REGOLAMENTO PER LA CIVILE CONVIVENZA E LA RIPARTIZIONE SPESE PER I SOCI ASSEGNATARI DI ALLOGGIO



Documenti analoghi
Regolamento condominiale della p.ed 837 C.c. Lavis sita in via Degasperi, 22

COMUNE DI MORINO PROVINCIA DI L AQUILA REGOLAMENTO CONDOMINIALE

COMUNE DI BARLASSINA (Milano) SETTORE SOCIO CULTURALE REGOLAMENTO PER GLI INQUILINI

Studio Rag. De Blasio Giuseppe Alessandro

Regolamento sullo svolgimento delle assemblee separate di UniAbita Soc.

Quota a carico Inquilino. Spese sostenute per immobile locato. Quota a carico Proprietario. Legge di riferimento

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI

Domande e risposte sulla legge 10/91

COMUNE DI TONADICO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI

CLUB HOUSE. REGOLAMENTO (Disposizioni applicative Art. 27 del Regolamento in vigore dall 11 maggio 2015) NORME GENERALI

Amministrazione Condomini. Ripartizione spese. Balconi Chi paga Tipo di ripartizione. Frontalini: per usura o vetustà dell'edificio Condominio al 100%

CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE. È obbligatoria la canna fumaria esterna tanto per le caldaie individuali

ALLEGATO A REGIONE LOMBARDIA. REGOLAMENTO D USO DEGLI ALLOGGI Di Edilizia Residenziale Pubblica

COMUNE DI CINTE TESINO PROVINCIA DI TRENTO

Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino

COMUNE DI CHIVASSO. Provincia di Torino. Disciplinare per l uso delle palestre scolastiche da parte di Gruppi e Associazioni

ACCOGLIENZA MAMME CON BAMBINI Appartamenti per l autonomia

Comune di Roccaromana

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

COMUNE DI CIRIE ASSESSORATO ALLA CULTURA REGOLAMENTO PER L UTILIZZAZIONE DELLA SALA CONFERENZE DEL CENTRO SOCIO CULTURALE DI CORSO NAZIONI UNITE 32

La contabilizzazione e

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELLA SALA CONFERENZE DEL PLANETARIO DI RAVENNA

VALIDITA' DELL'ASSEMBLEA

Comune di Cesano Boscone. provincia di milano REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA

REGOLAMENTO TIPO PER L AUTOGESTIONE DEI SERVIZI ACCESSORI E DEGLI SPAZI COMUNI RELATIVI AGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA ART.

Modulo 3.7 Revisione4 Pagina 1 di 5

COMUNE DI OLIVETO LARIO Provincia di Lecco REGOLAMENTO PER L USO DELLE SALE, DEI LOCALI E DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA COMUNALE

DISCIPLINARE DI UTILIZZO DEL PALCO MODULARE DELLE SEDI E DEI TAVOLI DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI MONTIANO

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELL AREA DI SGAMBAMENTO PER CANI DI PARCO CESARE TOSCHI

COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova)

CARTA INTESTATA PREMESSA

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus

CASA ANZIANI. REGOLAMENTO interno per gli ospiti

COMUNE DI SIRTORI ***********

COME SI RIPARTISCONO LE SPESE CONDOMINIALI. Abbaini e finestre (apertura) Singolo proprietario Millesimi di proprietà

Regolamento per l utilizzo delle aree verdi comunali e di libero accesso ;

COMUNE DI PALAZZUOLO SUL SENIO Provincia di FIRENZE

Decoro architettonico del palazzo in condominio: cosa è legittimo e cosa no La legge per tutti.it

CONDOMINIO. Lite tra condominio e condomino: spese processuali, ripartizione. Nella lite tra condominio e condomino non trova applicazione, neppure in

CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE. Il creditore che individua beni riferibili al condominio può aggredirli

Contratto di servizio per utenze raggruppate

COMUNE DI SOVERE. Provincia di Bergamo. Criteri di gestione per la concessione in uso delle palestre comunali

COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA

AZIENDA SERVIZI PERSONA E FAMIGLIA AREA INTEGRAZIONE SOCIALE BANDO DI CONCORSO PER POSTI ALLOGGIO IN LOCAZIONE TEMPORANEA

