La memoria degli altri Shoà e Homocaust due genetiche per uno sterminio



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Arcigay Circolo Mario Mieli E.T.I.C.A Di' Gay Project - DGP GayLib La memoria degli altri Shoà e Homocaust due genetiche per uno sterminio Bozza di progetto per la celebrazione della Giornata della Memoria 2009 27 gennaio 2009

Introduzione e Programma Sembrerebbe che una delle caratteristiche principali che ha ri-vestito la Shoà sia stata il silenzio. Durante il presente della II Guerra Mondiale di Shoà se ne parlava poco, si mentiva sugli stermini, o non se ne parlava affatto, per nasconderla a tutti (da parte dei nazisti)o a se stessi (da parte delle vittime). Le vittime è noto che la prima cosa che provano è la vergogna di sé, di essere state ridotte a meno che umane, e la dignità già offesa non trova le parole per esprimersi. Ci volle del tempo affinché, la storia parlasse della Shoà e soprattutto i sopravvissuti, trovassero il coraggio di raccontare, di testimoniare di sé e della ricostruzione del passato. Così i molti lati dello stato razziale del nazismo apparvero lentamente alla luce della storia. E quantunque ci sembra così distante, sebbene appena 60 sono gli anni che ci separano da questo, per altri aspetti discriminatori potremmo anche pensare di esserne ancora contemporanei. Se consideriamo che il nazismo ha avuto una storia che l ha preceduto, sebbene questa non fosse nazista, e una storia che l ha seguito, sebbene questa si fosse epurata dal nazismo, la legge sull omosessualità promulgata in Prussia nel 1871 e abrogata in Germania soltanto nel 1968, e completamente negli anni 90, non può non farci riflettere sul ritardo che questa ha determinato sia nel parlare delle vittime omosessuali che nella timida richiesta da parte di queste per un risarcimento alla loro riduzione a schiavi e alle torture o esperimenti scientifici subiti. Fino al 68 il famoso paragrafo 175 definiva i rapporti omosessuali come criminali.

Riteniamo pertanto che, come nelle precedenti edizioni de La memoria degli altri che hanno visto e ebrei e Rom ricordare insieme nel 2007, ed ebrei e disabili nel 2008 che anche quest anno Ebrei e omossessuali ricordando insieme non potranno non mettere in luce riflessioni ed emozioni su ciò che è stata la Shoà e l Homocaust. Indubbiamente le differenze che hanno fatto si che si progettasse una shoà e un homocaustos hanno delle motivazioni diverse, -la genetica applicata agli ebrei considerati solo come cavie umane non prevedeva una cura - ma la soluzione finale che attendeva i due gruppi non lasciava troppe speranze su come il nazismo intendesse risolvere il problema di ciò che non era razzialmente sano. A questo proposito le parole che hanno seguito il minuto di silenzio all apertura del Giorno della Memoria 2005 presso il Parlamento Europeo sono indicative dell inizio di un riconoscimento delle vastità di sterminio operate dalla eugenetica nazista : il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove centinaia di migliaia di ebrei, zingari, omosessuali, polacchi e prigionieri di altre nazionalità sono stati uccisi, non è solo una importante occasione per i cittadini europei di ricordare e condannare l'enorme orrore e la tragedia dell'olocausto, ma anche per condannare il pericoloso risorgere dell'antisemitismo, specialmente degli incidenti antisemiti, e per imparare ancora la grande lezione circa i pericoli di sacrificare le persone su basi di razza, origine etnica, religione, politica ed orientamento sessuale.

Sebbene i Lager che particolarmente furono luogo di concentrazione di omosessuali furono altri, quali Dachau Buchenwald o Sachsenhausen, o Ravensbruck (per le lesbiche) in questi le modalità di annientamento e sterminio non si svolsero in modo troppo diverso dal più noto e tristemente famoso lager di Auschwitz. Perché i Triangoli Rosa, era questo il segno distintivo che marchiava gli omossessuali, subirono denutrimento, lavori forzati e, non ultimo, i ben noti sia per ebrei, rom, e disabili, esperimenti scientifici su cavie umane. E curioso infatti notare come la virata biologica e genetica operata dal nazismo su tutto ciò che non riusciva ad assimilare, sia poi stata una caratteristica tesa a giustificare attraverso la medicina l igiene razziale. E la presenza di medici nei Lager (Carl Vaeret) per omosessuali tendesse a risolvere geneticamente e con soluzione finale una delle più controverse questioni che dai tempi biblici a quelli greco - romani ha costituito uno spunto di riflessione sulla società. Ci auguriamo cosi che i concerti, spettacoli, mostre e conferenze che vedranno insieme nel gennaio 2009 ebrei e omosessuali ricordare insieme la Shoà e l Homocaust possano oltre che tracciare la storia passata, disegnare più civili modi comprensione, analisi e dialogo per le persone e gruppi che da sempre hanno costituito fonte e stimolo per l identità europea.

