AGRUMI. Tristezza degli agrumi (CTV -Citrus Tristeza Virus-)



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1. VIROSI: Tristezza degli agrumi (CTV -Citrus Tristeza Virus-) ATTIVI tutto il corso del ciclo vegetativo - controllo visivo. - presenza. Alla comparsa dei primi sintomi sospetti avvertire tempestivamente il Servizio fitosanitario regionale, affinché possano essere applicate le misure previste dal Decreto Ministeriale di Lotta obbligatoria 22 novembre 1996. Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 13

2. BATTERIOSI: Piticchia batterica (Pseudomonas syringae) ATTIVI periodo autunnovernino. - controllo visivo sui frutti in fase di maturazione ed alla raccolta. - effettuare 1 o 2 interventi preventivi nel periodo autunnovernino nei seguenti casi: agrumeti ancora indenni, ma interessati da grandinate, gelate o forti venti; impianti giovani; - in tutti gli altri casi intervenire solo alla comparsa dei sintomi di questa batteriosi. controllare la sanità del materiale di propagazione ed acquistare materiale certificato ai sensi della normativa vigente; scegliere cultivar meno suscettibili; eseguire la potatura in periodi asciutti, limitando i grossi tagli ed eliminando eventuali rametti infetti; disinfettare gli attrezzi da pota nel passaggio da una pianta all'altra; favorire la lignificazione precoce dei germogli ed evitare uno sviluppo eccessivo della vegetazione in autunno, ricorrendo ad idonee pratiche agronomiche e colturali (potature di sfoltimento, concimazioni ed irrigazioni equilibrate); evitare lesioni o ferite dovute ad agenti biotici (patogeni e fitofagi) ed abiotici (grandine e vento), disponendo barriere frangivento e pagliarelle di copertura. composti rameici (a) (h) Eventuali trattamenti specifici con prodotti rameici vanno effettuati in autunno ed all'inizio della primavera, in coincidenza dei periodi di maggiore umidità. E' opportuno disinfettare con il fuoco o con poltiglia bordolese concentrata eventuali grosse lesioni prodotte da grandine e vento e poi proteggerle con mastici cicatrizzanti a base di cera d'api (c) e propoli (b). Gli interventi eseguiti contro questa avversità contengono efficacemente anche il Mal secco e le Fumaggini. Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 14

3. MALATTIE CRITTOGAMICHE: Fumaggini (Capnodium spp.; Limacinia spp.; Alternaria spp.; Pleosphaeria spp, ecc.) ATTIVI, tutto il corso dell'anno - controllare visivamente la vegetazione con sistematicità. - intervenire specificamente se si evidenzia la presenza iniziale sui frutti. limitare le concimazioni azotate; evitare pullulazioni di afidi e cocciniglie; evitare ristagni di umidità, favorendo una buona aerazione all'interno della chioma con idonee operazioni di potatura di sfoltimento nel periodo primaverile-estivo. composti rameici (a) (h) + olio di paraffina (olio estivo) Interventi specifici contro questi funghi possono rendersi necessari solo in primavera - estate, poiché nel periodo autunno - vernino essi sono tenuti sotto controllo dai trattamenti effettuati per la difesa del Mal secco e dalla Piticchia. Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 15

AGRUMI Gommosi parassitaria del colletto; Marciume radicale; Allupatura dei frutti (Phytophtora spp.) ATTIVI, tutto il corso dell'anno - controllare sistematicamente l'agrumeto per individuare tempestivamente la comparsa di piante infette. - intervenire alla comparsa dei primi sintomi sulle sole piante infette. evitare l'impianto in terreni pesanti; assicurare un buono sgrondo delle acque meteoriche attraverso idonee sistemazioni e/o il drenaggio; non arrecare ferite al colletto con le lavorazioni del terreno; eliminare tempestivamente i frutti infetti caduti al suolo; non asportare le parti infette nella zona del colletto, per evitare attacchi di Mal secco fulminante; scegliere portinnesti tolleranti (soprattutto l'arancio amaro). poltiglia bordolese (a) (h) composti rameici (escluso poltiglia bordolese) (a) (h) + olio minerale (a) Per la Gommosi del colletto effettuare trattamenti localizzati alla parte basale, mediante spennellatura dei prodotti indicati, sulle piante infette e su quelle limitrofe. L allupatura dei frutti è, invece controllata dai trattamenti rameici alla chioma che si effettuano generalmente contro il mal secco nel periodo autunno-vernino. Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 16

