IX COMMISSIONE PERMANENTE



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Mercoledì 1 o aprile 2015 102 Commissione IX IX COMMISSIONE PERMANENTE (Trasporti, poste e telecomunicazioni) S O M M A R I O INTERROGAZIONI: 5-03096 Catalano: Mancato esercizio della funzione di tutela aziendale da parte della società Poste italiane verso i dipendenti dell ufficio postale di Alcamo Centro (TP)... 103 ALLEGATO 1 (Testo della risposta)... 107 5-04509 Burtone: Disservizi nel recapito della corrispondenza nel territorio del comune di Pisticci (MT). 5-04699 Burtone: Disagi per i cittadini derivanti dall ipotesi di chiusura dell ufficio postale di Pisticci Scalo (MT). 5-04768 Burtone: Ipotesi di chiusura dell ufficio postale di Pisticci Scalo (MT). 5-04897 Burtone: Ipotesi di chiusura dell ufficio postale di Pisticci Scalo (MT)... 103 ALLEGATO 2 (Testo della risposta)... 108 5-04676 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo al comune di Ono San Pietro. 5-04687 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo al comune di Incudine. 5-04785 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo al comune di Prestine. 5-04820 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo alla frazione di Ponte Caffaro del comune di Bagolino. 5-04821 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo alla frazione di Provezze nel comune di Provaglio d Iseo... 104 ALLEGATO 3 (Testo della risposta)... 110 5-04720 Preziosi: Ipotesi di chiusura di numerosi uffici postali e di ridimensionamento del servizio offerto da Poste italiane nella regione Marche... 104 ALLEGATO 4 (Testo della risposta)... 113 SEDE REFERENTE: Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Nuovo testo unificato C. 1512 Meta ed abb. (Seguito dell esame e conclusione Abbinamento delle proposte di legge C. 2353 Prataviera ed altri, C. 2379 Cristian Iannuzzi ed altri, C. 2662 Melilla ed altri, C. 2736 Mucci ed altri e C. 2913 Turco ed altri)... 105 UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI... 106 AVVERTENZA... 106

Mercoledì 1 o aprile 2015 103 Commissione IX INTERROGAZIONI Mercoledì 1 o aprile 2015. Presidenza del presidente Michele Pompeo META. Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Antonello Giacomelli. La seduta comincia alle 14.10. Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Così rimane stabilito. 5-03096 Catalano: Mancato esercizio della funzione di tutela aziendale da parte della società Poste italiane verso i dipendenti dell ufficio postale di Alcamo Centro (TP). Il sottosegretario Antonello GIACO- MELLI risponde all interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Ivan CATALANO (Misto-PSI-PLI), replicando, prende atto che il Governo ha chiesto informazioni all azienda in merito alla questione evidenziata nell atto ispettivo, come richiesto nello stesso atto e auspica che, sulla base degli elementi che l azienda fornirà, possa essere effettuata un attenta valutazione da parte del Governo sul suo funzionamento. 5-04509 Burtone: Disservizi nel recapito della corrispondenza nel territorio del comune di Pisticci (MT). 5-04699 Burtone: Disagi per i cittadini derivanti dall ipotesi di chiusura dell ufficio postale di Pisticci Scalo (MT). 5-04768 Burtone: Ipotesi di chiusura dell ufficio postale di Pisticci Scalo (MT). 5-04897 Burtone: Ipotesi di chiusura dell ufficio postale di Pisticci Scalo (MT). Michele Pompeo META, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla medesima materia, saranno svolte congiuntamente. Il sottosegretario Antonello GIACO- MELLI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Precisa che, pur essendoci una competenza specifica da parte dell Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in merito alla rispondenza tra le scelte effettuate da Poste italiane e i criteri stabiliti nella legislazione vigente, sottolinea che il Ministero dello sviluppo economico è determinato ad utilizzare tutti gli strumenti a propria disposizione e le prerogative ad esso attribuite per far sì che le esigenze di razionalizzazione manifestate da Poste italiane non determinino un impatto eccessivo sulla popolazione, soprattutto se appartenente a territori svantaggiati. Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), replicando, nell apprezzare le dichiarazioni da ultimo rese dal rappresentante del Governo, esprime soddisfazione per la risposta precisa e puntuale da questi resa, dalla quale emerge l impegno serio del Ministero riguardo alla questione posta negli atti di sindacato ispettivo a propria firma. Fa presente che è degli ultimi giorni la notizia di una possibile apertura di una procedura di un infrazione da parte dell Unione europea nei confronti dell Italia riguardo al piano presentato da Poste, per il mancato rispetto dei criteri di consegna giornaliera della corrispondenza, e auspica che il Ministero nella propria azione possa mettere in campo tutte le iniziative volte a valorizzare il ruolo specifico della società titolare del servizio universale. Quanto allo specifico problema relativo all ufficio postale di Pisticci scalo, evidenzia che verrà chiuso un ufficio postale che risulta logisticamente più attrezzato di quello che invece si è deciso di mantenere aperto ed evidenzia come una interlocuzione attenta e costante con gli amministratori locali consentirebbe di procedere ad una riorganizzazione più razionale degli uffici postali, che tuteli le reali esigenze dell utenza.

