PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CIMITERIALI E CREMATORIO



Documenti analoghi
Allegato 7 REGOLAMENTO TIPO PER LA GESTIONE E LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI IN AMBITO CIMITERIALE

ART. 1 FINALITA ART. 2 DEFINIZIONI

(Approvato con delibera di Consiglio Comunale n 12 del ) 1/9

Comune di Castelnovo ne Monti

Gestione dei Rifiuti

COMUNE DI TIVOLI. Descrizione analitica dei servizi in appalto:

Art. 1 Campo di applicazione

Servizi Cimiteriali periodo Elenco offerta prezzi unitari

BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI...

La gestione dei rifiuti prodotti in siti potenzialmente contaminati

Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 14

Le operazioni di esumazione

OGGETTO: AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI ELENCO PREZZI UNITARI

N Ordine LAVORI E PROVVISTE U.M PREZZI

R E G I O N E P U G L I A

Criteri generali di corretta gestione dei rifiuti speciali

La gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione: adempimenti gestionali, amministrativi e autorizzativi

ELABORATO 2 - UTILIZZO DI BENI, STRUTTURE E SERVIZI DI TERZI

Settore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line

Argomento Istruzioni Scheda

ARPA FVG. Gestione dei rifiuti agricoli

COMUNE DI FAUGLIA Provincia di Pisa

PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI

Reati Ambientali D.Lgs 231/2001

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

D / , 20, D.L.

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Regolamento comunale del sevizio cimiteriale... 2 Art. 2 Definizioni, ambiti di applicazione...

LINEE GUIDA LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DA PARTE DEL PRODUTTORE

COMUNE DI SINNAI Provincia di Cagliari Settore Lavori Pubblici e Tecnologico

SERVIZI CIMITERIALI A RICHIESTA CIMITERO UNICO CAPOLUOGO. Descrizione opere compiute e relativi prezzi unitari

COMUNE DI LEGNAGO Ufficio Servizi Cimiteriali

Tariffe relative ai servizi cimiteriali a domanda individuale.

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA ART. 1

Il DPCM 20 dicembre 2012 e la struttura del nuovo modello di dichiarazione ambientale. Rosanna Laraia

Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 14 del 25 febbraio 2004

COMUNE DI LEGNAGO Ufficio Servizi Cimiteriali

Art. 1 Campo di applicazione



COMUNE DI VILLENEUVE

COMUNE DI SANTO STEFANO DI MAGRA. Provincia della Spezia IL SINDACO

COMUNE DI SANTA CROCE SULL ARNO Provincia di Pisa

ALLEGATO 2 Criteri uniformi per avvalersi della procedura prevista dall articolo 2 comma C della direttiva 9/4/2002

Funzione Commessa Tipo Rev. 00 Numero Progressivo

Area Tecnica Lavori Pubblici tel fax AVVISO AI CITTADINI

AMBIENTE E AGRICOLTURA

REGOLAMENTO RELATIVO ALL AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.

INTRODUZIONE. 4 RIMOZIONE MASSICCIATA STRADALE. 5 DEMOLIZIONE MANUFATTI EDILI E STRADALI. 5 SCAVO TRADIZIONALE ALL APERTO.

CIRCOLARE n.1/2011. b) l autocertificazione attestante la presenza o meno di sostanze contenenti amianto nell unità catastale oggetto dell intervento;

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento di gestione della stazione ecologica

COMUNE DI AREZZO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CIMITERIALI E DEL CREMATORIO

SERVIZI CIMITERIALI A RICHIESTA CIMITERO UNICO CAPOLUOGO. Descrizione opere compiute e relativi prezzi unitari

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

CONCESSIONI AREA CIMITERIALE

Provincia di Verona AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (Cimiteri di Soave capoluogo, Costeggiola, Castelcerino/Fittà e Castelletto)

RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE (ai sensi dell art. 26 comma 1 lett.i del D.P.R. n. 207/2010)

DOCUMENTI NECESSARI PER IL RILASCIO DEL PASSAPORTO PER SALME DA TRASFERIRE ALL ESTERO PREVISTI DA ACCORDI INTERNAZIONALI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI

R E G O L A M E N T O PER LA CREMAZIONE, L AFFIDAMENTO, LA CONSERVAZIONE E LA DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Stefano Pini ASQ AMBIENTE SICUREZZA QUALITA SRL Via Malavolti 33/A - Modena

SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI

LA DISTRIBUZIONE ENTRA NEL SISTEMA RAEE

FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N

NUOVE TARIFFE SERVIZI CIMITERIALI

Verifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti

II decreto correttivo d.lgs.152/06

COMUNE DI SANREMO Ufficio Servizi Cimiteriali AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI DEL TERRITORIO COMUNALE

LINEE DI INDIRIZZO PER I COMUNI

REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE N. 29 DEL

CARTA PER L ESERCIZIO DEI SERVIZI FUNEBRI

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

REGOLAMENTO COMUNALE SUI GIARDINI CON CINERARI PER ANIMALI D AFFEZIONE, DENOMINATI

Filiera Gy.eco: Il caso pratico la rivendita. La gestione interna del servizio e le opportunità sul mercato

Rifiuti prodotti in ambito cimiteriale

VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA MANUTENZIONE

CONVENZIONE PER SMALTIMENTO DI BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Corretta gestione dei rifiuti fitosanitari

Studio per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo

LA GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO AL DI FUORI DEL REGIME DELLE TRS

RESPONSABILITA' NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI DA C/D, TERRE E ROCCE DA SCAVO E TRASPORTO RIFIUTI DA SISMA

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Sommario Preambolo. Preambolo. Il Consiglio regionale

SISTEMA INTEGRATO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI INERTI PROVENIENTI DA ATTIVITA DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE

COMUNE DI TOVO SAN GIACOMO (PROVINCIA DI SAVONA) REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

Il concetto di gestione dei rifiuti

COMUNE DI AGLIANO TERME. RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO FINANZIARIO [ART.8 D.p.r. 158/1999, comma 3]

La gestione dei rifiuti in edilizia

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE E L UTILIZZO DELL ECOCENTRO

CITTA di SARZANA Provincia della Spezia REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA

CITTA di IMPERIA. Viale Matteotti, 157 UFFICIO POLIZIA MORTUARIA

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. Normativa di riferimento: La gestione delle terre e rocce da scavo può avvenire:

PROCEDURA DI OMOLOGA DI UN NUOVO RIFIUTO PRESSO L IMPIANTO DI DEPURAZIONE CO.R.D.A.R. VALSESIA S.P.A.

Il sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov...

Approccio Normativo e problematiche Gestionali Discariche

Regolamento per l utilizzo delle aree verdi comunali e di libero accesso ;

Transcript:

PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CIMITERIALI E CREMATORIO Art. 01 Finalità e Definizioni 1-La presente procedura disciplina tutte le fasi della gestione dei rifiuti cimiteriali e del crematorio, allo scopo di prevenirne e/o ridurne la produzione, limitarne la pericolosità, ottimizzare tutte le fasi di raggruppamento, raccolta, deposito, trasporto, recupero, riciclaggio e smaltimento finale, definendo altresì le forme preferibili di conferimento in modalità differenziata di tutte le frazioni riciclabili, potenzialmente prodotte all'interno dell'area cimiteriale. 2-La gestione dei rifiuti di cui la comma precedente deve essere condotta garantendo un elevato livello di tutela dell'ambiente, delle condizioni igienico sanitarie e della salute pubblica, con particolare riferimento alle frazioni provenienti da esumazione ed estumulazione e dal crematorio che per la loro particolare natura necessitano di specifiche modalità di gestione ai fini di un loro sicuro trattamento. 3- All interno dei siti cimiteriali vengono prodotti rifiuti con attribuzione dei seguenti codici CER così come riportato nel D.P.G.R. della Toscana n. 72/R del 25 novembre 2009: RIFIUTI INERTI A BASE TERROSA CER 20.02.02 RIFIUTI INERTI LAPIDEI CER 17.01.07 IMBALLAGGI DI CARTA E CARTONE (SELEZIONATI IN RACCOLTA DIFFERENZIATA) CER 15.01.01 FRAZIONI CELLULOSICHE, FIORI E PIANTE, ALTRE PARTI VEGETALI, CUSCINI E CORONE CER 20.02.01 PRIVATI DELLE PARTI NON VEGETALI, SCARTI E RESIDUI DI LEGNO VERGINE ALTRI MANUFATTI IN LEGNO DERIVANTI DALLA MANUTENZIONE DEL SOPRASUOLO CER 20.01.38 CONTENITORI PER PIANTE IN PLASTICA, VASETTERIA, SUPPORTI E/O ACCESSORI DI CER 20.01.39 CORONE, CUSCINI ED ALTRI CORREDI E CORREDI DELLA SEPOLTURA CONTENITORI IN METALLO ED ALTRI ARREDI E CORREDI IN METALLO DELLA SEPOLTURA. CER 20.01.40 LASTRE IN ZINCO PREVIA DISINFEZIONE CER 17.04.04 LASTRE IN PIOMBO PREVIA DISINFEZIONE CER 17.04.03 ALTRE PARTI METALLICHE IN GENERE (OTTONE, ECC...) CER 20.01.40 OGNI ALTRA FRAZIONE DI RIFIUTO VENUTO A CONTATTO CON LA SALMA E/O DERIVANTE DA ESTUMULAZIONI ED ESUMAZIONI (FRAZIONI TESSILI, AVANZI DI INDUMENTI, LEGNAME ECC..) LUMI, CANDELE E RESIDUI IN CERA, ALTRE FRAZIONI DI RIFIUTO DIVERSE DALLE TIPOLOGIE PRECEDENTI E DESTINATE ALLO SMALTIMENTO 4-Per il crematorio vengono prodotti rifiuti riconducibili ai seguenti codici CER: 1 CER 20.03.99 CER 20.03.01 RIFIUTI PRODOTTI DALLA DEPURAZIONE DEI FUMI, CONTENENTI MERCURIO CER 10.14.01* ASSORBENTI, MATERIALI FILTRANTI, STRACCI E INDUMENTI PROTETTIVI CONTAMINATI CER 15.02.02* DA SOSTANZE PERICOLOSE. METALLI CER 20.01.40 5-Cimitero: area presidiata ed allestita tanto da costituire un'area delimitata all interno della quale i corpi dei defunti vengono tumulati, inumati o cremati per essere successivamente estumulati, esumati o traslati in altro luogo. I siti cimiteriali pertinenti al presente regolamento sono i seguenti: N. CIMITERI URBANI 01 CIMITERO DI AREZZO (MONUMENTALE + COMUNALE)

