La cute. La cute è l organo di maggiori dimensioni. del corpo umano, perché ne copre la. maggiore superficie
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- Letizia Manzo
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1 La cute La cute è l organo di maggiori dimensioni del corpo umano, perché ne copre la maggiore superficie
2 I Strato: II Strato: III Strato: IV Strato: V Strato: La Cute ANATOMIA Epidermide Derma Tessuto adiposo sottocutaneo Fascia profonda Fibre muscolari
3 La Cute ANATOMIA
4 La cute Fisiologia Protezione: da germi, da corpi estranei e da sostanze chimiche Equilibrio Idrico: riduce la perdita di liquidi ed evita ai liquidi di penetrare nell organismo
5 La cute Fisiologia Regolazione Termica Vasocostrizione Vasodilatazione Risparmio di calore Perdita di calore
6 La cute Fisiologia Escrezione: vengono espulsi sali minerali, anidride carbonica e liquidi in eccesso Le ghiandole sudoripare producono il sudore che evaporando consente di raffreddare la T corporea. Il grasso funge da isolante termico
7 Le ustioni Sono lesioni prodotte dalla esposizione a sorgenti di calore o all azione azione di sostanze chimiche aggressive
8 Le ustioni Fattori ambientali Fuoco Calore eccessivo Freddo eccessivo Acqua e ghiaccio Elettricità Sostanze chimiche pericolose Radiazioni
9 Le ustioni Classificazione I Grado Sono interessati gli strati più superficiali della cute Arrossamento intenso, dolente che non da luogo a complicanze scottature solari
10 Le ustioni Classificazione I Grado
11 Le ustioni Classificazione II Grado E interessato il secondo strato della cute il derma Compaiono vescicole Flittene ripiene di siero, sono la conseguenza di esposizioni esagerate ai raggi solari o al contatto con oggetti o liquidi bollenti
12 Le ustioni Classificazione II Grado
13 Le ustioni Classificazione III Grado Sono interessati gli strati profondi sottocutanei Morte cellulare necrosi Il dolore è di minore intensità per la bruciatura delle terminazioni nervose
14 Le ustioni Classificazione III Grado
15 Le ustioni Estensione delle lesioni
16 Le ustioni lievi Ustioni di III grado che coinvolgono meno del 2% della superficie corporea Ustioni di II grado che coinvolgono meno del 15% della suprerficie corporea Ustioni di I I grado che coinvolgono meno del 20% della superficie corporea
17 Le ustioni di media entità Ustioni di III grado che coinvolgono meno del 10% della superficie corporea Ustioni di II grado che coinvolgono dal 15 al 30% della suprerficie corporea Ustioni di I I grado che coinvolgono meno dal 20 al 75% della superficie corporea
18 Le ustioni critiche Ustioni di III grado che coinvolgono più del 10% della superficie corporea Ustioni di II grado che coinvolgono più del 30% della superficie corporea Ustioni di I grado I che coinvolgono più del 75% della superficie corporea
19 Le ustioni Dolore Complicanze Impotenza funzionale Via di ingresso alle infezioni attraverso le aree ustionate
20 Le Ustioni Complicanze Perdita di consistenti volumi di liquidi Shock ipovolemico Complicanze cardiovascolari
21 Le ustioni Complicanze Lesioni oculari Interessamento delle vie aeree per rigonfiamento dei tessuti Danni psichici
22 Colpo di sole Sintomi Sudorazione profusa e pelle secca Crampi muscolari Senso di spossatezza, sete, nausea, vertigini Aumento della frequenza cardiaca e respiratoria
23 Colpo di sole Trattamento Sdraiare il soggetto all ombra e liberarlo degli abiti Sollevare le gambe in posizione anti shock Applicare impacchi freddi al capo e collo Somministrate piccoli sorsi di acqua Massaggiare eventuali crampi muscolari
