L outsourcing sicurezza nella PMI



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L outsourcing sicurezza nella PMI Bologna 2o luglio 2009 Enrico Innocenti

Struttura dell'intervento Obiettivo: comprendere il ruolo delle professionalità esterne alla luce della filosofia europea che sta alla base della moderna gestione della sicurezza dei lavoratori. Percorso: per fare ciò si procederà a sviluppare i seguenti concetti: o evoluzione del "fare sicurezza"; o Outsourcing e sicurezza: contesto attuale e tendenze Beneficio: fornire elementi al Datore di Lavoro per valutare il giusto ambito e la convenienza nell'affidare all'esterno alcune attività relative alla gestione della sicurezza

Premessa Parliamo di una materia, la sicurezza sul lavoro, che è un diritto inviolabile costituzionalmente garantito e disciplinato da normative cogenti. Si tratta di una materia che ha subito una evoluzione radicale soprattutto negli ultimi 10 anni e che adesso pare essere matura per entrare nelle PMI come una "variabile" strategica e non solo come un peso (costo) da sopportare e subire. In virtù di ciò è sempre più evidente l'utilità di ricorrere a professionalità esterne a supporto del datore di lavoro e del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale

Definizione Outsourcing L'outsourcing equivale all'affidamento ad un fornitore esterno di tutta o una parte sostanziale di un'attività svolta dalla società committente. L'outsourcing viene quindi operato fra società (Business to Business) e prevede la stipula di un contratto in cui vengono pattuiti nel dettaglio i servizi ceduti. I Vantaggi dell'outsourcing Il principale vantaggio stà nel terzializzare le attività no-core nelle quali si hanno meno competenze, affidandole a chi ha più esperienza in materia. Se un'operazione di outsourcing va a buon fine le conseguenze sono molto interessanti: in particolare si ottengono la Focalizzazione sul Core Business, la Riduzione dei costi nelle attività di costruzioni e servizi, un Miglioramento della Qualità del Servizio offerto e Maggiore Flessibilità Aziendale. Il raggiungimento di questi obiettivi può però essere soggetto a una perdita di controllo sulle attività terzializzate, ed è per questo che è importante affidarsi a partner qualificati. Fonte: www.barbierooutsourcing.it

Sicurezza sul lavoro Quali sono i tre principi fondamentali ai quali attenersi per gestire al meglio la sicurezza sul lavoro? Cosa deve mettere in campo un Datore di Lavoro (DL) oggi per garantire la sicurezza dei propri lavoratori?

Cosa deve garantire il DL ambiente e attrezzature "sicure" E' il primo principio (dal 1950) sul quale si basa la sicurezza del lavoro => garantire PROTEZIONE Il lavoratore deve essere protetto dai pericoli e il datore di lavoro deve quindi garantire la conformita' tecnica di impianti, macchinari (per es. marcatura CE), ambienti di lavoro

Cosa deve garantire il DL conoscenza dei pericoli e dei rischi E' il secondo pilastro introdotto con il D.Lgs. 626/94 => garantire: PREVENZIONE Il lavoratore diviene responsabile nel processo di gestione del rischio per la riduzione del quale il suo comportamento è componente attiva e fondamentale

Evoluzione della gestione della SSL Dal al 1996 (626) al 2008 (D.Lgs. 81/08): PREVENZIONE Sicurezza: soggettiva, basata sui comportamenti; legge: principalmente organizzativa; macchinari/luoghi: già protetti, presunzione di conformità (marcatura "CE" e documentazione a corredo); lavoratori: attivi, responsabili, consapevoli e formati; in/formazione: prioritaria per garantire la conoscenza a tutti i livelli e garantire comportamenti in prevenzione; organizzazione aziendale preposta alla SSL: introduzione del SPP strutturato con requisiti minimi (organigramma della sicurezza) e al servizio del datore di lavoro per ottenere il max da protezione e prevenzione gestendo la grande mole di informazioni del modello prevenzionale; sicurezza vista come da pianificare, da mettere a budget (DVR).

STRUMENTO FONDAMENTALE art. 2 lett q) D.Lgs. 81/08 valutazione dei rischi : valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori..., finalizzata a individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e a elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza

Qual'e' l'obbiettivo principale da perseguire E' il terzo pilastro introdotto con il D.Lgs. 626/94 e rafforzato dal D.Lgs. 81/08 => garantire il: MIGLIORAMENTO organizzando in maniera efficiente ed efficace le componenti di protezione e quelle di prevenzione per eliminare o ridurre i rischi

Evoluzione della gestione della SSL Situazione attuale Sicurezza: "organizzata" (art. 28 comma 2 lett d); legge: principalmente organizzativa a conferma e rafforzamento dei dettami del D.Lgs. 626/94; macchinari/luoghi: garantire il mantenimento dei requisiti di conformità => organizzare la manutenzione e garantire l'uso conforme (es. art. 71 comma 4); lavoratori: propositivi e partecipativi (art. 20 comma 1 lett. a)), responsabili, addestrati, educati alla SSL; in/formazione: ruolo prioritario e parte del sistema che deve garantirne la circolarità => educazione alla SSL; organizzazione aziendale preposta alla SSL: più verso i sistemi di gestione (art. 30), responsabilità chiare per DL, Dirigenti, preposti e lavoratori e rilievo delle procedure; sicurezza vista come investimento.

