TECNOLOGIA SAPR PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI mappatura dell'amianto
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COSA É L'AMIANTO Il termine amianto è utilizzato per indicare un gruppo di minerali con struttura fibrosa, tutti classificati come carcinogeni dall IARC (International Agency for Research on Cancer, ossia l agenzia internazionale per la ricerca sul cancro): tra questi, il crisotilo fa parte del gruppo del serpentino, mentre l actinolite, l amosite, l antofillite, la crocidolite e la tremolite fanno parte del gruppo degli anfiboli. Tra gli anni '70 e gli anni '90 l'amianto, noto anche con il nome commerciale Eternit, è stato largamente impiegato nell'edilizia grazie alle sue caratteristiche di resistenza ed alle sue buone proprietà isolanti. A causa dell'elevato rischio per la salute in seguito all'esposizione alle fibre che questo materiale rilascia nell'aria [1] il suo impiego è stato vietato con la legge nazionale 27 marzo 1992, n 257. Attualmente sono ancora presenti sul territorio elementi tra cui lastre per la copertura di edifici, tubature e coibentazioni che contengono fibre di amianto, le quali costituiscono un rischio per la salute nel momento in cui la compattezza del materiale è compromessa in seguito ad usura o all'esposizione prolungata ad agenti atmosferici, con il conseguente più probabile rilascio di fibre [2]. 3
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Le fibre di amianto sono larghe un decimo di millesimo di millimetro e si conficcano nei tessuti che rivestono polmoni, cavità addominale e cuore, dando inizio a infiammazioni che degenerano in tumori. Non si ammalano soltanto i lavoratori quotidianamente esposti, ma chiunque entri a contatto con le fibre. Ogni anno circa 3000 persone muoiono in Italia di mesotelioma pleurico e malattie dovute all amianto: una cifra che equivale ai morti sulla strada di un anno, con un costo sociale stimato intorno a 500 milioni di euro all anno. Si prevede che il numero di vittime sarà in crescita nei prossimi anni: il periodo di incubazione dopo l esposizione è lunghissimo, anche di 40 anni: è atteso un picco di mortalità entro i prossimi 5 anni. Dal dopoguerra al 1992 in Italia sono state prodotte 3.7 milioni di tonnellate di amianto e ne sono state importate 1.8: a fronte di questi numeri, il nostro Paese risulta il primo consumatore in Europa e il secondo produttore dopo l Unione Sovietica. Per capire la pericolosità dell amianto, basti pensare che una sola fibra di amianto per litro di atmosfera costituisce già un rischio per la salute. Il suo bando è avvenuto nel 1992 dalla legge n 257: ma dopo 23 anni, le bonifiche procedono lente, la mortalità aumenta e manca la pianificazione degli interventi. I NUMERI DELL AMIANTO [3] 5
IL CONTESTO NORMATIVO LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - ITALIA 6 In Regione Lombardia le norme relative al divieto di utilizzo dell amianto contenute nella legge nazionale n 257 del 1992 sono state recepite dalla legge regionale 29 settembre 2003, n 17, riguardante le "Norme per il risanamento dell'ambiente, bonifica e smaltimento dell'amianto". In attuazione di questa legge regionale nel 2005 è stato redatto il PRAL (Piano Regionale Amianto Lombardia), approvato nel 2006 (Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, n. 3-2 supplemento straordinario del 17 gennaio 2006), che pone tra gli obiettivi strategici l'eliminazione di qualsiasi forma di amianto dal territorio lombardo entro dieci anni dalla sua entrata in vigore.
