CAPITOLO TERZO IL CONTRIBUTO UNIFICATO 1. DALLA L. 488/99 AL T.U. 115/02

Transcript

1 CAPITOLO TERZO IL CONTRIBUTO UNIFICATO Sommario: 1. Dalla L. 488/99 al T.U. 115/ Richiesa di copie e diritti di Cancelleria Modalità di versamento ed ambito di applicazione Pagamento spontaneo e riscossione in caso di mancato versamento Casi di esenzione e di riduzione del pagamento Disciplina transitoria Importi del contributo unificato. 1. DALLA L. 488/99 AL T.U. 115/02 L art. 9 L , n. 488 ha istituito il contributo unificato per le spese degli atti giudiziari, che avrebbe sostituito i diritti di Cancelleria ed il pagamento dei ruoli di iscrizione dei procedimenti. Il suo iter è stato lungo e tormentato, a cominciare dai rinvii alla sua applicazione (dal 1 luglio 2000 è slittata al 1 marzo 2002) per finire alle modifiche legislative a chiarimento di dubbi interpretativi manifestati dagli operatori del settore, sfociati nel D.P.R , n. 115 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia), entrato in vigore il 1 luglio Tale Testo Unico ha abrogato quasi per intero l art. 9 L. 488/99, pur recependolo nella sostanza. In materia erano tra l altro intervenuti il D.L , n. 28, convertito con sostanziali modifiche in L , n. 91, e la Circolare del Ministero della Giustizia del , n. 3. L art. 18 del Testo Unico sulle spese di giustizia prevede che agli atti e provvedimenti del processo civile, penale e amministrativo non si applica l imposta di bollo, in quanto soggetti al contributo unificato di iscrizione a ruolo, che, ai sensi dell art. 9 del T.U., è dovuto per ciascun grado di giudizio nel processo civile, compresa la procedura concorsuale e di volontaria giurisdizione. Gli atti cui si riferisce sono, ad esempio: la procura alle liti, la citazione, il ricorso, l atto di precetto, l atto di pignoramento, la relazione del

2 20 Parte I - Disposizioni generali consulente tecnico di parte, la tempestiva istanza di ammissione al passivo fallimentare, l istanza per la liquidazione della consulenza, le varie istanze presentate dalle parti. La disciplina sul bollo resta invariata per le domande ed istanze sotto qualsiasi forma presentate da terzi, non collegate ai giudizi, perché l esenzione prevista dal legislatore è legata ai processi e, quindi, innanzi tutto all attività delle parti processuali (ad es.: l istanza per richiedere il certificato sullo stato del processo non è soggetta a bollo se presentata da una delle parti, è soggetta a bollo se presentata da un terzo interessato). Poiché l esclusione riguarda anche gli atti comunque antecedenti, necessari e funzionali dei procedimenti giurisdizionali, gli ufficiali giudiziari dovranno redigere i verbali di pignoramento (anche con esito negativo) o di sfratto in carta semplice, e, quindi, senza l assolvimento dell imposta di bollo. L art. 10 del T.U., recependo l art. 5bis della L. 89/01 (inserito dal D.L. 28/02, convertito in L. 91/02), prevede, inoltre, che i procedimenti in materia di equa riparazione, connessi alla salvaguardia dei diritti garantiti dalla Convenzione per la tutela dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali, sono esenti dal pagamento del contributo unificato. 2. RICHIESTA DI COPIE E DIRITTI DI CANCELLERIA Per quanto riguarda le copie autentiche degli atti e dei provvedimenti, l art. 18 del T.U., recependo l art. 9 L. 488/99 (come sostituito dal D.L. 28/ 02, convertito con modificazioni in L. 91/02), stabilisce che le stesse comprese quelle esecutive purché richieste dalle parti del procedimento si intendono esenti dall imposta di bollo. Per il rilascio di tali copie, pertanto, non è più dovuta l imposta di bollo, ma sono dovuti, ai sensi dell art. 268 del T.U. (norma transitoria in vigore fino all emanazione del regolamento previsto dall art. 40 del T.U.), il diritto di copia forfettizzato e il diritto di certificazione di conformità di cui alla Tabella contenuta nell allegato n. 7 del T.U. La soppressione dei diritti di Cancelleria, infatti, ha inciso in modo molto limitato sui diritti di copia. Invero, dall interpretazione sistematica dei recenti interventi legislativi discende che sono stati soppressi solo i diritti per le riproduzioni ad uso d ufficio, quantificati in modo forfettizzato, per il pagamento anticipato della parte che si costituisce, dalla L , n. 59.

