LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI DI ACCOMPAGNAMENTO SOCIALE

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1 LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI DI ACCOMPAGNAMENTO SOCIALE Riferimenti normativi: L. 266/1991, D.lgs 112/1998, L. 328/2000, D.lgs 196/2003, L.R. 6/2006 INDICE 1. PREMESSA 2. CONTESTO ATTUALE DI RIFERIMENTO 3. OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL PROGETTO ACCOMPAGNAMENTO SOCIALE 4. SOGGETTI COINVOLTI 5. DESTINATARI 6. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI 7. MODALITA DI EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI 8. COMPARTECIPAZIONE 9. DECORRENZA ***** ***** ***** ***** ***** ***** 1. PREMESSA L attivazione, in questi anni, da parte del Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale 6.1, di interventi di accompagnamento sociale ha rappresentato e rappresenta di fatto un ampliamento dell offerta dei servizi e degli interventi indirizzati alla pluralità dei cittadini fragili. Gli accompagnamenti sociali intendono dare una risposta alle esigenze di mobilità soprattutto di quelle persone in particolari situazioni di bisogno che, per motivi diversi, necessitano di essere accompagnate e che sono sprovviste di risorse autonome. Rientrano nella rete degli interventi a sostegno della domiciliarità, ossia in quella rete di servizi che nell Ambito 6.1 sono stati attivati per promuovere il benessere e per sostenere il diritto di vivere dignitosamente nel proprio ambiente di vita, coinvolgendo e valorizzando la rete del volontariato e della solidarietà comunitaria. 2. CONTESTO STORICO DI RIFERIMENTO Nelle realtà territoriali dei Comuni facenti parte dell Ambito Distrettuale l accompagnamento sociale veniva effettuato principalmente dagli operatori del servizio di assistenza domiciliare e da associazioni di volontariato con le quali nel tempo il

2 Servizio Sociale ha definito rapporti formalizzati in atti convenzionali tramite i quali ha inteso migliorare l offerta in tale settore al territorio sacilese. Ancor oggi l attività è realizzata con interventi del servizio pubblico ma anche con interventi del volontariato, nello specifico: L Associazione San Pietro Apostolo, ora Fondazione Banca di Credito Cooperativo Pordenonese che attraverso un proprio Centro Unico di Prenotazione Trasporti Assistenziali (denominato C.U.P.T.A.), organizza gli interventi di accompagnamento di persone residenti e dimoranti nei Comuni dell Ambito, in accordo con il Servizio Sociale Territoriale di ogni Comune dell Ambito Distrettuale 6.1, avvalendosi di propri volontari o di altri presenti sul territorio e facenti parte di Organizzazioni di volontariato aventi i requisiti necessari e di personale dipendente per le attività di segreteria. L attività che viene svolta è caratterizzata: o da un sistema finalizzato a garantire interventi di accompagnamento specialistico nella sua definizione; o una dotazione di idonei mezzi anche attrezzati, o un congruo numero di volontari, o la presenza della figura dell accompagnatore, o la possibilità di coprire lunghe distanze o la forma continuativa dei trasporti anche per periodi lunghi che consentono, soprattutto alle persone anziane e non deambulanti, la possibilità di raggiungere facilmente strutture sanitarie, centri di aggregazione e centri diurni. In particolare tale associazione garantisce i trasporti continuativi e fissi e opera mediante una convenzione con la direzione dell Ambito, tutt ora vigente; L Associazione di volontariato Auser, presente da diversi anni in alcuni Comuni dell Ambito Distrettuale, svolge la propria azione supportando i Servizi Sociali Territoriali di ogni singolo Comune mediante: o un attività di sostegno alle persone fragili, o accompagnamento per distanze non troppo elevate, o piccole commissioni, o compagnia e quant altro ritenuto utile o necessario alle persone in condizioni di disagio. Lo scopo, è quello di contrastare la solitudine e l emarginazione delle persone prioritariamente anziane ed è tipico della rete Auser nazionale Filo d Argento. L attività di accompagnamento - AUSER, configura un sistema di mobilità protetta connotata da spirito di solidarietà e dall attenzione a costruire una rete solida di relazioni capaci di garantire aiuto e sostegno nella vita di ogni giorno, offrire amicizia, ascolto ed opportunità di partecipazione. Attualmente l associazione

