Progetto impianto idrico sanitario e antincendio Relazione tecnica

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2 INDICE GENERALITA... 3 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO... 3 LEGGI DI RIFERIMENTO... 3 NORME DI RIFERIMENTO... 4 IMPIANTO IDRICO DI ADDUZIONE... 4 IMPIENTO IDRICO DI SCARICO... 6 VERIFICA DELL IMPIANTO... 6 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA... 6 IMPIANTO ANTINCENDIO... 7 MANUTENZIONE IMPIANTO... 7 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI

3 GENERALITA La presente relazione ha per oggetto i lavori di realizzazione dell impianto idrico sanitario e di scarico dei locali posti a servizio di un bocciodromo da realizzarsi in località Serralonga nel comune di Acri in provincia di Cosenza. DESCRIZIONE DELL IMPIANTO L impianto idrico sanitario e di scarico del fabbricato dovrà alimentare i locali posti a servizio del bocciodromo che consistono: 2 locali spogliatoio per atleti; 2 locali spogliatoio per giudici di gara; 1 locale medico; Questi ambienti, posti su due lati della struttura si prestano ad essere suddivisi in due zone da servire: una zona composta dai locali spogliatoio per gli atleti ed una zona composta dai rimanenti locali. Nello specifico si avranno per le singole zone le seguenti utenze: Zona spogliatoi atleti: o 4 docce; o 4 lavabi; o 2 WC; Zona spogliatoi giudici di gara e locale medico: o 4 docce; o 5 lavabi; o 3 WC. LEGGI DI RIFERIMENTO L'impianto dovrà essere realizzato secondo le caratteristiche indicate nella seguente relazione e nella documentazione allegata, si dovranno inoltre rispettare tutte le leggi vigenti, anche se non espressamente menzionate, con particolare riferimento a: LEGGE n 10/1991; D.lgs 31 del 2 febbraio D.L. 01 Febbraio n. 27; 3

4 D.lgs. 81 del 9 aprile 2008; D.M. 37/2008. NORME DI RIFERIMENTO L'impianto dovrà essere realizzato secondo le caratteristiche indicate nella seguente relazione e nella documentazione allegata, si dovranno inoltre rispettare tutte le normative vigenti, anche se non espressamente menzionate. Per la stesura della presente progettazione si fa riferimento alle seguenti normative tecniche: UNI EN 806 parte UNI 9182 UNI 9183 UNI 9184 IMPIANTO IDRICO DI ADDUZIONE La fornitura dell acqua potabile sarà effettuata direttamente da acquedotto comunale mediante la posa in opera di tubazione interrata in polietilene. L acqua calda sarà prodotta dalla caldaia a gas GPL dotata di bollitore integrato, utilizzata anche per l impianto termico. All interno dell edificio nei punti indicati saranno installati dei collettori per la distribuzione dell acqua calda e acqua fredda alle singole utenze e tutti le linee saranno dotate di saracinesca d arresto, tali da garantire, anche in caso di guasto di un singolo elemento la continua fruizione di tutte le altre apparecchiature presenti. Il collettore di acqua fredda non dovrà presentare punti di unione con quello di acqua calda in modo da ridurre fenomeni di riscaldamento di collettore freddo. Per ogni derivazione sul collettore sarà installato un rubinetto di intercettazione ed anche in prossimità delle utenze. Per la realizzazione della rete di distribuzione dell acqua fredda e acqua calda sanitaria si utilizzeranno delle tubazioni in multistrato con le sezioni indicate in planimetria. Nel dimensionamento delle condutture sono stati assunti, per ogni singolo elemento, i seguenti valori di approvvigionamento idrico espressi in unità di carico: 4

