Un dono speciale. Quest'anno Natale mi ha fatto un bel dono, un dono speciale. Mi ha dato allegria, canzoni cantate in gran compagnia.
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- Nicola Salvatore Romano
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1 GIORNALE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO ENEA TALPINO DI NEMBRO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 NUMERO 2 Un dono speciale Quest'anno Natale mi ha fatto un bel dono, un dono speciale. Mi ha dato allegria, canzoni cantate in gran compagnia. Mi ha dato pensieri. parole, sorrisi di amici sinceri. Dei vecchi regali non voglio più niente. A ogni Natale io voglio la gente. Roberto Piumini
2 MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI ORGANIZZATI DALLE SCUOLE PER AUGURARE A TUTTI BUONE FESTE SCUOLA DELL INFANZIA VIANA Mercoledì 17 Aria di Natale ore 10,45 Presso la scuola dell Infanzia SCUOLA PRIMARIA CRESPI Sabato 20 Incantesimo di Natale ore 10 Presso la palestra della scuola SCUOLA PRIMARIA VIANA Sabato 20 Dillo forte che è Natale ore 11,30 Presso la palestra della scuola SCUOLA PRIMARIA GAVARNO Sabato 20 Auguri! ore 10,30 Presso la scuola La SCUOLA PRIMARIA CAPOLUOGO non organizzerà il consueto Spettacolo di Natale in quanto il teatro San Filippo Neri è in ristrutturazione. Ogni classe programmerà autonomamente il momento dello scambio di auguri.
3 DALLA SCUOLA DELL INFANZIA CIAO AMICI!!! COME VI AVEVAMO PROMESSO ECCOCI PRONTI A RACCONTARE LE NOSTRE PRIME AVVENTURE CON ELMER L ELEFANTE MULTICOLORE DIVENTATO NOSTRO AMICO. IL SIMPATICO ELEFANTE, IN UNA TIEPIDA MATTINA DI NOVEMBRE, CI HA ACCOMPAGNATO NELLA SUA FORESTA E CON ENTUSIASMO HA PRESENTATO A TUTTI NOI I SUOI AMICI. GLI ELEFANTI ALTI, BASSI, GIOVANI, VECCHI, CON LA PROBOSCIDE LUNGA, CON LA PROBOSCIDE CORTA, CON LE ORECCHIE GRANDI, CON LE ORECCHIE PICCOLE, CON LE GUANCE ROSSE PER LA TIMIDEZZA TUTTI DIFFERENTI L UNO DALL ALTRO MA TUTTI FELICI E DELLO STESSO COLORE E POI LA TIGRE, IL LEONE, LA SCIMMIA, IL COCCODRILLO E GIA PERCHE LUI E AMICO PROPRIO DI TUTTI ELMER CHE AMA PORTARE L ALLEGRIA DECIDE DI FARE UNO SCHERZETTO AI SUOI AMICI ELEFANTI E ROTOLANDO TRA LE BACCHE DI UN GRANDE ARBUSTO SI COLORA TUTTO DI GRIGIO. NESSUN ANIMALE LO RICONOSCE E TUTTI INFATTI LO SALUTANO DICENDOGLI: BUONGIORNO ELEFANTE. RAGGIUNTO IL BRANCO DI ELEFANTI LUI SI MISCHIA TRA LORO MA DOPO UN PO DI TEMPO INIZIA AD ANNOIARSI: TUTTI UGUALI, IL SOLITO CIELO E LA SOLITA GIUNGLA PERCIO DECIDE DI PORTARE L ALLEGRIA. ALZA LA PROBOSCIDE E URLA A PERDIFIATO UN FORTISSIMO: BUMMMM!!!. COLTI DI SORPRESA GLI ELEFANTI SALTANO IN QUA E IN LA, IN SU E IN GIU E CADONO DA TUTTE LE PARTI. ELMER SCOPPIA A RIDERE E COSÌ GLI ALTRI ELEFANTI LO RICONOSCONO E RIDONO COME MAI AVEVANO RISO PRIMA.
