Gli Sposi nell'islam. Il Matrimonio Il Marito Musulmano La Moglie Musulmana Gli Sposi, La Famiglia, e Dio Bibliografica.



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Gli Sposi nell'islam Il Matrimonio Il Marito Musulmano La Moglie Musulmana Gli Sposi, La Famiglia, e Dio Bibliografica Table of Contents

Il Profeta Muhammad (*) disse: Il Matrimonio Quando un servo di Allah si sposa, egli perfeziona metà della sua religione; e che tema Allah nei riguardi dell altra metà. Nell Islam il matrimonio viene raccomandato a tutti coloro che hanno raggiunto l età della maturità fisica e psicologica. Non deve essere rimandato senza necessità, se vi sono un compagno disponibile ed i mezzi per mettere su famiglia. Pure coloro che sono divorziati, i vedovi e le vedove, sono incoraggiati a risposarsi. Il celibato viene fortemente scoraggiato. Perciò, nonostante che il matrimonio non sia un dovere obbligatorio per tutti e per tutte le circostanze, soprattutto per coloro che non hanno la capacità fisica o psicologica per poterlo affrontare, l enfasi è comunque fortemente in favore del matrimonio come status per degli adulti normali. Il matrimonio è una relazione permanente fra un uomo ed una donna che contribuisce allo sviluppo naturale dell amore reciproco. Lega fra loro l amore fisico con il bene personale e con la responsabilità verso il partner e verso i figli nati dall unione. Le esperienze assai comuni del libero amore, delle ragazze madri o della vita da single, dimostrano quale effetto dirompente abbiano sulla società moderna queste consuetudini, e quali disastrose conseguenze abbiano sulle nuove generazioni, soprattutto sulle donne. Nel contesto del matrimonio islamico la donna è invece protetta nel suo ruolo vitale di madre delle nuove generazioni, e l uomo vive pienamente e consapevolmente la propria condizione di padre. Non occorre essere psicologi per comprendere che i figli hanno bisogno della famiglia e di entrambi i genitori, per vivere un infanzia serena e felice. I benefici effetti del matrimonio si riflettono quindi su tutta la società, non solo sui figli. Non va trascurato il valore del mutuo rispetto fra i coniugi nello scambiarsi il proprio amore, il sostegno psicologico, il conforto e la forza necessaria per dare impulso alla propria vita individuale, familiare e sociale. Senza la responsabilità ed il conforto di una famiglia sana, l uomo e la donna sono più esposti alla tentazione di intraprendere delle relazioni sessuali illegali ed al rischio di comportamenti devianti. Dove si nota il declino dell istituzione del matrimonio, si assiste all incremento dell adulterio, della pornografia, delle violenze sulle donne, dell omosessualità, e dell abuso sessuale sui bimbi. Protezione, calore, intimità, e soprattutto religiosità, sono invece i componenti che si trovano nel matrimonio vissuto secondo le regole insegnate da Dio. Il Profeta Muhammad (*), in un Hadith, commentò:

Non vi è nulla al mondo come il matrimonio, per aumentare l amore fra due persone. Così, per gli sposi, il matrimonio si presenta come fonte di felicità, di sicurezza e di forza spirituale, nella condivisione dell impegno della vita in comune. Ma se al contrario si trasformasse in un arena di scontri e di abusi, avrebbe fallito appieno la sua funzione. Per definire il ruolo degli sposi nell Islam, e tutto ciò che fa di un marito e di una moglie degli sposi islamici ideali, è necessario che i diritti ed i doveri dell uomo e della donna siano da entrambi ben conosciuti, così come tutto ciò che serve per dar vita ad una famiglia islamica ideale. Poiché nel matrimonio l uomo e la donna sono interdipendenti fra loro, ecco quale deve essere il comportamento richiesto ad uno sposo e ad una sposa ideali, e quali sono i mezzi per raggiungere tale condizione. Nell Islam, le fonti alle quali ci si riferisce sono il Corano, la parola di Dio, e la Sunnah, la raccolta dei detti e degli esempi pratici di vita del Profeta Muhammad (*). Infatti, tutte le regole che governano la vita in comune degli sposi, i loro obblighi ed i loro diritti, e di conseguenza il loro comportamento nell ambito individuale, familiare e sociale, fanno riferimento a queste due fonti primarie, da cui è stata ricavata la Shari ah, la legislazione islamica. Queste regole coinvolgono ambedue gli sposi, e la loro osservanza non può ovviamente essere vincolante solo per un coniuge e non per l altro, perché entrambi sono uguali davanti a Dio: Corano, 3:195 :...In verità non farò andare perduto nulla di quello che fate, uomini o donne che siate, che gli uni sono come gli altri... Corano, 33:35 : In verità i musulmani e le musulmane, i credenti e le credenti, i devoti e le devote, i leali e le leali, i perseveranti e le perseveranti, i timorati e le timorate, quelli che fanno l elemosina e quelle che fanno l elemosina, i digiunatori e le digiunatrici, i casti e le caste, quelli che spesso ricordano Allah e quelle che spesso ricordano Allah, sono coloro per i quali Allah ha disposto perdono ed enorme ricompensa. In un Hadith, il Profeta Muhammad (*) disse: Tutti gli individui sono uguali, come uguali sono i denti di un pettine. Non c è pretesa di merito di un Arabo sopra un non-arabo, o di un bianco sopra un negro, o di un

