 6
In generale queste malattie impiegano molto tempo a svilupparsi e normalmente appaiono solo da 10 a 60 anni o più dopo l inizio dell esposizione. Il tempo di latenza media a partire dalla prima esposizione per il mesotelioma è di circa 35/40 anni. Il periodo di latenza media per il cancro al polmone è di 20/40 anni secondo le stime. È possibile inalare fibre di amianto senza avvertire immediatamente alcun effetto sfavorevole. Il rischio di asbestosi deriva da un'importante esposizione all'amianto per più anni e la malattia si dichiara in generale più di un decennio dopo l'inizio dell'esposizione. I casi di asbestosi segnalati ancora nell'europa occidentale derivano quasi certamente da elevate esposizioni all'amianto prodottesi alcuni decenni or sono. I rischi di cancro al polmone e di mesotelioma associati all amianto aumentano con l esposizione. Diminuendo quanto più possibile l esposizione all amianto, si diminuisce il rischio di malattia ma non si conosce tuttavia la soglia al disotto della quale non vi è assolutamente alcun rischio dell insorgere di tali tumori. È quindi importante utilizzare la migliore prassi per eliminare o minimizzare il rischio d esposizione. 7 Nel caso di persone il cui lavoro può implicare l esposizione all amianto, è necessario: seguire la migliore prassi; verificare che tali persone abbiano ricevuto una formazione sufficiente e siano ben informate sui rischi; garantire che la comunicazione sia efficace (ad esempio, che non sia ostacolata dalla barriera della lingua); garantire che le persone comprendano bene l importanza di minimizzare l esposizione; fornire informazioni sull aumento dei rischi quando si fuma e si è esposti all amianto, al fine di incitare i fumatori a smettere di fumare; rispettare le regolamentazioni nazionali riguardanti i lavori che implicano o possono implicare l amianto. 8
Il rischio di trovare amianto sopravviene generalmente nei lavori di manutenzione o di riparazione degli edifici. 9 È necessario riesaminare regolarmente i materiali conservati contenenti amianto per assicurarsi che essi siano ancora in buono stato e che il sistema che garantisce la gestione e il controllo dei lavori in prossimità sia efficace. Se l amianto non è in buono stato o se le condizioni non consentono di conservarlo in loco in buono stato, dev essere organizzata la sua rimozione. 10
Una volta adottata la decisione di effettuare lavori suscettibili di trovare o spostare materiali contenenti amianto, deve essere effettuata una valutazione scritta del pericolo e dei rischi che ne derivano. La valutazione dei rischi dev essere specifica del sito, vale a dire deve tenere conto dei particolari del sito stesso e deve valutare l esposizione possibile, riassumendo l esperienza acquisita nel controllo dell esposizione in circostanze analoghe. La valutazione dei rischi deve tener conto dei rischi di esposizione all'amianto per i lavoratori e per le altre persone che si trovano nelle vicinanze (ad esempio gli occupanti) che possono essere colpite. Questa valutazione può basarsi su misurazioni effettuate in occasione di lavori analoghi o precedenti 11 L utilizzazione dei dispositivi individuali di protezione respiratoria dovrà comprendere: attrezzature di protezione respiratoria a pressione positiva e/o attrezzature di protezione respiratoria alimentate ad aria; la pulitura e la manutenzione delle apparecchiature respiratorie; le prove di adattamento al volto e i fattori che possono influenzare o modificare l adattamento, i metodi di ispezione e di prova, il metodo per indossare correttamente l apparecchiatura respiratoria e il metodo di pulitura e di manutenzione; i vari tipi di dispositivi di protezione respiratoria, i loro vantaggi e i loro limiti; le procedure d emergenza nel caso in cui un apparecchio respiratorio non sia più alimentato di aria durante un intervento (energia o aria compressa); possibili limiti (ad esempio per quanto riguarda la visibilità) e difficoltà di utilizzazione di un apparecchio di protezione respiratoria 12
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