60 Congresso Nazionale Ingegneri Venezia 2015 Relazione del Vice Presidente Vicario Fabio Bonfà
PREMESSA Autorità, Presidenti, Colleghi, Ospiti, un cordiale benvenuto e un sentito ringraziamento, un ringraziamento particolare ai relatori delle tavole rotonde, al sottosegretario del Ministero dell'ambiente, Barbara Degani,...... Nel 60 Congresso Nazionale, Venezia 2015 in continuità con i congressi e le assemblee nazionali degli ultimi anni, vogliamo ribadire al Parlamento, al Governo, al paese, CHE PER FAR RIPARTIRE L'ECONOMIA E FAR CRESCERE IL PAESE, 2
SERVE INVESTIRE NELL'INGEGNERIA Gli ingegneri mettono al centro del loro 60 Congresso Nazionale le priorità del paese, nessuna difesa corporativa quindi, ma la volontà di contribuire allo sviluppo ed alla crescita del paese. CRISI ECONOMICA Conosciamo i problemi che ci affliggono: Elevato debito pubblico: 2135 miliardi il debito pubblico nel 2014, 3
1616 miliardi il PIL, 132 % il rapporto debito PIL. 76 miliardi gli interessi su debito pubblico pagati nel 2014. Eccessiva tassazione: La tassazione effettiva che supera il 50%, record tra le economie avanzate, più 10 punti rispetto alla Gran Bretagna, più 18 rispetto alla Spagna. 698 Miliardi di tasse e contributi pagati dai cittadini italiani nel 2014. 4
Oppressione burocratica: Troppe sono le autorizzazioni e i permessi necessari per avviare un attività, costruire un edificio, ingrandire uno stabilimento, mettere sul mercato un nuovo prodotto, registrare un brevetto. Troppo lunghi i tempi per riscuotere un credito, far rispettare un contratto, dirimere una controversia. Cittadini, imprese e professionisti sono prigionieri della burocrazia. Inefficienza della Giustizia: 7 anni per una sentenza in una causa civile, 5 milioni e mezzo di processi pendenti, 17 modifiche del codice di procedura civile negli ultimi anni, 5
E non è una questione di risorse. I costi della giustizia italiana sono infatti confrontabili con quelli degli altri paesi. Per una sentenza di 1^ grado servono in Italia 564 giorni contro i 107 in Giappone, 5 volte di più. I dati drammatici sull'occupazione. disoccupazione complessiva: il 12,7% disoccupazione giovanile: il 44,2% Pensiamo però che il paese abbia immense risorse che vanno adeguatamente sfruttate. Un grandissimo patrimonio culturale e paesaggistico. Innumerevoli eccellenze in campo scientifico, tecnologico ed artistico. 6
Capacità tecniche e professionali apprezzate in tutto il mondo. Da qui dobbiamo ripartire. CREDIAMO CHE CREARE NUOVI POSTI DI LAVORO SIA LA VERA PRIORITÀ. LA PRIORITA' DELLE PRIORITA'. Di qui il titolo del 60 congresso: "INGEGNERIA. VALORE LAVORO" IL PAESE HA BISOGNO DI TORNARE AD INVESTIRE. E' sufficiente dire che tra il 2008 ed il 2014 il valore della spesa degli investimenti è diminuiti di più del 20% (23%). 7
Il settore che ha maggiormente sofferto è quello delle costruzioni: 500.000 i posti di lavori persi, 10.000 le imprese che hanno chiuso. Nel periodo compreso tra il 2008 ed il 2014 ha subito una flessione del 28%. Si tratta di cifre enormi che danno il senso del radicale mutamento degli scenari nei quali operiamo. Si può dire che in questi ultimi 7 anni di crisi vi sono stati mancanti investimenti per più di 250 miliardi. Una perdita che ha generato: una drastica riduzione dei redditi ed una drammatica diminuzione dei livelli occupazionali. Un Paese che non investe è un Paese che non ha futuro; 8
occorre per questo invertire la rotta attraverso un ritorno ad una politica di investimenti pubblici e privati. Sembra un paradosso ma il primo investitore privato deve essere lo Stato. Perché possano riprendere gli investimenti privati, serve infatti che lo Stato investa: nella riduzione della burocrazia nella riduzione delle tasse, nella semplificazione legislativa; nel garantire una giustizia certa e celere. In sintesi serve mettere in atto una politica volta ad incentivare ed attrarre gli investimenti privati. 9