uomo sopra una donna. Solo coloro che temono Dio hanno preferenza al cospetto di Allah. Poiché la famiglia è rappresentata da un gruppo di persone che vivono assieme, vi deve essere un capo ed una gerarchia di responsabilità, come in ogni altra comunità umana, così che i membri agiscano in cooperazione per il bene comune. Nel matrimonio islamico, il capo della famiglia è il marito, in virtù del suo ruolo di responsabile del mantenimento della famiglia: Corano, 4:34 : Gli uomini sono preposti alle donne, a causa del maggior vigore che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono per esse i loro beni. Le donne virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha ordinato sia preservato... La vita in comune ha quindi inizio con il matrimonio di un uomo e di una donna per formare una famiglia, la forma basilare più semplice di un associazione comunitaria. In essa convivono due individui con personalità, caratteri ed abitudini diverse e già formate. Anche se una coppia pensa di conoscersi, è solo col passare del tempo che gli sposi diventano completamente consapevoli del carattere, delle abitudini, degli umori, delle simpatie e delle antipatie dell altro. Col passare del tempo, l amore romantico ed idealista lascia il posto ad un amore più naturale, basato sulla vera conoscenza e sulla comprensione dell altro, purché nessuno di loro agisca in modo tale da uccidere questo amore, ma contribuisca invece a svilupparlo in modo duraturo e permanente. La famiglia islamica, così come Dio l ha voluta, è una famiglia molto unita. La comprensione fra gli sposi, la fedeltà, e l amore per i figli, hanno le radici in questa unità. La crescita di figli timorati di Dio è una delle sue più importanti funzioni. Per la riuscita del matrimonio, il marito e la moglie devono conoscere i loro doveri e praticare di comune accordo il codice di condotta islamico all interno della famiglia. Il Marito Musulmano Secondo gli insegna Secondo gli insegnamenti islamici, il comportamento dell uomo prima del matrimonio deve adeguarsi a delle regole ben precise e determinate che servono a formare il suo carattere in preparazione del matrimonio, e nel contempo servono a preservare una società pulita e casta. L Islam non ammette il punto di vista comune nella società occidentale che prima del matrimonio un uomo debba avere delle esperienze e delle relazioni sessuali, o debba sperimentare la convivenza di coppia, come prova della riuscita di un futuro matrimonio. Infatti, su questo argomento Dio dice:

Corano, 24:33 : E coloro che non hanno di che sposarsi cerchino la castità finché Allah non li arricchisca con la Sua Grazia... Il Profeta (*), in un Hadith, stabilì ulteriormente: O giovani, quelli di voi che possono mantenere una moglie devono sposarsi, perché questo vi trattiene dal guardare le donne e preserva la vostra castità; ma coloro che non possono devono digiunare, perché questo è un mezzo per raffreddare la passione. Per coloro dunque che non possono affrontare il matrimonio, la pratica occidentale di scegliersi un amica, formare una coppia e decidere di convivere, è completamente illegale per i Musulmani. Proprio per evitare questo pericolo, Iddio facilita la formazione della nuova famiglia, semplificandone le regole, affinché i due giovani vi accedano senza eccessivi oneri. E addirittura comune nella società islamica, che le famiglie e gli amici giochino un ruolo spesso determinante nella ricerca del partner adatto per un giovane e per una giovane, e nell aiuto fattivo per la formazione della loro famiglia. Inoltre il Profeta (*), ha suggerito delle priorità da tenere presenti nella ricerca della donna che il giovane deve sposare: Una donna può essere scelta per la sua ricchezza, la sua nascita, la sua bellezza o per la sua religiosità. Ma ricercate la donna religiosa. E se voi lo fate basandovi su altre considerazioni, le vostre mani ne saranno insozzate. In altre parole, la chiave del successo di un matrimonio dipende dalle doti morali degli sposi. Lo sposo musulmano ideale deve perciò entrare nel matrimonio con l atteggiamento responsabile di una persona che vuol formare una famiglia sulla base del mutuo rispetto e dell amore. Quest ultimo deve essere fondato sulla religiosità, e non sull infatuazione per la bellezza, per la ricchezza, o per la posizione sociale della propria sposa. Dio ha descritto le relazioni matrimoniali in questi termini: Corano, 30:21 : Fa parte dei Suoi segni l aver creato da voi, per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito fra voi amore e tenerezza. Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono. Corano, 2:187 :...esse (le vostre spose) sono una veste per voi e voi siete una veste per loro... Avendo ricercato la propria sposa nella maniera onorevole indicata da Dio e dal Suo Profeta Muhammad (*), ed avendo celebrato il matrimonio nel modo islamico, cioè con una celebrazione pubblica, col minimo chiasso ed ostentazione, il marito musulmano, come capo della famiglia, ha da quel momento dei precisi doveri. Il primo dovere concerne la responsabilità del benessere della propria moglie, garantendole la protezione ed il mantenimento, così come stabilito da Dio:

Corano, 4:34 : Gli uomini sono preposti alle donne, a causa del maggior vigore che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché provvedono per esse coi loro beni... La responsabilità finanziaria compete quindi totalmente al marito, in quanto la moglie, avendo da assolvere, come vedremo più oltre, un ruolo diverso e ben preciso, stabilito da Dio nell ambito familiare, non è tenuta a dovere personalmente contribuire alle spese del proprio mantenimento. I doveri del marito non si limitano però solo al mantenimento ed alla protezione della propria moglie, ma si spingono anche nella sfera intima delle relazioni coniugali, soprattutto per evitare ciò che potrebbe causare del dolore e del male alla propria sposa. Se l uomo mancasse all obbligo di mantenere la moglie, oppure si assentasse dai propri doveri coniugali per un periodo non concordato, ella può richiedere lo scioglimento del matrimonio ad un tribunale islamico. Così pure, qualora provasse alla corte che il marito le sta facendo del male, bevendo alcool, impedendole le pratiche religiose e l educazione islamica dei figli, battendola senza un motivo lecito, od abusando di lei e dei familiari. In nessun caso, il marito può pretendere la restituzione della dote o dei regali che ha fatto alla moglie. La Legge Islamica stabilisce pure che in caso di divorzio non è il marito ad avere la custodia dei figli, ma è la moglie ad averne la priorità. Secondo la Giurisprudenza islamica di Scuola Malechita, per esempio, la priorità di questa custodia è riservata, dopo la madre, ad altri cinque parenti, prima che possa essere reclamata dal padre. Questa custodia dura fino alla pubertà del ragazzo e fino al matrimonio della ragazza, mentre la responsabilità finanziaria del loro mantenimento, per tutto questo periodo, spetta al marito. Il marito è comunque sollecitato nel Corano ad evitare il divorzio ed a preservare il matrimonio, anche nel caso che quest ultimo non si presentasse perfetto, mostrando pazienza e comprensione per gli eventuali difetti della propria sposa. Dice Dio, l Altissimo: Corano, 4:19 :...Comportatevi verso di loro convenientemente. Se provate avversione nei loro confronti, può darsi che abbiate avversione per qualcosa in cui Allah ha riposto un grande bene. Il Profeta Muhammad (*) ha enfatizzato l indesiderabilità del divorzio: Al cospetto di Allah, la più odiosa delle cose permesse è il divorzio. Ecco, dunque, che la religiosità, la pazienza, la comprensione, l amore, e la fedeltà del marito diventano doti luminose nel matrimonio, ne garantiscono la durata, ed assicurano l ambiente sereno ideale per la crescita di una prole timorata di Dio. Inoltre, la mutua consultazione nelle decisioni comuni, da prendere sull andamento della famiglia e