N. CIMITERI EXTRAURBANI 01 CIMITERO DI AGAZZI 02 CIMITERO DI ANTRIA 03 CIMITERO DI BADIA S. VERIANO 04 CIMITERO DI BAGNORO 05 CIMITERO DI BATTIFOLLE 06 CIMITERO DI BOSSI 07 CIMITERO DI CAMPOLUCI 08 CIMITERO DI CECILIANO 09 CIMITERO DI CHIANI 10 CIMITERO DI CHIASSA SUPERIORE 11 CIMITERO DI CINCELLI 12 CIMITERO DI FRASSINETO 13 CIMITERO DI GIOVI 14 CIMITERO DI MARCENA 15 CIMITERO DI MOLIN NUOVO 16 CIMITERO DI MONTE SOPRA RONDINE 17 CIMITERO DI PALAZZO DEL PERO 18 CIMITERO DI PATRIGNONE 19 CIMITERO DI PENETO 20 CIMITERO DI PETROGNANO 21 CIMITERO DI PIEVE A QUARTO 22 CIMITERO DI POGGIOLA 23 CIMITERO DI POLICIANO 24 CIMITERO DI PRATANTICO 25 CIMITERO DI PUGLIA 26 CIMITERO DI QUARATA 27 CIMITERO DI RIGUTINO 28 CIMITERO DI RONDINE 29 CIMITERO DI RUSCELLO 30 CIMITERO DI S. AGATA ALLE TERRINE 31 CIMITERO DI S. ANASTASIO 32 CIMITERO DI S. ANDREA A PIGLI 33 CIMITERO DI S. FIRENZE 34 CIMITERO DI S. FIRMINA 35 CIMITERO DI S. FLORA 36 CIMITERO DI S. LEO 37 CIMITERO DI S. M. ALLA RASSINATA 38 CIMITERO DI S. POLO 39 CIMITERO DI S. ZENO 40 CIMITERO DI STAGGIANO 41 CIMITERO DI TREGOZZANO 42 CIMITERO DI VITIANO 43 CIMITERO DI CAMPRIANO 44 CIMITERO DI MELICIANO 45 CIMITERO DI POMAIO 46 CIMITERO DI S. CASSIANO 47 CIMITERO DI MISCIANO 48 CMITERO DI S. BIAGIO ALLA RASSINATA 2

