SARDEGNA orientale PERCORSI DI MARE E DI TERRA. Da Cagliari a Nuoro, 8 porti, 2 aree marine protette, 15 itinerari, 31 località, 26 spiagge



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SARDEGNA orientale PERCORSI DI MARE E DI TERRA Da Cagliari a Nuoro, 8 porti, 2 aree marine protette, 15 itinerari, 31 località, 26 spiagge Touring Club Italiano

SARDEGNA orientale PERCORSI DI MARE E DI TERRA Da Cagliari a Nuoro, 8 porti, 2 aree marine protette, 15 itinerari, 31 località, 26 spiagge Touring Club Italiano

Touring Club Italiano Presidente: Roberto Ruozi Direttore generale: Guido Venturini Touring Editore Amministratore delegato: Alfieri Lorenzon Direttore editoriale: Michele D Innella Coordinamento editoriale: Cristiana Baietta Redazione: Letizia Gianni Segreteria di redazione: Cristina Grilli Cartografia: Servizio Cartografico del Touring Club Italiano Coordinamento tecnico: Francesco Galati Realizzazione: Asterisco srl Testi: Angelo Mojetta Progetto grafico: Fiammetta Badalato Ricerca iconografica: Irvana Malabarba e Margherita Gerundino Editing: Marco Castrovinci Questa guida è stata realizzata dalla Direzione Editoriale del Touring Club Italiano nell ambito del progetto interregionale Perle dell Alto Tirreno (L. 135/2001) in collaborazione con: Regione Autonoma della Sardegna Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio Viale Trieste, 105-09123 Cagliari Tel. 070.6067005 - Fax 070.6067255 turismo.assessore@regione.sardegna.it www.regione.sardegna.it Coordinamento del progetto: Servizio Turismo Organizzazione: Servizio Turismo Ministero delle Attività Produttive Direzione Generale Turismo Settore Iniziative Speciali del Touring Club Italiano Via Adamello 10-20139 Milano Tel. 02.53599281 - Fax 02.53599314 Prestampa: APV Vaccani - Milano Stampa e legatura: Grafiche Mazzucchelli Seriate (BG) 2006 Touring Editore srl Corso Italia, 10 - Milano Prima edizione: maggio 2005 Prima ristampa: gennaio 2006 Codice prodotto: RAAPB

Sommario Presentazione... 4 Introduzione... 7 Cagliari... 10 La città Il quartiere del Castello Il bastione di Saint Remy La Cittadella dei musei Il rione Marina Quartu Sant Elena I porti: Marina Piccola del Poetto Marina di Capitana Gli stagni di Cagliari Villasimius... 16 Il porto di Marina di Villasimius Area marina protetta di Capo Carbonara La costa sud-orientale Costa Rei Villaputzu... 20 Il porto di Porto Corallo L entroterra Da Villaputzu a Tertenìa Da Tertenìa a Escalaplano Da Escalaplano a Villaputzu Scoprire il Sarrabus Gerrei Baunei... 24 Il porto di Santa Maria Navarrese A piedi attorno a Baunei Da Baunei a Golgo Il Codule di Cala Sisine Cala Goloritzè Il Supramonte di Baunei Dorgali... 28 Il porto di Cala Gonone Cala Gonone Le grotte Le spiagge Il canyon di Su Gorropu Orosei... 32 Parco Nazionale del Gennargentu e Golfo di Orosei Le spiagge e l entroterra Sulla riva del mare Verso Galtellì e i nuraghi Il villaggio nuragico di Tiscali Siniscola... 36 Il porto di La Caletta L entroterra Il Monte Albo Il mare di Siniscola Scoprire la pompia San Teodoro... 40 Il porto di Marina Puntaldia Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo Le spiagge Nuoro... 44 A piedi per le vie della città Verso piazza Satta Il MAN Dalla casa del Nobel al Duomo Nuoro nuragica Il museo della vita e delle tradizioni popolari sarde