Bozza programma Conferenze Dalla notte dei lunghi coltelli alla notte di Auschwitz Genetica e sessualità : terza via, terzo sesso? Teatro Musica Mostre Proiezioni Premio Bent La scelta di Turing Nudo Homocausto Arte Grune Rose Paragraph 175 Teatro e Shoà

Premio Teatro e Shoà Proclamazione vincitori II edizione a cura del CeRSE Tor Vergata e consegna targhe della Presidenza della Repubblica

Conferenza Dalla notte dei lunghi coltelli alla notte di Auschwitz Homocaust e Shoà relatori : Marco Reglia, Pupa Garribba, Enrico Oliari ed altri in via di definizione

Conferenza Genetica e sessualità : terza via, terzo sesso? A partire dalle riflessioni di Magnus Hirschfeld, una delle figure dominanti nell'ambito della difesa dei diritti politici degli omosessuali (1868-1935), che era un ebreo, omosessuale e social democratico, il quale si occupò di studi di sessuologia e definì gli omosessuali appartenenti ad un terzo sesso. Hirschfeld fondò un'associazione chiamata Comitato scientifico-umanitario nel 1897 e si batté perché fosse abrogato il paragrafo 175, nel 1919 lo stesso Hirschfeld fondò l' Istituto di Scienze Sessuali relatori (da confermare ) : Franco Grillini, Imma Battaglia, Angelo Pezzana, Massimo Ammanniti, Rossana Praitano, ed altri in via di definizione.

Teatro La scelta di Turing di Vittorio Pavoncello uno spettacolo su Alan Turing, il noto matematico che permise di decifrare i codici crittografati dei nazisti (ENIGMA) permettendo così agli alleati di vincere la guerra e in seguito, a guerra finita, portato al suicidio perché omosessuale.

BENT e COME UNA RANA D INVERNO liberamente ispirato alle opere di PRIMO LEVI JIRI ORTEN BERTOLT BRECHT DANIELA PADOAN MARTIN SHERMAN coreografia Gloria Pomardi regia Marco Mattolini Un collage di teatro danza da Come una rana d inverno con letture dallo spettacolo Bent. Una suggestiva creazione di Marco Mattolini che unisce i due spettacoli, precedentemente realizzati, in un sola performance che racconta sia le donne nei Lager che gli omosessuali.

Concerti Nudo di Sylvano Bussotti testo di Aldo Braibanti Sylvano Bussotti Monica Benvenuti soprano

Concerti Note di Memoria Musiche di Viktor Ullmann e altri compositori pianista Jacqueline Cole Viktor Ullmann Jacqueline Cole piano Jacqueline Cole -pianista artista scrittrice fondatrice e direttore artistico della Fondazione Viktor Ullmann and Pavel Haas e della Fundacja Instytut Viktora Ullmanna Cieszyn Poland. ha dato concerti negli Stati Uniti,Svezia, Francia, Olanda, Svizzera, Inghilterra,Repubblica Ceca e Polonia. E' una artista internazionale che focalizza le sue performance sui compositori negletti, passati nel silenzio o meno conosciuti del xx secolo. Attualmente è impegnata nella ricerca per scrivere una biografia di Viktor Ullmann e del compositore ebreo polacco Szymon Laks. I suoi futuri impegni la vedono in Europa come ambasciatrice delle opere di Vktor Ullmann e dei suoi contemporanei che perirono durante la Shoà. Ha studiato presso la Yehudy Menuhin School è in seguito ha avuto fra i suoi maestri Nadia Boulanger, Vlado Perlemuter, Yvonne Loriod Messiaen, Jeanne Loriod (Ondes Martenot), James Gibb, Kenneth van Barthold and Mary Fedden RA.

