L Italia rinnovabile e la Direttiva UE: situazione e prospettive al 2020



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Transcript:

L Italia rinnovabile e la Direttiva UE: situazione e prospettive al 2020 di Pierluigi Adami, esecuti vo Ecodem Contenuto: Gli obiettivi della Direttiva RED La Strategia Energetica Nazionale La situazione 2013 nel comparto elettrico Prospettive dei consumi elettrici al 2020 Fotovoltaico, dopo il successo, la crisi Verso una nuova politica degli incentivi La questione della Grid parity Altre fonti rinnovabili elettriche Questioni di governance Gli obiettivi della Direttiva RED Il nostro paese, pur essendo partito con un certo ritardo, è ormai uno dei leader mondiali nel campo della produzione elettrica da fonti energetiche rinnovabili (FER): il percorso virtuoso è iniziato con gli incentivi previsti dal Secondo Conto Energia (DM 19 febbraio 2007) che abolì le restrizioni del primo Conto del 2005/2006. Da allora, la crescita delle FER è stata incessante. Nel 2009 è poi entrata in vigore la Direttiva europea n. 28 sulle Energie Rinnovabili (Direttiva RED ) che ha fissato per l Italia il raggiungimento entro il 2020 del 17% del consumo finale di energia da fonti rinnovabili. Sino ad ora, l applicazione della direttiva RED ha dato risultati superiori alle attese. Nel Report della Commissione UE di marzo 2013 sul progresso delle energie rinnovabili ( i ) risulta che, per l Italia, tra il 2005 e il 2010 la quota di FER è raddoppiata, passando dal 5,2% al 10,4% con conseguente superamento del primo obiettivo intermedio pari al 7,6% nel 2011/2012. In ottemperanza alla Direttiva RED, l Italia ha presentato alla UE, a luglio 2010, il Piano d Azione Nazionale (PAN ii ) per il raggiungimento degli obiettivi 2020 sulle rinnovabili: facendo riferimento allo studio europeo Primes del 2009, il PAN riporta che i consumi finali lordi del nostro Paese nel 2020 non dovrebbero superare i 145,6 Mtep, mentre in uno scenario più efficiente, potrebbero mantenersi entro i 133,0 Mtep, più o meno lo stesso valore del 2005; nello scenario più efficiente, dunque, per soddisfare l obiettivo del 17% da FER, i consumi finali soddisfatti da rinnovabili dovranno raggiungere i 22,6 Mtep ( 1 ). Nel PAN al 2020, con riferimento allo scenario efficiente, l Italia si impegna con specifici obiettivi per i tre comparti di consumo, che sono così ripartiti: Mtep Obiet. rinnovabili 1. Riscaldamento e raffreddamento: 61,18 10,46 Mtep 17,09% 2. Elettricità: 32,23 8,5 Mtep 26,39% 3. Trasporti: 33,97 3,44 Mtep 10,14% 4. TOTALE (+Quota trasp.aereo) 133,04 17,00% La Strategia Energetica Nazionale Per raggiungere e superare al meglio gli obiettivi suddetti, e per seguire le ulteriori indicazioni fornite dalla Commissione UE nella "Energy Roadmap 2050" ( iii ), che segna le tappe verso la decarbonizzazione in Europa (riduzione dei gas serra tra l 80% e il 95% rispetto al 1990), l Italia ha definito a marzo 2013 la sua Strategia Energetica Nazionale ( iv ), SEN. Per quanto riguarda le fonti rinnovabili, visti i progressi eccezionali ottenuti negli ultimi anni, la SEN pone l obiettivo più ambizioso (rispetto alla Direttiva RED) di arrivare entro il 2020 al 20% di consumo finale di energia (e al 22-23% di energia primaria) soddisfatto da fonti rinnovabili. Di questa quota, per il comparto elettrico ci si propone di arrivare al 38% da FER, obiettivo come vedremo pienamente raggiungibile e superabile, soprattutto in un contesto di consumi energetici non crescenti. I risultati dell efficienza energetica 1 Nel Piano di Azione Nazionale, a pag. 20