AGRUMI Mal secco (Phoma tracheiphila) periodo compreso tra novembre e marzo SOGLIA DI INTERVENTO - verificare visivamente la presenza di piante infette nell'agrumeto. - nel periodo invernale indicato e dopo eventi climatici avversi, eseguire trattamenti cautelativi in tutti i limoneti; - negli impianti agrumicoli di Arancio e Mandarino, intervenire solo se la fitopatia è presente in campo. acquistare materiale di propagazione certificato ai sensi della normativa vigente; scegliere varietà e cloni meno suscettibili; adottare portinnesti tolleranti (Arancio amaro); asportare e bruciare i rami infetti, tagliandoli almeno 30 cm al di sotto della parte secca *; estirpare totalmente, ceppaia compresa, e distruggere con il fuoco le piante non risanabili;* eliminare i polloni dalla parte basale; evitare gli eccessi di azoto e le irrigazioni sopra chioma; adottare idonee protezioni da eventi climatici avversi (frangivento, reti antigrandine, pagliarelle); evitare le lavorazioni da metà autunno a primavera avanzata; disinfettare gli attrezzi da pota; preferire l inerbimento permanente controllato dell agrumeto; non effettuare interventi cesori drastici, al fine di tenere le piante "indurite", reinnestare le piante risanate con marze sicuramente sane ; potare le piante a fine inverno ed in giornate asciutte disinfettando gli attrezzi da pota nel passaggio di una pianta all altra e lasciando per ultime quelle infette; ATTIVI, composti rameici (a) (h) Gli interventi contro questa avversità vanno eseguiti nel periodo compreso tra novembre e marzo, ogni 40-45 giorni circa, e dopo grandinate, gelate e forti venti. E' opportuno disinfettare con il fuoco o con poltiglia bordolese concentrata eventuali grosse lesioni prodotte da grandine e vento e poi proteggerle così come indicato nella precedente nota relativa alla Piticchia batterica. Nel caso si intervenga sistematicamente contro questa fitopatia non sono necessari trattamenti specifici per il contenimento della Piticchia e delle Fumaggini *Si ricorda che contro questa fitopatia vige il Decreto di Lotta obbligatoria 17 aprile 1998. Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 17

4. FITOFAGI: Tignola della Zagara (Prays citri) ATTIVI, pre-fioritura allegagione - negli agrumeti dove già si sono verificati infestazioni cospicue di questo fitofago negli anni precedenti, installare le trappole a feromone per il relativo monitoraggio in pre-fioritura e controllarle due volte alla settimana; - negli agrumeti in cui non si è mai notata una presenza significativa, effettuare soltanto il campionamento visivo, esaminando 100 bocci fiorali (in pre-fioritura) e/o 100 germogli/ha (in post-fioritura) sul 10% delle piante presenti. Bacillus thuringiensis var. kurstaki (ceppo EG 2348) e var. tenebrionis (d) rotenone (a) + olio di paraffina - (se si sono installate le trappole): intervenire 5-6 giorni dopo le prime catture; - (se si è effettuato solo il campionamento visivo): intervenire al riscontro dell'infestazione sul 10-15% dei bocci fiorali esaminati (in pre-fioritura) e sul 50% dei germogli osservati (in post-fioritura). Con il Bacillus è necessario intervenire precocemente per colpire le larvette appena sgusciate, quindi tale prodotto può essere utilizzato solo nel caso si sia provveduto a monitorare il volo con le trappole a feromone. Il trattamento con rotenone, invece va eseguito al raggiungimento della soglia indicata o in coincidenza della massima presenza degli adulti (picco del volo). Con tutti i prodotti indicati bisogna curare la completa ed omogenea bagnatura delle piante e ripetere il trattamento a distanza di 7-8 giorni, a causa della scalarità di schiusura delle uova. Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 18