Mercoledì 1 o aprile 2015 104 Commissione IX 5-04676 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo al comune di Ono San Pietro. 5-04687 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo al comune di Incudine. 5-04785 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo al comune di Prestine. 5-04820 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo alla frazione di Ponte Caffaro del comune di Bagolino. Il sottosegretario Antonello GIACO- MELLI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Ribadisce anche in questo caso l auspicio che il confronto tra il Ministero, la società Poste italiane e l Autorità per le garanzie nelle comunicazioni contemperi al meglio le esigenze di razionalizzazione di Poste italiane con le necessità dei cittadini riguardo allo svolgimento del servizio postale. Fa presente inoltre che gli elementi contenuti nella risposta sono quelli riferiti da Poste italiane e invita pertanto i parlamentari ad effettuare specifiche verifiche nei territori e a monitorare l impatto delle scelte effettuate dalla citata società. Davide CAPARINI (LNA), replicando, preannuncia che verificherà la situazione dei territori oggetto degli atti di sindacato ispettivo a propria firma alla luce delle informazioni riportate dal sottosegretario. Osserva che la distanza di pochi chilometri tra un ufficio e l altro potrebbe in alcuni casi, come per esempio nei territori montani, costituire un grave impedimento per i cittadini dal momento che spesso tali territori risultano privi di collegamenti pubblici e di una rete stradale che permetta un transito agevole e tempi di percorrenza ragionevoli. Rileva, inoltre, che spesso la società Poste italiane deroga all obbligo di comunicazione preventiva con le amministrazioni locali, che ritiene necessario per addivenire ad una riorganizzazione della rete postale che tenga conto delle necessità dei territori interessati e auspica pertanto che per il futuro possa essere rispettato tale obbligo. 5-04821 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo alla frazione di Provezze nel comune di Provaglio d Iseo. Michele Pompeo META, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla medesima materia, saranno svolte congiuntamente. 5-04720 Preziosi: Ipotesi di chiusura di numerosi uffici postali e di ridimensionamento del servizio offerto da Poste italiane nella regione Marche. Il sottosegretario Antonello GIACO- MELLI risponde all interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4). Osserva che, al di là delle rassicurazioni fornite dalla società Poste italiane riguardo alla conformità alla normativa vigente delle scelte effettuate sulla riorganizzazione della rete postale, che ritiene necessaria e scontata, l impatto di tale riorganizzazione è assai pesante sul territorio nazionale e fa temere una riduzione della qualità dei servizi per i cittadini e soprattutto per quelli più svantaggiati. Ribadisce, quindi, l invito ai presentatori degli atti di sindacato ispettivo aventi ad oggetto la riorganizzazione della rete postale a verificare le informazioni rese dalla società Poste in relazione ai territori di appartenenza e a promuovere il confronto tra gli amministratori locali e i vertici della medesima società in ordine

Mercoledì 1 o aprile 2015 105 Commissione IX alle scelte da questa effettuate. Sottolinea ancora una volta l attenzione del Ministero dello sviluppo economico alla questione evidenziata negli atti all esame della Commissione e ritiene che favorire una valutazione da parte di Poste sull impatto della razionalizzazione della rete postale costituisca un compito oltre che un occasione sia per il Governo che per il Parlamento. Ernesto PREZIOSI (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta fornita e per l impegno assunto dal Ministero sulla questione evidenziata dall atto di sindacato ispettivo. Raccoglie l invito del Sottosegretario ad attivarsi con le amministrazioni locali perché queste instaurino un confronto più stringente e costante con la società Poste italiane in ordine alle scelte che essa intende effettuare. Ritiene, infatti, che il dialogo con i territori sia fondamentale per tutelare le esigenze dei cittadini che li abitano, soprattutto in aree svantaggiate dal punto di vista logistico o orografico. Michele Pompeo META, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all ordine del giorno. La seduta termina alle 14.50. SEDE REFERENTE Martedì 31 marzo 2015. Presidenza del presidente Michele Pompeo META. La seduta comincia alle 15. Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Nuovo testo unificato C. 1512 Meta e abb. (Seguito dell esame e conclusione Abbinamento delle proposte di legge C. 2353 Prataviera ed altri, C. 2379 Cristian Iannuzzi ed altri, C. 2662 Melilla ed altri, C. 2736 Mucci ed altri e C. 2913 Turco ed altri). La Commissione prosegue l esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 dicembre 2014. Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Così rimane stabilito. Michele Pompeo META, presidente, avverte che sono state assegnate alla Commissione, in sede referente, altre proposte di legge di modifica del codice della strada e del regolamento di attuazione e di esecuzione. Si tratta, in particolare, delle proposte di legge: C. 2353 Prataviera ed altri, recante Introduzione dell obbligo di dotare i veicoli a motore di dispositivi per adattare le cinture di sicurezza alle condizioni fisiche delle donne in stato di gravidanza, C. 2379 Cristian Iannuzzi ed altri, recante Modifica all articolo 158 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di disciplina della fermata e della sosta dei velocipedi sui marciapiedi, C. 2662 Melilla ed altri, recante «Modifica all articolo 172 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di applicazione di dispositivi per prevenire l abbandono di bambini a bordo dei veicoli, C. 2736 Mucci ed altri, recante Modifiche all articolo 78 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e al decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, in materia di modifica delle caratteristiche costruttive, di omologazione e di accertamento dei requisiti di idoneità alla circolazione dei veicoli a motore, C. 2913 Turco ed altri, recante Modifiche all articolo 186 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di confisca del veicolo in caso di guida sotto l influsso di bevande alcoliche». Se non vi sono obiezioni, propone pertanto di procedere all abbinamento delle proposte di legge

Mercoledì 1 o aprile 2015 106 Commissione IX indicate, in quanto vertenti su materia riconducibile a quella delle proposte di legge già in esame. La Commissione delibera l abbinamento delle proposte di legge C. 2353 Prataviera ed altri, C. 2379 Cristian Iannuzzi ed altri, C. 2662 Melilla ed altri, C. 2736 Mucci ed altri e C. 2913 Turco ed altri. Michele Pompeo META, presidente, ritiene opportuno, dal momento che il Governo non si è pronunciato sulla richiesta di trasferimento del testo alla sede legislativa, concludere l esame in sede referente con la votazione del mandato al relatore. Il testo sarà quindi trasmesso all Assemblea, dove sarà esaminato con i tempi che saranno stabiliti dalla Conferenza dei presidenti di gruppo. In relazione a tali tempi sarà anche fissato il termine per la presentazione degli emendamenti in Assemblea. La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire in senso favorevole all Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, altresì, di chiedere l autorizzazione a riferire oralmente. Michele Pompeo META, presidente, avverte che la presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo. Si riserva altresì di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei Gruppi. La seduta termina alle 15.10. UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI L ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.20. AVVERTENZA Il seguente punto all ordine del giorno non è stato trattato: INTERROGAZIONI 5-04688 Magorno: Ipotesi di chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nella regione Calabria. 5-05031 Ricciatti: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane, con particolare riguardo alle zone periferiche della regione Marche.

