7. VALUTAZIONE DEL NUMERO DI PERSONE ESPOSTE AL RUMORE E AMBITI CRITICI

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2 SOMMARIO 1. PREMESSA 2. DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE 3. AUTORITA COMPETENTE 4. CONTESTO GIURIDICO 5. LIMITI IN VIGORE 6. SINTESI DEI RISULTATI DELLA MAPPATURA ACUSTICA 7. VALUTAZIONE DEL NUMERO DI PERSONE ESPOSTE AL RUMORE E AMBITI CRITICI 8. RESOCONTO DELLE CONSULTAZIONI PUBBLICHE ORGANIZZATE AI SENSI DELL ART. 8 DEL D. LGS 194/ MISURE GIA IN ATTO, IN PREPARAZIONE, STRATEGIE DI LUNGO TERMINE 10. LINEE STRATEGICHE 10.1 Interventi sulla sede viaria 10.2 Pianificazione urbanistica 10.3 Tipologie edilizie 10.4 Barriere antirumore 10.5 Filosofie di intervento

3 1. PREMESSA Nel presente documento è riportata la relazione tecnica del PIANO DI AZIONE redatto dalla Provincia di Lecco, ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 194 di attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e gestione del rumore ambientale. Il Piano di Azione definisce gli interventi di attenuazione del rumore più idonei in relazione alle problematiche acustiche individuate in esito alla mappatura del territorio. Per quanto riportato all art. 4 del D.Lgs 194/2005, dopo una prima fase di studio relativa ai tratti stradali dove circolano più di di veicoli/anno, deve essere elaborato il piano d azione per gli assi stradali principali su cui transitano più di di veicoli/anno. Sulla base dei dati di traffico posseduti dalla Provincia di Lecco, tenuti aggiornati mediante l installazione di postazioni mobili di rilevamento del numero di veicoli circolanti, posizionate in luoghi strategici e mantenute in orari significativi, sono state individuate come assi principali le seguenti arterie di competenza provinciale: Tra le strade maggiormente trafficate spiccano: -la S.P. ex S.S. 342 Briantea, ora denominata Strada Provinciale 342 Briantea, sull itinerario Varese-Como-Bergamo, che costituisce la strada primaria di collegamento Est-Ovest nella Brianza, con una sezione ad una sola corsia per senso di marcia su unica carreggiata, numerosi attraversamenti urbani e discontinuità di tracciato, la più critica delle quali è la sovrapposizione con l'itinerario della S.P. ex S.S. 342d1.- S.P. 72 a Calco.

4 -la S.P. ex S.S. 342D1 Briantea, è ora denominata Strada Provinciale 342 D1 Briantea, e presenta una sezione ad unica carreggiata, con due corsie. Il tracciato della S.P. 342 D1 è breve e si snoda lungo il vecchio percorso della Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga, tra i paesi di Calco ed Usmate Velate. Ha inizio dal tratto declassato della Strada Statale 342 Briantea nei pressi di Calco, e attraversa i comuni di Merate, Cernusco Lombardone e Osnago; prosegue quindi verso sud terminando ad Usmate Velate, dove si collega con il nuovo prolungamento della Tangenziale Est di Milano. -la S.P. ex S.S. 639 dei Laghi di Pusiano e di Garlate, sull itinerario Como- Lecco-Cisano Bergamasco, che è la strada primaria di collegamento da Lecco verso Como e verso Bergamo. Tale percorso presenta caratteristiche analoghe a quelle della S.P. ex S.S. 342, tranne nel tratto Civate-Lecco, dove la sezione stradale appare sdoppiata per la recente costruzione della galleria del Barro. Il tratto Lecco-Cisano Bergamasco è anche particolarmente sfavorito dal tracciato che attraversa insediamenti urbani densi con una sezione molto ridotta. La S.S. 639 presenta una sezione a doppia carreggiata, con due corsie separate. La ex Strada Statale 639 dei Laghi di Pusiano e di Garlate (SS 639), ora Strada Provinciale 639 dei Laghi di Pusiano e di Garlate, è un'importante strada provinciale che collega tre, tra le più importanti province lombarde Como, Lecco, Bergamo. Ha inizio nel comune di Albese con Cassano, dal tratto declassato della Strada Statale 342 Briantea, e prosegue verso est, attraverso l'alta Brianza, su un percorso scorrevole e pianeggiante. Tocca qui i comuni di Albavilla, Erba e Pusiano (dove passa accanto al lago omonimo ); entrata quindi nel lecchese attraversa Cesana Brianza, Suello, Civate (di fianco al Lago di Annone ) e giunge nel capoluogo, Lecco. Qui prosegue deviando verso sud toccando il Lago di Garlate (sulla sponda orientale), Vercurago e Calolziocorte ; entra in provincia di Bergamo e giunge infine a Cisano Bergamasco, dove si immette nuovamente sul tratto declassato della Strada Statale 342 Briantea. -la S.P. 51 della Santa, che collega verticalmente la SP 342 con la SP 639; in virtù dell essere strada di collegamento tra le principali due arterie della Provincia, ex strade statali, snodandosi nella brianza nord-orientale dove è presente un fitto tessuto logistico-produttivo, questa strada ad unica carreggiata con una corsia per senso di marcia sopporta un intenso traffico, soprattutto pesante, che la colloca tra gli assi principali con più di di veicoli/anno circolanti. -la S.P. 54 Monticello-Paderno, che collega orizzontalmente i Comuni della brianza lecchese e costituisce la principale alternativa alla SP 342 per il collegamento Est-Ovest nella Brianza; ha una sezione ad una sola corsia per senso di marcia su unica carreggiata ed il tracciato si snoda in numerosi attraversamenti urbani. -la S.P. 72 del Lago di Como, per il tratto compreso tra i Comuni di Airuno e Pescate, che collega verticalmente la SP 342 con la SP 639 sulla sponda occidentale dell Adda, rappresentando un alternativa al tratto di SP 639 che corre parallelamente sulla sponda orientale e che rappresenta uno dei tratti stradali più congestionati della Provincia di Lecco; ha una sezione ad una sola corsia per senso di marcia su unica carreggiata ed il tracciato si snoda in numerosi attraversamenti urbani.

