La grande musica va sempre a segno



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Torino. Auditorium Rai. Concerti 2013 2014 La grande musica va sempre a segno GIOVEDÌ 10 OTTOBRE 2013 ore 20.30 VENERDÌ 11 OTTOBRE 2013 ore 20.30 Juraj Valčuha direttore Hui He soprano Marianna Pizzolato mezzosoprano Francesco Meli tenore Aleksandr Tsymbalyuk basso Coro Filarmonico Cèco di Brno Petr Fiala maestro del coro Verdi

1 GIOVEDÌ 10 OTTOBRE 2013 ore 20.30 VENERDÌ 11 OTTOBRE 2013 ore 20.30 Juraj Valčuha direttore Hui He soprano Marianna Pizzolato mezzosoprano Francesco Meli tenore Aleksandr Tsymbalyuk basso Coro Filarmonico Cèco di Brno Petr Fiala maestro del coro Giuseppe Verdi (1813-1901) Messa da Requiem (1869-1874) per soli, coro e orchestra I. Requiem e Kyrie II. Dies irae III. Offertorio IV. Sanctus V. Agnus Dei VI. Lux aeterna VII. Libera me, Domine Durata: 90 ca. Ultima esecuzione Rai a Torino: 8 giugno 2006, Gianandrea Noseda, Barbara Frittoli, Katja Lytting,Roberto Aronica, Ildar Abdrazakov, Coro Maghini, Claudio Chiavazza maestro del coro. Ritratto fotografico di Verdi con firma autografa. Il documento originale, conservato negli archivi dell'auditorium Rai, è ora esposto nel foyer. Il concerto di giovedì 10 ottobre è trasmesso in collegamento diretto su Radio3 per il programma Radio3 Suite e in streaming audio-video su www.osn.rai.it

Giuseppe Verdi Messa da Requiem per soli, coro e orchestra Verdi e Manzoni La morte di Cavour nel 1861 e le sconfitte italiane di Lissa e Custoza del 1866 tolsero a Verdi quell entusiasmo per la politica nazionale che pochi anni prima, durante la guerra d indipendenza del 1859, lo aveva spinto a partecipare ai plebisciti e al parlamento italiano. Restava vivo l amore per un Italia ancora politicamente e geograficamente da ultimare. Maturata la convinzione che il prestigio in campo artistico potesse valere quanto la potenza militare, Verdi ideò un progetto di aggregazione fra gli artisti italiani. Gli fu di grande aiuto la moglie, Giuseppina Strepponi, che a sua insaputa si recò a Milano per conoscere l antica amica di Verdi: la contessa Clarina Maffei, attraverso la quale intendeva raggiungere Alessandro Manzoni. E la Peppina, tanto discreta quanto determinata, riuscì nel suo intento; incontrò Manzoni e al suo rientro a Genova poté annunciare a Verdi: Se poi andrai a Milano, ti presenterai a Manzoni. Egli t aspetta. La reazione fu quasi inaspettata: È venuto rosso, smorto, sudato; si cavò il cappello, lo stropicciò in modo che per poco non lo ridusse in focaccia. Più (e ciò resti fra noi) il severissimo e fierissimo orso di Busseto n ebbe pieni gli occhi di lagrime, e tutti e due commossi, convulsi, siamo rimasti dieci minuti in un completo silenzio. Un tal stravolgimento in un uomo della massima riservatezza indica il significato altamente simbolico attribuito all incontro: l intesa con il poeta per il quale nutriva tanta reverente ammirazione avrebbe innalzato la gloria dell arte italiana e della stessa nazione. Clarina Maffei si recò da Verdi a Sant Agata per disporre l incontro con Manzoni, che avvenne a Milano il 30 giugno 1868. Verdi e Rossini Rossini, con cui Verdi aveva stabilito buoni rapporti da antica data, doveva essere l altro polo dell asse d intesa tra i maggiori artisti italiani. La sua morte, avvenuta il 13 novembre 1868, fu per Verdi l occasione per un nuovo progetto di unità artistica nazionale: una messa scritta in memoria di Rossini da dodici compositori italiani, da eseguirsi a Bologna in San Petronio a un anno esatto dalla morte del compositore. Le operazioni di scelta dei compositori e dei brani da assegnare furono piuttosto macchinose, ma con estrema puntualità i lavori furono terminati e consegnati nell agosto del 1869. Fu allora che iniziarono a presentarsi una serie di piccoli intoppi burocratici, e di ordine economico, che fecero naufragare l iniziativa. Così scriveva Verdi all Assessore anziano della Giunta comunale di Bologna: S. Agata, 10 novembre 1869 Egr. Sig. Casarini, Ella sa che appena fu istituita a Milano la Commissione per la Messa a Rossini credetti dover mio di togliermi da ogni ingerenza e di mettermi nel novero di tutti gli altri Compositori per scrivere il mio pezzo come sarebbe stato e come fu stabilito dalla Commissione. Non ignoro per altro tutto quanto è succeduto; ma ignoro perfettamente quali decisioni crederà prendere la Commissione in avvenire. In quanto a me lo scopo è fallito dal momento che la Messa non verrà eseguita: 1) In Bologna 2) All anniversario della morte di Rossini. Quella Messa non è più, com io intendeva, un monumento innalzato all arte, ma semplicemente un