"Il nucleare nel mondo un anno dopo Fukushima"

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1 "Il nucleare nel mondo un anno dopo Fukushima" A. Clerici Presidente del Gruppo di Studio WEC «Risorse energetiche e tecnologie» Senior Advisor ABB S.p.A. 1

2 Indice 1) La situazione energetica globale 2) La situazione Italiana 3) Il nucleare al 10/3/2011 4) Il nucleare 1 anno dopo Fukushima 5) Considerazioni finali 2

3 1) La situazione energetica globale 3

4 L energia è stata ed è sempre più il fattore dominante per lo sviluppo sociale ed economico delle popolazioni. Raggruppando i paesi in base al reddito e adottando la classificazione della Banca Mondiale è possibile fare emergere in modo quantitativo il legame tra energia e sviluppo e la specificità della questione energetica nelle differenti regioni aggregate (da E. Colombo - Politecnico Milano). 4

5 La popolazione mondiale è ora di 7 miliardi ( nati/giorno). Negli ultimi 10 anni: popolazione +12%; consumi energia primaria +20%; consumi elettricità +30%. 1,6 miliardi di persone senza elettricità. L energia elettrica prevista nel 2030 assorbirà il 44% delle risorse energetiche (37% nel 2011). La produzione di elettricità è causa del 40% della produzione di CO 2 da attività umane. Elettricità sempre più importante. 5

6 In Cina nel periodo sono stati messi in servizio ~ 300 MW/giorno di nuove centrali (100 GW/anno pari alla totale potenza installata in Italia in 130 anni) delle quali l 80% a carbone; le emissioni annuali di CO 2 da solo queste centrali sono 2,2 Gt. Il target Europeo del 20% di riduzione nel 2020 di CO 2 è meno del 2% delle totali emissioni previste nel PROBLEMA ENERGIA /AMBIENTE E GLOBALE TUTTI DEVONO CONTRIBUIRE TUTTE LE TECNOLOGIE DEVONO ESSERE CONSIDERATE I BUONI ESEMPI SONO TRAINANTI E RISOLUTIVI? 6

7 La richiesta mondiale di energia primaria nello scenario di riferimento 2008: ~ MTEP IEA 2009 World Energy Outlook Il carbone incide ben oltre un terzo dell incremento totale ma lo «shale gas» può fare esplodere i consumi di gas 7

8 Grandi differenze nell energia primaria pro-capite TOE per capita / anno 8 7 N. America 2.1 World population 7 billion Billion people South Asia Australasia CSI Europe Middle East Africa OECD Europe E&SE Asia Latin America World Elaborazione ENERDATA TOE per capita Billion people 8

9 Grandi differenze nell energia elettrica pro-capite MWh / anno N. America E&SE Asia World population 7 billion Australasia Europe CSI Latin America Middle East Africa South Asia World OECD Europe MWh per capita Billion people 9

10 Consumi elettrici pro-capite L Africa, con il 14% della popolazione mondiale, consuma solo il 3% dell elettricità globale. Il Sud Africa ha solo il 5% della popolazione africana, ma consuma il 45% della totale elettricità dell Africa. Escludendo i paesi del Nord Africa ed il Sud Africa, la principale fonte energetica per il resto della popolazione è il legname (> 85%)! Fonte: ENERDATA, World Energy Database, elaborazione WEC 10

11 La crescita della popolazione mondiale 11

12 Evoluzione delle emissioni globali di CO 2 Confronto incremento emissioni mondiali (Mt) 12

13 Produzione di Energia Elettrica nel 2010 Elaborazioni dati da Terna -WEC - Enerdata Mondo ~20000 TWh (~4900 GW) Europa 27 ~3200 TWh (~800 GW) Italia (*) ~300 TWh (~110 GW) Carbone ~40% ~29% ~13% Gas ~17% ~21% ~54% Idro ~17% ~9% ~18% Nucleare ~14% ~29% - Prodotti petroliferi ~7% ~4% ~6% Eolico <2% ~4% ~ 3% Fotovoltaico <0,25% ~0,8% ~0,7% ( ) Altri <4% ~4% ~5% ( ) (*) L'Italia ha importato circa il 13% di energia elettrica da aggiungere alla produzione locale ( ) Biomasse e Geotermia 4,2% ( ) Con il "boom" della Legge ALCOA e del 2011 (9 GW installati in un anno) nel 2012 la produzione da FV supererà il 5,5% Italia: ~ 80% da combustibili fossili Mondo: ~ 66% da combustibili fossili EU 27: ~ 55% da combustibili fossili 13

14 Ma guardiamo al settore elettrico mondiale: la produzione di energia elettrica nel 2010 in TWh Cina ~ 4230 USA ~ 4120 Giappone ~ 955 Russia ~ 907 India ~ 720 Germania ~ 615 Canada ~ 600 Francia ~ 540 Brasile ~ 465 Corea del Sud ~ 460 Inghilterra ~ 390 Italia ~ 300 Fonte: WNA 2 nazioni ~ 40% della produzione globale e in gran parte dal carbone. 14

