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n. 280 - dal 17 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014 - tel. 06.92.76.222 - ilcaffe@mediumsrl.it - GRATUITO di APRILIA POSTE ITALIANE S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale 70% - tassa pagata - DCB Tares scaduta, ma il bollettino non c è A Natale si rischia di avere i rifiuti in strada Chiude la Rida, che accoglie l immondizia degli apriliani: Aprilia come Napoli? La tratta peggiore Pochi hanno ricevuto la nuova tassa sui rifiuti: dovranno pagare con la mora? Il pasticciaccio brutto della Tares ad Aprilia. Mentre il Comune decide di prorogare al 31 dicembre la scadenza per il pagamento della Tares, la famigerata tassa sui rifiuti che prevede aumenti generalizzati in bolletta, arriva il Governo a smentire l'amministrazione apriliana annunciando che non a pag. 6 Legambiente: la -Nettuno maglia nera in Italia per ritardi e soppressioni a pag. 11 GLI EVENTI NATALIZI PER CHI RESTA AD APRILIA Ex Sindaci ed ex Assessori condannati dalla Corte dei Conti devono saldare il conto Il Comune batte cassa ai politici sono ammesse proroghe alla data del 16 dicembre, ultimo giorno utile per pagare la tassa. Un bel pasticcio per il Comune, visto che a gran parte dei cittadini devono essere ancora recapitate le bollette da pagare, nonostante il termine sia già scaduto. a pag. 18 L Ente estingue il debito con... se stesso Trovato l accordo economico con la Progetto Ambiente, società comunale: il Comune le verserà 2,3 milioni di euro a pag. 6 Dalla casa di Babbo Natale in Piazza ai mercatini domenicali, fino ai concerti organizzati dalle associazioni. Un programma ricco di iniziative per accontentare tutti i gusti a pag. 34 339 mila euro da restituire. Tutti condannati i Sindaci che hanno governato negli ultimi 20 anni Nessun abbattimento dei pini Largo delle Rose: si sceglie di non decidere La piazza è stata semplicemente asfaltata: il problema delle radici solo rimandato a pag. 18 a pag. 19 APRILIA «Una sede dignitosa per i Vigili del Fuoco» CAMPOLEONE STORIA Ancora in alto mare una soluzione per il distaccamento apriliano Ing. D Angelo Comandante provinciale Vigili del Fuoco a pag. 8 Una nuova colata di cemento che divide Nuove palazzine nella frazione a pag. 27 Inaugurato monumento dedicato agli artiglieri Il fondo de ilcaffè a pag. 32 Miliardi di euro per l editoria: fermiamoli! di Stefano Carugno Il Caffè non prende contributi per l editoria. L abbiamo detto e ridetto, ma voglio ancora ribadirlo: dei miliardi di euro di tasse versate dai cittadini che lo Stato ha dirottato, senza alcun controllo, verso piccole e grandi testate giornalistiche, noi non abbiamo chiesto nemmeno 1 solo euro. Siamo... a pagina 4

2 INCHIESTA n. 280 - dal 17 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014 Tutti i comuni hanno aree a rischio frana e alluvione. Fenomeni naturali diventano disastri perché non si fa prevenzione I geologi denunciano e lanciano un appello: «Curate il territorio!» Francesco Buda Si è costruito a ritmo forsennato ovunque, portando la popolazione a crescere. In alcuni casi con veri e propri boom demografici in una manciata di anni, come ad Ardea, Pomezia, Aprilia, Anzio. Spesso e volentieri ignorando rischi e pericoli legati alla conformazione del suolo. Ecco, così si è costretti a guidare su strade allagate, a contare le vittime e i danni perché gli edifici cedono o vengono investiti dall'acqua. Siamo tra le regioni con il più alto consumo di suolo in Italia (tra il 7,5 e il 9%, dati Ispra) con 372 dei 378 Comuni, il 98% del totale, in cui vi è almeno un'area con elevata probabilità di alluvioni e/o frane. BISOGNA FARE PREVENZIONE «Di solito sono fenomeni definiti impropriamente catastrofi. In natura si sono sempre verificati, perché l'uomo occupa sempre più superficie e poi perché il suolo è abbandonato all'incuria. La quantità d'acqua che cade ogni anno è grosso modo la stessa negli ultimi 50 anni; semmai c'è stato un aumento della piovosità a settembre ed ottobre (a fronte di una riduzione nei mesi estivi) con violenti nubifragi tra ottobre e novembre. Ma soprattutto, è cambiata la capacità del territorio di assorbirla. Non si può prevedere la quantità di millimetri d'acqua, ma Rischio idrogeologico, i Sindaci si sveglino ROBERTO TRONCARELLI Presidente dell Ordine dei geologi laziali Puntano al consenso elettorale anziché alla sicurezza del suolo. Così nascono le emergenze certo è prevedibile un nubifragio. Quindi bisogna tornare a prendersi cura del suolo, prima di tutto facendo davvero prevenzione». Lo sta gridando con i suoi colleghi da tempo Roberto Troncarelli, presidente dell'ordine dei geologi. Una categoria che spunta periodicamente, ma solo dopo danni e tragedie. «Noi invece dovremmo essere i tecnici del giorno prima, non quelli interpellati per rincorrere l'emergenza», spiega a il Caffè l'esperto. «Quello che serve innanzitutto è dunque la prevenzione, che però politicamente non paga, anche se fa risparmiare. È un problema che riguarda la classe politica, la quale investe solo in termini di consenso elettorale e nel breve periodo. Asfaltare un pezzo di strada o fare un parcheggio, lasciando però il quartiere nell'insicurezza, significa fare bella figura e prendere voti. Anche se poi se quelle porzioni di città diventano ancora più impermeabilizzate. Le alluvioni di solito nascono così». INTERVENTI PARZIALI E PROGRAMMAZIONE SBALLATA A che punto è la pianificazione? «Questo è il vero problema si duole il presidente dei geologi laziali i politici continuano ad autorizzare co- Burocrazia lenta e cittadini furbetti La messa in sicurezza del territorio è ancora rallentatissima. Si interviene poco e a singhiozzo. Anche quando i soldi ci sono si va come lumache. Di 204 interventi finanziati dallo Stato nel Lazio, solo il 48% erano stati realizzati nel 2011. lo rileva il dossier sul rischio idrogeologico nel Lazio curato dalla dottoressa Tiziana Guida, consigliere dell'ordine dei geologi della nostra regione. È cambiato qualcosa? «Il trend è rimasto quello spiega a il Caffè l'esperta, anche se altri interventi sono stati finanziati. Le procedure sono estenuanti e le trafile burocartiche sono lunghissime, mentre questi lavori dovrebbero avere una corsia preferenziale. Dobbiamo però anche dire che la popolazione è chiamata in prima persona alla mitigazione del rischio: è ora che il cittadino si assuma certe responsabilità. Ancora ci chiedono di non far risultare a rischio una certa area per poterci costruire o non si vuol dire che la propria casa ha delle crepe per timore di essere evacuati... Durante i nubifragi, poi, si deve stare lontani dall'acqua invece di uscire o addirittura di mettere in salvo le cose negli scantinati!». TIZIANA GUIDA Geologa, ha curato il dossier Rischio idrogeologico nel Lazio La truffa delle ecotasse. Solo l 1% utilizzato per l ambiente Tutti lamentano che mancano i fondi per mettere in sicurezza l'assetto idrogeologico del territorio. Ma c'è un altro paradosso: dal 1990 al 2011 ci siamo svenati per pagare circa 800 miliardi di imposte ambientali, che dovrebbero essere destinate alla salvaguardia del nostro habitat. E invece sono state sistematicamente dirottate per altri scopi. Dei circa 44 miliardi di euro l'anno, meno delle briciole sono andate alla cura dell'ambiente. Solo l'1% dell'immenso fiume di tasse ambientali viene destinato a tale scopo. Il dato viene dalla recente analisi dell'associazione artigiana Cgia di Mestre su dati Istat. «Non si può sostenere che le sciagure accadono perché non ci sono le risorse finanziarie disponibili per la tutela e la manutenzione del nostro territorio ha detto Giuseppe Bortolusis, segretario dell'associazione -: i soldi ci sono, peccato che da ormai quasi un ventennio vengano utilizzati per fare altre cose».

