Osservatorio regionale sui rapporti tra pubbliche amministrazioni e imprese

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1 OSSERVATORIO REGIONALE SUI RAPPORTI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E IMPRESE DELLA REGIONE SCHEDE TECNICHE 4.4 CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA 1

2 1. Soggetti richiedenti L art. 5 del regolamento di esecuzione del Codice della Navigazione individua come soggetti interessati a presentare domanda di Concessione demaniale marittima chiunque intenda occupare per un qualsiasi uso zone del demanio marittimo o del mare territoriale o pertinenze demaniali marittime, oppure apportare qualsiasi innovazione sullo stesso demanio, o limitarne gli usi cui lo stesso è naturalmente destinato. La Giunta regionale, con Delib.G.R. 3744/00, ha preso atto del riassetto delle competenze e attribuzioni di funzioni riconoscendo che incombe ai Comuni la gestione e il rilascio di concessioni su aree del demanio marittimo, territorialmente competenti, con esclusione per quelle di interesse nazionale e comprese nel D.P.C.M. 21/12/95. È di competenza del Presidente dell Autorità Portuale firmare gli atti di concessione demaniale e le autorizzazioni allo svolgimento di operazioni portuali, ovvero altre attività in ambito portuale. Inoltre, il Presidente provvede a firmare le licenze demaniali e le concessioni di cui all art. 6, della L. 84/94. Per il territorio della Regione Campania sono state istituite le Autorità portuali nei porti di Napoli e Salerno. L attribuzione di competenze ai Comuni in materia di gestione delle aree demaniali marittime deve ritenersi esclusa, oltre che nelle aree ricomprese nel D.P.C.M. 21/12/95: 1. nelle aree comprese nella circoscrizione territoriale delle Autorità Portuali di cui alla L. 84/94, per espressa previsione dell art. 105, c.1,del D.Lgs. 112/98. Tali competenze, infatti, sono riservate, ai sensi dell art. 8, c.3, lett. h), della L. 84/94, al Presidente della autorità portuale; 2. nell ambito delle procedure per il condono edilizio, laddove la condonabilità delle opere eseguite da terzi su aree del demanio marittimo, in assenza di un titolo che abilita al godimento del suolo, presuppone un atto di disponibilità dell ente proprietario a concedere onerosamente l area su cui è stato realizzato l immobile abusivo e quelle pertinenziali, per un massimo di tre volte di quella fisicamente occupata; 3. nell ambito delle procedure per il rilascio di concessioni per la realizzazione delle strutture dedicate alla nautica da diporto e di ogni altra struttura portuale di rilevanza economica regionale o interregionale; 4. nei porti di rilevanza economica regionale e interregionale, stante i compiti di programmazione, pianificazione, progettazione ed esecuzione degli interventi di costruzione, bonifica e manutenzione propri della Regione. 2. Adempimenti Procedimento Il rilascio della Concessione demaniale marittima si articola sostanzialmente in quattro fasi che vanno dalla presentazione della domanda all ufficio competente, all attività preliminare di ricognizione e di verifica della sussistenza degli elementi necessari per considerare la richiesta, e quindi l istruttoria vera e propria. Completata l istruttoria, si rilascia il titolo concessorio, in caso di esito positivo, ovvero si emana il provvedimento di diniego, in caso di esito negativo del procedimento. Il soggetto interessato presenta la domanda al Comune competente che verifica l ammissibilità della stessa. Al termine della fase di accertamento preliminare il responsabile del procedimento si esprime circa le condizioni di accoglimento o di rigetto della richiesta di concessione; nel caso di accoglimento della richiesta si passa alla fase successiva dell istruttoria, invece nell ipotesi in cui non emergano dall accertamento preliminare le condizioni per l accoglimento della richiesta di concessione, il responsabile del procedimento comunicherà all interessato, con atto motivato, l esito negativo e il rigetto dell istanza in questione. Superate con esito positivo la fase degli accertamenti preliminari si apre la cosiddetta fase istruttoria, la quale è finalizzata ad acquisire tutti gli elementi di valutazione in merito alle opportunità del rilascio del titolo concessorio. Gli artt. 12, 13 e 14 regolamento del Codice della navigazione marittima indicano i pareri da richiedere agli enti interessati. Questi sono: 1. autorizzazione dell Agenzia delle dogane, competente come istituto di sorveglianza; 2