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli

CLUB HOUSE. REGOLAMENTO (Disposizioni applicative Art. 27 del Regolamento in vigore dal 1 maggio 2014) NORME GENERALI

COMUNE DI CASTELLO TESINO Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PULIZIA DEI CAMINI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON LINE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE ED UTILIZZAZIONE DELLA CASA DELLE ASSOCIAZIONI

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA

COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE

COMUNE DI VILLENEUVE

Regolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008

ACCORDO DI OSPITALITA' TEMPORANEA

Regolamento per la concessione in uso di beni mobili comunali

1) Area uffici /laboratorio per complessivi mq 3962 così suddivisi:

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONDUZIONE DEI CANI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI BIENNO

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014)

Disposizioni Tecniche

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

Hera SpA - Teleriscaldamento. Analisi tariffaria del servizio di TLR per la Città di Ferrara

COMUNE DI MOGORO - Provincia di Oristano. Contratto di concessione in comodato d uso di parte dei locali comunali

Breve guida pratica al Condominio. Una micro società con le sue regole

REGOLAMENTO. Per l utilizzo della Casa Provinciale per Ferie mons. L. Faidutti di Bagni di Lusnizza

COSA SI PUO' DETRARRE

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

Regolamento per l autogestione dei servizi accessori da parte degli utenti di alloggi di E.R.P.

INSTALLAZIONE CONDIZIONATORE

REGOLAMENTO USO PREFABBRICATI

COMUNE DI GROSSETO. Art. 1 Oggetto

Bonus mobili ed elettrodomestici

REGOLAMENTO AZIENDALE

REGOLAMENTO COMUNALE

Ripartizione delle spese accessorie e dei servizi a carico dei singoli assegnatari e dell autogestione.

COMUNE DI MORI PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO DI PULIZIA CAMINI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E L USO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Esempi degli interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef

Attenzione: Cominci il quarto compito solo quando lo dirà l esaminatore.

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEI SERVIZI PER VILLA E O APPARTAMENTO DELLA PUGLIA NEW LIFE S.r.l Bari

Fondo Pensione Dipendenti Gruppo ENEL

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE del 04/02/2010

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE

COMUNE DI VOBARNO Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMMOBILI COMUNALI

5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF

REGOLAMENTO. PER L UTILIZZO DELLE SALE DI PERTINENZA COMUNALE (SALA Consiliare e SALA Cav. F.Fontana)

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA

L Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D.

Detraibile. Installazione di macchinari esterni

C O M U N E D I T O R R I T A D I S I E N A

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO

Transcript:

EDIFICATRICE UGUAGLIANZA SOCIETA' COOPERATIVA Sede in Via G. Rotondi, 93-20037 PADERNO DUGNANO (MI) Cod. Fisc. 03268360157 - Partita IVA 00746290964 Iscr. all Albo delle Coop. a Mut. Prev. al n. A164305 cat. Edilizia di Abitazione REGOLAMENTO PER LA CIVILE CONVIVENZA E LA RIPARTIZIONE SPESE PER I SOCI ASSEGNATARI DI ALLOGGIO NORME GENERALI Art. 1 Ogni socio assegnatario può servirsi delle cose comuni, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri soci assegnatari di farne uso secondo i propri diritti. Art. 2 I soci assegnatari rispondono per le persone conviventi o a loro servizio; in particolare i genitori e le altre persone che hanno in custodia minori sono responsabili delle azioni di questi ultimi e devono impedire situazioni che possono arrecare danni o recare molestia ai vicini. Art. 3 L'erogazione del riscaldamento è normalmente effettuata per la durata di 182 giorni ed ha inizio dal quindici ottobre. Quando le autorità competenti lo consentono, l'erogazione può essere anticipata e la sua durata protratta. DIVIETI Art. 4 E' VIETATO AI SOCI ASSEGNATARI: A) Occupare, anche temporaneamente, con qualsiasi cosa, gli spazi di uso comune (scale, cortili e ballatoi). Eventuali autorizzazioni possono essere concesse solo dall'amministrazione, previa esplicita richiesta, che potrà accordarle per il solo deposito di materiali e attrezzi inerenti a lavori da eseguirsi da parte dei richiedenti (o per le operazioni di carico e scarico), limitatamente allo spazio necessario e per la durata minima indispensabile di tempo e sempre che non sia impedito l'uso delle cose comuni agli altri soci. B) Depositare moto e biciclette negli spazi comuni, se non appositamente attrezzati (atrio d'ingresso, vano scale, corridoi, ecc ). C) Lasciare in sosta veicoli nelle aree comuni; in cortile, sotto i portici e portoni, nelle corsie dei box, se non per le operazioni di carico e scarico, limitatamente allo spazio necessario e per la durata minima indispensabile di tempo, nonché l'occupazione dei marciapiedi o dell'accesso ai box. Il lavaggio degli veicoli può avvenire esclusivamente negli appositi locali, se previsti. D) Stendere biancheria e indumenti gocciolanti su balconi, ringhiere, ballatoi e finestre, e comunque stendere biancheria o altro all'esterno dei balconi e delle finestre in ogni modo visibili dalla strada; è consentito stendere all'interno dei balconi o negli spazi opportunamente predisposti. 1