49 CIMITERO DI BIVIGNANO 50 CIMITERO DI CALBI 51 CIMITERO DI STAGGIANO VECCHIO 52 CIMITERO DI CASTELLONCHIO 53 CIMITERO DI QUERCETO TORRINO VECCHIO) 6-Gestore dei servizi cimiteriali: Soggetto a cui il Comune di Arezzo affida la gestione del servizio cimiteriale. Art. 02 Classificazione Rifiuti 1-Rifiuti cimiteriali da esumazione ed estumulazione: I rifiuti da esumazione ed estumulazione sono gli avanzi del corredo funebre derivanti da esumazioni ed estumulazioni comprendenti assi e residui legnosi del feretro, componenti, accessori, ornamenti e mezzi di movimentazione della cassa (es. maniglie); residui di indumenti appartenuti alla salma, imbottiture e frazioni tessili similari posti a corredo funebre; altri resti biodegradabili inseriti nel cofano; residui metallici dalle casse (lamiera zincata e/o in piombo) eventualmente posti all'interno del feretro; altre componenti e/o accessori contenuti nelle casse utilizzate per l'inumazione e/o la tumulazione. Ai suddetti rifiuti sono attribuiti i seguenti codici CER CONTENITORI IN METALLO ED ALTRI ARREDI E CORREDI IN METALLO DELLA SEPOLTURA CER 20.01.40 LASTRE IN ZINCO PREVIA DISINFEZIONE CER 17.04.04 LASTRE IN PIOMBO PREVIA DISINFEZIONE CER 17.04.03 ALTRE PARTI METALLICHE IN GENERE (OTTONE, ECC...) CER 20.01.40 OGNI ALTRA FRAZIONE DI RIFIUTO VENUTO A CONTATTO CON LA SALMA E/O DERIVANTE DA ESTUMULAZIONI ED ESUMAZIONI (FRAZIONI TESSILI, AVANZI DI INDUMENTI, LEGNAME ECC..) CER 20.03.99 2- Rifiuti derivanti da altre attività cimiteriali collegate alle attività di esumazione ed estumulazione: Il gestore dei servizi cimiteriali cura le attività di inumazione e tumulazione a seguito delle quali si producono rifiuti il cui trattamento finale è di competenza del soggetto gestore. Trattasi delle seguenti tipologie di scarti: - Parti di tumulo (o di cippi): le porzioni lignee, materiali lapidei ornamentali e frammenti di materiali in laterizio che costituivano la parte soprassuolo della sepoltura o l'apparato di chiusura del colombario, ivi comprese ghiaie, sassi, fiori o piante allevate in contenitore o in terra, scritte e parti di scritte poste ad ornamento delle lapidi; - Inerti: del tutto analoghi a quelli che si producono a seguito di piccoli interventi di manutenzione di manufatti edilizi per un quantitativo di rifiuti inerti non superiore a mc. 1/intervento. Ai suddetti rifiuti sono attribuiti i seguenti codici CER RIFIUTI INERTI A BASE TERROSA CER 20.02.02 RIFIUTI INERTI LAPIDEI CER 17.01.07 ALTRI MANUFATTI IN LEGNO DERIVANTI DALLA MANUTENZIONE DEL SOPRASUOLO CER 20.01.38 3- Rifiuti derivanti da attività di mantenimento del decoro del cimitero: Il gestore dei servizi cimiteriali cura il mantenimento del perfetto stato d uso dell intero insediamento, garantendo la piena fruibilità di tutti gli spazi, effettuando periodici interventi di manutenzione 3