opera d arte. Come promotore non ho più nulla da fare. Come compositore io devo, foss anco malgrado mio, assoggettarmi alle decisioni della Commissione. Dolentissimo, egregio Sig. Casarini, di non poterle dare quegli schiarimenti ch Ella desidera, che io ignoro, e dolentissimo ancora che quel mio progetto sia riuscito sì povero di risultato, ho l onore di dirmi colla più profonda stima Suo Dev. L operazione era chiusa e i compositori si videro restituiti i loro brani. Verdi ricevette indietro la partitura del Libera me, Domine, solo il 21 aprile del 1873, dopo molti solleciti. La morte di Manzoni Il 22 maggio 1873, un mese e un giorno esatti dopo essere rientrato in possesso del brano conclusivo del Requiem scritto per Rossini, Verdi ricevette la notizia della morte di Manzoni. Verdi fu molto colpito da questa perdita: il suo progetto di un intesa tra i più grandi artisti italiani in nome della patria non poteva più

realizzarsi, e anche umanamente sentiva grave il peso di questo lutto. Così scrisse a Giulio Ricordi: S. Agata, 23 maggio 1973 Car. Giulio, Sono profondamente addolorato della morte del nostro Grande! Ma io non verrò domani a Milano, ché non avrei cuore d assistere ai suoi funerali. Verrò fra breve per visitarne la tomba, solo e senza essere visto, e forse (dopo ulteriori riflessioni, e dopo aver pesate le mie forze) per proporre cosa ad onorarne la memoria. Tenete il segreto, e non dite parola sulla mia venuta, ché mi è tanto penoso sentire i giornali parlare di me, e farmi dire e fare quello che non dico e faccio. Salutate Clarina, addio. Se già nel 1871 Verdi aveva deciso di procedere con la composizione il suo Requiem, con la morte di Manzoni divenne chiaro a chi dedicare il completamento del lavoro. Così scrisse ancora a Giulio Ricordi: Milano, 3 giugno 1873 Io pure vorrei dimostrare quant affetto e venerazione ho portato e porto a quel Grande che non è più, e che Milano ha tanto degnamente onorato. Vorrei mettere in musica una Messa da morto da eseguirsi l anno venturo per l anniversario della sua morte. La Messa avrebbe proporzioni piuttosto vaste, ed oltre ad una grande orchestra ed un grande Coro, ci vorrebbero anche (ora non potrei precisarlo) quattro o cinque cantanti principali. Credete voi che il Municipio si assumerebbe la spesa dell esecuzione? La copiatura della musica la farei a spese mie, ed io stesso dirigerei l esecuzione tanto alle prove come in chiesa. Se credete la cosa possibile parlatene al Sindaco; datemi al più presto una risposta, ché potete ritenere questa mia lettera come obbligatoria. E così a Giulio Bellinzaghi, Sindaco di Milano: S. Agata, 9 giugno 1873 Non mi si devono ringraziamenti né da Lei, né dalla Giunta, per l offerta di scrivere una Messa funebre per l anniversario di Manzoni. È un impulso, o dirò meglio, un bisogno del cuore che mi spinge a onorare, per quanto posso, questo grande, che ho tanto stimato come Scrittore, e venerato come uomo, modello di virtù e di patriottismo! Quando il lavoro musicale sarà ben inoltrato non mancherò di significarle quali elementi saranno necessarj onde l esecuzione sia degna e del paese, e dell Uomo di cui tutti deploriamo la perdita. Il Libera me scritto per Rossini confluì senza sostanziali modifiche (Verdi vi aggiunse solo il ritorno del Dies irae) nel Requiem per l anniversario della morte di Manzoni. La prima esecuzione ebbe luogo a Milano, nella Basilica di San Marco, il 22 maggio 1874, sotto la direzione del compositore, con la partecipazione di Teresa Stolz (soprano), Maria Waldmann (mezzosoprano), Giuseppe Capponi (tenore), Ormondo Maini ( basso). Il Requiem di Verdi Il tema centrale del Requiem di Verdi è l uomo di fronte alla morte. Gli atteggiamenti emotivi che ne scaturiscono sono essenzialmente due: la contemplazione estatica della morte, vista come dolce assopimento in cui tutti i travagli della vita trovano soluzione e pace, e il terrore davanti alla tragedia della distruzione definitiva della persona. È una visione profondamente laica, che non prende in considerazione nessun tipo di sopravvivenza dell anima, ma piuttosto si concentra sui due poli opposti del dolce e consolatorio termine di ogni dolore mondano e dello sgomento per la fine della vita. Quest antitesi crea un bilanciamento che lascia intravedere la fiducia nella sopravvivenza dell umanità, che proseguirà il suo cammino oltre la morte del singolo. L opera si apre con sonorità al limite dell udibile; segue una domanda di riposo eterno che pare un evocazione, prima solo sussurrata, poi espressa con dolcezza profonda. Con il Te decet Hymnus Verdi fa ricorso alla costruzione polifonica, partendo da una