DISCIPLINARE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO URBANO.

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COMUNE DI TERNI Area Territorio e Sviluppo Direzione Manutenzioni - Patrimonio UFFICIO: Aree di Pregio Infrastrutture a rete Verde Pubblico Decoro Urbano Salute Pubblica Corso del Popolo 30-05100 Terni Tel. +39 0744.549.570 Fax +39 0744. 59.245 federico.nannurelli@comune.terni.it DISCIPLINARE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO URBANO. 1. FASCIA DI RISPETTO DEGLI ALBERI DA RISPETTARE DURANTE LA GESTIONE DEI CANTIERI EDILI. L ambiente urbano è notoriamente ostile agli alberi, a causa di numerosi fattori che ne delimitano le naturali capacità di difesa e le aspettative di vita, rendendoli estremamente soggetti a malattie e fisiopatie. Oltre alle difficili condizioni ambientali, un ruolo particolarmente negativo in questo senso è svolto dai cantieri edili, dai lavori di posa in opera e manutenzione, di pavimentazione delle strade, dagli scavi frequenti in prossimità dei filari alberati, dalla compattazione del suolo, dal rilascio di sostanze inquinanti, persino dagli interventi errati di manutenzione del verde (es. danni da potatura errata e danni da decespugliatore alle basi dei tronchi). Le cattive condizioni di crescita degli alberi e i danneggiamenti, oltre a limitare l efficienza e la funzionalità degli alberi sono spesso causa di diverse patologie e dell instabilità. Tali problemi possono anche manifestarsi di distanza di anni rispetto al momento in cui le ferite sono state inflitte, a causa del fatto che le patologie del legno possono avere un decorso molto lento. A volte, pertanto, come nel caso dei danni agli apparati radicali, i danni sono anche difficilmente diagnosticabili. Da ciò necessità l esigenza di disciplinare i vari lavori che interessano le aree verdi e le alberature in particolare, per salvaguardarne la sopravvivenza e garantire la pubblica incolumità. In particolare, a tale riguardo, occorre attivare una maggiore sensibilità nelle operazioni di scavo che vengono effettuate in ambito urbano e nelle vicinanze degli alberi, garantendo tecniche d intervento consapevoli e rispettose delle loro esigenze. Si deve procedere, pertanto, alla individuazione e alla definizione di un area di rispetto dell albero, intesa come l area minima necessaria per la sua corretta crescita che deve essere mantenuta libera e protetta dai danneggiamenti. Tale area deve variare in funzione della localizzazione dell albero (area verde, area pavimentata, strada, etc) e dello sviluppo raggiunto a maturità, sia dall apparato aereo, sia da quello radicale. In via generale viene individuata dalla circonferenza tracciata sul terreno, avente come centro il fusto dell albero, con raggio variabile da 2,5 a 3 metri per gli alberi di piccole dimensioni, fino a raggiungere 6-8 metri ed oltre per i soggetti a grande sviluppo.