sull educazione dei figli, rappresenta una palestra continua che fortifica l amore fra i coniugi. E chiarissimo che la fedeltà nel matrimonio è richiesta ad entrambi i coniugi e l adulterio è da Dio punito per entrambi allo stesso modo. Dio, l Altissimo, comanda: Corano, 24:30-31 : Dì ai credenti di abbassare il loro sguardo e di essere casti. Ciò è più puro per loro. Allah ben conosce quello che fanno. E dì alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste... Per evitare l adulterio, e per garantire a tutte le donne pari diritti, quali la formazione di una famiglia regolare, la maternità, e la nascita di figli legittimi, Dio ha permesso che l uomo possa sposare più di una donna, ma col consenso delle altre mogli. Questo permesso è però seriamente condizionato: Corano, 4:3 :...ma se temete di essere ingiusti, allora sia una sola... L uomo che agisce ingiustamente fra le proprie mogli, creerà una costante disarmonia, che non è nel loro interesse e negli interessi della Società islamica. Se infatti egli rivolgerà le sue attenzioni più ad una moglie, a spese di un altra, è messo in guardia da Dio: Corano, 4: 129 : Non potrete mai essere equi con le vostre mogli anche se lo desiderate. Non seguite però la vostra inclinazione fino a lasciarne una come in sospeso... Questo ammonimento contro l ingiustizia è fortemente stigmatizzato dal Profeta (*), che disse: Chiunque abbia due mogli e non le tratta con equità, arriverà al Giorno del Giudizio con metà del corpo penzolante verso il basso. Gli obblighi prescritti dalla Shari ah, la Legge Islamica, al fine di determinare le responsabilità dell uomo nei confronti del matrimonio e del divorzio, servono anche per offrire precise garanzie alla donna contro gli abusi, purtroppo assai comuni, dei mariti dispotici, tiranni ed irresponsabili. Gli aspetti legali e di comportamento legati al matrimonio sono sottolineati dal Corano ed illustrati dalla Sunnah del Profeta Muhammad (*), secondo quanto ci ordina Dio: Corano, 33:21 : Avete nel Messaggero di Allah, un bell esempio per voi, per chi spera in Allah e nell Ultimo Giorno e che ricorda Allah frequentemente.

Numerosissimi sono gli Hadith che ci riportano come esempio lo stile di vita del Profeta (*) nell ambito della famiglia, un riferimento ed un incentivo per ogni uomo, per praticare lo stesso comportamento nei confronti della propria moglie e dei propri figli. Infatti Muhammad (*) insegnò ai mariti la gentilezza: Fra i credenti vi sono coloro che hanno la più gentile predisposizione e sono i più gentili nei confronti delle loro famiglie; tali sono coloro che mostrano la più perfetta fede. I migliori fra loro sono coloro che sono i più gentili nei confronti delle loro spose. Egli ha insegnato loro il rispetto per l intelligenza delle proprie spose, ad essere pronti a consultarle ed a tenere conto dei loro consigli, ma soprattutto ha insegnato a non imporre loro delle restrizioni più grandi di quelle imposte da Dio e dal Profeta stesso (*), affinché esse si sentano protette e non oppresse. In quest ottica, l educazione islamica della sposa deve essere favorita dal marito, perché nonostante egli sia il capo della famiglia, ella può rappresentare per lui l aiuto saggio e discreto nel momento delle decisioni importanti. Nell Islam, il marito ha l obbligo di consultare sua moglie, così come ogni responsabile ha l obbligo di consultare i suoi sottoposti. Il quarantaduesimo capitolo del Corano contiene le indicazioni di ciò che devono fare i credenti nel seno di una comunità: Corano, 42:38 :...si consultano vicendevolmente su quel che li concerne... L autorità nell Islam si identifica quindi con l assunzione della responsabilità verso coloro che sono sottoposti. Perciò, nel matrimonio, il marito ha la responsabilità e l obbligo di correggere, quando è necessario, la propria moglie. Disse infatti il Profeta Muhammad (*): Ammonisci tua moglie, e se c è del buono in lei, ella raccoglierà il tuo ammonimento; e non picchiare tua moglie come se fosse una schiava. Il marito non ha quindi alcun diritto di infierire su sua moglie indiscriminatamente, e se lo facesse abitualmente, ella ha il diritto di chiedere il divorzio ad un tribunale islamico. Il proprio cattivo carattere va controllato, e non sfogato sugli altri, specialmente sulle donne. Il Profeta (*) ha detto: Il forte non è colui che vince sugli altri, ma il forte fra noi è colui che sa controllare la propria ira. Coloro che agiscono da tiranni nella propria casa, e che impongono il proprio ruolo in modo violento, generalmente soffrono, secondo gli psicologi, di complessi di inferiorità e temono di apparire mentalmente e moralmente inferiori alle proprie spose. Ma il Profeta Muhammad (*) ci ha mostrato come sia possibile per l uomo, vincendo la propria ira, arrivare a quella calma interiore ed a quella naturale sicurezza, da non avere assolutamente il bisogno di dover imporre la propria autorità, o di dover essere sulla