melodia arcaica. Il quartetto di solisti apre la preghiera dolente del Kyrie eleison. Ed ecco abbattersi sul raccoglimento iniziale tutto il terrore del Dies irae: l umanità è tanto sgomenta da riuscire solo più a sussurrare, in preda allo spavento, Quantus tremor est futurus. Questo orrore atavico espresso nel frammento iniziale del Dies irae tornerà durante il corso dell opera tre volte, come un incubo che no si può cancellare. Nel Tuba mirum le trombe del giudizio risuonano con l effetto spettacolare di spazializzazione del suono dato dalla dislocazione di quattro trombe in lontananza. Ma dal Dies irae affiorano anche momenti lirici e invocazioni dolcissime: Recordare (soprano e mezzosoprano), Ingemisco (tenore), Lacrymosa (solisti e coro, sul tema di un terzetto della prima versione francese del Don Carlos). Sugli stessi due poli estremi si muove l Offertorio (Domine Jesu), mentre il

Sanctus appare più orientato verso una festosità razionalmente imposta, e forse poco sentita, realizzata con il ricorso a un contrappunto piuttosto accademico. L Agnus Dei delle due voci femminili con coro esprime una calma semplice, data dalla melodia di matrice gregoriana. Il dramma riprende con il Lux eterna che porta all episodio conclusivo: Libera me, Domine. Il soprano entra con un invocazione declamata e quasi tremante per lo spavento. È l uomo che chiede di essere liberato dalla morte eterna nel giorno tremendo in cui saranno sconvolti il cielo e - soprattutto - la terra. È la terra che l uomo non può lasciare senza sgomento estremo. Torna l incubo del Dies irae, cui seguono la dolcezza ritrovata del Requiem e un ampio fugato del coro. La chiusura è lasciata alla voce del singolo che ancora una volta, quasi parlando, sussurrando, invoca la pace, con il terrore negli occhi. Uno stile moderno ed europeo La Messa da Requiem ha un importanza particolare nella produzione artistica di Verdi che, culminata la sua carriera di operista tradizionale con Aida, sente di potersi affrancare dal mondo del teatro per abbracciare un compito più elevato e impegnativo: Genova, 28 febbraio 1874 Io lavoro alla mia Messa proprio con gran piacere. Mi pare d esser divenuto un uomo serio, e di non esser più il pagliaccio del pubblico che con un tamburrone e grossa cassa grida avanti avanti, venite ecc.. Voi capirete che ora sentirmi parlare d opere, la mia coscienza se ne scandalizza, e mi faccio presto il segno della Croce!!! In Italia si sta affermando una cultura strumentale nuova, molto attenta alla civiltà musicale d Oltralpe. Con il Requiem Verdi sembra cercare un modo di comporre autenticamente strumentale, molto raffinato e più esportabile internazionalmente. Questo progresso, già in atto nelle opere teatrali precedenti il Requiem, troverà il suo compimento nella tarda maturità di Otello e Falstaff. Anche il trionfale giro d Europa del Requiem, culminato con l esecuzione alla Albert Hall di Londra (con un coro di 1200 voci), fu un fenomeno importante, che proiettò Verdi nella dimensione per lui inedita e quanto mai moderna ed europea del compositore-direttore d orchestra. Paolo Cairoli (dagli archivi Rai) Giuseppe Verdi Messa da Requiem I (Soprano, Mezzosoprano, Tenore, Basso e Coro) Requiem aeternam dona eis, Domine: et lux perpetua luceat eis. Te decet hymnus, Deus, in Sion, et tibi reddetur votum in Jerusalem. Exaudi orationem meam, ad te omnis caro veniet. Kyrie eleison. Christe eleison. Kyrie eleison. II (Coro) Dies irae, dies illa, Solvet saeclum in favilla, Teste David cum Sibylla. Quantus tremor est futurus, Quando Judex est venturus, Cuncta stricte discussurus! Tuba mirum spargens sonum, Per sepulcra regionum, Coget omnes ante thronum. (Basso) Mors stupebit et natura, Cum resurget creatura, Judicanti responsura. (Mezzosoprano) Liber scriptus proferetur, In quo totum continetur, Unde mundus judicetur. Judex ergo cum sedebit, Quidquid latet apparebit: Nil inultum remanebit. (Coro) Dies irae, dies illa, I (Soprano, Mezzosoprano, Tenore, Basso e Coro) L eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. In Sion, Signore, ti si addice la lode, in Gerusalemme a te si compia il voto. Ascolta la mia preghiera, poiché giunge a te ogni vivente. Signore, pietà. Cristo, pietà. Signore, pietà. II (Coro) Giorno d ira sarà quel giorno, Quando il mondo diventerà cenere, Come annunziarono Davide e la Sibilla. Quale spavento ci sarà all apparire Del Giudice, che su tutto Farà un esame severo! L alto squillo di tromba passerà ovunque Sulle tombe e raccoglierà Tutti dinanzi al trono. (Basso) Natura e morte, con stupore, Vedranno gli uomini risorgere Per rendere conto al Giudice. (Mezzosoprano) Allora sarà aperto il libro Sul quale tutto è segnato, Per il giudizio del mondo. Davanti al Giudice, assiso in trono, Apparirà ogni segreto, Niente rimarrà impunito. (Coro) Giorno d ira sarà quel giorno,

