(Roma, 29 settembre 2009) INTERVENTO DEL SOTTOGRETARIO ON. SAGLIA



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Transcript:

CONVEGNO La rete elettrica italiana Lo stato della rete sul territorio nazionale ed i rischi di saturazione. Le gravi possibili conseguenze per lo sviluppo del fotovoltaico. I piani di potenziamento del Governo (Roma, 29 settembre 2009) Premessa INTERVENTO DEL SOTTOGRETARIO ON. SAGLIA Come noto, l elettricità prodotta da fonti rinnovabili gode della precedenza nel dispacciamento. Alcune delle fonti rinnovabili (in particolare eolico e solare) sono intermittenti, e dunque le relative produzioni non sono programmabili come negli impianti tradizionali. Inoltre, la maggiore disponibilità della fonte primaria rinnovabile in zone limitate e a più contenuto consumo (vale per eolico e solare, maggiormente disponibili nel Mezzogiorno) pone il problema del rafforzamento delle reti per consentire il dispacciamento dell energia prodotta. L esperienza maturata proprio nel Mezzogiorno (in particolare tra Foggia e Benevento) sull eolico è emblematica: non si riesce a discacciare tutta l elettricità prodotta dagli impianti eolici ubicati nella zona, impianti che 1

vengono dunque modulati. Ciò significa che essi vengono remunerati per non produrre: risultato deludente, anche alla luce del fatto che gli obiettivi sulle fonti rinnovabili, sia al 2010 che al 2020, sono di consumo di energia da fonti rinnovabili. Problemi analoghi sono paventabili per il solare fotovoltaico, in particolare, al momento, in Puglia. Il problema può essere affrontato con un approccio che consideri due tipologie di interventi: - una prima tipologia riguarda le reti di trasmissione, e mira al loro potenziamento e, in prospettiva, a una maggiore flessibilità operativa; - una seconda riguarda soprattutto le reti di distribuzione, che dovrebbero essere configurate come smart grid, vale a dire reti in cui in modo attivo si opera un bilanciamento tra generazioni e carichi. Cosa si sta facendo Nell immediato L articolo 4 della legge 103/09, con le modifiche che dovrebbero essere apportate con il decreto-legge in discussione in Parlamento, dà modo di accelerare le procedure di autorizzazione di taluni elettrodotti della rete di trasmissione nazionale (incluse sottostazioni). 2

Nella compilazione dell elenco di tali elettrodotti si potrà tener conto delle già note esigenze dell eolico e delle insorgenti esigenze del fotovoltaico. In secondo luogo, nell ambito delle procedure per l autorizzazione degli impianti a fonti rinnovabili si sta tentando di armonizzare le procedure relative agli impianti a fonti rinnovabili con quelle relative alle infrastrutture di rete che fossero necessarie per il ritiro e il dispacciamento dell energia prodotta. Per le reti di distribuzione, si conta di avviare a breve iniziative localizzate per mettere a punto modelli di interventi replicabili. Tali iniziative si concretizzeranno nell ambito del POIN, Programma operativo interregionale sulle fonti rinnovabili e il risparmio energetico, destinato alle regioni convergenza del Mezzogiorno e dotato di 1600 milioni di euro. In questo ambito è stata inserita la specifica attività Interventi per il potenziamento e l adeguamento delle reti di trasporto ai fini della diffusione delle fonti rinnovabili e della piccola e micro cogenerazione, dotata di oltre 200 milioni di euro (destinati, però, anche alle reti di trasporto del calore). Una prima fase dell attuazione prevederà un analisi dei fabbisogni tramite studi specifici al fine di individuare i progetti da realizzare, in particolare: le aree in cui è prevista/ programmata una intensa crescita della produzione da fonti rinnovabili; distretti per la generazione decentrata in coerenza con la vocazione naturale delle aree. 3

Fase rilevante dell attività sarà l accurata progettazione degli interventi di potenziamento, che dovrà muovere, da un lato, dal potenziale di fonti rinnovabili sfruttabile e, dall altro, dalle opportunità di diffusione della piccola cogenerazione. Tali dati andranno incrociati con le esigenze e le prospettive del sistema produttivo e del territorio. La fase attuativa riguarderà, negli ambiti individuati in fase progettuale, l esecuzione di interventi sulle reti di trasporto, ivi incluse le reti interne di utenza, che consentano di risolvere i problemi conseguenti a elevate concentrazioni di generazioni da rinnovabili, in particolare non programmabili. Più in prospettiva Entro fine 2010 occorrerà recepire la nuova direttiva sulle fonti rinnovabili: in quell ambito si potrà fare una riflessione più compiuta sull approccio per lo sviluppo della rete. Lo sviluppo della rete può infatti inseguire le rinnovabili, con il rischio, però, di tempi non compatibili e con conseguente difficoltà di evacuare l energia e oneri di modulazione. In alternativa, la rete può anticipare gli impianti: in questo caso il rischio è che gli impianti non si realizzino (tutti) e, di nuovo, con oneri per i consumatori. Altre opzioni sono: a) accelerazione dei tempi di autorizzazione e costruzione delle reti, in modo che siano coerenti con quelli di autorizzazione e 4

costruzione degli impianti; b) integrazione nella rete di sistemi di gestione e, laddove possibile, di sistemi di accumulo, in modo da rendere possibile l uso, anche differito, di tutta l energia producibile dagli impianti. 5