3 assicura la propria collaborazione al SSC tramite una convenzione con la direzione di Ambito. E compito dell assistente sociale di ciascun Servizio Sociale Territoriale (come descritto al punto 4 e 7) individuare la forma di intervento più appropriata: accompagnamento mediante i propri operatori addetti al servizio di assistenza domiciliare, accompagnamento mediante i volontari o ricorrendo a soluzioni alternative. 3. OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL PROGETTO ACCOMPAGNAMENTO SOCIALE Il progetto di accompagnamento sociale, che qui si presenta, intende riorganizzare l attività in questione e si colloca a pieno titolo tra gli interventi a sostegno della domiciliarità. Esso è volto a favorire l accesso a strutture di carattere sanitario, assistenziale, di socializzazione e a servizi vari di persone residenti sul territorio dell Ambito 6.1, in situazione di particolare bisogno, prive di parenti o altre figure di riferimento ed impossibilitate ad utilizzare un altro tipo di accompagnamento. Si pone due obiettivi principali: La costituzione di un UFFICIO MOBILITA SOCIALE (UMS) formato da personale dipendente dell Ambito Distrettuale. Si ritiene infatti che l Ambito debba assumere in proprio il compito di smistamento delle autorizzazioni all accesso al servizio ( rilasciate dal servizio sociale) e di monitoraggio del servizio nel suo complesso al fine di effettuare costantemente un controllo ed una verifica del tipo di intervento reso in un ottica di efficacia ed efficienza del servizio a favore dei cittadini cui è rivolto. Mantenere viva l offerta di servizi a favore dei cittadini mediante le reti comunitarie locali, valorizzando il volontariato con un azione di coordinamento e raccordo con le tante realtà solidali esistenti sul territorio. 4. SOGGETTI COINVOLTI In conformità con gli obiettivi posti, si ritiene che, una completa realizzazione del progetto denominato accompagnamento sociale, comporti il coinvolgimento, nelle forme che di seguito verranno definite, dei seguenti attori: 1. Il servizio sociale dell Ambito Distrettuale 6.1: ufficio di direzione e le proprie Unità Operative Territoriali; 2. Le Associazioni di volontariato coinvolte; Al servizio sociale dell Ambito Distrettuale 6.1 spettano compiti sia di direzione che di tipo operativo.

4 In particolare a livello direzionale verranno assicurate attività quali: Stipula delle convenzioni, gestione dei rapporti amministrativi, monitoraggio, verifica e controllo degli interventi complessivamente intesi nonché sintesi delle istanze territoriali e rapporti organizzativi con le U.O.T. Costituzione dell UFFICIO MOBILITA SOCIALE (UMS) con il compito di svolgere un azione di smistamento delle autorizzazioni rilasciate dal SSC, di tenuta dei contatti con le Associazioni del volontariato e di monitoraggio dell attività. Tale ufficio afferisce, alla Posizione Organizzativa dell Area Anziani che assume un ruolo di Coordinamento degli interventi e assicura il loro collocamento nei P.A.I. delle persone in carico al S.S.C. in modalità coerenti agli obiettivi in essi previsti. Tale Ufficio sarà formato da: 1 ufficiale amministrativo o 1 ADEST e provvederà all attività di monitoraggio. A livello operativo (U.O.T.): Accoglimento delle domande, valutazione dell ammissibilità all intervento ed eventuale attivazione tramite apposita autorizzazione; Compilazione dati per i requisiti di accesso nonché registrazione degli interventi attivati e quanto necessario anche al fine della determinazione della quota di concorso al costo del servizio così come specificato al successivo punto 7, Trasmissione delle autorizzazioni all ufficio mobilità. Per l effettiva attivazione degli interventi darà precise indicazioni all UFFICIO MOBILITA SOCIALE della sede centrale di Ambito, tramite apposita modulistica, coordinandosi con lo stesso anche per la tenuta della registrazione e documentazione degli interventi avviati e per la valutazione di qualità e quantità dell offerta resa ai cittadini. Alle Associazioni di volontariato spetta il compito di: Attivazione del servizio e valutazione del mezzo e persona/operatore più idoneo ad effettuare quanto richiesto; Coordinamento con l Ufficio Mobilità Sociale per la programmazione, e la rendicontazione/valutazione dell attività, verifica dati utenti accompagnati e gestione di eventuali problematiche operative insorte, secondo modalità che verranno richieste in fase esecutiva. 5. DESTINATARI L accompagnamento sociale viene fornito in generale a persone con riduzione dell autosufficienza o in condizione di forte svantaggio sociale o che comunque si trovino in situazione di bisogno, anche temporaneo che: Non hanno una rete familiare di riferimento o con situazioni familiari fragili;

