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SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA BOZZA N. 350 DISEGNO DI LEGGE d'iniziativa del senatore MONTI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 28 GIUGNO 2001 Istituzione della provincia di Monza e della Brianza TIPOGRAFIA DEL SENATO (1700)

Atti parlamentari ± 2 ± Senato della Repubblica ± N. 350 Onorevoli Senatori. ± Il presente disegno di legge riprende l'analoga proposta di legge presentata nella scorsa legislatura, come modificata dalla I Commissione della Camera dei deputati nel corso dell'esame in sede referente e a seguito del recepimento del parere delle altre Commissioni parlamentari. Purtroppo, il testo unificato approvato dalla Commissione a seguito di un lavoro piuttosto impegnativo non ha potuto esaurire il suo iter parlamentare prima della conclusione della XIII legislatura, lasciando inevase le richieste di autonomia e di decentramento avanzate dal territorio della Brianza. Lo scopo della presente iniziativa parlamentare eá quello di assicurare la continuitaá dei lavori, ritenendo di estrema urgenza l'istituzione della nuova provincia di Monza e della Brianza. L'istituto della provincia, pur riaffermato dalla Carta costituzionale agli articoli 114 e 133, eá rimasto un involucro senza contenuto, un ente territoriale dalle competenze incerte e marginali, spesso subordinato alla sua origine storica e alla sua principale funzione di organo di decentramento dal potere statale sottoposto all'autoritaá del prefetto. Oggi che si tenta di rilanciare la funzione della provincia anche accrescendone e meglio definendone il ruolo e le competenze, eá venuto il momento di riformare le circoscrizioni territoriali di ciascuna provincia, per meglio adattarle alle esigenze di una societaá che si eá profondamente trasformata. In questa ottica appare ormai improcrastinabile l'istituzione della nuova provincia di Monza e della Brianza, con capoluogo Monza, comprendente comuni dell'attuale provincia di Milano. La creazione della nuova provincia risponde a tutti i requisiti richiesti dall'articolo 21 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per la istituzione di nuove province. Inoltre, la Bassa Brianza, come convenzionalmente si definisce il territorio della nuova provincia, possiede una sua unitarietaá ed omogeneitaá storica, sociale, culturale ed economica che la distingue dal resto della provincia di Milano. L'importanza economica della Bassa Brianza e la soliditaá della sua struttura produttiva, che ha sempre superato brillantemente ± grazie alla sua ampia diversificazione ± le ricorrenti crisi economiche nazionali, non si possono comprendere senza avere prima considerato la storia industriale di questa zona. Le prime attivitaá manifatturiere risalgono al basso medioevo, quando a Monza si inizioá la lavorazione della lana: dal XIII secolo in poi i «panni di Monza» furono conosciuti in tutta Europa. Questa industria decadde verso la metaá del Seicento, ma fu prontamente sostituita dalla lavorazione della seta e del cotone, noncheâ dalla fabbricazione dei cappelli, che rese Monza famosa nel mondo intero. Nel 1892 la produzione dei cappellifici monzesi era stimata in 30.000 pezzi al giorno, in buona parte destinati all'esportazione. Dopo la seconda guerra mondiale, l'espansione dell'economia brianzola eá continuata con ritmo frenetico, attirando una forte ondata immigratoria (proveniente per oltre il 50 per cento dal meridione), che ha ulterior-

