CIRCOLARE N. 172 PERUGIA 12 novembre 2015



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Istituto di Istruzione Superiore Cavour Marconi Pascal Sede centrale: loc. Piscille, Via Assisana 40/d 06154 - PERUGIA Tel. 0755838322 Fax 07532371 Sede coordinata loc. Olmo, Via Trasimeno Ovest PG Tel. 0755171441 Sede coordinata Via Pievaiola 140 PG Tel. 0755001598 Email: ipsiapg@tin.it - www.ipsiapg.it CIRCOLARE N. 172 PERUGIA 12 novembre 2015 A tutti i docenti A tutto il personale ATA A tutti gli allievi Tutte le sedi Oggetto:pediculosi Vi voglio informare che a scuola sono stati riscontrati dei casi di pediculosi e pertanto chiedo la vostra collaborazione per evitare che l infestazione si diffonda. Di seguito sono riportate alcune indicazioni dell ASL per evitare che l infestazione si diffonda. Si confida nella massima collaborazione. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Ing. Giuseppe Materia

Alcune informazioni sulla pediculosi La pediculosi è un'infestazione molto comune provocata dai pidocchi, piccoli parassiti di colore biancogrigiastro che vivono solo sull'uomo e ne succhiano il sangue. Sono di dimensioni ridotte (da uno a tre millimetri) e depongono le uova attaccandole al fusto dei capelli o dei peli, sui quali si muovono facilmente grazie agli uncini posti sulle zampe. Ci sono tre diverse specie di pidocchi: quello della testa (Pediculus capitis), quello del corpo (Pediculus humanus) quello del pube (Phthirus pubis). Il primo è di gran lunga il più diffuso ed è quasi indistinguibile da quello del corpo, ormai piuttosto raro. CONTAGIO Contrariamente a quanto si tende a credere, i pidocchi "non saltano" da una testa all'altra. Il contagio avviene fra persona e persona, sia per contatto diretto, che attraverso lo scambio di effetti personali quali: pettini, spazzole, fermagli, sciarpe, cappelli, asciugamani, cuscini, biancheria da letto ecc. Altro pregiudizio è credere che i pidocchi infestino solo le persone sporche. Qualsiasi individuo può essere infestato, indipendentemente dalla sua igiene. Quando c è un caso in famiglia tutti si dovrebbero controllare a vicenda. Le infestazioni sono frequenti sia nei Paesi ricchi che in quelli in via di sviluppo e quindi NON c'è una correlazione stretta tra l'igiene personale, lo stato di pulizia degli ambienti casalinghi e la diffusione dei parassiti. La trasmissione avviene per: contatto diretto con persone già infestate scambio di indumenti o effetti personali, come cuscini, cappelli, sciarpe o pettini. I pidocchi, al di fuori del corpo umano, NON possono vivere a lungo. I più colpiti dalla pediculosi sono i bambini in età prescolare e scolare (3-11 anni) e le loro famiglie, perché hanno più occasioni per contatti stretti. Le bambine sono più colpite dei maschi. Gli stadi dello sviluppo del parassita sono i seguenti: L'insetto adulto femmina è più grande del maschio; la femmina del pidocchio del capo depone circa 5 uova al giorno, che maturano e si schiudono in 7 giorni, alla temperatura ottimale di 32 C. Nel corso di un mese, le varie specie possono deporre sull'ospite dalle 80 alle 300 uova. Le uova sono attaccate alla radice del capello con una loro colla naturale, difficilissima da sciogliere, sono opalescenti, lunghe circa 1 mm e di forma allungata.