5 Non hanno altre figure di riferimento (rete amicale o di vicinato) in grado di sopperire alla mancanza di familiari; Vivono a significativa distanza dai mezzi di trasporto e dai servizi. Presentano un ISEE inferiore a valori soglia laddove definiti come di seguito. I destinatari degli interventi in modo prioritario sono: 1. gli anziani; 2. i minori; 3. gli adulti Per i disabili si rimanda al Piano Locale per la disabilità e agli interventi specificamente a loro dedicati. Non possono in ogni caso essere accompagnate persone che necessitano di barella o di automezzo tipo ambulanza o di assistenza sanitaria. 6. DESCRIZIONE DEGL INTERVENTI L accompagnamento sociale consiste nel trasferimento assistito da persone che supportano l utente e si avvalgono di mezzi destinati all assistenza in dotazione all Ambito, ai Comuni o alle singole Associazioni, verso: Un centro erogatore di servizi sanitari (prelievi del sangue, esami clinici, cicli di chemioterapia, ecc.), quando tale accompagnamento non venga assicurato dal Servizio Sanitario Nazionale; Strutture assistenziali nonché riabilitative pubbliche o convenzionate (per visite mediche specialistiche, cicli di fisioterapia, ecc ); Centri diurni, centri di socializzazione/ricreativi. Uffici e sedi di pubblici servizi o verso altre destinazioni per il disbrigo di faccende o incombenza quotidiane. L Accompagnamento prevede: il prelievo a domicilio dell utente, o da luogo convenzionalmente individuato, il raggiungimento del luogo previsto ed il ritorno a domicilio o al luogo convenzionalmente individuato; Può essere effettuato sia in forma collettiva sia in forma individuale a seconda delle esigenze dei richiedenti, della destinazione o dei mezzi a disposizione. L effettuazione dell intervento è subordinata alla valutazione dell assistente sociale, alla disponibilità di operatori, di volontari e di mezzi. I trasporti vengono generalmente assicurati nel seguente orario: - dalle h. 7,30 alle h. 18,00 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì; - sono esclusi i trasporti al sabato e nei giorni festivi.

6 L attivazione degli interventi in momenti diversi, deve essere proposta dalla assistente sociale referente, valutata l opportunità dell intervento e la disponibilità di operatori, volontari e di mezzi. La durata, nell arco della giornata, del tempo dell intervento è correlata al bisogno dell utenza ed alla disponibilità di operatori o di volontari e degli automezzi a disposizione. L accompagnamento di minori viene effettuato con la presenza di un familiare accompagnatore; qualora non vi sia la presenza dell accompagnatore, l intervento è subordinato alla necessaria autorizzazione scritta di uno dei genitori o di chi esercita la tutela e consegnata all A.s. che valuta tale intervento possibile e pertinente al caso. Sono esclusi i trasporti di ammalati gravi ed infermi costretti a letto per i quali occorrono ausili per la mobilizzazione e mezzi di trasporto specifici. Gli interventi sono svolti di norma nell ambito della Provincia di Pordenone, salvo situazioni particolari che verranno valutate congiuntamente tra la referente UOT e il Responsabile del Servizio Sociale dei Comuni. 7. MODALITA DI EROGAZIONEDEGLI INTERVENTI Per richiedere l accompagnamento, l interessato, un suo familiare o comunque una persona di riferimento, deve rivolgersi al Servizio Sociale (sede territoriale) e formulare una specifica domanda scritta corredata da ISEE e dalla documentazione attestante la situazione di bisogno e la condizione socio familiare del richiedente. I cittadini utenti ed i loro familiari sono tenuti a fornire tutte le informazioni necessarie all organizzazione tecnica dell intervento che saranno soggette ai vincoli di segretezza e tutela della privacy secondo quanto previsto dal D.lgs 196/2003. L assistente sociale competente valutata la situazione personale e familiare dell interessato, definisce il piano assistenziale individuale e propone l attivazione del servizio richiesto al Referente dell UOT. Acquisito il parere favorevole, trasmette la richiesta autorizzata, all UFFICIO MOBILITA SOCIALE mediante apposita scheda contenente le seguenti informazioni utili all organizzazione del programma settimanale dell attività: Dati anagrafici: nome, cognome e indirizzo; Data di richiesta di effettuazione della prestazione; Destinazione; Ora di arrivo a destinazione; Tempi presunti di permanenza presso la destinazione; Eventuale presenza di accompagnatore; Necessità di ausili (es. carrozzina), specificando se l utente ne è provvisto; La situazione di momentanea o permanente difficoltà di spostamento; La mancanza di una rete parentale, amicale o di vicinato;