4 La Sardegna è da tempo luogo e meta classica di vacanza. La bellezza delle sue spiagge e del suo mare non sembrano perdere fascino nell immaginario turistico. Ma se il mare e la costa sono i luoghi che danno il benvenuto al turista, quello che si scopre appena si lasciano le spiagge è una realtà che colpisce anche il più esperto viaggiatore. La Sardegna è un luogo contraddistinto da un continuo susseguirsi di apporti esterni che pur influenzando alcuni aspetti degli abitanti dell isola non ha mai affievolito i caratteri più significativi della sua civiltà. Nella presentazione delle località, la descrizione crea un legame con la storia di ciascun luogo, delle peculiarità socio-culturali tramite le quali le risorse turistiche da visitare hanno trovato la loro genesi e le caratteristiche forme. Le località si susseguono come le tappe di un itinerario unito da un elemento unico che è il mare. Nell addentrarsi nella scoperta di ciascuna tappa si ha l opportunità di conoscere anche i forti contrasti che la natura è capace di offrire passando da lunghe spiagge di sabbia finissima a nascoste insenature e calette, da pianure a colline e montagne di granito a picco sul mare modellate dall acqua e dal vento. Ogni luogo, ogni approdo è la vetrina di un sub-territorio dell isola i cui elementi ambientali, antropici, storico-culturali, etnografici ed enogastronomici sono capaci di renderlo unico. L unicità di ogni singola località, della sua storia, del suo patrimonio ambientale e archeologico rappresenta quel valore aggiunto che fa dell isola un luogo diverso dove poter trascorrere le proprie vacanze. Questa unicità di ciascun componente dell offerta turistica è di per sé un patrimonio la cui valorizzazione deve compiersi all interno di un percorso che sappia coniugare la salvaguardia dei caratteri distintivi di ogni elemento con le dinamiche di sviluppo di carattere economico. Le attuali tendenze evidenziano una sempre maggior attenzione da parte del turista nello scegliere una destinazione che sia capace

5 di coniugare turismo e sostenibilità. La diversità degli endemismi, floreali e faunistici, la varietà degli aspetti paesaggistici e naturalistici, la peculiarità delle produzioni connesse al territorio rappresentano quei fattori peculiari dei prodotti turistici dell entroterra. La valorizzazione di questi prodotti, che traggono dalla tipicità il principale motivo di affermazione, non può essere duratura se non nell ambito di un processo di crescita sostenibile. La sostenibilità non deve rappresentare un vincolo, ma un fattore essenziale che permette la realizzazione del processo di integrazione tra coste e zone interne da attuarsi attraverso l accrescimento del valore, già alto, della qualità ambientale del territorio dell isola. Regione Autonoma della Sardegna Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio L Assessore Luisa Anna Depau

7 Introduzione Chiunque arrivi in Sardegna avverte immediatamente che quest isola ha qualche cosa di diverso, e ciò non dipende soltanto dal fatto di trovarsi in un luogo a proposito della cui natura uno dei più famosi naturalisti sardi, Francesco Cetti, scriveva alla fine del Settecento: non v è in Italia ciò che v è in Sardegna né in Sardegna v è quel d Italia. Qui si respira un aria differente, quasi esotica, e questo forse è legato alla storia più antica di questa regione che costituisce, geologicamente parlando, un pezzo di Spagna, e che in un passato ancor più lontano fu addirittura parte di un continente che aveva come estremo opposto la California. E forse non è sbagliato pensare alla Sardegna come a un piccolo continente, tale e tanta è la varietà dei suoi paesaggi e delle sue molteplici risorse. Queste spesso restano ignote ai turisti che, complici situazioni e cause troppo lunghe e complesse da spiegare in questo contesto, vedono nella Sardegna soltanto una meta estiva e per di più limitata ad alcune classiche località balneari. Quanti, invece, si sono proposti di visitare veramente tutti gli elementi, sovente rispondenti a nomi aspri, di questo mosaico, come la Barbagia, la Gallura, l Ogliastra, il Sarrabus-Gerrei, il Supramonte, la Baronia? Quanti hanno cercato di capirne le differenze, di gustarne Le coste del Golfo di Orosei formano una straordinaria quinta di roccia e di verde. i profumi e i sapori uscendo dai circuiti precostituiti, facendosi guidare soltanto dalla curiosità, dal richiamo di un nome insolito fino a cercare un più stretto contatto con gli abitanti dell isola, fieri della loro terra e della loro lingua e sempre cortesi e disponibili nei confronti di chi vuole conoscere? La costa Posta al centro del Mediterraneo occidentale, la Sardegna ha ovviamente un rapporto privilegiato con il mare che costituisce il motore del suo turismo. Sono, infatti, più di 1800 i chilometri di litorale dell isola, e il dato diventa ancora più rilevante quando si pensa che questo corrisponde a circa un quarto dell intero sviluppo costiero dell Italia. Un patrimonio eccezionale, incredibilmente articolato dove si susseguono arenili candidi o dorati, sabbie finissime e ciottoli, stagni preziosi per l avifauna, alte falesie, guglie, archi, grotte, rocce plasmate dal vento e dal mare e trasformate in sculture capaci di diventare l emblema di interi tratti di costa. Su tutto, poi, dominano i colori, e non solo quelli, del mare. Spesso il verde della macchia, annunciata da lontano da profumi che si possono percepire in certi giorni anche in mare, si spinge in molti punti ancora fino al limitare delle spiagge. Una vegetazione che fortunatamente non esita a crescere sulla sabbia creandovi insolite macchie di colore o delicati giardini, come quando fioriscono