COSA BISOGNA FARE? RIDURRE LA BUROCRAZIA, SEMPLIFICARE LE PROCEDURE, AMMODERNARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, QUESTE LE COSA DA FARE. Per favorire lo sviluppo serve costruire un ambiente favorevole alla nascita e alla crescita delle attività imprenditoriali. Un principio contraddetto da una serie di ostacoli e vincoli burocratici i cui effetti si riflettono negativamente sul contesto sociale. Un aumento dell efficienza della Pubblica Amministrazione ed una riduzione delle burocrazia genererebbe un risparmio per le aziende ed il sistema 10
paese. Le stime quantificano questo risparmio in 15 miliardi di euro. Una burocrazia complessa e inefficiente non solo genera costi ma favorisce anche fenomeni di corruzione un fattore che penalizza dal punto di vista economico e nega il principio della libera concorrenza. La Corte dei Conti stima che il prezzo che l'italia paga alla corruzione è enorme: 60 miliardi di euro. Pensiamo, speriamo, un valore sovrastimato. Ma anche fosse la metà, sarebbe una cifra enorme. Io come ingegnere, come veneto, mi sono sentito umiliato quando alcuni professionisti, imprenditori e politici hanno trasformato un'importante opera di ingegneria, il Mose, in malaffare. Serve meno burocrazia e più ingegneria. 11
Servono meno norme e più chiare. Meno controlli formali e più controlli sostanziali. Serve cambiare profondamente la "cultura burocratica del paese". Guardiamo le opere pubbliche: Il dato che emerge dalle ricerche è l'eccessiva lunghezza dei tempi di esecuzione. 4 anni e mezzo il tempo medio. Questo dato cresce al crescere dell'importo dell'opera: per opere di importo superiore ai 100 milioni, il tempo di esecuzione medio è di 14,6 anni. I tempi necessari per le diverse fasi di progettazione incidono per circa il 45% del tempo necessario per realizzare l'opera e sono pesantemente condizionati dai tempi di "attraversamento", i tempi 12
amministrativi delle fasi intermedie della progettazione. Questo genera, non solo l'allungamento dei tempi e l'aumento e dei costi, ma centinaia di opere incompiute. 570 quelle censite la maggior parte delle quali attualmente inutilizzabili. Emblematico il caso delle Grandi opere previste nella "Legge obbiettivo del 2001": di 285 miliardi di opere inserite nel programma, ne sono state ultimate solo per 24 miliardi, meno del 10% del totale. A fronte di quanto avviene in altri paesi del mondo. Raddoppio del Canale di Suez: 13
1 anno per l'esecuzione dei lavori, ne erano previsti 3, 14 miliardi di euro investiti, prospettive di raddoppio del fatturato con creazione di 1 milione di posti di lavoro nei prossimi 15 anni. Serve una pubblica amministrazione efficiente e moderna, questo può avvenire solo se i dipendenti verranno motivati e coinvolti. Se gli ingegneri che lavorano nella pubblica amministrazine vedranno valorizzate le loro professionalità e le loro competenze. LEGGI INCOMPRENSIBILI CHIEDIAMO NORME CHIARE E APPLICABILI, CHE CI PERMETTANO DI OPERARE 14
"L'incertezza e il caos delle norme compromettono una giustizia equa, efficiente e celere. C'è una sovrabbondanza di testi normativi disorganici e in continua modificazione. L'accavallarsi delle varie disposizioni non favorisce la chiarezza. La qualità delle leggi è peggiorata: certi testi sono talvolta incomprensibili" Sono affermazioni di Valerio Onida, ex Presidente della Corte Costituzionale sul Corriere della Sera del 29/08/2015 Come ogni anno vi leggo uno dei tanti esempi di leggi incomprensibili. Comma dell articolo 1 di un decreto milleproroghe del governo: «5-ter. È ulteriormente prorogato al 31 15
ottobre 2010 il termine di cui al primo periodo del comma 8-quinquies dell articolo 6 del decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2007, n. 17, come da ultimo prorogato al 31 dicembre 2009 dall articolo 47-bis del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31». Chiediamo leggi chiare ed applicabili per poter operare. Chiediamo al legislatore di affrontare il tema dei limiti delle competenze professionali. C'è un giornaliero tentativo di erodere le competenze degli ingegneri. 16
