LA GIUNTA REGIONALE. La Presidente MARINI. (su proposta dell assessore Rometti) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 giugno 2011, n. 682.

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1 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA - Parti I, II (serie generale) N DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 giugno 2011, n Procedure per il rilascio del permesso di ricerca in materia di risorse geotermiche ai sensi dell art. 17 del decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22. DOCUMENTO ISTRUTTORIO Oggetto: Procedure per il rilascio del permesso di ricerca in materia di risorse geotermiche ai sensi dell art. 17 del decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22. LA GIUNTA REGIONALE Visto il documento istruttorio concernente l argomento in oggetto e la conseguente proposta dell assessore Silvano Rometti; Preso atto: a) del parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa reso dal responsabile del procedimento; b) del parere favorevole sotto il profilo della legittimità espresso dal dirigente competente; c) della dichiarazione del dirigente medesimo che l atto non comporta oneri a carico del bilancio regionale; d) del parere favorevole del direttore in merito alla coerenza dell atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati alla Direzione stessa; Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e la normativa attuativa della stessa; Visto il regolamento interno di questa Giunta; A voti unanimi espressi nei modi di legge, DELIBERA 1) di fare proprio il documento istruttorio e la conseguente proposta dell assessore, corredati dei pareri e del visto prescritti dal regolamento interno della Giunta, che si allegano alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale, rinviando alle motivazioni in essi contenute; 2) di approvare le procedure tecnico-amministrative per il rilascio del permesso di ricerca in materia di risorse geotermiche di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto; 3) di stabilire che non sono rilasciati permessi di ricerca nell area della concessione mineraria per la coltivazione di risorse geotermiche denominata Torre Alfina, oggetto di rinuncia da parte del precedente concessionario in relazione al territorio ricadente nella Regione Umbria, per la quale verrà emanato apposito bando di riassegnazione della concessione ai sensi dell art. 9 del D.Lgs. n. 22/2010; 4) di stabilire che le domande di permesso di ricerca già presentate, ma per le quali non è stata ancora avviata la procedura istruttoria, devono essere integrate nelle modalità di cui all allegato A; 5) di disporre che per quanto non disciplinato dal presente atto si fa riferimento alla normativa vigente in materia; 6) di disporre la pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria; (su proposta dell assessore Rometti) La Presidente MARINI Visti: Regio decreto 29 luglio 1927, n Norme di carattere legislativo per disciplinare la ricerca e la coltivazione delle miniere nel Regno ; Regio decreto 11 dicembre 1933, n Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici e s.m.i; legge 7 agosto 1990, n. 241 recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e s.m.i.; D.P.R. 27 maggio 1991, n. 395 Approvazione del regolamento di attuazione della legge 9 dicembre 1986, n. 896 recante la disciplina della ricerca e della coltivazione delle risorse geotermiche ; D.P.R. 18 aprile 1994, n. 382 Disciplina dei procedimenti di conferimento dei permessi di ricerca e di concessioni di coltivazione di giacimenti minerari di interesse nazionale e di interesse locale ; D.P.R. 18 aprile 1994, n. 485 Regolamento recante la disciplina dei procedimenti di rilascio di permesso di ricerca e concessione di coltivazione delle risorse geotermiche di interesse nazionale ; legge 8 novembre 1995, n. 470 Modifica ed integrazione della legge 9 dicembre 1986, n. 896, concernente la disciplina e la coltivazione delle risorse geotermiche ; D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59 ; D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale e s.m.i.; legge 23 luglio 2009, n. 99 Disposizioni per lo sviluppo e l internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia ; D.Lgs 11 febbraio 2010, n. 22 Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche, a norma dell art. 27, comma 28, della legge 23 luglio 2009, n. 99, che abroga la legge 896/1986; D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28 recante attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell uso dell energia