8 Introduzione i candidi e profumati gigli di sabbia. Davanti, incontrastato padrone, ora infuriato e terribile ora placido, il mare di Sardegna, un Tirreno del tutto particolare che qui è in grado di assumere nel corso dell anno e addirittura di uno stesso giorno colori e sfumature unici al mondo. Tutto questo si può scoprire quasi a volo d uccello nelle pagine che seguono, un vademecum di porto in porto, di spiaggia in spiaggia (e non solo) lungo il versante orientale della Sardegna da Cagliari fino a San Teodoro e a Tavolara, passando per la Costa Rei, l Ogliastra di Baunei, le coste un tempo abitate dal bue marino (o più propriamente foca monaca) del selvaggio Golfo di Orosei e quelle meno accidentate della Baronia. Entroterra e tradizioni Lontano dalla costa, la Sardegna cambia nuovamente aspetto, diventando veramente una terra da scoprire. Il Sarrabus, le montagne del Gennargentu, il Supramonte, i dintorni di Nuoro affascinano il visitatore con i loro graniti, gli altipiani scavati dalle acque dei fiumi capaci di incidere la roccia dando vita a valli incavate che si spingono fino al mare, voragini immense come quella di Golgo e canyon alti centinaia di metri come le gole di Su Gorropu nel Supramonte di Dorgali. E di strada in strada diventa sempre più facile accorgersi quanto sia remota la civiltà dell isola e da quanti misteri sia ancora avvolta. Nuraghi, tombe dei giganti, dolmen e menhir (vere sorprese per chi è abituato ad

Introduzione 9 associare a questi monumenti ben altri Paesi d Europa), pozzi sacri, domus de janas sono elementi caratteristici della preistoria della Sardegna, che si può vivere come un grande museo all aperto dove si ripropongono elementi di tutte le civiltà e di tutte le dominazioni che hanno fatto la storia del Mediterraneo. Fenici, Cartaginesi, Romani, Arabi, Pisani, Genovesi, Aragonesi, Spagnoli si sono succeduti gli uni agli altri intrecciandosi a periodi di gloriosa indipendenza sarda alimentata dallo spirito indomito dei suoi abitanti in onore del quale è stata istituita la giornata del popolo sardo detta Sa die de sa Sardigna. E di tutto ciò ritroviamo ovviamente tracce nella gastronomia di terra e di mare, nei tanti tipi di pane (quasi ogni centro della Sardegna ha il proprio), nella varietà dei formaggi e dei dolci che assumono sembianze di vere sculture, nei costumi e nelle feste tradizionali che rimangono in molti casi eventi genuini e indipendenti dal richiamo turistico e che per questo motivo costituiscono un naturale complemento di una visita che, comunque si svolga, ha tutte le qualità per diventare memorabile. La berta minore, sempre in volo sul mare. I fiori purpurei del fico degli ottentotti spiccano tra le rocce di Cala Pira (Costa Rei).

Cagliari Posta a sud della Sardegna, nella parte più interna del golfo omonimo, la città di Cagliari, ricca di una storia non sempre conosciuta come dovrebbe, si presenta offrendo al visitatore un panorama di pietra, mare, stagni e sole; forse non molto diverso, se si considerano queste componenti naturali, da quanto trovarono i primi colonizzatori Fenici e Cartaginesi che la denominarono per l appunto Càralis o Kàralis, cioè pietraia o, forse, collina, lasciandovi l importante necropoli di Tuvixeddu. E come Roma, che la dominò per quasi sette secoli, il capoluogo della Sardegna si estende su sette colli (Castello, Monte Scorcio del bastione di Saint Remy. Le bianche torri gemelle di San Pancrazio e dell Elefante. Urpinu, Bonaria, Monte Claro, San Michele, Tuvixeddu, Montixeddu). Del periodo romano, iniziato nel 238 a.c. e protrattosi fino alla conquista dei Vandali nel 455 d.c., restano a Cagliari importanti testimonianze. L anfiteatro del quartiere di Stampace, per esempio, conserva gran parte delle gradinate ellittiche, la cavea, le recinzioni e il podium, cioè quella struttura che oggi definiremmo la tribuna dell autorità. Sulla sommità e nella parte più ripida sorge Su Casteddu, la cittadella fortificata cui misero mano le tante dominazioni che si susseguirono dal Medioevo all avvento dei Savoia. La sua cinta bastionata e le torri sono state paragonate a una corona che impreziosisce la città

