I climi della terra Il clima indica le condizioni del tempo caratteristiche di una regione o di una località, rilevate nel corso di almeno un anno e che si mantengono relativamente costanti negli anni. Il clima è determinato da una serie di fattori, alcuni dipendono dalla posizione geografica (latitudine, altitudine, distanza dal mare, presenza di correnti marine calde o fredde, esposizione al sole e circolazioni atmosferiche) altri dall uomo che con le sue attività esercita un notevole influsso sul clima.
Tre quarti dei gas atmosferici (la quantità diminuisce via via salendo) sono raccolti nella troposfera che ospita la quasi totalità del vapore acqueo. Nella troposfera (dal livello del mare e 9000 m) si determinano le condizioni climatiche: regolazione delle temperature, formazione dei venti, nascita delle piogge ecc.
Nella troposfera ci sono 3 tipi di movimento di masse d'aria La circolazione atmosferica primaria La circolazione atmosferica secondaria La circolazione atmosferica terziaria
Circolazione atmosferica primaria = movimenti che interessano l'intera superficie terrestre I venti orientali presenti nelle due fasce temperate I Gli alisei sono venti costanti e regolari che soffiano a bassa quota, per tutto l'anno, dai tropici verso l'equatore. venti orientali presenti a nord del Circolo polare e asud del Circolo polare Artico.
Circolazione atmosferica secondaria = movimenti che interessano parte della superficie terrestre I cicloni tropicali: si formano in prossimità dell'equatore e causa di un repentino aumento della temperatura I cicloni extratropicali: interessano le aree temperate I monsoni sono venti regolari periodici che interessano le regioni dell'oceano Indiano e che spirano per i sei mesi estivi dal mare verso la terra e per i sei mesi invernali in senso contrario, determinando una estate piovosa e un inverno asciutto.
Circolazione atmosferica terziaria = movimenti che interessano superfici ristrette della superficie terrestre Venti locali o brezze (venti periodici moderati che spirano per alcune ore del giorno dalla terra verso il mare e per alcune ore in senso contrario; ci sono anche brezze dai laghi verso l'entroterra o dalle montagne verso il fondovalle, e viceversa).
In base alla temperatura e all insolazione possiamo distinguere cinque grandi zone climatiche delimitate da isoterme, linee immaginarie che congiungono tutti i punti geografici aventi le stesse temperature medie. I climi sulla Terra non si distribuiscono però in fasce esattamente parallele, perché i fattori locali rendono il quadro estremamente complesso
I climi EUROPA EXTRAEUROPEI Temperato freddo con estate Arido caldo calda = continentale Arido freddo Temperato freddo con inverno lungo Seminivale Nivale Mediterraneo Temperato fresco = atlantico Equatoriale Subequatoriale Tropicale montano
La biosfera (parte della terra in cui si è sviluppata la vita) è composta dall'insieme degli ecosistemi (insieme delle relazioni tra i vari elementi della natura). Il clima è uno dei fattori principali che determinano un ecosistema Ad ogni fascia climatica corrisponde un ecosistema
Fascia intertropicale equatoriale Foresta pluviale subequatoriale Savana; foresta a galleria Tropicale montano Foresta pluviale e altro Arido caldo Deserti caldi e steppa
La biosfera (parte della terra in cui si è sviluppata la vita) è composta dall'insieme degli ecosistemi (insieme delle relazioni tra i vari elementi della natura). Il clima è uno dei fattori principali che determinano un ecosistema Ad ogni fascia climatica corrisponde un ecosistema
FORESTA PLUVIALE il bioma più ricco e straordinario della terra (più di 470 specie per ettaro nella foresta amazzonica); foresta sempreverde per l assenza delle stagioni ; suolo poco fertile a causa della rapida decomposizione dei materiali organici dovuta alla notevole temperatura; temperatura elevata costante tutto l anno (tra i 25 e i 35 gradi); piovosità abbondante e quotidiana (tra i 2000 mm e i 4000 mm di pioggia media annua);
la vita animale è resa difficile dall impenetrabilità, dall alto tasso di umidità. Negli strati alti di vegetazione ci sono uccelli, in quelli intermedi ci sono scimmie e bradipi; La foresta fornisce la metà del legname prodotto ogni anno nel mondo (anche essenze pregiate come ebano, mogano e palissandro).
GLI AMBIENTI DELLA FASCIA TROPICALE Le foreste pluviali o equatoriali Distribuzione: foresta del Congo foresta dell Amazzonia foresta della Nuova Guinea
LA SAVANA Le regioni caratterizzate dalla savana sono quelle che si trovano tra la fascia equatoriale e quella tropicale. Rappresentano il primo gradino di passaggio dalla foresta pluviale al deserto. Man mano che ci si allontana dall'equatore verso i tropici, la piovosità diminuisce e le stagioni cominciano a differenziarsi. Il clima tipico della savana è costituito da una stagione secca e una stagione delle piogge.
L'alternarsi delle due stagioni non è però uguale per tutte le aree della savana: quanto più la regione è vicina alla foresta equatoriale, tanto più è alta la piovosità (da 100 a 1500 mm medi annui). La temperatura è comunque elevata e non scende mai sotto i 20 C. Grandi savane si trovano nell'africa (a nord e a sud dell' equatore), nell' America meridionale, nell' Asia meridionale e nell' Australia.
