GIOVEDÌ 6 DICEMBRE 2012 12 - ANNO XV - N. 337 REDAZIONE TERMOLI L Associazione: L amministrazione comunale è stata immobile, se non ostile Ospedale, il Comitato: o: Il Vietri tri è salvo grazie a noi Larino ha ancora un ospedale. Lo ha sancito il TAR del Molise con la sentenza definitiva n. 628/ 2012. Il Comitato civico frentano - comunica l Associazione in una nota - con la collaborazione di centinaia di cittadini, la preziosa partecipazione del dott. Michelangelo Bonomolo e la lodevole assistenza degli avvocati Salvatore Di Pardo e Roberto Occhionero è riuscita a sventare la chiusura dell ospedale G. Vietri di Larino. Con ricorso al TAR del Molise, l Associazione ha chiesto l annullamento, previa concessione di idonee misure di sospensione cautelare degli atti impugnati: Decreto n. 20 del 30/06/2011, Decreto n. 71 del 08/08/2011 nonché di tutti gli atti presupposti. Il TAR del Molise ha accolto l istanza cautelare in ragione dell esigenza di mantenere, in ogni caso, la res adhuc integra, nelle more del giudizio di merito. Successivamente il Consiglio di Stato ha respinto l appello presentato contro l Ordinanza Cautelare da Presidenza del Consiglio dei Ministri; Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; Ministero dell Economia e delle Finanze; Regione Molise; Commissario ad acta per l attuazione del Piano di rientro dai Disavanzi del settore sanitario, confermando la misura cautelare disposta in primo grado. Prima ancora che il TAR del Molise emettesse l Ordinanza di esecuzione il Commissario ad acta ha disposto: l accorpamento funzionale dell Ospedale Vietri di Larino con il San Timoteo di Termoli; il ripristino dell organizzazione e dotazione di posti letto e di personale dell Ospedale Vietri di Larino, precedente i Decreti Commissariali; ha disposto, quindi che la dotazione dei posti letto sia distribuita per ciascuna disciplina. Nella trattazione del ricorso, avvenuta in pubblica udienza l 11 ottobre scorso - prosegue il Comitato - le parti hanno sostanzialmente convenuto che il decreto commissariale del 2012 non è stato adottato sotto condizione dell esito del giudizio di merito e deve pertanto ritenersi definitivo, salvi gli ulteriori provvedimenti che saranno adottati alla luce delle sopravvenienze normative in materia, che ad oggi non vi sono. Il Vietri, pertanto, è un ospedale con una dotazione di 80 posti letto e non un cronicario come molti lo vorrebbero e come pensa di ridurlo anche il neo Commissario ad acta Filippo Basso che, con la sua elaborazione di Piano Sanitario, totalmente sbilanciato a favore delle strutture private, ha dato dimostrazione di non avere alcuna cognizione di causa ed è totalmente fuori strada se pensa di lasciare il Basso- Molise con soli 174 posti letto a fronte degli oltre 100.000 abitanti che popolano questo territorio. Dei suoi provvedimenti l Associazione Comitato Civico Frentano si occuperà se e quando saranno in vigore. A quell epoca si spera che il molisani si saranno disfatti della classe politica che ha governato questa regione in maniera fallimentare (il riferimento è anche ad una certa opposizione se non complice quanto meno molto distratta). Ma l auspicio più grande è quello che Larino possa avere un nuovo Sindaco e una diversa Amministrazione Comunale che si schierino in prima linea a difesa di un bene prezioso come il nostro ospedale e non siano complici del suo smantellamento come lo sono stati quelli attualmente in carica. Non devono dimenticare, i larinesi, che mentre il Sindaco Giardino consumava, a suo dire, l asfalto della Bifernina, il suo amico Iorio ha chiuso, uno dopo l altro, i reparti di Ostetricia/Ginecologia, Pediatria e Medicina. E, altresì, opportuno che ricordino anche l immobilismo, quando non anche l ostilità verso le iniziative del Comitato, di molti altri ed il silenzio assordante della deputata Sabrina De Camillis. I larinesi devono, inoltre, sapere che il Sindaco Giardino e la sua maggioranza non solo hanno disdegnato di sottoscrivere i ricorsi per salvare il Vietri, ma hanno anche rifiutato di contribuirvi finanziariamente con la motivazione che il Comune non aveva risorse da poter destinare alla causa. Risorse che invece hanno trovato per il ricorso al TAR e il successivo appello al Consiglio di Stato, quando hanno dovuto mettere una toppa agli errori commessi in merito agli appalti per l organizzazione della Fiera di Ottobre e in almeno un altra circostanza legata alla ricostruzione post sisma. Hanno dunque usato il denaro della collettività per rimediare alla loro negligenza e non ne hanno concesso affatto per difendere un Bene Comune! C è da temere, guardandosi un po intorno, che altri cinque anni nelle mani di persone come queste potrebbero significare l estinzione della nostra millenaria Larino!