LA MAPPATURA DELL AMIANTO DA RILEVAMENTI AEREI Negli ultimi anni vari studi hanno approfondito la tematica dell individuazione dell amianto da immagini riprese da aerei [4,5,6,7], nell ottica di fornire dati utili alla localizzazione degli edifici da bonificare. Spesso le amministrazioni comunali non hanno dati sulla posizione dei tetti in amianto nei loro territori, quindi nemmeno sulla quantificazione delle aree in amianto da bonificare. Data la grande attualità del tema, Dronica si pone l obiettivo di realizzare mappature dell amianto da SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) anzichè da aereo, con il vantaggio di: offrire costi inferiori rispetto all utilizzo di sensori montati su piattaforme aeree; fornire la possibilità di sorvoli ripetuti per monitorare l andamento delle bonifiche nel tempo. Dronica dispone di SAPR in grado di trasportare sensori multispettrali che registrano dati nelle diverse lunghezze d onda evidenziate nel grafico nella pagina seguente, offrendo quindi grandi potenzialità nella mappatura delle diverse superfici e quindi anche nell individuazione delle lastre in amianto, le quali sono dotate di una risposta spettrale specifica che le differenzia da altri tipi di copertura non pericolose per la salute umana. 7
Esempio di risposta spettrale di diverse superfici nel visibile (blu, verde e rosso) e nell infrarosso vicino [8]. METODO I SENSORI MULTISPETTRALI E I SAPR L utilizzo di sensori a più bande, ossia sensori multispettrali, che permettono di acquisire dati nella regione del visibile (blu, verde, rosso) e nell infrarosso vicino, permette di caratterizzare meglio le superfici rispetto ai tradizionali sistemi di ripresa che acquisiscono nella sola regione del visibile. In alto è riportata la risposta spettrale che può essere misurata dai sensori nel caso di alcune superfici (vegetazione sana in verde, vegetazione stressata in arancione, suolo in rosso) in funzione della lunghezza d onda espressa in nanometri (nm): sono evidenziate le bande del blu (intorno a 470 nm circa), del verde (540 nm circa) e del rosso (670 nm circa) che ricadono nella regione del visibile, oltre la regione dell infrarosso vicino (dopo 750 nm circa). 8
IL PIANO DI VOLO Una volta scelta l'area da acquisire, viene creato un vero e proprio piano di volo. Vengono definiti i punti che compongono il poligono da sorvolare e le relative quote, tenendo conto della morfologia del terreno in termini di altitudine. Il software calcola la rotta che il velivolo deve eseguire in modalità automatica. Questa sarà composta da linee parallele, lungo le quali verranno eseguiti degli scatti fotografici georeferenziati. Questi verranno successivamente elaborati e porteranno alla creazione di ortomosaico o a più complesse immagini tridimensionali multispettrali. A differenza dei tradizionali metodi di acquisizione delle immagini tramite aerei veri, il SAPR permette una pianificazione ed esecuzione dei voli in tempi molto ristretti, permettendo in questo modo di avere una situazione sempre attuale del territorio sotto esame. 9
RISULTATI I RISULTATI DELLA MAPPATURA Le risposte spettrali delle superfici presenti nella scena ripresa sono analizzate e classificate con appositi software in modo da individuare un numero limitato di categorie di copertura. Le analisi prendono in esame i dati acquisiti nelle bande disponibili, dal visibile all infrarosso. Le elaborazioni conducono ad un risultato simile a quello riportato nella figura sottostante, dove i tetti in amianto da sottoporre a bonifica sono rappresentati in una classe di colore rosso. E quindi possibile ottenere il numero di edifici contenenti amianto e la loro posizione, oltre che ad una stima in metri quadri delle superfici da bonificare. Esempio di risultato ottenibile in ambiente urbano: si possono distinguere edifici con coperture in amianto (rosso), cemento (azzurro), tegole (rosa) e superfici di altro tipo (verde). Risultato tratto da uno studio precedente effettuato da aereo (Amicabrianza Agenda 21) [4]. 10