ordinaria del cimitero costituita da spazzamento, svuotamento dei cestini gettacarte, pulizia di aree verdi, ecc. Manutenzione del verde ornamentale e rimozione rifiuti quali: resti di fiori recisi, fiori e piante in contenitore, fiori e piante allevate in terra, corone, cuscini, mazzi di fiori, lumi, candele ed in genere tutto ciò che è offerto periodicamente alla memoria della salma e non costituisce impianto stabile del tumulo e corredo della salma. Ai suddetti rifiuti sono attribuiti i seguenti codici CER IMBALLAGGI DI CARTA E CARTONE (SELEZIONATI IN RACCOLTA DIFFERENZIATA) CER 15.01.01 FRAZIONI CELLULOSICHE, FIORI E PIANTE, ALTRE PARTI VEGETALI, CUSCINI E CORONE CER 20.02.01 PRIVATI DELLE PARTI NON VEGETALI, SCARTI E RESIDUI DI LEGNO VERGINE CONTENITORI PER PIANTE IN PLASTICA, VASETTERIA, SUPPORTI E/O ACCESSORI DI CER 20.01.39 CORONE, CUSCINI ED ALTRI CORREDI E CORREDI DELLA SEPOLTURA LUMI, CANDELE E RESIDUI IN CERA, ALTRE FRAZIONI DI RIFIUTO DIVERSE DALLE TIPOLOGIE PRECEDENTI E DESTINATE ALLO SMALTIMENTO CER 20.03.01 4-Rifiuti derivanti dall attività di cremazione: I rifiuti prodotti dall impianto sono essenzialmente: a- le polveri provenienti dall impianto di filtrazione e abbattimento inquinanti delle emissioni in atmosfera e le scorie provenienti da operazioni di pulizia dell impianto. b- filtri di impianti di filtrazione:i filtri degli impianti di filtrazione, una volta esausti. c- residui ferrosi derivanti dalla cremazione:residui di viti, rivetti, ecc. Ai suddetti rifiuti sono attribuiti i seguenti codici CER RIFIUTI PRODOTTI DALLA DEPURAZIONE DEI FUMI, CONTENENTI MERCURIO CER 10.14.01* ASSORBENTI, MATERIALI FILTRANTI, STRACCI E INDUMENTI PROTETTIVI CONTAMINATI CER 15.02.02* DA SOSTANZE PERICOLOSE. METALLI CER 20.01.40 Art. 03 Esclusioni 1- Sono esclusi dal campo di applicazione della presente procedura "i resti mortali" in quanto disciplinati ai sensi del Capo XVII - D.P.R. 10 settembre 1990, n.285 per i quali è prevista la tenuta in cassette di zinco le cui caratteristiche sono definite dal predetto decreto. Trattasi di materiali la cui gestione compete al gestore dei servizi cimiteriali. Per resti mortali si intende il risultato della completa mineralizzazione della salma. In particolare, per le salme inumate l'esito della trasformazione delle stesse allo scadere del turno almeno decennale di rotazione e, per le salme tumulate, l'esito della trasformazione, allo scadere delle concessioni ultraventennali, per effetto della corificazione. Art. 04 Deposito Temporaneo 1-Alle condizioni e nei limiti stabiliti dall art.183, comma 1 lett. bb) del D.Lgs.152/2006 l accumulo dei rifiuti viene effettuato nel Deposito Temporaneo, ossia in specifiche aree del cimitero centrale indicate con apposita segnaletica e meglio rappresentale nella planimetria che sotto la lettera A) si allega al presente documento. 2-Il Deposito Temporaneo dei rifiuti pericolosi derivanti da attività del crematorio avviene in un locale chiuso e inaccessibile al pubblico posto all interno del Tempio Crematorio. 4

3-Il deposito temporaneo dei rifiuti cimiteriali da esumazione ed estumulazione deve essere accessibile unicamente agli operatori cimiteriali e/o a operatori di ditte assegnatarie del servizio e deve essere periodicamente svuotato a cura di ditte incaricate, opportunamente autorizzate. 4-In tale deposito vengono accumulati anche i rifiuti provenienti da tutti i restanti siti cimiteriali di cui al presente documento. 5-Il gestore dell'attività di manutenzione cimiteriale, o terzi dallo stesso incaricati dello svolgimento di tali attività, conferiscono i rifiuti nel deposito temporaneo appositamente istituito e descitto nel comma 1 del presente articolo. Resta inteso che il trasferimento di detti rifiuti dovrà avvenire nello scupoloso rispetto delle disposizioni previste per il raggruppamento e confezionamento dei rifiuti dal presente disciplinare, nonche accompagnato da apposito documento come da modello Allegato 1, giusto art. 266 comma 4 e art. 230 del D.Lgs. 152/2006 tutti i rifiuti si considerano prodotti presso tale struttura centralizzata. 6-Per ogni trasporto viene compilato l allegato modello: Allegato 1. Art. 05 rifiuti cimiteriali da esumazione ed estumulazione 1-Irifiuti da esumazione ed estumulazione debbono essere raccolti e confezionati in colli separatamente dalle altre tipologie di rifiuti cimiteriali. 2-Il confezionamento degli scarti deve essere effettuato a bordo scavo a cura degli operatori cimiteriali. 3-I rifiuti da esumazione ed estumulazione nonché qualunque altro oggetto venuto a contatto con la salma, per tutta la durata delle fasi di raccolta e trasporto, a prescindere dal soggetto competente, dovranno essere raccolti in appositi sacchi a perdere, muniti di idonea chiusura e di colore distinguibile da quelli utilizzati per la raccolta delle frazioni di rifiuti urbani prodotti nell'ambito cimiteriale. 4-I sacchi saranno immessi in apposito contenitore posto all interno del deposito temporaneo meglio descritto nel comma 1 dell art. 4 del presente documento. 5-Nella gestione dei rifiuti di cui al presente articolo deve essere favorito il recupero delle frazioni metalliche costituite da lamiere in zinco e piombo componenti il feretro. In tal caso il rifiuto da avviare a recupero deve essere disinfettato, imballato e posto in stoccaggio all'interno dell area cimiteriale specificamente adibita al deposito dei rifiuti di esumazione ed estumulazione. 6-Alle condizioni e nei limiti stabiliti dall art.183, comma 1 lett. bb) del D.Lgs.152/2006 i rifiuti devono essere accumulati nel deposito temporaneo di cui al precedente articolo 4. 7-Gli operatori cimiteriali provvedono a confezionare i rifiuti provenienti da esumazione ed estumulazione negli appositi sacchi a perdere. Gli stessi vengono accumulati nel deposito temporaneo come sopra individuato per essere successivamente prelevati e conferiti a destinazione finale. 8-I rifiuti da esumazione ed estumulazione devono essere avviati a trattamento finale, con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito nonché ogni qualvolta il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i mc 30,00 (capienza del contenitore). 5