da fonti rinnovabili, e modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE; art. 826 del Codice Civile; legge 7 agosto 1990, n. 241 recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e successive modificazioni. Premesso che: Con il Regio decreto 29 luglio 1927, n è stata varata la cosiddetta legge mineraria in cui veniva stabilito un regime di tipo concessorio per la ricerca e la coltivazione mineraria di competenza del Ministero dell Economia nazionale. Agli inizi degli anni 70 la normativa di gestione della risorsa geotermica sopracitata iniziò a mostrare i suoi limiti a fronte degli sviluppi tecnologici degli impianti di perforazione, delle esigenze di carattere ambientale e altresì dell introduzione di norme in materia di sicurezza del personale. Ciò indusse il legislatore ad adottare una legge specifica in materia di geotermia; la legge n. 896 del 9 dicembre 1986 e successivamente il suo Regolamen-

2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA - Parti I, II (serie generale) N. 31 to di attuazione il D.P.R. n. 395 del 9 dicembre 1991 che costituirono, per diversi anni, la normativa di riferimento per il rilancio e la disciplina della geotermia in Italia. Il decentramento amministrativo, realizzato con la legge n. 59 del 15 marzo 1997, delegava alle Regioni la competenza amministrativa in materia di risorse geotermiche conservando allo Stato il potere legislativo e di indirizzo. Il decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, all art. 34, stabiliva che le funzioni degli uffici centrali e periferici dello Stato, relative ai permessi di ricerca ed alle concessioni di coltivazioni di minerali solidi e risorse geotermiche sulla terraferma, fossero delegate alle regioni che le esercitavano nell osservanza degli indirizzi della politica nazionale nel settore minerario e dei programmi nazionali di ricerca. L Autorità garante della concorrenza e del mercato pose in evidenza possibili distorsioni della concorrenza derivanti da alcune disposizioni della legge 9 dicembre 1986, n. 896 (legge geotermica). A tal proposito l Antitrust sottolineò l esigenza di un ulteriore intervento legislativo che consentisse di precisare il quadro normativo di riferimento, nel senso di prevedere espressamente procedure che garantissero una concorrenza per il mercato nell assegnazione dei permessi di ricerca e delle concessioni di coltivazione di risorse geotermiche. Tali norme costituivano, infatti, residui di un regime di monopolio legale del passato nello sfruttamento delle risorse del sottosuolo presenti sul territorio. La legge 23 luglio 2009, n. 99, nota come legge sviluppo, all articolo 27, comma 28, delegava il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per determinare un nuovo assetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche che in particolare: garantisse un regime concorrenziale per l utilizzo delle risorse geotermiche ad alta temperatura; semplificasse i procedimenti amministrativi per l utilizzo delle risorse geotermiche a bassa e media temperatura. In attuazione della delega contenuta nell art. 27 di cui sopra, è stato emanato il D.Lgs. 11 febbraio 2010, n. 22 di riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche, successivamente modificato ed integrato con D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28. Dato atto che l articolo 18 del D.Lgs. 22/2010 ha provveduto ad abrogare la legge geotermica (legge n. 896/ 1986) mantenendo al contrario in vigore, fino all adozione delle nuove disposizioni in materia di cui all articolo 17, i regolamenti di attuazione alla legge medesima e precisamente il D.P.R. n. 395/1991 e il D.P.R. n. 485/1994 nonché l applicazione, in quanto compatibili con il decreto legislativo in argomento ferme restando le competenze regionali, delle disposizioni del R.D. 29 luglio 1927, n. 1443, della legge 11 gennaio 1957, n. 6 e della legge 21 luglio 1967, n. 613; Ritenuto che la normativa nazionale, a fronte degli interventi succedutisi nel tempo, risulta frammentaria e disorganica oltreché non aggiornata soprattutto in relazione alle procedure tecnico-amministrative per il rilascio dei permessi di ricerca di cui al D.P.R. n. 395/1991; Dato atto che l articolo 17 del suddetto D.Lgs. 22/2010 dispone che le regioni, nell ambito delle proprie competenze, possono disciplinare con propri provvedimenti le modalità ed i criteri per il rilascio dei permessi di ricerca e per le concessioni di coltivazione delle risorse geotermiche; Tenuto conto che: sono pervenute, al Servizio competente di questa