Proiezioni Grune Rose di Dario Picciau racconta lo sterminio degli omosessuali nei lager, soggetto e sceneggiatura di Roberto Malini. Il film prodotto da Visions e Arcigay Firenze "Il Giglio Rosa vuole essere un omaggio a Richard Grüne, artista e testimone dello sterminio degli omosessuali sotto il nazismo. (gentile concessione arcigayfirenze) Paragraf 175 regia: Rob Epstein, Jeffrey Friedman, testo: Sharon Wood, narratore: Rupert Everett Uno straordinario documento tragico e commovente: parlano 6 sopravissuti all'esperienza della persecuzione nazista contro gli omosessuali.

Mostra OMOCAUSTO Lo stermino dimenticato degli omosessuali 15 pannelli realizzati su supporto plastico (70 x 100) propongono ad un buon livello di approfondimento un quadro storico sul nazismo, sull'approccio del fascismo all'omosessualità e sulla persecuzione delle donne lesbiche. Negli ultimi pannelli si introducono sinteticamente le discriminazioni nei regimi comunisti proponendo nell'ultimo l'elenco dei paesi che, al momento della stampa, prevedevamo norme contro l'omosessualità. L'aggiornamento attuale riporta i dati all'aprile 2007.

Arte Mostra d arte di circa 20 artisti in una galleria sul tema di ebrei, omosessuali, e shoà

CHI SIAMO Ebraico Teatro Internazionale Cultura Arte Arcigay associazione lesbica e gay italiana GayLib associazione dei gay liberali e di centrodestra Di' Gay Project - DGP (Associazine di promozione sociale) Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli

Arcigay - Via Don Minzoni 18-40121 Bologna 051-6493055 www.arcigay.it info@arcigay.it Arcigay, fondata nel 1985, è oggi la principale organizzazione nazionale per la difesa dei diritti delle persone omosessuali operante in Italia. Ne fanno parte più di 160.000 socie e soci.arcigay è registrata con il n 115 al Registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale (APS) presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con Decreto n 96/II/2006 del 16/03/06. Si articola in 114 realtà territoriali, di cui 45 comitati provinciali e comitati promotori - www.arcigay.it/local, 5 coordinamenti regionali e 64 associazioni ricreative affiliate (bar, discoteche, saune, ristoranti, circoli culturali) - www.arcigay.it/ricreativi, distribuite in 48 province italiane da Bolzano a Ragusa. La sede nazionale Arcigay è a Bologna, in Via Don Minzoni 18, il presidente nazionale, dal 2007 è Aurelio Mancuso. Arcigay è un'organizzazione solidaristica di volontariato sociale senza scopo di lucro, che ha come obiettivi la lotta contro l'omofobia e l'eterosessismo, contro il pregiudizio e la discriminazione antiomosessuale. Si impegna per la realizzazione della pari dignità e delle pari opportunità tra individui a prescindere dall'orientamento sessuale di ciascuno e per l'affermazione di una piena, libera e felice condizione omosessuale. Questi obiettivi sono perseguiti attraverso l'organizzazione di iniziative di aggregazione e socializzazione, l'attivazione di servizi di supporto alla persona, la promozione della visibilità delle persone omosessuali nella società. Arcigay si batte per la promozione del diritto alla salute fisica e psicologica, per l'abolizione delle normative discriminatorie e per il riconoscimento legale delle coppie omosessuali. Agisce in un'ottica di dialogo e confronto con istituzioni, partiti e sindacati, di alleanza con altri movimenti di promozione civile e sociale, di contribuzione alla più generale difesa delle libertà civili, individuali e collettive. Dalla sua nascita Arcigay collabora continuativamente con il Ministero della Sanità italiano e con l'istituto Superiore della Sanità, impegnandosi nel'organizzazione di campagne di prevenzione e informazione contro l'hiv/aids e le altre malattie a trasmissione sessuale, anche attraverso corsi di formazione, consultori autogestiti, linee di telefono amico, unità di strada, attività di ricerca. Fa parte della Consulta delle associazioni di lotta al'aids presso il Ministero della Sanità. L'associazione opera nel campo della cultura e del'informazione, nella formazione e nell'aggiornamento degli operatori sociosanitari e del personale scolastico, anche in collaborazione con associazioni di studenti, di insegnanti e di genitori di omosessuali. I corsi di formazione per insegnanti delle scuole medie superiori sul tema del'orientamento sessuale del'arcigay sono riconosciuti, dal 1999, dal Ministero della Pubblica Istruzione. L'associazione fa parte del Tavolo delle associazioni giovanili promosso dal Ministero delle Politiche Sociali. Arcigay è impegnata in diversi progetti di pianificazione della lotta alle discriminazioni in Europa in applicazione del'art.13 del Trattato del'unione Europea. È membro dell'ilga, International Gay & Lesbian Association.

