Le tre principali banche islandesi Glitnir, Landsbanki e Kaupthing sono state nazionalizzate e sono in moratoria, una sorta di amministrazione controllata, dalla fine del 2008. La corona islandese è al momento una valuta ufficialmente non convertibile. Gli scambi continuano solo sul mercato interbancario.
I risparmiatori che avevano acquistato obbligazioni delle tre banche in moratoria. I risparmiatori che avevano acquistato polizze index linked il cui rendimento era legato a obbligazioni o derivati emessi dalle tre banche in moratoria. I risparmiatori che avevano acquistato obbligazioni emesse in corone islandesi (ISK).
Tutte e 3 le banche islandesi sono in amministrazione controllata. Fino alla scadenza della moratoria gli attivi delle banche sono inattaccabili. Per sperare di recuperare qualcosa, bisogna però chiedere la registrazione del proprio credito entro date prefissate. Di seguito il calendario delle operazioni.
Glitnir Landsbanki Kaupthing Nazionalizzazione 07/10/2008 07/10/2008 09/10/2008 Trasferimento attivi islandesi a nuova banca 15/10/2008 09/10/2008 21/10/2008 Inizio moratoria 24/11/2008 05/12/2008 24/11/2008 Fine moratoria 13/11/2009 26/11/2009 13/11/2009 Data di riferimento valorizzazione credito 22/04/2009 22/04/2009 22/04/2009 Insediamento commissari 12/05/2009 29/04/2009 25/09/2009 Avvio registrazione credito 26/05/2009 30/04/2009 30/06/2009 Termine ultimo registrazione credito 26/11/2009 30/10/2009 30/12/2009 Meeting creditori 17/12/2009 23/11/2009 29/01/2010
Il singolo creditore Il singolo creditore tramite un rappresentante L Abi da noi contattata ha ribadito di aver inviato una richiesta alle autorità islandesi sulla possibilità di una registrazione automatica o collettiva del credito, come nel caso Lehman, ma di non aver ricevuto ancora risposta.
La richiesta va redatta in inglese (o in italiano, ma accompagnata da traduzione in islandese). La valorizzazione del credito va fatta nella valuta di emissione dello strumento finanziario alla data del 22 aprile 2009. La conversione verrà fatta in ISK sulla base del cambio interbancario rilevato al 22 aprile: 169,23 ISK per 1 euro. Alla domanda va allegata tutta la documentazione attestante il credito (contabili) e, in caso di rappresentante, la delega (autenticata). La documentazione va inviata entro le date suddette.
Alla base delle polizze ci possono essere sia obbligazioni sia strumenti derivati emessi dalle 3 banche islandesi. La procedura per la registrazione del credito è la stessa vista per le obbligazioni. L Isvap sta facendo operazione di moral suasion nei confronti delle compagnie per ottenere o la restituzione in contanti di almeno il 50% del capitale versato o la sostituzione della polizza con un altra di pari scadenza con garanzia di restituzione del capitale.
Il gruppo Reale Mutua ha ufficialmente provveduto all emissione di nuove polizze in sostituzione con garanzia di restituzione di capitale. Credit Agricole Vita ha stanziato in bilancio un accantonamento pari al capitale versato nelle polizze islandesi : praticamente la copertura già c è, ma non sono state definitive le modalità tecniche del rimborso. Informalmente anche Carige Vita ha preso posizione per la restituzione del capitale. Aviva ha offerto il rimborso del 102% del capitale facendo però slittare tra i 5 e i 6 anni la data di scadenza. Bipiemme Vita ha dichiarato che procederà per conto dei clienti con la procedura di registrazione del credito nei confronti di Glitnir. I clienti Sasa Vita potranno entro fine settembre procedere con la sostituzione delle polizze con una nuova di pari durata.
! La corona islandese non è al momento una valuta convertibile. Il mercato dei cambi tra la corona islandese e le altre valute è stato ufficialmente sospeso il 3 dicembre scorso. Questa è l ultima data di cambio ufficiale riportata dalla Banca centrale europea. A quella data il cambio ufficiale era pari a 290 corone islandesi per 1 euro. La corona islandese continua a essere scambiata oggi solo sul mercato interbancario. La Banca centrale islandese calcola ogni giorno un cambio non ufficiale, ma di riferimento sulla base dei prezzi medi rilevati in giornata sull interbancario. Sulla base di queste rilevazioni oggi ci vogliono circa 180 corone per un euro.
! Tutti gli emittenti sovranazionali come la Bei o la Banca mondiale che avevano emesso bond in ISK, hanno regolarmente pagato le cedole e rimborsato il capitale. Non essendoci, però, un cambio ufficiale nessuno dei risparmiatori italiani ha potuto incassare (in euro) né cedole, né capitale.
! In genere le banche hanno fatto tre proposte: A) Apertura di un conto corrente in ISK B) Accredito in euro con ultimo cambio ufficiale C) Accredito in euro con cambio definito arbitrariamente dalla banca da interbancario
! (A) Da testimonianze di alcuni clienti, il conto in ISK spesso è costoso. Il conto inoltre resta infruttifero in attesa della possibilità di tornare a convertire in euro. (B) Il cambio risulta penalizzante rispetto a quello corrente rilevato in media sull interbancario. (C) Il cambio proposto è comunque penalizzante rispetto a quello riportato dalla Banca centrale islandese. In pratica la banca si assume il rischio di cambiare le ISK per conto proprio sull interbancario e scarica questo rischio in termini di cambio meno favorevole per il correntista.