Cagliari 11 sviluppatasi a partire da questo colle; la sua conformazione, allungata e in forte pendenza, ha influito su quella del quartiere nato a ridosso della panoramica rocca. Qui, nella fitta rete di strade di segno spagnolo, si può respirare l aria più antica di Cagliari, una città che ai quartieri del Settecento affianca edifici di aspetto ligure-piemontese, testimonianza della lunga presenza dello Stato sabaudo, e che nell ultimo secolo ha conosciuto uno sviluppo inarrestabile estendendosi ben oltre i confini dei tradizionali quartieri di Castello, Marina, Villanova e Stampace. Negli anni Trenta del Novecento sono sorti i quartieri di San Benedetto, Bonaria e La Vega. Dopo la seconda guerra mondiale, che vide Cagliari oggetto di devastanti bombardamenti nel febbraio e nel maggio del 1943, il centro abitato ha raggiunto il litorale, si è sviluppato intorno a Monte Urpinu e sono nati i nuovi quartieri di Tuvumannu e San Michele. Per comprendere meglio la struttura urbanistica di Cagliari si può approfittare delle incomparabili vedute che si possono avere da alcuni punti caratteristici della città, primo fra tutti il bastione di Saint Remy, nato dalla sistemazione degli antichi bastioni spagnoli nei primi anni del Novecento. Dalle sue due terrazze, quella grande di Umberto I e quella sovrastante, ma più piccola, di Santa Caterina, si gode uno dei più suggestivi panorami della città, che spazia dai quartieri sottostanti sino al lungomare del Poetto e alla Sella del Diavolo. Dal belvedere dei bastioni di Santa Croce si ha, invece, una vista panoramica dell intera città verso occidente fino allo stagno di Santa Gilla, mentre dal bastione di Porta San Pancrazio la vista panoramica arriva verso oriente fino allo stagno di Molentargius che separa Cagliari da Quartu Sant Elena. L importanza del mare, che circonda l abitato ripartendosi in due golfi minori (Golfo degli Angeli e Golfo di Quartu), separati dal promontorio di Capo Sant Elia, è forse ben esemplificata dal Poetto, una delle spiagge più vaste d Italia e di certo la più amata dai cagliaritani. Il mare e il castello si ritrovano, infine, riuniti nello stemma cittadino che nella seconda e terza sezione dello scudo ovale presenta un edificio turrito che sovrasta uno scoglio circondato dai flutti. L elefante, simbolo della città di Cagliari. La basilica di Nostra Signora di Bonaria, uno degli elementi caratterizzanti della città.