Entro tale fascia di rispetto vanno adottati tutti gli accorgimenti necessari per evitare qualsiasi danneggiamento, ovvero qualsiasi attività che possa compromettere in modo diretto o indiretto la salute, lo sviluppo e la stabilità degli alberi. In presenza di un cantiere edile nell area di rispetto vanno vietati i depositi di materiale, abbassamenti o ricarichi del suolo, l esecuzione degli scavi, il transito dei mezzi meccanici (esclusi quelli deputati alla manutenzione del verde, purchè dotati di idonei pneumatici), il compattamento del suolo e la posa di pavimentazioni a caratteristiche impermeabili. Per ogni scavo da effettuare in vicinanza degli alberi deve essere sempre prescritta la presenza di un tecnico qualificato e di personale adeguatamente preparato, in grado di fornire l assistenza allo scopo di limitare i danni alle radici ed intervenire nel rispetto di eventuali norme fitosanitarie. Qualora per motivi di forza maggiore, gli scavi debbano essere eseguiti all interno dell area di rispetto di un albero, vanno prescritte valutazioni tecniche specialistiche, al fine di verificare comunque la compatibilità con la sua conservazione. In ogni caso vanno sempre valutate e prescritte tecniche di scavo non invasive, come ad esempio con l uso dello spingitubo, microtunneling, lance ad aria compressa, escavatori a suzione e simili. In ogni caso va prescritto che in caso di lesioni di lieve entità le ferite vanno immediatamente trattate, gli interventi sulle radici vanno valutate e protette dalla disidratazione. Prima di procedere alla chiusura degli scavi può essere prescritta la distribuzione di stimolatori della fertilità e di microorganismi utili a stabilire l equilibrio della rizosfera. In ogni caso per tutti gli interventi che debbono necessariamente essere eseguiti entro la fascia di rispetto dell albero il fine lavori deve essere sempre accompagnato da una relazione specialistica che indica tutte le tecniche e le cautele adottate, nonché tutte le misure che si sono rese necessarie a tutela della salute e della stabilità della pianta. 2. DISCIPLINA DI APPLICAZIONE DELLA INDENNITA DI CIVICO RISTORO DI 2^ CATEGORIA. Nel regolamento comunale approvato con D.C.C. nr. 43 del 6.2.2006 e successive modifiche ed integrazioni, all art. 7 venivano definite le modalità e i criteri per la determinazione delle indennità di civico ristoro nelle strade definite sensibili ai sensi dell art. 6. Veniva introdotta, pertanto, una indennità di civico ristoro di diverse categorie. Il Regolamento precisava che l indennità di 2^ categoria poteva essere destinata agli interventi di bonifica degli apparati radicali degli alberi e di sostituzione degli alberi danneggiati. Le autorizzazioni all apertura dei cantieri venivano subordinate al suo pagamento da parte del soggetto richiedente. Nell art. 7, comma 2 del Regolamento l indennità veniva determinata in funzione del disagio di 2^ categoria per il degrado dell apparato radicale e delle essenze arboree ed arbustive poste nell area interessata dai lavori, qualora i lavori di scavo o di realizzazione di infrastrutture aeree, interferiscono con le loro aree di sviluppo. L indennità di 2^ categoria non è stata mai imputata ai soggetti richiedenti, in quanto all art. 7, comma 3 del Regolamento, veniva precisato che dovevano essere individuate le classi omogenee

di essenze, indicando, per ogni classe, la distanza dalla base del fusto entro la quale non sono consentiti, di regola, i lavori di scavo. Doveva essere, inoltre, individuata per ogni classe, la distanza dalla base del fusto entro la quale non sono consentiti, di regola, lavori di scavo. Doveva esser individuata per ogni classe la distanza dalla base del fusto entro la quale è invece consentito, anche se esclusivamente in caso di assoluta necessità e secondo le prescrizioni impartite dal Comune di Terni. Doveva essere individuata, altresì, la distanza dell essenza entro la quale sono o non sono consentite interferenze aeree con gli impianti. Facendo riferimento all ipotesi in cui i lavori vengono effettuati entro le distanze di rispetto ed assumendo che sia dovuta, per ogni pianta interessata, una indennità il cui importo è differenziato in funzione del valore delle essenze arboree, il regolamento stabiliva che doveva essere indicata una indennità media determinata in relazione alle maggiori spese, derivanti dalla maggiore necessità di successivi interventi di monitoraggio, controllo e manutenzione, finalizzati a preservare la funzionalità vegetativa e la sicurezza delle piante, in conseguenza dell interferenza dei lavori con l area interessata dalle essenze. Nel rispetto dei suddetti criteri, il regolamento demandava alla Giunta Municipale la determinazione delle face di rispetto e le indennità medie, mediante l approvazione di una direttiva di gestione in materia. Sulla base di quanto sopra indicato dal citato art. 7 del regolamento, i criteri di determinazione dell indennità media debbono tener conto del valore delle essenze arboree. Per quanto sopra, si ritiene che si possa procedere a disciplinare la materia come segue: 1. FASCIA DI RISPETTO DEGLI ALBERI: a. 2,5 a 3 metri per gli alberi di piccole dimensioni; b. 6-8 metri ed oltre per i soggetti a grande sviluppo. Durante l attività istruttoria l Ufficio competente potrà valutare e motivare la possibilità di prescrivere, in ragione della tutela degli alberi, una fascia di rispetto maggiore. 