E) Collocare sui davanzali vasi da fiori, sempre che gli stessi non siano convenientemente ancorati e posti entro recipienti atti ad impedire lo stillicidio, molestie e danni d'ogni genere; i vasi da fiori depositati sui ballatoi devono essere sollevati da terra, con apposito cavalletto, in modo da consentire le regolari pulizie. F) E' vietato, in qualsiasi orario, battere tappeti, materassi, ecc... dalle finestre, dai balconi, all'interno del vano scale e nell'androne. G) Usare l'ascensore per il trasporto di animali, di oggetti ingombranti o pesanti, che possano sporcare o comunque arrecare danni; a norma delle vigenti disposizioni di legge è impedito l'uso dell'ascensore ai minori di anni 12 se non accompagnati da persona di età superiore a 12 anni. H) Manomettere o modificare, sia all interno dell alloggio, sia nelle parti comuni, l'impianto idrico, del gas, di riscaldamento, di depurazione dell acqua, dell antenna centralizzata tv, delle colonne verticali di scarico, ecc ; ogni intervento che si rendesse necessario su dette parti dovrà essere previamente autorizzato dall'amministrazione. I) Il gioco dei bambini nelle parti comuni è ammesso solo negli spazi consentiti, senza recare molestia ai vicini e nei seguenti orari: dalle 9.00 alle 12.00 - dalle 16.00 alle 20.00 J) Esporre insegne, cartelli e scritte sulle facciate degli stabili e nelle parti comuni dell edificio; accedere al tetto, lasciare aperti cancelli e portoni d ingresso, specialmente durante la notte, fumare negli ascensori e negli spazi comuni chiusi (androne, scale ecc ). K) Installare antenne (radio - TV - paraboliche) nello stabile, sui balconi, sul tetto e in spazi comuni, quando sussiste nell'immobile un impianto di antenna collettiva. L) Sostituire le lampade esistenti nei box e nelle cantine con altre di maggior potenza, come pure l installazione di prese di corrente quando l'elettricità è fornita dal contatore comune. M) Tenere in qualsiasi locale o spazio comune, animali di qualsiasi genere. Sono consentiti, entro il proprio alloggio, i soli animali domestici, sempre che non arrechino disturbo o danno ai vicini o alle parti comuni. Inoltre, è fatto obbligo ai detentori di cani: di tenerli al guinzaglio e con museruola nelle parti comuni, di non farli accedere nella cabina dell'ascensore, nei giardini comuni e di evitare che rechino disturbo, specialmente di notte. Se l'animale sporca nelle parti comuni, è indispensabile adoperarsi per una immediata pulizia, secondo le attuali disposizioni di legge. È proibito gettare o abbandonare cibo in cortile e nei luoghi comuni con l intento di sfamare animali. N) Suonare, ballare, cantare e tenere riunioni rumorose; la radio, la televisione, impianti di diffusione sonora in genere dovranno essere regolati in modo che l'intensità del suono non giunga negli alloggi dei vicini. Evitare inoltre di recare disturbo ai vicini con rumori di qualsiasi natura e, particolarmente nelle ore notturne, muovere mobili, mettere in funzione elettrodomestici rumorosi, utilizzare calzature rumorose, trascinare oggetti pesanti, procedere alla pulizia di pavimenti. O) Gettare immondizie o altri oggetti di rifiuto nel cortile e negli accessi ai box; inoltre è obbligatorio rispettare la raccolta differenziata dei rifiuti, in base ai contenitori predisposti (carta - vetro - lattine - plastica - umido - rifiuti generici); i rifiuti ingombranti dovranno essere portati in discarica, salvo concordato ritiro da parte delle imprese di raccolta. 2