difensiva, nei riguardi della propria sposa. Ogni forma di tirannia, di oppressione e di sfruttamento dei deboli è condannata, ed i prepotenti sono messi in guardia, come disse il Profeta (*): Temi la preghiera di colui a cui fai torto, perché in verità, non c è velo fra lui ed Allah. Il tiranno non entrerà in Paradiso. Un altra caratteristica esemplare della personalità di Muhammad (*) è rappresentata dall amore che aveva per i bambini, tanto da insegnare ai padri a non tralasciare le proprie responsabilità materiali e morali, fino ad ignorare il buon esempio e l appropriata educazione da impartire ai figli, soprattutto in campo religioso. Ma molti altri sono gli aspetti della personalità e del comportamento del Profeta (*) che contribuiscono a renderlo l esempio dello sposo ideale. Naturalmente era cortese, puro e generoso, nei pensieri e nella persona, in sintonia con quanto egli stesso ha affermato: In verità, Allah è puro ed ama colui che è puro, è pulito ed ama colui che è pulito, è caritatevole ed ama colui che è caritatevole, è generoso ed ama colui che è generoso. Dunque, per quanto concerne il marito musulmano, se questi ricerca la buona riuscita del matrimonio, non potrà sbagliare prendendo a modello e ad esempio di vita il Profeta Muhammad (*), e chiedendo a Dio la fede e la forza morale per raggiungere quelle sue qualità, per poter essere veramente uno sposo musulmano ideale. La Moglie Musulmana Il Profeta Muhammad (*) disse: Una donna può essere sposata per quattro ragioni: per la sua ricchezza, il suo rango, la sua bellezza e la sua religiosità. Sceglila perciò per la sua religiosità ed avrai successo. Lo stesso vale anche nella scelta del marito. I primi tre requisiti, da soli o tutti insieme, non danno assolutamente la garanzia del successo e della riuscita di un matrimonio. Un uomo genuinamente religioso deve ricercare soprattutto la religiosità nella futura moglie, così come la donna deve ricercarla nel futuro sposo, conformandosi così alle regole dettate da Dio. Come consuetudine della società islamica, la famiglia di una giovane può avere un ruolo molto importante e decisivo nella scelta dello sposo. Nonostante ciò, il Profeta Muhammad (*) ha suggerito in numerosi Hadith, che una coppia che pensa al matrimonio

si incontri, alla presenza di un parente, per meglio conoscersi e per poter accertare almeno una fondamentale compatibilità. La scelta del giusto compagno è importantissima per la donna. Per l amore ed il rispetto che deve portare al proprio marito, è auspicabile che una donna sposi chi possa veramente meritare quell amore e quel rispetto. Queste qualità poggiano sulla sincerità e sulla fiducia reciproca che deve esistere tra due sposi. Il Profeta Muhammad (*) disse: La religione è sincerità. Gli chiesero: Sincerità verso chi? Rispose: Verso Allah, il Suo Libro, il Suo Messaggero, i capi dei Musulmani e la generalità di essi. La sincerità si identifica perciò strettamente con la fede. La sincerità verso il marito rappresenta quindi un requisito essenziale in una buona moglie. Implica avere a cuore i suoi interessi, ricercare solo il suo bene, ed essergli fedele. Implica dire sempre la verità, così che il marito abbia fiducia totale in lei. Con il suo comportamento leale, la moglie deve sostenerlo ed incoraggiarlo nel fare ciò che è bene, impedendogli di commettere il male. Dice infatti Dio, l Altissimo: Corano, 9:71 : I credenti e le credenti sono alleati gli uni degli altri. Ordinano le buone consuetudini e proibiscono ciò che è riprovevole, eseguono la salàt, pagano la zakàt e obbediscono ad Allah e al suo Messaggero. Ecco coloro che godranno della misericordia di Allah. Allah è eccelso e saggio. Nell obbedienza ad Allah, la moglie esercita dunque un influenza benefica su tutta la propria famiglia, dando costantemente l esempio di un comportamento corretto, sul modello indicato da Dio e dal Suo Profeta (*), donando la propria amorevole attenzione ai propri familiari, e facendo della casa un rifugio sicuro e desiderato. Ancora molto tempo dopo la morte della sua prima moglie Khadijah, Muhammad (*) ne ricordava la fedeltà, i buoni consigli ed il sostegno morale ricevuto nel corso della loro vita in comune. Il Profeta Muhammad (*) disse: Non vuoi che ti dica qual è il migliore tesoro dell uomo? E una donna virtuosa: quando egli la guarda, ella lo allieta; quando egli le parla, ella è condiscendente; e quando egli si assenta da lei, ella custodisce i suoi interessi. In altri termini, la donna è chiamata a compiacere il proprio sposo, non solamente prendendosi cura della propria bellezza, che col passare del tempo può sfiorire, ma soprattutto con la sua amorevole attenzione. Si prende la responsabilità di dedicarsi con costanza al benessere dello sposo, custodendone la casa e gli interessi, e salvaguardando il suo onore, mantenendosi casta e fedele in sua assenza.