8 CITTÀ DEL MOLISE Giovedì 6 dicembre 2012 TERMOLI Si aprono le frontiere della chirurgia uroginecologica Al San Timoteo introdotte nuove tecniche operatorie sul prolasso genitale femminile TERMOLI. Nuova frontiera per la Chirurgia Uroginecologia al San Timoteo. Venerdì 30 Novembre nella sala operatoria di Ginecologia seduta dedicata al prolasso genitale femminile con l introduzione di nuove tecniche chirurgiche e la collaborazione di esperti del settore. Dopo l attivazione dell ambulatorio dedicato alla Uroginecologia e al Trattamento Riabilitativo del Pavimento Pelvico, il dottore Bernardino Molinari, direttore dell Uoc di Ginecologia e Ostetricia del San Timoteo ha inteso proseguire sulla strada dell impegno e dell innovazione in questo settore promuovendo l introduzione di nuove tecniche chirurgiche per la risoluzione di patologie diffuse nella popolazione femminile, quali il prolasso di utero, vescica e retto sia isolati che concomitanti e il trattamento dell incontinenza urinaria da sforzo. La seduta operatoria di venerdì scorso è stata dedicata alla correzione del prolasso genitale con l introduzione di nuove tecniche chirurgiche grazie alla collaborazione con il Professore Francesco Deltetto, primario della Clinica Cellini di Torino (convenzionata per l uroginecologia con la Asl 1) e referente regionale per il Piemonte dell Aiug (Associazione Italiana di Uro-Ginecologia e del Pavimento Pelvico) e grazie all intervento della sua collaboratrice la dottoressaemanuela Mistrangelo. Molinari, referente regionale per l Abruzzo e il Molise dell Aiug, ci spiega che l Uroginecologia è un branca in cui si sente in modo particolare la necessità di aggiornamento. L approccio al prolasso genitale femminile e all incontinenza urinaria si è radicalmente modificato negli ultimi anni con l introduzione delle reti sintetiche e degli slings medio-uretrali. Si può dire che la tecnologia ha preso il sopravvento sulla chirurgia tradizionale che spesso è gravata da insuccessi a breve, medio e lungo termine con conseguente e preponderante affermazione della nuova chirurgia protesica, facendola diventare argomento cult della uroginecologia di oggi. L idea di utilizzare delle reti di rinforzo per la chirurgia del prolasso deriva dall osservazione che le riparazioni in chirurgia generale delle ernie addominali con un rete sintetica (in prolene) hanno tassi di guarigione molto più alti. La chirurgia del prolasso ha molte sfaccettature tra cui una delle più importanti è proprio il tentativo di limitare il numero degli insuccessi; la principale causa di insuccesso delle tecniche chirurgiche cosiddette tradizionali è che cercano di riparare i tessuti di sostegno degli organi genitali ma che spesso questi sono troppo deteriorati o geneticamente insufficienti; si utilizzano cioè dei tessuti deboli per riparare un tessuto indebolito che ha prolassato, il che va contro tutti i principi di base della chirurgia. Non c è da meravigliarsi quindi che i