Di' Gay Project - DGP è una Aps (Associazine di promozione sociale) pacifista, apartitica, non violenta e democratica che si oppone attivamente ad ogni forma di discriminazione nei confronti delle minoranze gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender ma anche etniche e religiose. DGP si batte per i diritti umani e civili di gay, lesbiche, bisessuali, transessuali. I nostri obiettivi sono: la promozione di attività idonee all'informazione, sensibilizzazione e formazione sui temi cari alla comunità gay, lesbica, bisessuale e transgender/transessuale (GLBT); la promozione di attività, campagne, progetti di volontariato, solidarietà concreta per la difesa dei diritti umani e l'assistenza alle persone vittime di esclusione sociale e discriminazioni di ogni tipo. DGP nasce da una nuova sensibilità che si propone di favorire la crescita di una società in cui le persone Glbt vivano visibili e integrate, senza pregiudizi. Siamo attenti alla situazione politica e sociale; in quest'ambito cerchiamo di lasciarci alle spalle i luoghi comuni e promuoviamo gruppi di discussione e momenti di confronto sui temi più svariati, mantenendo una trasversalità politica e tematica che garantisca pluralismo e libera espressione. Quest'accezione di trasversalità è lo spirito fondante di DGP, perché implica aggregazione rispetto ad obiettivi comuni, senza chiedere agli iscritti l'appartenenza politica o discriminare in base a ciò. Di' Gay Project - DGP - Via Costantino n. 82, Roma Tel/fax 06 5134741 www.digayproject.org info@digayproject.org

Il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli è un associazione indipendente basata sul volontariato: si occupa della rivendicazione e della tutela dei diritti civili delle persone glbtq (gay, lesbiche, bisessuali, trans/gender, queer) e della persona in genere, promuove attività culturali e di socializzazione. Da sempre è impegnato nella lotta all AIDS e nella difesa delle persone con HIV/AIDS, sia nel campo dell informazione e prevenzione (anche per altre malattie sessualmente trasmissibili) che in quello dell assistenza. Il Circolo, nato nel 1983 dalla fusione di preesistenti organizzazioni romane ( Fuori e Collettivo Narciso ), lotta contro il pregiudizio omofobo e transfobico, nel campo dei diritti civili e per una cultura delle differenze, anche con pressioni su mass media, partiti e istituzioni, al fine di modificare l atteggiamento discriminatorio sia per orientamento sessuale che per identità di genere. Dal 1989, il primo a Roma, il Mario Mieli offre un servizio di assistenza domiciliare per persone in aids, formato da uno staff di operatori, psicologi e assistenti sociali. Inoltre offre servizi di consulenza psicologica, assistenza legale, counseling telefonico, gruppi di auto-aiuto per persone sieropositive. Gestisce una casa famiglia per senza fissa dimora. Pubblica dal 1995 la rivista mensile gratuita Aut. Dal 1990 organizza la festa di autofinanziamento Muccassassina. Il Circolo Mario Mieli ha instaurato rapporti con istituzioni locali, nazionali e internazionali alle quali si è proposto come valido interlocutore svolgendo una funzione politica. E stato organizzatore ufficiale del World Pride svolto a Roma nel 2000. E tra i promotori di Queer for Peace: rete di associazioni e singoli/e glbtq contro la guerra e per la pace sorta dall esperienza del Social Forum Europeo di Firenze. Collabora con le altre realtà glbtq e con organizzazioni che operano nel campo dei diritti umani e civili. Il Mario Mieli è inoltre dal 1994 organizzatore del Pride di Roma. Circolo Mario Mieli Via Efeso 2A tel 06.5413985 - www.mariomieli.org - cultura@mariomieli.org