AGRUMI Minatrice serpentina (Phyllocnistis citrella) ATTIVI piena estate ed inizio autunno (fino ad ottobre) - esaminare 100 germogli/ha (4-5 germogli/pianta su 20-25 piante presenti nell'appezzamento). - intervenire alla comparsa solo su piante in allevamento e sui reinnesti, al manifestarsi dei primi attacchi. non eccedere con le concimazioni azotate; non eccedere con le irrigazioni; evitare la produzione dei "verdelli" nelle zone notoriamente molto infestate; evitare potature drastiche ed effettuare le relative operazioni a fine inverno; nei vivai adoperare reti antiinsetto alle aperture, con maglie di idonee dimensioni; proteggere le piante giovani (fino a 2-3 anni di età) nel periodo da giugno a fine ottobre con materiale del tipo "tessuto-non tessuto". olio di paraffina azadiractina (a) Ripetere il trattamento con uno dei prodotti consigliati dopo 7-8 giorni, seguendo l'andamento dell'infestazione. Curare l'uniformità della distribuzione e la completa ed abbondante bagnatura delle piante. Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 19

Afidi: Afide verde degli agrumi (Aphis citricola); Afide nero degli agrumi (Toxoptera aurantii); Afide del cotone (Aphis gossypii). ATTIVI dalla ripresa vegetativa (marzo) a primavera avanzata (fine maggio) - controllare visivamente la presenza su 100 germogli/ha (scelti a caso sul 10% delle piante presenti nell'appezzamento). - per l'afide verde: 7-8% di germogli infestati per Arancio e Limone; 2-3% di germogli infestati per Clementine e Mandarino; - per le altre due specie afidiche: 20% di germogli infestati. limitare le concimazioni azotate; non eccedere negli apporti irrigui. azadiractina (a) piretrine naturali (a) + olio di paraffina Controllare, prima di effettuare i trattamenti, l'eventuale presenza di ausiliari selvatici, nel qual caso sospendere l'intervento, poiché questi ausiliari sono in grado di ridurre drasticamente i livelli dell infestazione afidica. Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 20

AGRUMI Aleurodidi: Mosca bianca (Dialeurodes citri); Mosca fioccosa (Aleurothrixus floccosus); Parabemisia o Mosca giapponese (Parabemisia myricae) ATTIVI dall'allegagione alla raccolta - controllare visivamente la presenza, esaminando 100 foglie (5-10 foglie su 20-10 piante per ha). Controllo biologico: - iniziare i lanci degli ausiliari specifici alla prima comparsa di questi fitofagi, negli agrumeti notoriamente infestati; Controllo chimico: - 10-12 % delle foglie esaminate infestate da forme giovanili non parassitizzate. non eccedere con i concimi azotati e le irrigazioni, effettuare potature di sfoltimento per evitare che si creino microclimi umidi ed ombrosi all'interno della chioma. Controllo biologico: - lancio dei seguenti ausiliari: Cales noacki e/o Macrolophus caliginosus (per l'a. floccosus); Encarsia lahorensis (per il D. citri); Encarsia debachi (per la P. myricae). Controllo chimico: olio di paraffina azadiractina (a). piretrine naturali (a) I lanci possono essere preceduti da un trattamento per abbassare il livello di popolazione esistente. In caso di infestazioni di lieve entità possono risultare sufficienti anche lavaggi con acqua abbondante. Nel caso l'infestazione sia localizzata, trattare solo nei focolai. Tenere presente che l'attività degli ausiliari può ridursi con le alte temperature estive, pertanto continuare i campionamenti per tutta la durata della stagione primaverile-estiva ed all'inizio dell'autunno. Si ricorda, infine, che le piretrine esplicano la relativa azione insetticida solo contro gli adulti degli Aleurodidi Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 21