12 Sardegna Itinerario La città Una visita al cuore di Cagliari, tra il Castello e la città bassa, per scoprire vie, palazzi, chiese e musei di una città che è indispensabile conoscere per comprendere il passato e il presente della Sardegna. Santa Maria, la cattedrale di Cagliari affiancata dall originaria torre campanaria. Il quartiere del Castello Fulcro e centro della vita cittadina fino all Ottocento, il quartiere è chiuso idealmente tra le due alte torri di San Pancrazio e dell Elefante, cosìchiamata per l elefantino in pietra assurto a simbolo della città. L area è caratterizzata da una serie di lunghe strade che si estendono tra porta Cristina e porta dei Leoni, da cui può iniziare la visita. Da questo punto ci si dirige verso la cattedrale di Santa Maria, di impianto pisano, che domina piazza Carlo Alberto, l antica plazuela degli Spagnoli che si trova a un livello sottostante rispetto al piano stradale di piazza Palazzo. L avvicinamento alla cattedrale avviene lungo una serie di strade che permettono di conoscere chiese e palazzi nobiliari, oggi adibiti in parte ad altre destinazioni, affiancati a piùmodeste abitazioni, a botteghe artigiane e di antiquariato. Chi volesse raggiungere piùrapidamente la rocca può utilizzare i due ascensori collocati uno a metà di viale Regina Elena e l altro a lato del bastione di Saint Remy. Il bastione di Saint Remy Edificato tra il 1899 e il 1902, ha forme neoclassiche e si sovrappone agli antichi bastioni spagnoli dello Sperone e della Zecca. GLI STAGNI DI CAGLIARI La città di Cagliari è circondata da un complesso di zone umide di straordinario interesse naturalistico e, perché no, anche sociale, giacché non sono molte le realtà urbane capaci di offrire ai propri abitanti l opportunità di ammirare alle porte dell abitato specie anche rare in piena libertà. Lo stagno di Cagliari (circa 3000 ettari), a nord-ovest della città, comprende tre distinte zone umide: lo stagno di Santa Gilla, le saline di Macchiareddu e lo stagno di Capoterra. In queste zone si può ammirare una grande quantità di uccelli acquatici dai più comuni, come folaghe e aironi, a quelli più rari come il gabbiano roseo, il cavaliere d Italia e le sterne zampenere. A est di Cagliari, tra il Poetto e la città di Quartu Sant Elena, si trovano gli stagni di Molentargius e di Quartu, contigui ed estesi per 1400 ettari. Qui sono state contate oltre 180 specie di uccelli e oltre 20.000 presenze durante il periodo migratorio. Di grande rilevanza è la presenza di una colonia di fenicotteri che dal 1993 nidificano e si riproducono regolarmente a pochi passi dall uomo.

Cagliari 13 Elemento di raccordo tra il castello e il quartiere di Villanova, il bastione nacque come passeggiata e belvedere panoramico, funzione rimarcata dalle due terrazze sovrapposte e dalla lunga gradinata in direzione di piazza Costituzione. La Cittadella dei musei Poco oltre la torre San Pancrazio si estende la cittadella dei musei che occupa l area dell antico arsenale militare. Qui trovano posto l importante Museo archeologico nazionale, che contiene materiali di altissima qualità per la conoscenza della storia dell isola dal Neolitico all alto Medioevo, la Pinacoteca nazionale, che raccoglie opere di artisti sardi dal Quattrocento al Settecento, l originale Quartu Sant Elena Usciti da Cagliari lungo viale Marconi, costeggiando i canneti del Bellarosa Minore, un bacino d acqua dolce di grande interesse naturalistico e isolato dalle saline da una diga, si raggiunge Quartu Sant Elena. Città di 70.000 abitanti, la terza della Sardegna, può contare su un territorio costiero esteso per 26 km. Nel corso degli anni ha avuto un crescente sviluppo urbanistico, sociale ed economico pur restando sempre legata a una cultura agro-pastorale. Il centro della città, che ha uno sviluppo radiale, è piazza Azuni, dove sorge Bronzetto nuragico raffigurante un guerriero. L insenatura di Cala Regina a Quartu Sant Elena lungo la litoranea per Villasimius. Museo siamese Cardu, dove sono conservati oltre 1300 pezzi provenienti dalla Cina e dall Indocina, e la particolare Mostra di cere anatomiche di Susini, che raccoglie modelli minuziosi e perfetti di cera colorata. Il rione Marina Da piazza Yenne, cuore del quartiere Stampace e prossima alla torre dell Elefante, si scende verso il mare per largo Carlo Felice, dove sorge il Palazzo comunale, che delimita con via Roma e la sua palazzata, il porto, via Manno e viale Regina Margherita, il rione Marina, ricco di edifici religiosi. la chiesa medievale di Sant Agata. Dalla piazza l ampio viale Marconi conduce alla parrocchiale di Sant Elena, di stile neoclassico e sorta sui resti di una chiesa catalana del XVI secolo. Da visitare le chiesette medievali di Santa Maria di Cepola, con una sola navata e copertura in ginepro, e di San Pietro del Ponte, costruita in stile pisano a pianta rettangolare absidata. Tappa d obbligo è il Museo etnografico Il ciclo della vita (via E. Porcu, non lontana da piazza Azuni), noto come Sa Domu e Farra. L esposizione permette di ripercorrere i momenti significativi della vita della società agro-pastorale sarda.