15 Tendenza negli ultimi 10 anni per la produzione mondiale di energia elettrica da differenti risorse Carbone 38.7% 41.7% Petrolio 7.4% 64.7% 4.2% 66.6% Gas 18.6% 20.7% Nucleare 17.1% 13.4% Idro 16.5% 16.2% Biomasse 1.1% 18.2% 1.5% 20% Altre Rinnovabili 0.6% 2.3% Elaborazioni da IEA aumento % di elettricità da combustibili fossili! l incremento delle rinnovabili non compensa la diminuzione % del nucleare; produzione da risorse prive da CO 2 perde quote di mercato. 15

16 180 Elaborazioni da IEA Consumi elettrici Consumi energie primarie Emissioni CO Popolazione mondiale Fattori trainanti saranno: aumento popolazione ed «urbanizzazione» aumento standards di vita specie in LDC s emissioni CO 2 e loro penalizzazioni 16

17 2) La situazione Italiana 17

18 Dipendenza dalle fonti primarie in Italia e in Europa Rapporto fra import netto per fonte e consumo lordo 91,8% 98,8% 82,7% 87% 98% 64,7% 80% Gas naturale 55% 95% 99% 100% Olio Combustibili solidi 84% 33% 59% 100% 100% Fonte: European Energy & Transport Trends to

19 Italia 2011 consumi energia primaria 178 Mtep (-1,7%) 87,7% da estero Mtep ,5 Mtep Mtep Petrolio 39,79% 50% Gas 36,3% 31,50% FER 10,7% 6,50% Carbone 8,6% 7% Elettricità importata 5% 5% Fattura estera energetica 2011: record di 62 G (53 nel 2010) pari al 4% del PIL. 35 G petrolio 20,5 G gas 2,6 G carbone 4 G altri Considerando IVA, accise sui prodotti energetici, balzelli vari sulle bollette (19 per quella elettrica) il totale della bolletta energetica per i consumatori Italiani supera il 10% del PIL!!! 19

20 I Consumi in Italia nel 2008 anno pre-crisi Consumi finali di ~143 MTEP per settore: Trasporti ~ 31% Industria ~ 27% Agricoltura ~ 2% Residenziale ~ 20% Terziario ~ 12% Altri ~ 8% N.B.: nel 2009: Consumi lordi di ~ 194 MTEP per fonte: Prodotti Petroliferi ~ 42% Gas ~ 36% Carbone ~ 9% Elettricità primaria ~ 5% Altri (rinnovabili) ~ 7% Fonte: Elaborazione ERSE su dati MSE - 4,9% PIL - 12 MTEP di consumi lordi - 6% petrolio - 8% gas - 6,7% elettricità -18% produzione industriale 20

21 Al 2020 l Italia deve obbligatoriamente: A) Ridurre del 20% emissioni CO 2 rispetto al 1990; B) Produzione rinnovabili > 0.17 (17%) Consumi finali C) Consumi per trasporti alimentati con 10% da biocombustibili. Obbiettivo non vincolante: -20% consumi rispetto alla Base Line tramite efficienza energetica: riduce proporzionalmente l obbiettivo A e C. riduce (riducendo il denominatore) il valore assoluto delle costose rinnovabili. 21

22 Consumi finali italiani per fonte e per settore nel 2008 Trasporti Industria Residenziale Terziario Agricoltura Altri usi TOTALE % (Mtep) Solidi - 97% 0% - - 3% 100% 4 2,91% Gas Naturale 1% 36% 40% 21% 0% 2% 100% 41 28,70% Prodotti Petroliferi 63% 11% 6% 1% 4% 16% 100% 67 47,34% Rinnovabili (*) 21% 12% 59% 0% 7% - 100% 3 2,20% Energia elettrica 3% 45% 21% 28% 2% - 100% 27 18,85% Totale (Mtep) % (*) Solo biomasse Fonte: eleaborazione CESI Ricerca su dati MSE e ENEA 22

23 Consumi finali di energia anno 2008: ripartizione per impiego Ripartizione dei consumi per impiego anno 2008 (riferiti ad energia primaria) Trasporti 17% 3% 27% Riscaldamento /raffrescamento / acqua calda sanitaria nei settori residenziale e terziario Iluminazione (incl. Illum. Pubblica) 16% 10% 6% 21% Cottura, elettrodomestici, ICT e altri usi elettrici nei settori residenziale e terziario Azionamenti elettrici (motori trifase) Usi termici in industria e agricoltura Fonte ERSE Altri usi elettrici in industria e agricoltura Note Sono esclusi i consumi per usi non energetici, bunkeraggi, consumi e perdite nel settore dei combustibili Rendimento complessivo di conversione in energia elettrica: 39,5% - 40% 23

24 Fonte GSE 24

25 Consumi elettrici finali Nei paesi industrializzati e quindi anche in Italia 3 settori principali contribuiscono per i ¾ dei totali consumi elettrici: Motori (~ 45%) Illuminazione (~ 15%) Elettrodomestici ed ICT (~ 15%) 25

26 26

27 Analisi risparmi BAT - BAU Riduzione Consumo Finale Lordo al 2020 pari a 133 MTEP per misure supplementari di efficienza energetica (riduzione rispetto allo scenario tendenziale PRIMES Mtep) dati in Mtep Civile e agricoltura Elettricità Altro Totale -1,67-4,80-6,47 Industria -0,69-0,50-1,19 Trasporti 0,50-5,18-4,68 Perdite rete -0,17-0,17 Totale -2,02-10,48-12,50 Fonte RSE 27