2. INDENNITA DI CIVICO RISTORO: a. 4% del valore ornamentale delle piante, da determinare ed applicare nei titoli autorizzativi per l apertura di tutti i cantieri stradali dove sono presenti alberi. L indennità viene determinata per tutti i lavori che vengono realizzati al di fuori delle fasce di rispetto degli alberi e comunque entro una fascia di incidenza di 12 metri rispetto al suo fusto (si applica nelle strade sensibili di cui all art. 6 del regolamento comunale approvato con D.C.C. nr. 43/2006 s.m.i.); b. 10% del valore ornamentale delle piante, da determinare ed applicare nei titoli autorizzativi per l apertura di tutti i cantieri stradali dove sono presenti alberi. L indennità viene determinata per tutti i lavori che vengono realizzati, per cause di forza maggiore, entro la fascia di rispetto a (si applica nelle strade sensibili di cui all art. 6 del regolamento comunale approvato con D.C.C. nr. 43/2006 s.m.i.); c. 12% del valore ornamentale delle piante, da determinare ed applicare nei titoli autorizzativi per l apertura di tutti i cantieri stradali dove sono presenti alberi. L indennità viene determinata per tutti i lavori che vengono realizzati, per cause di forza maggiore, entro la fascia di rispetto b (si applica nelle strade sensibili di cui all art. 6 del regolamento comunale approvato con D.C.C. nr. 43/2006 s.m.i.); d. Nel caso verranno accertati danneggiamenti in fase di esecuzione o l intervento richiede l abbattimento di un albero sulle strade di cui all art. 6 del regolamento comunale approvato con D.C.C. nr. 43/2016 s.m.i., l indennità è pari al valore ornamentale della pianta interessata.

Per la stima del valore ornamentale delle piante, verrà utilizzato il c.d. metodo svizzero, di seguito riportato: Nel procedimento cosiddetto svizzero, oltre al prezzo base Pb (tab. 1), sono tre gli indici che concorrono a formare il valore ornamentale di un albero: -l indice di dimensione ID (tab. 2); -l indice di posizione IP (tab. 3); -l indice estetico e delle condizioni sanitarie IES (tab. 4). È previsto inoltre il caso in cui l albero da stimare non sia stato abbattuto, ma solo danneggiato, per cui viene proposto anche un quarto indice, ovvero l indice di riduzione per danni al legno e al cambio (IR) (tab. 5). I valori di ogni indice sono attribuiti all albero secondo i criteri esposti nelle tabelle 1, 2, 3, 4, e 5. Nella scelta dell appropriato indice di dimensione secondo la tabella 2, occorre fare attenzione al fatto che i procedimenti esprimono l indice in funzione della circonferenza dell albero e non in funzione del diametro. Il valore ornamentale complessivo si ottiene moltiplicando un decimo del prezzo di acquisto al vivaio di un albero di particolari dimensioni, come specificato dal metodo (il cosiddetto prezzo base Pb), per il valore dei tre primi indici: VC = Pb ID IP IES ( IR) dove: ID = Indice di dimensione; IP = Indice di posizione; IES = Indice estetico e delle condizioni sanitarie; IR = Indice di riduzione per danni al legno e al cambio (si applica solo nel caso di piante danneggiate, non abbattute). Indici Prezzo base (Pb) Valore base (Vb) Indice di dimensione (ID) Indice di posizione (IP) Indice estetico e delle condizioni sanitarie (IES) Indice di riduzione per danni al legno e al cambio (IR). Si applica solo quando il danno non è totale TABELLA NR. 1 -Indici Valore dei parametri e degli indici Procedimento svizzero Prezzo base: Latifoglie: 1/10 del prezzo di mercato di una pianta con circonferenza di 10-12 cm a 1 m dal suolo. Conifere: 1/10 del prezzo di mercato di una pianta alta 150-170 cm. Dipende dalla circonferenza del tronco a 1 m dal suolo, secondo relazioni lineari, differenti a seconda dell'intervallo di circonferenza (vedi tab 2.) Varia tra 2 e 10 passando dalle aree rurali ai centri cittadini (vedi tab.3) Varia tra 0.1 e 10 in funzione di: posizione rispetto alle altre piante (pianta isolata, in filare, in gruppo), vigore vegetativo, condizioni sanitarie (vedi tab.4) Percentuale di riduzione del valore compresa tra il 10% (per lesione del tronco fino al 10% della circonferenza) e il 100% (per lesioni oltre il 50%) (vedi tab. 5).