Solvet saeclum in favilla, Teste David cum Sibylla. (Soprano, Mezzosoprano, Tenore) Quid sum miser tunc dicturus? Quem patronum rogaturus, Cum vix justus sit securus? (Soprano, Mezzosoprano, Tenore, Basso e Coro) Rex tremendae majestatis, Qui salvandos salvas gratis, Salva me, fons pietatis. (Soprano, Mezzosoprano) Recordare, Jesu pie, Quod sum causa tuae viae: Ne me perdas illa die. (Soprano, Mezzosoprano) Quaerens me, sedisti lassus; Redemisti crucem passus; Tantus labor non sit cassus. Juste Judex ultionis, Donum fac remissionis Ante diem rationis. (Tenore) Ingemisco tamquam reus: Culpa rubet vultus meus: Supplicanti parce, Deus. Qui Mariam absolvisti, Et latronem exaudisti, Mihi quoque spem dedisti. Preces meae non sunt dignae, Sed tu bonus fac benigne, Ne perenni cremer igne. Inter oves locum praesta, Et ab haedis me sequestra, Statuens in parte dextra. (Basso) Confutatis maledictis, Flammis acribus addictis, Voca me cum benedictis. Oro supplex et acclinis, Quando il mondo diventerà cenere, Come annunziarono Davide e la Sibilla. (Soprano, Mezzosoprano, Tenore) Nella mia miseria, che dirò? Che avvocato inviterò, Se il giusto è appena sicuro? (Soprano, Mezzosoprano, Tenore, Basso e Coro) O Re di terribile maestà, Che salvi chi vuoi, per tuo dono, Salvami, o sorgente d amore! (Soprano, Mezzosoprano) O Gesù amoroso, ricorda che per me Tu sei venuto: Non lasciarmi perire in quel giorno. (Soprano, Mezzosoprano) Per cercarmi ti sei affaticato; Per salvarmi hai sofferto la croce; Non sia inutile tale sofferenza! O Giudice, giusto nel punire, Concedimi il perdono Prima del giorno del giudizio. (Tenore) Come un colpevole io tremo, E il rossore è sul mio volto: O Dio, perdona chi ti supplica! Tu, che hai perdonata Maria Ed esaudito il ladrone, A me pure hai dato speranza. Le mie suppliche non sono degne, Ma tu buono concedi benigno Che io non bruci nel fuoco eterno. Mettimi fra gli agnelli, E, separandomi dai capri, Ponimi alla tua destra. (Basso) Mentre saranno confusi i maledetti E condannati al fuoco divorante, Tu chiamami insieme ai benedetti. Ti supplico umilmente prostrato, Cor contritum quasi cinis, Gere curam mei finis. (Coro) Dies irae, dies illa, Solvet saeclum in favilla, Teste David cum Sibylla. (Soprano, Mezzosoprano, Tenore, Basso e Coro) Lacrymosa dies illa, Qua resurget ex favilla Judicandus homo reus. Huic ergo parce, Deus. Pie Jesu Domine, Dona eis requiem. Amen. Con il cuore spezzato, come polvere, Prendi a cuore il mio destino. (Coro) Giorno d ira sarà quel giorno, Quando il mondo diventerà cenere, Come annunziarono Davide e la Sibilla. (Soprano, Mezzosoprano, Tenore, Basso e Coro) Giorno di pianto sarà quel giorno, Quando dalle ceneri risorgerà Il peccatore per ascoltare la sentenza. O Dio, concedigli il perdono! O pietoso Signore Gesù, dona loro il riposo. Amen. III (Soprano, Mezzosoprano, Tenore, Basso) Domine Jesu Christe, Rex gloriae, libera animas omnium fidelium defunctorum de poenis inferni et de profundo lacu. Libera eas de ore leonis, ne absorbeat eas Tartarus, ne cadant in obscurum. Sed signifer sanctus Michael repraesentet eas in lucem sanctam. Quam olim Abrahae promisisti et semini ejus. Hostias et preces tibi, Domine, laudis offerimus. Tu suscipe pro animabus illis quarum hodie memoriam facimus. Fac eas, Domine, de morte transire ad vitam. Quam olim Abrahae promisisti et semini ejus. IV (Doppio Coro) Sanctus, sanctus, sanctus, Dominus Deus Sabaoth! Pleni sunt coeli III (Soprano, Mezzosoprano, Tenore, Basso) Signore Gesù Cristo, Re della gloria, libera tutti i fedeli defunti dalle pene dell inferno e dell abisso. Salvali dalla bocca del leone, che non li afferri l inferno e non scompaiano nel buio. L arcangelo San Michele li conduca alla santa luce che tu un giorno hai promesso ad Abramo e alla sua discendenza. Noi ti offriamo, Signore, sacrifici e preghiere di lode. Accettali per l anima di quelli di cui oggi facciamo memoria. Fa che passino, Signore, dalla morte alla vita che tu un giorno hai promesso ad Abramo e alla sua discendenza. IV (Doppio Coro) Santo, santo, santo, è il Signore Dio dell universo! I cieli e la terra