P) Lasciare aperti i rubinetti dell'acqua, gettare nei lavandini, servizi igienici e lavabi, rifiuti od oggetti che possono ostruire i condotti di scarico; nel caso in cui non sarà possibile individuare il responsabile dell'eventuale ostruzione, il costo dello sgombro sarà ripartito fra tutti i soci assegnatari dello stabile o, se di certa individuazione, della scala. Q) Il sovraccarico eccessivo dei locali, balconi e terrazze; tenere nei locali e nei box materie infiammabili o esplosive, o che emanino esalazioni sgradevoli, o dannose alle persone e alle cose. R) E' vietata la costruzione di tettoie pensili, pensiline, verande e simili sui balconi, cosi come l installazione di doppi infissi esterni alle finestre; per il montaggio di tende da sole o veneziane è necessario il preventivo parere vincolante dell'amministrazione sul tipo, colore e caratteristiche in genere. S) E' vietato destinare gli immobili a qualsiasi uso che possa turbare la tranquillità dei condomini o sia contraria all'igiene o al decoro dell'edificio. In particolare, gli appartamenti debbono essere esclusivamente destinati ad uso di abitazioni civili, pertanto è vietata qualsiasi altra destinazione contraria ai regolamenti comunali di igiene, di piano regolatore, di polizia urbana e dei vigili del fuoco. DOVERI Art. 5 Al Consiglio di Amministrazione, o a chi lo rappresenta, non deve mai essere impedito di visitare l'alloggio, per assicurarsi della buona tenuta dello stesso o per effettuare tutti i lavori ritenuti necessari per la conservazione dell immobile o il ripristino di servizi. Il rifiuto o l'impossibilità a consentire l'ingresso nell'alloggio ai fini di cui sopra, ancorché motivato, renderà comunque il socio responsabile di ogni eventuale danno conseguente. Art. 6 Se l'alloggio dovesse rimanere per qualche tempo disabitato, il socio dovrà provvedere, preventivamente, alla chiusura delle prese d'acqua e dell'elettricità e sarà tenuto a lasciare le chiavi a persone di sua fiducia, nel caso vi fosse la necessità per gli incaricati dell'amministrazione di accedere nell'alloggio. Art. 7 Ogni socio assegnatario è obbligato a comunicare immediatamente alla cooperativa la presenza di qualunque guasto entro il proprio alloggio, che possa arrecare danno ad altri soci o alle parti comuni; eventuali maggiori danni causati dall'omissione o dal ritardo della denuncia, saranno posti a carico dell'inadempiente. Art. 8 Ogni socio assegnatario è tenuto ad effettuare a proprio carico tutte quelle opere di piccola manutenzione che si rendano necessarie per il buon funzionamento e il decoro dello stabile. Questi interventi riguardano la sistemazione di porte, finestre, tapparelle, impianti idraulici ed elettrici, tinteggiature, verniciature e tutte quelle riparazioni inerenti all utilizzo del bene assegnato. Qualora la Cooperativa dovesse riscontrare disinteresse da parte del socio per la buona conservazione del bene assegnatogli in godimento, dopo opportuni richiami, provvederà direttamente alla esecuzione dei lavori, addebitando le relative spese al socio inadempiente. 3