La riduzione/stabilizzazione dei consumi - prima priorità prevista nella SEN ( 2 ) - non è solo effetto della crisi economica. Al netto della crisi, l Italia ha già nel 2010 prodotto una riduzione dei consumi energetici pari a 4 Mtep/anno, superando l obiettivo (-3,5 Mtep) del Piano di Azione per l Efficienza Energetica (PAEE v ), definito ai sensi della Direttiva 2006/32/CE. Ci sono ragioni strutturali che fanno prevedere che da qui al 2020 i consumi energetici potrebbero mantenersi pressoché stabili, intorno a 127 Mtep/anno, anche in presenza di una ripresa economica: ciò può avvenire grazie all effetto delle rinnovabili sul mercato elettrico (aumento dell autoconsumo, diminuzione del fabbisogno di rete), del progresso tecnologico (ad esempio nei trasporti con le automobili meno inquinanti e ibride o nel settore illuminazione/elettrodomestici/prodotti informatici a basso consumo), dell incentivazione dell efficienza energetica negli edifici. Secondo la SEN ( 3 ), l efficienza energetica porterà a risparmiare 20 Mtep all anno, con una riduzione del 24% dei consumi rispetto allo scenario non efficiente (superando l obiettivo della Direttiva 2006/32/CE). Ciò porterà un risparmio di 4,5 miliardi di euro all anno rispetto alla bolletta energetica nazionale del 2012; la SEN si attende inoltre una riduzione generale dei prezzi energetici pari a 9 miliardi all anno, grazie a ottimizzazioni della rete elettrica, riduzione delle perdite e delle inefficienze, diminuzione dei costi del gas, taglio a oneri, maggiore competitività e apertura del mercato. La situazione 2012-2013 nel comparto elettrico Nel 2012 le energie rinnovabili hanno coperto il 15,1% (+9,1%) del Consumo interno lordo totale e il 27,1% (+11,2%) di quello elettrico. La rilevante crescita della potenza istallata da fotovoltaico (+3,6 GW nel 2012 rispetto al 2011) ed eolico a partire dal 2008, nonché l aumento della produzione idroelettrica, hanno fatto sì che nel 2013, dalle stime disponibili, si produrranno circa 110 TWh rinnovabili, pari a oltre il 29% dei consumi elettrici previsti per il 2020 (374,8 TWh), che già supera l'obiettivo del PAN per il 2020 (8,5Mtep = 98,85 TWh 4 ). Il consumo totale lordo italiano di elettricità (incluse richieste per pompaggi e perdite di rete) nel 2013 dovrebbe scendere sotto i 320 TWh (315-318 TWh). Prospettive dei consumi elettrici al 2020 A partire dal 2011, il susseguirsi di interventi nella politica degli incentivi alle rinnovabili, sino all esaurimento dei sussidi al fotovoltaico a partire da luglio 2013, hanno drasticamente ridimensionato gli investimenti nelle energie rinnovabili elettriche (-70% di import di materiale fotovoltaico, -58% del fatturato delle imprese del settore in Italia nel 2012). È prevista una rimodulazione nella politica di incentivazione a vantaggio delle rinnovabili termiche rispetto a quelle elettriche, ed è pertanto attesa a partire dal 2014 una contrazione rilevante nei tassi di crescita delle rinnovabili elettriche rispetto a quelli riscontrati negli ultimi anni. Comunque sia, nel 2013 si registreranno circa 110 TWh prodotti da FER nella rete elettrica, con un aumento di +17 TWh (circa) rispetto al 2012. Anche ipotizzando a partire dal 2014 tassi di crescita conservativi di produzione elettrica da fonti rinnovabili sino al 2020, è ragionevole stimare che le FER elettriche in Italia possano raggiungere al 2020 i 150 TWh prodotti. Nel contempo, l effetto dell eventuale ripresa dell economia sui consumi elettrici dovrebbe essere compensata dalla maggiore efficienza energetica, pertanto il Consumo Interno Lordo elettrico italiano al 2020 dovrebbe restare contenuto tra 330 TWh (scenario efficiente) e 350 TWh (scenario meno efficiente, ipotizzando una crescita media dell 1.4% dal 2014), risultato comunque inferiore ai 374,8 previsti nel PAN. Pertanto, la quota di FER elettriche sul CIL elettrico si dovrebbe attestare tra il 40% (ipotesi più conservativa) e il 45,5% (ipotesi più efficiente). Fotovoltaico, dopo il successo, la crisi 2 SEN cap. 3.1 e segg. 3 SEN cap. 3.2 pag. 38, cap. 4 pag. 42 e segg. 4 con la formula di conversione 1Mtep=11,63TWh, si ottiene per la quota elettrica: 32.23 Mtep = 374,835 TWh.