et terra gloria tua. Hosanna in excelsis. Benedictus qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis. V (Soprano, Mezzosoprano e Coro) Agnus Dei qui tollis peccata mundi: dona eis requiem. Agnus Dei qui tollis peccata mundi: dona eis requiem sempiternam. VI (Mezzosoprano, Tenore, Basso) Lux aeterna luceat eis, Domine, cum Sanctis tuis in aeternum, quia pius es. Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis cum Sanctis tuis in aeternum, quia pius es. VII (Soprano e Coro) Libera me, Domine, de morte aeterna, in die illa tremenda; quando coeli movendi sunt et terra; dum veneris judicare saeculum per ignem. Tremens factus sum ego et timeo, dum discussio venerit atque ventura ira, quando coeli movendi sunt et terra. Dies illa, dies irae calamitatis et miseriae, dies magna et amara valde. Requiem aeternam dona eis, Domine, Et lux perpetua luceat eis. Libera me, etc. sono pieni della tua gloria. Osanna nell alto dei cieli. Benedetto Colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell alto dei cieli. V (Soprano, Mezzosoprano e Coro) Agnello di Dio che togli i peccati del mondo: dona loro il riposo. Agnello di Dio che togli i peccati del mondo: dona loro il riposo eterno. VI (Mezzosoprano, Tenore, Basso) Splenda ad essi la luce perpetua insieme ai tuoi santi in eterno, o Signore, perché tu sei buono. L eterno riposo dona loro, Signore e splenda ad essi la luce perpetua insieme ai tuoi santi in eterno, Signore, perché tu sei buono. VII (Soprano e Coro) Liberami, Signore, dalla morte eterna, in quel giorno tremendo; quando cielo e terra saranno sconvolti; quando verrai a giudicare il mondo, col fuoco. Timore e spavento mi afferrano per il terribile giudizio e l ira ventura quando cielo e terra saranno sconvolti. Giorno d ira è quello giorno di calamità e di miseria, giorno grande e amarissimo. L eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Liberami Signore, etc. Juraj Valcuha Juraj Valčuha è Direttore principale dell Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2009. Nato nel 1976 a Bratislava, studia composizione e direzione, proseguendo gli studi a San Pietroburgo con Ilya Musin e a Parigi. Nel 2006 debutta con l Orchestre National de France e al Comunale di Bologna con La Bohème. Seguono inviti dalle maggiori compagini internazionali quali Münchner Philharmoniker, Philharmonia di Londra, Filarmonica di Oslo, DSO Berlin, Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, Orchestra della Radio Svedese, Staatskapelle di Dresda, Pittsburgh Symphony, Los Angeles Philharmonic e National Symphony di Washington. Nel 2011 e 2012 debutta con la Filarmonica di Berlino, l Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony ed è nuovamente invitato dalla Pittsburgh Symphony, dai Münchner Philharmoniker, dalla Staatskapelle di Dresda e dalla Philharmonia di Londra. Dirige una nuova produzione di Bohème alla Fenice di Venezia, nonché l Orchestra del Maggio Musicale e l Orchestra dell Accademia di Santa Cecilia. Con l Orchestra della Rai effettua una tournée che comprende concerti al Musikverein di Vienna, alla Philharmonie di Berlino e nella stagione di Abu Dhabi Classics. Nella stagione 2012/2013 debutta con la New York Philharmonic, la Filarmonica della Scala e la San Francisco Symphony; ritorna sul podio dei Münchner Philharmoniker, dell Orchestre de Paris, dell Orchestra del Comunale di Bologna, della National Symphony di Washington e della Philharmonia di Londra. L inizio della stagione 2013/2014 lo vede impegnato in tournée con l OSN Rai al Festival Enescu di Bucarest, a Verona e a Rimini e con l Orchestra dell Accademia di Santa Cecilia al Festival di Bratislava. Prosegue a capo di Münchner Philharmoniker, Philharmonia, Pittsburgh Symphony, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestre della Radio NDR di Amburgo, della Radio WDR di Colonia, della Radio Svedese a Stoccolma e della NHK a Tokyo. In Italia dirigerà ancora le Orchestre del Teatro San Carlo di Napoli e del Comunale di Bologna. Tornerà sul podio del Comunale di Firenze per Madama Butterfly e dirigerà concerti sinfonici al Maggio Musicale Fiorentino.

Hui He Marianna Pizzolato Nata in Cina nell antica capitale imperiale, Xi an, il soprano Hui He ha completato in patria gli studi vocali e nel 2000 ha vinto il 2 premio al Concorso Internazionale Placido Domingo Operalia a Los Angeles, ricevendo l invito da Placido Domingo a cantare con lui in concerto a Shanghai. Nel 2001 ha vinto il primo premio al concorso Voci Verdiane di Bussetto, consegnatole dal soprano turco Leyla Gencer. Nel 2002 ha debuttato in Italia come Tosca al Teatro Regio di Parma. Seguirono Alzira a Parma, Aida in varie città italiane, Un Ballo in Maschera a Verona e a Bolzano. Nel 2003 irrompe sulle scene musicali internazionali con Madama Butterfly di Puccini, nel ruolo del titolo, all Opera di Bordeaux, diventando una delle migliori interpreti del ruolo, oltre che acclamata Aida e Tosca. Il suo repertorio include