Atti parlamentari ± 3 ± Senato della Repubblica ± N. 350 mente innalzato la densitaá abitativa della zona. Le profonde ristrutturazioni aziendali, il miglioramento delle strutture tecnico-commerciali e progettuali hanno consentito un elevato incremento di settori produttivi giaá consistenti quali il tessile, l'abbigliamento, il mobile, il settore meccanico, la produzione di fibre artificiali e sintetiche, noncheâ la costruzione, installazione e riparazione delle macchine per ufficio. Notevole rilevanza ha la produzione di macchine utensili atte alla lavorazione del legno e di quelle atte alla lavorazione dei metalli mediante deformazione, senza dimenticare la presenza di alcune grandi industrie elettroniche nel Vimercatese. Anche le attivitaá del terziario avanzato, che offrono attivitaá di servizio alle imprese per quanto riguarda la ricerca tecnologica, la formazione professionale, la commercializzazione, la consulenza contabile e amministrativa, sono in forte espansione. Per quanto concerne la cittaá di Monza, che diverrebbe il capoluogo della nuova provincia, i dati demografici e statistici sono sufficienti a dimostrare la sua importanza, non inferiore a quella di altre cittaá capoluogo di provincia, anche di nuova costituzione. Inoltre, con oltre 120.000 abitanti, eá la terza cittaá della Lombardia. A Monza sono ubicati importanti uffici amministrativi stabili, uffici giudiziari e strutture sanitarie. Vi sono inoltre ubicati gli uffici della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, della SocietaÁ italiana autori ed editori, le agenzie di tutti i principali istituti di credito, le sezioni dell'inps e dell'lnail a cui fanno capo numerosi centri del circondario. Numerose associazioni quali quelle dei commercianti, degli artigiani e degli industriali hanno a Monza una loro sede. Fra le piuá importanti in campo nazionale per il numero delle imprese aderenti eá l'associazione degli industriali di Monza e Brianza, la prima a nascere in Italia nel lontano 1902. Ricca eá la presenza di aziende industriali, artigianali e commerciali. Per quanto riguarda il settore scolastico, Monza eá davvero capoluogo brianteo dell'istruzione. Con scuole superiori di ogni tipo (classico, scientifico, artistico, commerciale, industriale) sia pubbliche sia private. Quanto mai opportuna appare l'apertura a Monza di una sede del provveditorato agli studi. A Monza troviamo altresõá la Biblioteca italiana dei ciechi, a servizio dell'intero territorio nazionale. I monumenti che abbelliscono Monza, dal Duomo, all'arengario e alla Villa reale, sono la testimonianza della sua storia ultramillenaria, durante la quale la cittaá fu capitale del regno dei Longobardi e in seguito sede imperiale con Berengario e con gli Ottoni. Dopo avere a lungo rivaleggiato per importanza con la stessa Milano, fu da questa inglobata nei propri territori al tempo dei Visconti. Nei secoli successivi conobbe peroá altri momenti di splendore, quando diversi sovrani la prescelsero come propria sede estiva, da Eugenio Beauharnais fino a Umberto I di Savoia. Nel parco di Monza, che ha una superficie di oltre 7 milioni di metri quadri, e che eá il piuá grande parco di tutta Europa, ha sede il celeberrimo autodromo nazionale, costruito nel 1922 e teatro delle massime competizioni motoristiche. Un'ultima considerazione: la creazione della provincia di Monza avrebbe benefici effetti non solo per l'area interessata, che si troverebbe svincolata dall'eccessiva dipendenza, ormai anacronistica, dal capoluogo della regione, ma anche per la stessa cittaá di Milano, ormai prossima al caos viabilistico, poicheâ verrebbe in qualche misura ridotta la mobilitaá veicolare proveniente dalla Bassa Brianza. Pare dunque evidente da questa breve analisi che l'area geografica della Bassa Brianza ed il suo capoluogo hanno avuto ed hanno

Atti parlamentari ± 4 ± Senato della Repubblica ± N. 350 tuttora uno sviluppo diversificato rispetto al capoluogo lombardo andando a costituire una realtaá distinta. Considerando poi le nuove funzioni che il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, attribuisce all'ente provincia, si rende necessaria la istituzione della provincia di Monza e della Brianza, anche ai fini di un effettivo equilibrio delle funzioni amministrative nell'area milanese e della risoluzione di una serie di problematiche connesse all'istituzione dell'area metropolitana di Milano.

Atti parlamentari ± 5 ± Senato della Repubblica ± N. 350 DISEGNO DI LEGGE Art. 1. 1. EÁ istituita la provincia di Monza e della Brianza nell'ambito della regione Lombardia, con capoluogo Monza. 2. La provincia di Monza e della Brianza, eá costituita dai comuni di: Agrate Brianza, Aicurzio, Albiate, Arcore, Barlassina, Bellusco, Bernareggio, Besana in Brianza, Biassono, Bovisio Masciago, Briosco, Brugherio, Burago di Molgora, Cambiago, Camparada, Caponago, Carate Brianza, Carnate, Carugate, Cavenago di Brianza, Cesano Maderno, Cogliate, Concorezzo, Correzzana, Desio, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Lesmo, Limbiate, Lissone, Macherio, Meda, Mezzago, Misinto, Monza, MuggioÁ, Nova Milanese, Ornago, Renate, Ronco Briantino, Seregno, Seveso, Sovico, Sulbiate, Triuggio, Usmate Velate, Varedo, Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano, Verano Brianza, Villasanta, Vimercate. Art. 2. 1. La provincia di Milano, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, procede alla ricognizione della propria dotazione organica di personale e delibera lo stato di consistenza del proprio patrimonio ai fini delle conseguenti ripartizioni, da effettuare con apposite deliberazioni della giunta, in proporzione sia al territorio sia alla popolazione trasferiti alla nuova provincia. 2. Gli adempimenti di cui al comma 1 sono effettuati da un commissario nominato dal Ministro dell'interno, con il compito di curare ogni adempimento connesso alla isti-