GayLib è un'associazione culturale, politica e ricreativa di donne e uomini ispirati da ideali liberaldemocratici che intendono unire le proprie forze per promuovere il rispetto dei diritti civili e l emancipazione sociale delle persone omosessuali e pertanto si impegnano a perseguire i seguenti scopi: 1 attività di informazione e sensibilizzazione sulle problematiche delle persone omosessuali anche attraverso l'organizzazione di studi e convegni nonché l'attivazione di un servizio di counceling legale e psicologico; 2 promozione della socialità e del benessere delle persone omosessuali anche attraverso la creazione, gestione e affiliazione di centri di aggregazione, sport, cultura, organizzazione di viaggi a scopo culturale e ricreativo, eventi culturali e musicali, corsi, studi e informazione sanitaria; 3 sensibilizzazione degli enti locali alle problematiche specifiche degli omosessuali sul territorio, in particolare alle politiche abitative, sanitarie, occupazionali, educazionali e ricreative; 4 forte sensibilizzazione delle forze politiche nazionali e locali allo scopo di ottenere l'effettiva equiparazione giuridica delle persone omosessuali nell'affermazione della propria individualità e nella tutela delle formazioni sociali in cui essa si realizza; 5 contatti con le realtà omosessuali di Paesi in cui tuttora i diritti civili vengono violati, con particolare attenzione ai Paesi in cui i rapporti omosessuali integrano fattispecie di reato e sono puniti con pene gravi ed organizzazione di attività di informazione e lotta politica al fine di ottenere la tutela giuridica dei diritti civili. GayLib, associazione gay liberali e di centrodestra Via Efeso 2A tel 335.6622440 - www.gaylib.it - info@gaylib.it

Ebraico Teatro Internazionale Cultura Arte Associazione promotrice nell ideazione e organizzazione de La memoria degli altri con responsabile del progetto Vittorio Pavoncello. L'associazione E.T.I.C.A si propone di sviluppare e diffondere la cultura ebraica attraverso diverse attività e iniziative culturali tra cui rappresentazioni teatrali mostre e cinema per il mantenimento della memoria relativa alla Shoà (su questa tematica è stato creato un Premio per la drammaturgia Teatro e Shoà in collaborazione con il CeRSE dell Università di Tor Vergata), affinché crimini simili verso l umanità non accadano più ma anche di combattere ogni forma di pregiudizio verso l altro, promuovendo la conoscenza e il dialogo culturale e interreligioso. In occasione del 60 anniversario del processo di Norimberga: Nell'aula bunker del tribunale di Palermo è andato in scena: Norimberga - dagli atti del processo. Di L. Nardi e A. Scafi da un idea di Luigi di Majo E.T.I.C.A pubblica il testo della pièce teatrale. Copie del libro vengono offerte nel corso della rappresentazione che ha avuto luogo in un'unica serata a Palermo il 19 novembre e nell'auditorium di Roma il 18 dicembre 2005. Tra le molte attività svolte da Vittorio Pavoncello: L incoronamento della novella sposa da un dipinto di M. Ernst di Vittorio Pavoncello, Teatro Flaiano Roma 2006 Il violino di Shylock di Vittorio Pavoncello CRER Roma 2006, Rotonda di Senigallia 2007. "Il nuovo pianeta" di Vittorio Pavoncello e Lucio Gregoretti, regia di Vittorio Pavoncello Anfiteatro Colosseo Archeologia a Roma 2000 Ministero Beni e Attività Culturali "Eutanasia di un ricordo" testo e regia di Vittorio Pavoncello Giornata della Memoria Discoteca di Stato 2005 Roma "Lampada della Pace", scultura per il Santuario Francescano di Greccio (Rieti) l' Appello di Pace al Mondo UNICEF E.T.I.C.A Via Sommeiller,11-00185 Roma tel 06.7028.78 www.etica.name etica.scrivi@hotmail.it

La memoria degli altri da un idea Vittorio Pavoncello Consulenze Storica Co-organizzazione Direzione Tecnica Grafica P.R. Per Arcigay Per il Circolo Mario Mieli Anna Foa Silvia Cutrera Artepoint di Paolo Mancini Artmann di Alan Baumann Shulamith Orvieto Marco Reglia Rossana Praitano Andrea Mele Andrea Maccarrone Vincenzo Ianniello