tassi di recidiva con questa chirurgia classica siano alti. D altro canto l introduzione del materiale protesico garantisce più efficacia e durata del sostegno ma ha introdotto alcune nuove complicanze legate alle caratteristiche del materiale estraneo. Al momento quindi si ritiene senz altro indicato l impiego della chirurgia protesica nelle recidive di prolasso (dove la chirurgia tradizionale abbia già fallito) o in prima istanza in pazienti anziane con tessuti deboli e pazienti con prolassi di alto grado, o laddove ci siano presenti chiari fattori di rischio. Questa tecnica permette una ricostruzione totale del pavimento pelvico senza alcun danno estetico per la paziente; e inoltre può essere eseguita in anestesia spinale con un indubbio vantaggio soprattutto per le pazienti più anziane che speso sono portatrici di altre patologie (sistemiche o metaboliche). Come per ogni procedura chirurgica, anche per questa esistono tuttavia dei rischi, sia generici che specifici. Si deve sempre valutare i vantaggi di utilizzare reti sintetiche con i rischi connessi. In realtà le complicanze sono molto rare e i materiali utilizzati oggi hanno dimostrato di essere molto ben tollerati con rischio minimo di complicanza. In ogni caso è sempre bene ricordare che al di là della tecnica o del materiale molto rilievo ha la preparazione specifica dell operatore e la sua esperienza.
Giovedì 6 dicembre 2012 Bojano Area Matesina 9 Commozione e dolore ai funerali di Nicla D Amico COLLE D ANCHISE. Una folla immensa e commossa ha partecipato ieri pomeriggio ai funerali di Nicla D Amico celebrati presso la parrocchia di Santa Maria degli Angeli a Colle d Anchise. I familiari apparivano visibilmente provati dal dolore per la prematura scomparsa della congiunta non ancora 30enne avvenuta domenica 25 presso l ospedale Cardarelli di Campobasso dopo un lungo ricovero. Il rito funebre è stato officiato dallo zio della donna, monsignor Angelo Spina, vescovo di Sulmona-Valva, coadiuvato da monsignor Bregantini e dai sacerdoti dell area matesina. Al termine della cerimonia la bara è stata trasportata al cimitero di San Massimo per la tumulazione. La giovane, come abbiamo raccontato in diverse occasioni, è morta qualche giorno dopo un intervento chirurgico a seguito di complicanze respiratorie. La D Amico da un paio di mesi aveva avvertito dei malori che si sono poi accentuati a causa di un quadro clinico complicato. I genitori della donna hanno presentato un esposto alle autorità giudiziarie per conoscere la causa che ha portato la loro figlia al decesso. Martedì pomeriggio sul corpo della sventurata è stata eseguita l autopsia disposta dal sostituto procuratore della Repubblica Nicola D Angelo, per conoscerne l esito si dovranno attendere un paio di mesi. Al momento sul registro degli indagati figurano iscritte 14 persone tra medici e infermieri per il reato di omicidio colposo. Un atto dovuto a seguito dell esposto presentato dai familiari della vittima. E.C.