INCHIESTA n. 280 - dal 17 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014 3 Entro ottobre 2012 dovevano approvare il nuovo Piano di Protezione Civile, per individuare i rischi e le attività di soccorso Solo 4 Comuni su 10 hanno il Piano di emergenza Entro il 14 ottobre 2012 ogni Comune doveva approvare, con apposita deliberazione consiliare, il Piano di Emergenza Comunale di protezione civile secondo i criteri e le modalità riportate nelle indicazioni operative del Dipartimento della Protezione Civile e delle Giunte regionali. Un importante strumento per individuare rischi e pericoli legati anche alla conformazione del suolo, quindi ai fattori di rischio idrogeologico, e delle misure da mettere in campo nel caso di necessità, ad esempio dove e come struzioni in zone di cui si conosce la propensione al dissesto. Manca una visione ed una programmazione organica, di solito si procede con pezzettini di interventi senza affrontare e risolvere il problema alla radice e in modo strutturale, quindi l'intervento si rivela inutile. Alla Regione Lazio spesso si muovono così. Occorre una armonizzazione fra l'attuale massa enorme di impiegati dentro una grande quantità Una selva di uffici ed impiegati in cui non sa chi deve fare cosa. Il primo responsabile rimane il Sindaco di enti ed organismi, dove non si più chi deve fare cosa. Per non parlare dell'intricatissima selva di norme e regole: roba da matti!». E in Regione confermano: manca un quadro d'insieme organico. Non a caso, nel 2012 un miliardo e 404 milioni di euro disponibili per interventi urgenti contro il dissesto idrogeologico in tutta Italia sono rimasti inutilizzati. Colpa della burocrazia e della carenza progettuale. «La prima Sul web puoi verificare se casa tua è in zona a rischio cosa è prevenire e programmare bene ribadisce Filippo Milazzo, ingegnere capo del Genio Civile di -, in tal modo si spende molto meno, mentre ricostruire è assai più costoso. Quello che non facciamo oggi, ce lo ritroviamo peggiorato domani. Purtroppo noi siamo a corto di tecnici e gli interventi con somma urgenza riguardano spese di massimo 200mila euro e così camminiamo a suon di emergenze anche per la mancata programmazione... andiamo tamponando». APPELLO AI SINDACI In che area è costruita la nostra casa? È sicuro il terreno dove sorge quel capannone o quella strada o quella ferrovia? Per scoprirlo basta andare sul sito internet www.pcn.minambiente.it, il Portale cartografico nazionale. Presenta le mappe di tutta Italia con i rischi ed i pericoli idrogeologici: in azzurro e blu quelli relativi alle alluvioni, mentre i colori dal giallo al rosso si riferiscono alle frane. Una volta aperto il sito, basta cliccare sul rettangolo rosso in alto Cartografia 2 D per far apparire la cartina dell'italia. Quindi cliccare due volte sulla voce Vettoriale nella finestrella in alto e poi fare doppio clic su Unità amministrative regionali, provinciali e comunali 2011. in tal modo avremo i nomi dei luoghi, a partire dalle regioni. Per zoommare fino a vedere il luogo che ci interessa, basterà fare doppio clic più volte fino al punto desiderato. Per evidenziare le aree critiche, basta un doppio clic sulle due voci PAI Rischio Idrogeologico e PAI Pericolosità idrogeologica, voci che si trovano nella solita tendina Vettoriali. Se volete un po' di indicazioni in più per riconoscere i luoghi, potete anche inserire i Toponimi IGM, le Infrastrutture stradali e quelle ferroviarie. evacuare la popolazione alluvionata, con tanto di esercitazioni pubbliche. Stando agli elenchi ufficiali della Protezione civile, solo il 40% dei Comuni laziali gli ha però trasmesso tale Piano (dati aggiornati al 20 settembre 2013); parlano di un 40% di Comuni laziali dotati del piano di emergenza, 153 su 378 (a dicembre 2012 erano 114, il 30%). Il Piano potrebbe essere stato approvato da altri Comuni non ancora inseriti negli elenchi. Noi abbiamo provato a chiedere a qualche sindaco, ma ne sapevano meno di noi... FILIPPO MILAZZO Ingegnere capo del Genio Civile di «Il vero responsabile del territorio è il sindaco ricorda l'ingegnere -, chiamato anche a dotarsi di una struttura di protezione civile comunale. Prima di fare scelte urbanistiche, bisognerebbe fare un'attenta diagnosi dei rischi». «L'appello è quindi ai sindaci conlcude Troncarelli -, loro sono i responsabili per legge, loro sono a capo dei Comuni che autorizzano l'edificazione e dipendo molto da loro la pianificazione urbanisitica: devono circondarsi di consulenti e collaboratori che non siano pirati ma abbiano a cuore l'ambiente e la popolazione. Più che la visibilità a fini elettorali, curino la sicurezza idrogeologica delle loro città, lascino ai loro figli e nipoti un territorio ordinato e sicuro». Piano di protezione civile, chi ce l ha Anzio * Ariccia * Ciampino Frascati Grottaferrata Marino Nettuno Pomezia Rocca di Papa Velletri Aprilia * Cisterna di (incompleto) * Norma Pontinia Priverno Rocca Massima Roccagorga Sermoneta * Non presente nella Mappa della Protezione Civile sul sito del Governo

Il fondo de ilcaffè n. 280 - dal 17 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014 Miliardi di euro per l editoria: fermiamoli! 1.274.920.280 CONTRIBUTI DIRETTI A QUOTIDIANI E PERIODICI DAL 2004 AL 2011 856.602.521 CONTRIBUTI DIRETTI ALLE TV LOCALI DAL 1999 AL 2011 di Stefano Carugno (dalla prima) fessi o onesti? A mio giudizio è sbagliato proprio il concetto di spargere a pioggia contributi a fondo perduto per l editoria. Qual è stato il risultato? Gli editori copiosamente annaffiati di euro si sono cullati, restando attaccati alla mammella pubblica, generando nella stragrande maggioranza dei casi due tipi di giornalismo: quello sfacciatamente di parte (legato a quegli stessi partiti che gli consentono di ottenere i contributi) e quello inesistente, composto da pubblicazioni pressocché inconsi- Il Caffè lo leggi ma non lo paghi; altri giornali li paghi senza leggerli mai stenti, senza più nessuna impostazione imprenditoriale e quindi di sviluppo, ma aventi come unico scopo quello di passare a fine anno alla cassa pubblica per ritirare i contanti. Sono aziende mai nate, senza lettori o senza futuro. Noi abbiamo un presente, un futuro e (DATI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - ELABORAZIONE IL CAFFÈ) GdF: RESTITUITE QUEI 64 MILIONI Dopo i controlli della Guardia di Finanza e gli accertamenti giudiziari, la Presidenza del Consiglio ha disposto lʼannullamento dei contributi erogati e chiesto la restituzione Testata Periodo sanzionato Importo da restituire AVANTI 1998-2009 22.605.391,25 LIBERO 2006-2007 15.117.891,64 LINEA 2006-2008 6.839.678,22 LA PROVINCIA 2008-2010 5.491.495,31 IL NUOVO RIFORMISTA 2006-2007 4.908.406,18 ROMA 2008 2.429.413,26 PUGLIA 2006-2009 1.509.978,93 OFFICINA 2006-2008 1.433.487,70 