Per il fotovoltaico, i dati del GSE riportano che a luglio 2013 il numero di impianti fotovoltaici in Italia ha raggiunto 531.242 unità, per una potenza complessiva pari a 18.217 MW. Per dare un idea del progresso, nel Terzo Conto Energia di luglio 2010 si fissava in 8 GW l obiettivo nazionale di potenza fotovoltaica da installare entro il 2020. Oggi il nostro paese è al secondo posto nel mondo, dopo la Germania, per potenza fotovoltaica istallata ( vi ). Secondo il Sole24Ore, l'industria fotovoltaica ha consentito di ridurre la dipendenza energetica del nostro Paese così nel solo 2012 abbiamo evitato di importare 2 miliardi di euro di gas con risparmi stimabili per 1,42 miliardi di euro. ( 5 ) Dopo la fine degli incentivi la riscossa con l innovazione Il Quinto Conto Energia del 2012, e i relativi incentivi per il fotovoltaico, si è esaurito il 6 giugno 2013. L Autorità per l energia ( 6 ), ha comunicato il raggiungimento della soglia massima di 6,7 miliardi di euro annui degli incentivi, che dalla fine di luglio, pertanto, non sono più incentivati. Questo espone il settore, ancora non giunto alla completa grid parity, alle logiche del mercato senza alcuna copertura. Già nel 2012, con l introduzione nel Quinto Conto Energia di meccanismi con registri e soglie per l accesso agli incentivi, il fatturato delle imprese del fotovoltaico era crollato con un -58% rispetto al 2011. Bisognerà allora vedere il livello di tenuta industriale nella nuova situazione, in funzione della raggiunta maturità tecnologica e della innovazione di prodotto. Secondo la SEN, la politica degli incentivi nei prossimi anni si focalizzerà sull efficienza energetica, sulle rinnovabili termiche e sull ammodernamento nella rete elettrica. Esistono ancora in Italia discutibili incentivi per l energia da fonti fossili e Certificti Verdi estesi all incenerimento dei rifiuti. Secondo l 'Agenzia europea per l'ambiente, entro il 2015 in Italia c'è il potenziale di eliminazione di sussidi ambientalmente dannosi per oltre 6 miliardi di euro all'anno." ( 2 ) Con la fine degli incentivi pubblici l unica strada percorribile è l innovazione tecnologica e la discesa ulteriore dei prezzi per sostenere la domanda anche in assenza di sussidi. In tal senso, la ricerca sta producendo risultati notevoli, e già si parla di fotovoltaico di terza generazione ad alta efficienza, basato su tecnologie innovative, microcristalli, nano particelle ecc. E già stato introdotto il fotovoltaico a concentrazione che, introducendo un sistema di lenti che concentrano la luce, portano l efficienza media dal 17% al 26%. Non solo, i nuovi pannelli producono energia anche con poca insolazione e sono utilizzabili in verticale, su pareti e vetri. Altri pannelli, con tecnologie di colorazione e mimetizzazione, possono essere ora facilmente integrati nell architettura degli immobili, come tegole e piastrelle e non hanno più bisogno di specifica inclinazione. Su queste basi, il futuro del fotovoltaico, anche non incentivato, promette nuovi successi. La questione della Grid parity Negli anni tra il 2005 e il 2010 il costo del fotovoltaico è diminuito del 48%. La cosiddetta grid parity del fotovoltaico (ossia la parità di