3 2. parere richiesto all Ufficio del Genio Civile OO.MM. territorialmente competente, il quale deve contenere un giudizio tecnico in merito all opportunità del rilascio della concessione; 3. parere della Capitaneria di porto; 4. eventuali altri pareri nel caso speciali condizioni lo richiedano. I pareri obbligatori devono essere rilasciati entro 45 giorni dal ricevimento della richiesta. La L. 241/90, al fine di snellire e accelerare l iter del procedimento amministrativo, ha previsto che il soggetto titolato a emanare l atto finale di concessione, attraverso l indizione della Conferenza di Servizi, possa riunire contemporaneamente i soggetti competenti a rilasciare i pareri richiesti, acquisendoli dunque in un unica soluzione attraverso la redazione di apposito verbale. La fase istruttoria si può concludere con esito favorevole o sfavorevole per il richiedente la concessione. In caso di esito favorevole dell istruttoria il responsabile del procedimento adotterà il provvedimento relativo ossia l atto di concessione (art. 19 reg. Cod. Nav. Mar.). In caso di esito negativo, l organo competente al rilascio del titolo concessorio comunica con provvedimento motivato il diniego della concessione. Avverso tale provvedimento sono esperibili un ricorso gerarchico dinanzi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (entro il termine di 30 giorni dalla notifica del provvedimento), ovvero un ricorso amministrativo dinanzi al TAR territorialmente competente (entro il termine di 60 giorni dalla notifica del provvedimento). In esecuzione della indicazione della Giunta regionale contenuta nella D.G.R /97, per il rilascio delle concessioni demaniali verrà utilizzato quale schema di disciplinare di concessione il modello 77, già in uso presso la Capitaneria di Porto, sostituendovi le intestazioni e i riferimenti dello Stato con quelli del Comune opportunamente integrato nel rispetto delle diverse competenze. Per una maggiore semplificazione, nella Delib.G.R. 1971/01 viene allegato un modello standard. Termini di conclusione del procedimento Ai sensi della L. 241/90, i termini procedurali per l evasione delle istanze di concessione demaniale sono quelli fissati nel D.M. Trasporti e Navigazione 765/94 e cioè: per il rilascio di concessione di beni demaniali marittimi di durata superiore al quadriennio, che importino impianti di difficile rimozione, secondo l art. 36 c.1 del Cod. Nav. il termine è di 300 giorni; per il rilascio di concessione di beni demaniali marittimi di durata non superiore a quattro anni che non importino impianti di difficile rimozione secondo l art. 36 del Cod. Nav. il termine è di 200 giorni. Documentazione richiesta Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nello spirito di semplificazione, trasparenza e rapidità dell azione della Pubblica Amministrazione ha introdotto dei modelli standardizzati di domanda, con i quali l utente fornisce in un unico momento tutte le informazioni occorrenti all amministrazione per l avvio dell iter procedurale teso al rilascio della concessione richiesta. Il modello di domanda D1 è utilizzato per la proposizione di domande di concessione aventi come oggetto l occupazione e l uso di beni demaniali e di zone di mare territoriale. Il modello di domanda D2 deve essere utilizzato unicamente nel caso in cui si intenda rinnovare una concessione in relazione alla quale non sono state apportate variazioni di alcun tipo rispetto alla domanda originaria per la quale sia stato presentato il modello D1. Nel caso in cui per la originaria concessione non siano stati presentati i dati con le modalità stabilite dall amministrazione, anche in caso di rinnovo il richiedente deve presentare il modello D1. I modelli sono disponibili sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La domanda, secondo gli artt. 5 e 6 del reg. Cod. Nav. Mar. deve essere corredata da: 1. una relazione tecnico-descrittiva inerente le opere che si intendono realizzare; 2. un progetto dettagliato con l individuazione dell area oggetto della richiesta, dove devono essere evidenziate le eventuali opere da realizzare; 3. in caso di richiesta di concessione che comporti la realizzazione di opere di difficile rimozione, un computo metrico estimativo e descrittivo delle opere, atto a qualificarne gli importi. 3