3 Capitolo III - Il contributo unificato 21 Sono, invece, rimasti invariati i diritti di copia semplice ed è stato aumentato il costo per l attività di autenticazione ancorandolo in modo chiaro all atto. Sono stati, infine, integrati i diritti per le copie di documenti su supporto diverso da quello cartaceo (art. 269 T.U.). Ai sensi dell art. 270 del T.U. (Copia urgente su supporto cartaceo), il diritto di copia è triplicato in caso di rilascio entro due giorni. Circa le modalità di pagamento del diritto di copia, del diritto di certificato e delle spese per le notificazioni a richiesta d ufficio si richiamano le norme transitorie (contenute nella Parte IX del T.U.), secondo le quali, sino all emanazione del regolamento previsto dall art. 196 del T.U., tali diritti dovranno essere pagati, come in precedenza, attraverso l uso delle marche da bollo, che si applicano sull originale o sull istanza (artt T.U.). Innanzi ai Giudici di Pace, il diritto fisso per le copie degli atti deve essere ridotto della metà (come risulta dall art. 271 del T.U.). Si precisa, infine, relativamente ai diritti di copia, che l aumento previsto per le copie autentiche è indipendente dal contributo unificato e, quindi, deve essere pagato anche dalla parte che sceglie il vecchio regime, ai sensi dell art. 265 del T.U. Voce di spesa, come la tassa di iscrizione a ruolo e i diritti di cancelleria, per le quali era prevista la non applicabilità dall art. 9 L. 488/ 99, sono state espressamente abrogate dal Testo Unico; mentre non si applica l imposta di bollo agli atti e provvedimenti del processo civile, penale e amministrativo, soggetti al contributo unificato (art. 18 T.U.). Per gli atti e i procedimenti non giurisdizionali (atto di notorietà, dichiarazione sostitutiva, iscrizione nell albo dei consulenti ecc.), è dovuta, invece, ove prevista, l imposta di bollo (espressamente esclusa nel 1 comma dell art. 18 del T.U. con riferimento ai procedimenti giurisdizionali). 3. MODALITÀ DI VERSAMENTO ED AMBITO DI APPLICAZIONE Il 1 comma dell art. 14 del T.U., recependo il 3 comma dell art. 9 L. 488/ 99, stabilisce che il contributo unificato deve essere pagato contestualmente dalla parte che per prima si costituisce in giudizio, o che deposita il ricorso introduttivo, ovvero, nei procedimenti esecutivi di espropriazione forzata, che fa istanza per l assegnazione o la vendita dei beni pignorati. Il riferimento ai ricorsi, introdotto dalla legge di conversione 91/02, chiarisce che la disciplina del contributo unificato è intesa in senso ampio