5 doccia = 4 UC; lavabo = 2 UC; WC = 5 UC. Considerando tutti gli apparecchi idro-sanitari presenti si ottiene un totale di 75 UC che però, tenendo conto del fattore di contemporaneità di utilizzazione dei locali servizi, porta ad ottenere 60 UC come valore per il dimensionamento dell impianto. A tale valore di unità di carico per ambienti industriali e ad altro uso, come nel caso del bocciodromo, corrisponde ad una portata di 2,20 l/sec. Ponendo come velocità di riferimento dell acqua nei tubi, pari a 1m/sec, e sulla base dei consumi delle singole utenze, si ottengono i diametri esposti negli elaborati grafici. Tutta la rete dovrà essere protetta contro le condensazioni e perciò sarà opportunamente coibentata. Materiali ammessi - acciaio zincato a caldo, (tubi UNI 3834 o UNI 4148 o UNI zincati a caldo secondo UNI 5745) con giunti filettati e pezzi speciali di raccordo in ghisa malleabile secondo UNI 5192 e UNI 5212, bordati, filettati e zincati a caldo, secondo UNI Sono tassativamente vietate saldature di qualsiasi genere, per il collegamento delle tubazioni di acciaio zincato; - resina sintetica (tubi PVC UNI 5443, tubi in polietilene alta densità - UNI 7611/7612/7613/7614/7615/7616, tubi in polipropilene - UNI 8318), con giunzioni filettate e pezzi speciali di raccordo Dimensionamento Il valore del coefficiente di contemporaneità verrà determinato in base al tipo di utenza; La velocità dell'acqua non dovrà superare 1,00 m/s; La portata delle singole utilizzazioni non deve essere inferiore a 5 lt/min; La pressione residua alle utilizzazioni non potrà essere inferiore a 5 metri di colonna d acqua. Tubi aventi dimensioni di 1 per le reti principali che collegano il collettore generale con i collettori di zona ACS-AFS (acqua calda sanitaria- acqua fredda sanitaria). Mentre le diramazione dei tubi che vanno dai collettori di zona ACS-AFS alle singole utenze avranno diametro di ½ 5

6 IMPIANTO IDRICO DI SCARICO La rete di scarico delle acque sarà realizzata mediante tubazioni in PEAD con giunti saldati con i diametri indicati negli elaborati grafici di progetto. Gli scarichi degli apparecchi sanitari confluiranno in pozzetti di raccolta e poi, tramite apposita conduttura da realizzare, nella rete fognaria comunale. I diametri delle tubazioni di scarico presenteranno una dimensione di 40mm per le docce e lavabi e di 110 mm per i WC. Gli scarichi dei lavabi e delle docce saranno collegati alla tubatura di scarico dei WC. Ogni apparecchio sanitario sarà dotato di sistema di scarico a sifone in modo da evitare la fuoriuscita nell ambiente di cattivi odori provenienti dalla rete di scarico. Tutte le tubazioni di scarico saranno dotate di una rete di ventilazione in modo da garantire il corretto allontanamento delle acque di scarico. Nelle tubazioni saranno installate delle ispezioni per rendere l impianto di facile manutenzione e pulizia. VERIFICA DELL IMPIANTO Al termine dei lavori l installatore dovrà eseguire le verifiche finali atte ad accertare l esecuzione dell impianto in conformità alle indicazioni fornite nel presente progetto e alle disposizioni Legislative e Normative. Nello specifico, al termine della realizzazione dell impianto di adduzione, si dovrà procedere all effettuazione di una prova di carico sotto pressione, con una pressione doppia a quella di esercizio e verificare la tenuta stagna di tutto l impianto. DICHIARAZIONE DI CONFORMITA Ultimato l impianto la Ditta installatrice dovrà rilasciare la Dichiarazione di Conformità dell impianto alla regola dell arte secondo quanto prescritto dal D.M. 37 del La dichiarazione predisposta secondo i modelli ministeriali dovrà avere allegato il presente progetto esecutivo, la 6

7 relazione contenete la tipologia dei materiali utilizzati e il certificato rilasciato dalla Camera di Commercio relativo ai requisiti tecnico-professionali della ditta installatrice. La dichiarazione di Conformità dovrà essere prodotta nelle seguenti copie: 1. Copia per la Ditta installatrice; 2. Copia per lo sportello unico del Comune; 3. Copia per la Camera di Commercio (senza allegati) che sarà inviato dal Comune; 4. Copia per il committente. IMPIANTO ANTINCENDIO L impianto antincendio, viste le modeste dimensioni della struttura ed essendo questa dotata di estintori, sarà costituito da un unica rete antincendio a naspi a partire dalla derivazione dell'acquedotto e sarà costituita: da una tubazione di distribuzione di adeguato diametro in acciaio zincato per i tratti a vista o sottotraccia ed in acciaio catramato o PEAD-PN16 per i tratti interrati; dalla derivazione di alimentazione per la cassetta porta naspo; da numero 1 cassetta porta naspo tipo a vista con vetro frangibile contenente la valvola di intercettazione DN 45, il rotolo porta tubo, il tubo gommato semirigido da 30 m e la lancia a getto frazionato; e le valvole ed accessori necessari alla corretta realizzazione secondo la norma UNI MANUTENZIONE IMPIANTO In relazione a quanto indicato nelle leggi e norme vigenti dovrà essere previsto un piano di manutenzione ordinaria e un controllo dell efficienza da effettuare secondo quanto specificato dalle disposizioni vigenti e comunque per come indicato nel piano di manutenzione dell opera. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti idrici, dovranno essere adatti all ambiente in sui saranno installati e avranno caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive e termiche. 7

