REGOLAMENTO INTERNO G.A.I.B.



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REGOLAMENTO INTERNO G.A.I.B. PREMESSA: Nel presentare al socio Volontario l immagine dell organizzazione G.A.I.B. si fa esplicito richiamo a tutte le norme statuarie vigenti al 01/06/2001 e si specifica che tale regolamento interno entra in vigore dal 01/01/2002, nel pieno rispetto di quanto previsto dalle vigenti leggi in materia di volontariato. Il G.A.I.B. è regolarmente iscritto al Registro Regionale del Volontariato ai sensi della legge 266/91 dal 1987, Il G.A.I.B. è censito al protocollo n 88022I371 del 23/11/1995 dall Agenzia della Protezione Civile ed autorizzato all uso dell emblema. Il G.A.I.B è affiliato all Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS) dal novembre 2002 e per suo tramite componente del C.V.T. (Coordinamento Volontariato Toscano ) e coordinamento provinciale del volontariato della provincia di Firenze. Il G.A.I.B. è iscritto alla consulta provinciale del volontariato della protezione civile della provincia di Arezzo dal 1997. Premesso ciò, riportiamo quanto previsto dallo Statuto: il G.A.I.B. non persegue alcun fine politico o religioso. Il G.A.I.B. è una O.N.L.U.S. ( Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale ) e svolge attività esclusivamente non Profit prestata unicamente a favore di terzi. Il G.A.I.B. ha come finalità quello di svolgere attività di Protezione Civile e di prevenzione, avvistamento, e repressione degli incendi Boschivi. Il G.A.I.B. svolge servizi di pubblica utilità. Il G.A.I.B. collabora al pieno rispetto della dipendenza funzionale, con tutti gli enti e gli organi delegati e con le persone istituzionalmente preposte a svolgere le attività sopra citate. Il G.A.I.B. Collabora con tutte le altre Associazioni di volontariato in tutte le attività istituzionali ed organizzative. Il G.A.I.B. nel limite della propria disponibilità organizzativa, promuove iniziative di Protezione Civile e di tutela ambientale, di formazione ed informazione verso la popolazione, organizza la formazione del volontariato, promuove o aderisce ad iniziative di carattere culturale, sportivo, ricreativo atte a favorire una migliore qualità della vita. Questo Regolamento Interno prevede anche alcune norme molto semplici che ognuno di noi attua giorno dopo giorno; quindi non abbiamo né la pretesa, né la presunzione di insegnare niente a nessuno, ma intendiamo solo ricordare alcune cose che talvolta ci è comodo dimenticare. 1

REGOLAMENTO INTERNO Art. 1 Consiglio Direttivo 1. Il Consiglio direttivo viene eletto dall assemblea dei soci ed è composto da 9 membri i quali provvedono a suddividersi gli incarichi nel seguente ordine: il Presidente un responsabile di protezione civile un responsabile A.I.B. un responsabile degli automezzi un responsabile dei servizi un segretario con mansione di responsabile rapporti con associazioni e enti un responsabile delle attrezzature e magazzini (rete radio ) un responsabile rapporti con i soci e sezioni un responsabile finanziario Uno di questi 8 consiglieri ricoprirà anche l incarico di Vice Presidente 2. I responsabili di sezione partecipano alle riunioni del consiglio direttivo a titolo consultativo (senza diritto di voto ). E facoltà del presidente convocare il consiglio direttivo senza la presenza dei responsabili di sezione. 3. E prerogativa del Presidente di convocare l assemblea straordinaria dei soci. 4. E facoltativo che la stessa persona possa ricoprire due incarichi. 5. Il Consiglio Direttivo ha il compito di amministrare l Associazione, di attuare le delibere del Consiglio stesso, nonché di operare in ogni altro settore a cui fosse delegata dal Consiglio Direttivo. Art.2 Le Sezioni Periferiche 6. Là dove si renda necessaria l apertura di una nuova sezione, il Consiglio Direttivo è l unico organo competente a prendere tale decisione. È compito del Consiglio Direttivo verificare ed eventualmente sopprimere una Sezione, qualora il comportamento della stessa risulti in contrasto da quanto previsto dallo Statuto e/o dal presente Regolamento interno, con una maggioranza di almeno il 75% del Consiglio Direttivo riunitosi al completo dei suoi membri. 