4 POI IMPROVVISAMENTE COMINCIA A PIOVERE E LA PIOGGIA LAVA ELMER CHE TORNA VARIOPINTO. GLI ELEFANTI A QUESTO PUNTO RIDONO ANCORA PIU FORTE MENTRE IL PIU VECCHIO E IL PIU SAGGIO DEL BRANCO ESCLAMA: DOBBIAMO FESTEGGIARE QUESTO GIORNO OGNI ANNO E SARA IL GIORNO DI ELMER. TUTTI NOI ELEFANTI CI COLOREREMO COME ELMER E LUI DI GRIGIO COME TUTTI NOI E CI DIVERTIREMO IN ALLEGRIA. ELMER DOPO AVERCI SALUTATO RIMANE A DIVERTIRSI NELLA SUA FORESTA MENTRE NOI TORNIAMO IN CLASSE. RIPENSANDO ALLA BELLA AVVENTURA ALLA QUALE CI HA FATTO PARTECIPARE E SOFFERMANDOCI SULLE CARATTERISTICHE DEI SUOI AMICI SCOPRIAMO CHE ANCHE NOI SIAMO TUTTI PERSONE MA DIFFERENTI GLI UNI DAGLI ALTRI. PARTIAMO COSÌPER UN LUNGO MERAVIGLIOSO VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLE CARETTARISTICHE DI TUTTI E DI OGNUNO CHE CI RENDE ESSERI STUPENDAMENTE UNICI E IRRIPETIBILI. GRAZIE ELMER!!!
5 APPUNTAMENTI NATALIZI ALLA SCUOLA DELL INFANZIA STATALE MERCOLEDI 17 DICEMBRE ALLE ORE 10,45 ARIA DI NATALE CANTI E BALLI MOMENTO DI SCAMBI D AUGURI CON MAMMA E PAPA A SEGUIRE PICCOLO RINFRESCO GIOVEDI 18 DICEMBRE ALLE ORE 10,45 ARRIVA BABBO NATALE BABBO NATALE DONA GIOCATTOLI PER LA SCUOLA VENERDI 19 DICEMBRE ALLE ORE 11,00 ASPETTANDO IL NATALE LETTURA DI STORIE DI NATALE CON MARIANNA LA BIBLIOTECARIA.
6 POESIA DI NATALE BABBO NATALE PER CORTESIA PORTAMI UN PO DI ALLEGRIA, CHE LA MIA FAMIGLIA SIA FELICE E SERENA E NEL MONDO SCOMPAIANO ANGOSCIA E PENA. CHE TUTTE LE GUERRE FINISCANO AD UN TRATTO E CHE FACCIANO PACE ANCHE IL CANE E IL GATTO! E SE TI CHIEDO TROPPO, VEDI QUELLO CHE PUOI FARE. VORREI SOLTANTO CHE QUESTO FOSSE UN VERO NATALE! I BAMBINI, LE MAESTRE E LE COLLABORATRICI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA STATALE AUGURANO SERENE FESTE
7 I RADIAMATORI INCONTRANO GLI ALUNNI DI VIANA Nel mese di Ottobre gli alunni delle classi terze e quinte sez. B di Nembro Viana hanno fatto un esperienza del tutto nuova e che non avrebbero mai immaginato: hanno conosciuto e provato l esperienza della radio. Maestri per una giornata sono stati gli amici Alberto, Emilio e Mario che con grande passione hanno illustrato ai nostri bambini il mondo dei radioamatori e della radio in genere, partendo dalla sua invenzione, attribuita a Guglielmo Marconi, fino ai giorni nostri. Dato che ci troviamo nell era dominata da internet, social network, Whatsapp e da una miriade di altre diavolerie digitali, ci spiegano i radioamatori, sembrerebbe poco opportuno parlare di un oggetto obsoleto inventato oltre cento anni fa. Nel terzo millennio l utilità di tale strumento, continuano a raccontarci i nostri amici, è ancora di fondamentale importanza. Basti pensare al grande ausilio che ha dato, e continua a dare, alla Protezione Civile nei casi di emergenza Nazionale nel momento in cui bisogna mettersi in contatto da una parte all altra del Paese, o alle imbarcazioni che a tutt oggi utilizzano tale strumento per ogni comunicazione. In tal senso un ruolo molto importante hanno i comuni cittadini che, per passione o semplice hobby, sono diventati radioamatori e che con la loro passione sono di grande aiuto alle autorità nella segnalazione di calamità. Ma la radio ha anche un altro bellissimo aspetto di tipo sociale, cioè ci dà la possibilità di metterci in comunicazione con persone da ogni parte del