Amministrazione regionale, alcune istanze di richiesta di permessi di ricerca relative all utilizzo della risorsa in argomento; è stato altresì manifestato interesse, da parte di alcune società, relativamente all area della concessione mineraria denominata Torre Alfina, già oggetto di rinuncia da parte del precedente concessionario per la parte del territorio ricadente nella Regione Umbria; relativamente alla concessione di cui sopra è necessario procedere, ai sensi dell art. 9 del D.Lgs. n. 22/2010, alla pubblicazione di un bando per la riassegnazione della medesima mediante gara ad evidenza pubblica e pertanto non sono ammissibili in tale area richieste di permessi di ricerca; Ritenuto pertanto che nell ambito di una politica regionale volta ad incentivare l utilizzo delle risorse naturali presenti sul territorio si rende necessario regolare le procedure per il rilascio dei permessi di ricerca e di coltivazione delle risorse geotermiche, quali fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e di calore oltreché per lo sfruttamento termale, nel pieno rispetto dell ambiente e dell uso ecosostenibile della risorsa; Tutto ciò premesso e considerato si propone alla giunta regionale: Omissis (Vedasi dispositivo deliberazione)

3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA - Parti I, II (serie generale) N Allegato A OGGETTO:Procedura per il rilascio del permesso di ricerca in materia di risorse geotermiche ai sensi dell art. 17 del Decreto Legislativo 11 febbraio 2010, n. 22. Il presente documento, in attuazione all art. 17 del D.Lgs. 11 febbraio 2010, n.22, disciplina le procedure tecnico-amministrative per il rilascio del permesso di ricerca delle risorse geotermiche di competenza della Regione Umbria ad esclusione delle piccole utilizzazioni locali di cui all art. 10 del medesimo D.Lgs. n. 22/2010, in quanto regolate dal Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici approvato con R.D. n. 1775/33. 1.Permesso di ricerca Il permesso di ricerca ha carattere esclusivo ed è rilasciato a persone fisiche o giuridiche, pubbliche o private, anche in forma associata, che dispongono di requisiti di ordine generale, capacità tecniche, economiche ed organizzative adeguate alla esecuzione e alla realizzazione degli impegni programmati previa presentazione di apposita istanza. 1.1 Estensione e durata del permesso di ricerca Ai sensi dell art. 4 del D.Lgs 11 febbraio 2010 n. 22 il permesso di ricerca può coprire un area con superficie massima di 300 km quadrati. Possono essere accordati ad uno stesso soggetto più permessi di ricerca purché l area complessiva nel territorio nazionale non risulti superiore a km quadrati, fermo restando che l area complessiva ricadente nella Regione Umbria non può superare i 1000 km quadrati. La durata massima del permesso di ricerca è di quattro anni prorogabile per non oltre un biennio. 1.2 Area del permesso di ricerca L area del permesso di ricerca deve essere continua e compatta e deve essere delimitata da archi di meridiano e di parallelo di lunghezza pari ad un minuto primo o ad un multiplo di esso salvo per il lato che eventualmente coincide con il limite amministrativo regionale o con il perimetro dei permessi di ricerca e delle concessioni di coltivazione già accordati. La distanza tra i vertici estremi del permesso non deve essere superiore a quattro volte la lunghezza media dell area, intesa come altezza del rettangolo equivalente avente per base tale distanza. 1.3 Casi di esclusione del rilascio del permesso di ricerca Non sono rilasciati permessi di ricerca qualora: a) non sia previsto l utilizzo della risorsa geotermica mediante impianti di produzione di energia elettrica a ciclo binario o altra tecnologia purché ecosostenibile, a zero emissioni e senza utilizzo di acque sotterranee per gli impianti di raffreddamento, nelle aree di tutela degli acquiferi regionali; b) non sia prevista l installazione di impianti per produzione di energia elettrica superiore o uguale a 3MW; c) i soggetti richiedenti non dispongano delle capacità tecniche, economiche ed organizzative adeguate alla esecuzione e alla realizzazione degli impegni programmati. Non sono altresì rilasciati permessi di ricerca in aree oggetto di concessione o di riassegnazione di concessioni scadute o oggetto di decadenza, rinuncia o revoca di precedenti concessioni geotermiche. 2. Procedura per il rilascio del permesso di ricerca Il permesso di ricerca è rilasciato a seguito della presentazione dell istanza nelle modalità di cui al successivo paragrafo 3.