Mercoledì 1 o aprile 2015 107 Commissione IX ALLEGATO 1 5-03096 Catalano: Mancato esercizio della funzione di tutela aziendale da parte della società Poste italiane verso i dipendenti dell ufficio postale di Alcamo Centro (TP). TESTO DELLA RISPOSTA Vorrei premettere che la materia oggetto dell atto in esame esula dalle competenze del Ministero dello sviluppo economico che, come noto, ha compiti esclusivamente in materia di servizio postale universale. In ogni caso si è provveduto ad acquisire informazioni in merito, presso la predetta società, sulla vicenda riportata nell interrogazione oggetto di discussione. Poste Italiane ha, infatti, rappresentato che il direttore dell ufficio postale di Alcamo Centro, a seguito delle riferite segnalazioni sindacali, è stato interpellato dal responsabile territoriale della filiale di Trapani, insieme ad alcuni dipendenti, in ordine a comportamenti posti in essere nella condizione dell ufficio postale di appartenenza. Da quanto riferito dalla società medesima, dai colloqui è emerso che i comportamenti segnalati erano riconducibili esclusivamente a modi, strettamente soggettivi, di esercizio del ruolo ricoperto. Le problematiche, pertanto, risultavano connesse a modalità e gestione degli aspetti relazionali all interno dell ufficio, con esclusione di qualsiasi comportamento illecito fraudolento oggettivamente valutabile. L Azienda ha reso noto, altresì, che il direttore è stato sensibilizzato dal responsabile territoriale in ordine all esigenza di garantire un clima sereno all interno dell ufficio e, la filiale competente ha assicurato un continuo presidio gestionale dello stesso ufficio, al fine di seguirne l evoluzione delle dinamiche relazionali interpersonali.

Mercoledì 1 o aprile 2015 108 Commissione IX ALLEGATO 2 5-04509 Burtone: Disservizi nel recapito della corrispondenza nel territorio del comune di Pisticci (MT). 5-04699 Burtone: Disagi per i cittadini derivanti dall ipotesi di chiusura dell ufficio postale di Pisticci Scalo (MT). 5-04768 Burtone: Ipotesi di chiusura dell ufficio postale di Pisticci Scalo (MT). 5-04897 Burtone: Ipotesi di chiusura dell ufficio postale di Pisticci Scalo (MT). TESTO DELLA RISPOSTA In via preliminare, occorre premettere che il settore postale, a livello nazionale e comunitario, è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti che hanno riguardato il contesto normativo, ed in particolare, il passaggio delle funzioni di regolamentazione e di vigilanza dal Ministero dello sviluppo economico all Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per effetto del decreto-legge del 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella legge del 22 dicembre 2011, n. 214. Si sono, inoltre, verificati notevoli mutamenti concernenti la concorrenza e l evoluzione delle esigenze dell utenza verso una significativa differenziazione dell offerta dei servizi. In tale ambito la fornitura del servizio universale presenta problematiche relative a particolari condizioni demografiche e territoriali, caratterizzate da vaste zone di difficile accessibilità ed a scarsa densità abitativa. Il Contratto di programma vigente tra il Ministero e Poste Italiane prescrive all articolo 2, comma 6, che quest ultima trasmetta all Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), con cadenza annuale, l elenco degli uffici postali e delle strutture di recapito che non garantiscono condizioni di equilibrio economico e, contestualmente, il piano di intervento per la progressiva razionalizzazione della loro gestione. L Autorità, nell esercizio dei propri poteri di vigilanza, svolge un attività di valutazione del piano di razionalizzazione della gestione degli uffici postali, al fine di verificarne la conformità ai criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale. Su tale aspetto, si evidenzia che l Agcom con delibera 342/14/CONS recante «Punti di accesso alla rete postale: modifica dei criteri di distribuzione degli uffici di Poste Italiane» ha integrato i criteri di distribuzione degli uffici postali di cui all articolo 2 del decreto ministeriale 7 ottobre 2008, attraverso l introduzione di specifiche garanzie a tutela degli utenti, in particolare per coloro che si avvalgono degli uffici postali ubicati in comunità montane e nelle isole minori. Il Contratto di programma, inoltre, consente a Poste Italiane, previo accordo con le autorità locali, di garantire una presenza più articolata nelle aree territoriali disagiate. Ciò premesso, in merito alle previste iniziative di chiusura o rimodulazione degli orari di apertura degli uffici postali sul territorio nazionale che, in particolare,