Evoluzione della gestione della SSL Dal 1950 => PROTEZIONE Sicurezza: oggettiva, tecnica; macchinari/luoghi: protetti, ricoperti di sicurezza, conformi (marcatura "CE" e documentazione a corredo) Dal 1996 (626/94) => PREVENZIONE (DVR) Sicurezza: soggettiva, basata sui comportamenti; lavoratori: attivi, responsabili, consapevoli e formati; in/formazione: prioritaria per garantire la conoscenza a tutti i livelli e garantire comportamenti in prevenzione Dal 1996 (626/94 e 81/08) => MIGLIORAMENTO Sicurezza: "organizzata" => da pianificare, da mettere a budget (art. 35 comma 3 lett. b). organizzazione aziendale: introduzione del SPP (626/94) e dei Sistemi di Gestione (art. 28 comma 2 lett d) e art. 30 D.Lgs. 81/08).

STRUMENTO FONDAMENTALE art. 2 lett i) D.Lgs. 81/08 Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) dai rischi : insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all azienda finalizzati all attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori

IL SPP Da chi è composto il SPP Aziendale? RSPP; ASPP (eventuali) e/o consulenti; Lavoratori incaricati alle gestione delle emergenze (antincendio, evacuazione e primo soccorso); Medico Competente; RLS

SPP - Outsourcing Quali ruoli e/o attività possono essere esternalizzate?

Art. 31. Servizio di prevenzione e protezione D.Lgs. 81/08 1. Salvo quanto previsto dall'articolo 34, il datore di lavoro organizza il servizio di prevenzione e protezione all'interno della azienda o della unita' produttiva, o incarica persone o servizi esterni... secondo le regole di cui al presente articolo. 2. Gli addetti e i responsabili dei servizi, interni o esterni, di cui al comma 1, devono possedere le capacità e i requisiti professionali di cui all'articolo 32... 3. Nell'ipotesi di utilizzo di un servizio interno, il datore di lavoro può avvalersi di persone esterne alla azienda in possesso delle conoscenze professionali necessarie, per integrare, ove occorra, l'azione di prevenzione e protezione del servizio. 4. Il ricorso a persone o servizi esterni è obbligatorio in assenza di dipendenti che, all'interno dell'azienda ovvero dell'unita' produttiva, siano in possesso dei requisiti di cui all'articolo 32. 5. Ove il datore di lavoro ricorra a persone o servizi esterni non è per questo esonerato dalla propria responsabilità in materia.

Ambito d'azione Art. 29. Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi 1. Il datore di lavoro effettua la valutazione ed elabora il documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente...

Ambito d'azione MIGLIORAMENTO = ORGANIZZAZIONE (art. 28 comma 2 lett. d) - sanzione 4-8 mesi - 5.000,00-15.000,00)... 2. Il documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), redatto a conclusione della valutazione, deve avere data certa e contenere:... b)... Misure di prevenzione e protezione ; c). Misure per il miglioramento d) l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonchè dei ruoli dell'organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;...

Ambito d'azione MIGLIORAMENTO = ORGANIZZAZIONE (art. 35 comma 3 let. b) Nel corso della riunione periodica possono essere individuati:... "b) obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva sulla base delle linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro."...

Ambito d'azione MIGLIORAMENTO = ORGANIZZAZIONE (art. 30) Modelli di organizzazione e di gestione Se implemento un Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro e questo é efficacemente attuato, allora ho ragionevoli certezze di: perseguire realmente il miglioramento della SSL; essere premiato dal mercato; essere esentato dalla responasbilitá amministrativa delle persone giuridiche (di cui al D.Lgs. 231/2001).

SGSL Il supporto al datore di lavoro all'implementazione cogente (art 28 comma 2 lett d D.Lgs. 81/08) di un Sistema di Gestione della Sicurezza diventa anche un'opportunità strategica (art. 30 D.Lgs. 81/08) che tipicamente può essere affidata all'esterno

OUTOSURCING: ATTUALITA' E PROSPETTIVE DVR: ruoli tecnici RSPP/ASPP esterno: ruoli tecnico/organizzativi Supporto all'implementazione di SGSL: ruoli principalmente organizzativi Formazione Medico competente (sorveglianza sanitaria)

Dati Storici attività outsourcing 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% Formazione 626 Abbo 626 RSPP Altri (consulenze ricorrenti) 10,00% 0,00% 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Dati Storici attività outsourcing 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Altri (consulenze ricorrenti) 626 RSPP 626 Abbo Formazione

45,00% 40,00% 35,00% 30,00% Dati Storici attività outsourcing 25,00% 20,00% 15,00% Assitenza + RSPP 626 Abbo 626 RSPP 10,00% 5,00% 0,00% 2004 2005 2006 2007 2008 2009

I TRE PILASTRI DELLA SICUREZZA PROTEZIONE SSL: tecnica costi freno Rilevanza della conformità a leggi tecniche PREVENZIONE SSL: conoscenza comportamenti valutazione Rilevanza degli della in/formazione. Prime basi per l'organizzazione come discriminante per la sicurezza (SPP obbligatorio) MIGLIORAMENTO SSL: organizzazione investimento competitività Rilevanza dell'organizzare un sistema di gestione della SSL premiante per le performances di prevenzione e di mercato