7. La sezione dovrà eleggere un proprio Responsabile di Sezione che la rappresenterà nelle riunioni di Consiglio Direttivo, e che avrà l incarico di gestire la sezione nelle attività operative e gestionali avvalendosi di altri soci della sezione stessa.. 8. Chiunque usi il nome o l immagine dell Associazione, deve avere l autorizzazione preventiva del Presidente o dal Consiglio Direttivo. 9. Le Sezioni che vorranno erigere piattaforme, torrette di avvistamento, box, containers, baracche, etc.. dovranno preventivamente chiedere l autorizzazione al Consiglio Direttivo fornendo una dettagliata documentazione, comprensiva dell autorizzazione stilata dalle competenti autorità locali. 10. Le Sezioni hanno l obbligo di organizzare turni di servizio e di reperibilità onde tenere fede agli accordi stipulati con i comuni, gli Enti locali e la Regione Toscana. Art. 3 Comportamento nelle Sezioni 11. I soci con incarichi direttivi hanno il non facile compito di essere di esempio a tutti. È quindi dovere di ognuno facilitarne il compito, offrendo la massima collaborazione nel risolvere eventuali problemi. 12. È facoltativo vietare da parte dei Resp. di sezione, l introduzione di animali all interno della base. Questi ultimi possono non essere graditi dagli altri soci che svolgono servizio continuativo. Si deve comunque avvisare eventuali visitatori di tenere i propri animali al guinzaglio. 13. Onde mantenere una civile immagine dell Associazione (improntata sull ecologia), chiunque deve evitare di deturpare e sporcare l ambiente in cui si trova. 14. Qualunque iniziativa di lavoro all interno o all esterno della base deve essere autorizzata dal Resp. di Sezione. 15. Le chiavi delle basi e dei rimessaggi di attrezzature e mezzi devono essere in possesso solo al Responsabile di Sezione e al Presidente del G.A.I.B. o a suoi delegati con formula scritta. 2

Art. 4 Socio Volontario 16. Il Socio Volontario per esigere il tesseramento deve attenersi a tutte le disposizioni che fanno fede alla domanda di ammissione. 17. Il socio volontario dovrà prendere visione del regolamento interno ed a questo attenersi scrupolosamente. 18. La presentazione della domanda di ammissione all associazione è da considerarsi accettata soltanto dopo l approvazione del responsabile di sezione e del consiglio direttivo e che valuteranno come classificare il nuovo socio: - Socio operativo, che verrà censito nel libro dei soci, ovvero socio che presta la propria opera volontaria inattività di P.C. e A.I.B. e di pubblica utilità. - Socio sostenitore, ovvero colui che sostiene finanziariamente l associazione ma non viene censito nel libro soci e quindi non può svolgere le attività del socio operativo. - Soci onorari, ovvero coloro che otterranno dall associazione il riconoscimento di socio dopo votazione del consiglio direttivo e che non saranno iscritti nel libro soci. - Socio minorenne, che non viene iscritto nel libro soci e quindi non può essere operativo. - I soci iscritti nel libro soci riceveranno la tessera associativa G.A.I.B. e la tessera associativa ANPAS GAIB. - Per i soci sostenitori, onorari e minorenni sarà rilasciata la tessera GAIB solo se richiesta dall interessato. 19. Insieme alla tessera di iscrizione verrà consegnato al Socio Volontario anche una copia del Regolamento Interno. La non osservanza delle disposizioni in esso contenute può comportare la sospensione o il ritiro della tessera stessa, ad insindacabile giudizio del Consiglio Direttivo. 