Dr.ssa Ileana Musicò Segretario generale Comune di Milano

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1 La L. 190 Anticorruzione e le implicazioni per la Pubblica Amministrazione Milano, 12 e 13 marzo 2013 Relazione I modelli organizzativi alla luce della nuova normativa in materia di anticorruzione Dr.ssa Segretario generale Comune di Milano 1

2 I modelli organizzativi alla luce della nuova normativa in materia di anticorruzione COMUNE DI MILANO 13 marzo 2013 Dr.ssa Segretario generale 2

3 La legge 190/2012 (Anticorruzione) arriva sulla scorta di prescrizioni europee in un momento storico e politico che rende ineludibile il tema. 3

4 Prime riflessioni sulla L. 190/2012 La struttura della legge 190/2012 prevede, oltre alla qualificazione di nuove fattispecie penali: - norme sulla trasparenza dell attività amministrativa costituite da norme di diretta applicabilità e dalla previsione di deleghe per il riordino della relativa disciplina; - la modifica di preesistenti normative che hanno attinenza con la trasparenza, il conflitto di interessi e l incompatibilità - la figura del Responsabile della prevenzione della corruzione, di norma individuato a livello locale nella figura del Segretario; - Dirigenti e Responsabili dei servizi che debbono collaborare con il Responsabile a partire dalla fase di predisposizione del Piano fino all attuazione, alle modifiche di adeguamento, nonché alla sua osservanza 4

5 Prime riflessioni sulla L. 190/ la figura del Sindaco quale organo di indirizzo politico cui compete l individuazione del Responsabile; - il ruolo del Consiglio comunale, in qualità di organo politico amministrativo, a cui viene trasmesso, entro il 15 dicembre di ogni anno, la relazione del Responsabile sull attività svolta; - il ruolo del Prefetto che fornisce su richiesta il necessario supporto tecnico informativo agli enti locali anche al fine di facilitare il coordinamento e la coerenza dei Piani triennali con le linee guida del Piano nazionale; - la predisposizione del Piano triennale di prevenzione nei termini utili affinchè possa essere adottato entro il 31 gennaio di ogni anno; 5

6 Prime riflessioni sulla L. 190/ la definizione di procedure appropriate per la selezione e formazione dei dipendenti dell ente che operano nei settori più esposti al fenomeno della corruzione; - l esercizio dei compiti di verifica dell efficace attuazione del Piano e della sua idoneità, nonché di proposta delle necessarie modifiche al Piano nei casi in cui si riveli non funzionante o risulti necessario modificarlo in rapporto a mutamenti organizzativi; - pubblicazione, entro il 15 dicembre di ogni anno, sul sito web dell amministrazione, di una relazione sui risultati dell attività svolta, relazione da trasmettere al Consiglio comunale. 6

7 Presidio e organizzazione Un indagine di Forum PA effettuata tra oltre dirigenti pubblici ha evidenziato come il 30% di essi consideri la corruzione come fatto normale e ritenga che, se il fenomeno venisse eliminato, la Pubblica Amministrazione potrebbe conseguire un risparmio di spesa superiore al 30% 7

8 Presidio e organizzazione E accertato che un sistema di corruzione diffusa costituisce un danno economico per il paese che ne è vittima e per i suoi cittadini onesti. L esperienza dimostra che non è sufficiente imporre: occorre dare l esempio e condividere. In particolare, la Pubblica Amministrazione deve riconoscersi e agire secondo i principi e i valori dell anticorruzione nell attività quotidiana di dialogo e servizio nei confronti dei cittadini 8

9 Il caso del Comune di Milano La sensibilizzazione e la cultura del anticorruzione è sentita prima di tutto dalle Amministrazioni Locali; il programma del Sindaco di Milano ha previsto un intero capitolo dedicato alla Legalità nell amministrazione e prevenzione della corruzione. Da diversi anni il Comune di Milano ha altresì organizzato momenti di rafforzamento del ruolo vocazionale del dipendente pubblico - e, quale effetto, tale attività ha sviluppato nei dipendenti la responsabilità della legalità. 9

10 Il caso del Comune di Milano Per una migliore comprensione della situazione in cui il Comune si muove, alcune delle slides che seguono contengono dati sulla dimensione e sull attività gestita. 10

11 Dimensione e complessità dell Ente Spese correnti annue: 3 miliardi di euro Spese in conto capitale annue 750 milioni di euro Dipendenti: Dirigenti: 140 Direzioni centrali: 19 Direzione di settore: 91 Sedi di attività: 485 Società partecipate: 16 11