24 Colpo di Calore Si realizza per esposizione in ambiente caldo, afoso,male aerato Sintomi Pelle calda e secca Senso di oppressione e spossatezza, nausea, vertigini Aumento della frequenza cardiaca e respiratoria
25 Colpo di Calore Trattamento Sdraiare il soggetto in ambiente aerato e liberarlo dagli indumenti Sollevare le gambe in posizione anti shock Applicare impacchi freddi Somministrare piccoli sorsi di acqua
26 Le ustioni Termiche Riguardano le ustioni di II e III grado Sintomi Formazione di flittene o di aree di necrosi Disidratazione più o meno grave a seconda della sup. ustionata Alterazione delle condizioni cardiocircolatorie e respiratorie Shock ipovolemico
27 Le ustioni Termiche Trattamento Osservazione del luogo Cautelarsi da eventuali rischi personali Se FUOCO bagnare e soffocare le fiamme, allontanare gli abiti bruciacchiati Se CATRAME raffreddare la zona fino al termine dell azione ustionante. Non rimuovere il catrame Valutare i parametri vitali del paziente ed eventuali traumi associati ( i traumi vanno trattati prima dell ustione ustione) Curare l eventuale l shock Determinare la profondità ed estensione dell ustione
28 Le ustioni Termiche Trattamento Cosa non fare! Non applicare mai pomate medicate Non forare le flittene
29 Le ustioni Termiche
30 Le ustioni Chimiche Sintomatologia Dolore Irritazione crescente Insufficienza respiratoria
31 Le ustioni Chimiche Trattamento Osservazione del luogo Salvaguardare la propria sicurezza Indossare guanti di gomma o di lattice Detersione della sostanza chimica con getto continuo, ma non violento di acqua. (Solo la calce secca va rimossa spazzolando) Applicare medicazioni sterili Trattare le eventuale insufficienza respiratoria Cercare di identificare la sostanza chimica
32 Lesioni da freddo La temperatura corporea è normalmente di 36,5 ( 37 nei bambini ). Affinchè le normali funzioni metaboliche si mantengano regolari la T non deve superare i 40 e non deve essere inferiore a 32. Delle alterazioni termiche ne risentono maggiormente gli organi nobili tanto più grave e prolungato è lo squilibrio termico
33 Lesioni da freddo Il corpo esposto al freddo, nel tentativo di conservare il calore reagisce con una vasocostrizione periferica. Riduzione dell apporto di sangue ai tessuti Danni reversibili Danni irreversibili
34 Lesioni da freddo Congelamento Sono interessate le porzioni del corpo più esposte: estremità degli arti, naso, orecchie I Fase suprficiale: Aspetto biancastro e lucido della pelle Intorpidimento e insensibilità localizzata II Fase superficiale Aspetto grigio bluastro della pelle Indurimento dei tessuti ( presenza di cristalli di ghiaccio) Totale insensibilità delle parti interessate
35 Lesioni da freddo Congelamento I Fase suprficiale: Cosa fare? Massaggiare dolcemente la parte Avvicinare la parte a sorgenti di calore o immergerla in acqua calda a 37/40
36 Lesioni da freddo II Fase superficiale Congelamento Cosa fare? Immergere la parte in acqua calda (37/40 ) ) e prolungare il trattamento per almeno un ora Ricoprire la parte con garze sterili e panni di lana Somministrare bevande calde Chiedere soccorso
37 Lesioni da freddo T > o = a 33 Assideramento Tremori intensi e incontrollabili Perdita graduale di lucidità,, difficoltà nel parlare T > 33 = 30 Rigidità muscolare Coiscienza alterata tendente al coma
38 Lesioni da freddo Assideramento T > o = 33 Rigidità muscolare Coma e, o delirio Rallentamento della respirazione e dell attivit attività cardiaca Arresto cardio-circolatorio circolatorio
39 Lesioni da freddo Assideramento Valutazione dei parametri vitali Rimuovere gli abiti gelati o bagnati Immergere lentamente il soggetto in acqua calda ( ) Ricoprire con indumenti caldi Somministrare bevande calde Richiedere soccorso