20. Se il Socio Volontario si rendesse responsabile di azioni destabilizzanti all interno della Sezione, e nei confronti dell Associazione, sarà prima richiamato dal Resp. di Sezione, poi, se necessario dal Consiglio Direttivo. Persistendo in tale comportamento ne è prevista, ad insindacabile giudizio del Consiglio Direttivo con maggioranza di almeno il 75% dei suoi membri, l espulsione. 21. Il Socio Volontario si deve sentire parte integrante dell Associazione e qualsiasi siano le sue attitudini o la sua disponibilità queste non creeranno disparità alcuna. 22. Il nuovo Socio Volontario ha il diritto di essere accolto con calore e cordialità ed esigere rispetto reciproco. 23. Il Socio Volontario ha il diritto di fare una critica costruttiva, sia a livell0o di Sezione che assembleare. Si consigliano critiche scritte ed indirizzate al Consiglio direttivo.la risposta e l attuazione di quanto suggerito può essere più ponderata e quindi di maggiore positività. 24. È obbligo per i volontari che svolgono attività A.I.B. partecipare ai corsi interni e regionali e sottoporsi alle visite mediche periodiche. 25. Nel rispetto delle finalità dell Associazione, il Socio può suggerire e/o organizzare manifestazioni a livello sportivo e ricreativo, previa autorizzazione del Consiglio Direttivo. 26. Il Socio che presta servizio in una qualsiasi sede dell associazione, deve nel limite del possibile rendersi autosufficiente. 27. Il Socio Volontario Operativo che dovesse infortunarsi durante un qualsiasi altro servizio istituzionale è coperto dall assicurazione R.C. intestata all associazione. 3

Art. 5 Apparati Radioelettrici e di Telecomunicazioni 28. È vietato l uso di apparati radioelettrici e di frequenze non previste dalla concessione dell Associazione. 29. L uso di apparati radioelettrici con frequenze di enti e associazioni a noi concesse in uso è consentito esclusivamente a personale autorizzato dal consiglio o dal responsabile di sezione e comunque in caso di reale necessità. 30. L associazione rilascerà ai Soci Volontari l autorizzazione all uso di apparati e frequenze in concessione diretta. 31. L Associazione declina ogni responsabilità verso i trasgressori delle sopra citate norme e delle vigenti leggi in materia. 32. La sala radio deve essere gestita da persona che usi dialettica civile, corretta e sintetica, onde non alterare l immagine dell Associazione a chiunque fosse all ascolto e deve essere in grado di velocizzare le operazioni radio per agevolare le squadre impegnate nell intervento. 33. L uso del telefono fisso presente in sede deve essere fatto con parsimonia e ridotto allo stretto necessario. 34. L Associazione è dotata di schede di operatori mobili e l assegnazione di tali schede è effettuata dal consiglio direttivo con i seguenti criteri : - Una scheda ad ogni consigliere che ne faccia richiesta. - Una scheda ad ogni responsabile di sezione da considerarsi Numero Telefonico di reperibilità H24 della sezione stessa. - Gli assegnatari si impegnano ad effettuare chiamate esclusivamente per conto dell Associazione e non per fini personali. - L uso delle suddette schede è sottoposto a verifica e controllo da parte del Consiglio Direttivo. Art. 6 Comportamento in caso di incendio boschivo o intervento di Protezione Civile 35. Il Resp. di Sezione ha l obbligo di tenere a disposizione una o più squadre di intervento pronte a partire e ne coordina le operazioni coordinandosi con il responsabile di settore. 36. Il socio Volontario che fa parte del servizio A.I.B. deve essere equipaggiato con tutta l attrezzatura di cui è composto il D.P.I. fornito dalla Regione Toscana.L Associazione declina ogni responsabilità per coloro che interverranno su incendi non dovutamente attrezzati. Per gli altri servizi è obbligatorio disporre di una attrezzatura adeguata al tipo di intervento, nel rispetto delle vigenti normative antinfortunistiche. 