5 In base alla normativa vigente, la relazione al Piano di Azione deve prendere in considerazione i seguenti elementi: - descrizione dei tratti stradali considerati; - definizione dell autorità competente; - descrizione del contesto giuridico di riferimento; - analisi dei limiti in vigore ai sensi della normativa vigente; - sintesi dei risultati della mappatura acustica; - valutazione del numero di persone esposte al rumore; - resoconto delle consultazioni pubbliche organizzate ai sensi dell art.8; - sintesi delle misure antirumore già in atto; - sintesi degli interventi pianificati dalle autorità competenti; - descrizione delle linee strategiche in materia di rispetto dell ambiente e riduzione delle diverse forme di inquinamento. NOTA in merito alla CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE: DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 MARZO 2004, N. 142 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (GU n. 127 del 1/6/2004 ) Art. 2. Definizione e classificazione delle strade Ai fini dell'applicazione delle norme del presente codice si definisce "strada" l'area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali. 2. Le strade sono classificate, riguardo alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, nei seguenti tipi: A - Autostrade; B - Strade extraurbane principali; C - Strade extraurbane secondarie; D - Strade urbane di scorrimento; E - Strade urbane di quartiere; F - Strade locali. F-bis. Itinerari ciclopedonali. 3. Le strade di cui al comma 2 devono avere le seguenti caratteristiche minime: A - Autostrada: strada extraurbana o urbana a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia, eventuale banchina pavimentata a sinistra e corsia di emergenza o banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso e di accessi privati, dotata di recinzione e di sistemi di assistenza all'utente lungo l'intero tracciato, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore e contraddistinta da appositi segnali di inizio e fine. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio ed aree di parcheggio, entrambe con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione. B - Strada extraurbana principale: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati, contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio, che comprendano spazi per la sosta, con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione. fascia A=100 + fascia B=150 C - Strada extraurbana secondaria: strada ad unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine. Ca (strade a carreggiate separate e tipo IV CNR 1980) fascia A=100 + fascia B=150 Cb (tutte le strade extraurbane secondarie) fascia A=100mt + fascia B=50mt D - Strada urbana di scorrimento: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate. E - Strada urbana di quartiere: strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata. F - Strada locale: strada urbana od extraurbana opportunamente sistemata ai fini di cui al comma 1 non facente parte degli altri tipi di strade. fascia 30 mt. F-bis. Itinerario ciclopedonale: strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzata da una sicurezza intrinseca a tutela dell'utenza debole della strada. 4. È denominata "strada di servizio" la strada affiancata ad una strada principale (autostrada, strada extraurbana principale, strada urbana di scorrimento) avente la funzione di consentire la sosta ed il raggruppamento degli accessi dalle proprietà laterali alla strada principale e viceversa, nonché il movimento e le manovre dei veicoli non ammessi sulla strada principale stessa. 5. Per le esigenze di carattere amministrativo e con riferimento all'uso e alle tipologie dei collegamenti svolti, le strade, come classificate ai sensi del comma 2, si distinguono in strade "statali", "regionali", "provinciali", "comunali", secondo le indicazioni che seguono. Enti proprietari delle dette strade sono rispettivamente lo Stato, la regione, la provincia, il comune. Per le strade destinate esclusivamente al traffico militare e denominate "strade militari", ente proprietario è considerato il comando della regione militare territoriale. 6. Le strade extraurbane di cui al comma 2, lettere B, C ed F si distinguono in: A - Statali, quando: a) costituiscono le grandi direttrici del traffico nazionale; b) congiungono la rete viabile principale dello Stato con quelle degli Stati limitrofi; c) congiungono tra loro i capoluoghi di regione ovvero i capoluoghi di provincia situati in regioni diverse, ovvero costituiscono diretti ed importanti collegamenti tra strade statali; d) allacciano alla rete delle strade statali i porti marittimi, gli aeroporti, i centri di particolare importanza industriale, turistica e climatica; e) servono traffici interregionali o presentano particolare interesse per l'economia di vaste zone del territorio nazionale. B - Regionali, quando allacciano i capoluoghi di provincia della stessa regione tra loro o con il capoluogo di regione ovvero allacciano i capoluoghi di provincia o i comuni con la rete statale se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commerciale, agricolo, turistico e climatico. C - Provinciali, quando allacciano al capoluogo di provincia capoluoghi dei singoli comuni della rispettiva provincia o più capoluoghi di comuni tra loro ovvero quando allacciano alla rete statale o regionale i capoluoghi di comune, se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commerciale, agricolo, turistico e climatico. D - Comunali, quando congiungono il capoluogo del comune con le sue frazioni o le frazioni fra loro, ovvero congiungono il capoluogo con la stazione ferroviaria, tranviaria o automobilistica, con un aeroporto o porto marittimo, lacuale o fluviale, con interporti o nodi di scambio intermodale o con le località che sono sede di essenziali servizi interessanti la collettività comunale. Ai fini del presente codice, le strade "vicinali" sono assimilate alle strade comunali. 7. Le strade urbane di cui al comma 2, lettere D, E e F, sono sempre comunali quando siano situate nell'interno dei centri abitati, eccettuati i tratti interni di strade statali, regionali o provinciali che attraversano centri abitati con popolazione non superiore a diecimila abitanti.

6 2. DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE Sono stati individuati gli assi stradali aventi un numero di veicoli/anno superiori a , che vengono riportati nella seguente cartografia:

7 L estesa complessiva delle strade di competenza della Provincia di Lecco è di Km 405,723. (comprensive delle ex strade statali trasferite); di queste strade provinciali, KM 68,783 ricadono tra gli assi stradali con oltre di veicoli/anno, e Km 72,525 ricadono tra gli assi stradali con veicoli/anno compresi tra 3 e 6 milioni; pertanto, ai fini dello studio acustico devono essere considerati Km 141,308 ovvero circa il 35% dell intera rete stradale provinciale. La rete provinciale è stata ripartita in sette circondari, ai fini del controllo, gestione e manutenzione: CIRCONDARIO n nome LUNGHEZZA 1 Lecco Km 73,586 2 Merate Km 60,795 3 Oggiono Km 35,292 4 Casatenovo Km 37,322 5 Valsassina Km 66,122 6 Lario Orientale Km 90,229 7 Valle San Martino Km 41,491 Km 404,837 Le strade provinciali si sviluppano in una grande variabilità di contesti, ovvero in ambienti prativi o rocciosi, in contesti di pianura, collina e montagna, con quote altimetriche comprese tra 202 m s.l.m. e i 1340 m del passo di Valcava (SP. 179); sovente, specialmente per la zona di pianura e nell arteria che corre lungo la sponda orientale del Lario, attraversano tessuti urbani anche densamente edificati, con costruzioni talvolta a ridosso della piattaforma stradale. L altezza media delle strade della provincia di Lecco è di 483 m circa s.l.m. (corrisponde circa alla quota di Taceno). La quota del capoluogo (caposaldo altimetrico indicato alla stazione ferroviaria di Lecco) è di 212 m s.l.m. Pur conservando alle strade il numero e il nome, ed ai cippi chilometrici la progressiva da molti decenni indicata, attributi che sono di riferimento in molteplici casi di intervento e di pratiche amministrative, e che sono riportati sulle carte ufficiali, la Provincia di Lecco ha attribuito le strade provinciali ai circondari definiti nello Statuto, conformente alla suddivisione in ambiti territoriali omogenei.

8 I comuni appartenenti ai vari circondari sono definiti dell art. 12 dello Statuto; all art. 13 si tratta delle conferenze circondariali composte dai Sindaci dei Comuni, dai Presidenti delle Comunità Montane e dai Presidenti dei Consorzi di Gestione dei Parchi. La conferenza circondariale opera attraverso assunzioni di pareri e formazione di indirizzi su richiesta del Presidente, della Giunta o del Consiglio Provinciale o per iniziativa propria, su tutte le materie di competenza provinciale che riguardano il circondario. Analogo criterio di ripartizione è stato utilizzato per l assegnazione ai circondari delle strade statali trasferite alla Provincia di Lecco attraverso il D.lgs n. 112 del (che le trasferiva alle Regioni) e la L.R. n. 1 del (che le trasferiva alle Province) la cui competenza di gestione fa capo alla Provincia di Lecco dal 1 luglio Le strade statali classificate regionali e trasferite alla Provincia di Lecco hanno un estesa complessiva di 60,760 Km., così suddivisi nelle seguenti strade: Identificazione Identificazione provinciale inizio fine Lun regionale S.P. - [P.K.] [P.K.] Parz Nome n LCSPEXSS Lariana 31,200 39,720 8,512 41,273 51,251 9,916 12,062 13,890 1,974 LCSPEXSS ,890 14,919 1,020 dei Laghi di 13,890 14,879 0,955 Pusiano e Garlate 44,219 49,424 10,040 27,519 28,619 1,069 31,052 34,071 3,005 LUNGHEZZA Km 18,428 Km 18,063 LCSPEXSS Briantea 20,955 39,370 18,478 Km 18,478 LCSPEXSS342D1 342D1 diramazione 0,000 1,095 1,092 3,695 8,389 4,699 Km 5,791 Km 60,760 E interessante rilevare che, fatta eccezione per la SP583, la quasi totalità dei tracciati delle ex S.S. ricadono nella definizione di assi stradali con oltre 6 milioni di veicoli/anno. Le strade regionali e provinciali, o tronchi di esse, appartenenti ai circondari sono:

9 CIRCONDARIO n.1 - LECCO (Comuni: Abbadia Lariana, Ballabio, Civate, Galbiate, Malgrate, Mandello del Lario, Morterone, Oliveto Lario, Lecco, Pescate, Valmadrera) Identificazione Identificazione provinciale inizio fine Lun LUNGHEZZA regionale S.P. - [P.K.] [P.K.] Parz Nome n LCSP Valassina 29,700 30,315 0,590 Km 0,590 LCSP Valbrona 0,000 1,870 1,893 Km 1,893 LCSP Santa 0,000 2,956 2,991 Km 2,991 LCSP Colle Brianza 0,000 4,892 4,157 Km 4,157 LCSP Galbiate 2,149 6,905 4,719 Km 4,719 LCSP Valsassina 4,780 10,225 5,568 Km 5,568 LCSP Morterone 0,000 15,165 15,191 Km 15,191 LCSP Prealpina Orobica 0,000 0,084 0,086 Km 0,086 LCSP064 0,000 0,780 0,780 Km 0,780 LCSP Dolzago - Ello 4,174 4,504 0,339 Km 0,339 LCSP072 del Lago di 58,300 65,469 7, LCSP072 Como 47,387 48,878 1,490 Km 8,647 LCSPEXSS Lariana 31,200 39,720 8,512 41,273 51,251 9,916 Km 18,428 dei Laghi di 14,300 14,873 0,574 LCSPEXSS Pusiano e 14,548 14,900 0,363 Km 10,977 Garlate 44,219 49,424 10,040 Km 73,586 Le caratteristiche delle strade in questo circondario sono miste, ma si tratta di strada di montagna, collina, e pianura. La S.P. 639 è caratterizzata da una piattaforma a doppia carreggiata con due corsie per ogni senso marcia. La S.P. 72 ha una consistente intensità di traffico, la S.P. 51 di appena inferiore. La SP 62 soffre della ristrettezza della carreggiata nell ambito urbano di Lecco.