9-Le attività e modalità di recupero delle frazioni metalliche sono quelle consentite dalla normativa tecnica e regolamentare. Art. 06 rifiuti derivanti da attività connesse con la inumazione, tumulazione, esumazione ed estumulazione 1- Il gestore dei servizi cimiteriali cura le attività di inumazione, tumulazione, esumazione ed estumulazione a seguito delle quali si producono rifiuti inerti del tutto analoghi a quelli che si producono a seguito delle normali attività di costruzione e demolizione di manufatti edilizi. Il gestore dei servizi cimiteriali ha l'obbligo di organizzare servizi di raccolta differenziata delle frazioni riciclabili all'interno del perimetro cimiteriale. In particolare egli dovrà assicurare la raccolta separata delle seguenti tipologie di rifiuti riciclabili: inerti e frazioni di metallo o leghe (es.: vasi, accessori, ecc.). 2- Il gestore dei servizi cimiteriali assicura un area attrezzata all interno del deposito temporaneo per la raccolta dei rifiuti inerti, materiali lapidei provenienti da lavori edili di costruzione o ristrutturazione di manufatti cimiteriali ed altri materiali inerti provenienti dall'attività di demolizione di tumuli, colombari od ossari. Detta area deve essere svuotata con frequenza almeno trimestrale. Art. 07 rifiuti derivanti da attività di mantenimento del cimitero 1-Il gestore dei servizi cimiteriali cura il mantenimento del perfetto stato d uso di tutti i siti cimiteriali garantendo la piena fruibilità di tutti gli spazi, effettuando periodici interventi di manutenzione (spazzamento, vuotamento cestini, ecc..). 2-Gli operatori cimiteriali e/o le ditte affidatarie del servizio per conto del gestore del servizio cimiteriale, conferiscono i suddetti rifiuti nei contenitori messi a disposizione dal Gestore Pubblico del Servizio di Igiene Ambientale. 3-Nei cimiteri fuori da perimetro di raccolta organizzato dal Servizio Pubblico di Igiene Ambientale il Gestore del Servizio Pubblico Cimiteriale provvede direttamente o tramite ditta affidataria, al posizionamento di appositi contenitore per tali rifiuti. 4-Periodocamente si provvede allo svuotamento da parte del Gestore del Servizio Pubblico Cimiteriale e/o nei più prossimi cassonetti del Servizio Pubblico di Igiene Ambientale. 5-I suddetti rifiuti vengono conferiti, ove possibile, in raccolta differenziata oppure in cassonetti dell indifferenziata, Codice CER 20.03.01 messi a disposizione dal Gestore del Servizio Pubblico di Igiene Ambientale. Art. 08 rifiuti derivanti da attività di cremazione 1-I rifiuti prodotti dall impianto di cremazione sono essenzialmente: a- le polveri provenienti dall impianto di abbattimento inquinanti delle emissioni atmosferiche individuate dal codice CER 10.14.01 Rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, contenenti mercurio. 6