RISK FILADELFIA 2008-2011 1.235.220,98 FORUM ITALIA 2008-2010 897.322,48 RINASCITA 2009 807.046,43 TEMPI 2008-2010 710.555,74 LA PAGINA 2007-2010 361.460,41 Totale 64.347.348,53 I contributi per l editoria, miliardi di euro sottratti all economia sana Per il 2010 lo Stato chiede indietro 8.926.976,82 Testate che hanno evidenziato irregolarità e carenza dei requisiti, a cui è stata richiesta la restituzione di parte dei contributi L'UNITÀ 388.582,17 AVVENIRE 375.629,43 ITALIA OGGI 336.771,22 LA PADANIA 251.273,78 CRONACA QUI.IT 239.625,67 IL MANIFESTO 239.625,67 IL FOGLIO 220.196,56 LIBERAZIONE 213.720,19 EUROPA 211.919,66 CONQUISTE LAVORO 197.068,33 CORR. CANADESE 181.338,35 SECOLO D'ITALIA 179.495,82 AMERICA OGGI 161.909,24 IL CITTADINO 161.909,24 CORRIERE DI FORLÌ 161.909,24 CORR. MERCANTILE 161.909,24 LA DISCUSSIONE 161.909,24 NUOVO CORRIERE 161.909,24 (DATI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - ELABORAZIONE IL CAFFÈ) tanti lettori: pensate ancora che siamo stati fessi a non cercare di frodare gli italiani per attaccarci ai contributi per l editoria? Ma di che cifre stiamo parlando? L assurdo è che non lo sa nemmeno lo Stato, oppure le conosce, ma preferisce nasconderle (per vergogna?). Come fai a dire al cittadino di tirare la cinghia e poi ammettere di aver elargito miliardi e miliardi di euro a testate fittizie o di partito? Anche noi nella ricerca di quanti fondi siano stati elargiti e a chi, abbiamo trovato innumerevoli difficoltà, dovendo elaborare dati spesso nascosti o resi di difficile consultazione. Nessuno ad oggi ha saputo ancora rispondere alla domanda: Quanti contributi avete regalato? I dati che riportiamo sono il risultato di anni di ricerche e, statene certi, sono stime che VOCE DI MANTOVA 161.909,24 TERRA 153.716,20 IL CITTADINO OGGI 149.622,70 IL DENARO 149.210,83 IL GLOBO 135.069,31 IL CORRIERE LAZIALE 121.849,34 PRIMORSKI DNEVNIK 121.431,93 METROPOLIS 104.731,06 SCUOLA SNALS 100.401,27 DOLOMITEN ATHESIA 100.383,73 OTTOPAGINE 74.151,96 IL ROMANISTA 73.712,56 BUONASERA 69.739,03 MOTOCROSS 32.415,90 LA NUOVA ECOLOGIA 32.415,90 RASSEGNA SINDACALE 32.415,90 SPRINT E SPORT 32.415,90 MODUS VIVENDI 28.475,87 possono sbagliarsi per difetto, cioè in realtà i soldi elargiti sono molti di più. Il Caffè è un giornale completamente gratuito per i lettori, quegli stessi lettori che, invece, in quanto cittadini italiani, sono costretti a pagare centinaia di giornali senza averli mai letti: un assurdità tutta italiana. IL MUCCHIO SELVAGGIO 26.891,13 DC BALENA BIANCA 19.398,92 CAR AUDIO & FM 17.860,72 CHITARRE 17.771,59 L'AGO E IL FILO 15.989,47 SUONO STEREO HI FI 14.180,46 PANEACQUA 12.549,44 NEXT EXIT 7.015,78 VITA TRENTINA 6.817,50 IL GRANCHIO 5.341,12 L'ORTOBENE 4.935,74 AERONAUTICA 4.138,20 DALLʼALBA AL TRAMONTO 3.318,10 ITALIA ORNITOLOGICA 2.708,64 BUDDISMO E SOCIETÀ 1.925,52 LA GRANDE FAMIGLIA 817,16 RIVISTA CINEMATOGRAFO 791,90 Altre testate 3.083754,51

n. 280 - dal 17 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014 TASSE 5 Colpiti molti cittadini dei Comuni che hanno alzato l aliquota base del 4 per mille. Ad Aprilia non si dovrà pagare IMU 1 a casa: chi la deve pagare il 24 gennaio? Ma il Governo potrebbe ancora cambiare tutto Renato Mastrella Dicembre 2013 verrà ricordato come il mese delle tasse: si sono concentrate scadenze di ogni tipo, per i privati e per le aziende, con nomi e tariffe che cambiavano fino all ultimo giorno e i commercialisti ormai sull orlo di un esaurimento nervoso. Ad esempio la tanto discussa IMU (Imposta municipale Unica) ha ormai 2 vite: Imu prima casa e Imu altri fabbricati e terreni. E se nel secondo caso il saldo è già stato versato (per chi ce l ha fatta a pagarlo) lunedì 16 dicembre, per l Imu sull abitazione principale i discorsi non sono ancora conclusi definitivamente. Al momento ( il Governo potrebbe ancora ripensarci) le cose stanno così: l Imu per la prima casa non si paga, a meno che il Comune dove è situata non abbia applicato un aliquota superiore al 4 per mille. In quel caso va preso in considerazione il 40% della maggiorazione che il Comune ha deliberato: il risultato sarà l aliquota da applicare per calcolare quanto bisogna pagare di Imu. Facciamo un esempio. A l amministrazione ha deciso che l aliquota Imu per la prima casa è del 5 per mille, dunque di 1 punto superiore a quella standard del 4 per mille. Il 40% dell 1 per mille è pari allo 0,40 per mille: questa dunque è l aliquota da applicare per calcolare Restano le detrazioni di 200 euro per tutti e di 50 euro per ogni figlio under26 a carico Provincia di LATINA Comune Aliquota Aliquota da pagare 1 a casa il 24/01/14 SEZZE 6,0 per mille 0,80 per mille SAN FELICE CIRCEO 6,0 per mille 0,80 per mille TERRACINA 6,0 per mille 0,80 per mille ROCCA MASSIMA 5,0 per mille 0,40 per mille NORMA 5,0 per mille 0,40 per mille SABAUDIA 5,0 per mille 0,40 per mille LATINA 4,0 per mille Non dovuta APRILIA 4,0 per mille Non dovuta BASSIANO 4,0 per mille Non dovuta ROCCAGORGA 4,0 per mille Non dovuta PONTINIA 4,0 per mille Non dovuta SERMONETA 3,7 per mille Non dovuta CISTERNA 3,5 per mille Non dovuta CORI 3,0 per mille Non dovuta la tassa che i romani dovranno pagare a gennaio sulla prima casa. Qui però c è una sorpresa: le detrazioni del 2012 restano per intero, ovvero ogni (tar)tassato può scalare dal conto da pagare 200 euro + 50 euro per ogni figlio a carico che abbia meno di 26 anni. Se si fa un veloce calcolo, si capisce che la rata del 16 gennaio 2014 saranno ben pochi a doverla pagare, toccherà solo chi abita case con davvero molti metri quadrati o che sono considerate di lusso, e comunque saranno cifre ridotte di molto. Inoltre vale la pena Provincia di ROMA ricordare che, se il risultato dei calcoli comporta una tassa sotto i 12 euro, può non essere pagata, senza incorrere in alcuna sanzione. Tra i Comuni presi in considerazione l aliquota più alta (lo 0,80 per mille) toccherà ai cittadini di Velletri, Terracina e San Felice (obbligati ad alzarla perché falliti) e a Sezze. Altri Comuni pagheranno meno, mentre non pagheranno nulla a gennaio i cittadini di, Aprilia, Anzio, Nettuno, Frascati, Ariccia, Cisterna, Sermoneta, Pontinia, Cori, Roccagorga e Bassiano. Comune Aliquota Aliquota da pagare 1 a casa il 24/01/14 VELLETRI 6,0 per mille 0,80 per mille ROCCA DI PAPA 5,0 per mille 0,40 per mille LARIANO 5,0 per mille 0,40 per mille POMEZIA 5,0 per mille 0,40 per mille ARDEA 5,0 per mille 0,40 per mille ROMA 5,0 per mille 0,40 per mille MARINO 4,9 per mille 0,36 per mille ALBANO 4,9 per mille 0,36 per mille GENZANO 4,9 per mille 0,36 per mille GROTTAFERRATA 4,8 per mille 0,32 per mille CASTEL GANDOLFO 4,6 per mille 0,24 per mille NEMI 4,5 per mille 0,20 per mille CIAMPINO 4,4 per mille 0,16 per mille LANUVIO 4,4 per mille 0,16 per mille FRASCATI 4,0 per mille Non dovuta ARICCIA 4,0 per mille Non dovuta NETTUNO 4,0 per mille Non dovuta ANZIO 3,8 per mille Non dovuta