40 Lesioni da elettricità Lesioni cutanee: ustioni nel punto di penetrazione e di fuoriuscita della corrente; le ustioni possono essere di differente gravità, fino alla carbonizzazione dei tessuti Lesioni muscolari: contrazioni muscolari fino a giungere alla contrazione spasmodica del diaframma e dei muscoli della respirazione
41 Lesioni da elettricità Lesioni nervose: dalla irrequietezza alla irritabilit dalla irrequietezza alla irritabilità fino alla perdita di conoscenza Lesioni dell apparato cardio-vascolare: alterazioni della frequnza cardiaca fino all arresto arresto cardio-circolatorio circolatorio Lesioni dell apparato osteoarticolare: fratture e lussazioni da notevoli contrazioni muscolari
42 Lesioni da elettricità Gravità delle lesioni Caratteristiche della corrente: intensità, frequenza, tensione Resistenza elettrica del corpo e presenza di strutture isolanti: cute asciutta o bagnata, pavimento asciutto o bagnato Tempo di contatto con la fonte elettrica Percorso della corrente elettrica
43 Lesioni da elettricità Cosa fare Evitare di toccare il corpo dell infortunato: interrompere il circuito staccando la corrente. Se non è possibile allontanare l infortunato dalla fonte di corrente con bastoni di legno,manici di scopa, guanti di gomma Non mettere mai a repentaglio la propria incolumità
44 Lesioni da elettricità Cosa fare Se il paziente è privo di coscienza attuare la rianimazione cardio polmonare Se il paziente è cosciente valutare i paremetri vitali e porlo in posizione di sicurezza Valutare lesioni osteo articolari Valutare il grado di ustione e trattarlo Chiamare soccorso
45 Morsicature di animali vari Cane o gatto: Si presenta come una comune ferita e come tale va trattata. Se è stata prodotta da un cane di origine sconosciuta recarsi al più presto presso un centro ospedaliero per il trattamento antirabbico Medusa: La parte colpita si presenta arrossata con vescicole pruriginose. Non applicare impacchi di ammoniaca, successivamente ghiaccio e pomate antistaminiche
46 Morsicature di animali vari Insetto: da lesioni di semplice irritazione locale si può realizzare uno shock anafilattico in persone sensibilizzate o allergiche; in tal caso attuare le manovre di rianimazione. In caso di irritazione non applicare ammoniaca, ghiaccio e sostanze antistaminiche
47 Morsicature di animali vari Vipera: Vipera:è evenienza grave, ma rara. Il veleno della vipera europea è occasionalmente letale.sensazione di dolore acuto e di breve durata. Presenza di due forellini secernenti goccioline di siero. La pericolosità del morso di vipera dipende soprattutto da: Condizioni di salute ed età del soggetto Sede del morso ( pericolosi i morsi al volto e al collo ) La profondità della inoculazione ( muscolo o vaso sanguigno ) Quantità di veleno inoculato
48 Morsicature di animali vari Sintomi Edema localizzato e poi diffuso alla parte prossima alla lesione, colorito biancastr e poi azzurrognolo Malessere generale, dolori muscolari, sudorazione fredda, tachicardia, ridotta frequenza respiratoria, nausea, vomito, stato di shock
49 Morsicature di animali vari Sintomi Edema localizzato e poi diffuso alla parte prossima alla lesione, colorito biancastro e poi azzurrognolo Malessere generale, dolori muscolari, sudorazione fredda, tachicardia, ridotta frequenza respiratoria, nausea, vomito, stato di shock
50 Morsicature di animali vari Trattamento Immobilizzare il soggetto Impedire ogni sforzo inutile Rallentare il ritorno venoso con laccio emostatico Richiedere soccorso
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