Esempio di risultato ottenibile in ambiente urbano: si possono distinguere edifici con coperture in amianto (rosso) e senza (grigio). Risultato tratto da uno studio precedente effettuato da aereo (Amicabrianza Agenda 21). 11
I CASI DI CRONACA Lo stabilimento Eternit di Casale Monferrato in Piemonte ha acceso i riflettori su uno dei più grandi stabilimenti di amianto in Italia, che ancora oggi costituisce un rischio per la salute degli abitanti e che negli anni passati ha provocato oltre 2900 vittime. Anche la Lombardia è interessata da fatti di cronaca legati alla stabilimento di Broni, dove la mortalità è ancora più alta di quella di Casale Monferrato. In totale ci sono 12 siti di interesse nazionale riconosciuti dallo Stato, compresi i due siti appena citati, per i quali andrebbero adottate misure urgenti. Tuttavia, le bonifiche procedono in ritardo per 7 di questi siti. Nonostante la prescrizione del danno ambientale nel Novembre 2014, il comune di Casale Monferrato è attualmente attivo nella lotta contro l amianto e costituisce un esempio da imitare, poichè si sta impegnando per completare l inventario delle aree da bonificare includendo le abitazioni dei privati. 12
ADDIO AMIANTO I PROSSIMI PASSI VERSO LA TRASPARENZA SULL'AMIANTO Dato l elevato rischio per la salute connesso alle fibre di amianto, è opportuno adottare misure urgenti per individuarne le fonti di emissione e parallelamente procedere alla sua rimozione, seguendo idealmente i seguenti passi: MAPPATURA DELLE AREE CONTENENTI AMIANTO Le immagini riprese da SAPR garantiscono una maggiore velocità nella realizzazione dell inventario delle aree da bonificare rispetto ai controlli sul posto dei tecnici comunali e/o alle autonotifiche dei cittadini previste dalla legge INTERVENTI DI BONIFICA Da realizzarsi sia per gli edifici privati che per quelli pubblici, in quanto altamente frequentati dai cittadini (es. scuole, impianti sportivi) SMALTIMENTO DELL AMIANTO RIMOSSO Si rende necessario individuare aree idonee dove smaltire in sicurezza il materiale rimosso durante le bonifiche EPIDEMIOLOGIA Al fine di monitorare l andamento della mortalità e l insorgenza delle malattie correlate all amianto, sarebbe opportuno disporre di dati aggiornati a riguardo 13
BIBLIOGRAFIA [1] Roggli, V.L.; Vollmer, R.T., Twenty-five years of fiber analysis: What have we learned?, Human Pathology, 2008, 39, pp. 307 315. [2] Chiappino G.; Venerandi I., La erosione delle coperture in cemento amianto: una importante sorgente di inquinamento ambientale", La Medicina del Lavoro, 1991, 82 (2), pp. 99 121. [3] Wired, n. 71, Aprile 2015 [4] Cilia, C.; Panigada, C.; Rossini, M.; Candiani, G.; Pepe, M.; Colombo, R., Mapping of Asbestos Cement Roofs and Their Weathering Status Using Hyperspectral Aerial Images, ISPRS International Journal of Geo-Information, 2015, 4, pp. 928 941. [5] Basile M. B.; Creta T.; Guglietta D.; Merola P.; Allegrini A., Metodologie per l individuazione di coperture in cemento-amianto mediante dati da remoto, Italian Journal of Remote Sensing, 2012, 44 (1), pp. 27 37. [6] Marino, C.M.; Panigada, C.; Busetto, L., Airborne hyperspectral remote sensing applications in urban areas: asbestos concrete sheeting identification and mapping, Proceedings of the Remote Sensing and Data Fusion over Urban Areas, IEEE/ISPRS Joint Workshop 2001, Roma, Italia, 8 9 Novembre 2001, pp. 212 216. [7] Fiumi, L.; Congedo, L.; Meoni, C., Developing expeditious methodology for mapping asbestos-cement roof coverings over the territory of Lazio Region, Applied Geomatics, 2014, 6, pp. 37 48. [8] Sito web MicaSense, www.micasense.com 14
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