10 CIRCONDARIO n.2 - MERATE (Comuni: Airuno, Brivio, Calco, Cernusco Lombardone, Lomagna, Merate, Montevecchia, Olgiate Molgora, Paderno D Adda, Perego, Osnago, Robbiate, Rovagnate, S. Maria Hoè, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Imbersago). Identificazione Identificazione provinciale inizio fine Lun LUNGHEZZA regionale S.P. - [P.K.] [P.K.] Parz Nome n LCSP Molteno - Rovagnate 5,965 6,848 0,885 Km 0,885 LCSP052D1 Dir1 0,000 1,164 1,199 Km 1,199 LCSP052D2 Dir2 0,000 0,269 0,269 Km 0,269 LCSP Sirtori 0,000 1,580 1,596 Km 1,596 LCSP ,694 9,190 3,552 Monticello - 9,412 9,853 0,441 Km Paderno 11,292 13,435 2,149 6,142 4,550 5,688 1,076 LCSP Lomagna 7,592 8,450 0,895 Km 6,052 8,895 12,976 4,081 LCSP055D1 55D1 dir Usmate 0,000 0,669 0,674 Km 0,674 LCSP Imbersago 0,000 1,980 2,063 Km 2,000 12,685 10,584 12,647 LCSP Colle Brianza 7,651 12,400 4,449 Km 4,449 LCSP Montevecchia 0,000 6,576 6,124 Km 6,124 LCSP del Lago di Como 36,975 40,240 3,363 Km 3,363 LCSPEXSS Briantea 20,955 32,621 11,705 Km 11, D1 dir 0,000 1,095 1,092 LCSPEXSS342D1 Km 3,695 8,389 4,699 5,791 Km 60,896 Le caratteristiche di queste strade sono di pianura ondulata e di collina. Le S.P. 342 e 342 dir e la S.P. 72 hanno una consistente intensità di traffico. La S.P. 56 ha traffico in notevole incremento.

11 CIRCONDARIO n.3 - OGGIONO (Comuni di: Annone Brianza, Bosisio Parini, Cesana Brianza, Colle Brianza, Costa Masnaga, Dolzago, Ello, Molteno, Garbagnate Monastero, Oggiono, Rogeno, Sirone, Suello). Identificazione Identificazione provinciale inizio fine Lun LUNGHEZZA regionale S.P. - [P.K.] [P.K.] Parz Nome n LCSP Rogeno 0,000 2,668 2,658 LCSP047D1 47D1 dir. Bosisio 0,000 0,111 0,111 Km 3,459 LCSP047D2 47D2 dir. Bosisio 3,200 4,000 0,690 LCSP049 0,000 9,000 9, Molteno - Oggiono Km LCSP049D1 0,000 0,346 0,363 9,381 LCSP Santa 2,956 8,575 5,607 Km 5,607 LCSP Molteno - Rovagnate 0,000 2,533 2,880 Km 2,880 LCSP Colle Brianza 4,224 7,651 3,401 Km 3,401 LCSP060 0,000 2,150 2, Galbiate e dir Ello Km LCSP060D1 0,000 1,738 1,927 4,057 LCSP Garbagnate - Monastero 2,148 4,378 2,141 Km 2,141 LCSP Ello - Galbiate 2,806 4,174 1,354 Km 1,354 LCSPEXSS dei Laghi di 12,062 14,549 1,974 Pusiano e Garlate 13,942 14,300 0,381 Km 3,012 Km 35,292 Le caratteristiche di queste strade sono di collina e di pianura ondulata. La S.P. 51 ha una consistente intensità di traffico come pure la S.P. 639.

12 CIRCONDARIO n.4 - CASATENOVO Comuni di: Barzago, Barzanò, Bulciago, Casatenovo, Cassago Brianza, Castello Brianza, Cremella, Missaglia, Monticello Brianza, Nibionno, Sirtori, Viganò Brianza. Identificazione Identificazione provinciale inizio fine Lun LUNGHEZZA regionale S.P. - [P.K.] [P.K.] Parz Nome n LCSP Cassago Brianza e dir 0,000 3,240 3,297 Km 3,297 LCSP Santa 8,574 16,102 7,643 Km 7,643 LCSP Molteno - Rovagnate 2,533 5,967 3,463 Km 3,463 LCSP ,580 4,550 2,973 Sirtori 5,605 6,650 1,073 Km 4,046 LCSP053D1 Dir1 0,000 1,300 1,318 LCSP053D2 Dir2 1,777 2,988 1,223 Km LCSP Monticello - Paderno 0,000 5,694 5,670 Km 5,670 LCSP Montevecchia 4,048 7,713 1,670 Km 1,670 LCSP Garbagnate Monastero 0,000 2,740 2,219 Km 2,219 LCSPEXSS Briantea 32,622 39,369 6,773 Km 6,773 Km 37,322 Le caratteristiche di queste strade sono prevalentemente di pianura ondulata e di collina. La S.P. 342 e la S.P. 51 hanno una consistente intensità di traffico.

13 CIRCONDARIO n.5 - VALSASSINA Comuni di: Barzio, Casargo, Cassina Valsassina, Cortenova, Crandola Valsassina, Cremeno, Introbio, Margno, Moggio, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Premana, Primaluna, Taceno. Identificazione Identificazione provinciale inizio fine Lun LUNGHEZZA regionale S.P. - [P.K.] [P.K.] Parz Nome n LCSP Valsassina 10,225 28,530 18,436 Km 18,436 LCSP062D1 62D1 Dir Taceno 0,000 0,700 0,538 LCSP064 Prealpina 0,085 16,650 16,661 Orobica e dir 64 LCSP064D1 Barzio - Ponte 0,000 3,500 3,501 Km 20,162 Folla LCSP Esino 22,956 28,800 5,749 Km 5,749 LCSP Vendrogno 13,412 17,051 3,646 Km 3,646 LCSP067 0,000 14,064 14,059 Alta Valsassina 67 Km LCSP67D1 e Valvarrone 0,000 0,992 0,992 16,047 LCSP067D2 0,000 0,979 0,996 LCSP di Parlasco 1,209 2,754 1,544 Km 1,544 Km 66,122 Le caratteristiche di queste strade sono di aspre strade montane.

14 CIRCONDARIO n.6 - LARIO ORIENTALE Comuni di Bellano, Colico, Dervio, Dorio, Esino Lario, Introzzo, Lierna, Perledo, Sueglio, Tremenico, Varenna, Vendrogno, Vestreno. Identificazione Identificazione provinciale inizio fine Lun LUNGHEZZA regionale S.P. - [P.K.] [P.K.] Parz Nome n LCSP Valsassina 28,530 34,713 6,188 Km 6,188 LCSP Esino 0,000 22,955 22,957 Km 22,957 LCSP Vendrogno e dir 0,000 13,412 13,244 Km Sueglio 13,244 LCSP067 Alta Valsassina e 14,064 28,493 14,234 LCSP067D3 67 Valvarrone e dir Km 15,956 0,000 1,800 1,722 Sueglio LCSP del Lago di Como 65,469 95,488 30,678 Km 30,678 LCSP Parlasco 0,000 1,209 1,206 Km 1,206 Km 90,229 Le caratteristiche di queste strade sono di aspre strade montane e di una superlativa strada costiera (la S.P. 72 fra Abbadia e Colico) di prestigio mondiale. Inoltre la Provincia di Lecco cura il corto tratto di S.P. 72 che sta, in Provincia di Como, sconnesso dalla rete stradale di quella provincia, fra la provincia di Lecco e quella di Sondrio. Esso è lungo circa m 600.