anche Amelia in Un Ballo in Maschera, Leonora nel Trovatore, Manon Lescaut nel ruolo del titolo, Liu in Turandot. Nel 2004 ha cantato Madama Butterfly al Festival Puccini di Torre del Lago e alla VolksOper di Vienna. Ha debuttato all Opera di Stato di Vienna come Lina nello Stiffelio di Verdi e all Arena di Verona come Liu in Turandot. Nel 2006 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano in Tosca diretta da Lorin Maazel e all Opéra-Bastille di Parigi in Madama Butterfly. Nel 2007 ha debuttato in Tosca a Monaco e nel 2009 con la New York Philharmonic in concerto con Lorin Maazel. Segue il debutto al Metropolitan nel 2010 come Aida. Nel 2010/2011 ha cantato Aida al Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta e in una nuova produzione all Opera di Colonia, a Valencia, a Monaco e alla New Israeli Opera a Masada. Ha debuttato a Chicago nel 2012 come Aida. Tra i progetti della stagione 2012/2013: il debutto ne La Gioconda a Salerno diretta da Daniel Oren, Madama Butterfly a Copenhagen, Barcellona, Monaco. Nel 2013/2014 sarà alla Deutsche Oper di Berlino ne La Gioconda, con il Teatro alla Scala a Pechino in Aida e al Metropolitan di New York in Madama Butterfly. Marianna Pizzolato ha debuttato al Rossini Opera Festival nel 2003 ne Il Viaggio a Reims (Marchesa Melibea), diventandone in breve un artista di riferimento a partire da Tancredi (ruolo del titolo) nel 2004, al quale sono seguite L Italiana in Algeri nel 2007 ed Ermione (Andromaca) nel 2008, Zelmira (Emma) nel 2009, il debutto come Cenerentola nell edizione 2010, il Barbiere di Siviglia nel 2011. È regolare ospite dei teatri più prestigiosi collaborando con direttori quali Riccardo Muti, Antonio Pappano, Alberto Zedda, Bruno Campanella e Daniele Gatti. La sua discografia comprende titoli quali Fernando (Virgin Classics) di Haendel, L Italiana in Algeri ed Ermione (Dynamic), La Donna del Lago (Naxos), Ascanio in Alba (Bongiovanni), Linda di Chamounix (Opera Rara) e lo Stabat Mater di Pergolesi con Anna Netrebko e Antonio Pappano (Deutsche Grammophon). Considerata tra le voci più interessanti del panorama internazionale, Marianna Pizzolato ha recentemente debuttato all Opéra di Parigi come Angelina nella Cenerentola, ha esordito negli Stati Uniti nei panni di Malcom ne La Donna del Lago, e ha aggiunto nuovi titoli verdiani al suo repertorio interpretando il Requiem a Stavanger e Fenena in Nabucco al Covent Garden di Londra al fianco di Placido Domingo. Recentemente è stata protagonista di Orphée et Eurydice (versione di Berlioz) al Festival Berlioz a La Côte-Saint-André, mentre a Monte- Carlo ha interpretato la Sinfonia n. 9 di Beethoven. Nei prossimi mesi sarà protagonista di Mysterium di Rota a Roma e al San Carlo di Napoli, dove sarà anche Rosina ne Il Barbiere di Siviglia diretta da Bruno Campanella. Tornerà a Palermo per la Rapsodia per contralto di Brahms e a Lipsia per il Requiem di Verdi. Sarà ancora Angelina nella Cenerentola a Liegi e a Siviglia. Seguono Nabucco e Maria Stuarda a Barcellona e L Italiana in Algeri a Tolosa.

francesco meli ALEKSANDR TSYMBALYUK Nato nel 1980 a Genova, inizia gli studi di canto a diciassette anni con il soprano Norma Palacios al Conservatorio Paganini di Genova e li prosegue con Vittorio Terranova. Nel 2002 debutta in Macbeth, Petite messe Solennelle e Messa di gloria di Puccini, teletrasmessa dalla Rai, al Festival dei due Mondi di Spoleto. Ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano ne Les Dialogues des Carmelites diretto da Riccardo Muti, dove è poi tornato per Otello, Idomeneo, Don Giovanni, Maria Stuarda, Der Rosenkavalier. Nel 2005 ha aperto le Stagioni del Rossini Opera Festival in una nuova produzione di Bianca e Falliero, del Carlo Felice in Don Giovanni e della Scala in Idomeneo. Ha debuttato a Parigi in Don Giovanni al Théatre des Champs - Elysées, dove è poi tornato per Falstaff, a Lione ne La Sonnambula per un incisione della Virgin a fianco di Natalie Dessay. Ha debuttato a Vienna nel Così fan tutte diretto da Riccardo Muti, a Tokyo in Maometto II e al Covent Garden di Londra in Rigoletto. Dal 2009 debutta ne I Lombardi alla prima crociata, Simon Boccanegra e Werther a Parma, ha debuttato a Macerata ne I Lombardi alla prima crociata e al Metropolitan di New York in Rigoletto, Simon Boccanegra a Vienna, Un ballo in maschera a Parma, Il trovatore alla Fenice, i debutti a Washington in Werther e a Los Angeles ne I due Foscari. Nell anno verdiano ha aperto una nuova produzione di Simon Boccanegra all Opera di Roma diretta da Riccardo Muti. Ha cantato in recital solistici in varie capitali internazionali e il Requiem di Verdi con