RIPARTIZIONE DELLE SPESE E DEI SERVIZI Art. 9 Le spese sono suddivise in due capitoli: 1 Spese per la gestione societaria, a carico della Cooperativa, che comprendono: Spese amministrative Polizze assicurative fabbricati Contributi associativi Consulenze amministrative, contabili, tecnico/professionali, legali e notarili Spese inerenti alla sede sociale Imposte e tasse Altri oneri di gestione 2 Spese per la gestione degli immobili e per i servizi, a carico dei soli soci assegnatari, composte da: a) Energia elettrica b) Impianto idrico c) Riscaldamento d) Acqua calda sanitaria e) Ascensore f) Pulizia g) Giardinaggio h) Riparazioni e manutenzione i) Imposta comunale sugli immobili (ICI) j) Retribuzione del personale Art. 10 Le spese al capitolo 2 dell articolo 9 sono da distribuire ai soli soci assegnatari con criteri differenti relativamente alla tipologia di spesa o al servizio reso. L elenco sottostante riporta la composizioni di tali spese e l inerente sistema di ripartizione. a) Energia elettrica Le spese riguardano i costi per la fornitura di energia elettrica (forza motrice e illuminazione) inerenti a tutti i servizi comuni dello stabile (illuminazione scale e cortile, autoclave, ascensore, centrale termica, alimentazione citofoni e impianti d antenna, ecc ). A causa della difficile determinazione dei consumi di energia da attribuire ai vari servizi, la ripartizione sarà effettuata indistintamente per mq. b) Impianto idrico Le spese sono composte dalle seguenti voci: - fornitura di acqua potabile, - gestione e manutenzione addolcitore e autoclave, - spurghi fosse biologiche, - irrigazione giardini. La totalità della spesa, in presenza di contabilizzatori singoli di consumo sarà suddivisa in base all effettivo consumo rilevato altrimenti sarà suddivisa al 50% per mq. e 50% per il numero di abitanti. 4

c) Riscaldamento Le spese sono determinate dal cumulo delle seguenti costi: - combustibile, - conduzione e controllo, - manutenzione e riparazione. Se l impianto è provvisto di contabilizzatori singoli di calore, la spesa globale sarà suddivisa al 70% per l effettivo consumo rilevato, il restante 30% ripartito in mq. Per tutti gli altri casi la spesa sarà ripartita in mq. Le spese di manutenzione straordinaria (sostituzione di caldaia, bruciatore, pompe, interventi canne fumarie, ecc..) saranno divise per mq. d) Acqua calda sanitaria Le spese riguardano le seguenti voci: - acqua, - combustibile, - manutenzione caldaia, (costi da computare separatamente al riscaldamento se inerenti alla stessa centrale termica) - gestione e manutenzione scambiatore di calore. In presenza di contatori singoli la spesa sarà suddivisa in base al consumo, altrimenti sarà ripartita in mq. e) Ascensore Le spese ordinarie si riferiscono alle voci: - contratto di assistenza / pronto intervento, - manutenzione e riparazione. I suddetti costi saranno ripartiti al 50% proporzionalmente al piano e il restante 50% diviso in mq. Se l ascensore serve il sotterraneo, anche il piano terra deve contribuire alle spese. Le spese di manutenzione straordinaria (sostituzione funi, cabina, quadro elettrico ecc..) saranno divise per mq. f) Pulizia Tutte le spese inerenti alla pulizia di scale, androni, corridoi, corsie box, cortili; compresa la movimentazione e pulizia cassonetti dei rifiuti, saranno ripartite in mq. g) Giardinaggio I costi ordinari e straordinari per la realizzazione e manutenzione del verde (compresi gli impianti di irrigazione) saranno suddivisi per mq. h) Riparazioni e manutenzione Le spese per le riparazioni e le manutenzioni generiche non riconducibili a determinate voci di spesa, inerenti a interventi che vanno a beneficio di tutti i soci assegnatari dell immobile, devono essere ripartiti in mq, anche quelle rivolte a servire in ugual misura ogni singola unità immobiliare. Se alcune spese dovessero rivelarsi particolarmente onerose, il Consiglio di Amministrazione valuterà l opportunità di un recupero graduale, tramite piano di ammortamento con relativo tasso di interesse da stabilire secondo il caso. i) Imposta comunale sugli immobili (ICI) Questa spesa stabilita dall amministrazione comunale in base alla rendita catastale dell unità immobiliare sarà addebitata singolarmente al socio per l alloggio di competenza. 5