Un'accurata ispezione del cuoio capelluto è sufficiente per scoprire l'infestazione. Le più facili da individuare sono le lendini, che solitamente si ritrovano attaccate ai capelli della nuca e a quelli intorno alle orecchie. Le lendini si differenziano dalla forfora in quanto non si staccano dal capello quando lo si fa scorrere tra le dita, essendo tenacemente attaccate ad esso. La forfora, al contrario, è facilmente asportabile. Le lendini, che rimangono attaccate ai capelli, seguono la crescita di questi ultimi salendo verso la superficie. Misurando la distanza che separa le lendini dal cuoio capelluto, si può calcolare approssimativamente da quanto tempo è in corso l'infestazione, dato che i capelli umani crescono circa 1 cm al mese. Anche se non c è una stretta correlazione tra lunghezza dei capelli e infestazione dei pidocchi, i capelli corti facilitano il trattamento della pediculosi. SINTOMI L'infestazione si manifesta con irritazione e intenso prurito nella zona interessata dall infezione (in particolare nuca e zone intorno alle orecchie). PREVENZIONE In genere la prevenzione della pediculosi viene fatta insegnando le corrette pratiche igieniche, suggerendo di evitare la condivisione di pettini, spazzole, cappelli, sciarpe e indumenti. L'igiene personale, compreso il regolare cambio degli indumenti, previene e combatte dunque l'infestazione da pidocchi, anche perché la gran parte delle infestazioni nel nostro Paese si presentano come casi singoli o relativi a piccoli gruppi di persone. Come misura preventiva e per evitare la diffusione del contagio si raccomanda alle famiglie, oltre alla normale igiene personale del bambino, un controllo frequente, almeno settimanale, dei capelli, che dovrebbe diventare giornaliero nel caso di infezioni presenti ad esempio nella classe frequentata dal bambino. TERAPIA E' importante sottolineare che i prodotti contro la pediculosi vanno utilizzati per il trattamento dell'infestazione da pidocchi e NON per prevenirla. Quando l'infezione viene accertata, si impone il ricorso a prodotti insetticidi. In commercio esistono molti prodotti formulati come polveri aspergibili, shampoo, lozioni o spray. I principi attivi più utilizzati sono l'estratto di piretro o piretroidi di sintesi come la tretrametrina. Il pettine a denti fitti è un altro mezzo essenziale per eliminare le uova e i pidocchi uccisi dall'insetticida. In genere è necessaria una seconda applicazione di insetticida 7-10 giorni dopo la prima, per uccidere i pidocchi nati dalle uova schiuse dopo il primo trattamento. I prodotti da utilizzare sono gli stessi per le diverse specie di pidocchi: sarà il medico a decidere la posologia e le modalità di utilizzo. Ogni disinfestazione di tipo ambientale è da considerarsi inutile. Non esistono prodotti repellenti in grado di impedire al pidocchio di infestare una persona. È quindi inutile usare questi prodotti prima dell infestazione. I prodotti più utilizzati sono: Permetrina

Piretrine naturali Malathion Prodotti a base di estratti vegetali La permetrina (es. NIX) risulta il prodotto più efficace contro i pidocchi. Si tratta di un piretroide sintetico che uccide sia i pidocchi che le uova, che si mantiene a lungo dopo l'applicazione e che rende in genere sufficiente un solo trattamento. L'emulsione all'1% si può impiegare in tutti i tipi di pediculosi, applicando sui capelli puliti e sulla pelle un sottile strato di prodotto da lasciare agire per 10 minuti e da rimuovere con abbondante risciacquo. La permetrina è ben tollerata, anche se sono possibili reazioni cutanee locali; è sconsigliato l'uso di questo prodotto sotto i 6 mesi di età. Piretrine naturali, (es Milice) controindicate negli allergici al crisantemo, sebbene le moderne tecniche di estrazione minimizzino questa possibilità. Sono disponibili solo sottoforma di shampoo e di mousse. Non uccidono però tutte le uova e, per tale ragione, dopo 7-10 giorni è consigliabile ripetere l'applicazione. Va evitato il contatto con gli occhi. Il malathion (Aftir gel), è un antiparassitario organofosforico rapidamente attivo contro pidocchi e lendini che è da considerare un trattamento di seconda scelta, da utilizzare solo nei casi in cui si sospetta una resistenza alla permetrina o alle piretrine. Il gel allo 0,5% deve essere spalmato in modo uniforme sui capelli asciutti e sulla pelle sottostante e lasciato in sede per almeno 10 minuti; successivamente va asportato con un accurato lavaggio. Nella maggior parte dei casi non è necessario ripetere l'applicazione. In altri casi ripetere il trattamento dopo 8 giorni. Prodotti a base vegetale Sono prodotti non pesticidi, (Es. Paranix, PidoK.O., Liceko) la loro formulazione contiene olio essenziale di anice, olio di Ylang-ylang, estratto di noce di cocco e alcool isopropilico, che li rendono dei prodotto del tutto naturali. La loro efficacia è comprovata da test eseguiti in laboratorio su soggetti affetti da pediculosi. Non presenta effetti collaterali. Il pidocchio non può sviluppare resistenza nei loro confronti perché agiscono con un meccanismo fisico, ostruendo le vie respiratorie del pidocchio e provocandone la morte immediata per soffocamento. COME PROCEDERE 1. Un primo trattamento con i prodotti a base di estratti vegetali (eseguendo l applicazione come da istruzioni) 2. In caso di fallimento procedere con NIX o MILICE (seguendo le avvertenze e quindi procedendo con la prima applicazione e successivamente la seconda a distanza di circa una settimana).