6 RIFIUTI n. 280 - dal 17 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014 Tanti ancora non hanno ricevuto la nuova tassa sui rifiuti: il Comune promette che non applicherà sanzioni, ma non può farlo La Tares è scaduta, ma il bollettino non c è Il Comune: scadenza fino al 31 dicembre. Eppure il Ministero vieta proroghe Renato Mastrella Il pasticciaccio brutto della Tares ad Aprilia. Si, perché mentre il Comune decide di prorogare al 31 dicembre la scadenza per il pagamento della Tares, la famigerata tassa sui rifiuti e i servizi che prevede aumenti generalizzati in bolletta, arriva il Governo Nazionale a smentire l'amministrazione Comunale annunciando che non sono ammesse proroghe alla data del 16 dicembre, ultimo giorno utile per pagare la tassa. Un bel pasticcio per il Comune, visto che a gran parte dei cittadini devono essere ancora recapitate le bollette da pagare, nonostante il termine sia già scaduto. A fuorviare i poveri apriliani c'è Presentata una interrogazione urgente dai consiglieri comunali d opposizione anche la lettera accompagnatoria della Tares, in cui il Comune di Aprilia promette sanzioni del 30% a chi non paga in tempo. Se si legge sul sito del Comune di Aprilia, invece, l'assessore alle Finanze Chiusolo allunga la scadenza al 31 dicembre. I consiglieri di opposizione Monica Tomassetti, Vincenzo Giovannini e Carmen Porcelli hanno presentato una interrogazione urgente proprio a Chiusolo. Con manifesto pubblico del 18 NON BARRARE LA CASELLA SALDO novembre 2013 il Dirigente dell ufficio Tributi informava i contribuenti che entro il 16.12.2013 avrebbero ricevuto l avviso di pagamento con allegato apposito modello di pagamento F24 semplificato, si legge nell'interrogazione, ma non sono stati recapitati ai contribuenti gli avvisi di pagamento. E qui sorge il problema: La risoluzione del Ministero dell'economia nr 9/df del 09.09.2013 stabilisce che necessariamente il versamento dovrà essere effettuato entro il 16.12.2013, qualora l ente locale abbia fissato il pagamento dell ultima rata entro il mese di dicembre, inderogabilmente. Con uno scarno comunicato i contribuenti di Aprilia sono stati informati della proroga della scadenza del saldo tares al 31.12.2013, senza alcuna motivazione normativa : Quali sono state le cause del mancato recapito degli avvisi di pagamento ai contribuenti?, si chiedono i consiglieri; Quali atti intendono porre in ATTENZIONE PER CHI PAGA ONLINE Per chi utilizza i conti correnti online il pagamento dellʼf24 semplificato deve essere compilato facendo bene attenzione a non barrare la casella saldo. Solo in questo modo i sistemi di pagamento online vi permetteranno di completare lʼoperazione. Il modello spedito a casa dal Comune di Aprilia è errato poichè lʼagenzia delle Entrate specifica che in caso di pagamento dei codici tributo Tares la casella saldo non va mai barrata. essere al fine di tutelare i contribuenti apriliani rispetto alla elevata possibilità che l Agenzia delle Entrate eroghi delle sanzioni per il ritardato pagamento del tributo, con ulteriore aggravio a carico dei cittadini?. In aggiunta, va detto che la tares inevitabilmente comporta degli aumenti in bolletta: aumenti decisi dallo Stato, ma comunque a carico del cittadino. In tanti andranno all'ufficio tributi per chiedere spiegazioni. Saranno giorni difficili. Dal 23 dicembre chiude la Rida, che accoglie i rifiuti degli apriliani. Due ipotesi: portare l immondizia a Frosinone o lasciarla in strada A Natale rischiamo l emergenza rifiuti come Napoli Saranno feste natalizie con il rischio emergenza rifiuti per Aprilia. Una sorta di seconda Napoli. La società Rida Ambiente ha infatti comunicato che dal 23 al 31 dicembre prossimo non sarà in grado di accogliere i rifiuti dei Comuni, avendo superato la soglia annuale prevista dall'autorizzazione regionale di cui è in possesso. La Rida, che ha sede in via Selciatella ad Aprilia, tratta i rifiuti indifferenziati che poi vengono conferiti in discarica. Sono molti i Comuni che portano a Rida la propria immondizia, visto che la legge vieta di conferire il cosiddetto tal quale, ossia i rifiuti raccolti nei cassonetti. Vanno trattati, resi inerti e, se possibile, si deve recuperare una percentuale di materiale da avviare a riciclo. Tutto questo potrebbe fermarsi e per Aprilia, così come per, significherebbe la paralisi. E, sotto le feste, quando la produzione dei rifiuti aumenta, l'emergenza potrebbe essere di proporzioni elevate. Si attendono ora risposte: i Comuni potrebbero vedersi costretti ad emettere un'ordinanza per obbligare Rida ad accettare i rifiuti. Il Sindaco ha scritto al Prefetto di e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti invitandoli ad intervenire per evitare che Aprilia viva una emergenza difficilmente gestibile. Visto il carattere d urgenza per evidenti ragioni di natura ambientale e sociale, il Sindaco di Aprilia ha inteso sollecitare la Regione Lazio, «in una situazione di dichiarata emergenza si La Rida ha superato il quantitativo annuale per cui è autorizzata: appello a Zingaretti E intanto Rida festeggia... Lʼampliamento della struttura di pre-trattamento dei rifiuti, richiesta da Rida, raddoppierà le tonnellate da trattare in un anno. Con i lavori di ampliamento che Rida ha già realizzato, lʼimpianto di via Selciatella arriverà a lavorare ogni giorno 1.320 tonnellate di rifiuti solidi urbani e speciali non pericolosi, per un totale 409.200 tonnellate l'anno, 235.600 tonnellate in più di quelle trattate attualmente. Quadruplicheranno i reflui liquidi speciali non pericolosi: dalle 110 tonnellate al giorno trattate oggi, per un totale di 40mila ogni anno, si prevede che la Rida possa essere in grado di trattare 480 tonnellate quotidiane, per un totale di 175.200 lʼanno. L'impianto è pronto ed ha ottenuto anche l'ok della Regione all'impatto ambientale: manca solo l'autorizzazione finale. Intanto però Rida si è portata avanti, decidendo di inaugurare il 18 dicembre la parte di struttura ampliata, con i Sindaci inviutati d'eccezione e la giornalista Sky Paola Saluzzi a condurre l'evento. Il taglio del nastro? Affidato al Sindaco Antonio Terra, VIA SELCIATELLA: RIDA SI È ANCHE AMPLIATA Ora attende solo l autorizzazione a trattare più rifiuti: a concederla sarà la Regione legge nella nota ad adottare ogni misura utile a concludere con la massima celerità i procedimenti di competenza, in modo da consentire a questa e alle altre amministrazioni dell area pontina di prevenire disservizi e ulteriori emergenze per il mancato trattamento dei rifiuti indifferenziati». La Rida sta spingendo affinché la Regione autorizzi l'aumento di rifiuti da poter conferire fino alla fine dell'anno. In attesa dell'autorizzazione a trattare il doppio dei rifiuti attuali. PAOLA SALUZZI Conduttrice Sky: presenterà la cerimonia di inaugurazione dell ampliamento della Rida Ambiente che sull'altro fronte però dovrà rispettare il volere del Consiglio Comunale di fermare l'autorizzazione all'ampliamento in attesa di una valutazione più obiettiva sull'impatto ambientale.