Perché Larino ha ancora un ospedale Pagina 2 di 6 Perché Larino ha ancora un ospedale Tweet 0 Larino ha ancora un ospedale. Lo ha sancito il TAR del Molise con la sentenza definitiva n. 628/2012. L Associazione Comitato Civico Frentano con la collaborazione di centinaia di cittadini, la preziosa partecipazione del dott. Michelangelo Bonomolo e la lodevole assistenza degli avvocati Salvatore Di Pardo e Roberto Occhionero è riuscita a sventare la chiusura dell ospedale G. Vietri di Larino. Con ricorso al TAR del Molise n. 376/2011, l Associazione Comitato Civico Frentano ha chiesto l annullamento, previa concessione di idonee misure di sospensione cautelare degli atti impugnati: Decreto n. 20 del 30/06/2011, Decreto n. 71 del 08/08/2011 nonché di tutti gli atti presupposti, consequenziali e/o comunque connessi ai suddetti provvedimenti. Il TAR del Molise con Ordinanza n. 257/2011 ha accolto l istanza cautelare in ragione dell esigenza di mantenere, in ogni caso, la res adhuc integra, nelle more del giudizio di merito. Con Ordinanza n. 996/2012 il Consiglio di Stato ha respinto l appello presentato contro l Ordinanza Cautelare (n. 257/2011 del TAR Molise) da Presidenza del Consiglio dei Ministri; Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; Ministero dell Economia e delle Finanze; Regione Molise; Commissario ad acta per l attuazione del Piano di rientro dai Disavanzi del settore sanitario, confermando la misura cautelare disposta in primo grado. Prima ancora che il TAR del Molise emettesse l Ordinanza di esecuzione n. 52 del 23/03/2012, il Commissario ad acta per l attuazione del Piano di rientro dai Disavanzi del settore sanitario, con Decreto n. 8 del 20/03/2012 ha disposto: l accorpamento funzionale dell Ospedale Vietri di Larino con il San Timoteo di Termoli; il ripristino dell organizzazione e dotazione di posti letto e di personale dell Ospedale Vietri di Larino, precedente i Decreti Commissariali n. 20/2011 e n. 71/2011; ha disposto, quindi che la dotazione dei posti letto sia distribuita per ciascuna disciplina, secondo la tabella che segue: Discipline RO DH/DS 09 Chirurgia Generale 5 1 34 Oculistica 7 5 49 Terapia Intensiva 1 51 Med. e Chir. D accettazione e d urgenza 56 Riabilitazione 1 1 30 9 60 Lungodegenti 20 http://www.ilgiornaledelmolise.it/?p=7001 06/12/2012
Perché Larino ha ancora un ospedale Pagina 3 di 6 Totale 64 16 80 Nella trattazione del ricorso, avvenuta in pubblica udienza il giorno 11 ottobre scorso, le parti hanno sostanzialmente convenuto Tweet che il predetto decreto commissariale n. 8 del 2012 non è stato adottato sotto condizione dell esito del giudizio di merito e deve pertanto ritenersi definitivo, salvi gli ulteriori provvedimenti che saranno adottati alla luce 0 delle sopravvenienze normative in materia. che ad oggi non vi sono. Il Vietri, pertanto, è un ospedale con una dotazione di 80 posti letto e non un cronicario come molti lo vorrebbero e come pensa di ridurlo anche il neo Commissario ad acta Filippo Basso che, con la sua elaborazione di Piano Sanitario, totalmente sbilanciato a favore delle strutture private, ha dato dimostrazione di non avere alcuna cognizione di causa ed è totalmente fuori strada se pensa di lasciare il Basso-Molise con soli 174 posti letto a fronte degli oltre 100.000 abitanti che popolano questo territorio. Dei suoi provvedimenti l Associazione Comitato Civico Frentano si occuperà se e quando saranno in vigore. A quell epoca si spera che il Molisani si saranno disfatti della classe politica che ha governato questa regione in maniera fallimentare (il riferimento è anche ad una certa opposizione se non complice quanto meno molto distratta). Ma l auspicio più grande è quello che Larino possa avere un nuovo Sindaco e una diversa Amministrazione Comunale che si schierino in prima linea a difesa di un bene prezioso come il nostro ospedale e non siano complici del suo smantellamento come lo sono stati quelli attualmente in carica. Non devono dimenticare, i Larinesi, che mentre il Sindaco Giardino consumava, a