i direttori Daniele Gatti, Lorin Maazel, Gianandrea Noseda e Yuri Temirkanov. Ha inciso DVD del Requiem di Verdi e Anna Bolena per Deutsche Grammophon e I Lombardi alla prima crociata per Unitel. Tra i suoi prossimi impegni, quattro titoli verdiani con Riccardo Muti a Roma, Chicago e Salisburgo, Un ballo in maschera all Accademia di Santa Cecilia diretto da Antonio Pappano, il Requiem di Verdi a Londra, Torino e Verbier. La carriera del basso ucraino è decollata con i debutti al Metropolitan di New York, al Teatro alla Scala di Milano, all'opera Reale Danese di Copenhagen, alla Bayerische Staatsoper di Monaco, alla Deutsche Staatsoper di Berlino, al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia e al Maggio Musicale Fiorentino. Tra gli impegni di questa stagione s include il debutto alla Royal Opera House Covent Garden di Londra, al Liceu di Barcellona, al Bolshoi di Mosca, la partecipazione al 20 anniversario dell evento di beneficenza Festliche Operngala - Deutschen AIDS Stiftung alla Deutsche Oper di Berlino, oltre al ritorno al Teatro alla Scala, alla Bayerische Staatsoper e all Opera di Stato di Amburgo come Sparafucile in Rigoletto, Raimondo in Lucia di Lammermoor e Basilio ne Il Barbiere di Siviglia. Tornerà poi alla Bayerische Staatsoper di Monaco per la produzione di Calixto Bieito di Boris Godunov, dopo il felice debutto nella scorsa stagione. Debutterà all Opéra di Parigi. Ha collaborato con successo con direttori quali Zubin Metha, Lorin Maazel, Riccardo Muti, Daniel Barenboim, Sir Colin Davis, Antonio Pappano, Marco Armiliato, Kent Nagano, Gustavo Dudamel e Simone Young. In concerto è apparso al Maggio Musicale Fiorentino per cantare il Requiem di Mozart e di Verdi, ha cantato Don Carlo e ha debuttato i Gurrelieder al Konzertverein di Vienna, il tutto sotto la direzione di Zubin Mehta. Ha interpretato il prologo del Mephistofeles di Boito con l Accademia Santa Cecilia diretto da Pappano, Rigoletto in concerto all Hollywood Bowl con Gustavo Dudamel, Otello in concerto con Sir Colin Davis e la London Symphony Orchestra al Barbican Center di Londra e ha partecipato al Deutsche Aids Gala di Düsseldorf. Ha cantato come solista in recital alla St. John's Smith Square di Londra. È ospite per la prima volta dell OSN Rai.

Coro Filarmonico Cèco di Brno PETR FIALA Fondato nel 1990, è indiscusso interprete di oratori, cantate e del repertorio operistico. Ha collaborato con prestigiose orchestre e molti direttori, fa i quali: Christoph Eschenbach, Gerd Albrecht, Zubin Mehta, Nikolaus Harnoncourt, Petr Altrichter, Jiří Bělohlávek, Zdeněk Mácal, Leoš Svárovský, Vladimír Válek, Sir Charles Mackerras, Leopold Hager, Marcello Viotti, Sir Roger Norrington, Enoch zu Guttenberg, Hugh Wolff, Marc Soustrot, Jean-Claude Casadesus, Georg Schmöhe, Kurt Masur, Dennis Russell Davies, Simone Young, Isaac Karabschevsky, Neeme e Kristjan Järvi. Ha preso parte a concerti e festival in città quali Vienna, Monaco, Lucerna, Francoforte, Londra (BBC Proms), Milano, Roma, Città del Vaticano, Parigi, Nantes, Angers, Dresda, Praga, Ostrava e Olomouc. Ha inciso brani per molte etichette, fra le quali Panton, Supraphon, Sony Classical, Ultraphon, Arco Diva e Discantica. Nel 2007 è stato insignito del premio "Echo Klassik" come Miglior Ensemble Vocale dell anno per la registrazione dei Mottetti di Anton Bruckner, e come Incisione dell anno per l Oratorio Christus di Liszt, in collaborazione con l'orchestra Beethoven di Bonn. Nel 2009 ha ricevuto il "Preis der deutschen Schallplattenkritik" per un cd con il Requiem for a Young Poet di Bernd Alois Zimmermann, e nel 2011 il Premio Tokusen per il Requiem di Dvořák. Nel gennaio 2012 è stato protagonista nello Stabat Mater di Dvořák con l OSN Rai diretta da Juraj Valčuha. Il Coro Filarmonico Cèco è diretto da Petr Fiala, assistito da Jan Ocetek; la sua attività è resa possibile dal supporto della regione della Moravia Meridionale, della Città di Brno e del Ministero della Cultura della Repubblica Ceca. Nato nel 1943, ha studiato al Conservatorio di Brno pianoforte, composizione e direzione e nel 1971 si è laureato all'accademia Janáček delle Arti dello Spettacolo di Brno. A parte l intenso lavoro pedagogico come professore al Conservatorio di Brno e come compositore (è autore di più di 150 opere), dirige cori e orchestre da oltre 30 anni. Alla guida del Coro Filarmonico Cèco di Brno, dirige in tutt Europa un ricco repertorio che si concentra sull interpretazione di musica sacra, mottetti, messe, oratori. Petr Fiala lavora anche come membro di importanti giurie di concorsi internazionali e come direttore ospite di orchestre e cori europei.