14 Sardegna INFORMAZIONI PER VIAGGIARE EPT Cagliari piazza Deffenu, 9-09125 Cagliari Tel. 070.604241 - Fax 070.663207 enturismoca@tiscali.it AAST di Cagliari via Mameli, 97-09124 Cagliari Tel. 070.664195/96 - Fax 070.658200 info@aaast.ca.it IAT Cagliari piazza Matteotti, 9-09124 Cagliari Tel. 070.669255 - Fax 070.664923 COME ARRIVARE IN TRAGHETTO Tirrenia di Navigazione: da Genova, Napoli, Palermo e Trapani Sardinia Ferries: da Civitavecchia Lloyd Sardegna: da Livorno IN AEREO Aeroporto Cagliari-Elmas Sogaer - Società Gestione Aeroporto Tel. (centralino) 070.211211 IN TRENO Trenitalia: linea Cagliari-Oristano-Sassari FdS - Ferrovie della Sardegna: linea Cagliari-Isili IN AUTOBUS ARST - Azienda Regionale Sarda Trasporti: piazza Matteotti, Numero verde 800.865042 Pani Granturismo Sardegna: piazza Darsena, Tel. 070.652326 Ferrovie della Sardegna, Tel. 070.580078 Autolinee Ferrovie Meridionali Sarde Tel. 0781.32800 Turmo Travel, Tel. 0789.21487 I Porti MARINA PICCOLA DEL POETTO Situato dietro il promontorio di Sant Elia, che cela Cagliari, il porticciolo di Marina Piccola del Poetto è protetto da un molo di sopraflutto banchinato nella parte interna e da un molo di sottoflutto a martello che termina con un ampio piazzale. All interno sono disponibili pontili galleggianti. COORDINATE: 39 11,56 N 09 09,81 E PERICOLI: il fondale all imboccatura è di soli 2,3 m; chiedere istruzioni alla direzione di porto su canale 74 vhf. ACCESSO: continuo; obbligo di procedere alla minima velocità per le imbarcazioni in entrata e in uscita che si debbono mantenere sulla destra dell imboccatura. FARI E FANALI: 1270 (E 1054) - faro a lampi bianchi, grp. 2, 10s, 21M su Capo Sant Elia; 1271 (E 1053) - fanale a lampi rossi, 5s, 1M sulla testata del molo frangiflutti, a sinistra entrando; 1271.2 (E 1053.2) - fanale a lampi verdi, 5s, 1M sulla testata del pontile, a dritta entrando. FONDO MARINO: sabbioso con alghe. VENTI: maestrale e scirocco. AREE RISERVATE AL DIPORTO: tutta l area è PESCATURISMO Cooperativa Pescatori Bonaria via dei Pisani, 15-09125 Cagliari Tel. 070.663732/339.5229225 MANIFESTAZIONI Carnevale cagliaritano - Sfilata Sa Ratantina 1 a domenica di maggio - Sagra di Sant Efisio 28 aprile - Sa die de sa Sardigna ACQUISTI Ceramica, filigrana, gioielli, tessuti (tappeti, arazzi, filati). Interessante il mercatino che si tiene la domenica sul bastione di Saint Remy

Cagliari 15 disponibile tranne uno spazio riservato alle imbarcazioni da pesca. DIREZIONE PORTO: Motomar Sarda via dei Calafati - 09123 Cagliari Tel. 070.6051940 - Fax 070.371485 motomarsarda@tiscali.it UFFICIO MARITTIMO: Capitaneria di Porto di Cagliari, Tel. 070.605171 orario: lun.-ven. 9-12; mar.-gio. 15-16. MARINA DI CAPITANA Marina di Capitana o Porto Armando si trova sulla costa sud-orientale del Golfo di Cagliari. È protetto a est da un molo a gomito di sopraflutto e a ovest da un molo di sottoflutto perpendicolare alla costa con l imboccatura rivolta a ovest. Internamente è banchinato e diviso in due darsene. COORDINATE: 39 12,27 N 09 17,97 E ACCESSO: velocità massima 3 nodi; assistenza all ormeggio gratuita (8.30-19.30). FARI E FANALI: 1267 (E 1031.3) - fanale a lampi verdi, 3s, 5M sull estremità del molo di sopraflutto; 1267.3 (E 1031.31) - fanale a lampi rossi, 3s, 5M sull estremità del molo di sottoflutto; 1267.5 (E 1031.32) - fanale a luce fissa verde 2M indica l accesso alla darsena interna (sul pennello interno a dritta); 1270 (E 1054) - faro a lampi bianchi, grp. 2, 10s, 21M su Capo Sant Elia; fanale a lampi verdi, 3s, 5M a dritta entrando; fanale a lampi rossi, 3s, 5M a sinistra entrando. (N.B. consultare sempre l Elenco fari e segnali da nebbia per aggiornamenti e variazioni.) FONDO MARINO: sabbioso, fangoso, ghiaioso e alghe. VENTI: maestrale, scirocco. DIREZIONE PORTO: Saromar gestioni via Serchio, 139-09045 Quartu Sant Elena (CA), Tel. 070.805460/805420/ 805977/805990 - www.marinadicapitana.it marinadicapitana@tiscali.it UFFICIO MARITTIMO: Capitaneria di Porto di Cagliari, Tel. 070.605171 orario: lun.-ven. 9-12; mar.-gio. 15-16. INFORMAZIONI Numero posti barca Lunghezza max scafo Posti barca in transito Altezza fondali Canale di contatto al porto Carburante Fontanella/manicotto Energia elettrica Alaggio/scivolo Gru e/o travel lift Portata max gru e/o travel lift Servizi igienici Servizio antincendio Riparazioni motori Riparazioni elettriche Riparazioni scafi Riparazioni vele Alimentari + stagionalità Ritiro rifiuti Accesso al porto Marina Piccola del Poetto Marina di Capitana 350 450 20 m 27 m 35 variabile 2/2,7 m 3 m 74 vhf 74 vhf Sì Sì banchina + porto banchina + porto banchina + porto banchina + porto scivolo scivolo gru gru 20 t 60 t SI + docce SI + docce Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì fuori dal porto nel porto Sì Sì 24 ore su 24 24 ore su 24