8 Globo. Ci permette quindi di conoscerne i costumi, le abitudini, la lingua Si creano dei legami affettivi che, delle volte, portano a delle vere e sincere amicizie legate, alla base, da una passione comune. La nostra esperienza, purtroppo di breve durata, ci ha dato la possibilità di ascoltare il Brasile e alcune città della nostra Italia. E Stato bello raccontare di noi e del perché in quel giorno eravamo lì alla radio; sapere del perché, chi ci ascoltava, avesse deciso di diventare radioamatore. Una, tra le tante cose, che ci è sembrata più divertente è stata quella di usare i loro codici per poter comunicare. Ad esempio per dover salutare qualcuno basta dire 73, per indicare la città in cui ci si trova si usa dire QTH, per chiudere la conversazione QRT e tanti, tanti altri. Altro bellissimo strumento, illustrato da Alberto, è stato il telegrafo: questo magnifico strumento che con dei semplici beep ci permette di comunicare senza aprir bocca. Abbiamo giocato col telegrafo nello scoprire i messaggi che ci dava Alberto. È stata un esperienza unica ed indimenticabile. Grazie a Mario, Emilio e ad Alberto per questa magnifica giornata documentata anche da un video da loro realizzato che potete visionare all indirizzo DlWEmaY Oppure dallo smartphone di papà con codice QR-Code Vi consigliamo anche di visitare il loro sito internet dove trovate tutte le esperienze di questo magnifico trio. Grazie di tutto ed un cordiale 73. Gli alunni e gli insegnanti delle classi terza e quinta sez. B di Viana
9 Prendere in giro i compagni Questa mattina la maestra mi ha chiamata Ombrola perché sono sempre vicino a lei. Da questo nome è partita la discussione sul tema delle Prese in giro. Noi siamo bambini e non prendiamo in giro per ferire, ma per scherzare, come la maestra che mi chiama Ombrola. Alcuni invece prendono in giro per ferire e dobbiamo imparare bene la differenza. Ci sono due tipi di prese in giro: quelle per scherzo e quelle che fanno male. Un tipo di presa in giro per scherzo è che la mia maestra mi chiama Saggio e io non mi offendo perché in realtà sono un po saggio. Mi ha fatto male sentirmi dire da alcuni bambini in corridoio:- Faccia stramba. Quest anno abbiamo imparato che abbiamo due orecchie: una per far entrare e una per far uscire subito le cose brutte!!! Bisogna imparare a non offendere gli altri se non sanno correre, se non sanno saltare, se sono dei secchioni, se leggono male, non bisogna mai prendere in giro per l aspetto fisico. Alcuni compagni ti prendono in giro per scherzo, così ti arrabbi e inizi a rincorrerli. Ma non ti fa soffrire, si gioca insieme!!!
10 Oggi ho imparato che non devo offendere i compagni, soprattutto i più deboli e sensibili. La maestra mi ha fatto capire che quando mi scherzano non devo fare le scene da Hollywood altrimenti peggioro la situazione. O faccio entrare da un orecchio e uscire dall altro. Oppure chiedo aiuto ad un adulto, che mi calma e magari sgrida i compagni. A me piacciono le prese in giro, perché dopo inizio a rincorrerli. Anche se dei bambini prendono in giro per scherzo, gli altri possono starci male comunque, quindi bisogna stare attenti. Vorrei anche dire: non si prendono i giro le persone per come si vestono, da dove vengono e per quello in cui credono!!! Alcune volte io prendo in giro e dico anche cose cattive per buttare fuori la rabbia. Però devo trovare un altro modo, così non faccio star male gli altri. La maestra ci ha spiegato che si può prendere in giro per scherzo, quando l altro non si arrabbia, per gioco. Per esempio mi chiamano Alì Babà e io li inseguo e giochiamo. Mi fa male invece quando mi dicono che non so giocare a pallone, questo non si fa perché io faccio del mio meglio, non faccio apposta a sbagliare!!! 4 A Capoluogo