In un altro Hadith, il Profeta Muhammad (*) descrisse le conseguenze di un comportamento contrario: La donna che parla sgradevolmente e fa che suo marito sia afflitto a causa della sua scortesia, incorre nell ira di Allah fino a quando non sorriderà al proprio marito e cercherà di riuscirgli gradita. Non potrà quindi aspettarsi che l amore del suo sposo duri se sarà aspra, rude ed antipatica, e non si interesserà se egli sia contento o no. Dice al riguardo Dio, l Altissimo: Corano, 25:74 :...Signore dacci conforto nelle nostre spose e nei nostri figli e fai di noi una guida per i timorati. Una moglie manifesta il proprio amore e la propria devozione al suo sposo, nel timore di Dio, e ne riconosce così l autorità, come è stata sancita da Dio, l Altissimo: Corano, 2:228 :...Esse hanno diritti equivalenti ai loro doveri, in base alle buone consuetudini, ma gli uomini sono superiori... Una superiorità che nell Islam ha dei doveri ben precisi, perché ogni responsabile deve essere motivato dall amore e dalla preoccupazione per coloro che sono sotto la sua tutela, i quali, ricambiando questo suo amore, ne riconoscono implicitamente l autorità. Questa autorità si identifica quindi con la responsabilità, in ogni settore della società islamica, dagli affari pubblici alla famiglia, così come l ha descritta il Profeta Muhammad (*): Fate attenzione: ognuno di voi è un pastore ed ognuno di voi dovrà render conto del suo gregge. Un capo è il pastore del suo popolo, e dovrà rispondere del suo gregge; un uomo è il pastore delle genti della sua casa, e dovrà rispondere del suo gregge; una donna è il pastore della casa, del proprio marito e dei suoi figli, e dovrà rispondere di loro; il servo è il pastore dei beni del suo padrone, e ne dovrà rispondere. Fate attenzione, allora, ciascuno di voi è un pastore, e ciascuno di voi dovrà rispondere del suo gregge. All interno della famiglia, la moglie è dunque responsabile della casa, del proprio marito, e della crescita dei figli. Nel rispetto dell importanza di questo ruolo, è chiaro che i rapporti fra marito e moglie non sono quelli che potrebbero esistere fra un padrone ed una serva, in quanto dice Dio, l Altissimo: Corano, 2:187 :...esse sono una veste per voi e voi siete una veste per loro.... Infatti, fra loro deve esistere religiosità, amore reciproco, gentilezza e protezione, proprio sull esempio di come si comportava il Profeta Muhammad (*) all interno della famiglia. Ma se una moglie ha un marito che non si comporta islamicamente deve consigliarlo contro le sue malefatte, astenersi dall appoggiarlo, ed infine ricorrendo al divorzio, se è la sola alternativa per non essere trascinata al peccato dal proprio marito.

Dio ha creato gli uomini e le donne complementari gli uni alle altre, per vivere in cooperazione e non in competizione. E la moglie che nella casa determina l atmosfera e ne dà il tono, è lei la regina della casa, ed è lei ad assicurare che sia un luogo piacevole in cui viverci. La supervisione della casa non è però il solo dovere della moglie, perché è anche responsabile della cura e della prima educazione dei figli. Dall allattamento, si stabilisce un legame affettivo fra madre e figli, con benefici risultati fisici e psicologici. Poiché è dimostrato che gli effetti delle cure e delle impressioni avute nella prima infanzia condizionano tutta la vita, il ruolo della madre nella famiglia islamica assume un importanza primaria nella formazione del carattere e del comportamento dei figli, soprattutto perché essi crescano spiritualmente ed intellettualmente timorati di Dio. L Islam ha riconosciuto l importanza di questo ruolo di madre nell apprezzamento dello sforzo e dei sacrifici che essa compie nel mettere al mondo e nell allevare le nuove generazioni di musulmani. Il Profeta Muhammad (*) ha detto: Il Paradiso sta sotto i piedi delle madri. Io e la donna le cui gote sono diventate scure (a causa dell impegno e delle ansietà per i suoi figli) saremo come questi nel Giorno della Resurrezione. Qui il Profeta (*) mostrò il dito medio e l indice uniti, per indicare che quella donna sarà in quel giorno molto vicina a lui. Si narra che in un occasione qualcuno domandò al Profeta (*): Messaggero di Dio, chi è il più meritevole della mia premura? Il Profeta rispose: Tua madre. L uomo domandò: E chi dopo lei? Egli ripeté: Tua madre. Questi domandò ancora: E chi dopo lei? Il Profeta ripeté: Tua madre, poi tuo padre, poi i tuoi parenti stretti in ordine di importanza. Per una donna musulmana la casa è dunque al centro dell attenzione, ed il benessere del marito e dei figli sono la sua prima preoccupazione, subito dopo i suoi doveri verso Dio. Questo ruolo non le impedisce, col consenso del marito, di intraprendere un lavoro fuori casa, di continuare la propria educazione, e di prestare un servizio volontario nella comunità. Ma deve far sì che le proprie responsabilità, verso la casa e la famiglia, siano sempre assolte, nel timore che la famiglia stessa, la struttura base della società islamica, sia trascurata e vengano, con la sua assenza, a mancare la sicurezza e l esempio necessari al marito ed ai figli. La donna musulmana mantiene la riservatezza circa i problemi nell interno della propria famiglia ed i rapporti col marito, anche con le amiche più intime, perché nell Islam non è ammesso divulgare faccende intime relative ad altre persone. In pubblico la moglie musulmana deve osservare i principi islamici riguardo l abbigliamento ed agire con modestia, mentre a casa, o lontano dagli sguardi di uomini che non siano i suoi parenti stretti, può vestirsi come piace a lei ed al proprio marito. Infatti il Profeta Muhammad (*) insegnò che la donna, quando esce, indossi il hijab,