j) Retribuzione dipendenti La spesa riguardante il personale operaio sarà ripartita in mq., attribuendola all immobile ove è avvenuta la prestazione. Il costo per il personale impiegatizio sarà in parte a carico della Cooperativa ed il restante sarà suddiviso per mq a tutti i soci assegnatari; la quota spettante alla Società corrisponderà in percentuale al rapporto esistente tra il numero dei soci assegnatari e la totalità dei soci. Art. 11 Il Consiglio di Amministrazione si riserva la possibilità, per tutti i casi non contemplati, di adottare un criterio di ripartizione di spese diverso da quelli precedentemente esposti. Per le spese riguardanti interventi sugli impianti per adeguamenti imposti da leggi o decreti, il Consiglio di Amministrazione valuterà l opportunità di un addebito totale o parziale dell importo e le eventuali dilazioni di pagamento. Art. 12 a) Nel caso di infrazioni alle norme del presente regolamento, o comunque di comportamenti lesivi dei diritti di altri soci, che dovranno essere segnalati in forma scritta, eventualmente corredata dall indicazione delle persone che hanno assistito all evento o da dichiarazione da queste rilasciata, il Consiglio di Amministrazione provvederà ad inviare formale lettera di diffida, le cui spese di cancelleria e di scritturazione sono fissate in. 20,00= per ogni lettera, oltre alle spese postali, saranno poste a carico del socio richiamato e inserite nella prima fatturazione utile. b) Allo stesso modo saranno poste a carico del socio che ha commesso la violazione, le eventuali spese, onorari o competenze legali o di altri professionisti, ai quali la Cooperativa si fosse rivolta per pareri o assistenza, fatte salve in ogni caso le diverse e/o maggiori responsabilità civili e penali derivanti sa tali trasgressioni o violazioni. c) Le violazioni del regolamento o altri comportamenti lesivi dei diritti della Cooperativa o dei soci, posti in essere da altro socio o suo familiare, saranno valutati dal Consiglio di Amministrazione ai fini dell applicazione delle norme previste nei regolamenti e nello Statuto della Cooperativa, anche ai fini dell esercizio di eventuali azioni legali, ove la Cooperativa ne abbia legittimazione. È in ogni caso escluso qualunque obbligo, da parte della Cooperativa, di assumere iniziative legali in adesione o sostegno a quelle che il singolo socio, direttamente leso dal comportamento illecito, decidesse liberamente di intraprendere per la tutela dei propri diritti, secondo le vigenti disposizioni di legge. Art. 13 Per ogni immobile della Cooperativa può essere nominato n. 1 Delegato di stabile e ciò al fine di migliorare ed intensificare i rapporti tra Soci e Cooperativa anche in funzione della tutela del patrimonio sociale, ferme restando le competenze esclusive dell Assemblea, del CdA e del Collegio Sindacale a termini di Statuto. Il compito e l attività dei Delegati di stabile è regolata dai seguenti principi: a) Coadiuvare il Consiglio di Amministrazione, raccogliendo e segnalando al Consiglio stesso, per lo stabile di appartenenza, eventuali problematiche, necessità, criticità e/o possibili migliorie. b) Il Consiglio a sua volta informerà e terrà al corrente il Delegato in ordine agli eventuali interventi specifici da svolgere sullo stabile di appartenenza. 6

c) I Delegati vengono nominati a maggioranza semplice dei presenti in sede di riunione dei Soci dello stabile di appartenenza. Non possono essere eletti Delegati coloro che non rivestono la qualità di Soci, facciano parte del Consiglio d Amministrazione od abbiano rapporti di dipendenza e/o di affari con la Cooperativa. I Delegati decadono dall incarico o per rinunzia o qualora, per qualsivoglia motivo perdano la qualità di Socio. La durata dell incarico è stabilita in anni 3 e tale incarico può essere rinnovato. Il presente regolamento è stato approvato dall Assemblea Generale Ordinaria dei Soci in data 04/05/2006. 7