partecipano al concerto VIOLINI PRIMI *Alessandro Milani (di spalla), Marco Lamberti, Giuseppe Lercara, Antonio Bassi, Irene Cardo, Claudio Cavalli, Patricia Greer, Valerio Iaccio, Martina Mazzon, Fulvia Petruzzelli, Matteo Ruffo, Lynn Westerberg, Claudia Curri, Valerio D Ercole, Lorenzo Gugole, Elisa Papandrea. VIOLINI SECONDI *Roberto Righetti, Enrichetta Martellono, Valentina Busso, Carmine Evangelista, Rodolfo Girelli, Alessandro Mancuso, Antonello Molteni, Enxhi Nini, Vincenzo Prota, Francesco Sanna, Elisa Schack, Isabella Tarchetti, Elena Abbati, Cosetta Ponte. VIOLE *Ula Ulijona, Geri Brown, Massimo De Franceschi, Rossana Dindo, Federico Maria Fabbris, Alberto Giolo, Margherita Sarchini, Giovanni Matteo Brasciolu, Svetlana Fomina, Maurizio Redegoso Kharitian, Rosanna Romagnoli, Eugenio Silvestri. VIOLONCELLI *Massimo Macrì, Ermanno Franco, Giuseppe Ghisalberti, Stefano Blanc, Pietro Di Somma, Michelangiolo Mafucci, Carlo Pezzati, Stefano Pezzi, Fabio Storino, Davide Pracca. CONTRABBASSI *Cesare Maghenzani, Silvio Albesiano, Luigi Defonte, Antonello Labanca, Marco Martelli, Maurizio Pasculli, Virgilio Sarro, Federico Marchesano. FLAUTI *Giampaolo Pretto, Fiorella Andriani, Carlo Bosticco. OTTAVINO Carlo Bosticco OBOI *Carlo Romano, Franco Tangari. CLARINETTI *Enrico Maria Baroni, Franco Da Ronco. FAGOTTI *Elvio Di Martino, Cristian Crevena, Mauro Monguzzi, Bruno Giudice. CORNI *Corrado Saglietti, Valerio Maini, Emilio Mencoboni, Marco Tosello. TROMBE *Roberto Rossi, Ercole Ceretta, Daniele Greco D Alcelo, Roberto Rivellini. TROMBE FUORI PALCO *Marco Braito, Stefano Flaibani, Enrico Negro, Gianluigi Petrarulo. TROMBONI *Enzo Turriziani, Antonello Mazzucco. TROMBONE BASSO Gianfranco Marchesi CIMBASSO Daryl Smith TIMPANI *Claudio Romano PERCUSSIONI Carmelo Gullotto *prime parti concertini Alessandro Milani suona un violino Francesco Gobetti del 1711, messo generosamente a disposizione dalla Fondazione Pro Canale di Milano.

GIOVEDÌ 10 OTTOBRE - ore 18:00 Conferenza sull anno verdiano a cura di Alberto Mattioli Auditorium Rai - sala grande ingresso libero DA GIOVEDÌ 10 A DOMENICA 13 OTTOBRE Esposizione di manoscritti verdiani di proprietà della Rai Auditorium Rai - foyer ingresso libero negli orari dei concerti DOMENICA 13 OTTOBRE - ore 11:00 Reading di lettere verdiane con Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni Elementi dell OSN Rai Verdi Quartetto in mi minore Daelli Fantasia su temi del Rigoletto Auditorium Rai - sala grande poltrone numerate, euro 10 giovani (dal 1984), euro 5 Ascoltare, conoscere, incontrare, ricevere inviti per concerti fuori abbonamento, scoprire pezzi d archivio, seguire le tournée dell Orchestra, avere sconti e facilitazioni. In una parola, diventare AMICI. Sono molti i vantaggi offerti dall associazione Amici dell Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai: scegliete la quota associativa che preferite e iscrivetevi subito! Tutte le informazioni e gli appuntamenti sono disponibili sul sito www.amiciosnrai.it o scrivendo a informazioni@amiciosnrai.it. La Segreteria degli AMICI dell OSN Rai è attiva mezz ora prima di ogni concerto presso la Biglietteria dell Auditorium Rai, oppure il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12, telefonando al 335 6944539. CONVENZIONE OSN RAI - VITTORIO PARK Tutti gli Abbonati, i possessori di Carnet e gli acquirenti dei singoli Concerti per la Stagione Sinfonica OSN Rai 2013/14 che utilizzeranno il VITTORIO PARK DI PIAZZA VITTORIO VENETO nelle serate previste dal cartellone, vidimando il biglietto di sosta nell apposita macchinetta installata nel foyer dell Auditorium Toscanini, avranno diritto allo sconto del 25% sulla tariffa oraria ordinaria. PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI AL PERSONALE DI SALA O IN BIGLIETTERIA. Le varie convenzioni sono consultabili sul sito www.osn.rai.it alla sezione "riduzioni". Redazione a cura di Irene Sala

2 GIOVEDÌ 17 OTTOBRE 2013 ore 20.30 VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 ore 20.30 Dima Slobodeniouk direttore Sergej Krylov violino Sebastian Fagerlund Isola, per orchestra Jean Sibelius Concerto in re minore op. 47 per violino e orchestra Sergej Prokof ev Sinfonia n. 7 in do diesis minore op. 131 CARNET da un minimo di 6 concerti scelti fra i due turni e in tutti i settori Adulti: 24,00 euro a concerto Giovani: 5,00 euro a concerto SINGOLO CONCERTO Poltrona numerata: da 30,00 a 15,00 euro (ridotto giovani) INGRESSO Posto non assegnato: da 20,00 a 9,00 euro (ridotto giovani) BIGLIETTERIA Tel. 011/8104653-8104961 - Fax 011/8170861 biglietteria.osn@rai.it - www.osn.rai.it