4 Relazioni tecniche ed elaborati grafici dovranno essere firmati da un professionista abilitato. Nella documentazione amministrativa che correda e supporta la domanda di concessione rientrano l atto costitutivo e lo statuto, quando il soggetto richiedente è una persona giuridica, il certificato (o l autocertificazione) relativo all iscrizione nel Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio, oppure un eventuale curriculum da cui risulti se il richiedente è già in possesso di esperienze specifiche attinenti all oggetto della concessione, ogni ulteriore documento che consenta all amministrazione di valutare la capacità professionale e patrimoniale del richiedente. Registro delle concessioni Le amministrazioni comunali istituiscono un apposito registro di protocollo per la iscrizione cronologica delle istanze di Concessione di aree demaniali. Un separato registro occorre per le concessioni rilasciate, in cui saranno evidenziati gli importi dei canoni erariali imposti e versati, e la data della scadenze delle rispettive concessioni. L ufficio di ragioneria registrerà l importo dei canoni demaniali imposti, ripartito con cadenza annuale, e annoterà i versamenti eseguiti. Con cadenza annuale sarà inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Regione dettagliata relazione in ordine alle pratiche evase e ai canoni imposti, al fine di consentire l adozione dei decreti per l attribuzione di beni e risorse corrispondenti a quelli utilizzati dallo Stato per l esercizio delle medesime funzioni e compiti prima del trasferimento. 3. Oneri Sono previste a carico del richiedente, spese istruttorie a norma del regolamento del Codice della Navigazione, e canoni annui a norma del D.M. del Demanio 342/98. Nel caso di concessioni rilasciate dal Comune, per la quantificazione dei canoni demaniali da versare all Erario, l ufficio di ragioneria, ovvero l ufficio comunale competente, secondo le ripartizioni interne di ogni singolo ente e a cui incombe il relativo onere di determinazione, procederà a quantificare gli importi in armonia ed attuazione dei canoni dovuti per l utilizzo esclusivo delle aree demaniali. 4. Scadenze/rinnovi Ai sensi dell art. 1 c.2 del D.L. 400/93, le concessioni hanno una durata di sei anni, alla scadenza si rinnovano automaticamente per altri sei anni e così successivamente a ogni scadenza, fatto salvo il c. 2 dell art. 42 del Codice della Navigazione. Il rinnovo è automatico di sei anni in sei anni, ma bisogna presentare domanda di rinnovo della concessione (Modello D2). Il procedimento è lo stesso di quello della concessione senza bisogno di richiedere le autorizzazioni e i pareri obbligatori per quest ultimo. In base alla Delib.G.R. 1971/01, la concessione dei beni demaniali marittimi per l esercizio delle seguenti attività ha durata di sei anni: a) gestione di stabilimenti balneari; b) esercizi di ristorazione e somministrazione di bevande, cibi precotti e generi di monopolio; c) noleggio di imbarcazioni e natanti in genere; d) gestione di strutture ricettive ed attività ricreative e sportive; e) esercizi commerciali; f) servizi di altra natura e conduzione di strutture a uso abitativo, compatibilmente con le esigenze di utilizzazione di cui alle precedenti categorie di utilizzazione indipendentemente dalla natura o dal tipo degli impianti previsti per lo svolgimento delle attività. A ogni scadenza si procederà comunque all aggiornamento del canone e al conguaglio eventualmente dovuto. Resta salva la disposizione dell ultimo comma dell art. 42 del Codice della Navigazione così come ogni altra previsione nello stesso contenuta. 4

5 5. Sanzioni Revoca della Concessione. 6. Normativa di riferimento Normativa nazionale Codice della Navigazione. Regolamento del codice della navigazione marittima. D.M. Trasporti e Navigazione del 18 aprile 2003 n. 124, Regolamento recante integrazione al D.M. 30 marzo 1994, n. 765 del Ministro dei trasporti e della navigazione, concernente il regolamento di attuazione della L. 7 agosto 1990, n. 241, recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi. D.Lgs. 30 marzo 1999, n. 96, Intervento sostitutivo del Governo per la ripartizione di funzioni amministrative tra regioni ed enti locali a norma dell articolo 4, comma 5, della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni. D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59. D.P.C.M. 21 dicembre 1995, Schema generale di riferimento per la predisposizione delle gare dei servizi pubblici del settore previdenziale ed assistenziale. D.M. Trasporti e Navigazione del 30 marzo 1994, n. 765, Regolamento di attuazione della legge 7 agosto 1990, n. 241, recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, relativamente alla determinazione dei termini entro i quali debbono essere adottati i provvedimenti di competenza dell Amministrazione dei trasporti e della navigazione e degli uffici responsabili della relativa istruttoria ed emanazione. D.L. 5 ottobre 1993, n. 400, Disposizioni per la determinazione dei canoni relativi a concessioni demaniali marittime. L. 7 agosto 1990, n. 241, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi. Normativa regionale Delib.G.R del 13 dicembre 2002, Modifica dell art. 26 comma 1 del Regolamento per la programmazione, realizzazione e gestione delle strutture alla nautica da diporto in Campania. Delib.G.R del 11 maggio 2001, Assetto normativo e indirizzi operativi per l esercizio delle funzioni in materia di concessioni demaniali marittime di cui al decreto legislativo n. 112/1998 e D.Lgs. n. 96/1999. Con allegato. Delib.G.R del 14 luglio 2000, Attuazione D.Lgs. 30 marzo 1999, n. 96 in materia di concessioni demaniali marittime. 7. Enti titolari Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in genere per concessioni che durano oltre 15 anni Autorità Portuali nei porti Comune, quando non sia titolare né il Ministero né l Autorità Portuale Agenzia del Demanio Capitaneria di porto 5

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