Mercoledì 1 o aprile 2015 109 Commissione IX nella regione Basilicata coinvolgerebbero l ufficio di Pisticci Scalo, la società Poste Italiane interpellata al riguardo, ha evidenziato che le misure di efficientamento e razionalizzazione previste nel Piano di riorganizzazione, non comportano, nell effettività dell attuazione, un ridimensionamento della rete degli uffici postali, in misura tale da ridurre significativamente la fruizione da parte degli utenti di un servizio universale ragionevolmente accessibile. Per quanto riguarda, in particolare l intervento di chiusura dell ufficio di «Pisticci Scalo», la società ha precisato che, non essendo tale ufficio presidio unico del comune né ubicato in un comune classificato rurale e montano, la misura prevista risulta pienamente rispettosa della normativa in materia. Risulta, inoltre, che in posizione limitrofa rispetto all ufficio «Pisticci Scalo», si trovano gli uffici «Pisticci», aperto 6 giorni a settimana e dotato di un ATM fruibile h. 24, e «Craco», aperto 6 giorni a settimana. Quanto all operatività dell ufficio «Pisticci», la società ha precisato che lo stesso normalmente serve la clientela media giornaliera della zona con tempi di attesa contenuti e senza criticità gestionali. Poste Italiane ha, comunque, assicurato che tutti gli interventi previsti nel Piano risultano essere rispettosi della normativa di settore ed ha fatto presente che, in ogni caso, l attuazione degli stessi avverrà solo dopo aver completato il dialogo avviato con le Istituzioni locali. Si auspica, quindi, nel rispetto delle esigenze dell utenza, la massima concertazione tra Poste Italiane e le Amministrazioni locali. Tale impegno è stato, peraltro, evidenziato anche durante l incontro del 12 febbraio scorso avuto con l amministratore delegato di Poste Italiane ed il presidente dell AGCOM. A tal fine, ci siamo attivati affinché Poste si impegnasse a discutere il piano di razionalizzazione degli uffici postali con le regioni, con l Anci e con i comuni interessati. Poste si è impegnata in tal senso. La tematica della razionalizzazione degli uffici postali è anche oggetto di attenta considerazione nel nuovo Contratto di programma in corso di predisposizione. Per completezza di informazione si rappresenta che l Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sentita al riguardo, ha evidenziato che al fine di consentire una valutazione più puntuale dell impatto del suddetto Piano sulla popolazione locale, nonché l eventuale individuazione di soluzioni alternative più rispondenti allo specifico contesto territoriale, l articolo 5 comma 1 della citata delibera n. 342/14/ CONS ha previsto l obbligo di notifica preventiva ai sindaci dei comuni interessati almeno 60 giorni prima della data prevista di attuazione dell intervento. La stessa Autorità ha, altresì, assicurato che proseguirà nell attività di vigilanza provvedendo a verificare la legittimità, sotto il profilo della coerenza con la normativa vigente, delle chiusure o delle rimodulazioni orarie degli uffici postali contenute nel piano comunicato da Poste Italiane S.p.A. Per quanto concerne, infine, la segnalazione contenuta nell interrogazione n. 5-04509 presentata dall onorevole interrogante, avente ad oggetto i disservizi postali nel recapito della corrispondenza, riscontrati nel mese di gennaio 2015, nel territorio del comune di Pisticci, la società Poste Italiane ha comunicato che tale area territoriale, nel periodo segnalato, è stata interessata da momentanee criticità nello svolgimento del recapito, a seguito della cessazione dal servizio del portalettere di zona avvenuta in data 31 dicembre 2014, nonché dall emergenza meteorologica che ha interessato l intero territorio tra la fine del 2014 e i primi giorni del 2015. La società ha, altresì, riferito che in tale periodo per la copertura della zona sono stati attivati interventi gestionali mediante flessibilità operativa e, dal 12 gennaio 2015 la zona di recapito è stata assegnata ad altra unità che aveva svolto un periodo di affiancamento al precedente titolare. La stessa, infine, ha precisato che dal 26 gennaio 2015 il servizio si svolge regolarmente. Tali disservizi sono, allo stato, oggetto di monitoraggio da parte dell Agcom.