Villasimius Posto a uno dei vertici di un ideale triangolo che racchiude al centro la montagna del Sarrabus, ricca di boschi e acque, Villasimius, oggi rinomata località turistica, sorge a un paio di chilometri dal mare in una zona abitata sin dai tempi più antichi, come dimostrano i resti numerosi risalenti alle epoche prenuragica, nuragica, fenicio-punica e romana. Il centro attuale è sorto nel 1822 sulla sinistra del Rio Foxi, un fiume un tempo navigabile e che univa il mare all antica Carbonara. Il maggiore impulso allo sviluppo è venuto a partire dagli anni Sessanta con la valorizzazione turistica che, grazie a un mare incontaminato e a magnifiche spiagge, ha fatto di Villasimius un luogo ideale per le vacanze. Facilmente raggiungibile da Cagliari, la località si annuncia dopo Solanas quando, superato uno sperone granitico, lo sguardo spazia su Capo Boi e su Capo Carbonara, la penisola che, oltre a dare il nome all area marina protetta, segna il confine tra il mare del versante Capo Carbonara, Punta Molentis. meridionale della Sardegna e quello della costa orientale. La natura, tuttavia, non è la sola attrattiva; il paese e il suo territorio presentano anche altri motivi d interesse. Per primo, il Museo civico, una casa padronale del centro storico che raccoglie interessanti reperti storici distribuiti in suggestive sale. Nella sala del mare si possono osservare oggetti ritrovati nei vicini fondali; in quella del santuario ci sono i resti di un tempio fenicio-romano; in quella del territorio i reperti degli insediamenti romani; in quella del relitto quanto ha restituito una nave catalana del Cinquecento. Nella casa parrocchiale si conserva una statua marmorea di donna, una scultura romana, forse del I secolo, venerata per anni come un immagine della Madonna. Nei dintorni troviamo alcuni nuraghi, diverse domus de janas (una prossima alla spiaggia del Riso) e numerose torri di avvistamento del Cinquecento e Seicento.

