CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

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1 Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 08/05/ CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Consiglio Regionale del Veneto del 08/05/2015 Prot.: Titolario 2.6 NONA LEGIS LATURA CRV CRV spc-upa PROGETTO DI LEGGE N PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del Consigliere Possamai MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE 10 OTTOBRE 1989, n. 40 "DISCIPLINA DELLA RICERCA, COLTIVAZIONE E UTILIZZO DELLE ACQUE MINERALI E TERMALI" Presentato alla Presidenza del Consiglio

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3 MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE 10 OTTOBRE 1989, n. 40 "DISCIPLINA DELLA RICERCA, COLTIVAZIONE E UTILIZZO DELLE ACQUE MINERALI E TERMALI" Relazione: Premessa Negli oltre 24 anni di vigenza, l art. 15 della legge regionale 10 ottobre 1989, n. 40, ha subito numerose modifiche e aggiornamenti che l hanno reso praticamente poco leggibile. Si rende, pertanto, necessaria una sua riscrittura con le modifiche che di seguito si espongono. Nella lettera a) del comma 1 gli importi dei numeri 1 e 2 sono aggiornati all euro consentendo così alla Regione di introitare annualmente un importo previsto in euro ,00. Nel comma 2 ter è aggiornato il diritto proporzionale come previsto dall art. 5 della legge regionale 18 settembre 2009, n. 22. Nel comma 2 quater sono tolte le parole: "con particolare riferimento a quanto previsto dal comma 3 bis" in quanto assorbite dal comma successivo. Il comma 2 è riformulato in modo da riassorbire quanto stabilito dai commi 3 bis e 3 ter, mai applicati poiché i comuni non hanno potuto dimostrare i danni subiti dall attività industriale. Il comma 4 istituisce un canone di euro 0,15 per ogni metro cubo o frazione di acqua emunta, così suddiviso: - euro 0,10 alla Regione: - euro 0,05 al Comune che è delegato al controllo del corretto funzionamento dei misuratori automatici della portata e dei volumi di acqua termale emunta. Il comma 5 esclude l applicazione del comma 4 per le concessioni termali del Bacino euganeo sottoposte alla regolamentazione del Piano di Utilizzazione delle Risorse Termali (PURT) approvato dal Consiglio regionale con provvedimento 23 aprile 1980, n e s.m.i. e sottoposte dai comuni al versamento della tassa per lo scarico delle acque prelevate. 3

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5 MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE 10 OTTOBRE 1989, n. 40 "DISCIPLINA DELLA RICERCA, COLTIVAZIONE E UTILIZZO DELLE ACQUE MINERALI E TERMALI" Art. 1 - Modifica dell'art. 15 della legge regionale 10 ottobre 1989, n. 40 "Disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali e termali" 1. Nel comma 1 dell art. 15 della legge regionale 10 ottobre 1989, n. 40, come da ultimo sostituito dall art. 50 della legge reg ionale 9 febbraio 2001, n. 5, sono sostituite le seguenti lettere a) e b): "a) per le acque minerali e di sorgente destinate allimbottigliamento: 1) di euro 150 con un minimo di euro ,00 nelle zone di montagna; 2) di euro 1.000,00 con un minimo di euro ,00 nelle zone di pianura; b) per le acque minerali a uso curativo e per le acque termali: di euro 30,00 con un minimo di euro 2.000,00.". 2. Il comma 2 ter dell art. 15 della legge regionale 10 ottobre 1989, n. 40, come da ultimo modificato dall art. 5 della 18 settembre 2009, n. 22, è così sostituito: "2 ter. Il concessionario deve corrispondere, per le acque minerali e di sorgente destinate all imbottigliamento, oltre al canone di cui al comma 1, un diritto proporzionale pari a euro 1,50 per ogni metro cubo di acqua minerale imbottigliata in contenitori di plastica ed euro 1,00 per ogni metro cubo di acqua minerale imbottigliata in contenitori di vetro. ". 3. Il comma 2 quater dell art. 15 della legge regionale 10 ottobre 1989, n. 40, come da ultimo modificato dall art. 5 della 18 settembre 2009, n. 22, è così sostituito: "2 quater. La Giunta regionale, con proprio provvedimento, determina le modalità di pagamento e i relativi adempimenti in capo ai concessionari.". 4. Al termine del comma 2 quinquies dell art. 15 della legge regionale 10 ottobre 1989, n. 40, come inserito dal comma 1 dell art. 3 della 18 settembre 2009, n. 22, tolto il punto è aggiunta la seguente frase: ", alla realizzazione di opere complementari necessarie a risolvere problematiche territoriali, economiche e sociali.". 5. I commi 4 e 5 dell art. 15 della legge regionale 10 ottobre 1989, n. 40, già abrogati dal comma 4 dell art. 21 della legge regionale 23 agosto 1996, n. 28, sono così inseriti: "4. A decorrere dal 1 0 gennaio 2015 è istituito un canone a carico dei concessionari di acque termali nella misura di euro 0,15 per ogni metro cubo o frazione di acqua emunta. Il canone à versato alla Regione nella misura di euro 0,10 e al comune competente per territorio nella misura di euro 0,05. I comuni interessati dalle concessioni minerarie sono delegati al controllo del corretto funzionamento dei misuratori automatici della portata e dei volwni di acqua termale emunta.". 5

6 "5. 11 canone di cui al comma 4 non si applica alle concessioni ricadenti nell ambito del bacino idrominerario omogeneo dei colli euganei regolamentato dal Piano di Utilizzazione delle Risorse Termali (PURT) approvato dal Consiglio regionale con provvedimento 23 aprile 1980, n e s.m.i.". 6

7 INDICE Art. 1 - Modifica dell art. 15 della legge regionale 10 ottobre 1989, n. 40 "Disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali e termali" 5 7

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