4 22 Parte I - Disposizioni generali e cioè non solo, come era inizialmente previsto dalla L. 488/99, per i procedimenti introdotti con atto di citazione. Ai sensi del 3 comma dell art. 14 del T.U., il contributo deve essere integrato nell ipotesi di modifica della domanda, di domanda riconvenzionale, di chiamata in causa o di intervento autonomo, cui consegua un aumento di valore del procedimento e nei soli limiti dell aumento. Si precisa, inoltre, che, ai sensi dell art. 9 del T.U., il contributo si paga per ciascun grado di giudizio (e, quindi, non nell ipotesi di prosecuzione di un processo sospeso o interrotto o cancellato dal ruolo). Per i procedimenti relativi alla esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare (artt. 612 e ss. c.p.c.), poiché non vi sono istanze per l assegnazione o la vendita di beni pignorati, il contributo deve essere pagato al momento del ricorso al giudice dell esecuzione. L opposizione all esecuzione (art. 615 c.p.c.) e l opposizione di terzo all esecuzione (art. 619 c.p.c.), quali azioni che introducono normali ed ordinari processi di cognizione, soggiacciono alle regole generali e, quindi, sono soggette al versamento del contributo al momento dell atto di citazione, secondo il valore della domanda. L opposizione agli atti esecutivi (art. 617 c.p.c.) soggiace al contributo fisso di euro 103,30, ai sensi del 2 comma dell art. 13 del T.U. (che ha recepito il comma 5bis della Tabella 1 allegata all art. 9 L. 488/99), tale importo dovrà essere versato, anch esso, al momento della iscrizione a ruolo. Ai sensi dell art. 191 del T.U. le modalità di pagamento del contributo unificato e le modalità per l estensione dei collegamenti telematici alle rivendite di generi di monopolio collocate all interno dei palazzi di giustizia sono disciplinate dagli artt. 192, 193, 194 e 195 del T.U. L art. 192 del T.U. prevede, infatti, che il contributo unificato è corrisposto mediante: a) versamento ai concessionari; b) versamento in conto corrente postale intestato alla sezione di tesoreria provinciale dello Stato; c) versamento presso le rivendite di generi di monopolio e di valori bollati. L art. 194 del T.U., invece, individua il contenuto della ricevuta di versamento a titolo di causale: ufficio giudiziario adito; generalità o codice fiscale dell attore o ricorrente (art. 71 disp. att. c.p.c.); le generalità delle altre parti. In caso di pluralità di convenuti o resistenti è indicato

5 Capitolo III - Il contributo unificato 23 per esteso solo il nominativo del primo dei medesimi ed il numero in cifra dei restanti. Se il versamento è effettuato presso le rivendite di generi di monopolio, la ricevuta è costituita dal contrassegno, rilasciato dalla rivendita, comprovante l avvenuto pagamento e l importo. Tale contrassegno è apposto sulla nota di iscrizione a ruolo o su atto equipollente che contenga gli stessi dati; nei processi in cui le parti non devono depositare la nota di iscrizione a ruolo o altro atto equipollente, il contrassegno è apposto su un modello contenente i dati delle parti. In ogni caso la ricevuta di versamento o il modello con il contrassegno sono allegati all atto giudiziario per il quale è stato effettuato il versamento e inseriti nel fascicolo d ufficio. Gli estremi della ricevuta di versamento, infine, sono annotati sul relativo registro del ruolo generale. 4. PAGAMENTO SPONTANEO E RISCOSSIONE IN CASO DI MANCATO VERSAMENTO Il Testo Unico, recependo le modifiche apportate alla L. 488/99, stabilisce che il valore dei processi, determinato ai sensi del codice di procedura civile, deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni dell atto introduttivo, anche nell ipotesi di prenotazione a debito (art. 14, 2 comma, T.U.). Inoltre, la parte è tenuta a dichiarare l eventuale ragione dell esenzione dal pagamento del contributo unificato nelle suddette conclusioni (art. 10, 6 comma, T.U.). Gli uffici, infatti, devono eseguire un controllo meramente formale di riscontro tra l importo pagato e quello previsto nella legge come corrispondente al valore della causa. Nell ipotesi in cui manchi la dichiarazione della parte circa il valore del procedimento, la causa si presume del valore di 930 euro, indicato all art. 13, 1 comma, lettera f) del T.U., ossia il valore più alto. È stata così eliminata una discrasia del D.L. 28/02, il quale, abrogando le sanzioni della improcedibilità e della irricevibilità della domanda, non aveva chiarito quali fossero i compiti del funzionario di Cancelleria nell ipotesi in cui mancasse la dichiarazione della parte circa il valore della causa. Il funzionario addetto all ufficio, infatti, deve verificare l esistenza della dichiarazione della parte in ordine al valore della causa, la presenza della ricevuta di versamento e se l importo risultante dalla stessa è diverso