4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA - Parti I, II (serie generale) N. 31 Il servizio regionale competente in materia di risorse geotermiche effettua una verifica preliminare relativa alla disponibilità dell area oggetto di richiesta di permesso e contestualmente della documentazione prodotta a corredo dell istanza. Successivamente l istanza e la relativa area di richiesta del permesso sono pubblicate per estratto, a cura del soggetto richiedente, nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria. Qualora, nel termine di 60 gg. dalla pubblicazione dell istanza, siano pervenute domande relative alla medesima area si procederà effettuando una selezione delle domande concorrenti nelle modalità di cui al successivo paragrafo 4 altrimenti si procederà con l istruttoria tecnica della domanda presentata; Il permesso di ricerca è rilasciato con apposito atto del Dirigente del Servizio competente in materia a seguito di un procedimento unico di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i. e a seguito dell esito positivo della procedura di valutazione di impatto ambientale, laddove previsto dalla normativa vigente. Ai sensi dell art. 3 comma 11 del D.Lgs. n. 22/2010 il rilascio del permesso di ricerca resta subordinato alla presentazione di idonea fideiussione bancaria o assicurativa commisurata al valore delle opere di recupero ambientale previsto a seguito delle attività. 3. Modalità di presentazione dell istanza L istanza è presentata alla Regione Umbria e deve contenere i seguenti requisiti: 1) generalità del richiedente o nel caso di Società la ragione sociale quale risulta dall atto costitutivo nonché le generalità del rappresentante legale della medesima; 2) domicilio del richiedente o la sede sociale della Società o in caso di società estere, il domicilio legale del rappresentante; 3) codice fiscale o partita IVA; 4) coordinate geografiche dei vertici dell area richiesta, riferite al meridiano di Monte Mario, espresse in gradi ed in minuti primi; 5) individuazione cartografica, su file PDF, dell area del permesso di ricerca in scala adeguata a rappresentarla interamente in formato A4, utile per la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Regionale. 6) superficie dell area oggetto di richiesta di permesso espressa in Kmq. 3.1 Documentazione da allegare L istanza è corredata dalla seguente documentazione: 1) cartografia adeguata per rappresentare l area oggetto della ricerca nonché l individuazione dei punti di indagine oltre a due esemplari in originale, firmati e bollati, del piano topografico dell'area richiesta, redatto su fogli originali I.G.M. alla scala 1: , nei quali siano evidenziati, con linea nera, i limiti dell'area richiesta. In "legenda" saranno indicati le generalità del richiedente, la denominazione convenzionale del permesso richiesto, le coordinate geografiche dei vertici e degli eventuali punti di intersezione, nonché l'estensione dell'area richiesta; 2) relazione tecnica - illustrativa contenente: a) gli obiettivi della ricerca finalizzati all utilizzazione della risorsa geotermica; b) tutte le fasi delle attività di ricerca con particolare riferimento ai rilievi da svolgere, ai metodi ed ai mezzi impiegati, alle perforazioni, alle modalità di svolgimento dei lavori, e alla sicurezza dei cantieri; c) gli obiettivi del piano industriale ed i relativi investimenti finanziari previsti per lo sfruttamento della risorsa ricercata; esplicitando l interesse, la fondatezza e la novità dell obiettivo minerario ricercato;

5 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA - Parti I, II (serie generale) N d) gli interventi di mitigazione degli eventuali impatti ambientali della ricerca, le opere necessarie al ripristino dello stato dei luoghi corredate dai relativi costi e impegni finanziari; 3) relazione geologica-strutturale contenente gli elementi relativi agli studi geologici, alle indagini geochimiche e geofisiche necessarie per svolgere la ricerca. 4) crono-programma dei lavori di ricerca riferito a tutte le attività e studi di cui ai punti precedenti comprensivo dai relativi costi e impegni finanziari; 5) relazione da cui risultino le competenze ed esperienze già acquisite dal richiedente nelle attività minerarie ed in particolare nel settore geotermico. La relazione in argomento non deve essere prodotta, facendone menzione nell istanza, qualora il richiedente sia già titolare di permessi di ricerca o di concessioni di coltivazione in campo geotermico o abbia già inviato la medesima relazione, alla Regione Umbria, a corredo di precedenti richieste di permesso di ricerca. La domanda è corredata altresì dalla seguente documentazione relativa alle capacità tecnicoeconomiche del richiedente: 1) certificazione attestante la nazionalità del richiedente o, se trattasi di Società, la copia dell atto costitutivo e dello statuto della medesima, nonché il certificato della competente cancelleria attestante la rappresentanza legale. 2) certificato di iscrizione alla camera di commercio sul quale siano riportati l attestazione di assenza di procedure fallimentari o concorsuali e l accertamento antimafia o altro certificato di organismo equipollente secondo la legislazione dello Stato di appartenenza; 3) copia dei bilanci approvati degli ultimi tre anni(ovvero i bilanci a far data dal momento della costituzione della società, per quelle costituite da meno di tre anni) con le relazioni dell organo amministrativo e del collegio dei revisori o dei sindaci sulla gestione della società; 4) prospetto riassuntivo delle voci e indici di bilancio: ricavi di vendita, utili di esercizio; 5) dichiarazione sostitutiva di atto notorio a firma del legale rappresentante ai sensi degli art.38, 47 e 76 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445 concernente il fatturato(volume d affari) globale e specifico degli ultimi tre anni. 4.Domande concorrenti Ai sensi dell art. 3 comma 7 del D.Lgs. 22/2010 sono considerate domande concorrenti le domande riferite esclusivamente alla medesima area della prima domanda pervenute non oltre i 60 giorni dalla pubblicazione della medesima. In caso di domande concorrenti sarà effettuata una selezione, previa ponderazione, sulla base dei parametri di seguito indicati: a) interesse, fondatezza e novità degli obiettivi minerari; b) conoscenze delle problematiche geologiche-strutturali specifiche dell area richiesta; c) completezza e razionalità del programma dei lavori di ricerca proposto, con particolare riferimento agli studi geologici, alle indagini geochimiche e geofisiche, alle perforazioni previste, ai tempi programmati e con riferimento anche alla sua eventuale complementarietà con ricerche svolte in zone adiacenti; d) modalità di svolgimento dei lavori, con particolare riferimento alla sicurezza, agli interventi di mitigazione degli impatti ed alla salvaguardia ambientale, nonché all obbligo di ripristino dei luoghi; e) garanzia che i richiedenti offrono, per competenza ed esperienza, per la corretta esecuzione del programma di lavoro proposto e per il rispetto dei tempi programmati.