15 CIRCONDARIO n.7 - VALLE SAN MARTINO Comuni di Calolziocorte, Carenno, Erve, Garlate, Monte Marenzo, Olginate, Torre de Busi, Valgreghentino, Vercurago. Identificazione Identificazione provinciale inizio fine Lun regionale S.P. - n Nome LUNGHEZZA [P.K.] [P.K.] Parz LCSP Valgreghentino 0,000 1,840 1,841 Km 1,841 LCSP Galbiate 4,995 5,044 0,041 Km 0,041 LCSP del Lago di Como 40,240 47,387 7,053 Km 7,053 LCSP Olginate - Calolziocorte 0,000 1,735 1,787 Km 1,787 LCSP Calolziocorte - Caprino 20,600 25,000 4,176 Km 4,176 LCSP Monte Marenzo 22,650 25,256 2,563 Km 2,563 LCSP179 Torre de Busi Valcava 23,000 34,700 11,647 Km 11,647 LCSP Calolziocorte - Carenno 28,150 34,130 5,982 Km 5,982 LCSP Erve 29,883 32,228 2,327 Km 2,327 LCSPEXSS639 dei Laghi di 27,519 28,619 1, LCSPEXSS639 Pusiano e Garlate 31,054 34,071 3,005 Km 4,074 Km 41,491 Le caratteristiche di queste strade sono di tormentate strade montane o di strade di pianura ondulata. La SR 639 e le SP 72 e 59 hanno consistenti intensità di traffico. Si riportano i dati relativi allo studio dei flussi di traffico redatto dalla Provincia di Lecco, utilizzati nella simulazione acustica:

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19 In merito ai dati di traffico della tabella di cui sopra, si precisa quanto segue. L'Amministrazione Provinciale di Lecco ha affidato alcuni anni fa alla Tau srl trasporti e ambiente urbano l esecuzione di un indagine campionaria per il rilevamento ed il monitoraggio dei flussi di traffico sulla rete stradale di interesse provinciale. Successivamente, la Provincia di Lecco ha effettuato misurazioni a campione con strumenti e personale proprio al fine di tenere sufficientemente aggiornata la banca dati originaria. Il monitoraggio successivo allo studio complessivo a suo tempo commissionato a ditta specializzata nel campo è stato effettuato previa individuazione di punti di maggiore interesse e rappresentatività, oltre ad individuazione dei periodi di censimento maggiormente indicativi per la conoscenza complessiva dei flussi di traffico; si è inoltre avuto cura di localizzare le sezioni di censimento in tratti di strada possibilmente dotate delle seguenti caratteristiche: Tratto rettilineo. Carreggiata e corsie di marcia di dimensioni standard. Presenza del divieto di sorpasso. Presenza del divieto di sosta. Assenza di elementi di disturbo alla circolazione veicolare. Disponibilità di aree protette esterne alla carreggiata, disponibili per le attività di installazione e rimozione delle apparecchiature. Questo processo di monitoraggio sviluppato nel tempo mediante successivi rilievi ha permesso di stabilire che negli ultimi anni il traffico veicolare ha assunto una elevata variabilità nel tempo, sia su base giornaliera che su base settimanale, tendendo a distribuirsi nell arco del tempo secondo cicli assai variabili e difficilmente prevedibili. Tuttavia, i risultati del monitoraggio continuo permettono di confermare, se considerati complessivamente, la validità dei dati di traffico originariamente censiti lungo le strade provinciali di competenza, dai quali discende l identificazione degli assi principali con veicoli/anno oltre i sei milioni e tra tre e sei milioni, con poche limitate correzioni.

20 Si riporta di seguito la rete stradale di competenza provinciale con le fasce di pertinenza acustica:

21 La situazione di congestione del traffico veicolare lungo gli assi stradali principali è la principale causa di inquinamento acustico a cui sono soggetti quotidianamente gli abitanti. Le arterie stradali della Provincia di Lecco supportano in particolare carichi veicolari di breve medio raggio che in alcuni casi hanno saturato i limiti di capacità delle infrastrutture generando importanti congestioni anche sulle arterie di innesto a quelle principali, come nel caso della SP 51 che collega secondo l asse N-S le ex SS 639 e 342, e nel caso della SP 54 che costituisce l unica valida alternativa di collegamento E-O alla SP 342 per i territori di brianza lecchese. Il rumore industriale rappresenta una fonte minore di inquinamento acustico, anche se nei comuni attraversati dalle strade provinciali in oggetto, vi sono impianti produttivi contigui ad aree residenziali. Per la determinazione delle criticità presenti lungo la rete viaria provinciale si deve far riferimento alle Mappe Acustiche, in funzione dei limiti previsti all interno delle fasce di pertinenza acustica. La maggior parte degli assi viari principali sono classificabili nelle categorie Ca e Cb, con la prima fascia (A) più vicina all infrastruttura di 100 metri (valida sia per le strade di tipo Ca sia per la tipologia Cb) e la seconda (B) più distante di 50 metri per le strade di tipo Cb e 150 m per le strade di tipo Ca. TIPI DI STRADA Secondo codice della strada SOTTOTIPI A FINI ACUSTICI (secondo D.M Norme funz. e geom. Per la costruzione delle strade) Ampiezza fascia di pertinenza acustica (m) A- autostrada 100 (fascia A) B - extraurbane 150 (fascia B) 100 (fascia A) principali 150 (fascia B) C - extraurbane Ca strade a carreggiate separate 100 (fascia A) secondarie e tipo IV CNR (fascia B) Cb tutte le strade extraurbane secondarie 100 (fascia A) 50 (fascia B) D - urbane di Da strade a carreggiate 100 scorrimento separate e interquartiere Db tutte le strade urbane di 100 scorrimento E - urbane di quartiere 30 F - locali 30

22 Fasce di pertinenza acustica in zona nord - Valsassina e Lario Orientale:

23 Fasce di pertinenza acustica in zona sud Brianza e Valle San Martino:

24 3. AUTORITA COMPETENTE Dal punto di vista giuridico, per tutte le azioni che vengono descritte e preposte nel presente documento, trattandosi di interventi nell ambito del territorio urbano lecchese, l autorità competente risulta essere la Provincia di Lecco. 4. CONTESTO GIURIDICO Il DPCM 01/03/1991, Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno, stabiliva che i comuni dovevano adottare la classificazione acustica. Venivano inoltre indicati i limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno. La tabella del DPCM 01/03/1991 riportava le seguenti definizioni per le classi nelle quali deve essere suddiviso il territorio comunale ai fini della zonizzazione acustica: Classe I - Aree particolarmente protette Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche; aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici ecc. Classe Il - Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali. Classe III - Aree di tipo misto Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. Classe IV - Aree di intensa attività umana Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, compresenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata presenza di piccole industrie. Classe V - Aree prevalentemente industriali Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. Classe VI - Aree esclusivamente industriali Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. La Legge n. 447/95 Legge Quadro sull inquinamento acustico, all art. 6 ribadisce l obbligo della zonizzazione acustica. Si conferma la suddivisione del territorio nelle sei classi già previste dal DPCM 01/03/0991; i limiti sono invece fissati nel Decreto del Presidente del Consiglio ei Ministri del 14/11/97. I limiti introdotti dalla Legge Quadro e definiti dal successivo decreto sono più articolati rispetto ai limiti del DPCM 01/03/91 ed individuati come segue: valori limite di emissione (con riferimento alle singole sorgenti); valori limite di immissione (differenziati tra ambienti abitativi e ambiente esterno e comprensivi di tutte le sorgenti); valori di attenuazione; valori di qualità comprensivi di tutte le sorgenti presenti. I valori limite si applicano a tutte le aree del territorio circostanti la sorgente di rumore secondo le rispettive classificazioni in zone. I rilevamenti e le verifiche sono effettuate in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità. I valori di qualità sono definiti come i valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo, con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per