6 24 Parte I - Disposizioni generali dall importo del corrispondente scaglione, individuato sulla base della dichiarazione resa dalla parte (art. 15 T.U.). In caso di non corrispondenza, viene avviato il meccanismo di riscossione del contributo unificato per mancato o insufficiente pagamento (disciplinato dagli artt. 16 e 248 del T.U.), che si sviluppa in due fasi. La prima prevede l inoltro dell invito bonario al pagamento da parte degli uffici giudiziari entro 30 giorni dal deposito dell atto cui si collega il pagamento o l integrazione del contributo dovuto, quale risulta dal raffronto tra la dichiarazione resa e il corrispondente scaglione dell art. 13 del T.U., con espressa avvertenza che si procederà ad iscrizione a ruolo. L invito deve essere inviato alla parte nel domicilio eletto (riferendosi all art. 84 c.p.c.) o, nel caso di mancanza di domicilio eletto (quindi anche nel caso in cui la parte stia in giudizio personalmente), deve essere depositato presso l ufficio giudiziario (come già previsto, in via generale, dall art. 58 disp. att. c.p.c.). Nell invito sono indicati il termine e le modalità per il pagamento ed è richiesto al debitore di depositare la ricevuta di versamento entro dieci giorni dall avvenuto pagamento (art. 248, 3 comma, T.U.). La seconda fase, che si apre eventualmente a seguito della inottemperanza all invito di pagamento, consiste nella formazione del ruolo e, nel caso di decorso del termine entro un mese per l adempimento computato dall avvenuta notifica, nella trasmissione del medesimo al concessionario per la riscossione. Nell importo iscritto a ruolo sono calcolati gli interessi al saggio legale, decorrenti dal deposito dell atto cui si collega il pagamento o l integrazione del contributo. 5. CASI DI ESENZIONE E DI RIDUZIONE DEL PAGAMENTO L art. 10 del T.U., recependo le modifiche apportate all 8 comma dell art. 9 L. 488/99 dalla legge di conversione 91/02, individua come non soggetti al pagamento del contributo i procedimenti già esenti, senza limiti di competenza o di valore, dall imposta di bollo o da ogni spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura, nonché i procedimenti di rettificazione di stato civile, i procedimenti in materia tavolare, i procedimenti cautelari attivati in corso di causa, i procedimenti di valore inferiore ad euro 1.033, quelli esecutivi mobiliari di valore inferiore ad euro ed i procedimenti di regolamento di competenza e di giurisdizione.

7 Capitolo III - Il contributo unificato 25 Le modifiche apportate dalla legge di conversione, recepite dal Testo Unico, sono volte ad ampliare le ipotesi di esenzione dal pagamento del contributo unificato. Inoltre sono esentati dal pagamento del contributo unificato i procedimenti, anche esecutivi, di opposizione e cautelari, in materia di assegni per il mantenimento della prole e, in generale, quelli riguardanti la stessa. Tale ultima esenzione è individuata per materia indipendentemente dal diverso giudice competente. Sono, altresì, esentati i procedimenti di separazione personale dei coniugi, di interdizione e di inabilitazione, di dichiarazione di assenza e morte presunta, quelli attinenti alle disposizioni relative ai minori, agli interdetti e agli inabilitati e i procedimenti relativi ai rapporti patrimoniali tra i coniugi. Sono, infine, esenti dall imposta di registro i processi verbali di conciliazione, di valore inferiore ad euro ,69 (lire 100 milioni): questa esenzione, prevista dal 9 comma dell art. 9 L. 488/99 non abrogato dal Testo Unico, servirà certamente da ulteriore incentivo a tale composizione della lite, fortemente sponsorizzata dal legislatore. Ai sensi dell art. 11 del T.U. (che supera i dubbi interpretativi dell abrogato 7 comma dell art. 9 L. 488/99), il contributo unificato è prenotato a debito: nei confronti della pubblica amministrazione ammessa dalla legge alla prenotazione a debito di altre imposte e spese a suo carico; nei confronti della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato; nei confronti della parte obbligata al risarcimento del danno, nell ipotesi di cui all art. 12, 2 comma, T.U. L art. 12 del T.U. disciplina, infatti, l azione civile nel processo penale, prevedendo, al 1 comma, che l esercizio di tale azione non è soggetto al pagamento del contributo unificato, nel caso in cui sia richiesta solo la condanna generica del responsabile e, al 2 comma, che, qualora sia richiesta anche in via provvisionale la condanna al pagamento di una somma a titolo di risarcimento del danno, il contributo è dovuto, in ipotesi di accoglimento della domanda, in base al valore dell importo liquidato e secondo gli scaglioni di valore previsti dall art. 13 del T.U. Invece, per i procedimenti speciali previsti dal Libro IV, Titolo I del codice di rito (ad es.: ricorso per decreto ingiuntivo, compreso il giudizio