I limiti delle competenze professionali dovrebbero essere definiti garantendo il cittadino e la collettività su temi delicati e vitali come la sicurezza e la salute. RIDUZIONE DELLA TASSAZIONE Serve ridurre le tasse ma anche semplificare le procedure per pagarle. L'articolazione e la complessità delle tasse stesse costituiscono un ulteriore "tassa" a carico del contribuente. Si calcola che in un anno in media un impresa impiega 269 ore, 33,6 giorni di lavoro per effettuare i pagamenti di tasse e tributi. Addizionali, imposte, ritenute, tributi: 17
più di 100 le imposte e tasse che gravano sui cittadini. LE CENTO TASSE 1 Addizionale comunale sui diritti d'imbarco di passeggeri sulle aeromobili 2 Addizionale comunale sull'irpef 3 Addizionale erariale tassa automobilistica per auto di potenza sup 185 kw 4 Addizionale IRES imprese settore energetico 5 Addizionale provinciale all'accisa su energia elettrica 6 Addizionale regionale all'accisa sul gas naturale 7 Addizionale regionale sull'irpef 8 Bollo auto 9 Canoni su telecomunicazioni e Rai Tv 10 Cedolare secca sugli affitti 18
11 Concessioni governative 12 Contributi concessioni edilizie 13 Contributi consortili 14 Contributo al SSN sui premi RC auto 15 Contributo di perequazione pensioni elevate (1) 16 Contributo solidarietà sui redditi elevati (2) 17 Contributo unificato di iscrizione a ruolo (3) 18 Contributo unificato processo tributario 19 Diritti catastali 20 Diritti delle Camere di commercio 21 Diritti di magazzinaggio 22 Diritti erariali su pubblici spettacoli 23 Diritti per contrassegni apposti alle merci 24 Imposta catastale 25 Imposta di bollo 26 Imposta di bollo sui capitali all'estero 19
27 Imposta di bollo sulla secretazione dei capitali scudati 28 Imposta di registro e sostitutiva 29 Imposta di scopo 30 Imposta di soggiorno 31 Imposta erariale sui aeromobili privati 32 Imposta erariale sui voli passeggeri aerotaxi 33 Imposta ipotecaria 34 Imposta municipale propria (Imu) 35 Imposta per l'adeguamento dei principi contabili (Ias) 36 Imposta plusvalenze cessioni azioni (capital gain) 37 Imposta provinciale di trascrizione 38 Imposta regionale sulla benzina per autotrazione 39 Imposta regionale sulle attività produttive (Irap) 20
40 Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili 41 Imposta sulla sigaretta elettronica (4) 42 Imposta sostitutiva contribuenti minimi e regime vantaggio 43 Imposta sostitutiva sui premi e vincite 44 Imposta su consumi carbone 45 Imposta su immobili all'estero 46 Imposta sugli oli minerali e derivati 47 Imposta sugli spiriti non inteso come principio immateriale contrapposto al corpo e alla materia, almeno spero. 48 Imposta sui gas incondensabili 49 Imposta sui giuochi, abilità e concorsi pronostici 50 Imposta sui tabacchi 21
51 Imposta sul gas metano 52 Imposta sul gioco del Totocalcio e dell' Enalotto 53 Imposta sul gioco Totip e sulle scommesse Unire 54 Imposta sul lotto e le lotterie 55 Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) 56 Imposta sul valore aggiunto (Iva) 57 Imposta sulla birra 58 Imposta sulle assicurazioni 59 Imposta sulle assicurazioni Rc auto 60 Imposta sulle concessioni statali dei beni del demanio e patrimonio indisponibile 61 Imposta sulle patenti 62 Imposta sulle riserve matematiche di assicurazione 63 Imposta sulle transazioni finanziarie (Tobin Tax) 64 Imposta sull'energia elettrica 22
65 Imposte giochi abilità e concorsi pronostici 66 Imposte comunali sulla pubblicità e sulle affissioni 67 Imposte sostitutive su risparmio gestito 68 Imposte su assicurazione vita e previdenza complementare 69 Imposte sul reddito delle società (Ires) 70 Imposte sulle successioni e donazioni 71 Maggiorazione IRES Società di comodo 72 Maggiorazione TARES 73 Nuova imposta sostitutiva rivalutazione beni aziendali 74 Proventi dei Casinò 75 Ritenuta acconto (Tfr) 76 Ritenute sugli interessi e su altri redditi da capitale 77 Ritenute sugli utili distribuiti dalle società 78 Sovraimposta di confine su gas incondensabili (5) 23