28 I dati del piano di azione nazionale per le rinnovabili Fonte GSE 28

29 Era strategico per raggiungere gli obiettivi di Bruxelles un maggior utilizzo del calore per usi energetici data la particolare contabilizzazione CE in consumi finali e non in energia primaria. I consumi elettrici da rinnovabili erano fortemente penalizzati nella contabilizzazione di: 1 TWh = 0,086 MTEP. 11,6 TWh = 1 MTEP. La nuova proposta CE per efficienza energetica ribalta il passato e considera i consumi di energia primaria. Verrebbe così privilegiato l elettrico rispetto al calore. 29

30 Italia e rinnovabili NB: Politiche integrate ed efficaci e stabili: certificati verdi cambiati 14 volte in 10 anni!!! 30

31 3) Il nucleare al 10/3/

32 La situazione mondiale al 10 marzo reattori in funzione in 30 paesi per ~375 GW. 65 reattori in costruzione in 16 paesi (27 in Cina) per ~63 GW; con esclusione dei reattori ABWR giapponesi, tutti gli altri sono reattori PWR. Implementazione dell estensione della vita sopra i anni per vecchi reattori in funzione in molti paesi (kwh economico, no emissioni di CO 2 ). L effetto di Chernobyl non era più al top dell opinione pubblica, che si concentrava sul cimitero finale delle scorie, sul costo del nucleare e sull effetto NIMBY. Un rinascimento nucleare era in atto e causato da: 1. Volatilità e crescita dei prezzi dei combustibili fossili. 2. Preoccupazioni ambientali per le emissioni di CO 2 e la sua penalizzazione. 3. Sicurezza degli approvvigionamenti. con 158 reattori pianificati e 323 proposti in 47 paesi (fonte WNA). 32

33 Nucleare pre Fukushima GW (8,2% dei globali GW) TWh (13,4% dei globali TWh) Riserve di uranio con consumi e tipologie di reattori attuali > 150 anni; con avvento reattori di 4 generazione (2040) consumi ridotti di 80 volte. 158 nuovi reattori pianificati; 323 proposti in aggiunta (WNA). 33

34 Table - 01 World Nuclear Power Reactors - March 10, the day before Fukushima COUNTRY Nuclear Electricity Generation 2010 Nuclear reactors in operation (1) Nuclear reactors under construction Reactors planned Reactors proposed TWh % total No. Total MW(e) No. Total MW(e) No. Total MW(e) No. Total MW(e) (1) + 4 reactors under rehabilitation totalling 2530 MW USA , , (*) ~ 25 tu/twh = 29,5 t U3O8/TWh France , , Sources: Japan , , Russia , , WNA: for reactors planned and proposed. IAEA: for reactors underconstruction and in operation and electricity production & percentage of electricity. South Korea , , This table includes only those future reactors envisaged in specific plans and proposals and expexted to be operating by Germany , Operating = Connected to the grid; Building/Construction = first concrete for reactor poured, or major refurbishment under w ay; Canada (1) , Ukraine , , China , , United Kingdom , Spain , Planned = Approvals, funding or major commitment in place, mostly expected in operation w ithin 8-10 years; Proposed = Specific program or site proposals, expected operation mostly w ithin 20 years. NB: I primi 2 paesi, US e Francia hanno prodotto il 45% della totale energia nucleare I primi 10 paesi hanno prodotto oltre l'85% della totale energia nucleare Sweden , Belgium , Taiwan , , Czech Republic , Switzerland , Finland , , India , , Bulgaria , , Hungary , South Africa , NB: I primi 2 paesi, US e Francia hanno prodotto il 45% della totale energia nucleare. Brazil , , Slovakia , Romania , Lithuania Argentina Mexico , I primi 10 paesi hanno prodotto oltre l'85% della totale energia nucleare Slovenia Netherlands Pakistan Armenia Iran Bangladesh Belarus Chile Egypt Indonesia Israele Italy Jordan Kazakhstan North Korea Malaysia Poland Thailand Turkey UAE Vietnam WORLD 2,646 13, , , , ,145 (*) 34

35 4) Il nucleare 1 anno dopo Fukushima 35

36 Fonte WEC 36

37 Per Giappone, Germania, Italia e Svizzera, l incidente di Fukushima ha suscitato le più forti reazioni pubbliche con i conseguenti cambiamenti di politica. Il più significativo impatto è stato in Germania dove il Governo aveva deciso nel 2010 il prolungamento della vita delle centrali nucleari imponendo ai gestori delle stesse un totale contributo allo sviluppo delle rinnovabili pari a circa 2,5 miliardi di euro all anno. Nei giorni immediatamente seguenti all incidente di Fukushima il cancelliere Merkel ha ordinato di spegnere le 7 più vecchie centrali nucleari (un altra centrale era già fuori servizio per motivi tecnici). Il governo tedesco ha poi ratificato di chiudere queste 8 centrali definitivamente e stabilito un programma di uscita entro il 2022 di tutte le 9 rimanenti. Occorre notare che la Germania nel 2010 ha prodotto il 27,6% dell'elettricità da nucleare. 37