Villasimius 17 Il Porto MARINA DI VILLASIMIUS Il porto ha l imboccatura rivolta a nord-est. È protetto da un molo di sopraflutto di 560 m e da uno di sottoflutto di 180 m. Nello specchio acqueo sono sistemati 3 pontili fissi, 15 pontili galleggianti e 5 banchine. COORDINATE: 39 07,42 N 09 30,44 E PERICOLI: prestare attenzione alla meda che segnala la Secca dei Pescatelli, a ponente della testata del molo e agli scogli a nordest della secca. ACCESSO: senza limitazioni di orario. FARI E FANALI: 1528 (E 1043) - faro a lampi bianchi, grp. 7,5s, 23M su Capo Carbonara (visibile da 217 a 109 ); 1262 (E 1048) - faro a lampi bianchi con settore rosso, grp. 2, 10s, 11M nel settore bianco e 8M nel settore rosso sulla parte nord-est dell isola dei Cavoli (settore bianco visibile da 202 a 073, da 093 a 128, da 162 a 202, settore rosso visibile da 073 a 093 sulla Secca di Santa Caterina); 1263 (E 1049) - meda elastica cardinale Ovest a luce scintillante bianca, grp. 9, 15s, 5M sulla Secca di Santa Caterina; 1265 (E 1042.2) - fanale a lampi verdi, 3s, 4M sul molo a dritta entrando; 1265.2 (E 1042.4) - fanale a lampi rossi 3s, 4M sul molo a sinistra entrando; 1265.4 (E 1042.15) - meda cardinale Nord a luce scintillante bianca, 4M, indicante secche (N.B. consultare l Elenco fari e segnali da nebbia per aggiornamenti e variazioni.) FONDO MARINO: sabbioso. VENTI: maestrale e libeccio. UFFICIO MARITTIMO: Capitaneria di Porto di Cagliari, Tel. 070.615171 orario: lun.-ven. 9-12; mar.-gio. 15-16. GESTORE: Marina di Villasimius Srl via degli Oleandri - Loc. Porto 09049 Villasimius (CA) Tel. 070.7978006 - Fax 070.797137 INFORMAZIONI Marina di Villasimius Numero posti barca 740 Lunghezza max scafo 40 m Molo di transito + posti barca 100 Altezza fondali 0,50/6,0 m Canale di contatto al porto 09 Carburante Fontanella/manicotto banchina + porto Energia elettrica banchina + porto Alaggio/Scivolo alaggio + scivolo Gru e/o travel lift gru mobile Portata max gru e/o travel lift 60 t Servizi igienici + doccia Servizio antincendio Riparazioni motori Riparazioni elettriche Riparazioni elettroniche Riparazioni scafi Riparazioni vele Alimentari nel campeggio a fianco Ritiro rifiuti Accesso al porto 24 ore su 24

18 Sardegna Area marina protetta di Capo Carbonara L area marina protetta si trova lungo le coste cagliaritane e si estende da Capo Boi fino alla Punta Porceddus; al centro, a dominare il mare circostante, si eleva il promontorio di Capo Carbonara che separa i due bacini di Porto Giunco, a est, e di Golfo di Carbonara a ovest. Davanti al promontorio si trovano, parti integranti dell area tutelata, le isole dei Cavoli e di Serpentara, il cui settore ovest costituisce la zona A di riserva integrale dell area. Il territorio presenta un notevole sviluppo costiero e costituisce un complesso di scogliere granitiche, isole e chiare spiagge quarzose. Una simile varietà si riflette sulla vegetazione dell area dove uno studio recente ha permesso di censire, solo tra i fiori, ben 136 specie. Importante è la presenza di uccelli sia marini sia acquatici, qui richiamati dallo stagno di Notteri frequentato anche dai fenicotteri. Gli studi condotti sui fondali di Capo Carbonara, che conservano tracce di numerosi naufragi tra cui una nave romana del III secolo a.c., hanno rivelato la presenza di una vasta prateria di posidonie e di un raro esempio di biocostruzione a vermetidi (particolari molluschi dal guscio tubolare e contorto). Le rocce granitiche sommerse formano ambienti ideali per pesci di passo come ricciole, tonni o barracuda mediterranei (questi ultimi frequenti presso l isola dei Cavoli) e per l insediamento di specie bentoniche filtratrici quali spugne, gorgonie, ascidie ecc. Fra pareti ricche di spaccature crescono grandi ventagli di gorgonie rosse, gialle o bianche. Il pesce di scoglio è abbondante e non mancano avvistamenti di murene, banchi di salpe, saraghi di varie specie e cernie dorate come quelle che vivono alla Secca di Santa Caterina. Nei pressi dell isola Serpentara è possibile incontrare delfini e tartarughe. ANNO DI ISTITUZIONE D.M. 15/9/1998 e D.M. 3/8/1999 PROVINCIA Cagliari COMUNE Villasimius SUPERFICIE 8598 ettari TIPOLOGIA Promontorio roccioso a cavallo di due golfi e sistema di isole e secche ENTE GESTORE Comune di Villasimius SEDE piazza Gramsci, 10 09049 Villasimius (CA) Tel. 070.79301 Fax 070.792004 SEDE AMP via Colombo, 2 09049 Villasimius (CA) Tel. 070.790234 Fax 070.790314 info@ampcapocarbo nara.it www.ampcapocarbo nara.it Le splendide gorgonie che crescono sui fondali rocciosi dell area marina protetta.