12 Società partecipate 12

13 Società partecipate 13

14 COMUNE DI MILANO SOCIETA CONTROLLATE AMAT Srl (100%) ATM Spa (100%) SOCIETA COLLEGATE AREXPO (34,67%)* SOCIETA QUOTATE A2A Spa (27,67%) ALTRE PARTECIPAZION I AMIACQUE Srl (1,44%) SEA Spa (54,81%) EXPO 2015 Spa ( 20%) CAP HOLDING Spa (0,649%) METROPOLITANA MILANESE Spa (100%) SOGEMI Spa ( %) AFM Spa (20%) MILANO SERRAVALLE MILANO TANGENZIALI Spa (18,60%) MILANO SPORT Spa (100%) NAVIGLI Scarl (10%) MIR Srl (100%) MILANO RISTORAZIONE Spa (99%) 14

15 Dimensione e complessità dell Ente LAVORI importo annuo a base d'appalto: domande di partecipazione presentate: domande escluse: 554 gestione annua totale appalti: SERVIZI E FORNITURE importo annuo a base d'appalto appalti: gare aggiudicate: 49 operatori economici partecipanti: 158 operatori economici esclusi: 54 15

16 Dimensione e complessità dell Ente Servizi esternalizzati Valore annuo contratto per gestione Trasporto Pubblico Locale (ATM) Valore annuo contratto per gestione raccolta e smaltimento rifiuti (A2A/AMSA)

17 Dimensione e complessità dell Ente (Commercio) esercizi commerciali di: - vendita al dettaglio medie strutture di vendita (da 250 a mq) grandi strutture di vendita (oltre 2.500mq) 36 - edicole acconciatori / estetisti posteggi dei 96 mercati scoperti

18 Dimensione e complessità dell Ente (Commercio) - attività ricettive alberghiere bar / ristoranti discoteche / locali sale giochi 26 18

19 Dimensione e complessità dell Ente (Edilizia) (valori annui) Permessi di costruire e SuperDIA Permessi di costruire e DIA/SCIA Agibilità 894 Visure

20 Il Piano del Comune di Milano Non esistono ricette per i Piani anticorruzione: esistono modelli organizzativi da calare nel singolo contesto, con ambiti più o meno sensibili e legati alla territorialità. Il modello organizzativo richiesto dalle legge 190/2012 può, per aspetti selezionati, essere mutuato da quanto già previsto dalla legge 231/2001; in particolare ciò risulta vero per le metodologie di costruzione dell indice di rischio. 20

21 Il Piano del Comune di Milano 1) individuazione delle attività nel cui ambito possono essere commessi le illegalità che impegnano la responsabilità dell Ente (mappatura delle attività sensibili anche tramite l utilizzazione della sistematizzazione effettuata nell ambito del Sistema Gestione Qualità e Ambiente dell Ente il Comune di Milano ha mappato 444 processi); Tra le attività considerate «punto di partenza» si trovano: - Autorizzazione e concessione - Procedimenti di scelta del contraente - Concessione ed erogazione di utilità e vantaggi; - Concorsi e prove selettive per assunzioni e progressioni di carriera. 21

22 Il Piano del Comune di Milano Tra le specifiche del Piano, si sottolinea il monitoraggio del rispetto dei termini sulla conclusione dei procedimenti (art. 2, comma 2 e 9bis L. 241/1990). 2) adozione di specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l attuazione delle decisioni dell ente in relazione ai reati da prevenire; 22

23 Il Piano del Comune di Milano 3) Individuazione delle modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee ad impedire la commissione dei reati; 4) istituzione di referenti decentrati; 5) previsione di obblighi di informazione nei confronti del Responsabile anticorruzione deputato a vigilare sul funzionamento e l osservanza del modello; 6) verifica periodica del modello; 7) introduzione di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto del modello 23

24 Le misure di organizzazione del Comune di Milano Best practices E attiva nella struttura organizzativa dell Ente una Direzione specialistica Internal Auditing, alle dirette dipendenze del Sindaco, e un Settore Programmazione e Controlli, coordinato dal Direttore generale, che attua un costante monitoraggio sulle attività e sugli obiettivi assegnati. La Direzione Internal Auditing, su richiesta del Sindaco, svolge un indagine amministrativa che molte volte è stata di prezioso ausilio per la verifica di eventuali anomalie. 24

25 Open Data Best practices Il Comune di Milano ha individuato nel paradigma dell Open Government una via per creare una PA aperta e che dia vigore all innovazione nei confronti di cittadini ed imprese. Attraverso gli Open Data il Comune di Milano valorizza il proprio patrimonio informativo. 25

26 Open Data Best practices La diffusione dei dati pubblici in un unico portale permette di: - favorire la democrazia partecipativa: rendere i cittadini maggiormente consapevoli della realtà in cui vivono, effettuando scelte che soddisfino i propri bisogni in modo adeguato; - agevolare la ricerca: rendere disponibile una elevata quantità di dati per gli istituiti di ricerca; - favorire lo sviluppo di imprese specializzate: permettere alle imprese di sviluppare appositi sistemi che, rielaborando i dati in maniera opportuna, li rendano appetibili per il mercato. 26