38 Programma di chiusura delle centrali tedesche 38

39 Il World Energy Council ha instituito una «Task Force sul nucleare» per valutare l impatto dell incidente Fukushima ed è stata condotta un indagine in 30 paesi membri. Il rapporto dettagliato può essere trovato sul sito: Considerando l impatto globale di possibili incidenti nucleari, il WEC sottolinea che sarebbe necessaria una «global governance con poteri forti per quanto riguarda la sicurezza delle centrali esistenti e la costruzione delle nuove. Dagli incontri a Vienna dal 22 al 24 giugno 2011 durante il Ministerial Meeting dell IAEA emerge chiaramente che non si può scavalcare la sovranità nazionale dei singoli Paesi e si può agire solo con un approccio «peer to peer» e consensuale. 39

40 La IAEA ha presentato un piano per implementare, sulla base delle lezioni apprese da Fukushima: i nuovi safety standards da applicare universalmente alle centrali; la revisione sistematica e regolare della situazione di sicurezza delle centrali; il rafforzamento della preparazione locale ad affrontare emergenze, al limite anche creando una forza di intervento multinazionale; il ruolo e l indipendenza delle agenzie locali di sicurezza; la disseminazione delle informazioni in modo trasparente. 40

41 Nelle regioni e paesi che hanno a lungo tenuto pareri ambivalenti o negativi in materia di energia nucleare e sulla sua sicurezza, l'incidente Fukushima è servito e servirà come ulteriore esempio del perché opporvisi facendo prevalere politiche nazionali del breve periodo. Vi è stato un aumento della mentalità del "non nel mio cortile", con il grande pubblico che non vuole strutture / impianti nelle loro immediate vicinanze. E questo sarà un problema maggiore per coloro che vivono in zone vulnerabili ai disastri naturali. Ci sarà un possibile aumento del costo delle centrali nucleari per le maggiori richieste di sicurezza / tempi di permessi più lunghi / costi maggiori delle assicurazioni (rischi). 41

42 Chi è a favore dell'energia nucleare ha sottolineato e sottolineerà che la comunità globale può imparare da Fukushima e ciò in accordo alla storia del nucleare che ha visto un costante miglioramento ed uno sviluppo tecnologico sulla base dell'esperienza acquisita, sia da fornitori che operatori di centrali. Tale processo è stato alla base dei fornitori dei cosiddetti reattori di III generazione attualmente in costruzione in diversi paesi. Questi nuovi reattori, tipicamente hanno una vita di 60 anni, una disponibilità superiore al 90%, un ciclo del combustibile di mesi, una 10-7 probabilità di fuga di radiazioni senza effetto all esterno, un esposizione molto bassa di radiazioni per gli operatori, una capacità di resistere all impatto di velivoli di grandi dimensioni. 42

43 COUNTRY World Nuclear Power Reactors - Febbruary 22, 2012 Nuclear Electricity Generation 2010 TWh % total No. Nuclear reactors in operation (1) Total MW(e) Nuclear reactors under construction No. Total MW(e) Reactors planned No. Total MW(e) Reactors proposed No. Total MW(e) USA , , France , , Japan , , Russia , , South Korea , , Germany , Canada (1) , Ukraine , , China , , United Kingdom , Spain , Sweden , Belgium , Taiwan , , Czech Republic , Switzerland , Finland , , India , , Hungary , Bulgaria , , Brazil , , Slovakia , South Africa , Romania , Lithuania Argentina Mexico , Slovenia Netherlands Pakistan Armenia Iran Bangladesh Belarus Chile Egypt Indonesia Israele Italy Jordan Kazakhstan North Korea Malaysia Poland Saudi Arabia Thailand Turkey UAE Vietnam WORLD 2, , , , ,905 (*) (1) + 4 reactors under rehabilitation totalling 2530 MW (*) ~ 25 tu/twh = 29,5 t U3O8/TWh Sources: WNA: for reactors planned and proposed. IAEA: for reactors underconstruction and in operation and electricity production & percentage of electricity. This table includes only those future reactors envisaged in specific plans and proposals and expexted to be operating by Operating = Connected to the grid; Building/Construction = first concrete for reactor poured, or major refurbishment under w ay; Planned = Approvals, funding or major commitment in place, mostly expected in operation w ithin 8-10 years; Proposed = Specific program or site proposals, expected operation mostly w ithin 20 years. 43

44 Reactors in operation or under construction as of February 22, 2012 In operation (1) Under construction (2) No. GW No. GW Europe , ,991 North America , ,165 Asia , ,964 South America 4 2, ,937 Africa 2 1, TOTAL , ,057 Elaboration data from IAEA (1) For the main part of reactors in operation, extension of life for around 20 years. (2) Countries w ith reactors under construction are: China n 26 reactors Russia 10 India 7 South Korea 3 n 2 reactors for Japan, Slovakia, Bulgaria, Taiw an, Ukraine, Pakistan and n 1 reactor for Argentina, Brazil, Finland, France, USA. 44

45 45

46 In ogni caso si può notare che in vari paesi sono state prese decisioni di proseguire / partire con la realizzazione di nuove centrali nucleari dopo il fatidico11 Marzo. Si passa in rassegna la situazione attuale nei vari paesi come dal rapporto WEC 46

47 Giappone: L'energia nucleare rappresentava il 30% della produzione totale di elettricità prima di Fukushima (54 reattori per 47 GW); i piani erano di arrivare al 41% entro il 2017 e al 50% entro il Dopo l incidente delle 4 unità della centrale di Fukushima Daiichi che sono state messe in decommissioning, alla fine di Ottobre 2011 solo 10 dei 50 reattori rimanenti erano in funzione (40 reattori chiusi per i controlli periodici, ispezioni impreviste o disattivazione anticipata). A metà Febbraio solo 2 reattori erano in servizio(oggi 1 solo). Nell'ottobre 2011 il Governo ha pubblicato un Libro bianco dove conferma che "la dipendenza del Giappone nel settore dell'energia nucleare sarà ridotto il più possibile nel medio e lungo termine". Una nuova politica energetica sarà sviluppata entro la metà del

