IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI, DALL ORIGINE AI GIORNI



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Transcript:

417 www.freefoundation.com i dossier IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI, DALL ORIGINE AI GIORNI NOSTRI 25 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta

INDICE 2 Il finanziamento dei partiti in Italia L introduzione del contributo pubblico Il referendum abrogativo La riforma del 2012 Il finanziamento ai partiti politici europei Il documento dei saggi Progetti di legge presentati nella XVII legislatura

IL FINANZIAMENTO DEI PARTITI IN ITALIA 3 In Italia il sistema dei partiti può contare su due principali fonti di finanziamento: i contributi da parte dello Stato, direttamente erogati ai partiti e movimenti politici; i finanziamenti di privati ai partiti, movimenti e singoli esponenti politici, nei modi e limiti fissati dalla legge; Sono inoltre previsti contributi statali agli organi ufficiali di informazione dei partiti (giornali e radio), agevolazioni fiscali per le erogazioni di privati ed esenzione delle imposte per i trasferimenti ai partiti e per la registrazione degli statuti.

L INTRODUZIONE DEL CONTRIBUTO PUBBLICO 4 Il contributo pubblico a favore dei partiti o movimenti politici venne introdotto per la prima volta dalla Legge 2 maggio 1974 n. 195 nella quale era previsto: un contributo statale per il funzionamento ordinario dei partiti; un contributo a titolo di rimborso per le spese elettorali per le elezioni regionali, politiche ed europee;

IL REFERENDUM ABROGATIVO 5 Con il referendum popolare del 18 aprile 1993, è stata disposta l abrogazione delle disposizioni di legge per l erogazione dei finanziamenti per il funzionamento ordinario dei partiti politici, pertanto, l unica forma di contributo da parte dello Stato che ha continuato a sussistere è stata quella relativa al rimborso delle spese elettorali;

LA RIFORMA DEL 2012 6 La Legge 6 luglio 2012 n. 96, in materia di finanziamento dei partiti e movimenti politici, è intervenuta sulla disciplina dei rimborsi elettorali e sul controllo dei bilanci dei partiti, con l obiettivo di garantire la trasparenza e la correttezza della loro gestione contabile; Le principali innovazioni contenute all interno del provvedimento sono: riduzione dei rimborsi: si riducono del 50% i contributi a carico dello Stato in favore dei partiti politici (anche quelli in corso di liquidazione). I risparmi di spesa così realizzati, destinati, per l esercizio finanziario 2012 e per quello 2013, alle zone colpite da calamità naturali;

LA RIFORMA DEL 2012 7 cofinanziamento: si modifica il sistema di contribuzione pubblica alla politica: il 70% degli stanziamenti a favore dei partiti viene erogato a titolo di rimborso per le spese sostenute in occasione delle elezioni e come contributo per il finanziamento delle attività istituzionali dei partiti, il restante 30%, erogato in maniera proporzionale alla capacità di autofinanziamento del partito, alle quote associative ed ai finanziamenti privati raccolti;

LA RIFORMA DEL 2012 8 controlli e sanzioni: si obbliga a sottoporre i bilanci dei partiti al giudizio di società di revisione iscritte nell albo della CONSOB. Il controllo dei bilanci revisionati è affidato ad una Commissione di nuova istituzione composta da 5 magistrati designati dai vertici delle massime magistrature (Cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei Conti). È previsto inoltre un articolato sistema di sanzioni che possono arrivare anche alla decurtazione dell intero importo dei contributi nel caso di mancata presentazione del bilancio;

LA RIFORMA DEL 2012 9 trasparenza: si invita a pubblicare i documenti di bilancio (anche in formato open data) sul sito internet del partito o del movimento ed in un apposita sezione del sito della Camera. Viene ridotto l importo al di sopra del quale è necessario dichiarare pubblicamente i contributi dei privati ai partiti da 50 mila a 5 mila euro; statuti dei partiti: si obbliga i partiti a dotarsi di uno statuto conforme ai principi di democrazia interna, e di un atto costitutivo da trasmettere ai Presidenti delle Camere per poter accedere ai contributi loro spettanti;