Mercoledì 1 o aprile 2015 110 Commissione IX ALLEGATO 3 5-04676 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo al comune di Ono San Pietro. 5-04687 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo al comune di Incudine. 5-04785 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo al comune di Prestine. 5-04820 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo alla frazione di Ponte Caffaro del comune di Bagolino. 5-04821 Caparini: Chiusura di numerosi uffici postali e ridimensionamento nei servizi offerti da Poste italiane nel territorio della provincia di Brescia, con particolare riguardo alla frazione di Provezze nel comune di Provaglio d Iseo. TESTO DELLA RISPOSTA In via preliminare, occorre premettere che il settore postale, a livello nazionale e comunitario, è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti che hanno riguardato il contesto normativo, ed in particolare, il passaggio delle funzioni di regolamentazione e di vigilanza dal Ministero dello sviluppo economico all Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per effetto del decreto-legge del 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella legge del 22 dicembre 2011, n. 214. Si sono, inoltre, verificati notevoli mutamenti concernenti la concorrenza e l evoluzione delle esigenze dell utenza verso una significativa differenziazione dell offerta dei servizi. In tale ambito la fornitura del servizio universale presenta problematiche relative a particolari condizioni demografiche e territoriali, caratterizzate da vaste zone di difficile accessibilità ed a scarsa densità abitativa. Il Contratto di programma vigente tra il Ministero e Poste Italiane prescrive all articolo 2, comma 6, che quest ultima trasmetta all Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), con cadenza annuale, l elenco degli uffici postali e delle strutture di recapito che non garantiscono condizioni di equilibrio economico e, contestualmente, il piano di intervento per la progressiva razionalizzazione della loro gestione. L Autorità, nell esercizio dei propri poteri di vigilanza, svolge un attività di valutazione del piano di razionalizzazione della gestione degli uffici postali, al fine di verificarne la conformità ai criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale.

Mercoledì 1 o aprile 2015 111 Commissione IX Su tale aspetto, si evidenzia che l Agcom con delibera 342/14/CONS recante «Punti di accesso alla rete postale: modifica dei criteri di distribuzione degli uffici di Poste Italiane» ha integrato i criteri di distribuzione degli uffici postali di cui all articolo 2 del decreto ministeriale 7 ottobre 2008, attraverso l introduzione di specifiche garanzie a tutela degli utenti, in particolare per coloro che si avvalgono degli uffici postali ubicati in comunità montane e nelle isole minori. Il Contratto di programma, inoltre, consente a Poste Italiane, previo accordo con le autorità locali, di garantire una presenza più articolata nelle aree territoriali disagiate. Con particolare riferimento al territorio lombardo, la predetta società ha precisato che, rispetto ai 1.907 uffici postali attualmente operativi, sono previsti 65 interventi di chiusura e 121 interventi di rimodulazione delle giornate di apertura. Nella provincia di Brescia, in particolare, a fronte dei 269 uffici postali al momento attivi, sono previsti 9 interventi di chiusura e 7 di rimodulazione oraria. Passando ad analizzare nel dettaglio gli uffici menzionati dall interrogante nei diversi atti presentati, l Azienda ha evidenziato che nei confronti dell ufficio postale «Ono San Pietro», presidio unico di comune, è stato previsto un intervento con apertura articolata su tre giorni settimanali. In merito all intervento previsto nei confronti dell ufficio «Incudine», consistente nell apertura di due giorni a settimana, la società ha riferito che la misura risulta pienamente rispettosa della normativa sopra menzionata, essendo l ufficio unico nell