48 Il Costo dell'energia nucleare comparato ad altre alternative è stato valutato recentemente, anche considerando $ 130 miliardi di danni da un nuovo ipotetico incidente nucleare e con i costi dovuti alle misure di sicurezza aggiuntive del post Fukushima. Rispetto a generazione da combustibili fossili (inclusi CO 2 )e loro prezzi al 2010, l'opzione nucleare è stata valutata al kwh in US $ 11,4 centesimi contro i 12,2 del carbone ed i 13,7 per GNL; sono però previsti futuri incrementi per il carbone e il GNL a fronte di costi costanti del nucleare come valutato. Un nuovo ente regolatorio nucleare indipendente, associato con il Ministero dell'ambiente e l'ufficio di Gabinetto, è stato deciso a metà del 2011 e la nuova Agenzia sarà lanciata nel mese di aprile 2012, combinando il ruolo di NISA e NSC. 48

49 Nel nucleare aziende come Hitachi, Mitsubishi e Toshiba sono importanti a livello internazionale e / o hanno assunto grandi imprese nucleari straniere. Nel settore manifatturiero pesante e dei componenti nucleari, il Giappone è leader mondiale. Questa attività fuori dal Giappone viene fortemente sostenuta. Le esportazioni di beni e servizi nucleari continua a rimanere la priorità giapponese; 4 accordi di cooperazione internazionale sono stati firmati in Giordania, Vietnam, Corea del Sud e Russia. 49

50 Cina: E il paese con i piani nucleari più ambiziosi (70-80 GW in funzione nel 2020 e GW nel 2030) e con 27 reattori in costruzione al 10 marzo A seguito dell incidente di Fukushima, nel marzo 2011, il Consiglio di Stato ha annunciato la sospensione delle autorizzazioni di nuovi impianti e le verifiche di sicurezza di tutti i progetti nucleari (completato nell'ottobre 2011). Dei 34 reattori precedentemente approvati, 4 unità con inizio costruzione nel 2011 sono stati sospesi; 3 unità hanno iniziato la costruzione a partire da marzo 2011 e 2 reattori sono stati collegati alla rete nel A febbraio 2012 la Cina ha 26 reattori in costruzione. Il nuovo piano nazionale per la sicurezza nucleare deve essere promulgato e la costruzione su larga scala di centrali nucleari riprenderà ad Aprile Nel dicembre 2011 la NEA (National Energy Administration) ha dichiarato: "La Cina renderà l'energia nucleare il fondamento del suo sistema di generazione di energia nei prossimi 10 o 20 anni aggiungendo fino a 300 GW di capacità nucleare in quel periodo". 50

51 USA: La NRC 3 mesi dopo Fukushima ha dichiarato: «nessun problema di sicurezza per i 104 reattori USA in funzione. Nessun rischio per prolungare la vita dei reattori esistenti». 71 reattori hanno già ottenuto a settembre 2011 una estensione della licenza fino a 60 anni, 13 addizionali licenze erano sotto esame a ottobre 2011 ed altre richieste sono in corso. I prezzi molto bassi del gas negli Stati Uniti stanno creando problemi per giustificare merchant plants nucleari a brevemedio termine. Solo 4 nuove unità nucleari in "stati regolamentati" saranno in servizio prima del 2020 (2 hanno iniziato la costruzione) 51

52 Francia: I 58 reattori nucleari hanno un sufficiente livello di sicurezza e ciò significa che nessuno di loro dovrebbe essere chiuso; è richiesta sempre più una loro robustezza di fronte a situazioni al di là dei margini di sicurezza che già possiedono (ASN). Nel luglio 2011 EdF ha nuovamente rivisto il tempo di completamento del reattore di Flamanville al 2016, con un costo stimato di 6 miliardi di euro. Nel settembre 2011 EdF ha assegnato contratti per la sostituzione dei generatori di vapore per la flotta di reattori da 1300 MW per aumentare del 7% la potenza / energia prodotta (15 TWh all'anno in totale pari all energia da 2 nuovi reattori da 1000 MW ciascuno). Nel dicembre 2011 è stato assegnato un contratto per aggiornare i sistemi di monitoraggio e controllo per 20 reattori da 1300 MW in 8 centrali elettriche. Questi sono gli ultimi contratti ad ora assegnati per l estensione della vita e l aumento di potenza producibile dalla flotta EdF. 52

53 Russia: Stanno perseguendo praticamente un raddoppio degli attuali 22 GW di potenza nucleare entro il 2020 e 10 reattori sono attualmente in costruzione. L estensione di 15 anni di vita e l aumento di potenza dei reattori esistenti sta procedendo velocemente. Rosatom sta spingendo rapidamente l implementazione dei fast reactors ; la Russia è leader mondiale nella tecnologia di reattore a neutroni veloci. Dopo l'incidente di Fukushima, a seguito di controlli effettuati sugli impianti nucleari esistenti, nel giugno 2011 è stato annunciato un programma di safety upgrade per la fornitura di elettricità ed acqua alle centrali nucleari in situazioni di emergenza. 53