37. Il Capo squadra che si trovi nella necessità di fare delle rimostranze nei confronti di un componente della squadra, deve farlo tramite il Resp. di Sezione al rientro alla base. 38. Il Volontario che si trovi nella necessità di fare delle rimostranze nei confronti del proprio Capo Squadra, al Resp. di Sezione o del Resp. Operativo, può farle per iscritto al Presidente ed al Consiglio Direttivo inviandole a G.A.I.B. via Grevigiana Ponte-Stolli,55-50063 Figline Valdarno (FI). 39. Il volontario che trovandosi su un intervento verificasse che un componente della squadra non si trovi in perfette condizioni fisiche, che potrebbero compromettere la sua incolumità e quella degli altri, ha l obbligo di fare tutto il possibile per aiutarlo. 40. Il volontario di una qualsiasi sezione che fosse chiamato a fare servizio presso un altra sezione, è pregato, nel limite del possibile, a collaborare pienamente come se operasse nella propria Sezione. 4

Art. 7 Attrezzature e Automezzi 41. È vietato l uso degli automezzi di servizio al personale non autorizzato. 42. È compito del Resp. di Sezione nominare, prima della partenza per un intervento, un capo squadra. 43. L automezzo attrezzato con moto pompe e serbatoio di acqua, può trasportare sui sedili anteriori, solo le persone indicate nella rispettiva Carta di Circolazione. 44. Il lampeggiante deve essere mantenuto acceso solo ed esclusivamente nei casi di effettiva necessità. 45. Durante i trasferimenti per emergenze di p.c. e antincendio si devono rispettare le norme del codice dalla strada in particolare i limiti di velocità. 46. I fari accessori posti sul portapacchi, durante i trasferimenti, devono essere spenti e adeguatamente coperti. 47. L organizzazione delle mansioni all interno della squadra in partenza saranno impartite dal Capo squadra prima dell arrivo sul luogo dell intervento. 48. È vietato l uso degli automezzi di servizio per scopi personali. 49. Il socio volontario che si reca sul luogo d intervento con il mezzo proprio è responsabile in proprio per eventuali danni subiti. 50. Non è consentito appropriarsi anche temporaneamente di qualsiasi materiale di proprietà della Associazione per usi personali, salvo specifica autorizzazione del Resp. di Sezione o del Responsabile. Magazziniere. 51. È compito del Resp. Automezzi di Sezione verificare l efficienza del mezzo e dell attrezzatura ad esso integrata. 52. È compito del Resp. Automezzi accertarsi che ogni automezzo dell Associazione sia fornito di tutti i documenti necessari per la circolazione e che questi siano in regola con le vigenti norme. 53. È compito del Resp. di Sezione controllare che i documenti di circolazione siano in regola con le vigenti normative e che siano collocati nell apposita busta all interno di ogni automezzo. Nel caso in cui riscontrasse anomali sui documenti di circolazione dovrà immediatamente avvertire il Resp. Automezzi. 54. Ogni tipo di attrezzatura dovrà essere sempre lasciata in buono stato dopo l uso. Per i mezzi di servizio è compito dei Capi Squadra assicurarsi che al rientro alla base il mezzo sia rifornito di acqua carburanti e pronto per il prossimo intervento. Art. 8 Gestione Finanziaria 55. Il GAIB riceve contributi tramite convenzioni stipulate con Comuni, Province, Regioni, Tesseramento Soci, Donazioni, Servizi di Pubblica Utilità o tramite Finanziamenti di Progetti legati alla propria attività. 56. Il consiglio direttivo suddivide all inizio dell anno i contributi per aree di influenza delle sezioni,in base al bilancio preventivo approvato dall assemblea. 57. Ogni sezione avrà un proprio Conto Corrente Bancario e potrà usufruire delle somme ivi presenti, che saranno vincolate al presidente e al vice presidente come previsto dallo statuto. 58. Il consiglio direttivo potrà in qualsiasi momento operare spostamenti di capitale da una sezione all altra con serie e giustificate motivazioni. 59. I responsabili di sezione dovranno costantemente tenere informato il consiglio direttivo delle spese previste. Il CONSIGLIO DIRETTIVO 5