Cocciniglie: Cocciniglia rosso forte degli agrumi (Aonidiella aurantii); Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae); Cotonello (Planococcus citri). ATTIVI, riposo vegetativo; accrescimento - maturazione dei frutti - per l'a. aurantii: controllare a fine marzo, giugno e settembre 4 rametti di 10 cm circa, per pianta, sul 5-10% delle piante presenti, per un totale di 100 rametti e 100 foglie/ha; - per il P. citri: controllare 10 frutti/pianta su almeno 10 piante/ha, per un totale di 100 frutti/ha, a partire da quando i frutti raggiungono i 2 cm di diametro; - per la S. oleae: verificare la presenza ed il numero di femmine e neanidi, esaminando 4 rametti di 10 cm circa, per pianta sul 5-10% delle piante, per un totale di 100 rametti e 100 foglie/ha; - per l'a. aurantii ed il P. citri: se si opta per il controllo biologico, iniziare i lanci degli ausiliari specifici alla comparsa delle prime forme mobili sugli organi vegetali esaminati; se si opta per il controllo chimico intervenire per l'a. aurantii alla presenza di 1 femmina/cm di rametto o di 3-4 neanidi/foglia e per il P.citri al riscontro dell'infestazione sul 10% dei frutti esaminati; - per la S. oleae: intervenire alla presenza di almeno 1 femmina per 10 cm di rametto, quando oltre il 90% di esse presenta uova schiuse, durante la migrazione delle neanidi sulle foglie (generalmente tra fine luglio e inizio agosto). eseguire concimazioni azotate equilibrate e non eccedere con le irrigazioni; favorire la penetrazione della luce anche nelle parti interne della chioma, con appropriate operazioni di potatura, evitando, in tal modo, la creazione di microclimi umidi ed ombrosi, soprattutto nella parte bassa della chioma; effettuare l'inerbimento controllato permanente dell'agrumeto per favorire la biocenosi degli insetti utili selvatici; impedire la risalita delle formiche, distruggendo meccanicamente i formicai o apponendo fasce collanti sui tronchi. Controllo biologico: - lancio dei seguenti ausiliari: - per l'a. aurantii: Aphytis melinus - per il P. citri: Leptomastix dactylopii (alla comparsa delle prime femmine). Cryptolaemus montrouzieri (sulle sole piante infestate, nei focolai residui). Controllo chimico: olio minerale (a) olio di paraffina silicato di sodio (b) Un buon controllo delle Cocciniglie evita la formazione di melata, di fumaggini e l'arrivo di formiche. Nei nostri ambienti è consigliabile effettuare sempre un trattamento cautelativo a fine inverno con olio minerale al 2-3% per il controllo delle Cocciniglie. Negli altri periodi limitare l'utilizzo degli oli alle piante più infestate, prima del lancio degli ausiliari o se si raggiungono le soglie di intervento indicate e non si sono già effettuati i lanci degli ausiliari specifici. Si ricorda che per monitorare la presenza nell'agrumeto di A. aurantii ed il P. citri è anche possibile installare le specifiche trappole a feromoni. Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 22

AGRUMI Mosca della frutta (Ceratitis capitata) ATTIVI, pre-raccolta Strategia preventiva: - nelle zone molto infestate installare preventivamente le trappole per la cattura massale. Strategia curativa: - installare le trappole cromotropiche gialle e verificare, alle prime catture, la percentuale di frutti attaccati, osservando almeno 100 frutti/ha (scelte a caso sul 5-10% delle piante presenti nell'appezzamento). - Strategia preventiva (se si posizionano le trappole per la cattura massale): addizionare alle esche proteiche i principi attivi indicati, al riscontro della cattura di 20 adulti/trappola/settimana e al contemporaneo riscontro delle prime punture fertili sui frutti; - Strategia curativa (se si decide di effettuare trattamenti a tutta chioma): intervenire alla verifica di presenza di punture fertili sull'1-2% dei frutti esaminati. evitare consociazioni con altri fruttiferi suscettibili a questo fitofago; raccogliere e distruggere i frutti attaccati; non lasciare sulle piante frutti non raccolti o in avanzato stato di maturazione. Strategia preventiva: trappole per la cattura massale innescate con: proteine idrolizzate (i) o fosfato di diammonio (c) (e) + deltametrina (f) o lambda-cialotrina (f) Strategia curativa: rotenone (a) + olio di paraffina. Questo fitofago costituisce un problema soprattutto per arancio, mandarino e clementine. Le trappole a base di esche proteiche attivate con i piretroidi indicati vanno posizionate solo su una parte della chioma o, se a tutta chioma, su piante alterne o su filari alterni. Inoltre, si consiglia di intervenire soprattutto sulla parte di vegetazione esposta a sud e sulle piante poste ai bordi dell'appezzamento e sulle eventuali barriere frangivento. Questo metodo risulta particolarmente efficace su agrumeti di una certa dimensione (almeno 2 ha) o se viene adottato da tutte le aziende presenti in un'ampia zona agrumicola. Nelle zone a bassa infestazione si possono utilizzare anche soltanto le trappole cromotropiche per la cattura massale. Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 23

