Finalità e caratteristiche delle agevolazioni, soggetti beneficiari, spese ammissibili



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Circolare del 30 ottobre 2013 Pag. 1 di 7 Circolare Numero 38/2013 Oggetto INCENTIVI FINANZIARI DELLA REGIONE VENETO PER PROGRAMMI DI RICERCA E SVILUPPO: I FONDI EX L.R. N.5/2001 SEZ.C E L.R. 9/2007 Contenuto Finalità e caratteristiche delle agevolazioni, soggetti beneficiari, spese ammissibili Sulla scia della nostra circolare di studio nr.34 del 25 settembre u.s., illustriamo nel presente documento un ulteriore interessante strumento di incentivo finanziario a progetti di ricerca e sviluppo sperimentale recentemente promosso dalla Regione Veneto. Con la D.G.R. n.1884 del 15 ottobre 2013, infatti, è stata regolamentata la concessione, a PMI e loro consorzi che investono in programmi di R&S, di agevolazioni in forma mista (finanziamento agevolato ai sensi del Fondo di Rotaz. Veneto Sviluppo L.R. 5/2001 Sez. C e contributo in conto capitale ai sensi della L.R. 9/2007) oppure in forma singola (solo contributo in conto capitale ai sensi della L.R. 9/2007). La dotazione finanziaria iniziale, per la concessione di contributi in conto capitale, ex LR 9/2007, è pari ad Euro 17.606.424,70. Di seguito forniamo le principali caratteristiche degli incentivi previsti. BENEFICIARI PMI (Piccole e Medie Imprese - da intendersi in forma singola o di Consorzi costituiti tra PMI) finanziariamente ed economicamente sane 1, in attività, che non si trovino in stato di liquidazione volontaria o in difficoltà ai sensi della Comunicazione della Commissione 2004/C 244/02, pubblicata in GUCE del 1 ottobre 2004, n. 244. Non è considerata impresa 1 PMI per le quali sia stata positivamente valutata sulla base della consistenza patrimoniale, della redditività e della capacità gestionale la possibilità di far fronte, secondo le scadenze previste e tenuto conto degli impegni già assunti, agli impegni finanziari derivanti dall operazione per la quale viene richiesta l ammissione ai benefici del Fondo.

C i r c o l a r e d e l 3 0 o t t o b r e 2 0 1 3 P a g. 2 di 7 in difficoltà l impresa costituita da meno di tre anni, a meno che non sia stata aperta nei suoi confronti una procedura concorsuale per insolvenza 2. Possono richiedere l ammissione alle agevolazioni le PMI (piccole e medie imprese), iscritte ai pubblici registri pertinenti aventi almeno la sede operativa, in cui è realizzato il progetto, ubicata nel territorio della Regione del Veneto. Sono ammesse le PMI operanti nei settori ISTAT - classificazione ATECO 2007 C (attività manifatturiere), D (fornitura di energia elettrica, gas), E (fornitura di acqua, attività di gestione rifiuti), F (costruzioni), I (servizi di informazione e comunicazione), M (ricerca scientifica e sviluppo). CONTENUTO DELLE AGEVOLAZIONI Le agevolazioni sono concedibili secondo due modalità, alternative tra loro: a) un contributo in conto capitale ( fondo perduto ) a valere sulle risorse ex L.R. 9/2007 associato ad un finanziamento agevolato, con l intervento del Fondo di Rotazione ex L.R. 5/2001 Sezione C, composto da: 1. una quota pubblica a tasso zero, pari al 50% del finanziamento (Quota Fondo); 2. una quota privata (fornita dalle Banche convenzionate con Veneto Sviluppo spa), regolata ad un tasso liberamente negoziato dai Beneficiari (Quota Banca) non superiore al Tasso Convenzionato. b) un contributo in conto capitale a valere sulle risorse ex L.R. 9/2007. Nella tabella sottostante sono riportate le quote di agevolazione (fatto 100 l investimento in spese ammissibili di ricerca e sviluppo sperimentale): 2 I requisiti necessari affinchè le PMI beneficiarie non possano essere classificate imprese in difficoltà ai sensi della citata disciplina comunitaria dovranno essere mantenuti, a pena di decadenza, sino alla liquidazione totale delle agevolazioni concesse (contributo in conto capitale ed eventuale finanziamento agevolato).