8 26 Parte I - Disposizioni generali di opposizione, licenza per finita locazione, sequestro) nonché il giudizio di opposizione alla sentenza dichiarativa di fallimento, il contributo è ridotto alla metà (art. 13, 3 comma, T.U.). Per i procedimenti di esecuzione immobiliare il contributo dovuto è pari ad euro 155, ridotto della metà per gli altri processi esecutivi (art. 13, 2 comma, T.U.). Nulla è dovuto per i procedimenti di consegna e rilascio (art. 10, 1 comma, T.U.). Per le opposizioni agli atti esecutivi, per i procedimenti in materia di locazione, comodato, occupazione senza titolo ed impugnazione di delibere condominiali, è dovuto il contributo fisso di euro 103,30. Infine, dall esenzione è espressamente escluso il Capo VI, Titolo II del Libro IV del codice di procedura civile, che detta disposizioni comuni in materia di procedimenti in camera di consiglio, i quali non sono esenti, ma assoggettati, unitamente ai procedimenti di volontaria giurisdizione, ad una disciplina diversa prevista dall art. 13, 1 comma, lett. a) e, in particolare, per essi è dovuto il contributo unificato in misura fissa pari a euro DISCIPLINA TRANSITORIA L art. 265, 1 comma, del T.U. recepisce la modifica dell 11 comma dell art. 9 L. 488/99, operata dalla legge di conversione e volta ad eliminare la norma, introdotta dal D.L. 28/02, che prevedeva l obbligatorietà del pagamento del contributo anche per le cause pendenti. Si ritorna, pertanto, al regime della facoltatività previsto dalla norma originaria della L. 488/99, con la possibilità, per i procedimenti già iscritti a ruolo o per i quali è stato già depositato il ricorso alla data del 1 marzo 2002, di optare tra il precedente regime o il pagamento del contributo unificato nella misura del 50%. La nuova formulazione della norma chiarisce poi che la parte e per essa il difensore, una volta scelto di avvalersi della facoltà del pagamento del contributo unificato nella misura ridotta, deve effettuare apposita dichiarazione sul valore del procedimento. Non sono previsti particolari termini per l esercizio dell opzione che, quindi, potrà essere esercitata sino all esito del procedimento. La norma stabilisce, inoltre, che non si fa luogo al rimborso, o alla ripetizione di quanto pagato a titolo di imposta di bollo, di tassa di iscrizione a ruolo, di diritti di cancelleria, di diritti di chiamata di causa e di tassa fissa.