25 realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla Legge. Per quanto riguarda i valori limite di immissione da tutte le sorgenti, il decreto prevede che questi devono essere tali da rispettare il livello massimo di rumore ambientale previsto per la zona in cui il rumore viene valutato. Negli ambienti abitativi i valori limite di immissione sono di tipo differenziale (superamento rispetto al livello residuo). La seguente tabella riporta i valori limite assoluti (Leq in dba) di immissione in ambiente esterno, riferiti alla globalità delle sorgenti presenti: CLASSI DI DESTINAZIONE Tempo di Tempo riferimento DIURNO CLASSE I: Aree particolarmente protetterientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per laloro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo e allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. CLASSE II: Aree destinate ad uso prevalentemente residenzialerientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali CLASSE III: Aree di tipo mistorientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali,uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impegnano macchine operatrici. CLASSE IV: Aree di intensa attivita' umanarientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenzadi attività artigianali; aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V: Aree prevalentemente industrialirientrano in questa classe le aree interessate ( ) riferimento NOTTURNO ( ) da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni CLASSE VI: Aree esclusivamente industrialirientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi di La seguente tabella riporta i valori limite di emissione (Leq in dba) in ambiente esterno, riferiti alle singole sorgenti sonore fisse: CLASSI DI DESTINAZIONE Tempo di Tempo riferimento DIURNO CLASSE I: Aree particolarmente protetterientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per laloro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo e allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. CLASSE II: Aree destinate ad uso prevalentemente residenzialerientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali CLASSE III: Aree di tipo mistorientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali,uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impegnano macchine operatrici. CLASSE IV: Aree di intensa attivita' umanarientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenzadi attività artigianali; aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V: Aree prevalentemente industrialirientrano in questa classe le aree interessate ( ) riferimento NOTTURNO ( ) da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni CLASSE VI: Aree esclusivamente industrialirientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi di

26 Viene di seguito riportato lo stato di aggiornamento della Zonizzazione acustica nei comuni della Provincia di Lecco a Giugno 2013: COMUNE PROVINCIA DELIBERA N. DATA STATO ABBADIA LARIANA LC 43 22/12/2009 APPROVATO AIRUNO LC 17 04/08/2012 APPROVATO ANNONE DI BRIANZA LC 32 12/10/1995 APPROVATO BALLABIO LC 28 28/09/2006 APPROVATO BARZAGO LC 63 16/12/2010 APPROVATO BARZANO' LC 53 22/12/2011 ADOTTATO BARZIO LC 13 11/04/2005 APPROVATO BELLANO LC 25 11/06/2007 APPROVATO BOSISIO PARINI LC 5 06/04/2009 ADOTTATO BRIVIO LC 50 12/11/2008 APPROVATO BULCIAGO LC 52 15/10/2009 APPROVATO CALCO LC 50 27/09/2008 ADOTTATO CALOLZIOCORTE LC 7 29/01/1999 APPROVATO CARENNO LC 21 25/07/2012 APPROVATO CASARGO LC 44 28/11/2012 APPROVATO CASATENOVO LC 51 05/08/2009 APPROVATO CASSAGO BRIANZA LC 68 28/11/2002 APPROVATO CASSINA VALSASSINA LC 24 24/07/2003 APPROVATO CASTELLO DI BRIANZA LC 12 09/03/2013 APPROVATO CERNUSCO LOMBARDONE LC 15 30/06/2004 APPROVATO CESANA BRIANZA LC 18 04/08/2012 APPROVATO CIVATE LC 9 26/02/1997 APPROVATO COLICO LC 7 16/03/2004 APPROVATO COLLE BRIANZA LC 20 22/03/2004 APPROVATO CORTENOVA LC 5 03/05/2012 APPROVATO COSTA MASNAGA LC 21 18/06/2012 APPROVATO CRANDOLA VALSASSINA LC 48 30/11/2012 APPROVATO CREMELLA LC 32 01/09/2008 APPROVATO CREMENO LC 35 18/10/2010 APPROVATO DERVIO LC 19 02/05/2000 APPROVATO DOLZAGO LC 34 30/09/2011 APPROVATO DORIO LC 24 28/09/2011 APPROVATO ELLO LC 49 30/11/2004 APPROVATO ERVE LC 13 02/10/2012 APPROVATO ESINO LARIO LC 11 30/04/2013 APPROVATO GALBIATE LC 15 05/04/2006 APPROVATO GARBAGNATE MONASTERO LC 19 18/05/2010 APPROVATO GARLATE LC 32 05/09/2012 APPROVATO IMBERSAGO LC 19 10/05/2004 APPROVATO INTROBIO LC 17 18/04/2013 ADOTTATO

27 COMUNE PROVINCIA DELIBERA N. DATA STATO INTROZZO LC Delibera Assemblea Unione n /03/2013 APPROVATO LECCO LC 81 29/11/2005 APPROVATO LIERNA LC 7 28/04/2012 ADOTTATO LOMAGNA LC 2 29/03/2004 APPROVATO MALGRATE LC 16 16/06/2003 ADOTTATO MANDELLO DEL LARIO LC 57 20/12/2012 APPROVATO MARGNO LC 6 28/02/2013 APPROVATO MERATE LC 32 29/05/2007 APPROVATO MISSAGLIA LC 37 18/09/2012 APPROVATO MOGGIO LC 49 03/12/2009 APPROVATO MOLTENO LC 5 19/02/2008 APPROVATO MONTE MARENZO LC 26 27/10/2012 APPROVATO MONTEVECCHIA LC 3 20/02/2006 APPROVATO MONTICELLO BRIANZA LC 74 22/12/2009 APPROVATO MORTERONE LC 21 22/11/2011 APPROVATO NIBIONNO LC 6 30/01/2006 APPROVATO OGGIONO LC 10 19/02/2009 APPROVATO OLGIATE MOLGORA LC 40 05/11/2004 APPROVATO OLGINATE LC 8 22/01/2003 APPROVATO OLIVETO LARIO LC 29 09/11/2009 APPROVATO OSNAGO LC 23 17/05/2012 APPROVATO PADERNO D'ADDA LC 28 13/09/2010 APPROVATO PAGNONA LC 34 21/09/2012 ADOTTATO PARLASCO LC 26 27/11/2012 ADOTTATO PASTURO LC 11 29/04/2010 APPROVATO PEREGO LC 6 29/01/2013 ADOTTATO PESCATE LC 15 06/04/2006 APPROVATO PREMANA LC 10 13/03/2009 APPROVATO PRIMALUNA LC 17 27/04/2012 APPROVATO ROBBIATE LC 32 10/07/2006 APPROVATO ROGENO LC /10/1997 APPROVATO ROVAGNATE LC 3 31/01/2013 ADOTTATO SANTA MARIA HOE' LC 3 29/01/2013 ADOTTATO SIRONE LC 38 30/09/2009 APPROVATO SIRTORI LC 53 19/12/2008 APPROVATO SUEGLIO LC Delibera Assemblea Unione n /03/2013 APPROVATO SUELLO LC 35 28/11/2012 APPROVATO TACENO LC 19 18/09/2012 APPROVATO TORRE DE' BUSI LC 1 02/04/2012 APPROVATO

28 COMUNE PROVINCIA DELIBERA N. DATA STATO TREMENICO LC Delibera Assemblea Unione n /03/2013 APPROVATO VALGREGHENTINO LC 49 27/11/2003 APPROVATO VALMADRERA LC 67 25/10/2004 APPROVATO VARENNA LC 13 07/03/2006 APPROVATO VENDROGNO LC 32 13/07/2012 ADOTTATO VERCURAGO LC 20 26/09/2011 ADOTTATO VERDERIO INFERIORE LC 57 22/12/2003 APPROVATO VERDERIO SUPERIORE LC 32 23/12/2003 APPROVATO VESTRENO LC Delibera Assemblea Unione n /03/2013 APPROVATO VIGANO' LC 68 15/11/2005 APPROVATO Il D.P.R. 30/03/04 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell articolo 11 della legge 26 ottobre 1995 definisce le fasce di pertinenza e i limiti acustici relativamente al rumore prodotto dal traffico veicolare. I limiti di emissione acustica devono essere applicati sia alle infrastrutture esistenti che a quelle di nuova costruzione. Il D.Lgs n. 194/05 introduce già una prima possibile misura di semplificazione e coordinamento, stabilendo che i piani di azione introdotti dalla Direttiva Europea debbano recepire e aggiornare quelli adottati in attuazione del diritto interno. Questo provvedimento destinato ai "grandi protagonisti" (gestori di infrastrutture di comunicazione e centri urbani) si limita a individuare le competenze e le procedure senza entrare nel merito delle questioni tecniche, se non per rendere compatibili le procedure presenti nella Normativa Nazionale con quelle europee. Il Decreto introduce nella normativa vigente alcune novità: la riformulazione dei descrittori acustici cioè delle grandezze fisiche che descrivono il rumore; la ridefinizione dei periodi temporali di riferimento per la valutazione del disturbo da rumore (da giorno-notte a giono-sera-notte). L introduzione di strumenti di natura previsionali ai fini della mappatura acustica (modelli implementati mediante software).