54 L'impianto con 2 x 1200 MW reattori a Kaliningrad sul mar Baltico per esportare energia, ha ottenuto nel novembre 2011 la licenza per la costruzione, la prima unità in funzione è prevista nel 2016 e la seconda nel Per la prima unità è iniziata la costruzione a Febbraio. Due terzi di energia dovrebbe essere esportata in Germania, Polonia e Stati Baltici. Forte sostegno del governo per la costruzione di impianti nucleari all'estero; approcci BOO inclusa la fornitura di tutto il combustibile e il rimpatrio di combustibile utilizzato per la vita della centrale. Coinvolgimento effettivo in almeno 7 paesi (Ucraina, Bielorussia, India, Cina, Turchia, Vietnam e Bangladesh). La Russia è leader mondiale per i rompighiaccio nucleari e le navi mercantili e sta progettando la costruzione di 7-8 centrali nucleari galleggianti per il 2015 (circa 70 MW cad.) 54

55 Sud Corea: Nel 2011, i 21 reattori in funzione (~ 19 GW) hanno fornito il 31% dell'elettricità del paese. A metà del 2011 il Governo ha ribadito l'intenzione di avere dal nucleare 27 GW entro il 2020 e 43 GW entro il 2030 per la fornitura del 59% dell energia elettrica nazionale. Nel novembre 2011 il governo ha ribadito ancora una volta il suo impegno per la realizzazione di 6 nuovi reattori entro il I programmi di esportazione sono notevoli, dopo il successo ottenuto a Dicembre 2009 per la fornitura di 4 reattori negli Emirati Arabi Uniti. La Corea del Sud vuole essere il terzo maggiore esportatore di centrali nucleari entro il 2030 con la fornitura di oltre il 20% del mercato mondiale. 55

56 U.K.: Nel luglio 2011 il nuovo governo ha emesso un nuovo Libro Bianco sull'energia che prevede un prezzo minimo della CO 2 fondamentale per l'economia di nuovi reattori nucleari nel Regno Unito, e ha stabilito 16 per tonnellata di CO 2 nel 2013, salendo a 30 nel 2020 ed a 70 nel EdF ed EoN-RWE (Horizon Group) mantenevano a Febbraio il loro piano di investimento ciascuno relativo a 4 centrali. In questi giorni Horizon ha rinunciato e cerca compratori per le opzioni acquisite. India: A partire dai 4400 MW attuali in servizio, l'india ha un programma molto ambizioso: raddoppiare la capacità in servizio entro il 2015 e di avere in funzione nel 2032 più di 60 GW. Il programma è concentrato in 5 parchi dell'energia nucleare ciascuno di MW per fornire 45 GW nel NPCIL è fiducioso dell inizio costruzione nel 2012 di 4 nuovi reattori in tutti e 4 i siti designati per le centrali importate. Ci sono state sommosse popolari per una centrale in costruzione con reattori Russi. 56

57 Turchia: I capi di stato russi e turchi a maggio 2010 hanno firmato un accordo intergovernativo con Rosatom per costruire, possedere e gestire l'impianto di Akkuyu con 4 unità da 1200 MW. Ratifica di entrambi i parlamenti e la registrazione della società di progetto nel dicembre Primo approccio BOO per gli impianti nucleari; TETAS acquisterà il 70% dell energia delle prime 2 unità e il 30% dalle unità 3 e 4 per più di 15 anni al prezzo fisso di dollari cent / kwh. Il resto dell energia sarà venduta sul mercato libero. Nel dicembre 2011 la Società di Progetto ha presentato le domande di permesso per costruzione ed ha avviato le valutazioni d'impatto ambientale al fine di iniziare la costruzione della prima unità nel 2013 con il primo reattore in servizio nel 2018, gli altri dal 2019 al Ci sono piani dal 2008 per costruire un secondo impianto nucleare in Sinop con 4 reattori. Discussioni con Mitsubishi / Kansay (Giappone) e con Areva / GdF e EdF. Nel novembre 2011 il Primo Ministro turco ha chiesto al presidente della Corea del Sud di rinnovare una precedente offerta KEPCO di 4 reattori x 1400 MW ciascuno con uno schema BOO. 57

58 Lituania: Nel luglio 2011 il governo ha selezionato GE - Hitachi per il contratto EPC della centrale Visiginas. GE - Hitachi prevede di costruire un reattore ABWR da 1350 MW con messa in funzione nel Arabia Saudita: A seguito delle prime dichiarazioni di intento di sviluppare "l'energia atomica essenziale per soddisfare le crescenti esigenze del Regno", nel giugno 2011 KA - CARE (King Abdullah city per nucleare e le rinnovabili) ha detto che intende "costruire 16 reattori nucleari nei prossimi 20 anni ad un costo di $ 80 miliardi; i primi 2 sono previsti in funzione in 10 anni ed altri 2 ogni anno fino al 2030, per generare circa il 20% dell'elettricità richiesta dall Arabia Saudita". 58

