L ANNO DI AMEDEO Tutto il 2009 sarà dedicata alla sua opera, per i 100 anni dal suo rientro in Italia Per i cento anni dal ritorno in Patria dell artista, diverse manifestazioni avranno luogo da maggio in Italia. Amedeo Modigliani, livornese, ebreo, di natura malinconica e di salute cagionevole, produsse la maggior parte delle sue opere in Francia. Desiderò molte cose nella sua breve e infelice vita: l hashish, l assenzio, le donne e l arte, ma fra tutte desiderò ardentemente essere uno scultore. Troppo povero per acquistare le pietre, le rubava nei cantieri o negli edifici abbandonati. Le sue teste scolpite hanno un aria antica, quasi egizia nella pulizia delle forme. Esse appaiono come maschere poetiche, quasi piatte, con occhi a mandorla e piccole bocche increspate, con nasi storti e sottili colli allungati. Caratteristiche che solo lui ritraeva e che lo caratterizzano in tutte le sue opere. Eppure, a novant anni dalla sua morte, Amedeo non è ricordato come scultore, né come un tragico bohemien. Egli è nella memoria di ognuno per i particolari dipinti (molti ritratti e qualdi Indira Montresor La poesia è pittura che parla La pittura è poesia silenziosa Simonide (VI secolo a. A.)
Reclining Nude (1919) Andy Garcia in I colori dell anima di Dick Davis che nudo di donna), che rivelano la sua anima tragico romantica. Fu Constantin Brancusi, suo vicino, ad iniziarlo alla scultura, e nel 1912 le teste in pietra di Modì furono esposte a Parigi, al Salone d autunno. Nonostante il successo, fu costretto ad abbandonare presto questa profonda passione, a causa delle polveri del marmo e del legno che peggioravano la tubercolosi, compagna assidua della sua vita. L esperienza scultorea segna comunque un importante passo nel cammino di crescita di Amedeo pittore. Essa lascia, infatti, la ricerca di purezza nelle forme e di eleganza nel contenuto, divenute caratteristica principale dei suoi dipinti, dove il colore diventa la materia intrinseca della forma. Nato a Livorno nel 1884, ancora giovanissimo, Amedeo inizia i suoi studi nel laboratorio di Guglielmo Micheli e successivamente alla Scuola Libera di Nudo di Firenze con Giovanni Fattori. Nella metà del 1902 si trasferisce a Venezia. Frequenta l Istituto per le Belle Arti e, in occasione dell edizione della Biennale, ha i suoi primi approcci con l arte francese degli impressionisti di fine secolo, come Toulouse-Lautrec ed Eugène Carrière. Incontri importanti, questi, che lo portano a trasferirsi a Parigi dove entra in contatto con tutto l ambiente pittorico di Montmartre, fucina d idee nuove e rivoluzionarie. Qui incontra André Salmon, Max Jacob, e Pablo Picasso, con cui instaura un dialogo artistico a colpi di pennello (ben raccontato nel celebre film di Mick Davis, I colori dell anima). A Parigi assorbe i concetti del cubismo, ma non accetta l idea di una pittura puramente analitica. Per lui, la pittura è sì sintesi, ma soprattutto è poesia. Malaticcio e logorato dal proprio stile di vita dissoluto, nel 1909, Modigliani ritorna a Livorno, esattamente cento anni fa, ma non vi rimane a lungo. Torna, infatti, a Parigi e sceglie Montparnasse come luogo per il suo studio. Nel 1918, in compagnia di altri artisti, fa cui Jeanne, giovane pittrice sua amante e compagna, si trasferisce in Costa Azzurra al seguito di Léopold Zborowski, affermato collezionista d arte e caro amico. Nonostante venda pochissimi quadri, in questo periodo, a Nizza, produce la gran parte dei dipinti, diventati i suoi lavori più popolari e di valore. Dopo un anno ritorna a Parigi e qui muore il 24 gennaio 1920, seguito il giorno dopo da Jeanne, incinta di nove mesi, suicida per la disperazione. La vita di Modigliani è costellata da una profonda inquietudine interiore,
The boy (1919), William L. & Jane H. Fortune Gallery
mista a delicata poesia. Chi lo conobbe lo descrive come un uomo scontroso e acido, nei momenti di delirio provocato dall alcool e dalle droghe, ma gentile e romantico, nei momenti buoni. Nei suoi dipinti, dallo stile unico e inconfondibile, il contorno delle figure è fortemente segnato. Linee profonde e scavate, o filiformi e leggere, evidenziano il soggetto in primo piano e contemporaneamente lo saldano allo sfondo, creando un unica superficie compatta con diversi piani di profondità. Il colore, a volte denso e intenso, a volte magro e di tonalità tenui, accentua questo gioco di diversi piani di prospettiva e di lettura. G. C. Argan scrive in proposito: compendiare nello stesso spessore del colore i versanti d ombra dei corpi e la penombra ariosa dello spazio. Corpi e spazio si giustappongono come due piani colorati e il contrapposto di volume e vuoto si risolve nella superficie. Ritratto di Lunia Czechowska Con l intento di documentare come Amedeo fosse italiano non solo per nascita ma perché profondamente legato alla tradizione pittorica della scuola toscana, Modigliana ospiterà dal 21 giugno al 14 settembre, all ex chiesa di San Rocco e San Sebastiano, una particolare esposizione. La mostra proporrà oli e disegni di Modigliani, insieme a quelli dei due artisti, Silvestro Lega e Guglielmo Micheli. Si avrà modo quindi di vedere da vicino il rapporto artistico che avvicinò Amedeo Modigliani e Silvestro Lega, nativo di Modigliana, e l influenza che questo grande artista ebbe sulla sua formazione grazie anche alla figura di Guglielmo Micheli, allievo prediletto di Giovanni Fattori e maestro di Modigliani. Fu, infatti, per mezzo suo che Amedeo fece conoscenza col Lega ai Bagni Pancaldi di Livorno, incontro che lo turbò molto. Nella rassegna verrà proposto il disegno che il Micheli fece di quella terrazza dei Bagni Pancaldi ai cui tavoli erano seduti Amedeo, sua madre, Micheli stesso ed alcuni suoi parenti. Tra le opere presenti in mostra, la famosa Testa di cariatide che servì come modello a due studenti livornesi per realizzare una delle beffe più famose di tutti i tempi: la falsa testa di Modigliani, gettata appositamente nel Fosso Reale per essere ritrovata in occasione di una mostra proposta nel 1984 dal Museo progressivo di Ritratto di Margherita
Reclining nude Ritratto di Chaim Soutine (1916) arte moderna di Livorno per il centenario della nascita dell artista, e che fu creduta essere un opera originale di Amedeo. Altra opportunità per vedere le opere di Modigliani sarà al Complesso del Vittoriano che ospiterà fino al 20 giugno, un esposizione di circa cento oli, disegni e acquarelli. La mostra sarà concentrata soprattutto sui ritratti femminili che l hanno reso famoso, dalla poetessa russa Anna Akhmatova alle donne più importanti della sua vita: l inglese Beatrice Hastings e Jeanne Hebutern, sua compagna negli ultimi anni. Ritratto di Jeanne Hèbuterne