29 5. LIMITI IN VIGORE Dall analisi della normativa vigente in termini di classificazione acustica del territorio e di normativa specifica per il settore infrastrutture stradali, vanno considerati: il D.P.R. n. 142 del e il D.M. ambiente del D.P.R , n. 142 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare a norma dell art. 11 della Legge 44/1995. Il il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che introduce nuovi limiti all'inquinamento acustico prodotto dalle infrastrutture viarie. I nuovi limiti si differenziano per le infrastrutture esistenti e per quelle di nuova realizzazione e per la tipologia di strade considerate (autostrade, strade extraurbane principali e secondarie, strade urbane di scorrimento, strade urbane di quartiere e strade locali). Il decreto stabilisce delle fasce di pertinenza delle infrastrutture viarie all'interno delle quali sono fissati dei valori limite di immissione che devono essere verificati in corrispondenza dei punti di maggior esposizione e devono essere riferiti al solo rumore prodotto dalle infrastrutture stradali. I limiti fissati dal decreto sono i seguenti: Per le strade di nuova realizzazione: TIPI DI SOTTOTIPI Ampiezza STRADA A FINI fascia di Secondo codice della ACUSTICI (secondo pertinenza acustica (m) strada D.M Norme funz. E geom. Per la costruzione delle strade) Scuole*, ospedali, case di cura e di riposo * per le scuole vale il solo limite diurno Altri Ricettori Diurno db(a) Notturno db(a) Diurno db(a) A- autostrada B extraurbane principali C - extraurbane secondarie D - urbane di scorrimento E - urbane di quartiere C C F - locali 30 Notturn o db(a) definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella C allegata al D.P.C.M. in data 14 novembre 1997 e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come previsto dall'art. 6, comma 1, lettera a), della legge n. 447 del 1995.

30 Per le strade esistenti, per gli affiancamenti a strade esistenti e varianti alle stesse: TIPI DI STRADA SOTTOTIPI A FINI Ampiezza Scuole*, Altri Ricettori Secondo codice ACUSTICI (secondo fascia di ospedali, case della strada Norme CNR 1980 e direttive PUT) di cura e di riposo pertinenza acustica (m) A- autostrada 100 (fascia A) 150 (fascia B) B - extraurbane 100 principali (fascia A) 150 (fascia B) C - extraurbane Ca (strade a 100 secondarie carreggiate separate e (fascia A) tipo IV CNR 1980) D - urbane di scorrimento E - urbane di quartiere Cb (tutte le strade extraurbane secondarie) Da (strade a carreggiate separate e interquartiere) Db (tutte le strade urbane di scorrimento) F - locali (fascia B) 100 (fascia A) * per le scuole vale il solo limite diurno Diurn o db(a) Nottur no db(a) Diurn o db(a) Nottur no db(a) 50 (fascia B) definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella C allegata al D.P.C.M. in data 14 novembre 1997 e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come previsto dall'art. 5, comma 1, lettera a), della legge n. 447 del L'ampiezza della fascia di pertinenza B si calcola a partire dalla fascia A. AI di fuori delle fasce di pertinenza valgono i limiti definiti dal Presidente del Consiglio dei

31 Ministri (valori limite di emissione e di immissione). Nel caso di realizzazione di nuove infrastrutture, in affiancamento ad una esistente, la fascia di pertinenza acustica si calcola a partire dal confine dell'infrastruttura preesistente. Il proponente l'opera individua i corridoi progettuali che possano garantire la migliore tutela dei recettori presenti all'interno della fascia di studio di ampiezza pari a quella di pertinenza. Per quanto riguarda le infrastrutture stradali già esistenti, i valori limite di immissione riportati nella tabella di cui sopra devono essere conseguiti mediante l'attività pluriennale di risanamento di cui al decreto del Ministero dell'ambiente in data , con l'esclusione delle infrastrutture di nuova realizzazione in affiancamento di infrastrutture esistenti e delle varianti di infrastrutture esistenti per le quali tali valori limite si applicano a partire dalla data di entrata in vigore del presente decreto, fermo restando che il relativo impegno economico per le opere di mitigazione è da computarsi nell'insieme degli interventi effettuati nell'anno di riferimento del gestore. In via prioritaria l'attività pluriennale di risanamento dovrà essere attuata all'interno dell'intera fascia di pertinenza acustica per quanto riguarda scuole, ospedali, case di cura e di riposo e, per quanto riguarda tutti gli altri recettori, all'interno della fascia più vicina all'infrastruttura, con le modalità della legge quadro 447/1995 articolo 3, comma 1, lettera i e articolo 10, comma 5. All'esterno della fascia più vicina all'infrastruttura, le rimanenti attività di risanamento dovranno essere armonizzate con i piani di cui all'articolo 7 della legge quadro 447/1995. Per i recettori inclusi nella fascia di pertinenza stradale A e B devono essere individuate ed adottate opere di mitigazione sulla sorgente, lungo la via di propagazione del rumore e direttamente sul recettore, per ridurre l'inquinamento acustico prodotto dall'esercizio dell'infrastruttura, con l'adozione delle migliori tecnologie disponibili, tenuto conto delle implicazioni tecnico-economiche. Gli interventi diretti sul recettore sono attuati sulla base di linee guida predisposte dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con i Ministeri della salute e delle infrastrutture e dei trasporti. In caso di infrastrutture esistenti, gli interventi per il rispetto dei limiti sono a carico del titolare della concessione edilizia o del permesso di costruire, se rilasciata dopo l'entrata in vigore del presente decreto. In caso di infrastrutture di nuova realizzazione, ampliamenti di sedi di infrastrutture stradali in esercizio, affiancamento di infrastrutture stradali di nuova realizzazione a infrastrutture stradali esistenti e varianti, gli interventi per il rispetto dei limiti sono a carico del titolare della concessione edilizia o del permesso di costruire, se rilasciata dopo la data di approvazione del progetto definitivo dell'infrastruttura stradale per la parte eccedente l'intervento di mitigazione previsto a salvaguardia di eventuali aree territoriali edificabili (cfr. art. 1 comma 1 lettera I del presente decreto), necessario ad assicurare il rispetto dei limiti di immissione ad un'altezza di 4 metri dal piano campagna. D.M. Ambiente del 29 Novembre del 2000 Il Decreto del Ministero dell'ambiente del 29/11/2000 stabilisce i criteri tecnici per la predisposizione, da parte degli Enti Gestori dei servizi di pubblico trasporto e delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore prodotto nell'esercizio dalle infrastrutture stesse ai sensi dell'art. 10, comma 5 della legge 26 Ottobre 1995 n Tale decreto fissava le seguenti fasi di attività a cura del gestore della infrastruttura: Entro 18 mesi dalla entrata in vigore del decreto (quindi entro il 5 agosto