omonimo comune, che ha una popolazione residente inferiore a 500 abitanti, ed essendo presente, ad una distanza inferiore a 3 chilometri, l ufficio «Monno», nel comune omonimo, aperto tre giorni a settimana. Infatti, la menzionata delibera Agcom consente espressamente l apertura due giorni a settimana di uffici postali presidio unico di comuni con popolazione residente inferiore a 500 abitanti, laddove sia presente entro 3 chilometri un ufficio aperto almeno tre giorni a settimana. Analoga è la situazione dell ufficio postale «Prestine». Anche per quest ufficio, unico nell omonimo comune che ha una popolazione inferiore a 500 abitanti, è prevista, nel rispetto della menzionata normativa, un apertura due giorni a settimana. Ad una distanza inferiore a 3 chilometri è operativo l ufficio postale «Bienno», nel comune omonimo, aperto sei giorni a settimana. Poste Italiane ha evidenziato che è, altresì, prevista una rimodulazione oraria, con apertura 3 giorni a settimana, anche per l ufficio «Ponte Caffaro», sito nel comune di Bagolino ove oltre all ufficio menzionato si trova anche l ufficio di «Bagolino», aperto 6 giorni a settimana e dotato di ATM fruibile h 24. In posizione limitrofa all ufficio «Ponte Caffaro» si trovano gli uffici «Rondone» e «Anfo», aperti 3 giorni a settimana con turno antimeridiano e «Storo», aperto 6 giorni alla settimana, anch esso con turno antimeridiano. Infine è stata prevista la chiusura dell ufficio «Provezze», ubicato nel comune di Provaglio d Iseo, non rientrante nella categoria dei comuni qualificati rurali e montani, dove al momento sono operativi due uffici postali: il menzionato «Provezze» e l omonimo «Provaglio d Iseo», aperto 6 giorni a settimana. Gli uffici limitrofi a «Provezze», tutti aperti 6 giorni a settimana, sono «Camignone», «Provaglio d Iseo», dotato di un ATM fruibile h. 24, e «Monticelli Brusati». Per completezza di informazione la società ha reso noto nella provincia di Brescia sono disponibili 107 ATM di cui 106 operativi h. 24. In ogni caso, Poste Italiane ha assicurato che tutti gli interventi inseriti nel Piano risultano essere pienamente rispettosi della normativa sopra menzionata e che l attuazione degli stessi avverrà solo dopo aver completato il dialogo avviato con le Istituzioni locali. Si auspica, quindi, nel rispetto delle esigenze dell utenza, la massima concerta-

Mercoledì 1 o aprile 2015 112 Commissione IX zione tra Poste Italiane e le Amministrazioni locali. Tale impegno è stato, peraltro, evidenziato anche durante l incontro del 12 febbraio scorso avuto con l amministratore delegato di Poste Italiane ed il presidente dell AGCOM. A tal fine, ci siamo attivati affinché Poste si impegnasse a discutere il piano di razionalizzazione degli uffici postali con le regioni, con l Anci e con i comuni interessati anche in riferimento alla scelta relativa alla apertura degli uffici il sabato. Poste si è impegnata in tal senso. La tematica della razionalizzazione degli uffici postali è anche oggetto di attenta considerazione nel nuovo Contratto di programma in corso di predisposizione. Per completezza di informazione si rappresenta che l Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sentita al riguardo, ha evidenziato che al fine di consentire una valutazione più puntuale dell impatto del suddetto Piano sulla popolazione locale, nonché l eventuale individuazione di soluzioni alternative più rispondenti allo specifico contesto territoriale, l articolo 5 comma 1 della citata delibera n. 342/14/ CONS ha previsto l obbligo di notifica preventiva ai sindaci dei comuni interessati almeno 60 giorni prima della data prevista di attuazione dell intervento. La stessa Autorità ha, altresì, assicurato che proseguirà nell attività di vigilanza provvedendo a verificare la legittimità, sotto il profilo della coerenza con la normativa vigente, delle chiusure o delle rimodulazioni orarie degli uffici postali contenute nel piano comunicato da Poste Italiane S.p.A.