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8 Stefano Cortelletti VIGILI DEL FUOCO n. 280 - dal 17 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014 Il comandante provinciale Cristina D Angelo: Meritiamo una sistemazione adeguata, non possiamo più aspettare Una sede dignitosa per i Vigili del Fuoco Ad Aprilia si attende una soluzione politica per la nuova Caserma È stato un anno di intenso lavoro per i Vigili del Fuoco della Provincia di : incendi (tra gli ultimi quello che ha visto coinvolti una ventina di veicoli in un autorimessa sottostante una palazzina a Sabaudia), incidenti stradali (tanti, troppi, con decessi), allagamenti (la colonna mobile pontina attrezzata in versione alluvione è stata, insieme a quella di, chiamata ad accorrere in soccorso della popolazione sarda), ma anche formazione, prevenzione incendi e tanto altro ancora hanno tenuti impegnati i pompieri agli ordini del Comandante Cristina D Angelo, una delle tre donne al vertice di un Comando Provinciale in Italia. Il numero degli interventi di soccorso tecnico urgente dal 1 gennaio al 30 novembre sono stati ben 7680, circa 1000 meno dello scorso anno e ben 1800 circa in meno di due anni fa. «Aver fatto meno interventi non sta a significare che abbiamo lavorato meno degli altri anni, ma probabilmente vuol significare che abbiamo invece intensificato la nostra azione nel campo della prevenzione e dei controlli», spiega il Comandante D Angelo. «La riduzione del numero di interventi di soccorso è un risultato importante e tangibile che mette in risalto la riduzione del livello di rischio, anche conseguente all applicazione delle misure di prevenzione e alla validità della nostra FESTA NEL GIORNO DI SANTA BARBARA I Vigili del Fuoco di hanno srotolato il tricolore sulla torre di esercitazione attività di controllo del territorio». Tuttavia, la Provincia di diventerà ancor più sicura se anche tutto il territorio avrà la garanzia di essere raggiunto dai soccorsi in tempi ragionevoli: «è a questo scopo che un grosso impegno si sta concentrando, speriamo con risultati certi ed a breve Non ci sono neanche i soldi per il gasolio dei mezzi: i tagli stanno colpendo il Corpo scadenza, ovvero riuscire ad aprire un altro distaccamento permanente giorno e notte nel sud pontino». D Angelo è orgogliosa del suo personale, non solo quello operativo ma anche il personale amministrativo «che, consapevoli delle oggettive difficoltà che stiamo vivendo, si stanno confrontando ING. CRISTINA D ANGELO A capo dei Vigili del Fuoco della Provincia di. Solo tre donne in Italia rivestono questo ruolo nel Corpo con l Amministrazione in modo corretto e costruttivo». Le difficoltà che il Comando di sta vivendo ed in particolare il suo personale posto in sedi, alcune delle quali, ritenute non idonee è noto a tutti: «Mi riferisco in particolare alle sedi di Aprilia e di Terracina chiosa il Comandante. A più di un anno, sto ancora lottando con ogni mezzo a mia disposizione per ridare dignità ai Vigili del fuoco di, che certamente non meritano queste collocazioni provvisorie. Da parte mia, la promessa di ridare loro al più presto una sistemazione adeguata, da parte delle Amministrazioni locali di impegnarsi più concretamente, con fatti certi e non più solo con parole, come per alcuni finora è stato: noi non ne sappiamo di politica, viviamo di concretezze e pertanto vogliamo certezze e vogliamo, anche con il certo appoggio della nostra Amministrazione centrale, sedi più dignitose, al più presto, ormai non possiamo più aspettare». Difficile il mestiere di Vigile del Fuoco, specialmente in un periodo in cui non ci sono neanche i soldi per il gasolio degli automezzi, per le riparazioni, tra un po neanche per la carta. Ma un Vigile del Fuoco è tale anche nell animo e sa adattarsi, inventarsi, dare tutto se stesso. Spesso, anche solo per un grazie. Perché più di quello, i Vigili del Fuoco non si possono permettere. Ma meno male che ci sono. Nel 2013 ci sono stati 7.680 interventi, 8560 nel 2012 e addirittura 9378 nel 2011 Meno incendi: funziona la prevenzione IL RECUPERO DELL AUTO PRECIPITATA A PONZA L operazione risale al 5 agosto scorso Continuano a scendere le richieste di intervento alla sala operativa del 115, grazie anche all attività di prevenzione che il comando provinciale di porta avanti ormai da tempo ed in maniera capillare. Sono stati 7680 gli interventi per soccorso tecnico urgente portati a termine nel 2013, circa mille in meno dello scorso anno, quando gli interventi furono 8560 o addirittura i 9378 del 2011. 23 interventi al giorno, 192 per ciascun pompiere. Sul fronte degli incendi: 2861 sono stati gli interventi nel 2013, contro i 3509 del 2012 e i 4499 del 2011. Purtroppo invece rimangono nella media gli interventi per gli incidenti stradali, allagamenti, ma anche aperture porte, ascensori bloccati e bonifica insetti. Mansioni che portano via tempo ad eventuali soccorsi più urgenti. Nell'ambito della formazione sono sette i corsi per la sicurezza sul lavoro che hanno permesso di formare 95 persone. In tutto 167 gli attestati rilasciati in seguito ai 29 accertamenti svolti per 193 partecipanti. Per la prevenzione incendi sono stati 247 i nulla osta «fattibilità» rilasciati, 246 le segnalazioni certificate di inizio attività, 104 i sopralluoghi di controllo. Inoltre, figurano 65 interventi per commissioni carburanti, gas tossici, esplosivi, olii minerali, conferenze di servizio e commissioni pubblico spettacolo. Nel complesso ammontano a 356mila euro circa gli introiti dell attività. Le verifiche ispettive presso circhi, teatri, fiere, impianti sportivi e mostre, 80 in tutto, hanno permesso di comminare 35mila euro e mezzo di sanzioni. Nel campo della vigilanza anti incendio sono stati 209 i servizi e 410 gli interventi di assistenza a petroliere e «bunkeraggio». Per le sole petroliere di Gaeta sono stati 89 gli interventi. In tutto 708 servizi per 277mila euro di introiti. La campagna boschiva, infine, ha permesso di presidiare durante il giorno le zone di Sezze (106 servizi), Fondi (147), Castelforte (156), Ponza (60) e Ventotene (60). Aprilia: vicina la nuova sede? VIALE EUROPA I container accolgono la squadra apriliana dei pompieri: la sede non è idonea In Commissione Urbanistica arriva la soluzione per salvare il presidio dei Vigili del Fuoco ad Aprilia. Nella seduta del 12 dicembre è stato discusso il piano volumetrico della Alemar, la società proprietaria di un terreno vicino all'ecocentro della zona Toscanini su cui sarà costruita la nuova caserma dei pompieri. L'attuale sede di viale Europa da circa un anno e mezzo è stata sgomberata per problemi di staticità e da allora i pompieri del distaccamento di Aprilia alloggiano in container. Secondo gli accordi, la Alemar realizzerebbe a proprie spese la caserma, che poi darebbe in affitto al Ministero dell'interno per 30 anni. Dopodiché lo stabile diventerà di proprietà del Comune di Aprilia. Se la politica sarà abbastanza veloce da agire, i lavori per la nuova caserma potrebbero iniziare già nei primi sei mesi del prossimo anno. La soluzione che era stata prospettata negli scorsi mesi, ossia l'adeguamento dell'attuale sede di viale Europa, sempre a carico del proprietario della struttura, non è stata invece presa in considerazione dal Ministero.