27 Open Data Best practices Esempi di dati disponibili sul portale Alunni iscritti per ordine di scuola e quartiere Area C Aree Pedonali e Zone a Traffico Limitato (ZTL) Asili nido Associazioni Culturali Attività commerciali di Media e Grande Distribuzione Banca dati elettorale dal 1979 al 2011 Beni confiscati alla mafia e spostelli anticrisi Biblioteche ed Archivi Bike sharing Car sharing Collegi Elettorali Provinciali Condizione lavorativa dei residenti a Milano per anno e genere (popolazione di riferimento 15 e più) Consumi delle famiglie per categoria di spesa ( ) Famiglie ricostruite per zona di decentramento; Anni Iscrizioni anagrafiche per zona Matrimoni celebrati a Milano; NIC - Indice dei Prezzi al Consumo - Tendenziale OpenWiFiMilano Parcheggi d'interscambio Patrimonio del Sistema Bibliotecario Urbano Popolazione legale al Censimento 2011 Principali indicatori sull occupazione a Milano per anno e genere Pubblici esercizi 27

28 Trasparenza Qualcuno ha detto se in una stanza si percepisce rumore e disordine, l azione più facile per risolvere le cose è accendere la luce L Ente crede nella trasparenza e pubblica abitualmente - ponendosi con unico limite quello imposto dalla normativa Privacy - più di quanto richiesto dalla legge sul proprio sito istituzionale, dando impulso al piano di agenda digitale e all e-government, anche per creare un contesto di parità di trattamento tra le grandi e le piccole realtà economiche. 28

29 Attività amministrativa di prevenzione già svolte dall Ente La gestione del Comune prevede, annualmente, la predisposizione, controllo ed approvazione di: deliberazioni di Giunta e Consiglio Comunale; per questi atti è previsto il controllo preventivo di legittimità, con conseguente emissione di parere da parte del Segretario generale, supportato da una struttura composta da 2 dirigenti, 4 posizioni organizzative e 7 funzionari determinazioni dirigenziali La Segreteria generale si occupa inoltre della predisposizione di oltre 500 pareri all anno su varie problematiche di legittimità. 29

30 Approvazione Regolamento sul Sistema dei Controlli Interni E stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 7 dell 11 febbraio 2013 costituito da 22 articoli. Il Regolamento prevede anche l istituzione di una Cabina di Regia con il compito di verificare l andamento del sistema integrato dei controlli interni, definire indirizzi e linee guida per garantire la funzionalità, l efficacia e l adeguatezza degli strumenti e delle metodologie di controllo adottate dall Ente ed individuare e promuovere i necessari correttivi per superare le criticità riscontrate. 30

31 Protocolli Il Comune di Milano ha predisposto una serie di accordi tra più enti per l anticorruzione negli appalti e la sicurezza nei cantieri e, in particolare: - Patto di integrità proposto da Procura della Repubblica e da Transparency International anno Protocollo d intesa per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni (sottoscritto con Prefettura, Provincia, Comune di Monza, Direzione Provinciale del Lavoro, ASL Città di Milano, CCIAA, Associazioni di categoria e Confederazioni sindacali) anno

32 Protocolli - Patto sulla sicurezza e la regolarità nei rapporti di lavoro (sottoscritto con Associazione delle Imprese Edili e Complementari delle Province di Milano, Lodi, Monza e Brianza Assimpredil Ance, Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, FENEAL-UIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL) anno Protocollo d intesa per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni (sottoscritto con Prefettura, Provincia, Direzione Territoriale, ASL, CCIAA, ALER, ANCI Lombardia, Associazioni di categoria e Confederazioni sindacali) anno Protocollo per la qualità e la tutela del lavoro negli appalti di lavori, servizi e forniture del Comune di Milano (sottoscritto con Confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL) anno

33 Visibilità Riconoscimento da: Transparency International Italia Premio per l impegno nel combattere la corruzione negli appalti mediante l applicazione dei Patti di Integrità 5 dicembre 2006 Governo italiano / Forum PA Premio per la lotta alla corruzione e applicazione Patti di Integrità 14 maggio

34 Organizzazione di momenti di riflessione Il Comune di Milano ha organizzato presso la propria sede, in data 27 febbraio 2013, un incontro con Transparency International Italia e Associazione Avviso Pubblico - Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie al quale ha invitato tutti i Direttori Centrali e i referenti dei Settori più esposti dell Ente. 34

35 Presidio e organizzazione Conclusioni La fiducia pubblica è elemento indispensabile per migliorare la convivenza civile, la coesione sociale e il rispetto reciproco. Per conquistarla, gli enti, specialmente gli enti locali, la cui attività è più vicina al cittadino anche dal punto di vista fisico, debbono assumere una posizione chiara e intransigente, rispettare e far rispettare le regole perché questi elementi rafforzino la fiducia nelle istituzioni. 35

36 GRAZIE PER L ATTENZIONE 36

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