6 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA - Parti I, II (serie generale) N. 31 La selezione terrà conto, altresì, degli obiettivi del piano industriale presentato e dei relativi investimenti finanziari, della loro ecosostenibilità nonché della valorizzazione della risorsa anche in riferimento alle ricadute sul territorio dei comuni interessati dal permesso di ricerca. A conclusione della procedura in concorrenza verrà comunicato agli interessati l esito motivato della selezione indicando l istanza prescelta per il seguito dell istruttoria. 5.Obblighi del titolare del permesso di ricerca Il titolare del permesso di ricerca è tenuto al rispetto di quanto disciplinato dalla normativa vigente ed in particolare dal D.Lgs. n. 22/2010 nonché dal capo II del DPR n. 395/1991 relativamente agli obblighi derivanti dal rilascio del permesso di ricerca ed è, altresì, tenuto al rispetto di quanto disciplinato dalla normativa vigente in materia di sicurezza e salute dei lavoratori. 6.Decadenza permesso di ricerca: Il soggetto titolare del permesso di ricerca decade dal titolo qualora non ottemperi a quanto previsto dall art. 14 comma 1 del D.Lgs.n. 22/2010 o nei casi di cui all art. 65 del DPR n. 395/1991. La decadenza è pronunciata con apposito atto del Dirigente del Servizio regionale competente previa contestazione dei motivi e fissazione del termine di 30 gg per la presentazioni delle controdeduzioni. 7.Pubblicità Le istanze di permessi di ricerca, gli atti di riconoscimento dei permessi nonché i provvedimenti che dispongono la cessazione o la decadenza del titolo e ogni altro atto rilevante connesso al permesso di ricerca sono pubblicati nel Bollettino Ufficiale regionale. L istanza del permesso di ricerca è inoltre pubblicata per quindici giorni consecutivi nell Albo Pretorio dei comuni in cui ricade l area oggetto del permesso di ricerca. 8.Assegnazione della concessione a seguito di esito positivo della ricerca. Entro 6 (sei) mesi dal riconoscimento di cui all art. 5 del comma 2 del D.lgs. 22/2010 il titolare del permesso di ricerca ha diritto di presentare domanda di concessione di coltivazione alla Regione. La domanda per il rilascio della concessione deve contenere, oltre quanto disciplinato dalla normativa nazionale in materia, la seguente documentazione: a) progetto industriale per la coltivazione ecosostenibile della concessione che valorizzi la risorsa presente anche in riferimento alle ricadute sul territorio dei comuni presenti nell area; comprensivo di business plan e cronoprogramma dei lavori; b) progetto per l utilizzazione sostenibile della risorsa per almeno 30 anni nel rispetto ed in attuazione delle politiche regionali di sviluppo del territorio; c) progetto per un sistema di monitoraggio sismico; d) individuazione cartografica delle aree di pertinenza di centrali e pozzi che una volta dismesse dovranno essere acquisite al patrimonio regionale salvo eventuali obblighi di rimessa in pristino dello stato dei luoghi imposta da parte dell autorità competente; e) proposta di accordo di programma per l utilizzo della risorsa con la Regione Umbria e gli Enti locali interessati Decorso inutilmente il suddetto termine di 6 mesi la concessione potrà essere richiesta da altri operatori ai sensi e nelle modalità di cui all art. 8 del D.lgs. 22/2010.