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TRASPORTI Legambiente premia (in negativo) la tratta ferroviaria che passa per Aprilia: ritardi cronici e soppressioni continue n. 280 - dal 17 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014 11 La linea -Nettuno è la peggiore d Italia Ci si aspettano ulteriori disagi con il nuovo orario invernale che va a tagliare due corse Stefano Cortelletti Il falso allarme bomba ad Anzio Paura tra i pendolari per un allarme bomba sulla ferrovia regionale -Nettuno intorno alle 6 e 15 di lunedì 9 dicembre. Dopo la segnalazione del sospetto ordigno, Ferrovie dello Stato ha sospeso la circolazione sulla linea. Numerosi passeggeri sono stati costretti a scendere dai convogli bloccati lungo la linea e a raggiungere i mezzi sostitutivi, bus navetta tra Aprilia e Nettuno. Il presunto pacco bomba è stato individuato nel sottopassaggio della stazione di Padiglione. Il traffico sulla linea è ripreso alle 8.10 dopo le verifiche degli artificieri. Sei i convogli regionali coinvolti. Nella top ten dei treni peggiori, la Circumvesuviana, la Padova-Calalzo, la Potenza-Salerno POSTI IN PIEDI I pendolari si sentono fortunati quando trovano un posto in piedi. Stare seduti è un sogno La -Nettuno è tra le 10 peggiori linee ferroviarie di tutta Italia, secondo il rapporto Pendolaria di Legambiente. Continui ritardi, guasti e disservizi collocano in seconda posizione la linea laziale nella black list delle peggiori tratte ferroviarie italiane. I dati emersi dal rapporto Pendolaria 2013 mettono in luce la vergognosa situazione della tratta regionale -Nettuno, quotidianamente interessata da ritardi e soppressioni oltre che dalla sporcizia dei vagoni. Legambiente ha, in particolare, monitorato questa tratta regionale tra il 17 ottobre e il 5 dicembre, registrando continui ritardi, soppressioni e la difficoltà anche solo di trovare un posto in piedi su un treno sempre carico in ogni centimetro quadrato. Nello specifico sono state analizzate le corse più frequentate dai pendolari della linea, ossia quella da Nettuno a delle 8.32 e quella del ritorno delle 19.07. Oltre a questi problemi si aggiungono altri disservizi, quali la mancanza di un adeguato sistema di aria condizionata, obliteratrici mal funzionanti e vagoni sporchi e in pessime condizioni. La tratta percorre 59 km, 26 di questi sono su binario unico. Dal 15 dicembre, col nuovo orario, c'è stato un ulteriore peggioramento in seguito alla soppressione del treno delle 8.32 in partenza da Nettuno e di un altro tra le 20 e le 21 in partenza da. La pessima situazione del sistema ferroviario, che gravita attorno alla Capitale, non si esaurisce però con la -Nettuno: infatti molte altre linee necessitano di urgenti investimenti rivolti a binari e a treni nuovi, superando guasti, ritardi e disservizi all'ordine del giorno. In Italia, nella top ten dei treni peggiori, la Circumvesuviana, la Padova-Calalzo, la Potenza-Salerno. Fronte unico Comuni-Pendolari Azione comune pendolari-comuni per salvaguardare i diritti di chi viaggia con i mezzi pubblici. Queste le conclusioni della Commissione Trasporti, che si è riunita ad Aprilia. Sul piatto, i continui disservizi sulla linea ferroviaria Nettuno, che passa per Aprilia, con ritardi, soppressioni di treni, carrozze troppo spesso insufficienti e senza servizi. In Commissione è intervenuta anche la presidente del Comitato Pendolari Fr8a Carrozza, che ha annunciato l'appuntamento a con l'assessore ai Trasporti alla Regione Lazio Michele Civita: finalmente, insomma, la Regione ha deciso di prestare ascolto alle legittime necessità dei pendolari. L'Amministrazione di Aprilia si è fatta carico di coinvolgere tutti gli altri Comuni interessati dalla tratta (Anzio, Nettuno e Pomezia) affinché partecipino all'incontro in Regione e, in quella sede, si istituisca un tavolo permanente di controllo sul trasporto pubblico locale. La proposta: L 1% del bilancio regionale ai treni Biglietti aumentano e i servizi... calano L annuncio che suona come una beffa da parte del Presidente della Regione 26 nuovi treni per i pendolari del Lazio Buone notizie per i pendolari del Lazio: la cura del ferro voluta dalla Regione Lazio prevede il saldo del debito ereditato da anni di cattiva gestione e nuove carrozze. «Il lavoro che stiamo facendo in questi mesi per saldare con Trenitalia l enorme debito che abbiamo ereditato - spiega il presidente Zingaretti - è la premessa per migliorare il servizio offerto alle decine di migliaia di pendolari che utilizzano il treno per recarsi ogni giorno al lavoro. È sicuramente importante il riconoscimento da parte di Trenitalia degli sforzi che stiamo facendo che ci consentiranno, grazie allo sblocco di ulteriori risorse, di garantire la consegna entro il mese di settembre del 2014 di 26 nuovi treni per i pendolari del Lazio, aumentando di 11 treni quanto era previsto dal Contratto di Servizio. Parliamo di nuovi treni che andranno a migliorare la qualità del servizio universale erogato ai cittadini del Lazio». Saranno sempre gli stessi treni di cui parla da tempo anche Trenitalia? è possibile che nel 2013 si possa viaggiare «Non su treni così obsoleti - dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. Il costo del biglietto che sostengono i pendolari, è aumentato del 15% tra il 2011 e il 2013, mentre in media ci sono stati tagli dei servizi del 3,7%. Proprio per questo ci dovrebbe essere un miglioramento del servizio e invece la situazione sulla -Nettuno sembra ancora peggiorata. Per questo con il manifesto Stiamo tutti sullo stesso treno chiediamo alla Regione di destinare subito l'1% del bilancio ai pendolari ed erogare finanziamenti per binari e carrozze nuove affinché possano essere ovviate tutte le difficoltà che incontrano i passeggeri che ogni volta si recano sul posto di lavoro o di studio. È necessario mettere su binari più carrozze per evitare che ogni giorno questo viaggio diventi una vera e propria traversata».