59 Polonia: Si concentra su un suo sviluppo dell'energia nucleare indipendentemente da paesi baltici. Nel maggio e giugno 2011 una serie di normative sono state approvate dal Parlamento con 407 voti favorevoli e 2 contrari. I bandi di gara per i primi MW sono in fase di ultimazione, con la qualificazione del sito e la selezione del fornitore finale prevista nel Finlandia: La Società di progetto Fennovoima di proprietà di 70 consumatori industriali e Società elettriche (Eon ha una quota importante del 34%), ha invitato nel luglio 2011 Areva e Toshiba per fare un'offerta per la consegna e la costruzione del reattore e l'isola turbina per un nuovo impianto nucleare. La selezione è prevista per il insieme a lavori preparatori al sito Pyӓjoki (il sito selezionato e approvato). Altri 2 investitori hanno ottenuto le autorizzazioni per 2 altre centrali e occorrerà verificare chi effettivamente delle 3 proposte andrà avanti. 59

60 Romania: Per i 2 x 720 MW di Cernovada (unità 3 e 4) ad agosto 2011 la Società cinese Nuclear Power Engineering ha espresso interesse ad investire nelle 2 unità; anche un consorzio Sud Coreano ha espresso interesse. Bulgaria: Nel settembre 2011 NEK ha firmato un supplemento all'accordo con Export AtomStroy (Russia) per arrivare a marzo 2012 a chiarire il modello finanziario per 2 reattori x 1000 MW di Belene. In questi giorni la Bulgaria ha deciso di realizzare non a Belene ma nel sito di Kozloduy (già presenti 6 reattori) i 2 nuovi reattori Bielorussia: Nel mese di ottobre 2011 ha firmato con Atomyexport della Russia l'accordo per la costruzione di 2 reattori x 1200 MW in Ostorvets con previsioni di messa in servizio nel

61 Rep. Ceca: Nell ottobre 2011, 3 candidati risultanti da una selezione sono stati formalmente invitati da CEZ a presentare per luglio 2012 «Offerta per 2 unità complete a Temelin su base chiavi in mano, compresa la fornitura di combustibile nucleare per 9 anni di funzionamento.» L accordo prevedeva la possibilità di ordinare 3 addizionali reattori per altre località. Bangladesh: Nel novembre 2011 ha firmato accordo intergovernativo con la Russia per 2 reattori da 1000 MW ciascuno da costruire in Rooppur compresa la fornitura di combustibile e il ritorno in Russia del combustibile utilizzato. La costruzione della prima unità è prevista a partire dal 2012 con il funzionamento nel

62 Vietnam: Nel novembre 2011 ha firmato un accordo con la Russia per 2 reattori x 1200 MW da costruire come progetto chiavi in mano ed entrata in servizio nel Nello stesso mese un accordo intergovernativo firmato con il Giappone per la costruzione di un secondo impianto nucleare con 2 reattori per entrare in servizio nel Alla fine del 2011, i Presidenti del Vietnam e Corea del Sud hanno firmato un accordo di cooperazione includente lo sviluppo di una centrale nucleare. Giordania: Dopo la definizione nel febbraio 2011 di 3 possibili partner strategici, la Giordania si aspetta di firmare un contratto EPC nel 2012 per iniziare la costruzione nel 2013 di un reattore da MW per il funzionamento nel

63 Tailandia: Dopo l'incidente di Fukushima i piani per il primo reattore sono stati messi in stand by. Indonesia: La Russia sta puntando gli sforzi per esportare centrali nucleari galleggianti su basi completamente attrezzate per fornire energia a piccole isole indonesiane. Messico: Con il programma di shale gas, la proposta di due centrali nucleari ha subito ritardi. Sud Africa: A metà del 2011 è stato confermato un piano nucleare considerato entro il 2030 per totali 9,6 GW di nuova capacità. Le prime richieste di interesse / offerta dovrebbero essere emesse nel

64 5) Considerazioni finali 64

65 Non esiste una grave scarsità a livello globale di risorse energetiche fossili. Negli anni si diceva che il petrolio avrebbe avuto una vita di 40 anni! I critici problemi delle fonti fossili sono sia la loro disomogenea localizzazione delle aree di consumo rispetto a quelle di produzione (specie per gas e petrolio) e sia il come bruciarle, con le relative emissioni e l impatto sull ambiente. L energia elettrica sarà sempre più importante. 65

66 Nei prossimi decenni le fonti fossili avranno ancora un ruolo più che dominante per la produzione dell energia elettrica. L ambiente / le emissioni di CO 2 richiedono tuttavia un approccio globale. E positivo e degno di esempio quanto UE ha fatto e sta facendo, ogni goccia è importante ma la goccia dall Europa sta diventando sempre più piccola nell Oceano globale e ci sono 2 grossi rischi potenziali: perdita di competitività con eccessive penalizzazioni specie per le industrie energy intensive ; rilocazione delle industrie in nazioni dove l efficienza di produzione dell energia elettrica è inferiore a quella europea con il risultato di aumentare le emissioni di CO 2 (l opposto dell obbiettivo voluto). 66

67 Occorre quindi dare priorità ad un approccio politico per portare intorno al tavolo di Kyoto Cina, India, USA e gli altri maggiori contributori alle emissioni, rispetto ad un approccio con forti penalizzazioni dei consumatori e delle industrie europee che sono spinte a rilocare all estero le loro fabbriche. Discorsi limitati alla sola Europa sono fuorvianti. 67