suo dire, l asfalto della Bifernina, il suo amico Iorio ha chiuso, uno dopo l altro, i reparti di Ostetricia/Ginecologia, Pediatria e Medicina. E, altresì, opportuno che ricordino anche l immobilismo, quando non anche l ostilità verso le iniziative del Comitato, di molti altri ed il silenzio assordante della deputata Sabrina De Camillis. I Larinesi devono, inoltre, sapere che il Sindaco Giardino e la sua maggioranza non solo hanno disdegnato di sottoscrivere i ricorsi per salvare il Vietri, ma hanno anche rifiutato di contribuirvi finanziariamente con la motivazione che il Comune non aveva risorse da poter destinare alla causa. Risorse che invece hanno trovato per il ricorso al TAR e il successivo appello al Consiglio di Stato, quando hanno dovuto mettere una toppa agli errori commessi in merito agli appalti per l organizzazione della Fiera di Ottobre e in almeno un altra circostanza legata alla ricostruzione post sisma. Hanno dunque usato il denaro della collettività per rimediare alla loro negligenza e non ne hanno concesso affatto per difendere un Bene Comune! C è da temere, guardandosi un po intorno, che altri cinque anni nelle mani di persone come queste potrebbero significare l estinzione della nostra millenaria Larino. Associazione Comitato Civico Frentano
Chirurgia d avanguardia per le patologie femminili - ONE Reader http://club.iltempo.it/onebrowser/get/xml/iltempo/2012/12/06/xml/04_abruzzo-... Pagina 1 di 1 06/12/2012 Chirurgia d avanguardia per le patologie femminili 06-12-2012 San Timoteo di Termoli TERMOLI Nuove tecniche chirurgiche al San Timoteo di Termoli per la risoluzione di patologie diffuse nella popolazione femminile quali il prolasso di utero, vescica e retto, sia isolati che concomitanti, e il trattamento dell incontinenza urinaria da sforzo. Dopo l attivazione dell ambulatorio dedicato alla Uroginecologia e al trattamento riabilitativo del pavimento pelvico, Bernardino Molinari, primario della divisione di Ostetericia dell ospedale, ha inteso proseguire sulla strada dell impegno e dell innovazione in questo settore grazie alla collaborazione col prof. Francesco Deltetto, primario della clinica Cellini di Torino. L idea di utilizzare delle reti di rinforzo per la chirurgia del prolasso deriva dall osservazione che le riparazioni in chirurgia delle ernie addominali con un rete sintetica hanno tassi di guarigione molto più alti. «Al momento si ritiene senz altro indicato l impiego della chirurgia protesica nelle recidive di prolasso dove la chirurgia tradizionale abbia già fallito o in prima istanza in pazienti anziane con tessuti deboli e pazienti con prolassi di alto grado o laddove ci siano presenti chiari fattori di rischio» ha detto Molinari che sottolinea come tale tecnica permette di salvare l utero delle donne contrariamente al passato. Chiudi
Corte dei Conti contro gli assenteisti Asrem per il risarcimento dei danni http://www.termolionline.it/notizie/corte-dei-conti-contro-gli-assenteistiasrem-per-il-r... Pagina 1 di 1 06/12/2012 Giovedì 6 Dicembre 2012 HOME MOBILE LA CITTA' UTILITA' VETRINE PUBBLICITA' 06-12-2012 - INCHIESTA Corte dei Conti contro gli assenteisti Asrem per il risarcimento dei danni Il Procuratore Romanelli TERMOLI. Assenteisti Asrem chiamati a rispondere su un altro fronte, quello del risarcimento alla Pubblica amministrazione per la truffa perpetrata ai danni dello Stato. E' questa la novità saliente che sta emergendo in questi ultimi giorni, con la Procura regionale della Corte dei Conti del Molise che ha acquisito la documentazione frutto dell'attività d'indagine di Nas e Procura di Larino. Notifiche riguardanti il danno erariale commesso attraverso la timbratura truffaldina dei badge e l'assenza ingiustificata dal posto di lavoro, che a vario titolo - in base alle volte in cui è stato certificato l'atteggiamento colpevole e sulla responsabilità individuale - vede la contestazione di somme da restituire in un'ampia forchetta. Da 78 euro a 2.500 euro, questo il minimo e il massimo del risarcimento richiesto. Red