AGRUMI Metcalfa (Metcalfa pruinosa) MODALITA' DI ATTIVI, da fine maggio a luglio-agosto Controllo biologico: - verificare l'inizio della schiusura delle uova ed il trasferimento delle giovani neanidi dai rami alle foglie, osservando 100 rametti e 100 foglie/ha sul 5-10% delle piante presenti nell'appezzamento. Controllo chimico: - verificare la presenza di forme giovanili sulla pagina inferiore di 100 foglie/ha osservate sul 5-10% delle piante presenti nell'appezzamento. preferire l'inerbimento controllato permanente dell'agrumeto per favorire la biocenosi degli insetti utili, nonché l'insediamento stabile dell'antagonista specifico eventualmente lanciato in campo; disporre ai bordi dell agrumeto siepi e frangivento Controllo biologico: - lancio dell'imenottero predatore e parassitoide: Neodrinus typhlocybae Controllo chimico: olio di paraffina piretrine naturali (a) azadiractina (a) Controllo biologico: - iniziare i lanci dell'entomofago specifico indicato, all'inizio dello sgusciamento delle neanidi; Controllo chimico: - presenza di 2-3 neanidi/foglia. Ricorrere al trattamento chimico solo nel caso l'antagonista introdotto non riesca a riportare la popolazione della Metcalfa a livelli accettabili. In caso di presenza di melata effettuare, innanzi tutto, un abbondante lavaggio della vegetazione con acqua, utilizzando una forte pressione di esercizio. Eventualmente ricorrere al mezzo chimico solo nei focolai più infestati, prima del lancio del N. typhlocybae, o in quelli residui, dopo il lancio dell'entomofago citato. Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 24

Acari: Nuovo Ragno rosso (Panonychus citri); Ragnetto rosso (Tetranychus urticae); Acaro delle meraviglie (Aceria sheldoni); Eriofide ruginoso (Aculops pelekassi); Acaro dell'argentatura (Polyphagotarsonemus latus) ATTIVI, primavera-estate - (per l'acaro delle meraviglie): esaminare 100 gemme su 10 piante ad ha; - (per tutti gli altri Acari): esaminare 100 foglie e 100 frutti su 10 piante ad ha, dalla ripresa vegetativa in poi; - intervenire se si rileva presenza di forme mobili sul 2-3% dei frutti e/o sul 35-45% delle foglie, mentre quelle occupate da Acari fitoseidi risultano meno del 20%; - (per l'acaro delle meraviglie): 30-40% di gemme infestate ed assenza o ridotta presenza di antagonisti (Fitoseidi e Stethorus). in estate lavare abbondantemente la vegetazione, utilizzando elevate pressioni di esercizio. Controllo biologico: (valido soprattutto in presenza di infestazioni da Ragnetto rosso): introduzione nell'agrumeto di rami con foglie abbondantemente occupate da Acari fitoseidi, prelevati in agrumeti dove questi predatori risultano numerosi; lanci dell'acaro predatore Phytoseiulus persimilis. Controllo chimico: silicato di sodio (b) olio di paraffina rotenone (a) Negli impianti biologici, che abbiano superato la fase di conversione, è improbabile che si verifichino gravi infestazioni di acari, poiché in essi, generalmente, si stabilisce un equilibrio stabile tra le popolazioni di acari fitofagi ed i relativi predatori (Fitoseidi e Stethorus punctillum). Non utilizzare specificamente il rotenone se si è già intervenuti con esso per il controllo di altri fitofagi o si è effettuato il lancio di antagonisti. Tenere presente anche l'effetto collaterale acaricida di eventuali trattamenti con azadiractina. Linee guida per la difesa fitosanitaria in Agricoltura Biologica delle principali colture campane --Versione 01/05-- 25