12 ANIMALI n. 280 - dal 17 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014 LANUVIO, CANE TROVATO MORENTE IN UN CASSONETTO Le volontarie dei Castelli ni hanno riportato in vita il cane APRILIA, STRADA STATALE PONTINA Cane incidentato soccorso dall Ass. Amici di Birillo Onlus APRILIA, RANDAGIO SEDATO, STERILIZZATO E RIMESSO IN LIBERTÀ Sterilizzato dopo 10 cucciolate in 6 anni. Ora i volontari lo sfamano e curano L aumento dei cani abbandonati (+40%) è un costo che pagano i volontari a proprie spese e i cittadini attraverso tasse I numeri crescono nei periodi di vacanza, parola dei volontari dei canili di e Bianca Francavilla «Con la crisi che c'è non possiamo più permetterci un cane», «ci siamo separati e non siamo riusciti a metterci d'accordo su chi dovesse tenerlo», «è troppo vecchio, ne voglio uno più giovane», «dovevo tornare nel mio paese e non sapevo dove lasciarlo». Queste le scuse più gettonate per giustificare l'abbandono del proprio cane. Qualunque sia la motivazione, nella maggior parte dei casi vuol dire condannarlo a morte. CANILE DI LATINA Momento ricreativo per i cani di taglia grande ABBANDONI: +40% NEL 2013 Secondo le statistiche di Aidaa nel 2013 il fenomeno dell'abbandono di animali è cresciuto del 40%. Maglia nera per il Lazio, che è al quarto posto in classifica dietro Puglia, Campania e Calabria. Tenere un cane in canile, oltretutto, è un costo. Per il Comune e, di conseguenza, per noi che paghiamo le tasse. Secondo la legge ogni Comune deve provvedere a identificazione e microchippatura di tutti i cani, canili e rifugi pubblici, campagne per promuovere le adozioni e controllo delle nascite per contenere il numero. La normativa però è vaga ed ogni Comune si comporta in maniera differente: «se il Comune di Marino stanzia 6.500 euro forfettari, il Comune di Lanuvio - spiega una delle volontarie che ha commesso atti eroici - non stanzia niente». Il lavoro delle associazioni in questo senso ha importanza oltre che umana anche economica: trovare famiglia ad un amico a quattro zampe abbatte i costi del Comune e, di conseguenza, dei cittadini. «Ad Aprilia -, spiega una volontaria dell'ass. Amici di Abbandono dei cani, fenomeno in crescita Birillo Onlus - di positivo c'è il grandissimo aiuto da parte di Comune e Asl che sterilizzano gratuitamente cani privati e randagi e di negativo i continui abbandoni che compensano e superano le pur numerosissime adozioni». LA MISSIONE DEI VOLONTARI A differenza di quanto si immagina l'attività dei volontari ha molte sfaccettature. Tutto parte da un affiancamento per capire come potersi muovere anche se, spiegano, basta un po' di pratica e un cuore grande. Alla cattura degli animali dalla strada segue l'importantissima sensibilizzazione alla sterilizzazione. Attraverso siti internet, social network, siti di annunci animali e visite dirette in canile vengono mossi i primi passi verso l'adozione del cane. A questo punto i volontari effettuano colloqui telefonici, controlli pre-affido a casa, test con semplici domande utili ad avere la certezza che il cane sarà ben accolto con domande tipo dove pensi di tenere il cane?. «Il cane spiega una volontaria del canile di deve trovare la famiglia giusta. A chi non ne ha mai avuto uno consiglio un animale dal carattere tranquillo, così come cerco di non dare ad un anziano un cucciolo». Alle spese dove non arriva il Comune, inoltre, arrivano gli stessi volontari che «sono una manna dal cielo: il loro operato abbatte i costi». Una volta al mese effettuano staffette e viaggi a proprie spese per portare i cani dove richiesti. Curano, dunque, personalmente la delicata fase dell'adozione fino alla firma di tutte le carte. DA 300 A 1000 GLI EURO SPESI DAI COMUNI ALL ANNO PER MANTENERE OGNI CANE IN CANILE (Fonte: Zoomafia) VACANZE: GLI ABBANDONI CRESCONO I numeri crescono esponenzialmente durante le vacanze. Si pensi che in Italia da giugno ad agosto sono stati circa 20 mila i cani abbandonati al giorno: uno ogni due minuti. Occorre ricordare che portare un amico a quattro zampe in vacanza è semplicissimo: basta il passaporto che rilasciano alla Asl in pochi giorni previa certificazione del microchip e vaccinazione antirabbia ed è possibile viaggiare anche in aereo e verso ogni dove. Prima, però, gli abbandoni si concentravano in particolari periodi di tempo (vacanze estive e natalizie e a marzo e settembre nel periodo delle cucciolate) spiega una volontaria del canile di : «oggi gli abbandoni ci sono in ogni periodo. Se prima la prassi era che nel mese di marzo e settembre trovavamo davanti al canile cuccioli abbandonati, oggi questo accade in tutti i mesi. Ogni cane, infatti, va in calore in periodi diversi e i cagnolini arrivano ininterrottamente». Nel periodo invernale, inoltre, crescono i problemi del resto dell'anno. Occorre un gran numero di piumoni, coperte e maglioni caldi che si possono portare direttamente nelle sedi dei canili. A questi ultimi, ad esempio, vengono tagliate le maniche e trasformati in cappottini per quelli di taglia più piccola. Per i cani più anziani, che soffrono di dolori alle ossa, il freddo può infatti essere letale. CANILI - GLI INDIRIZZI LATINA ASSOCIAZIONE AMICI DEL CANE via Congiunte Destre 0773/662177 OSPEDALE VETERINARIO PACIFICO via Fontana Murata 75 (Sermoneta) 0773/319073 CANILE GALILEI via Bastianese 335/1819878 ADOTTA PELOSO via Migliara 57 (Terracina) 388/8754311 APRILIA CANILE DI APRILIA PELLINI via Torre del Padiglione 06/9280822 ARDEA/POMEZIA ALBADOG via delle Monachelle Vecchia, 47 (Pomezia) 06/9107367 CASA DELL'ARMI via dell'armi, 3 (Ardea) 06/9177289 CASTELLI CANILE SANITARIO HOTEL DEGLI ANIMALI via Nettunense 73 (Marino-Pavona) CLINICA VETERINARIA VELLETRI via Ariana 06/9640762 REATI BESTIALI Uccisione di animali per crudeltà o senza necessità: reclusione da 3 o 18 mesi Maltrattamento di animali: da 3 mesi a 1 anno e con multa da 3.000 a 15.000 euro Spettacoli che provocano strazio per animali: reclusione da 4 mesi a 2 anni e con multa da 3.000 a 15.000 euro Organizzazione di combattimenti tra animali che mettono in pericolo l'integrità fisica: reclusione da 1 a 3 anni e multa da 50.000 a 160.000 euro Abbandono animali domestici: reclusione fino ad un anno o multa da 1.000 a 10.000 euro Uso di cani e gatti per pelli e pellicce: arresto da 3 mesi a 1 anno o multa da 5.000 a 100.000 euro

il Caffè n. 280 - dal 17 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014 - pag. 13