7 L impossibilità di fruire dei servizi di trasporto pubblico locale; La situazione di svantaggio economico tramite ISEE (che va prodotto contestualmente) Durata dell autorizzazione (max 12 mesi poi segue nuova valutazione). Valutazione di conformità della situazione alle presenti linee guida La richiesta deve pervenire, al Servizio Sociale Territoriale di riferimento, con almeno sette giorni di anticipo dalla data prevista per la prima richiesta (salvo casi di urgenza particolare ed eccezionale da comunicarsi con preavviso minimo di un giorno) al fine di consentire lo svolgimento dell iter istruttorio di adeguata programmazione settimanale e le verifiche per valutare la fattibilità della prestazione raccordando necessità dell utenza con l organizzazione giornaliera dei volontari e con la disponibilità degli automezzi. Eventuali disdette o variazioni della prenotazione dell intervento dovranno essere comunicate, all UFFICIO MOBILITA SOCIALE, almeno entro 48 ore dall effettuazione dell intervento programmato, pena l attribuzione della quota di compartecipazione comunque. Alcuni accompagnamenti potranno essere possibili, solo se l utente sarà affiancato da altra persona, (es. cicli di chemioterapia o difficoltà di deambulazione) per l assistenza diretta laddove le condizioni psico-fisiche richiedano il supporto. In tali situazioni, in assenza accertata di familiari (o altre figure analoghe), l utente potrà essere affiancato da un ulteriore volontario o in caso di minore da operatore idoneo. Il servizio viene organizzato settimanalmente nei limiti delle risorse umane e dei mezzi disponibili tenendo conto della valutazione della assistente sociale, dei criteri e delle priorità definite con le presenti linee guida. Gli utenti devono provvedere preferibilmente in autonomia agli adempimenti amministrativi quali: l effettuazione di impegnative di pagamento per appuntamenti di varia natura, i pagamenti di ticket, ecc I rapporti con i medici ed il personale socio sanitario dovranno essere intrattenuti esclusivamente dall utente o da un familiare o da una persona di riferimento, incaricata dall utente o dal familiare, o dall amministratore di sostegno/tutore qualora presenti. 8. COMPARTECIPAZIONE L accompagnamento sociale è un intervento che trova copertura finanziaria su apposito Capitolo di bilancio dell Ambito. Gli utenti concorreranno al costo del servizio secondo modalità differenziate a seconda che usufruiscano di servizi continuativi o di servizi occasionali come di seguito riportato:

8 Tabella A Rimborso quota di compartecipazione anno 2015 per trasporti occasionali In mancanza di ISEE, (salvo casi di forza maggiore) la prestazione non verrà effettuata. FASCIA n. 1 Fino ad ISEE pari a ,00 20,00 annui una tantum FASCIA n. 2 da ISEE pari a ,00 a ISEE pari a ,00 30,00 annui una tantum Le persone/famiglie che superano la soglia ISEE sopra indicata non verranno prese in carico dal servizio sociale per la prestazione di accompagnamento sociale agevolato. NOTE: in caso di trasporto collettivo si applica per intero ad ogni utente la quota di compartecipazione prevista dalla presente tabella. Non concorrono al pagamento delle spese i minori, gli eventuali accompagnatori e coloro che verranno espressamente indicati dall assistente sociale competente e autorizzati dal referente di UOT per comprovate, gravi condizioni. Tabella B Rimborso quota di compartecipazione /km anno 2015 per trasporti continuativi Per trasporti continuativi si intendono: quelli autorizzati dal servizio sociale comunale quale parte integrante di progetti personalizzati finalizzati al mantenimento delle persone anche non autosufficienti a domicilio. Trattasi per lo più di accompagnamenti da e per i Centri Diurni/Sociali e trasporti inseriti in specifiche progettualità comunali. FASCIA unica Senza limiti di ISEE /km 0,10 Nel calcolo del kilometraggio utilizzato per parametrare la compartecipazione saranno rilevate le distanze percorse partendo dalla dimora dell utente o dal centro di raccolta eventualmente convenuto sia in andata che in ritorno secondo i calcoli possibili utilizzando applicativi reperibili in internet per la rilevazione delle distanze in mappa o eventuali applicativi che potranno essere sviluppati anche a carico dei soggetti convenzionati. NOTE: in caso di trasporto collettivo si applica per intero ad ogni utente la quota di compartecipazione prevista dalla presente tabella.

9 Non concorrono al pagamento delle spese i minori, gli eventuali accompagnatori e coloro che verranno espressamente indicati dall assistente sociale competente e autorizzati dal referente di UOT per comprovate, gravi condizioni. 9.EVENTUALI ATTIVITA AGGIUNTIVE Qualora le associazioni convenzionate, possano svolgere attività accessorie alla mera prestazione del trasporto, in quanto dotate di mezzi strumentali che migliorano la funzionalità del servizio, (vedi gestione degli accessi dell utenza nell ambito dell autorizzazione rilasciata dal SSC, utilizzo di programmi informatici e controllo di gestione dell attività ) la direzione del servizio sociale concorderà le forme di collaborazione più efficaci nell ambito degli accordi stipulati. 10.DECORRENZA Le presenti linee guida hanno decorrenza a far corso dal

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