l abito islamico, evitando di passeggiare senza scopo, o di mischiarsi agli uomini senza una stretta necessità, e senza il consenso del proprio marito. Deve evitare le occasioni in cui si venga a trovare tutta sola con un uomo che non sia suo marito od uno dei suoi parenti stretti, situazioni che potrebbero favorire il pettegolezzo sulla sua condotta e risvegliare la gelosia del marito, anche nel caso in cui ella non avesse delle cattive intenzioni. Gli altri aspetti della vita familiare e sociale che una sposa musulmana deve osservare, sono il rispetto dei genitori e dei parenti del marito, l ospitalità, ed i buoni rapporti coi vicini. Nei rapporti intimi, sia la donna che l uomo devono essere consapevoli di ciò che piace o non piace ad entrambi, ed essere disponibili ai bisogni dell altro. La moglie deve prendersi cura della propria persona e rendersi attraente per il proprio sposo. Dice Dio, l Altissimo: Corano 2:223 : Le vostre spose sono per voi come un campo. Venite pure al vostro campo come volete, ma preparate per voi..., in cui il campo è da intendersi ciò in cui si entra per godere della sua bellezza e dei frutti che dà, e preparate per voi... vuol significare che l atto coniugale va fatto precedere da qualcosa che giova, come il compierlo in nome di Allah, e dai preliminari affettuosi fra gli sposi. Parlando ai poveri, che lamentavano il fatto di non potere elargire elemosine, Muhammad (*) li informò che per ogni atto sessuale lecitamente compiuto sarebbe stato loro ascritto il merito di un elemosina. Gli fu chiesto: O Messaggero di Dio, allora quando qualcuno di noi soddisfa il proprio desiderio sessuale, avrà una ricompensa? Egli rispose: Non pensi che una persona che lo faccia illegalmente commetta peccato? Allo stesso modo, se lo fa lecitamente, con sua moglie, ne avrà una ricompensa. Perciò una moglie che soddisfa il proprio sposo nell ambito del matrimonio, protegge lui e se stessa dal rischio della ricerca di relazioni extra-coniugali, ed oltre a compiacere il proprio marito, compiace Dio. Questo diritto alle relazioni sessuali fra i coniugi è naturalmente reciproco, avendo la moglie lo stesso diritto sul marito. L Islam incoraggia ad avere figli, ma non proibisce neppure il controllo delle nascite, con metodi che non presentino effetti collaterali dannosi, e con il mutuo consenso fra marito e moglie. Jabir, un Compagno del Profeta, narrò che durante il periodo in cui il Corano fu rivelato, i Musulmani usavano praticare il azl. Muslim aggiunge che il Profeta (*) ne era a conoscenza, ma non lo proibì.