14 n. 280 - dal 17 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014 Oggi anche le persone più anziane in buona salute possono riavere i denti fissi grazie a tecniche meno invasive DENTI FISSI? CHE PROBLEMA C È! INFORMAZIONE PUBBLICITARIA meriterebbe di finire con una dentiera Nessuno dentro un bicchiere di acqua : con questa famosa frase il Prof. Branemark spesso terminava i suoi congressi scientifici sull implantologia già alla fine degli anni 70. Teniamo sempre in mente che per non perdere i propri denti è fondamentale prendersi cura della propria bocca sin da piccoli, iniziando proprio Abbiamo deciso di pubblicare una storia di un uomo di 91 anni, Armando Giorgi, che per 60 lunghi anni è stato portatore di due protesi mobili ovvero di due dentiere. La storia clinica remota del paziente è una storia di piorrea avanzata non curata e che per mano di dentisti abusivi dell epoca si è conclusa con la dentiera. Armando Giorgi si trova molto bene con la dentiera superiore che per altro non gli crea nessun disagio, mentre la dentiera inferiore cominciava già da tempo a creare problemi di tenuta. Tutto questo però non è mai stato un problema per Armando che sin dopo la seconda guerra mondiale ha sempre vissuto e lavorato in campagna, avendo una vita sociale limitata esclusivamente alla sua famiglia. Il disagio per la dentiera inferiore è diventato insostenibile da quando il Signor Armando Giorgi ha cominciato ad essere invitato a cene e pranzi sociali in quanto reduce di guerra di Russia. Armando si distingue in modo particolare per la sua stoica serenità ed ha sempre un gran sorriso per tutti e se c è una frase che può rappresentarlo appieno è...e che problema c è!. Per lui non ci sono mai problemi e da sempre qualsiasi cosa l ha affrontata con una forza d animo che non ha eguali. Armando però ora ha un desiderio: «il mese prossimo mi dalla prevenzione: Prevenire è meglio che curare ed è l unico modo per spendere economicamente il meno possibile e per non perdere la propria preziosa salute orale. Nonostante questo, invece della prevenzione della salute orale oggi si parla di denti fissi e di implantologia dentale ovunque, anche su riviste, non scientifiche come appunto questo giornale che state leggendo ora. Se ne parla in quanto tutti devono sapere che oggi è possibile riavere i propri denti senza dover necessariamente limare denti sani per fare i ponti su denti naturali sani come si faceva prima che si scoprissero gli impianti. Inoltre se oggi non abbiamo più i denti, possiamo riaverli La vita intensa di Armando Giorgi La salute della bocca dei pazienti va difesa con la professionalità e la coscienza del dottore curante Un esempio di protesi fissa su impianti che non sono visibili ad occhio nudo ricorrendo all implantologia eliminando così la dentiera: è questa la possibiltà di cui il Prof. Branemark già parlava alla fine degli anni '70. Nessuno però poteva immaginare né tanto meno prevedere che in Italia si inserissero così tanti impianti. Oggi ci sono intere campagne pubblicitarie e imprenditori che investono negli studi dentistici che propongono impianti e denti a basso costo. Ma la bocca dei pazienti non è un tiro al bersaglio, né tanto meno un posto dove speculare, mettendo il maggior numero di impianti perché più ce n è meglio è. Ma soprattutto la salute dei pazienti non è un prodotto, né tantomeno un luogo dove poter liberamente speculare. La salute della bocca dei pazienti va difesa con la professionalità e la coscienza del dottore curante. Lo Specialista, il Dottore regolarmente iscritto all' hanno fissato un incontro dove ci sarà il sindaco di Aprilia ma come faccio con questa dentiera di sotto che mi scappa via mentre parlo o mangio?». Armando Giorgi è un artigliere reduce di Russia, nato nel 1922 ed originario di Cingoli (Macerata). A maggio del 1942 è partito per la Russia, affrontando un viaggio di 14 giorni e 14 notti per arrivare fino a Voronez, nei pressi del fiume Don. Il suo lavoro in prima linea consisteva nello studiare lʼalfabeto Morse e i segni segreti per comunicare poi ai compagni artiglieri il punto preciso in cui sparare: 3 anni di guerra in continua tensione. Il ritorno in patria fu poi lungo, faticoso (in parte anche fatto a piedi per centinaia di chilometri) e pericoloso, dovendo sfuggire ai tedeschi dopo lʼarmistizio. Scampato più volte alla cattura, dovette rifugiarsi con la famiglia nelle grotte, dove morì la madre Maria a causa dello scoppio di una granata. Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, valutando attentamente le condizioni generali di salute del paziente può sottoporlo ad una riabilitazione e ad una cura completa della bocca. Oggi il desiderio delle persone, anche le più anziane in buona salute, di riavere i denti fissi può essere realizzato con tecniche di implantoprotesi all'avanguardia e con interventi meno invasivi. Per approfondire: Tel. 06.9283190 www.pandolfiandrea.it Siamo stati tutti onorati e molto orgogliosi nel rispondergli:... e che problema c è!. Armando Giorgi ha 91 anni, presenta un buono stato di salute, assume regolarmente molti farmaci come tutte le persone anziane, ma è sempre sotto controllo medico generale ed è quindi ben compensato. È stata eseguita una unica chirurgia implantare mininvasiva con ricostruzioni ossee minimali e l inserimento di 4 impianti dentali. L intervento è durato circa 3 ore e non c è stato nessun problema. Tra l altro il paziente abituato a ben altri sacrifici non si è nemmeno minimamente stancato. Nelle ore successive il decorso postoperatorio è stato molto buono e dopo qualche giorno è stata fissata una protesi totale sugli impianti inseriti. In pochi giorni Armando è tornato ad avere i denti fissi inferiori ed è potuto andare all incontro con il sindaco di Aprilia senza il disagio della dentiera. La competenza non s improvvisa Dr. ANDREA PANDOLFI Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria cum laude presso lʼuniversità degli Studi di Siena. Iscritto allʼordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di al n. 292. In Italia la Laurea per diventare Dottori Odontoiatri esiste dal 1985. Un buono stato generale di salute è l unico requisito per sostenere un intervento che migliora notevolmente la qualità della vita Nonno Armando: I miei denti fissi a 91 anni LO STAFF DELLO STUDIO PANDOLFI CON NONNO ARMANDO: da sin., Marisa, Roberta, Tiziana, Francesca, Andrea, nonno Armando, Simona, Adelaide, Fabiola PIÙ VOLTE PREMIATO Armando Giorgi col sindaco di Aprilia