3. In caso di ulteriore fallimento procedere ad un terzo trattamento con il prodotto, tra i due sopra, non utilizzato nel primo trattamento. 4. Solo nel caso in cui dovesse rendersi necessario un ulteriore trattamento si passi al Malathion (Aftir Gel). Dopo il trattamento i capelli devono essere lavati e pettinati con un pettine a denti fitti, possibilmente in acciaio (i pettini in plastica tendono a deformarsi facilmente) per asportare le uova e i pidocchi morti. La rasatura non è in genere necessaria. COSA FARE I genitori Avuto il sospetto che il bambino potrebbe essere stato infestato da pidocchi effettuare un'accurata ispezione del capo, magari con l'aiuto di una lente d'ingrandimento in un ambiente intensamente illuminato, per individuare e rimuovere manualmente pidocchi e uova; recarsi dal proprio medico (pediatra o medico di medicina generale) che effettuerà la diagnosi e darà indicazioni sul corretto trattamento. Una volta fatta diagnosi di pediculosi il medico effettuerà la denuncia di malattia infettiva. trattare i capelli con un prodotto antiparassitario specifico dopo il trattamento, usare un pettine possibilmente in acciaio a denti molto fitti (i pettini in plastica tendono facilmente a deformarsi), per rimuovere le uova, pettinando accuratamente ciocca per ciocca partendo dalla radice del capello, oppure cercare di sfilarle manualmente; l'eliminazione delle uova è facilitata se si bagna il pettine o meglio la capigliatura con una soluzione al 50% in acqua di aceto, in grado di diminuire l'adesione delle uova al capello; disinfettare le lenzuola e gli abiti, che vanno lavati in acqua a 60 C o a secco (in particolare i cappelli), oppure lasciare gli abiti all'aria aperta per 48 ore (i pidocchi non sopravvivono a lungo lontani dal cuoio capelluto). Il bambino potrà ritornare a scuola non prima di 24 ore dall'effettuazione del trattamento. Eventualmente, se l'infestazione è ancora presente, effettuare un secondo trattamento dopo 7-8 giorni. La scuola Il personale docente che sospetta che il bambino presenta dei sintomi (prurito intenso) che possono far sospettare una pediculosi, avvisa i genitori consigliando di far visitare il bambino dal proprio medico. Ricorda ai genitori che se viene effettuata una diagnosi di pediculosi il bambino non potrà ritornare a scuola non prima che siano trascorse almeno 24 ore dal trattamento. Nel caso in cui sono presenti diversi casi (che non sono stati denunciati) il Dirigente Scolastico può contattare il Responsabile del Centro di Salute n. 3 per concordare eventuali ulteriori azioni da intraprendere. Resp.le Centro di Salute n. 3 Dr. Alfredo Notargiacomo