L aborto comunque è proibito, a meno che la vita della madre non sia in pericolo. La proibizione si applica pure a quelle forme di pianificazione familiare che permettono al concepimento di aver luogo, ma che uccidono l embrione, come la pillola del giorno dopo, o ne prevengono il suo sviluppo nel grembo materno, come la spirale. La pillola, inoltre, solleva molte perplessità a causa degli effetti collaterali che provoca e a causa dell incertezza circa la sua sicurezza, nell uso prolungato. I metodi contraccettivi meccanici, come il preservativo, sono più vicini allo spirito del metodo descritto nel Hadith di Jabir sul azl, riportato più sopra. I metodi naturali, come il monitoraggio della temperatura corporale, per evitare le relazioni coniugali nel periodo dell ovulazione, sono un altra possibile alternativa. Come l uomo, anche la donna musulmana deve depilarsi regolarmente il pube e le ascelle e può usare profumi nell ambito della casa. Infine, la pulizia e l igiene personale devono essere sempre molto curati da entrambi, al fine di non causare offesa all altro. Gli Sposi, La Famiglia, e Dio I Musulmani devono aver bene presente che ci sono tre partner in un matrimonio islamico: il marito, la moglie, ed Allah, che ne è il testimone. Sia il marito, che la moglie, come servi di Dio, devono vicendevolmente aiutarsi a vivere da buoni Musulmani, ovverosia nella sottomissione volontaria a Dio, ed in obbedienza a ciò che Egli ha rivelato tramite il Suo Profeta Muhammad (*). La sottomissione della moglie al marito, come spiegato più sopra, è il riconoscimento della sua posizione di capo famiglia, non in un rapporto servile, ma nello spirito di un dignitoso mantenimento dell armonia tra gli sposi, in obbedienza a quanto stabilito da Dio. Il marito è chiamato ad essere una guida responsabile della famiglia, e la moglie una responsabile collaboratrice. Se uno di loro si comporta male, l altro, con spirito di amore e di tolleranza, dovrà farglielo notare e consigliarlo, per cercare di evitare di ripetere quell errore. Nello spirito del Hadith del Profeta Muhammad (*): Il Paradiso è la ricompensa di una moglie che compiace il proprio marito fino alla morte., è chiaro quale deve essere nell Islam il comportamento della moglie, ma è evidente che entrambi gli sposi devono aiutarsi per arrivare salvi nell Aldilà, ed entrambi devono ricercare il benessere dell altro non solo per questa vita, ma anche per l altra. Essi devono sforzarsi di essere un bene prezioso per l altro, e non una cosa senza valore. Devono

incoraggiarsi nel compiere le buone azioni, e nel condannare il male. Ogni Musulmano è sollecitato ad essere comprensivo ed indulgente, così come egli spera che Dio lo sia nei suoi riguardi, il Giorno del Giudizio. E una buona consuetudine che gli sposi dedichino una parte del loro tempo per leggere insieme il Corano e gli Hadith. Ciò li aiuterà ad approfondire gli insegnamenti dell Islam ed a trovare l accordo per metterli in pratica nella vita quotidiana, incrementando la loro religiosità, la mutua conoscenza e l armonia. Quando arrivano dei figli, la madre è la loro prima scuola, in quanto con il proprio amore ed affetto, li indirizza sin dalla prima infanzia verso il bene, insegnando loro ad allontanarsi da ciò che è male. Infatti, il Profeta Muhammad (*) disse: Sii generoso nei confronti dei tuoi figli, e primeggia nell insegnare loro il comportamento migliore. In un altro Hadith, Ibn Umar ha riferito che il Profeta (*) disse: Cosa lascia di meglio un genitore in eredità a suo figlio, se non una buona educazione? Come i figli crescono, sia il padre che la madre devono prendersi cura della loro educazione morale e religiosa, con l esempio e con l insegnamento del comportamento islamico. Ad esempio la preghiera in comune, guidata dal padre, seguita dalla lettura di versetti del Corano e di Hadith, diventa una sana consuetudine all interno di una famiglia, e quando i figli cresceranno, la porteranno certamente anche all interno della loro nuova famiglia. Il Corano, gli Hadith, la Sirah, ed altri testi islamici classici, non devono mancare in una casa islamica, perché servono ad approfondire la conoscenza della religione ed incoraggiano i giovani a realizzare l Islam, come forza trainante della loro vita. A Dio piacendo, i figli cresceranno per essere una fonte di gioia profonda e di conforto per i loro genitori. Viene ricordato in un Hadith, che lasciare dopo la morte dei figli retti che pregano per i loro genitori è una carità continua, che arreca benedizioni ai genitori anche dopo la morte. Questo è l Islam, i cui insegnamenti per la formazione, negli sposi e nei figli, del comportamento corretto nei riguardi di tutto il creato, dei vivi e dei morti, scorrono di generazione in generazione attraverso la famiglia islamica. Ed è anche in questa luce che si possono apprezzare i benefici di un matrimonio fatto e vissuto secondo la legge di Dio, e si può meglio comprendere l importanza che viene data al matrimonio nel contesto dell Islam. Nel concludere questo opuscolo sugli sposi nell Islam, chiedo ad Allah di perdonare gli errori che posso aver commesso, e prego che Egli lo accetti, nella Sua infinita Misericordia. La lode appartiene ad Allah, Signore dei mondi. Ramadan, 1416

Bibliografica ABDALATI Hammudah: Islam in focus (American Trust Publications). DOI Abdu-Rahman: Shari ah: The Islamic Law (Ta-Ha Publisher, London). BADAOUI Mujahed: Islam-Forma e Pincipi (Centro Islamico Italiano). AL-TURABI Hasan: Annisà-Le donne nell ordinamento islamico della società (Edizioni del Calamo, Milano). AL-QARADAWI Yusuf: Le licite et l illicite en Islam (Okad Editions, Paris). U.C.O.I.I.: Saggio di traduzione interpretativa del Santo Corano (Ed. Al Hikma, Imperia).