11 UNA NOTTE PIENA DI PAURA Una notte di dicembre, la vigilia di Natale, io e la mia famiglia eravamo andati a letto tardi e prima di addormentarmi osservavo incantata la neve che scendeva lenta e candida dal cielo e che infine si posava dolcemente per terra. Mi addormentai cullata dal suono di campanelli e voci radiose che cantavano armoniosamente "Jingle Bell". Sul palazzo di fronte un' instancante insegna rossa di Babbo Natale continuava a lampeggiare ipnotizzando gli ultimi uccelli rimasti. La luna illuminava la strada ed alcuni spiragli di luce argentea penetravano dalla finestra illuminando i miei giochi sparsi sul pavimento. Stavo dormendo da qualche ora quando, un sinistro scricchiolio echeggiò per tutta la casa. Mi svegliai all'improvviso e in preda alla paura mi nascosi sotto le mie calde coperte. Cominciai a sudare e, forse per il caldo, certamente dal terrore, l'aria divenne irrespirabile così decisi di sbirciare fuori dalle coperte. Vidi una figura saltare per tutta la stanza fino a quando si fermò davanti al letto di mia sorella. Lei dormiva profondamente ignara del pericolo che si trovava vicino a lei. La figura esitò un attimo quando vide il viso tranquillo di mia sorella e i ricci che le coprivano la faccia. Respirai profondamente, presi un po' di coraggio e strattonai il collo magro e peloso della figura. Si mise a strillare ed io caddi a terra. L'ultima cosa che vidi era il viso rugoso e verde di una specie di goblin, il suo sorriso gelido e cattivo e la sua mano che mi prese il braccio. Un brivido mi percorse la schiena e svenni. Mi ritrovai in una buia caverna circolare con tre piani diversi macchiati di sangue nero e rosso. Guardai in su e vidi della selvaggina appesa a testa in giù.
12 Mi davano un forte senso di inquietudine gli occhi di conigli e dei cervi morti, senza espressione e le bocche semi aperte come se volessero chiedere aiuto. I tre piani erano pieni di goblin che parlavano tra di loro e che mi guardavano con aria avida e cattiva. Al centro sedeva un goblin più grande e più spaventoso di tutti gli altri, su un trono di teschi di rubino e pietra lavica. Egli recitò una litania simile ad una ninna nanna ed il terreno cominciò a tremare, una voragine piena di lava incandescente si aprì sotto i mie piedi: era un vulcano! Feci appena in tempo a pensare di scappare che due guardie robuste mi fermarono e mi trascinarono verso la lava. Credendo che fosse la mia fine strillai e scalciai. I goblin impauriti si agitarono e volarono per tutto il vulcano e nella confusione riuscii a scappare. Era l'alba quando mi svegliai. Il sole stava uscendo dalle montagne e i suoi raggi facevano giochi di luce con le nuvole. Una distesa bianca di neve sembrava aver fermato il tempo e ascoltai felice le risa dei bimbi del condominio dove abitavo, gioiosi per la sorpresa di aver trovato sotto l'albero di Natale scatole ricoperte di carta dorata e fiocchi colorati. Mi accorsi che l'avventura era stata solo un sogno. La sera seguente trovai un biglietto su cui era scritta la stessa litania cantata dal re dei goblin e sul retro, il mio corpo incenerito con il timbro a forma di G. Pronunciai a voce alta la litania e sentii un ticchettio proveniente dalla finestra. Mi voltai e vidi il re dei goblin salutarmi e, nascosta dietro alla mia tenda, non vidi la sua mano con un pugnale e, inconsapevole di tutto, mi addormentai tranquillamente. F. A.Classe Quinta A Cap.
13 Buone Feste a tutti!!!!! La redazione NEL CASO VI SERVISSERO, DIAMO I NUMERI UTILI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO e SEGRETERIA Tel SCUOLA PRIMARIA CAPOLUOGO Tel SCUOLA PRIMARIA CRESPI Tel SCUOLA PRIMARIA GAVARNO Tel SCUOLA PRIMARIA VIANA Tel SCUOLA PER L INFANZIA Tel SCUOLA PRIMARIA SELVINO...Tel SCUOLA SECONDARIA SELVINO...Tel APRITI SESAMO SPORTELLO DI ASCOLTO Per appuntamento Tel. 331/ ogni martedì dalle ore 10 alle ore 10,50
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