Atti parlamentari ± 6 ± Senato della Repubblica ± N. 350 tuzione della nuova provincia fino all'insediamento degli organi elettivi. 3. Le prime elezioni per il presidente della provincia e per il consiglio provinciale di Monza e della Brianza hanno luogo in concomitanza con il primo turno utile delle consultazioni elettorali per il rinnovo degli organi provinciali del restante territorio dello Stato, fatto salvo il caso del rinnovo anticipato degli organi della provincia di Milano. 4. Fino alla elezione del presidente della provincia e del consiglio provinciale di Monza e della Brianza, i provvedimenti necessari per consentire il funzionamento della nuova provincia sono adottati dal commissario di cui al comma 2. Art. 3. 1. Entro il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore delle presente legge, sono determinate le tabelle delle circoscrizioni dei collegi elettorali delle province di Milano e di Monza e della Brianza, ai sensi dell'articolo 75 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Art. 4. 1. Fermo restando quanto disposto dall'articolo 21, comma 3, lettera f), del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'interno, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, emana un decreto contenente le misure necessarie a provvedere alla istituzione nella provincia di Monza e della Brianza degli uffici periferici dello Stato, entro i limiti delle risorse rese disponibili dalla presente legge e tenendo conto nella loro dislocazione delle vocazioni territoriali.

Atti parlamentari ± 7 ± Senato della Repubblica ± N. 350 2. Con il decreto di cui al comma 1 sono altresõá individuate le procedure per la gestione da parte del commissario di cui all'articolo 2, comma 2, delle risorse rese disponibili dalla presente legge ai fini dell'istituzione degli uffici periferici delle amministrazioni statali. 3. Il Presidente del Consiglio dei ministri, sentiti i Ministri interessati, eá autorizzato a provvedere alle occorrenti variazioni dei ruoli del personale dello Stato. 4. Per l'attuazione del presente articolo eá autorizzata la spesa massima di lire 4.600 milioni a decorrere dall'anno 2002. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni per gli anni 2002 e 2003 dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2001-2003, nell'ambito dell'unitaá previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per l'anno 2001, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'interno. Art. 5. 1. Ai fini della quantificazione delle risorse finanziarie spettanti alla provincia di Monza e della Brianza per il finanziamento del bilancio, il Ministero dell'interno, per il primo anno solare successivo alla data di insediamento degli organi della nuova provincia, provvede a detrarre, dai contributi erariali ordinari destinati all'amministrazione provinciale di Milano, in via provvisoria, la quota parte da attribuire al nuovo ente per il 90 per cento in proporzione alla consistenza delle due popolazioni residenti interessate, come risultante dall'ultima rilevazione annuale disponibile dell'istituto nazionale di statistica, e, per il restante 10 per cento, in proporzione alle dimensioni territoriali dei due enti. Per gli anni successivi si provvederaá alla verifica di validitaá del riparto

Atti parlamentari ± 8 ± Senato della Repubblica ± N. 350 provvisorio. Il contributo per lo sviluppo degli investimenti saraá ripartito in conseguenza dell'attribuzione della titolaritaá dei beni ai quali le singole quote del contributo stesso si riferiscono. 2. Per il periodo intercorrente tra la data delle prime elezioni degli organi delle due province ed il 1ë gennaio dell'anno successivo, gli organi delle due province concordano, sulla base dei criteri di cui al comma 1, lo scorporo, dal bilancio della provincia di Milano, dei fondi di spettanza della provincia di Monza e della Brianza. Art. 6. 1. Gli atti e gli affari amministrativi pendenti, alla data di entrata in vigore della presente legge, presso la prefettura e gli altri organi dello Stato costituiti nell'ambito della provincia di Milano e relativi a cittadini ed enti compresi nel territorio dei comuni di cui al comma 2 dell'articolo 1 sono attribuiti alla competenza dei rispettivi organi ed uffici della provincia di Monza e della Brianza. 2. Le responsabilitaá relative agli atti e agli affari amministrativi di cui al comma 1 sono imputate agli organi ed agli uffici della provincia di Monza e della Brianza a decorrere dalla data del loro insediamento. Art. 7. 1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo e quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.