32 2002) la società o l ente gestore individua le aree dove sia stimato o rilevato il superamento dei limiti previsti e trasmette i dati relativi ai Comuni e alle Regioni competenti o alle Autorità da esse indicate. Entro i successivi 18 mesi (quindi entro il 5 Febbraio 2004) la società o l'ente gestore presenta ai Comuni interessati, alle Regioni o alle Autorità da esse indicate, il piano di contenimento e abbattimento del rumore di cui al comma 5 dell'art. 10 della Legge 26 Ottobre 1995 n Gli obiettivi del piano di risanamento previsti dal piano devono essere conseguiti entro 15 anni dalla data di espressione delle Regione o dell'autorità da essi indicata, con proprio provvedimento se previsto. La Regione può, di intesa con le autonomie locali, in considerazione della complessità degli interventi da realizzare, dell'entità del superamento dei limiti e della eventuale esigenza di delocalizzazione di insediamenti ed edifici, fissare termini diversi. I piani di risanamento devono contenere le seguenti informazioni: Individuazione degli interventi e relative modalità di realizzazione; Indicazione delle eventuali altre infrastrutture di trasporto concorrenti alla immissione nelle aree in cui si abbia superamento dei limiti; Indicazione dei tempi e dei costi previsti per ciascun intervento; Il grado di priorità per la esecuzione di ciascun intervento, Le motivazioni per eventuali interventi sui ricettori. Gli interventi di mitigazione acustica possono consistere nella posa di una barriera antirumore costituita con materiale fonoassorbente oppure in interventi diretti sul singolo ricettore ad esempio con l installazione di finestre antirumore di tipo ventilato. 6. SINTESI DEI RISULTATI DELLA MAPPATURA ACUSTICA Nella mappatura acustica redatta ai sensi del D.Lgs 194 del , viene individuata, mediante un modello matematico di predizione sonora, la esposizione al rumore delle persone residenti lungo i tracciati delle S.P. aventi un numero di transiti annui superiore a veicoli/anno, secondo quanto descritto nell art. 3 del Decreto 194. Per la realizzazione della mappatura acustica sono state individuate, dalle planimetrie aerofotogrammetrie georeferenziate e dalle cartografie tecnica provinciale, le fasce di pertinenza stradali a partire dal confine stradale. Nell ambito delle suddette fasce vengono calcolati i seguenti descrittori acustici: LDEN: Livello giorno-sera-notte, descrittore acustico relativo alla intera giornata. LNIGHT: Livello notte, descrittore acustico relativo al periodo notturno 22:00-06:00. L obiettivo viene conseguito mediante l applicazione di modelli di simulazione alimentati con banche dati relative alla emissione acustica delle diverse tipologie di terreno, all entità e composizione del traffico circolante e alla caratterizzazione del territorio circostante l infrastruttura stradale. I dati vengono elaborati in una serie di carte tematiche rappresentative della distribuzione dei ricettori entro la fascia di competenza (strada di tipo Ca e Cb) con classificazione della destinazione d uso effettuata con codici cromatici. Per la determinazione dei parametri descrittivi del territorio e della popolazione esposti al rumore vengono seguite le indicazioni

33 dell allegato 6 del D.Lgs 194/05. In particolare, il calcolo del numero di persone che occupano edifici abitativi esposti al rumore ed edifici abitativi dotati di facciata silenziosa, viene effettuato moltiplicando l area complessiva abitabile di ogni edificio abitativo considerato (pari al prodotto tra la superficie in pianta del fabbricato ed il numero di piani) per il rapporto tra i due indici statistici del censimento ISTAT relativi al numero dei residenti e alla superficie delle abitazioni occupate da residenti, riferite alla sezione di censimento di appartenenza del fabbricato. Per la valutazione dei livelli di rumore, vengono utilizzati i dati di traffico medio in transito lungo le varie direttrice stradali considerate. Per il calcolo secondo END (Environmental Noise Directive) il punto di valutazione sarà disposto a 4 m di altezza, rispettando requisiti previsti relativamente alle riflessioni delle facciate degli edifici. I risultati dello studio di cui all articolo 3 del D.Lgs 194/05, vengono riportati in mappe acustiche in formato grafico relative alla caratterizzazione del clima acustico in termini di Lden e Lnight ed il superamento dei valori limite, espressi in livelli continui equivalenti Leqdiurno e Leqnotturno, previsti dal D.P.R. N Marzo Per ogni tratto stradale viene prodotta la seguente documentazione grafica: MAPPA N 1: Lden è il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato A, determinato sull insieme dei periodi giornalieri di un anno solare. Periodo giorno-seranotte:dalle 6 alle 6 del giorno successivo. MAPPA N 2: Lnight è il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato A, determinato sull insieme dei periodi notturni di un anno solare (dalle 22-6). MAPPA N 3: LAeq diurno rappresenta il livello equivalente (in condizioni meteorologiche medie relative al lungo periodo) nell intervallo di riferimento Questo parametro, confrontato con i limiti di legge secondo i riferimenti citati nel presente studio, viene utilizzato per valutare la compatibilità acustica dell infrastruttura nel periodo diurno. MAPPA N 4: LAeq notturno rappresenta il livello equivalente (in condizioni meteorologiche medie relative al lungo periodo) nell intervallo di riferimento VALUTAZIONE DEL NUMERO DI PERSONE ESPOSTE AL RUMORE E AMBITI CRITICI Deve essere stimato, come richiede il D.Lgs n. 194/05 (allegato 6, punto 2.6), sia il numero totale, arrotondato al centinaio, di persone che occupano abitazioni esposte a ciascuno dei livelli di LDEN in db(a) a 4 mt di altezza e sulla facciata più esposta: 55-59, 60-64, 65-69, 70-74, >75; sia il numero totale, arrotondato al centinaio, di persone che occupano abitazioni esposte a ciascuno dei seguenti livelli di LNIGHT in db (A) a 4 mt. di altezza e sulla facciata più esposta: 45-49, 50-54, 55-59, 60-64, 65-69, >70. Numero totale stimato, arrotondato al centinaio, di persone che occupano abitazioni esposte a ciascuno dei seguenti intervalli di livelli LDEN e LNIGHT Le tabelle con valutazione della popolazione esposta vengono elaborate secondo le definizioni ed i requisiti elencati nel D.Lgs 19 agosto 2005 n.194, che recepisce la Direttiva 2002/49/CE: o Il numero totale stimato, arrotondato al centinaio, di persone che occupano abitazioni situate al di fuori degli agglomerati esposte a ciascuno dei seguenti intervalli di Lden in db a 4m di altezza e sulla facciata più esposta: 55-59, 60-64, , > 75. o Il numero totale stimato, arrotondato al centinaio, di persone che occupano abitazioni situate al di fuori degli agglomerati esposte a ciascuno dei seguenti intervalli di Lnight in db a 4 m di altezza e sulla facciata più esposta: 50-54, 55-59, 60-64, 65-69, > 70. o La superficie totale, in Kmq, esposta a livelli di Lden rispettivamente superiori a

34 55, 65 e 75 db. o Numero totale stimato, arrotondato al centinaio, di abitazioni e il numero totale stimato di persone, arrotondato al centinaio, presenti in ciascuna zona, rappresentazione delle curve di livello 55 e 65 db con indicazione dei comuni. È stata individuata la presenza sul territorio delle strutture che la normativa vigente definisce ricettori sensibili per le quali valgono delle limitazioni più restrittive in termini di esposizione al rumore: ospedali, case di cura, cliniche, case di riposo, etc.; scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, asili nido, etc. Ricettori sensibili zona Nord (Valsassina e Lario Orientale):