C i r c o l a r e d e l 3 0 o t t o b r e 2 0 1 3 P a g. 3 di 7 CONTRIBUTO IN C/CAPITALE E FINANZIAMENTO AGEVOLATO SOLO CONTRIBUTO IN C/CAPITALE PICCOLE PICCOLE IMPRESE MEDIE IMPRESE IMPRESE MEDIE IMPRESE FINANZ. AGEVOLATO F.DO ROTAZ. L.R. 5/2001 SEZ. C CONTRIBUTO IN C/CAPITALE RISORSE L.R. 9/2007 45% 45% ------------ ---------------- 35% 25% 40% 30% TOTALE FINANZIABILITÀ 80% 70% 40% 30% QUOTA RESIDUALE DI COFINANZIAMENTO DELLA PMI 20% 30% 60% 70% MAGGIORAZIONE 5% 3 A VALERE SUL CONTRIBUTO IN C/CAPITALE L.R. 9/2007 5% 5% 5% 5% E ammessa la presentazione di un unica domanda di agevolazione con riferimento solamente ad una delle due modalità sopra descritte, pertanto, nel caso in cui pervengano più richieste, sarà presa in considerazione solo la prima, pervenuta in ordine cronologico. QUOTE E TASSI APPLICATI IN CASO DI AGEVOLAZIONI IN FORMA MISTA Sulle quote di finanziamento agevolato (pari al 45% dell investimento, ove si ricorra all agevolazione mista), il tasso applicato è pari a ZERO sulla metà della quota medesima (22,5% dell investimento) e pari al tasso liberamente negoziato con la banca (comunque non superiore al tasso convenzionato) sulla rimanente metà della quota. Attualmente, in conformità alle DGR n. 117/2012 e n. 2889/2012 e salvo nuove disposizioni della Regione, il Tasso Convenzionato non può essere superiore all Euribor a 6 (sei) mesi, rapportato all anno, nel caso di tasso variabile, o Eurirs corrispondente alla durata del 3 La quota relativa al contributo in conto capitale è elevabile di un ulteriore 5% (cinque per cento) al verificarsi di una delle seguenti condizioni, preventivamente dichiarate dalla PMI: aumento di capitale sociale dell impresa pari o superiore alla quota residuale di co-finanziamento, apportata con mezzi freschi nel periodo di realizzazione del progetto; assunzione di un dottore di ricerca con contratto di lavoro subordinato o di collaborazione a progetto di durata almeno annuale, nel periodo di realizzazione del progetto. La sussistenza dei requisiti sopra descritti, utili al riconoscimento della maggiorazione del contributo in conto capitale, sarà oggetto di verifica, da parte di Veneto Sviluppo spa, in sede di rendicontazione finale. In particolare, l aumento di capitale sociale dovrà risultare deliberato, sottoscritto e integralmente versato.

C i r c o l a r e d e l 3 0 o t t o b r e 2 0 1 3 P a g. 4 di 7 finanziamento, nel caso di tasso fisso, aumentato di uno spread massimo di 500 punti base. Le PMI richiedenti l ammissione alle agevolazioni potranno liberamente concordare con le Banche un tasso inferiore al Tasso Convenzionato In caso di agevolazioni concesse in forma mista, inoltre, la durata del finanziamento agevolato non può superare 60 mesi. La durata massima si intende comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 12 mesi. ATTIVITÀ AGEVOLABILI Sono agevolabili nuovi progetti di Ricerca e/o Sviluppo (quindi ancora da effettuare) di valore compreso tra euro 50.000,00 e euro 500.000,00, classificati, come Ricerca Industriale e/o Sviluppo Sperimentale, secondo le definizioni di seguito riportate: Ricerca Industriale: ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Essa comprende la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria ai fini della ricerca industriale, in particolare per la validazione di tecnologie generiche, ad esclusione dei prototipi (Reg. CE n. 800/2008, art. 30, punto 3); Sviluppo Sperimentale: acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. Può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi. Tali attività possono comprendere l elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, purché non siano destinati a uso commerciale (Reg. CE n. 800/2008, art. 30, punto 4). Rientra nello sviluppo sperimentale la realizzazione di prototipi e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici. Tali beni non potranno essere utilizzati a scopo commerciale ed, inoltre, non potranno essere ceduti prima di 5 anni dalla data di pubblicazione sul BUR dell atto regionale di concessione del contributo in conto capitale. I progetti dovranno avere una durata massima di 15 mesi, computata dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, dei relativi atti di concessione dei contributi in conto capitale.

C i r c o l a r e d e l 3 0 o t t o b r e 2 0 1 3 P a g. 5 di 7 TIPOLOGIE DI SPESE AMMISSIBILI TIPOLOGIE DI SPESA AMMISSIBILI Spese relative a personale, con qualifica di ricercatore o Risorse umane Consulenze Acquisizione di conoscenze esterne Immobilizz. Materiali Immobilizz. immateriali Spese per deposito brevetti Personale Consulenti e collaboratori Organismi di Ricerca, laboratori altamente qualificati, Professori e Ricercatori universitari di ruolo e ricercatori in servizio presso Enti di ricerca Strumenti e Attrezzature Licenze per brevetti e software Riconoscimento di brevetti e altri diritti di proprietà industriale tecnico, direttamente impiegato nel progetto (massimo 30% del costo ammissibile preventivato per l intero progetto). Consulenze e collaborazioni tecnico-scientifiche strettamente connesse al progetto (entro il limite massimo rappresentato dai costi ammissibili preventivati per il personale). Affidamento di commesse di ricerca, mediante contratto a prezzi e a condizioni di mercato Strumenti e attrezzature di ricerca strettamente connesse alle finalità progettuali, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto Acquisizione di licenze per brevetti e software da fonti esterne ed a prezzi di mercato, utilizzati esclusivamente ai fini dell attività di ricerca, per il periodo di durata del progetto. Spese connesse alla concessione ed al riconoscimento di brevetti e di altri diritti di proprietà industriale derivanti dalle attività progettuali.