b- filtri Dell impianto di abbattimento inquinanti:impianti di filtrazione classificati con il codice CER 150202* assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose. c- residui ferrosi provenienti dalla cremazione:tali rifiuti, per una produzione è stimata in circa 300-500 gr. a cremazione, costituiti da parti metalliche del feretro provenienti dalla separazione tramite magnete dalle ceneri di cremazione sono depositate in appositi contenitori di raccolta, ubicato all interno del tempio crematorio e quanti inviati a recupero. Tale rifiuto è classificato con Codice CER: 20.01.40 metalli. Art. 09 smaltimento/recupero all interno del Deposito Temporaneo sono ubicati: 1-un contenitore della capienza di circa mc. 30,00 per il deposito temporaneo di: OGNI ALTRA FRAZIONE DI RIFIUTO VENUTO A CONTATTO CON LA SALMA E/O DERIVANTE DA ESTUMULAZIONI ED ESUMAZIONI (FRAZIONI TESSILI, AVANZI DI INDUMENTI, LEGNAME ECC..) CER 20.03.99 Per lo smaltimento di tali rifiuti è previsto l incenerimento presso il Servizio Pubblico di Igiene Ambientale. Ove non fosse possibile l incenerimento presso il Servizio Pubblico di Igiene Ambientale saranno conferiti dal Gestore del Servizio Pubblico Cimiteriale i discarica autorizzata. 2-un contenitore della capienza di circa mc. 30,00 per il deposito temporaneo di: LASTRE IN ZINCO PREVIA DISINFEZIONE CER 17.04.04 LASTRE IN PIOMBO PREVIA DISINFEZIONE CER 17.04.03 Per tale categoria di rifiuti è previsto il recupero. I suddetti rifiuti vengono trattati e disinfettati, al momento della esumazione/estumulazione con soluzioni sali quaternari di ammonio o ipoclorito di sodio. 3-un contenitore della capienza di circa mc.1,00 per il deposito temporaneo di: CONTENITORI IN METALLO ED ALTRI ARREDI E CORREDI IN METALLO DELLA SEPOLTURA CER 20.01.40 METALLI CER 20.01.40 Per tale categoria di rifiuti è previsto l avvio al recupero. 4-All interno di tale deposito temporaneo è attrezzata un area per: RIFIUTI INERTI A BASE TERROSA CER 20.02.02 RIFIUTI INERTI LAPIDEI CER 17.01.07 ALTRI MANUFATTI IN LEGNO DERIVANTI DALLA MANUTENZIONE DEL SOPRASUOLO CER 20.01.38 Il trattamento finale per tali rifiuti è individuato al trasporto a impianti per il recupero. 5-I rifiuti derivanti dalla gestione ordinaria dei cimiteri rientranti nella categoria i CER: IMBALLAGGI DI CARTA E CARTONE (SELEZIONATI IN RACCOLTA DIFFERENZIATA) CER 15.01.01 FRAZIONI CELLULOSICHE, FIORI E PIANTE, ALTRE PARTI VEGETALI, CUSCINI E CORONE CER 20.02.01 PRIVATI DELLE PARTI NON VEGETALI, SCARTI E RESIDUI DI LEGNO VERGINE 7