79 Sovraimposta di confine su gas metano (6) 80 Sovraimposta di confine sugli spiriti 81 Sovraimposta di confine sui fiammiferi 82 Sovraimposta di confine sui sacchetti di plastica non biodegradabili 83 Sovraimposta di confine sulla birra 84 Sovrimposta di confine sugli oli minerali 85 Tassa annuale sulla numerazione e bollatura di libri e registri contabili 86 Tassa annuale unità da diporto 87 Tassa di ancoraggio nei porti, rade o spiagge dello Stato 88 Tassa emissione di anidride solforosa e di ossidi di azoto 89 Tassa occupazione di spazi e aree pubbliche TOSAP (comunale) 24
90 Tassa portuale sulle merci imbarcate e sbarcate nei porti, rade o spiagge dello Stato 91 Tassa regionale di abilitazione all'esercizio professionale 92 Tassa regionale di occupazione di spazi e aree pubbliche regionali 93 Tassa regionale per il diritto allo studio universitario 94 Tassa smaltimento rifiuti (TIA, TARSU, TARES) 95 Tassa sulle concessioni regionali 96 Tassazione addizionale stock option settore finanziario 97 Tasse e contributi universitari 98 Tasse scolastiche (iscrizione, frequenza, tassa esame, tassa diploma) 25
99 Tributo provinciale per la tutela ambientale 100 Tributo speciale discarica SERVE MODERNIZZAZIONE IL PAESE SERVE INVESTIRE NELL'AGENDA DIGITALE Cittadinanza digitale, pagamenti telematici delle Pubbliche Amministrazioni Centrali e periferiche, marche da bollo online, prenotazione delle prestazioni sanitarie per via telematica, accesso ai referti online o in farmacia: sono solo alcuni degli strumenti di modernizzazione del paese. Serve investire nel digitale nel settore turistico e nel settore Sanitario. 26
Tutto ciò porterebbe un notevole impulso all'economia, un miglioramento dei servizi, con la creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Questi alcuni dei settori digitali, nei quali attraverso la competenza e la capacità innovativa degli ingegneri, lo stato, le imprese italiane ed i professionisti italiani possono fare il necessario salto di qualità. Investire nel digitale fa crescere il paese e crea qualificati posti di lavoro. Servono investimenti pubblici: sulla messa in sicurezza sismica; sulla messa in sicurezza idraulica; sulla creazione di adeguate infrastrutture; nella modernizzazione del paese. 27
PREVENZIONE SISMICA Più del 50% del territorio nazionale è a elevato rischio sismico, quasi sei milioni e mezzo di edifici, più di 24 milioni di cittadini. Per la messa in sicurezza gli edifici nelle zone a maggior rischio sismico. Servono 90 miliardi di euro. Serve incentivare gli interventi privati e finanziare quelli pubblici. Serve intervenire nell'edilizia pubblica, in particolare in quella scolastica. 9 milioni di persone interessate (insegnati, alunni e personale). Su 40.000 edifici scolastici, più della metà non sono a norma dal punto di vista della protezione sismica, meno del 10% è stato verificato. 28
PREVENZONE IDRAULICA Non meno importante è la protezione idraulica: si verificano in media 7 eventi disastrosi all anno connessi a frane ed alluvioni che producono morti e ingenti danni. Con miliardi all'anno. Ricordiamo i soli casi più recenti a Piacenza (settembre 2015-2 morti), Cosenza (agosto 2015) Peschici (2014-2 morti) Refrontolo (2014-4 morti), Senigallia e Chiaravalle (2014-3 morti), solo per citare i più recenti, ma la storia d Italia è purtroppo costellata di episodi analoghi. La criticità interessa una popolazione di quasi sei milioni di cittadini e un milione e mezzo di edifici. I dati dicono che per la messa in sicurezza dell'intero territorio nazionale servono 40 miliardi di euro. 29