Tabella 2. Indice di dimensione (ID) Circonferenza (cm) Diametro Indice (cm) 30 10 01:00 40 13 01:04 50 16 02:00 60 19 02:08 70 22 03:08 80 26 05:00 90 29 06:04 100 32 08:00 110 35 09:05 120 38 11:00 130 41 12:05 Da 140 a 200 cm di circonferenza, l indice è pari ad 1/10 del valore in cm della circonferenza stessa, mentre da 210 cm in poi, l indice aumenta di 0,5 punti ogni 10 cm di circonferenza. Tabella 3. Indice di posizione (IP) Posizione Indice Al centro della città 10:00 In media periferia 08:00 In periferia 06:00 In parchi esterni 04:00 In zona rurale 02:00 Tabella 4 - Indice estetico e delle condizioni sanitarie (IES) Condizioni Indice Pianta sana, vigorosa, solitaria ed esemplare 10 Pianta sana, vigorosa, in filare 9 Pianta sana, vigorosa, in gruppo 8 Pianta sana, media vigoria, solitaria od esemplare 7 Pianta sana, media vigoria, in filare 6 Pianta sana, media vigoria, in gruppo 5 Pianta poco vigorosa, a fine ciclo vegetativo, in filare 3 Pianta poco vigorosa, a fine ciclo vegetativo o malformata, in gruppo o solitaria 2 Pianta senza vigore, malata 0,5 Pianta senza o con scarsissimo vigore 0,1

Tabella 5 - Indice di riduzione per danni al legno e al cambio (IR) Dimensione delle lesioni rispetto alla circonferenza (%) Riduzione % del valore dell albero Fino a 10-10 Fino a 20-20 Fino a 25-25 Fino a 30-35 Fino a 35-50 Fino a 40-60 Fino a 45-80 Fino a 50-90 3. MISURE DI REIMPIANTO COMPENSATIVO PER L ABBATTIMENTO DI SPECIE ARBOREE PROTETTE AI SENSI DELLA L.R. 28/2001 E DEL REGOLAMENTO REGIONALE DI ATTUAZIONE N. 7/2012 PER ASSICURARE IL MONITORAGGIO E IL COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI E GARANTIRE UN EQUILIBRATO BILANCIO ARBOREO URBANO. Per tutti gli interventi effettuati da soggetti privati che necessitano dell abbattimento di specie arboree protette in ambito urbano ai sensi della L.R. 18.11.2001, n. 28, nelle autorizzazioni rilasciate dal Comune di Terni va prescritto un reimpianto compensativo di almeno due esemplari di alberi per ogni soggetto che verrà abbattuto, utilizzando uno delle specie elencate nell allegato U del Regolamento Regionale 17.12.2002, n. 7 e quelle prescritte dal Comune di Terni. I soggetti interessati possono procedere al reimpianto compensativo in una area indicata nell istanza di abbattimento. Nel caso in cui non verrà indicato il sito privato di reimpianto compensativo, il Comune di Terni potrà prescrivere il rimpianto su area pubblica. Per adottare un criterio di reimpianto omogeneo secondo una progettazione e una programmazione adeguata, il Comune di Terni potrà prescrivere la monetizzazione del reimpianto compensativo. In questo caso verrà applicato il valore di mercato medio dell essenza arborea (utilizzando il preziario regionale o di assoverde, in mancanza mediante indagine di mercato). Nel caso di abbattimento di alberi senza autorizzazione oltre la sanzione amministrativa, il reimpianto avverrà a cura del Comune di Terni applicando al trasgressore un indennizzo monetario pari al valore ornamentale della pianta stimata con il metodo svizzero, così come riportato nel precedente cap. 2.