68 Per i problemi di energia ed ambiente è fondamentale passare da un approccio ideologico ad un approccio basato su numeri e costi globali, inclusi quelli ambientali. Informazione e formazione sono fondamentali: per le rinnovabili dovrebbero portare ad una cultura del costo sociale e per l'efficienza energetica ad una cultura del "life cycle cost" così poco diffusa in Italia dove ancora per la grande maggioranza degli investimenti ci si concentra sul costo iniziale, trascurando i costi di esercizio dove la bolletta energetica sarà sempre più cara. Esempio eclatante sono i motori elettrici, dove in anni di funzionamento l'investimento iniziale è pari al 3% e quello della bolletta energetica è il 95% dei costi totali; ma in Italia solo il 2-3% dei motori che si comprano sono ad alta efficienza contro una media dell 80% nei paesi del Nord Europa. 68

69 E per il nucleare in Italia? Dobbiamo riconoscere che un incidente nucleare ha un grosso impatto sulle persone; le radiazioni non si vedono, non sai se esse ti hanno colpito, non sai se / quando o quanto avranno effetto sulla tua salute. Essendo il Giappone considerato un paese ad alta tecnologia e molto ben organizzato, l'impatto generale di Fukushima è stato in ogni caso superiore a quello del disastro di Chernobyl ( reattore rischioso russo, gestito in modo a dir poco irresponsabile e con la popolazione residente avvisata con notevole ritardo). Il settore nucleare, ancor più dopo Fukushima, ha bisogno di un deciso cambio di rotta a livello politico, sia per rafforzare la sicurezza che per guadagnare favore presso l opinione pubblica. In particolare, l Agenzia internazionale per l energia atomica (AIEA) dovrebbe avere poteri ben più forti degli attuali, attualmente subordinati a quelli delle autorità nazionali. 69

70 L'Italia, che aveva chiuso il nucleare sotto l'emotività di Chernobyl, si è trovata di fronte, per la possibile ripartenza di un piano nucleare, alle ripercussioni del grave incidente in Giappone e senza avere effettuato una capillare ed adeguata informazione superpartes; Non è stato effettuato un contradditorio sereno e civile basato su dati e fatti e sulla situazione Italiana e ci si è trovati con una contrapposizione di ideologie; non si è riusciti ad evitare scelte emotive con serie conseguenze future per il nostro paese. 70

71 Un periodo di ripensamento risulta inevitabile per un eventuale ripartenza futura tra vari anni con un approccio adeguato, strutturato ed indispensabilmente bipartisan e con corretto coinvolgimento della popolazione e con un serio esame per siti e normative di sicurezza. L approccio dovrà essere coerente con quello della UE. 71

72 In Europa é impossibile raggiungere gli obiettivi di lungo periodo per le emissioni della CO 2 ed avere sicurezza degli approvvigionamenti con le sole rinnovabili, considerando anche la sostituzione delle vecchie centrali di base. L efficienza energetica in primis e l opzione nucleare non potranno essere a priori trascurate nelle strategie energetiche. L efficienza energetica è oltre il 50% della soluzione ma non è fortemente implementata. 72

73 La CE ha sottolineato che per raggiungere l ambizioso obiettivo di riduzione dell 80% delle emissioni di CO 2 al 2050 il nucleare rimarrà un importante contributore, lasciando tuttavia liberi gli stati membri a livello singolo di decidere in merito. La CE ha deciso di effettuare stress tests per le centrali nucleari esistenti valutando possibili rischi per condizioni esterne più estreme ; sono lasciate però alle singole nazioni gli interventi che hanno chiaramente un diverso impatto del nucleare in funzione del loro mix energetico e fino ad ora nessuna nazione ha trovato situazioni critiche che portino a drastiche condizioni di chiusura. 73

74 E ancora difficile prevedere l impatto a lungo termine dell incidente giapponese sul rinascimento nucleare previsto prima dell 11/3/2011. In ogni caso reazioni emotive causano: aumento di elettricità prodotta da combustibili fossili, aumento di insicurezza degli approvvigionamenti, maggiori costi dell elettricità, maggiori emissioni di CO 2. Come caso estremo e non realistico, la chiusura di tutti i reattori esistenti che producono TWh significherebbe un consumo addizionale di 700 MTEP/anno di combustibili fossili (circa il 25% dei consumi attuali di gas) e addizionali emissioni di 2 miliardi di t CO 2 / per anno. Il dilemma che ci si pone dopo Fukushima è tra 3 rischi da ponderare: rischio di incidente nucleare, rischio di collasso ambientale per emissioni di CO 2, e rischio di progressivo sottosviluppo delle LDC s. 74

75 Il vero perdente dopo Fukushima, se ci si lascia sopraffare dall emotività, non risulterebbe il nucleare ma il consumatore finale e l ambiente. Il grande vincitore sarebbe il gas ed in parte il carbone e le rinnovabili. In conclusione, in aggiunta all efficienza energetica che assume sempre maggior importanza, nessuna fonte deve essere idolatrata o demonizzata a priori. Nucleare e rinnovabili non sono in contrapposizione: il nucleare (come gas e carbone) fornisce l indispensabile energia di base programmabile mentre le nuove rinnovabili sono aleatorie (danno energia quando c è vento o sole), necessitano quindi di adeguata riserva dalle altre fonti e creano problemi e costi per un affidabile funzionamento del sistema elettrico. Questo in attesa di sicuri ed economici «stoccaggi» per l energia elettrica. 75

76 GRAZIE PER L ASCOLTO! 76

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