CONTENITORI PER PIANTE IN PLASTICA, VASETTERIA, SUPPORTI E/O ACCESSORI DI CORONE, CUSCINI ED ALTRI CORREDI E CORREDI DELLA SEPOLTURA LUMI, CANDELE E RESIDUI IN CERA, ALTRE FRAZIONI DI RIFIUTO DIVERSE DALLE TIPOLOGIE PRECEDENTI E DESTINATE ALLO SMALTIMENTO Vengono conferiti al Gestore del Servizio Pubblico di Igiene Urbana. CER 20.01.39 CER 20.03.01 6 I rifiuti prodotti dall attività di cremazione rientranti nella categoria i CER: RIFIUTI PRODOTTI DALLA DEPURAZIONE DEI FUMI, CONTENENTI MERCURIO CER 10.14.01* ASSORBENTI, MATERIALI FILTRANTI, STRACCI E INDUMENTI PROTETTIVI CONTAMINATI CER 15.02.02* DA SOSTANZE PERICOLOSE. Tali rifiuti vengono raccolti in opportuni contenitori sigillati e accumulati nel deposito temporaneo in deposito chiuso e non accessibile al pubblico all interno del crematorio s successivamente conferiti ad impianti regolarmente autorizzato. 7- residui ferrosi prodotti derivanti dalla cremazione:residui di viti, rivetti, ecc. rientranti nella categoria i CER: METALLI CER 20.01.40 Tali materiali, previo trattamento di disinfezione con soluzioni sali quaternari di ammonio o ipoclorito di sodio, saranno temporaneamente accumulati in apposti contenitori o sacchi all interno di un locale inaccessibile al pubblico, ubicato all interno del tempio cematorio. Tali materiali saranno avviati al recupero. Art. 10 Adempimenti ed Obblighi a- Il Gestore del Servizio Cimiteriale, ai sensi dell art. 190 D.Lgs.152 / 2006 è obbligato alla tenuta dei registri di carico e scarico solo per i rifiuti speciali pericolosi prodotti nell ambito dell attività. b- Il Gestore del Servizio Cimiteriale deve aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) limitatamente ai rifiuti speciali pericolosi prodotti. c- Il Gestore dei servizi Cimiteriali è obbligato alla compilazione annuale del Modello Unico di Dichiarazione (MUD) limitatamente ai rifiuti speciali pericolosi. Art. 11 Norme di riferimento D.P.R. 285/90 Regolamento di Polizia Mortuaria D.P.R. 254/03 Regolamento Gestione Rifiuti Sanitari D.Lgs. 152/06 Codice dell Ambiente D.P.G.R. 72/R del 25.11.2009 Decreto Presidente Regione Toscana D.M. 52/2011 Testo Unico Sistri 8

SCHEMA ALLEGATO 1: Scheda trasporto materiale tolto d opera Il sottoscritto...... in qualità di. dell Ufficio..... della Soc. Arezzo Multiservizi srl sotto la propria responsabilità Il sottoscritto...... in qualità di. della ditta appaltatrice....... della Soc. Arezzo Multiservizi srl sotto la propria responsabilità DICHIARA che i materiali tolti d opera/rifiuti trasportati derivano dalla attività manutentiva svolta presso i seguenti cimiteri:... siti nel territorio del Comune di Arezzo gestiti dalla Soc. Arezzo Multiservizi srl, Società partecipata dal Comune di Arezzo e dalla Fraternita dei Laici di Arezzo. Ai sensi dell art. 230 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., per luogo di produzione deve intendersi: Cimitero di Arezzo verso il quale il mezzo è diretto e deputato ai fini del concentramento dei rifiuti, prima di conferirli, secondo le vigenti normative, ad impianto di smaltimento, discarica autorizzata e/o recupero autorizzato, previa eventuale valutazione tecnica finalizzata all'individuazione del materiale effettivamente, direttamente ed oggettivamente riutilizzabile. FIRMA.. Art. 230 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.: Rifiuti derivanti da attività di manutenzione delle infrastrutture 1. Il luogo di produzione dei rifiuti derivanti da attività di manutenzione alle infrastrutture, effettuata direttamente dal gestore dell'infrastruttura a rete e degli impianti per l'erogazione di forniture e servizi di interesse pubblico o tramite terzi, può coincidere con la sede del cantiere che gestisce l'attività manutentiva o con la sede locale del gestore della infrastruttura nelle cui competenze rientra il tratto di infrastruttura interessata dai lavori di manutenzione ovvero con il luogo di concentramento dove il materiale tolto d'opera viene trasportato per la successiva valutazione tecnica, finalizzata all'individuazione del materiale effettivamente, direttamente ed oggettivamente riutilizzabile, senza essere sottoposto ad alcun trattamento. 1-bis. omissis 2. La valutazione tecnica del gestore della infrastruttura di cui al comma 1 è eseguita non oltre sessanta giorni dalla data di ultimazione dei lavori. La documentazione relativa alla valutazione tecnica è conservata, unitamente ai registri di carico e scarico, per cinque anni. 3. Le disposizioni dei commi 1 e 2 si applicano anche ai rifiuti derivanti da attività manutentiva, effettuata direttamente da gestori erogatori di pubblico servizio o tramite terzi, dei mezzi e degli impianti fruitori delle infrastrutture di cui al comma 1. 4. Fermo restando quanto previsto nell'articolo 190, comma 3, i registri di carico e scarico relativi ai rifiuti prodotti dai soggetti e dalle attività di cui al presente articolo possono essere tenuti nel luogo di produzione dei rifiuti così come definito nel comma 1. Mezzo di trasporto...targa.. 9

10