C i r c o l a r e d e l 3 0 o t t o b r e 2 0 1 3 P a g. 6 di 7 MODALITÀ E CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI I progetti che verranno presentati dovranno essere vagliati da una apposita commissione sulla base di alcuni criteri sinteticamente riportati: Nr. Macro-aree Criteri di valutazione 1.1. Prospettive di diffusione e trasferimento dei risultati attesi dalla realizzazione del progetto 1 Grado di innovazione 1.2. Contributo del progetto all'avanzamento delle conoscenze, delle competenze e delle tecnologie nello specifico settore produttivo o ambito applicativo di interesse 2.1. Qualità delle metodologie adottate, del piano di lavoro, della strumentazione individuata e dell'organizzazione del progetto 2 Validità tecnica 2.2. Livello di chiarezza espositiva e di appropriatezza del progetto relativamente agli obiettivi, alle attività previste, al crono-programma ed agli impatti previsti sui processi interni all'azienda 3 4 5 Competenze ed esperienze del Gruppo di Lavoro proposto Aree tematiche di intervento prioritarie Contributo alla risoluzione delle criticità ambientali 3.1. Esperienze e competenze della Struttura di ricerca interna alla PMI e/o dell'organismo di ricerca eventualmente individuato in ordine al risultato previsto dal progetto. 4.1. Area chimica per l'industria, nuovi materiali e materiali avanzati 4.2. Area meccanica avanzata, robotica e meccatronica 4.3. Area ICT 4.4. Area tecnologie di gestione e produzione sostenibile Nelle aree tematiche sopra indicate sono comprese le applicazioni in campo delle nanotecnologie e/o delle biotecnologie 5.1. Progetto teso a sviluppare prodotti/servizi ovvero processi che determinano un impatto diretto sulla tutela e riqualificazione delle risorse ambientali 5.2. Progetto che contribuisce al miglioramento delle performance ambientali dei soggetti proponenti e del territorio di riferimento attraverso la riduzione delle pressioni ambientali 6 Rilevanza aziendale 6.1. Prospettive di mercato dell'impresa in termini di miglioramento della competitività aziendale 6.2. Potenzialità dei risultati conseguiti in termini di prospettive di attivazione di nuova imprenditorialità

C i r c o l a r e d e l 3 0 o t t o b r e 2 0 1 3 P a g. 7 di 7 I progetti che in sede di valutazione tecnico/scientifica raggiungano un punteggio pari o superiore a 11 punti 4 saranno considerati ammissibili, a condizione che a nessuna delle macro-aree 1), 2), 3) venga attribuito un punteggio pari a zero. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI AMMISSIONE ALLE AGEVOLAZIONI Nella finestra temporale che va tra le ore 10.00 e le ore 17.00 del giorno 28 novembre 2013 le imprese dovranno inviare alla Regione, tramite PEC, le manifestazioni d interesse a presentare la successiva domanda di agevolazioni. L orario di ricevimento, determinerà l ordine prioritario con cui le domande di agevolazione saranno prese in considerazione per la loro presentazione, sino ad esaurimento del plafond disponibile. Il contenuto di tali comunicazioni non produrrà effetti nei confronti dell Amministrazione regionale e di Veneto Sviluppo spa in merito alla ammissione a finanziamento delle domande, che saranno presentate e quindi valutate successivamente. Il giorno 19 dicembre 2013 la Regione pubblicherà sul proprio sito istituzionale l ordine cronologico di arrivo delle comunicazioni ed entro i successivi 40 giorni (28 GENNAIO 2014) le PMI utilmente collocate nel limite del plafond disponibile - con una maggiorazione di un ulteriore 20% - potranno presentare domanda di agevolazione a Veneto Sviluppo spa. Le PMI presentano la domanda di agevolazione a Veneto Sviluppo spa esclusivamente in modo informatico tramite gli intermediari accreditati da Veneto Sviluppo spa: Banche, Cooperative di garanzia, Consorzi Fidi e Uffici (a livello provinciale, interprovinciale, regionale) delle Associazioni di Categoria, anche per il tramite della propria società di servizi. Restiamo a vostra disposizione per ulteriori informazioni e per l assistenza utile alla valutazione di convenienza dell operazione su casi concreti. Cordiali saluti. Studio Brunello & Partner Dr. Enrico Bozzolan In collaborazione con il dr. Pierpaolo Polese 4 Per ciascuna delle macro-aree da 1) a 3) la valutazione sarà articolata su 4 livelli di punteggio: ottimo (3 punti), buono (2 punti), sufficiente (1 punto) scarso o non pertinente (0 punti). Per ciascuna delle macro-aree da 4) a 6) la valutazione sarà articolata su 3 livelli di punteggio: buono (2 punti), sufficiente (1 punto), scarso o non pertinente (0 punti). Il punteggio massimo totale, pertanto, potrà essere di 15 punti.