Dati che confermano che bisogna investire in prevenzione. Come categoria abbiamo accolto positivamente il recente provvedimento del Governo con cui è stato stanziato un miliardo e 200 milioni, di cui il 50% immediatamente spendibili, per affrontare le priorità. Un provvedimento importante, ma che da solo non basta. Servono, Sottosegretario, maggiori risorse. Serve in un piano pluriennale di prevenzione idraulica e sismica. Questi investimenti, portano ad un duplice effetto positivo: 30
la messa in sicurezza del paese con conseguente riduzione dei costi materiali e sociali dovuti agli eventi calamitosi; l'aumento della occupazione, in generale e quella giovanile in particolare. Serve modernizzare il paese ed investire. Investire nei giovani, le cui competenze non mancano. Lo dimostrano l'apprezzamento dei tutor americani nelle borse di studio promosse in questi anni dal Consiglio Nazionale, la Scuola di Formazione e gli Ordini territoriali. Purtroppo, però, molti giovani laureati, più del 7%, per vedere riconosciute e valorizzate le proprie professionalità devono emigrare. Un patrimonio di professionalità e competenze che il sistema paese perde. 31
INFRASTRUTTURE MATERIALI ED IMMATERIALI Serve investire nella riqualificazione delle città. Le infrastrutture sono elementi essenziali per la competitività e lo sviluppo, e hanno un enorme ricaduta sul sistema economico e sociale del paese. Si calcola che l inadeguatezza e inefficienza producano un costo per il sistema paese di 30 miliardi di euro anno. La rete infrastrutturale italiana (strade, ferrovie, porti ed aeroporti), è inadeguata al sistema paese e ne penalizza la crescita. La sfida della gestione efficace della città e del territorio è una sfida prioritaria nella quale noi 32
ingegneri possiamo e dobbiamo dare il nostro contributo. ENERGIA, SVILUPPO E SOSTENIBILITA Un altro tema centrale è quello dell energia. E' fondamentale puntare sulla riduzione degli sprechi energetici, rinnovando il patrimonio edilizio italiano, in larga parte datato e va rigenerato. Serve individuare strategie di lungo termine in grado di coniugare lo sviluppo economico con il rispetto per l ambiente: la sostenibilità è elemento imprescindibile per un corretto rilancio del tessuto produttivo italiano. 33
GRANDI APPALTI Al fine di rilanciare l'economia del paese è necessario rivedere anche il sistema di affidamento degli appalti: poche grandi imprese affidatarie dei lavori fanno la parte del leone e numerosissime medie e piccole imprese sono in sofferenza. Ad un "gigantismo" degli affidamenti delle grandi opere fa da contraltare un "nanismo" dei sub appalti la cui modalità ha dato esiti complessivamente negativi. Scarsità di controlli sulla qualità dei manufatti, tempi di realizzazione lunghi, lievitazione dei costi sono solo alcuni dei riflessi negativi dei metodi di affidamento degli appalti delle grandi opere. 34
Serve semplificare il Codice degli Appalti, lo sostiene anche il Ministro delle Infrastrutture Delrio CONCLUSIONI La categoria, gli ordini territoriali ed il Consiglio Nazionale, chiedono al Parlamento ed al Governo di investire: 1.nella prevenzione sismica e idraulica; 2.nella salvaguardia dell ambiente; 3.nella creazione di infrastrutture adeguate; 4.nella riqualificazione delle città; 5.nella riduzione della burocrazia; 6.nelle semplificazioni. 7.nella modernizzazione dell amministrazione pubblica; 35
Investimenti materiali ed immateriali, misure chock che riducano drasticamente il costo del lavoro: solo così si potrà avviare il rilancio del paese dandogli competitività ed efficienza. Condividiamo quanto ci ha detto ieri il Ministro Delrio nel suo messaggio, quel suo ribadire che i progetti si fanno insieme, il suo insistere sulla collaborazione fattiva delle intelligenze. Condividiamo, quindi, quello che non potrà, né dovrà, essere semplicemente uno slogan, ma un invito da tradurre quotidianamente: Far ripartire il Paese Insieme, ricostruire la fiducia Insieme, riscrivere le regole Insieme. Questo è il progetto di sviluppo e di crescita proposto dagli Ingegneri Italiani. Grazie e buon lavoro a tutti. 36