Le savane del nostro pianeta
Piante e animali della savana Nella savana i grandi alberi sono pochi. Isolati baobab e ombrose acacie si ergono in mezzo alle distese di graminacee perenni, erbe ad alto fusto che rappresentano il tratto distintivo della savana e che possono raggiungere l'altezza di due metri, qua e là punteggiate di arbusti. Tipica dell'ambiente della savana è la differente colorazione del suo paesaggio al variare delle stagioni: - giallastro in quella secca, - verde in quella umida.
CLIMA ARIDO Il clima arido è caratterizzato da scarse precipitazioni e da un'elevata evaporazione. In corrispondenza del clima arido troviamo: - i deserti caldi, dove la temperatura è elevata per tutto l'anno, e dove c'è una ridotta differenza tra le stagioni.
Nella savana vivono animali erbivori, di grande e piccola taglia, altamente specializzati nella ricerca del cibo: le giraffe mangiano il fogliame più alto degli alberi, lasciando quello più basso agli elefanti. Gli altri, zebre, gnu e gazzelle, brucano le erbe, ognuno alla sua altezza. Vi sono anche animali predatori, come leoni, leopardi, ghepardi, iene, avvoltoi e sciacalli.
I DESERTI I deserti sono regioni della Terra caratterizzate da una estesa aridità. Possiamo distinguere le regioni aride in deserti caldi e deserti freddi. Le ampie distese desertiche possono essere sabbiose o pietrose. I deserti caldi si trovano a cavallo dei tropici. Qui scendono masse di aria secca, che hanno perso tutta l'umidità durante il loro viaggio dall'equatore. Le precipitazioni medie annue variano tra i 100 e i 200 mm, ma l'elevata temperatura e il terreno, sabbioso o roccioso, favoriscono la dispersione per evaporazione dell'acqua; quella che non evapora penetra nel terreno raggiungendo le falde acquifere in profondità.
L'escursione termica diurna è molto alta, quella annuale è più ridotta. La vegetazione è molto rada e scarsa, tranne nelle oasi. Nelle aree desertiche calde sono stati individuati e sfruttati molti giacimenti petroliferi. Il più grande deserto è quello del Sahara, che da solo rappresenta più di un terzo delle aree desertiche della Terra. Seguendo il Tropico del Cancro verso est si incontrano i deserti arabi, quelli iraniani, e, nel continente americano, quelli messicani. Lungo il Tropico del Capricorno troviamo invece il deserto africano del Kalahari, i deserti australiani, che occupano circa il 40% del continente.
climogramma dei deserti caldi
I deserti caldi Deserto australiano Deserto Arabia Saudita Sahara Il più esteso al mondo. Non è un ambiente uniforme, al deserto di sabbia, erg, si alterna il deserto pietroso di ciottolo, serir e l hammada, il deserto roccioso di altipiani e catene montuose
Fascia temperata Subtropicale Macchia mediterranea Temperato fresco Foresta temperata Temperato freddo Foresta temperata, steppa con estate calda prateria Temperato freddo Taiga, foresta di montagna con inverno lungo Arido freddo Steppa, deserto freddo
CLIMI TEMPERATI Si definiscono aree temperate la parte di terre situata tra i tropici (230 27' di latitudine) e i circoli polari (660 33' di latitudine). Ecco le loro caratteristiche climatiche: - le temperature medie annue non sono né troppo alte né troppo basse; - c'è un'alternanza delle stagioni calde e fredde; - la piovosità è distribuita durante tutto l'anno; Le aree temperate sono abitate da sempre dall'uomo, che le ha profondamente trasformate e umanizzate; la fauna originaria delle regioni densamente abitate è infatti in parte estinta.
Il maggior numero di aree temperate si trova nell'emisfero boreale, mentre nell'emisfero australe rientrano tra le aree temperate solo le zone costiere dell'australia meridionale, la Nuova Zelanda e le punte meridionali dell'america e dell'africa.
LA MACCHIA MEDITERRANEA caratterizza le aree più vicine alla regione tropicale e in particolare tutte le regioni che si affacciano sul mar Mediterraneo. Il clima è caldo d'estate e mite d'inverno (estate: 25-35 ; inverno: 10-15 ). Le piogge sono concentrate in autunno e in primavera (400700 mm) La vegetazione è costituita dalla foresta mediterranea (lecci, pini e querce da sughero) nelle regioni più piovose e dalla macchia mediterranea (arbusti, come corbezzolo e mirto, e piante aromatiche, come il rosmarino) in quelle più aride. Ritroviamo l'ambiente mediterraneo nella costa cilena, in California, nella punta sudafricana e in alcune parti meridionali dell'australia.
lentisco corbezzolo mirto rosmarino
LA FORESTA DI LATIFOGLIE Si trova in prevalenza nell'emisfero boreale; Si trova a nord della macchia sempreverde; Prevalenza di latifoglie nel clima temperato fresco; Alternanza di aghifoglie e latifoglie nel clima temperato freddo con estate calda. Presenza di grandi mammiferi erbivori.