LA RIFORMA DEL 2012 10 detrazioni fiscali: aumenta la detrazione dall imposta delle erogazioni liberali ai partiti dal 19% al 26% e si abbassa il limite massimo dell importo detraibile a 10 mila euro. L innalzamento dell aliquota al 26% viene estesa anche a favore delle ONLUS; limiti di spesa per le campagne elettorali: si stabilisce un tetto di spesa delle campagne elettorali anche per le elezioni europee e comunali, analogamente a quanto avviene per le elezioni politiche e regionali;

LA RIFORMA DEL 2012 11 pari opportunità: si riducono del 5% i contributi pubblici qualora un partito o movimento politico abbia presentato, nel complesso dei candidati ad esso riconducibili, un numero di candidati del medesimo sesso superiore ai 2/3 del totale; delega: si delega il Governo ad emanare un testo unico che raccolga tutte le disposizioni in materia di finanziamento della politica entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge. Tale delega non è stata esercitata.

IL FINANZIAMENTO AI PARTITI POLITICI EUROPEI 12 La Commissione europea ha presentato, il 12 settembre 2012, una proposta di regolamento relativa allo statuto ed al finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee. In particolare, tale proposta intende: riconoscere ai partiti politici europei ed alle fondazioni ad essi collegati una personalità giuridica europea, che subentrerebbe alle personalità giuridiche nazionali eventualmente preesistenti, consentendo di superare gli ostacoli legati alle diversità degli ordinamenti giuridici nazionali (attualmente i partiti politici europei e le fondazioni, benché ricevano fondi dal bilancio dell UE, sono soggetti giuridici nazionali);

IL FINANZIAMENTO AI PARTITI POLITICI EUROPEI 13 prevedere norme minime sulla democrazia interna dei partiti politici europei tra le quali, in particolare, l elezione democratica degli organi di partito e criteri chiari e trasparenti per la selezione di candidati e l elezione dei titolari di cariche pubbliche; introdurre forme di trasparenza e controllo più incisive sulle loro attività e su quelle delle fondazioni prevedendo, in particolare, sanzioni per le violazioni dei valori dell UE e delle disposizioni del regolamento; elevare il tetto delle donazioni individuali ai partiti politici a livello europeo dagli attuali 12 mila a 25 mila euro su base annuale.

IL FINANZIAMENTO AI PARTITI POLITICI EUROPEI 14 La proposta recepisce altresì alcune delle indicazioni contenute nella risoluzione approvata dal parlamento europeo il 6 aprile 2011 nella quale si sottolineava che: attualmente i partiti politici a livello europeo non si trovano in condizioni di svolgere compiutamente tale ruolo perché rappresentano soltanto organizzazioni ombrello dei partiti nazionali; i partiti politici dovrebbero conformarsi a modelli organizzativi generali convergenti e che ciò possa essere raggiunto solo attraverso un loro status giuridico e fiscale comune ed una personalità giuridica basata sul diritto dell Unione;

IL FINANZIAMENTO AI PARTITI POLITICI EUROPEI 15 Sulle questioni che riguardano sfide europee comuni e l Unione europea, i partiti politici a livello europeo dovrebbero interagire e competere a tre livelli: regionale; nazionale; europeo; Tutti i partiti politici a livello europeo dovrebbero conformarsi alle norme più rigorose di democrazia interna (in materia di elezione democratica degli organi del partito e di processi decisionali democratici, anche con riferimento alla selezione dei candidati).

IL DOCUMENTO DEI SAGGI 16 A giudizio dei saggi il finanziamento pubblico delle attività politiche, in forma adeguata e con verificabilità delle singole spese, costituisce un fattore ineliminabile per la correttezza della competizione democratica e per evitare che le ricchezze private possano condizionare impropriamente l attività politica ;

IL DOCUMENTO DEI SAGGI 17 Il gruppo di lavoro, in linea con quanto proposto dal Popolo della Libertà, suggerisce di: incentivare la partecipazione dei privati per il finanziamento dei partiti, anche attraverso significativi sgravi fiscali; regolamentare e ridurre il finanziamento pubblico ai partiti; inserire rigorosi tetti di spesa per il rimborso delle spese elettorali, che dovranno essere esaustivamente giustificate e documentate.

18 PROGETTI DI LEGGE PRESENTATI NELLA XVII LEGISLATURA