35 Ricettori sensibili zona Sud (Brianza e Valle San Martino):

36

37 Vengono riscontrati i punti dei tratti stradali in cui sono superati i limiti di pressione sonora previsti dalla normativa (D.P.R. 142/2004), evidenziando i punti in cui è necessario intervenire, indicando con con colori differenti, il range di superamento dei limiti assoluti. Eccedenza compresa tra 0 1 db(a) Eccedenza compresa tra 1 3 db(a) Eccedenza compresa tra 3 5 db(a) Eccedenza compresa tra > 5 db(a) A partire dall individuazione di tali criticità si dovrà proporre una soluzione mirante alla riduzione della esposizione dei cittadini al rumore mediante la messa in opera di barriere fonoassorbenti tra la sorgente rumorosa ed i ricettori stessi o mediante altro intervento. 8. RESOCONTO DELLE CONSULTAZIONI PUBBLICHE ORGANIZZATE AI SENSI DELL ART. 8 DEL D. LGS 194/2005. Saranno predisposte non appena si sarà conclusa da parte della Provincia di Lecco, la pubblicazione delle analisi sopra citate e delle relative osservazioni apportate dalla cittadinanza. 9. MISURE GIA IN ATTO, IN PREPARAZIONE, STRATEGIE DI LUNGO TERMINE Le filosofie di intervento per la rete stradale provinciale sono riconducibili a due categorie, quali i provvedimenti di disciplina del traffico e le opere antirumore eseguite sulle infrastrutture stradali. Per quanto riguarda un nuovo assetto dei flussi di traffico, che può essere conseguito con la realizzazione di varianti di tracciato o con interventi gestionali sulla viabilità già esistente, la Provincia di Lecco negli ultimi anni ha dedicato un notevole sforzo progettuale e finanziario per: l eliminazione delle intersezioni semaforizzate, mediante la realizzazione di rotatorie a precedenza interna che permettono un aumento della velocità commerciale, ovvero la limitazione degli effetti di fermata-ripartenza e una tendenza del flusso di traffico a stabilizzarsi su velocità più basse ma più costanti. L effetto complessivo sul traffico è quello di avere un transito dei mezzi più fluido e regolare, con significative diminuzioni delle vibrazioni attribuibili in particolare ai mezzi pesanti fermi con motore a bassi regimi; la razionalizzazione dei limiti di velocità imposti sulle tratte di competenza, condotta con la collaborazione delle forze dell ordine. Tendenzialmente si sono ridotti i limiti di velocità entro i centri abitati e anche tra centri abitati che si trovano a poca distanza; la creazione di varianti di tracciato che permettono il superamento di centri abitati sviluppandosi all esterno degli stessi.

38 In particolare la Provincia di Lecco sta investendo sulla realizzazione di due importanti varianti di tracciato: - la nuova Lecco-Bergamo, che risulterà alternativa all attuale tracciato della SP 639 e della SP72 da Lecco a Calolziocorte, nei pressi del confine con la Provincia di Bergamo; - il prolungamento della Tangenziale Est sino alla SP72, che risulterà alternativa all attuale tracciato della SP 342dir. Entrambi i nuovi tracciati si svilupperanno in galleria, divenendo percorsi privilegiati per mezzi in percorrenza di medio-lungo raggio (in buona parte rappresentati da mezzi pesanti). Pertanto si ridurranno significativamente i veicoli in transito sulle provinciali di superficie, ed in particolare ci si aspetta una significativa riduzione dei mezzi pesanti,con effetti positivi di riduzione dei livelli di rumore nelle loro fasce di pertinenza acustica. Recentemente è stato anche completato il nuovo ponte a scavalco sull Adda Cesare Cantù, che collegando SP72 e SP639 ha permesso un miglior riequilibrio dei flussi di traffico sulle due trafficate arterie. La nuova Lecco-Bergamo, meglio denominata Variante di tracciato alla S.S. 639 nel territorio della Provincia di Lecco ricompressa nei Comuni di Lecco, Vercurago e Calolziocorte, è composta da tre lotti di lavoro: Lotto I - RIVABELLA Lavori completati Lotto II - SAN GEROLAMO Lavori in corso Lotto III - LAVELLO Progettazione in corso Nuovo ponte a scavalco sul fiume Adda (SP74) Lavori completati

39 Innesto nella SP72 In Comune di Olginate (LC) Il prolungamento della Tangenziale Est permetterà di collegare il sistema viabilistico milanese al cuore della Brianza lecchese con un percorso prevalentemente in galleria. Il sistema della mobilità della Provincia di Lecco si è sviluppato lungo la direttrice nord sud attraverso due arterie fondamentali, uno rappresentato dalla SS 36 che da Lecco attraverso Nibionno raggiunge il sistema autostradale a nord di Milano l altro costituito dalla SP 72/342dir. che da Lecco attraversando gli abitati dei comuni di Pescate, Garlate, Olginate, Airuno, Calco, Cernusco Lombardone, Merate, Osnago e Lomagna si attesta all innesto della tangenziale est. In particolare l asse viabilistico costituito dalla SS 36 è stato nel recente passato oggetto di importati interventi di riqualificazioni infatti ad oggi si presenta con caratteristiche autostradali. Invece la connessione rappresentata dalla SP72/342 dir. necessita di importanti interventi di miglioramento tali da rendere opportuno un nuovo tracciato in affiancamento, anche perchè la riqualificazione a livelli rispondenti alle necessità del territorio è impraticabile sul tracciato storico per l attraversamento di un territorio densamente urbanizzato. Il tracciato in progetto prevede, in sintesi, l allungamento del nastro della Tangenziale Est al nodo di interscambio con l attuale SP72 in Comune di Olginate in prossimità dell innesto con la SP74 che con il nuovo ponte Cesare Cantù collega le due sponde del fiume Adda unendosi alla SP639 Lecco-Bergamo. Più specificatamente, il tracciato stradale che ci si propone di realizzare è costituito da una piattaforma stradale del tipo B per il tratto dal disinnesto Tangenziale Est a Calco-Olgiate Molgora e del tipo C1 per il tratto da Calco a Olginate. Lo stesso si sviluppa per la totalità in galleria tranne che nelle aree di svincolo al fine di permettere un efficace interconnessione al sistema della mobilità esistente. L intervento è studiato per una realizzazione per lotti funzionali, i seguenti:

40 - Lotto disinnesto tangenziale Est / Cernusco Lombardone-Merate, piattaforma tipo B; - Lotto Cernusco Bombardone-Merate / Calco-Olgiate Molgora, piattaforma stradale tipo B; - Lotto Calco-Olgiate Molgora / Olginate, piattaforma stradale tipo C1. In particolare, il nuovo asse viario interseca in galleria in comune di Osnago le linee ferroviarie Milano Tirano e Milano Bergamo, e, sempre in galleria, interseca la linea ferroviaria Milano Tirano nei comuni di Airuno ed Olginate. In Comune di Osnago il nuovo asse viario sottopassa il torrente Molgora. Per quanto riguarda le preesistenze antropiche si evidenzia che in Comune di Osnago si passa in galleria al di sotto del centro industriale di Via della Tecnica; si evidenzia per completezza che altri importanti zone produttive non vengono interessate lungo l'intera tratta. Il tracciato stradale sempre in galleria sottopassa alcuni quartieri dei comuni di Lomagna, Osnago, Cernusco Lombardone e Valgreghentino, mentre sono interessati gli interi centri abitati di Merate, Calco e Olgiate Molgora. Altro aspetto qualificante del tracciato è la compatibilità con l attuale quadro viabilistico previsto dal vigente PTCP che il presente tracciato va a completare in quanto consente la completa interconnessione nei comuni di Calco-Olgiate Molgora con quanto previsto lungo la direttrice ovest-est. Il tracciato stradale proposto, inoltre, è stato studiato per non avere alcuna interferenza con il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Considerato che sono in corso i lavori di realizzazione della Variante alla SP639 da Olginate/Calolziocorte a Lecco, che prevede un percorso prevalentemente in galleria, in un futuro scenario il collegamento tra Milano e Lecco verrà assicurato da un tracciato complessivo che si svilupperà prevalentemente in galleria, rielevandosi in superficie solo in corrispondenza di Lecco con un tracciato sopraelevato. Il tracciato in galleria annullerà gli incrementi di livello sonoro attribuibili ai veicoli leggeri e pesanti che sceglieranno il nuovo percorso in alternativa alle strade provinciali di superficie; nel tratto sopraelevato in corrispondenza di Lecco sono già state realizzate barriere laterali per il contenimento del rumore. Mentre da un lato la Provincia di Lecco sta realizzando e programmando un nuovo assetto dei flussi di traffico che può essere conseguito con la realizzazione di varianti di tracciato (in particolare che si sviluppino esternamente ai centri abitati) e in subordine con interventi gestionali sulla viabilità già esistente, dall altro lato sta dedicando spazio, a scala locale, a mirati interventi di installazione di barriere antirumore in tratti particolarmente delicati dal punto di vista acustico.

41 o Sovrappasso della SP51 sulla SP342 in Comune di Barzago Loc. Bevera: o SP639 - tratto a carreggiate separate in Comune di Valmadrera: o Sovrappasso di Rivabella lungo la variante alla SP639 Lecco-Bergamo: o Strada d innesto al ponte a scavalco sul fiume Adda Cesare Cantù SP74:

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