costo dell elettricità solare rispetto alle fonti tradizionali), anche senza incentivi, sarebbe ormai prossima in diversi paesi e anche in Italia potrebbe essere raggiunta già nel 2014 (si veda ad es. l analisi della Deutsche Bank 7 ). Secondo lo studio The unsubsidised solar devolution, della società di consulenza finanziaria UBS ( 8 ), la produzione italiana di elettricità in autoconsumo da fotovoltaico potrebbe raggiungere nel 2020 il 17% del fabbisogno, con un crollo del 50-60% della domanda di energia dalla rete. Altre fonti rinnovabili elettriche: 5 http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/sportello-edilizio/2013-06-07/fotovoltaico-risplende-fatturatoimpianti-102040.php 6 delibera 250/2013/R/efr 7 http://theenergycollective.com/josephromm/194506/solar-energy-grid-parity 8 http://qualenergia.it/sites/default/files/articolo-doc/ubs.pdf

Solare termodinamico: nel PAN è previsto anche un obiettivo nazionale di potenza da impianti solari termodinamici da installare entro il 2016, pari a 2 milioni di m 2 di superficie captante (incentivi per impianti a partire da 2500 m 2 ). A marzo 2007 il Governo Prodi approvò il primo impianto sperimentale a Priolo (Siracusa), basato sulla tecnologia del prof. Carlo Rubbia, di potenza 5 MW e superficie da 30.000 m 2. La centrale Archimede di Priolo è entrata in esercizio a luglio 2010. Idroelettico: il PAN prevedeva per l'idroelettrico un andamento negli anni sostanzialmente stabile sino al 2020 (42 TWh). Si è invece riscontrato un vero boom che condurrà già nel 2013 a superare i 50 TWh prodotti. Ciò è soprattutto dovuto a nuovi impianti di piccola/media dimensione (<5 MW) tra il 2011 e il 2012: ad esempio, nel Veneto, si sono registati 138 nuovi impianti, per un aumento del 2,9% della potenza; in Piemonte, 154 nuovi impianti, +5,7% di potenza ( 9 ). Questo trend è esteso su scala mondiale: mentre nel 2012 gli investimenti mondiali sul fotovoltaico, sull eolico e sulle biomasse sono diminuiti (-10-12%), gli investimenti globali sul mini-idroelettrico hanno raggiunto gli 8 miliardi di dollari, con un +20% ( vii ). L'aumento dei piccoli impianti, autorizzati senza V.I.A. e senza analisi di compatibilità ambientale a livello di bacino, causa però danni all'ecosistema fluviale anche su corsi d'acqua alpini pregiati, individuati come riferimento di qualità ai sensi della direttiva quadro sulle acque (WFD) 2000/60/CE. Eolico: è andato ben oltre le previsioni del PAN, che nel 2013 prevedeva 12,57 TWh di cui 0,369 offshore, mentre potrebbe superare i 15 (senza offshore). L obiettivo 2020, pari a 20 TWh di cui 2 offshore, è dunque a portata di mano, a differenza di quanto accade in altri paesi europei dove la Commissione UE segnala ritardi nello sviluppo dell eolico e possibili insuccessi nel raggiungimento degli obiettivi pianificati nei PAN. Geotermico: a fine 2013 potrebbe arrivare intorno a 5,4 5,6 TWh, e non raggiungere il target previsto dal PAN per il 2013 di 6,079 TWh; l obiettivo 2020 è di 6,750 TWh. Biomasse: supereranno certamente il target 2013 pari a 12,699 TWh, già quasi raggiunto (12,487 TWh) nel 2012; l obiettivo 2020 nel PAN è pari a 18,780 TWh, dei quali il 45% solido, 30% da biogas, 