Mercoledì 1 o aprile 2015 113 Commissione IX ALLEGATO 4 5-04720 Preziosi: Ipotesi di chiusura di numerosi uffici postali e di ridimensionamento del servizio offerto da Poste italiane nella regione Marche. TESTO DELLA RISPOSTA In via preliminare, occorre premettere che il settore postale, a livello nazionale e comunitario, è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti che hanno riguardato il contesto normativo, ed in particolare, il passaggio delle funzioni di regolamentazione e di vigilanza dal Ministero dello sviluppo economico all Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per effetto del decreto-legge del 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella legge del 22 dicembre 2011, n. 214. Si sono, inoltre, verificati notevoli mutamenti concernenti la concorrenza e l evoluzione delle esigenze dell utenza verso una significativa differenziazione dell offerta dei servizi. In tale ambito la fornitura del servizio universale presenta problematiche relative a particolari condizioni demografiche e territoriali, caratterizzate da vaste zone di difficile accessibilità ed a scarsa densità abitativa. Il Contratto di programma vigente tra il Ministero e Poste Italiane prescrive all articolo 2, comma 6, che quest ultima trasmetta all Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), con cadenza annuale, l elenco degli uffici postali e delle strutture di recapito che non garantiscono condizioni di equilibrio economico e, contestualmente, il piano di intervento per la progressiva razionalizzazione della loro gestione. L Autorità, nell esercizio dei propri poteri di vigilanza, svolge un attività di valutazione del piano di razionalizzazione della gestione degli uffici postali, al fine di verificarne la conformità ai criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale. Su tale aspetto, si evidenzia che l Agcom con delibera 342/14/CONS recante «Punti di accesso alla rete postale: modifica dei criteri di distribuzione degli uffici di Poste Italiane» ha integrato i criteri di distribuzione degli uffici postali di cui all articolo 2 del decreto ministeriale 7 ottobre 2008, attraverso l introduzione di specifiche garanzie a tutela degli utenti, in particolare per coloro che si avvalgono degli uffici postali ubicati in comunità montane e nelle isole minori. Il Contratto di programma, inoltre, consente a Poste Italiane, previo accordo con le autorità locali, di garantire una presenza più articolata nelle aree territoriali disagiate. Ciò premesso, in merito alle previste iniziative di chiusura o rimodulazione degli orari di apertura degli uffici postali sul territorio nazionale, e in particolare nella regione Marche, la società Poste Italiane interpellata al riguardo, ha evidenziato che le misure di efficientamento e razionalizzazione previste nel Piano di riorganizzazione, non comportano, nell effettività dell attuazione, un ridimensionamento della rete degli uffici postali, in misura tale da ridurre significativamente la fruizione da parte degli utenti di un servizio universale ragionevolmente accessibile. In particolare, nella regione Marche, attualmente sono attivi 416 uffici postali retail e 7 uffici dedicati alle imprese, oltre a 230 ATM (di cui 225 fruibili h 24),

Mercoledì 1 o aprile 2015 114 Commissione IX rispetto ai quali sono previsti 10 interventi di chiusura e 23 interventi rimodulazione delle giornate di apertura. Al riguardo, tuttavia, la società Poste Italiane tiene a sottolineare che gli interventi inseriti nel Piano risultano essere pienamente rispettosi della normativa in materia e che l attuazione degli stessi avverrà solo dopo aver completato il dialogo avviato con le istituzioni locali. Si auspica, quindi, nel rispetto delle esigenze dell utenza, la massima concertazione tra Poste Italiane e le amministrazioni locali. Tale impegno è stato, peraltro, evidenziato anche durante l incontro del 12 febbraio scorso avuto con l amministratore delegato di Poste Italiane ed il presidente dell AGCOM. A tal fine, ci siamo attivati affinché Poste si impegnasse a discutere il piano di razionalizzazione degli uffici postali con le regioni, con l Anci e con i comuni interessati. Poste si è impegnata in tal senso. La tematica della razionalizzazione degli uffici postali è anche oggetto di attenta considerazione nel nuovo Contratto di programma in corso di predisposizione. Per completezza di informazione si rappresenta che l Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sentita al riguardo, ha evidenziato che al fine di consentire una valutazione più puntuale dell impatto del suddetto Piano sulla popolazione locale, nonché l eventuale individuazione di soluzioni alternative più rispondenti allo specifico contesto territoriale, l articolo 5 comma 1 della citata delibera n. 342/14/ CONS ha previsto l obbligo di notifica preventiva ai sindaci dei comuni interessati almeno 60 giorni prima della data prevista di attuazione dell intervento. La stessa Autorità ha, altresì, assicurato che proseguirà nell attività di vigilanza provvedendo a verificare la legittimità, sotto il profilo della coerenza con la normativa vigente, delle chiusure o delle rimodulazioni orarie degli uffici postali contenute nel piano comunicato da Poste Italiane S.p.A.