9 Capitolo III - Il contributo unificato 27 Qualora la parte non intenda avvalersi della facoltà di cui sopra (pagamento del contributo in ragione del 50%), valgono le disposizioni vigenti relative all imposta di bollo. In ogni caso, per i procedimenti pendenti (ossia iscritti a ruolo tra il 1 marzo 2002 e l 11 maggio 2002, giorno antecedente alla data di entrata in vigore della legge di conversione) sono fatti salvi gli atti compiuti. L intento è quello di non rendere applicabili le modifiche apportate dalla legge di conversione (e recepite dal Testo Unico) ad atti compiuti nell intervallo di tempo intercorrente tra l entrata in vigore del decreto legge e il giorno antecedente quello dell entrata in vigore della legge di conversione, per i quali espressamente la norma dispone che non si fa luogo a rimborso, a ripetizioni o a integrazioni di quanto pagato. Si precisa che per atto compiuto deve intendersi l avvenuto pagamento del contributo unificato. Ad esempio, se la parte si è avvalsa del D.L. 28/02 e ha versato il 20% del contributo per una causa iscritta a ruolo dal 1992 al 1996, l atto è compiuto e non può essere chiesta l integrazione rispetto al 50% previsto per tutti i processi dalla legge di conversione e dal Testo Unico; se è stato inviato l invito al pagamento per una delle percentuali previste e vi è stato pagamento, non possono essere chiesti né rimborsi, né integrazioni sulla base della disciplina emanata in sede di conversione; se, invece, all invito non è stato dato adempimento indipendentemente dalla circostanza della decorrenza o meno del termine per l adempimento si applica il nuovo regime previsto dalla legge di conversione. 7. IMPORTI DEL CONTRIBUTO UNIFICATO L art. 13, 1 comma, del T.U. contiene gli scaglioni di pagamento del contributo divisi per valore della causa. La conversione di tali importi in euro si è resa necessaria con il cambio di valuta. Nei commi successivi sono previste alcune precisazioni su riduzioni di pagamento ed esenzioni. Per le cause di valore indeterminabile si fa riferimento alla lettera c) del 1 comma dell art. 13 del T.U. (310 euro di versamento); nei procedimenti giudiziari contenziosi, il cui valore sia indeterminabile, di competenza esclusiva del Giudice di Pace si applica lo scaglione previsto dalla lettera b) dello stesso comma (euro 155).

10 28 Parte I - Disposizioni generali Il 5 comma precisa che «per la procedura fallimentare, che è la procedura dalla sentenza dichiarativa di fallimento alla chiusura, il contributo dovuto è pari a euro 672». Per tutti i procedimenti in camera di consiglio del Tribunale fallimentare opererà, invece, lo scaglione di contributo indicato alla lett. a) del 1 comma dell art. 13 del T.U., che richiama i procedimenti del Libro IV, Titolo II, Capo VI del codice di procedura civile (contributo unificato pari a euro 62). Il 3 comma dell art. 13 del T.U. chiarisce come si determina il valore dei procedimenti per sfratto ai fini del pagamento del contributo: nei casi di morosità, il parametro cui riferirsi è l importo dei canoni non pagati alla data di notifica della citazione per la convalida, mentre, nella finita locazione, il valore è costituito dal canone di un anno. Per tutti e due i casi il contributo è stato comunque dimezzato. Art. 13 D.P.R , n. 115 (Importi) 1. Il contributo unificato è dovuto nei seguenti importi: a) euro 62 per i processi di valore superiore a euro e fino a euro e per i processi di volontaria giurisdizione, nonché per i processi speciali di cui al libro IV, titolo II, capo VI, del codice di procedura civile; b) euro 155 per i processi di valore superiore a euro e fino a euro e per i processi contenziosi di valore indeterminabile di competenza esclusiva del giudice di pace; c) euro 310 per i processi di valore superiore a euro e fino a euro e per i processi civili e amministrativi di valore indeterminabile; d) euro 414 per i processi di valore superiore a euro e fino a euro ; e) euro 672 per i processi di valore superiore a euro e fino a euro ; f) euro 930 per i processi di valore superiore a euro Per i processi di esecuzione immobiliare il contributo dovuto è pari a euro 155. Per gli altri processi esecutivi lo stesso importo è ridotto della metà. Per i processi di opposizione agli atti esecutivi il contributo dovuto è pari a euro 103, Il contributo è ridotto alla metà per i processi speciali previsti nel libro IV, titolo I, del codice di procedura civile, compreso il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e di opposizione alla sentenza dichiarativa di fallimento. Ai fini del contributo dovuto, il valore dei processi di sfratto per morosità si determina in base all importo dei canoni non corrisposti alla data di notifica

11 Capitolo III - Il contributo unificato 29 dell atto di citazione per la convalida e quello dei processi di finita locazione si determina in base all ammontare del canone per ogni anno. 4. Per i processi in materia di locazione, comodato, occupazione senza titolo e di impugnazione di delibere condominiali, il contributo dovuto è pari a euro 103, Per la procedura fallimentare, che è la procedura dalla sentenza dichiarativa di fallimento alla chiusura, il contributo dovuto è pari a euro Se manca la dichiarazione di cui all articolo 14, il processo si presume del valore indicato al comma 1, lettera f).