25% da bioliquidi. Questioni di governance Per quanto riguarda le modalità autorizzative, nel corso degli anni si è assistito a percorsi controversi, tra eccessi burocratici, complicazioni con l introduzione di registri di accesso agli incentivi, ma anche a semplificazioni amministrative: il D.Lgs. 387/2003 di recepimento della Dir. 2001/77/CE, ha prodotto delle Linee Guida di indirizzo nazionale, e ha introdotto l autorizzazione semplificata e tempi del procedimento non superiori a 180 giorni; ulteriori semplificazioni sono state introdotte dalla L. 99/2009 per i piccoli impianti a cogenerazione o di produzione di calore geotermici (non serve neanche la DIA), e dai D.Lgs. 115/2008 e D.L. 40/2010 per il fotovoltaico e solare termico sui tetti delle case non nei centri storici. Tuttavia serve un ulteriore sforzo di efficientamento della governante: nonostante l istituto della Conferenza dei Servizi risponda in genere in modo sufficiente alle richieste di nuovi impianti da fonti rinnovabili, si riscontrano ancora criticità per la lentezza e la disomogeneità delle procedure a livello regionale, provinciale, comunale. Nell iter autorizzativo è spesso coinvolta una molteplicità di enti in ragione delle proprie competenze, delle caratteristiche degli impianti, dei vincoli insistenti sul territorio interessato. Tutto ciò aumenta i costi e i rischi di un investimento sulle rinnovabili, il che, in un contesto di cambiamento/riduzione delle politiche di incentivazione, può rappresentare un ostacolo alla competitività delle fonti rinnovabili e un freno al loro ulteriore sviluppo. 9 Atti del Convegno CIPRA sull'idroelettrico, 11 ottobre 2013

i Comm. UE Report sul progresso delle energie rinnovabili : http://eurlex.europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=com:2013:0175:fin:it:html ii Piano d Azione Nazionale per le energie rinnovabili: http://approfondimenti.gse.it/approfondimenti/simeri/areadocumentale/documenti%20piano%20di%20azione%20na zionale/pan%20dettaglio.pdf iii Comm. UE Energy Roadmap 2050 : http://eurlex.europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=com:2011:0885:fin:it:html iv Strategia Energetica Nazionale: http://www.mise.gov.it/images/stories/normativa/20130314_strategia_energetica_nazionale.pdf v Piano d Azione per l Efficienza Energetica: http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0cduqfjaa&url=http%3a%2 F%2Fwww.enea.it%2Fit%2Fproduzione-scientifica%2FEAI%2Fanno-2012%2Fn.-1-gennaio-febbraio-2012-1%2Fil- piano-d2019azione-per-l2019efficienza-energetica&ei=yu96upf2e8yihgf2r4gqdw&usg=afqjcne- PLL7O6l1_UgghRZG48pFw1-ESA&sig2=176BnrqL4wX-Ex5fqLZohA&bvm=bv.55980276,d.ZG4 vi GSE Statistiche: http://www.gse.it/_layouts/gse_portal2011.structures/gseportal2011_filedownload.aspx?fileurl=http://www.gse.it/ /it//gse_documenti%2fil+solare+fotovoltaico+2011.pdf&siteurl=http://www.gse.it//it/ vii Green Italy 2013, par. 3.5, Fondazione Symbola e Unioncamere: http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=5&ved=0cfcqfjae&url=http%3a%2f%2fwww.unioncamere.gov.it%2fdownload%2f2929.html&ei=0xkcuonyckwm0aw36ihocg&usg=afqjcnengltrkfi0h l7q475b6guyj6pkzw&sig2=pa4zoyfgw63tnhtkeziw3g&bvm=bv.56146854,d.d2k&cad=rja