8 Tutti i tipi di materiali e dispositivi, utilizzati nella realizzazione di qualunque tipo di impianto, dovranno possedere un attestato di conformità alle norme CEI rilasciato da Istituti Europei riconosciuti nell ambito della CEE, oppure mediante dichiarazione di conformità alle norme CEI da parte del costruttore. I materiali utilizzati dovranno essere di nuova fornitura e di affermata e nota casa costruttrice. Gli apparecchi sanitari, indipendentemente dalla loro forma e dal materiale costituente, devono soddisfare i seguenti requisiti: robustezza meccanica; durabilità meccanica; assenza di difetti visibili ed estetici; resistenza all'abrasione; pulibilità di tutte le parti che possono venire a contatto con l'acqua sporca; resistenza alla corrosione (per quelli con supporto metallico); funzionalità idraulica. Per gli apparecchi di ceramica, la rispondenza alle prescrizioni di cui sopra si intende comprovata se essi rispondono alle seguenti norme: UNI 8949/1 per i vasi, UNI 4543/1 e 8949/1 per gli orinatoi, UNI 8951/1 per i lavabi, UNI 8950/1 per bidet. Per gli altri apparecchi deve essere comprovata la rispondenza alla norma UNI 4543/1, relativa al materiale ceramico ed alle caratteristiche funzionali elencate in I rubinetti sanitari di cui sopra, indipendentemente dal tipo e dalla soluzione costruttiva, devono rispondere alle seguenti caratteristiche: inalterabilità dei materiali costituenti e non cessione di sostanze all'acqua; tenuta all'acqua e alle pressioni di esercizio; proporzionalità fra apertura e portata erogata; minima perdita di carico alla massima erogazione; silenziosità ed assenza di vibrazione in tutte le condizioni di funzionamento; facile smontabilità e sostituzione di pezzi possibilmente con attrezzi elementari; continuità nella variazione di temperatura tra posizione di freddo e quella di caldo e viceversa (per i rubinetti miscelatori). La rispondenza alle caratteristiche sopra elencate si intende soddisfatta per i rubinetti singoli e gruppi miscelatori, quando essi rispondono alla norma UNI EN 200 e ne viene comprovata la rispondenza con certificati di prova e/o con apposizione del marchio UNI. Per gli altri rubinetti si applica la norma UNI EN 200 per quanto possibile o si fa riferimento ad altre norme tecniche. Gli elementi degli scarichi indipendentemente dal materiale e dalla forma essi devono possedere caratteristiche di inalterabilità alle azioni chimiche ed all'azione del calore, realizzare la tenuta tra otturatore e piletta e possedere una regolazione per il ripristino della tenuta stessa (per scarichi a comando meccanico). La rispondenza alle caratteristiche sopra elencate si intende soddisfatta quando essi rispondono alle norme UNI EN 274 e UNI EN 329; la rispondenza è comprovata da una attestazione di conformità. Le tubazioni indipendentemente dal materiale costituente e dalla soluzione costruttiva, essi devono rispondere alle caratteristiche seguenti: inalterabilità alle azioni chimiche ed all'azione del calore; non cessione di sostanze all'acqua potabile; indeformabilità alle sollecitazioni meccaniche 8

9 provenienti dall'interno e/o dall'esterno; superficie interna esente da scabrosità che favoriscano depositi; pressione di prova uguale a quella di rubinetti collegati. La rispondenza alle caratteristiche sopraelencate si intende soddisfatta se i tubi rispondono alla norma UNI 9035 e la rispondenza è comprovata da una dichiarazione di conformità. Le valvole a saracinesca flangiate per condotte d'acqua devono essere conformi alle norme UNI 7125 ed UNI 7125 FA Le valvole disconnettrici a tre vie contro il ritorno di flusso e zone di pressione ridotta devono essere conformi alla norma UNI Le valvole di sicurezza in genere devono rispondere alla norma UNI 909. La rispondenza alle norme suddette delle valvole deve essere comprovata da dichiarazione di conformità completata con dichiarazioni di rispondenza alle caratteristiche specifiche previste dal progetto. Le pompe devono rispondere alle prescrizioni previste dal progetto e rispondere, a seconda dei tipi, alle norme UNI 6781 P, UNI ISO 2548, UNI ISO 3555 e altre vigenti. Acri, lì 18/07/2012 I progettisti Ing. Natale Groccia Ing. Gaetano Viteritti 9

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