La foresta di latifoglie Ne 700 è il bioma originario più diffuso negli ambienti temperati. Fino al 700 ricopriva ampie zone dell Europa e del Nord America, poi è stata distrutta dall uomo.
Steppe Nelle regioni continentali della fascia temperata dove gli oceani sono molto distanti o dove la circolazione terrestre delle masse d'aria fa discendere aria poco umida, il clima tende a essere scarsamente piovoso e caratterizzato da estati calde e inverni freddi. E questo l'ambiente delle praterie e delle steppe. Nelle regioni dove la piovosità diminuisce e minori sono i corsi d'acqua, la prateria si trasforma man mano in steppa (fascia intermedia tra la savana e il deserto), con territori via via più aridi fino a diventare deserto. Nel continente asiatico le steppe costituiscono una lunghissima cintura erbosa compresa tra le grandi foreste di conifere a nord e le regioni aride e desertiche a sud (famose la steppa dei Kirghisi e la steppa della Fame in Kazakistan).
Grandi praterie si estendono nell'america settentrionale, tra la catena degli Appalachi e le Montagne Rocciose, nell'america meridionale, tra l'uruguay, il Paraguay e l'argentina (pampas), e nelle pianure europee che si estendono a est del Danubio (Ucraina e Russia, cernozerm).
La steppa
I deserti freddi, collocati prevalentemente nell'emisfero boreale, sono territori lontani dalle coste con escursione termica, giornaliera e annuale, fortissima: d'estate si possono raggiungere i 40c C diurni e d'inverno punte massime notturne di -30 C. Vegetazione e fauna sono ridottissime. I più importanti sono quello di Gobi, tra la Mongolia e la Cina, e il deserto cinese di Taklimakan. In America del Nord: deserto di Sonora; Gran Bacino. Nell'emisfero australe si trovano nelle regioni meridionali del Sud America: la Patagonia (regione lambita da una corrente marina antartica fredda i cui effetti riducono fortemente le precipitazioni); il deserto di Atacama.
Deserto dei Gobi Deserto del Takla Makan Deserto di Atacama Deserto di Sonora
Il deserto dei Gobi
LE LATITUDINI ESTREME Le latitudini estreme sono caratterizzate da un clima molto freddo, che non consente alla vegetazione di crescere rigogliosa. La progressiva diminuzione della temperatura raggiunge il massimo nelle regioni polari, perennemente ricoperte da ghiacci, dove sopravvivono solo poche specie viventi. Nell'emisfero boreale si distinguono ambienti come la taiga e la tundra, che non sono presenti nell'emisfero australe.
LA TAIGA Tra il 50 e il 70 parallelo dell'emisfero boreale troviamo l'ambiente della taiga, territorio su cui si estendono immense foreste ammantate di neve e popolate di pini, abeti, larici e betulle. La temperatura media annua è molto bassa: tra 2 e 6 0c. Gli inverni sono lunghi e intensamente freddi, le estati brevi e fresche. Il clima inospitale consente la vita a pochi animali: bue muschiato, renna e caribù (renna selvatica del Canada). Sono a rischio di estinzione il lupo, l'orso bruno siberiano e la volpe, perché cacciati dall'uomo. La foresta della taiga è uno dei più grandi "polmoni" della Terra, minacciato, come la foresta amazzonica, dai diboscamenti operati dall'uomo.
La tundra Al di là del 70 parallelo dell'emisfero boreale, e fino al mar Glaciale Artico, si estendono le regioni della tundra, territorio pianeggiante coperto di ghiaccio e neve per la maggior parte dell'anno. Durante la breve stagione estiva, quando il freddo allenta la sua morsa, il terreno si sgela per qualche centimetro di spessore: il suolo si copre allora di radi muschi e licheni. Nei mesi estivi gli animali della taiga si spostano nelle regioni della tundra.
Tundra e taiga del nostro pianeta
Le regioni polari
La regione polare boreale La regione polare dell'emisfero boreale è costituita dal mare: un'immensa calotta di mare ghiacciato che si estende in profondità per circa due chilometri. Sono assimilabili alle regioni polari gli immensi territori della Groenlandia e del Labrador, coperti perennemente da uno strato di ghiaccio spesso fino a 1,5 chilometri. L'ambiente estremamente ostile rende molto difficile la vita della flora e della fauna sulla superficie; prospera invece tutta la fauna che vive del mare o nel mare, come orsi bianchi, foche, trichechi, uccelli marini, balene e molte specie di pesci
La regione polare australe La regione polare dell'emisfero australe, invece, è costituita dalla terraferma, il continente dell' Antartide. La sua superficie, attraversata da altipiani e catene montuose, è completamente ricoperta da uno strato di ghiaccio il cui spessore varia da 2 a 4 chilometri. Le temperature medie annue possono raggiungere i 50 C sotto lo zero. Tipici abitanti dell'antartide sono i pinguini, che insieme a foche, elefanti marini, gabbiani, albatros e procellarie popolano le regioni costiere del continente. Nei mari: balene e orche.